venerdì 28 Novembre 2025
Home Blog Pagina 487

Esselunga: riapre il supermarket di Via Monte Rosa a Milano con il Bar Atlantic

0
esselunga monte rosa
Lo storico negozio Esselunga di Milano in via Monte Rosa (immagine concessa)

MILANO – Ha riaperto martedì 16 aprile lo storico negozio Esselunga di Milano in via Monte Rosa. Il supermarket è il secondo negozio che Esselunga ha aperto a Milano e in Italia. Inaugurato il 23 gennaio del 1958, con una superficie di 679 metri quadrati, è stato chiuso negli ultimi 10 mesi per essere ristrutturato e ampliato.

Riapre il negozio Esselunga di Via Monte Rosa

Oggi si estende su una superficie di vendita di 1.021 metri quadrati e si presenta rinnovato nella struttura e nei servizi per rispondere a nuove esigenze di acquisto.

I clienti troveranno tutta la qualità Esselunga con la consueta attenzione per la convenienza. In particolare è stato arricchito dei reparti di carne, gastronomia, pane e pasticceria Elisenda con banco a servizio e frutta e verdura sono disponibili anche sfuse.

Completa l’offerta la nuova enoteca con caveau e la presenza di un sommelier per orientare i clienti nelle scelte di acquisto.

L’area casse è stata potenziata con nuove postazioni self checkout per una spesa rapida.

Ulteriore novità è rappresentata dal Bar Atlantic, il 121° della rete Esselunga con una sala con oltre 40 posti a sedere.

Qui i clienti possono fermarsi per la colazione, il pranzo o per l’aperitivo con menù che variano settimanalmente. La scelta è ampia tra primi, secondi, panineria, taglieri di salumi e formaggi, insalate, macedonie, torte, spremute di frutta fresca e molte specialità.

Nel nuovo negozio lavorano 51 persone. Gli orari di apertura sono dal lunedì al sabato dalle 7.30 alle 21, la domenica dalle 8 alle 20.

Nutella: il 20 aprile 1964 è stato lanciato il primo barattolo

0
nutella day londra
Il barattolo di Nutella Ferrero

Inizialmente l’iconico barattolo della Nutella simbolo di Ferrero fu confezionato nei famosi bicchieri Kristal, e uscì dalla fabbrica di Alba il 20 aprile 1964, per conquistare prima il mercato tedesco e poi quello degli Stati Uniti. Leggiamo di seguito la prima parte dell’articolo pubblicato sul portale d’informazione Fremondo Web.

La storia della Nutella

MILANO – Inizialmente, nacque come dolce dei poveri nel bel mezzo dei favolosi anni Sessanta, ma passò poco tempo e il mondo si accorse di non potere più farne a meno, scatenando un fenomeno sociale che non ha mai subito declino né una fase di crisi. La Nutella divenne da subito eccellenza del made in Italy, esaltata da poveri e ricchi, persone comuni e star, cinema e televisione. Tutto ebbe inizio in una pasticceria di via Rattazzi, ad Alba, durante la Seconda guerra mondiale.

Fu qui che l’imprenditore cuneese Pietro Ferrero allestì un laboratorio dolciario in cui sperimentò ricette innovative per l’epoca. La pesante tassazione sull’importazione dei semi di cacao lo costrinse a cercare un ingrediente da associare al cacao, facilmente reperibile e dal costo contenuto.

Ecco che ebbe l’intuizione di utilizzare le nocciole, un prodotto tipico delle Langhe, dalle quali riuscì a ricavare una crema che commercializzò con il nome di Giandujot, in omaggio alla nota maschera del carnevale piemontese.

Fu venduta in blocchi da taglio, avvolti in carta stagnola, e la speciale pasta incontrò da subito il favore della clientela, specie dei meno abbienti che per il suo valore energetico la reputarono una colazione efficace per affrontare la giornata lavorativa.

Il Giandujot divenne talmente popolare e le richieste sempre più crescenti che Ferrero fu spinto ad abbandonare la semplice dimensione artigianale, dando vita nel 1946 a una vera e propria azienda, quella che ancora oggi conosciamo.

Per leggere la notizia completa basta cliccare qui.

Grande Sfida Fairtrade: più di 120 bar in gara per l’evento al caffè, 10-12/05

0
La Grande Sfida Fairtrade
La Grande Sfida Fairtrade (immagine concessa)

PADOVA – In occasione della giornata internazionale del fair trade, sabato 11 maggio, torna la campagna che invita le persone ad adottare buone abitudini di sostenibilità a tavola. Prodotti come banane, caffè, cacao e cioccolato sono sempre presenti nei nostri ritrovi, addolciscono e rendono piacevoli i momenti insieme.

Purtroppo, però, la situazione in cui gli agricoltori e le agricoltrici si trovano a lavorare per coltivare i prodotti che amiamo, in molti casi non è altrettanto gradevole. Questo accade senza che la maggior parte di noi lo sappia o possa farci qualcosa. Con la Grande Sfida si vuole dimostrare che in realtà una alternativa è possibile, oltre che facile da realizzare nella propria quotidianità.

La Grande Sfida Fairtrade

Più di 120 bar hanno già confermato la propria adesione all’iniziativa e nel weekend del 10-12 maggio inviteranno le persone a provare i propri caffè Fairtrade, raccontando cosa li contraddistingue. Il bar che organizzerà l’evento più originale o che pubblicherà il post più creativo sui social si aggiudicherà il titolo di Fairtrade Best Bar 2024. Tutti i locali aderenti sono elencati sul sito internet dedicato alla campagna.

Tra le torrefazioni che hanno già confermato la partecipazione di bar affiliati vi sono Costadoro, Caffè Goppion, Caffè Haiti Roma, Il Mercante di caffè, Julius Meinl, Punto Equo e Ravasio Caffè

Alle attività organizzate dai bar si aggiungeranno gli eventi organizzati da privati cittadini e cittadine a cui Fairtrade chiede, in occasione della campagna, di organizzare un ritrovo con i propri amici o familiari utilizzando uno dei tanti prodotti Fairtrade: oltre al caffè anche banane, ananas, noci, cioccolato, snack dolci, cereali per la colazione, merendine e molto altro.

