lunedì 18 Agosto 2025
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DVG De Vecchi: il vero espresso è questione di dettagli, non fortuna

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Giovanna De Vecchi, amministratrice di DVG De Vecchi (immagine concessa)
Giovanna De Vecchi, amministratrice di DVG De Vecchi (immagine concessa)
MILANO – Ordinare un espresso è un gesto semplice, quasi quotidiano, in Italia come nel resto del mondo. Ma berne uno davvero buono è tutt’altro che scontato. Spesso lo si attribuisce alla fortuna: il bar giusto, la giornata fortunata, il barista più attento. In realtà, non si tratta di casualità, ma di competenza, attenzione e cultura del prodotto.

DVG De Vecchi per l’espresso italiano

L’espresso, simbolo riconosciuto della tradizione italiana, è una bevanda che condensa in pochi secondi e in pochi millilitri un processo tecnico preciso.
Una buona miscela non basta. Servono macchine ben tarate, costantemente manutenute, una macinatura regolata in base all’ambiente, e soprattutto serve chi sa prepararlo: un barista formato, che conosce i tempi, le temperature, la pulizia degli strumenti e il valore della costanza.
I prodotti DVG De Vecchi (immagine concessa)
Anche in Italia, patria dell’espresso, non è raro imbattersi in tazzine sotto estratte, bruciate o servite senza la cura che meriterebbero. All’estero, dove spesso l’espresso viene adattato a gusti locali o semplificato per esigenze commerciali, le difficoltà si moltiplicano.

Una bevanda universale, un gesto condiviso

Eppure, il caffè continua a essere una delle bevande più diffuse e apprezzate al mondo. Ogni paese ha il suo modo di interpretarlo, ma la pausa caffè resta ovunque un momento sociale, un’occasione per incontrarsi, parlare, divertirsi.
Che si tratti di un espresso veloce al bancone o di una tazza lunga sorseggiata con calma, il caffè è un atto quotidiano di relazione.
Proprio per questo, è importante riconoscere che dietro un buon caffè non ci sono solo abitudini, ma scelte consapevoli: di qualità, di professionalità, di rispetto per il cliente.

La qualità come obiettivo condiviso

La sfida, oggi, è riportare l’attenzione su questi dettagli. Non solo per gli operatori del settore, ma anche per i consumatori, che possono diventare più consapevoli ed esigenti. Investire nella formazione, nella manutenzione delle attrezzature, nella selezione delle miscele non è un lusso: è una necessità per chi vuole offrire un espresso all’altezza delle aspettative.
Un espresso ben fatto non è frutto del caso. È il risultato di una filiera che funziona, di mani esperte e di strumenti curati. In un mondo in cui il caffè è ovunque, la vera differenza la fanno i dettagli.

Gianluigi Goi parla della Moka che forse sorride, comparsa nel racconto dell’Osservatore Romano

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moka che sorride
Illustrazione di Giulia Culicchia - OSSERVATORE ROMANO 5 LUGLIO 2025

Gianluigi Goi è un nostro lettore nonché giornalista di fama riconosciuta; è affezionato a queste pagine alle quali, con la sua lunghissima esperienza e il suo punto di vista, ha contribuito diverse volte proponendo contenuti sempre intriganti. In questa occasione, Goi ha parlato della moka che forse sorride, comparsa in un racconto dell’Osservatore Romano.

La moka che forse sorride

di Gianluigi Goi

MILANO – “Di questo c’è bisogno, di poeti, di poesia”. Papa Francesco – quanto mi manchi!, sospira la tastiera di chi scrive – lo ha ripetuto in molti modi e in diversi momenti: c’è bisogno di bellezza e di qualcuno che la canti.

“Per rimanere umani e (cercare) di custodire questo mondo sempre più chiuso in una morsa autodistruttiva”, l’Osservatore Romano – il quotidiano del Vaticano, autorevole per definizione come pochi altri al mondo, un misto di ritualità informativa che più antica non si può e di non facile assimilazione, ma anche di una proiezione al futuro che spesso stupisce – per tutto il corrente Anno Santo della Speranza, con l’iniziativa il “Racconto del Sabato”, sta settimanalmente pubblicando “un racconto, un testo inedito che scrittrici e scrittori italiani (sono parole del direttore Andrea Monda) offrono all’attenzione dei lettori. All’appello cercasi cantastorie, qualcuno ha risposto, e questo è già un segno evidente che la speranza è possibile”.