Lo scorso anno complessivamente alla Grande Sfida avevano partecipato più di 30.000 persone, ed erano stati organizzati circa 160 eventi.

Fairtrade è un movimento di persone che sostengono gli agricoltori in Asia, Africa e America Latina, e un sistema di certificazione che assicura loro migliori condizioni commerciali. Acquistando prodotti Fairtrade e partecipando alla campagna, il proprio supporto per gli agricoltori è concreto. Grazie a Fairtrade le organizzazioni agricole ricevono il pagamento di un prezzo stabile, il Prezzo Minimo Fairtrade, e un guadagno aggiuntivo, il Premio, che serve per avviare progetti nelle comunità di origine. Ad esempio può essere utilizzato per progetti di miglioramento produttivo, acquisto di fertilizzanti e mezzi per l’agricoltura, progetti sociali e investimenti sanitari.

La scheda sintetica di Fairtrade

Fairtrade è un grande movimento internazionale per la sostenibilità, i diritti umani e ambientali e una famiglia di Marchi di Certificazione. I marchi si trovano su prodotti come caffè, cacao, banane, ananas, tè coltivati o realizzati a condizioni che migliorano la qualità di vita degli agricoltori in Asia, Africa e America Latina. Fairtrade assicura un prezzo stabile alle organizzazioni agricole, il Prezzo Minimo Fairtrade, che permette di coprire i costi medi di una produzione sostenibile.

Inoltre, le organizzazioni ricevono una somma aggiuntiva, il Premio Fairtrade, per attivare progetti di interesse per le comunità agricole ad esempio per potenziare le tecniche produttive, acquistare mezzi o prodotti per l’agricoltura, costruire strade e infrastrutture, coprire spese per l’istruzione dei bambini e delle bambine, costruire ambulatori medici, pozzi per l’acqua potabile a beneficio delle loro comunità.

Complessivamente Fairtrade nel mondo rappresenta 1,9 milioni di agricoltori in 75 paesi. Parallelamente, sugli scaffali di negozi e supermercati di oltre 150 paesi nel mondo sono in vendita più di 30.000 prodotti finiti a marchio Fairtrade. Fairtrade International è l’organizzazione capofila del network. Per maggiori informazioni basta cliccare qui.

La scheda sintetica di Fairtrade Italia

Fairtrade Italia rappresenta i Marchi di Certificazione Fairtrade nel nostro paese dal 1994. Lavora in partnership con le aziende italiane, le supporta nell’approvvigionamento di materie prime certificate e nel consolidamento delle filiere dove sono stati rispettati i diritti dei lavoratori e dell’ambiente. Attualmente in Italia sono in vendita circa 2.400 prodotti Fairtrade e il valore delle vendite di prodotti con almeno un ingrediente Fairtrade è di 580 milioni di euro. Per maggiori informazioni basta cliccare qui.

La stevia e i dolcificanti artificiali non aumentano l’appetito: il nuovo studio

0
dolcificanti stevia zucchero
La stevia è diventata uno dei dolcificanti più diffusi

Secondo i risultati di nuovi studi, la sostituzione dello zucchero con dolcificanti come la stevia non aumenta l’appetito di una persona e può persino aiutare a ridurre i livelli di zucchero nel sangue. Leggiamo di seguito la prima parte dell’articolo di Amie Dahnke pubblicato sul portale Epoch Times.

La sostituzione dello zucchero con la stevia o altri dolcificanti non aumenta l’appetito: i risultati dello studio

MILANO – Lo studio, pubblicato dal consorzio Sweet su eBioMedicine di Lancet, è stato condotto dall’Università di Leeds nel Regno Unito e dal Centro di ricerca per la nutrizione umana Rhône-Alpes in Francia. Il consorzio Sweet comprende 29 partner europei di ricerca, consumatori e industria che collaborano per verificare se il passaggio dallo zucchero ad altri dolcificanti possa apportare benefici al pubblico.

Lo studio, primo nel suo genere, ha coinvolto 53 uomini e donne adulti di età compresa tra 18 e 60 anni considerati sovrappeso o obesi. È considerato il primo nel suo genere perché si concentrava sugli alimenti zuccherati piuttosto che sulle bevande.

Tra il 2021 e il 2022, i partecipanti hanno consumato biscotti contenenti zucchero, stevia o un dolcificante artificiale chiamato Neotamo per tre periodi di due settimane. Il neotamo (anche neotame o newtame) è un dolcificante artificiale fino a 13.000 volte più dolce dello zucchero normale. I partecipanti hanno provato ciascun tipo di biscotto, ma in un ordine diverso. i loro livelli di glucosio, insulina e ormoni legati all’appetito sono stati registrati il ​​primo e l’ultimo giorno di ogni periodo di due settimane.

I ricercatori non hanno riscontrato differenze nei livelli di appetito tra i partecipanti che mangiavano biscotti con zucchero e quelli che mangiavano biscotti con stevia o dolcificante artificiale. Inoltre, non hanno trovato alcuna differenza tra gli ormoni legati all’appetito come la grelina, il peptide 1 simile al glucagone (Glp-1) o il polipeptide pancreatico.

Per leggere la notizia completa basta cliccare qui

Bi-rex, dai fondi di caffè alla carta: “Non vogliamo creare soltanto soluzioni di nicchia”

0
Monica e Greta, fondatrici di Bi-Rex (foto concessa)
Monica e Greta, fondatrici di Bi-rex (foto concessa)

MILANO – Greta Colombo e Monica Ferro sono le donne dietro l’azienda We are Bi-rex srl società benefit. Bi-rex è un acronimo che raccoglie l’essenza del loro lavoro, ovvero prendere la biomassa (scarti agroalimentari) e riciclarla (rex), estraendo tutto ciò che si trova a suo interno per dargli nuova vita.

Bi-rex è un progetto che nasce all’interno del politecnico di Milano nel 2019

Dall’unione tra Greta e Monica si sono conosciute nello stesso gruppo di ricerca, concentrate ciascuna su prodotti diversi, Monica sui polisaccaridi, Greta su una nuova classe di solventi green.

“Lavorando sugli scarti agroalimentari abbiamo scoperto di poter pulire la parte di cellulosa contenuta in essi. Questa poi poteva trovare delle applicazioni nel settore della carta, così da ottenere una cellulosa con le stesse caratteristiche di quella ricavata dagli alberi, senza però coinvolgerli nel processo.

La società è stata avviata a partire dal dicembre del 2022 e da allora abbiamo vinto diverse competizioni, ottenendo il primo finanziamento nel 2020 proprio dal Politecnico di Milano.

Attualmente esiste un brevetto che include tutte le operazioni che quotidianamente abbiamo svolto prima in laboratorio e ora sull’impianto pilota.

Abbiamo protetto il processo che trasforma lo scarto in un prodotto: nel mercato della carta la nostra fibra sostituisce sia quella riciclata che quella vergine all’80%. Inoltre la fibra rimpiazza il polietilene (vergine o riciclato) fino al 70%, dando come risultato dei prodotti dai colori unici.

Un esempio di oggetti di design (foto concessa)

Ad oggi stiamo cercando clienti interessati a creare oggetti di design ricavati dagli scarti di caffè per sostituire la plastica. Il nostro materiale è resistente, identico alla versione tradizionale ottenuta dalla plastica e dalla carta.”

Come vi rifornite logisticamente degli scarti?

“Prendiamo il caffè esausto delle vending machine. Abbiamo provato a lavorare anche con i bar tramite una rete di persone disposte a partecipare al progetto, ma a livello normativo abbiamo deciso che sarebbe stato più pratico considerare soltanto ciò che è già identificato come sottoprodotto. Per quanto riguarda la logistica, è un aspetto gestito dallo stesso fornitore di vending machine con cui collaboriamo, che invece di portare gli scarti in discarica li consegna alla nostra azienda. “

Avete mai considerato con Bi-rex di trattare anche la silver skin?

“Siamo in contatto con un importante trader di caffè che ci ha proposto proprio di sperimentare con questo sottoprodotto, tuttavia non abbiamo raggiunto ancora dei volumi che ci hanno convinto. Per i clienti che sono il nostro target, ci vorrebbero centinaia di migliaia di tonnellate di silver skin.

Potenzialmente potremmo trattarle con il nostro brevetto e abbiamo anche rilevato che darebbe un risultato cromatico interessante, ma dovremmo coinvolgere più fornitori per raggiungere la quantità necessaria all’industrializzazione.”

Quindi cosa ci potete svelare del vostro trattamento?

“Lavoriamo il fondo di caffè recuperandone fino al 50% per ottenere la fibra che poi viene inserita o nella carta o negli oggetti (fino al 20% nelle carte artigianali che abbiamo già sperimentato). Ora stiamo proponendo anche delle fibre che hanno l’aroma del caffè. Per quanto riguarda la plastica riusciamo a sostituire fino al 70%. Quindi all’incirca possiamo considerare che da 100 chili di scarti, otteniamo più o meno il 50% di fibra. “

Com’è strutturato l’impianto pilota Bi-rex?

“Da quanto ci siamo costituite come società, lavoriamo in un capannone a Turbigo in provincia di Milano, proprio al confine tra Lombardia e Piemonte, con gli uffici, il laboratorio di ricerca-sviluppo e una parte produttiva, con un impianto pilota da 400 litri.

La carta derivata da Bi-Rex (foto concessa)

Stiamo crescendo molto in termini di produzione: negli ultimi mesi ci siamo evoluti e nelle prossime settimane condurremo i test in cartiera con le prime tonnellate di carta, necessarie per far girare il rotolo.

Cento tonnellate al giorno sono una quantità media, e soltanto per i test sono richieste due tonnellate di fibra. Dobbiamo validare il processo a livello industriale. Una serie di consulenti ci supportano nel creare una rete tra le aziende cartiere e nel team siamo già in tre persone, con Raffaele che si occupa di produzione e di ricerca. “

Qual è il costo di questa super carta Bi-rex?

“Rispetto alla fibra vergine è un prodotto nettamente competitivo, perché ha un costo inferiore. Certo poi bisogna considerare che nelle cartiere viene usata sia la carta riciclata (macero post consumo) sia quella vergine. Rispetto al macero il prezzo della carta Bi-rex è leggermente più elevato, ma confrontata con quella vergine la nostra fibra costa meno.

Come ci siamo riuscite? Aumentando i volumi, ottimizzando il processo della biomassa in termini di costi di solvente, acqua, materie prime e energia, studiando bene la supply chain dei fornitori, riducendo drasticamente i trasporti su gomma. La cellulosa viene dal Sud America e dal Nord Europa e gli spostamenti incidono meno paradossalmente rispetto a noi che raccogliamo il materiale su gomma. Abbiamo ridotto questi passaggi.”

Una considerazione sulla questione di genere

Ancora Greta e Monica, due ricercatrici e imprenditrici (foto concessa)

“È stato difficile per alcuni nostri clienti trovarsi davanti due imprenditrici e ricercatrici. Ma siamo convinte che noi scienziate possiamo portare avanti questo progetto anche sul piano del business. Dal canto nostro, non smettiamo mai di imparare.”

E quindi quali sono i prossimi step, gli obiettivi di Bi-rex?

“Essere adottati dal primo cliente che realizzi prodotti che ci lancino su grandi volumi e che quindi sia impattante. Non vogliamo creare soltanto soluzioni di nicchia. L’obiettivo è quello di realizzare sia oggetti di design che cose più di uso comune, come la carta usa e getta o la carta packaging dello stesso caffè.