Nel piccolo, ma profumato e coinvolgente ambito della tazzina e dintorni, sono già stati pubblicati due inediti che sottolineano non solo il valore comunicativo che tutti siamo soliti riconoscere al caffè “sorbito” e in qualche occasione anche “assorbito” insieme, ma anche e forse soprattutto, di suscitatore di ricordi, di emozioni, di sensazioni.

In una parola di vita: vissuta con tutte le sue contraddizioni, sia con il bello che il cattivo tempo. Lo scorso 5 luglio, la scrittrice vicentina Mariapia Veladiano – (1960), due lauree in filosofia e teologia, molti libri anche di letteratura nei cataloghi fra altri di Einaudi, Rizzoli, Guanda), nel racconto “Solo una zia” tratteggia con molta efficacia la figura di una anziana signora di cui si è appena svolto il funerale.

E’ la “zia” Irma che, già quasi anziana, aveva cresciuto l’innominata protagonista per 17 anni dopo la morte per incidente stradale dei genitori. Finalmente arrivata alla casa che fu anche la sua “Lei”, dopo un viaggio tribolato e faticoso, ad esequie ormai avvenute per volere della zia, si imbatte nell’anziana Aimée e scopre che “dentro casa si muovono persone, c’è gente alzata che prepara caffè e cucina qualcosa di speziato. … Dentro c’è un parlottio tranquillo. Vuole del caffe? Chiede una signora minuta con un abito verde?”. Una voce serena sottolinea il significato profondo e non banale del momento: “Voleva – la defunta zia Irma – che la ricordassimo mangiando, bevendo e ridendo di tutte le stupidaggini che aveva fatto.

Poi aggiunge: aveva sentito dire che si fa così in qualche posto e diceva che siamo tutti troppo seri”. Un uomo afferma sicuro, avendola ben conosciuta: “migliorava il mondo, ridendo”. “Lei “si siede sulla panca più vicina stringendo la tazza con il caffè bollente che qualcuno le ha portato. Si appoggia al muro ed è come avesse dato il segnale. Una alla volta le persone si fanno presenti e si siedono”.

Ed ecco nella mente della pronipote, come fosse uno sbuffo di caffè della moka ancora calda sulla tavola, emerge l’immagine più vera e sincera della zia Irma che le confessa: “Ero una bambina <addolorata> e tu sei arrivata come una grazia. Una grazia laica, l’aveva definita”. Una grazia grande che ha riempito la vita di entrambe. La vera della moka con l’incisione “Una grazia grande” lo attesta come il sigillo del notaio.

Questo momento così intimo e personale è interpretato con sicurezza e maestria da Giulia Culicchia, artista del “figurativo interiore”, illustratrice di punta dell’Osservatore per il quale ha disegnato la bellissima cornice (intreccio di rametti d’olivo) che ha racchiuso lo storico “Habemus Papam Robertum Franciscum Prevost Leonem XIV” dello scorso 8 maggio. Del resto il disegno, di grande formato al centro della pagina , attira l’attenzione e in qualche modo ne esemplifica il significato.

“Per un poco si sente solo il suono di una pentola che bolle sul fuoco, tranquillo suono di cibo che si prepara a essere distribuito”. A un tratto l’anziana signora Aimée chiede a “Lei”: “Resti?”. “Sì, “Lei” risponde”. E la moka, scommettiamo?, sorride”.

                                                                                                                Gianluigi Goi 

HostMilano: con l’opzione Early Bird la tariffa è scontata fino al 17 settembre

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hostmilano
Il ritorno di HostMilano (immagine concessa)

MILANO – Per chi opera nell’horeca la data del 17 settembre 2025 rappresenta una deadline imperdibile: è infatti l’ultimo giorno in cui sarà possibile acquistare i biglietti per HostMilano 2025 a prezzo scontato con l’opzione Early Bird. Con un investimento contenuto (da 54 euro per un giorno a 112 euro per l’accesso completo, anziché 72 o 149), non solo si risparmiano tempo e risorse, ma si accede a tutto il valore di HostMilano: l’intero catalogo espositori, la digital platform per pianificare l’agenda, la partecipazione agli eventi, e occasioni strategiche di networking.

Il ritorno di HostMilano

HostMilano è molto più di una fiera: è un hub globale del mondo della ristorazione e dell’accoglienza, con oltre 1.900 espositori attesi, eventi specializzati, piattaforme di matching e osservatori su tendenze internazionali.

Registrarsi è semplice: basta creare un Fiera ID, la nuova utenza unificata di Fiera Milano, che darà accesso anche all’app e alla piattaforma digitale di Host. Il sistema funziona in modo fluido e duraturo: una volta creato, sarà possibile riutilizzarlo per le future edizioni.