I primi ci aiuterebbero ad essere più riconosciute, ma le seconde sarebbero il massimo come punto d’arrivo. La nostra fibra potrebbe persino essere potenzialmente anche la nuova capsula compostabile, anche se ovviamente dovremmo indagare per rispettare tutti i parametri necessari a renderla efficiente e adatta al contatto alimentare. “

Essse Caffè: chiuso il 2023 con 42 milioni di fatturato, +8% rispetto al 2022

0
essse
Essse Caffè pubblica i risultati finanziari (immagine concessa)

BOLOGNA Essse Caffè annuncia i risultati finanziari dell’ultimo esercizio: il bilancio rivela ricavi in crescita e un margine costante. L’azienda ha infatti chiuso il 2023 a 42 milioni di euro di fatturato, con un aumento di circa 3 milioni rispetto al 2022, registrando un +8%. Importante risultato cui hanno contribuito i principali canali di vendita aziendali, ossia horeca e vending-OCS in Italia e all’estero.

Nel dettaglio, l’horeca Italia ha segnato un incremento di quasi 2 milioni di euro. Il fatturato estero ha invece raggiunto quota 9 milioni  (con significativi ricavi in USA, Arabia Saudita, Grecia, ma anche Cina, Filippine, Uzbekistan, Mongolia); il vending è arrivato a 5 milioni.

Essse Caffè conferma l’andamento degli ultimi esercizi che evidenziano una proficua diversificazione sia a livello di zona geografica che di canale e prodotto, incrementando così la robustezza della propria posizione.

Un pregevole risultato, frutto degli sforzi congiunti del team, delle solide strategie di business e dell’ampia accoglienza conosciuta dai prodotti/servizi offerti.

Essse Caffè nel 2023

La storica torrefazione bolognese – fondata da Francesco, Chiara e Cristina Segafredo nel 1979 – rivela come il canale risenta ancora degli effetti negativi della pandemia; tuttavia il 2023, primo anno senza restrizioni, ha permesso un significativo salto in positivo. Complici di questo successo, diversi progetti che Essse Caffè ha intrapreso e percorso durante l’anno.

A inizio 2023 l’azienda ha lanciato le nuove macchine a capsule Sistema Espresso S20; contestualmente, per intercettare le richieste del mercato, l’offerta Vending-OCS si è ampliata con l’introduzione di nuove referenze in capsula e in grani.

Al centro, anche il restyling dell’immagine aziendale e una rinnovata linea di merchandising dedicata al segmento Horeca, nell’ottica di una comunicazione sempre più premium a livello visivo e concettuale.

Lato management, non sono mancate le novità, nel segno della migliore tradizione unita all’innovazione, tratto distintivo di Essse Caffè: a giugno, l’ingresso in CdA di un membro esterno indipendente, Francesco Berti, brillante ed esperto manager del settore alimentare e non solo; a settembre, Luca Cioffi, di affermata e consolidata esperienza nel mondo della torrefazione, è entrato in azienda come Direttore generale, affiancando così il Presidente operativo Francesco Segafredo.

Inaugurata a fine 2023, e in essere per tutto il 2024, la partnership con l’Associazione Italiana Ambasciatori del Gusto (ente che rappresenta l’eccellenza della ristorazione e dell’accoglienza italiana). Un progetto da subito declinato in diverse iniziative sul canale, con l’obiettivo comune di promuovere l’apprezzamento ma soprattutto la consapevolezza del saper fare tutto italiano nel mondo ristorativo e del fuoricasa.

Sul piano estero, si segnala una decisa spinta all’internazionalizzazione con azioni dedicate, come la partecipazione a manifestazioni e fiere leader del settore e il conseguente rafforzamento su alcuni mercati, come quello greco e saudita.

Il 2024: scenario

I primi mesi del 2024 rivelano ricavi in linea con il trend di crescita del 2023, pur non privi di alcune criticità di scenario, cui Essse Caffè si prepara a rispondere in modo reattivo e propositivo. Come nel dna dell’Azienda, nessun compromesso sulla qualità: la torrefazione è celebre per la costanza delle sue miscele, frutto di un attento e distintivo processo di selezione di pregiate origini e tostatura.

Elevati standard, insomma, cui Essse Caffè non intende rinunciare, mantenendo alta la levatura della sua offerta, professional e non solo. Un obiettivo ambizioso che fa i conti con i prezzi dei crudi a livelli record, complici difficoltà logistiche e ambientali e l’instabilità generale di alcuni Paesi produttori.

Un aumento iniziato da diversi mesi, che è già arrivato ai massimi storici sul Robusta, con quotazioni in continuo e repentino aumento.

L’azienda assicura, in questo complesso scenario, che il proprio impegno su tutto il 2024 sarà per una tostatura con caffè sempre eccellenti, mantenendo i distintivi flavour firmati Essse Caffè.

Questo consentirà a tutti i Clienti di poter avere – e quindi, a loro volta, offrire – il miglior prodotto, impedendo alle pur oggettive difficoltà esterne di compromettere il risultato in tazzina.

La scheda sintetica di Essse Caffè

Scienza, sapienza e specializzazione: tre “S” che riassumono perfettamente i valori e la filosofia di Essse Caffè, storica torrefazione bolognese fondata nel 1979 da Francesco Segafredo assieme alle sorelle Chiara e Cristina. Oggi Essse Caffè è un marchio di successo in tutta Italia e all’estero, sinonimo di autenticità ed eccellenza, contraddistinto dall’inconfondibile “family feeling” delle sue miscele. L’obiettivo? Garantire un prodotto di massima qualità, tutti i giorni, tutto l’anno, realizzando con cura l’intero processo, a partire dall’accurata selezione della materia prima.

Grazie alle collaborazioni universitarie – Facoltà di Agraria delle Università di Bologna, Cesena e Foggia – l’Azienda ha acquisito elevato spessore scientifico nel proprio settore, con conoscenze su ogni tipologia di caffè, dalla torrefazione al confezionamento, fino al caffè in tazzina.

Ai fondatori, oggi si affianca la quarta generazione della famiglia: Agata Segafredo, Pietro Buscaroli, Riccardo e Ruggero Auteri che condividono la missione imprenditoriale con uno sguardo imprescindibile verso il futuro.

Per saperne di più basta cliccare qui

illycaffè e Kartell lanciano l’A.I. Console di Philippe Starck: capsule Iperespresso diventano design

0
Cristina Scocchia vicino all'A.I. Console illycaffè
Cristina Scocchia vicino all'A.I. Console

MILANO – All’interno della cornice del Salone del Mobile, dal 15 al 21 aprile, il flagship store illycaffè di Via Monte Napoleone ha indossato una veste differente dal solito per ospitare A.I. Console: questo prodotto esempio di economia circolare è stato realizzato da Philippe Starck che si è servito questa volta dell’uso dell’intelligenza artificiale per costruire questo mobile al 100% ricavato dalle capsule esauste Iperespresso.

L’ultima prova della collaborazione tra illycaffè e Kartell, iniziata con la creazione di ReChair, sedia fatta con le capsule di caffè esauste, creata da Antonio Citterio per Kartell.

illycaffè & Kartell, A.I. Console nelle diverse versioni (foto concessa)

Un oggetto – disponibile in bianco, nero, grigio e arancio ruggine per adattarsi a qualsiasi ambiente – che si sposa molto bene con le tematiche degli organizzatori della settimana del Design, ovvero la materia e la natura: la prima rappresentata dagli oggetti di design in Fiera e nel Fuori Salone, la seconda richiamata dall’urgenza di prendersi cura del pianeta.

Cristina Scocchi, amministratore delegato illycaffé:”Iniziamo a stimolare comportamenti responsabili e sostenibili.”

“Dal connubio di questi due valori nasce la partnership con Kartell. Siamo due aziende che nel loro piccolo vogliono dare il proprio esempio di come si possano portare avanti dei comportamenti responsabili e sostenibili.”

La sedia ReChair e la poltroncina Eleganza

Nel 2022 il primo progetto lanciato da Kartell e illycaffè, con la sedia ReChair, consolidato poi nel 2023 con la poltroncina Eleganza e presente ancora adesso nel 2024 con A.I. Console.

L’A.I. Console

Non una collaborazione on-off dunque, ma di lungo periodo, che si è tradotto in questo terzo prodotto: l’Artificial Console. Continua Cristina Scocchia: “Uno strumento che non ha limitato la creatività di Philippe Starck, ma che al contrario lo ha aiutato ad esprimerla minimizzando gli sprechi della produzione.

La Console è sostenibile due volte: l’essere realizzata dalla carta grazie alle capsule Iperespresso riciclate di illycaffè, e perchè l’A.I. permette di ridurre gli sprechi della produzione.

Oggi qui vogliamo celebrare la terza puntata e non ultima, della collaborazione di due aziende del made in Italy che hanno in comune tre valori: qualità, innovazione e sostenibilità. Tenendo in mente queste tre stelle polari speriamo di potervi annunciare negli anni a venire tanti altri progetti.”

“La A.I. Console – spiega Lorenza Luti, Direttore Marketing e Retail di Kartell – è il terzo prodotto Kartell realizzato utilizzando il sistema di riciclo delle capsule illy e rappresenta un ulteriore passo avanti nella nostra missione di unire l’innovazione tecnologica e la sostenibilità. Grazie alla collaborazione tra Kartell e illy, siamo riusciti a dare vita nel 2022 a prodotti unici nel loro genere, che non solo soddisfano le esigenze di funzionalità e design, ma anche quelle di responsabilità ambientale”.

Tre oggetti esposti nel flagship di via Montenapoleone dal 15 al 21 aprile, nell’Università Statale di Milano nel press office della rivista Interni dal 15 al 28 aprile con l’installazione “Cross Vision for the Future” e infine in Fiera a Rho, nelle lounge.

La scheda sintetica di illycaffè

illycaffè è un’azienda familiare italiana fondata a Trieste nel 1933, che da sempre si prefigge la missione di offrire il miglior caffè al mondo. Produce un unico blend 100% Arabica composto da 9 ingredienti diversi. L’azienda seleziona solo l’1% dei migliori chicchi di Arabica.

Ogni giorno vengono gustate più di 8 milioni di tazzine di caffè illy nei bar, ristoranti, alberghi, caffè monomarca, case e uffici di oltre 140 paesi, in cui l’azienda è presente attraverso filiali e distributori.

Fin dalla nascita illycaffè ha orientato le proprie strategie verso un modello di business sostenibile, impegno che ha rafforzato nel 2019 adottando lo status di Società Benefit e nel 2021 diventando la prima azienda italiana del caffè ad ottenere la certificazione internazionale B Corp.

Tutto ciò che è ‘made in illy’ viene arricchito di bellezza e arte, a cominciare dal logo, disegnato da James Rosenquist, le illy Art Collection, le tazzine decorate da più di 130 artisti internazionali o le macchine da caffè disegnate da designer di fama internazionale.

Con l’obiettivo di diffonderne la cultura della qualità ai coltivatori, baristi e amanti del caffè, l’azienda ha sviluppato la sua Università del Caffè che ad oggi svolge corsi in 23 paesi del mondo. Nel 2023 illycaffè ha generato un fatturato consolidato pari a €595,1 milioni. La rete monomarca illy conta 159 punti vendita in 30 Paesi.

Mercati a nuovi massimi, Londra supera i 4.000 dollari e Nestlé investe sulla resilienza climatica

0
mercati del caffè robusta futures Eudr arabica esportazioni Brasile export prezzi borsa Vietnam meteo
Il logo dell'Ice

MILANO – Giro di boa di metà mese con i botti per i mercati del caffè: Londra supera la barriera dei 4.000 dollari e New York registra il suo quinto rialzo consecutivo. Lunedì 15 aprile è stato una nuova giornata pirotecnica per le due borse. Il contratto per scadenza maggio dell’Ice Robusta è volato, in corso di contrattazione, a un nuovo massimo storico di 4.003 dollari mantenendo buona parte dei guadagni alla fine della seduta, che si è conclusa a quota 3.974 dollari (+$74).

Fa ancora meglio il contratto per scadenza luglio, sul quale si concentra ormai la parte più consistente delle contrattazioni, che guadagna $97 e termina la giornata a 3.949 dollari.

Forti fluttuazioni hanno caratterizzato la borsa newyorchese.