Prenotare ora significa bloccare il prezzo migliore e assicurarsi un ruolo fin da subito nella più importante piattaforma del settore horeca al mondo.

L’appuntamento è a Fiera Milano dal 17 al 21 ottobre prossimi. Ma, prima ancora, è sulla biglietteria online di Host Milano entro il 17 settembre.

Victoria Arduino presenta i nuovi cocktail estivi con la tecnologia PureBrew

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Prima On Flower (immagine concessa)

BELFORTE DEL CHIENTI (Macerata) – L’estate è il momento perfetto per sperimentare nuove forme di gusto. Con la tecnologia PureBrew di Victoria Arduino, il PureBrewCoffee diventa l’ingrediente protagonista di cocktail creativi, freschi e leggeri, pensati per stupire e rinfrescare.

La tecnologia PureBrew, disponibile nelle macchine per caffè espresso E1 Prima EXP, E1 Prima PRO, Black Eagle Maverick e nel single brewer PureBrew+, estrae il meglio del caffè con un profilo morbido, pulito e aromatico: la base ideale per creare signature drink estivi che uniscono mixology e specialty coffee.

Prima on Flower cocktail

Un bouquet aromatico che sboccia in tazza, creato da Andrea Villa, Campione Italiano 2025 Coffee In Good Spirits. Note floreali di rosa, fiori di sambuco e gelsomino si intrecciano con la freschezza del limone e la delicatezza del PureBrew coffee, estratto da un caffè naturale o fermentato. La vodka dona struttura, mentre un tocco finale di lavanda spruzzata in superficie completa un’esperienza sensoriale raffinata, morbida e sorprendentemente estiva. Una fusione di eleganza e freschezza, pensata per chi vuole scoprire il lato più gentile e profumato del caffè.

Guarda il video qui.

The Prima-ry Drink cocktail

Un twist alpino e sofisticato sul classico aperitivo, creato da Andrea Villa, Campione Italiano 2025 Coffee In Good Spirits.La dolcezza vellutata della vaniglia incontra le sfumature amare dell’alpine bitter e la profondità del vermouth, mentre il PureBrew coffee, estratto da un caffè naturale o fermentato, porta struttura e complessità. Il tocco finale di chinotto esalta le note balsamiche e agrumate, chiudendo con un amaro elegante e persistente.

The Prima-ry Drink cocktail (immagine concessa)

Un cocktail deciso ma armonico, pensato per chi ama le contaminazioni tra mixology e caffè d’autore.

Guarda il video qui.

Perché scegliere PureBrew per i cocktail?

PureBrewCoffee è la nuova frontiera del caffè filtro. La bevanda è estratta con l’innovativa tecnologia PureBrew di Victoria Arduino: un metodo di estrazione filtro che esalta la purezza del gusto, la morbidezza del corpo e la complessità aromatica del caffè.

I vantaggi?

Pulizia e precisione in tazza, grazie a un’estrazione uniforme e delicata

Corpo morbido e texture setosa, ideale per cocktail o consumo in purezza

Maggiore versatilità: si adatta perfettamente a caffè naturali o fermentati, ma anche a thé, infusi e tantissimi altri ingredienti

Ripetibilità e semplicità: alta qualità costante con un solo tocco

Perfetto da gustare freddo o caldo, PureBrewCoffee è il punto d’incontro tra innovazione, mixology e specialty coffee.

Essere un buon imprenditore, l’esperto: “Smettete di lavorare nell’azienda, ma fatelo su di essa”

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L'imprenditore (foto da pxhere.com)

MILANO – Arrivata in redazione un’interessante riflessione fatta da un esperto di gestione aziendale, che può essere utile per tutti i lettori che sono a capo di un’impresa grande o piccola che sia o comunque vorrebbero iniziare un percorso di questo genere: fare l’imprenditore non è un mestiere che si improvvisa e che deve rispettare delle linee piuttosto chiare. Una commistione, quella tra titolare e dipendente, che spesso si manifesta all’interno di molte realtà e che però potrebbe danneggiare il successo stesso dell’attività.

Riportiamo di seguito l’intervento di chi sa meglio di tanti questo tema.

Imprenditore: attenzione al proprio ruolo

“La maggior parte degli imprenditori lo sono diventati perché erano tecnicamente eccellenti in qualcosa: il miglior consulente, il più bravo artigiano, il miglior giornalista, il commerciale che chiudeva sempre.

Spesso hanno fatto la seguente assunzione:
“Se so fare bene questo lavoro, so gestire un’impresa che fa questo lavoro.”

Ma non è così.