Il front month (maggio) è oscillato tra un minimo di 219,30 e un massimo di 235,45 centesimi, per chiudere in rialzo di 690 punti a 231,55 centesimi. Luglio si rivaluta di 640 punti concludendo la sessione a 226,85 centesimi.

I trader dei due mercati continuano a osservare da vicino l’evolversi delle situazioni in Brasile e Vietnam.

Contenuto riservato agli abbonati.

Gentile utente, il contenuto completo di questo articolo è riservato ai nostri abbonati.
Per le modalità di sottoscrizione e i vantaggi riservati agli abbonati consulta la pagina abbonamenti.

Tonino Lamborghini, che si occupa anche di caffè, lancia la collezione da bagno al Salone del Mobile

0
tonino lamborghini
La collezione da bagno Tonino Lamborghini presentata da Glass Design (immagine concessa)

BOLOGNA – L’iconica collezione bagno Tonino Lamborghini, marchio storico attivo anche nel settore del caffè, connubio tra design e patrimonio made in Italy, viene presentata all’edizione 2024 del Salone internazionale del Mobile – a Milano dal 16 al 21 aprile – all’interno del Padiglione 10, Stand C07. Glass Design presenta la collezione completa di lavabi e accessori per la sala da bagno firmata Tonino Lamborghini. Una collezione iconica e senza tempo, raffinata nelle sue diverse declinazioni e all’avanguardia per originalità del design e per la scelta dei materiali utilizzati.

Una combinazione di proposte affascinanti che incontrano diverse aree di gusto elevando il concetto di qualità assoluta: ogni dettaglio è manifesto di ricerca, stile ed elevata capacità manifatturiera.

La lunga tradizione di Glass Design nella lavorazione di materiali tradizionali e innovativi ha permesso, attraverso l’interpretazione dei valori di qualità progettuale, estetica del design e del luxury lifestyle insiti nel dna del brand Tonino Lamborghini, di dare vita ad una collezione unica dove le diverse proposte si differenziano non solo per l’estetica ma anche per la tipologia dei materiali utilizzati.

La nuova collezione mira fra l’altro a far parte dei progetti di interior design, hospitality e real estate che la Tonino Lamborghini sta sviluppando a livello globale con l’obiettivo di promuovere lo stile italiano nel mondo e di garantire parallelamente un’esperienza sempre più immersiva del brand, appunto la Tonino Lamborghini Total Living.

Declinata in sette iconiche soluzioni, la collezione Tonino Lamborghini introduce una nuova visione della sala da bagno.

Un ambiente elegante e funzionale caratterizzato da un mood sofisticato e da dettagli, come le linee precise le superfici sfaccettate, i particolari cromatici e gli elementi specchianti, che richiamano l’Heritage del brand del Toro. Il bagno Tonino Lamborghini, in ognuna delle sue configurazioni, esprime la forza di un design unico e fuori dagli schemi, frutto dell’esperienza e dell’abilità di una manifattura interamente Made in Italy.

Vision

Vision è una collezione di lavabi, da appoggio e freestanding, realizzata in Vetrofreddo, un materiale innovativo composto da pigmenti vetrosi e pregiate resine, che esalta senza alcun limite la creatività grazie alla sua principale caratteristica di versatilità nell’adattarsi a qualsiasi tipo di forma e alla possibilità di esprimersi in molteplici colori lucidi e opachi.

lamborghini
Vision (immagine concessa)

L’interno del lavabo, di colore nero, si presenta con delle scalettature inedite realizzate attraverso un processo di lavorazione particolare. L’esterno, rigorosamente liscio e materico al tatto, viene proposto nella nuovissima finitura color Rosa Sahara, elegante e seducente, che ben si sposa con qualsiasi essenza lignea o tonalità laccata.

Il logo Tonino Lamborghini, posizionato con sofisticata discrezione sul davanti del lavabo, contribuisce a delineare un’identità forte e riconoscibile nel settore del lusso.

Particolare tecnologico all’avanguardia è la nuova piletta automatica con overflow integrato che non richiede il troppopieno e che consente lo scarico dell’acqua al raggiungimento di un determinato livello prestabilito.

Vision Concept, lavabo da appoggio, e Vision Edition, versione freestanding, sono proposti in abbinamento ognuno con il proprio specchio, creando un vero total-look emozionale. Gli specchi, nella loro funzione di accessorio finemente coordinato, con la loro illuminazione laterale a LED, ne esaltano di fatto le finiture e le forme.

La collezione Vision si presenta sul mercato con uno stile deciso e senza compromessi: una composizione geometrica dove la materia si sviluppa con forme trapezoidali andando a creare superfici tese e convergenti. Lusso e design per una collezione caratterizzata da una forte e decisa personalità.

Allure

La collezione Tonino Lamborghini Allure è l’essenza dell’eleganza più raffinata dove il protagonista per eccellenza è il Cristallo de’ Medici.

Purissimo al 24% pb, il cristallo viene lavorato con abilità da maestri artigiani secondo le più antiche e nobili arti vetrarie. Soffiato a bocca e molato a pietra, senza l’ausilio di alcuna macchina o tecnologia, il cristallo prende forma e si tramuta in una collezione di lavabi affascinanti e futuristici nella loro identità tradizionalmente senza tempo.

Allure (immagine concessa)

I lavabi da appoggio Allure, con la loro particolare lavorazione caratterizzata da sfaccettature esterne e colori impattanti, creano inusuali giochi di luce e riflessi che non passano inosservati allo sguardo e conferiscono all’ambiente energia ed eleganza assoluta. Nella loro forma ovale e rotonda, i lavabi Allure sono proposti nelle tonalità oro, argento, bronzo, rosso, verde e blu con piletta nelle finiture oro o cromo con evidenziato il logo Tonino Lamborghini.

La collezione comprende anche sofisticati accessori per la sala da bagno come il dispenser per sapone, il diffusore di profumi e il porta fazzoletti, realizzati sempre in Cristallo de’ Medici e caratterizzati da una base proposta negli stessi colori dei lavabi.

Allure rappresenta un connubio perfetto tra bellezza estetica e qualità artigianale, una fusione armonica tra arte e contemporaneità.

Misure: – Allure tondo mm Ø435xH188 – Allure ovale mm 560x380xH163

Iconico

Spregiudicato, accattivante, unico nel suo genere. Iconico è un lavabo freestanding dal carattere forte, dotato di una personalità senza compromessi. Decisamente ispirato all’Heritage del brand Tonino Lamborghini, Iconico si distingue per il suo design morbidamente spigoloso.

Iconico (immagine concessa)

Realizzato in Vetrofreddo si presenta nella sua veste bicolore con un’anima interna realizzata in finitura nera e importanti particolari esterni colorati. L’inserto luminoso, posizionato longitudinalmente, evidenzia ancora di più il design futuristico e tecnologico di questo lavabo donandogli un look deciso ed emozionale. Le scocche esterne colorate, disponibili nelle varianti Orange Mat, Acid Green Mat, Light Blue Mat, White Gloss e Black Mat, consentono ampio margine di personalizzazione assecondando diverse tipologie di gusto.

Misure: – ICONICO mm 522x478xH900

Moonshine

Moonshine è la collezione bagno Tonino Lamborghini che pone l’accento sull’alluminio come materiale identificativo. Materiale tra i più diffusi in natura, leggerissimo, resistente alla corrosione e riciclabile al 100%.

moonshine
Moonshine (immagine concessa)

I lavabi da appoggio Moonshine, di forma semisferica, presentano un’eleganza innata proprio grazie alla scelta di questo nobile materiale. Minimalisti, essenziali, intriganti, presentano uno spessore di soli 2 mm che conferisce loro una naturale leggerezza garantendo, al tempo stesso, durata e solidità. Altamente funzionali, i lavabi.

Moonshine si confermano i lavabi più sottili e leggeri attualmente disponibili sul mercato. Nelle loro varianti cromatiche Blue, Grey, Rosa Sahara e Copper, diventano punto focale di una sala da bagno di carattere, contemporanea, altamente distintiva e di design dove l’anima Tonino Lamborghini si evince dall’innovazione e dall’estetica applicata a questa nuova collezione.

Misure: – Moonshine mm Ø 435xH220 – Alluminio AL 20/10 – Certificazione UNI EN 2409

Marmofusion

La collezione Marmofusion firmata Tonino Lamborghini ci proietta verso un universo di bellezza sofisticata caratterizzata dalla fusione di materiali tradizionali con un design di forte contemporaneità. Cristallo e marmo, sapientemente lavorati, si sposano in un connubio raffinato e sorprendentemente attuale dove i dettagli determinano stile e vocazione.

Marmofusion (immagine concessa)

Marmofusion è una collezione di lavabi da appoggio dove il cristallo, con tonalità fumè e realizzato artigianalmente con taglio a diamante, viene assemblato con cura su una base tonda in marmo pregiato bianco, nero, rosa o rosso. Il risultato è un prodotto unico e di qualità eccelsa che trasmette un’aurea di luminosità ed eleganza.

La piletta con il logo Tonino Lamborghini e la possibilità di abbinare le manopole nello stesso marmo della base, sono dettagli ricercati che stimolano la creatività di chi vuole trasformare la sala da bagno in un luogo affascinante e dalla personalità ricercata.

Misure: – Marmofusion mm Ø 387XH125

Carbon Tech

Carbon Tech è la serie Tonino Lamborghini delineata dalla spiccata cifra stilistica e tecnologica legata al DNA del brand del Toro che carica. Una collezione all’avanguardia di lavabi da appoggio realizzati in Pert, un polimero dalle qualità eccezionali che unisce un basso peso specifico ad un’elevata resistenza meccanica.

Carbon Tech (immagine concessa)

I dettagli evoluti dei lavabi Carbon Tech, come il carabotto con finitura in carbonio che ricopre l’intera superficie interna del lavabo e nasconde lo scarico offrendo un effetto del tutto unico al deflusso dell’acqua, sono particolari che non passano inosservati e permettono di cogliere l’essenza più pura di una collezione esplicitamente futuristica.

Proposti nella versione quadrata e rettangolare, sono disponibili nelle finiture bianco, nero e grigio, da sempre sinonimo di classe ed eleganza assoluta. La finitura interna in carbonio gioca un ruolo determinante consentendo alla luce di entrare in sinergia con il lavabo stesso manifestando così le geometrie nel modo più puro ed essenziale.

Misure: – Carbon Tech mm 400x400xH140 – Carbon Tech XL mm 610x400xH140

Loft

Loft è la collezione di accessori pensata per completare con eleganza la sala da bagno firmata Tonino Lamborghini. Una serie di oggetti raffinati e funzionali realizzati in Vetrofreddo, un materiale innovativo composto da pigmenti vetrosi e resine, che concorrono a personalizzare e identificare lo stile di un ambiente accattivante, anche nei minimi dettagli.

Parte degli accessori Loft (immagine concessa)

Gli accessori Loft, come porta sapone, dispenser, bicchiere, porta salviette, porta carta e attaccapanni, sono geometrici ed essenziali nelle loro forme e possono essere montati a parete con facilità. La scelta del materiale, il Vetrofreddo, consente una manutenzione estremamente semplice: possono essere lavati con qualsiasi tipo di sapone o detergente liquido neutro e non aggressivo e, in caso di graffi superficiali, si può intervenire al ripristino con il solo utilizzo di un panno imbevuto d’olio o crema per le mani.

Il portasapone della serie Loft (immagine concessa)

La serie Loft è una collezione di accessori di altissima qualità, disponibile in diverse finiture e personalizzabile su richiesta, che completa l’ambiente offrendo una combinazione di modernità sofisticata e funzionalità.

Misure: – Loft Dispenser mm 72×92,5xH164 – Loft Bicchiere mm 72×92,5xH110 – LOFT Porta salviette mm 338 – Loft Porta carta mm 154 – Loft Attaccapanni mm 50x58xH50

La scheda sintetica di Tonino Lamborghini Group

L’azienda Tonino Lamborghini è stata fondata nel 1981 da Tonino Lamborghini, erede dell’omonima famiglia. Oggi l’azienda ha sede nello splendido Palazzo del Vignola, villa rinascimentale alle porte di Bologna, progettata dal famoso architetto Jacopo Barozzi, detto ‘Il Vignola’.