Questa convinzione è una minaccia insidiosa perchè trasforma l’imprenditore in un super-dipendente che lavora nell’azienda, invece che sull’azienda.

Il problema?

Il 70% degli imprenditori è dominato dal Tecnico. Quello che ama “fare il lavoro” ma odia delegare, sistematizzare, pianificare.

Il risultato? Si diventa prigionieri dell’azienda.

Se ci riflettete Ray Kroc non ha costruito McDonald’s vendendo hamburger migliori.
Ha costruito McDonald’s creando un sistema che funzionava senza di lui.

Quando la vostra azienda produce risultati prevedibili, anche se siete in vacanza (totalmente assenti) per un mese avete costruito qualcosa di prezioso. Quando invece siete sempre indispensabili, avete ipotecato il futuro della vostra attività.

Fate questo test:

La vostra azienda può funzionare un mese o un anno senza di voi?
I vostri collaboratori sanno esattamente cosa fare e come farlo?
Avete processi documentati per ogni attività critica?
Misurate sistematicamente i risultati chiave del business?

Se avete risposto “no” a una sola di queste domande, avete un problema.

La domanda che cambia davvero la prospettiva è:

“Se doveste vendere la vostra azienda domani, quanto varrebbe senza di voi?”

Se la risposta vi fa venire i brividi… è ora di smettere di lavorare nell’azienda e iniziare a lavorare sull’azienda.

La vostra libertà imprenditoriale inizia nel momento in cui smettete di essere indispensabile.

Buona riflessione e buona vacanza.”

Mercati: prezzi in forte ripresa, scattano i dazi Usa e intanto Pechino autorizza altre 183 aziende brasiliane a esportare caffè verso la Cina

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mercati del caffè
crediti per la foto: PR Consulting Global

MILANO – Agosto segna una ripresa dei mercati del caffè, dopo il parziale indebolimento di luglio. Dall’inizio del mese, il contratto per scadenza settembre dell’Ice Arabica si è rivalutato del 12,8% passando dai 284,20 centesimi di venerdì 1° agosto ai 320,70 di lunedì 11 agosto. Il contratto per scadenza dicembre, che attrae ormai la parte più consistente delle contrattazioni, si è rivalutato, a sua volta, del 13,2%.

Per trovare valori più elevati dobbiamo andare a ritroso sino alla terza decade di giugno. A Londra, il contratto per scadenza novembre dell’Ice Robusta ha guadagnato, nello stesso arco temporale, il 12,4% chiudendo, sempre l’11 agosto, a 3.664 dollari. Prezzi così alti non si registravano, alla borsa inglese, da inizio luglio.

Le quotazioni risentono della perdurante incertezza legata alla situazione geopolitica, ma anche delle rese parzialmente deludenti emerse, in queste ultime settimane, nella fase finale della raccolta degli arabica in Brasile.

Un ulteriore fattore a supporto dei prezzi è il basso livello delle scorte certificate, che ammontavano, lunedì 11 agosto, ad appena 737.609 sacchi: il livello più basso da oltre 14 mesi e mezzo a questa parte

Ma andiamo con ordine. Lunedì 4 agosto, i prezzi di entrambe le borse sono tornati a salire, spinti al rialzo dalla situazione meteo in Brasile e dall’attesa per i dazi. A New York, il contratto per scadenza settembre ha guadagnato 435 punti chiudendo a 288,55 centesimi.

Nella seduta di martedì 5 agosto, è subentrato un vero e proprio rally, che spinto il contratto al rialzo di ulteriori 1.015 punti (+3,5%), a 298,70 centesimi, con un massimo di giornata nuovamente vicino alla soglia dei 3 dollari (intraday di 299,60 centesimi).

A ingenerare ulteriore tensione sui mercati, gli aggiornamenti di Somar Meteorologia, dai quali risultava che il Minas Gerais, massimo stato produttore di arabica del Brasile, aveva registrato, la settimana precedente, precipitazioni pari ad appena il 31% della quantità normale in questo periodo dell’anno.

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Rivoluzione a New York: dall’8 settembre scatta il nuovo contratto AC, con quotazione in dollari per tonnellata metrica

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mercati del caffè robusta futures Eudr arabica esportazioni Brasile export prezzi borsa Vietnam
Il logo dell'Ice

MILANO – Conformemente a quanto già annunciato lo scorso 29 maggio, l’Ice Futures U.S. ha reso noti i dettagli e le specifiche del nuovo contratto Coffee “C” Metric per futures e opzioni, nella nuova metrica espressa in dollari per tonnellata, che sostituirà l’attuale quotazione in centesimi per libbra dell’Ice Arabica. Il lancio avverrà lunedì 8 settembre 2025: le prime scadenze del nuovo contratto saranno maggio 2028, luglio 2028 e settembre 2028.