Coniugando qualità, design e innovazione imprenditoriale, da oltre 40 anni il marchio Tonino Lamborghini è impegnato nell’ambiziosa missione di diffondere l’essenza stessa dell’”Italian Living” nel mondo – una tradizione che fonda le proprie radici nella storia di famiglia e che continua ad evolversi costantemente per rendere Tonino Lamborghini un simbolo globale di eleganza, distinzione e prestigio.

Il lusso non è un concetto che riguarda soltanto la ricchezza materiale, ma è piuttosto uno stato d’animo, una caratteristica dello spirito, il coraggio di ripensare il vivere quotidiano per trasformarlo in un’esperienza straordinaria, godendo appieno del piacere più autentico della vita, attraverso l’eccellenza dell’artigianato e del design.

Traendo ispirazione dal proprio patrimonio familiare, il Comm. Tonino Lamborghini ha creato dunque un ‘lifestyle experience brand’ che oggi progetta accessori moda esclusivi come orologi, occhiali, pelletteria ma anche complementi d’arredo e luxury beverages. Inoltre aggiunge valore a specifici progetti immobiliari in tutto il mondo, customizzandoli con il proprio brand e vestendone suites ed interni, con l’inconfondibile stile contraddistinto dal simbolo del ‘Toro in carica’ su sfondo rosso.

“Un caffè in salotto: storie di donne in aziende di eccellenza”, il talk di Sofable by Mantellassi e Caffè Trucillo, 18/04

0
caffè trucillo sofable donne
Il talk di Sofable e Caffè Trucillo (immagine concessa)

MILANO – Cosa succede quando nelle aziende si lascia libero spazio di espressione al talento femminile? Cosa diventano le aziende quando al loro interno le donne hanno la possibilità di esprimere le loro doti umane e caratteriali, oltre che le loro competenze? Quali traguardi riescono a raggiungere le aziende italiane che al genio creativo e all’eccellenza produttiva affiancano la potente spinta di forza, coraggio, sperimentazione, apertura mentale, sociale e umana che molte donne portano nel loro dna?

Scopriamolo con Un caffè in salotto: storie di donne in aziende di eccellenza, il talk organizzato da Sofable by Mantellassi con la collaborazione di Caffè Trucillo in occasione del Fuorisalone, giovedì 18 aprile e declinato in due appuntamenti: alle ore 12:00 e alle ore 18:00.

Il talk di Sofable by Mantellassi e Caffè Trucillo

“Che caspita potrebbe esserci di più lussuoso di un divano, un libro e una tazza di caffè?” Scriveva già nel 1855 il romanziere Anthony Trollope e, secondo noi, aveva ragione. Sofable by Mantellassi ha quindi avuto l’idea di unire due straordinarie eccellenze italiane: design e caffè. Nel salotto milanese della storica azienda artigianale toscana di viale Premuda 19, specializzata in divani e arredi di alta qualità, si svolgerà infatti un incontro di narrativa d’impresa con protagoniste due donne eccezionali: Roberta Mantellassi e Fausta Colosimo.

Le vite di Roberta e Fausta sono due delle 14 storie di impresa al femminile raccolte nei libri L’impronta delle donne e Nel nome delle donne della collana di Rubbettino Editore “L’avventura dell’esperienza”.

Un caffè in salotto: storie di donne in aziende di eccellenza sarà l’occasione per proporre al pubblico una piacevole e confortevole chiacchierata con Roberta e Fausta e gli scrittori Adriano Moraglio e Silvia Lessona, autori dei due volumi, sorseggiando un buon caffè.

Roberta e Fausta hanno storie simili ma molto diverse, vengono da due regioni con culture molto ricche e si occupano di prodotti differenti. Ma hanno in comune il merito di aver portato i brand delle loro aziende nel mondo, facendone due casi di eccellenza italiana stimati dal pubblico internazionale. E oggi sono al fianco dei loro figli per supportarli a traghettare le aziende in una nuova era, con nuovi progetti che parlano di artigianalità ed eccellenza con un linguaggio attuale e cosmopolita.

La prima porta avanti e attualizza, con i figli Carlo, Giulio e Marco, il saper fare dell’azienda Mantellassi1926 che vanta oltre 90 anni di esperienza nel luxury style. Sofable è il nuovo brand della famiglia Mantellassi, nato per offrire una collezione di divani e arredi realizzati con maestria artigianale.

Questo nuovo brand si ispira alla tradizione di eccellenza dell’azienda di famiglia, arricchendola con una visione contemporanea e accessibile del design d’interni. Creato per rispondere alle esigenze di un pubblico giovane e informato, Sofable combina design, comfort e qualità senza compromessi, mantenendo vivo l’impegno verso l’eccellenza del design italiano. Con Sofable, Mantellassi vuole avvicinare nuove generazioni all’arte dell’arredo di qualità, proponendo soluzioni che siano al tempo stesso innovative e rispettose di una lunga eredità artigianale.

La seconda è Head of international markets di Caffè Trucillo, torrefazione di proprietà famigliare nata a Salerno, oggi alla terza generazione e presente nei migliori locali di oltre 40 Paesi nel mondo, dove esporta il 70% della sua produzione.

Caffè Trucillo ha appena presentato con grande successo a Taste Firenze, il salone di Pitti Immagine dedicato al settore food & beverage, il suo barattolo estatico, un barattolo di caffè rivestito di stoffa artigianale con i caldi colori dei Paesi di provenienza dei chicchi che contiene una preziosa single origin, ovvero un caffè proveniente da un’unica piantagione, selezionato personalmente da Antonia Trucillo, figlia di Fausta e tra i massimi esperti italiani di caffè verde.

Per tutta la durata del Fuorisalone il flagship store Sofable ospiterà in esposizione il Barattolo Estatico di Caffè Trucillo, ancora una vera rarità tutta da scoprire.