Il nuovo contratto futures Coffee “C” Metric (simbolo: AC) seguirà le stesse procedure di consegna e i medesimi standard di certificazione dell’attuale contratto Coffee “C” (KC) comprendendo le moderne pratiche di magazzinaggio e gli standard metrici internazionali.

Contemporaneamente, la borsa inizierà anche a quotare i contratti di opzione sui futures. Le opzioni mensili disponibili per la contrattazione, a partire dall’8 settembre 2025, saranno: maggio 2028, luglio 2028 e settembre 2028.

La quotazione per opzioni seriali, Calendar Spread e opzioni settimanali avverrà con il ciclo di quotazione consueto.

La dimensione del contratto sarà di 10 tonnellate metriche

La quotazione avverrà in dollari Usa per tonnellata metrica, con variazione minima di prezzo di 1 dollaro (10 dollari per contratto). Le scadenze rimarranno marzo, maggio, luglio, settembre e dicembre.

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IEG, il semestrale 2025: ricavi a 149,3 milioni, +13,2% e Posizione Finanziaria Netta Monetaria a 48,4 milioni

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Corrado Peraboni, amministratore delegato di IEG (immagine concessa)

RIMINI -Il Consiglio di Amministrazione di Italian Exhibition Group S.p.A. (“IEG” o la “Società”) (per Borsa Italiana S.p.A.: IEG) società leader in Italia nell’organizzazione di eventi fieristici internazionali e quotata su Euronext Milan, mercato regolamentato organizzato e gestito da Borsa Italiana S.p.A., riunitosi in data odierna ha approvato la relazione finanziaria semestrale al 30 giugno 2025.

L’amministratore delegato del Gruppo IEG, Corrado Arturo Peraboni, ha così commentato:

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Corrado Arturo Peraboni, amministratore delegato IEG (immagine concessa)

“I risultati del primo semestre, che evidenziano una crescita di tutti i principali indicatori economici e dei kpi industriali, confermano nuovamente la validità delle scelte strategiche di IEG e la capacità di generare valore per i propri stakeholders. Tali risultati sono stati conseguiti grazie ai nostri prodotti core nel segmento degli eventi organizzati, quali VicenzaOro, Sigep e RiminiWellness, al lancio del nostro primo evento in Arabia Saudita nell’ambito del fitness, organizzato da IEG Arabia, e due nuovi eventi in Brasile.

La robusta crescita del semestre è anche frutto delle attività congressuali (+45% YoY) nell’ambito del quale mi preme evidenziare l’aggiudicazione della gestione del Palazzo dei Congressi e degli Eventi di Fiuggi, con il quale saremo in grado di ampliare l’offerta geografica alla nostra clientela, e l’aggiudicazione dell’International Federation of Adapted Physical Activity (IFAPA) congress che si terrà a Rimini nel 2029.

È continuata in questa prima parte dell’anno l’attività acquisitiva di IEG, con ben quattro operazioni strategiche concluse che ci consentono di allargare il nostro portafoglio prodotti in segmenti o geografie ad alto potenziale, completare la nostra offerta integrata con nuovi servizi ed avviare partnership che pongono le basi per potenziali cooperazioni future.

In Brasile abbiamo acquisito una quota di maggioranza in Fenagra, Fiera Internazionale dell’Agroindustria e della nutrizione animale. In Italia i nostri investimenti hanno visto l’acquisizione del 51% di Movestro S.r.l., organizzatore dell’Italian Bike Festival, e, nel mese di luglio, l’acquisizione del 35% di Emac S.r.l., organizzatore di Milano Auto Classica e co-organizzatore, insieme a IEG, di Vicenza Classic Car Show, in partnership con Fiera Milano.

All’inizio dell’anno avevamo invece allargato il segmento Servizi con l’acquisizione di Immaginazione S.r.l.

In ultimo, vorrei sottolineare l’importante riconoscimento ottenuto con l’aggiudicazione dell’UFI Digital Innovation Award, che rafforza la nostra determinazione a creare esperienze sempre più smart e connesse per clienti e stakeholder, in linea con la nostra missione di Community Catalyst ́.

Guardiamo al futuro con ottimismo e, grazie ai risultati sin qui raggiunti e ad un solido backlog, confermiamo la guidance per l’esercizio in corso, e lavoriamo sui nuovi obiettivi, fulcro del prossimo aggiornamento del nostro Piano Strategico.”

De’ Longhi: nel primo semestre ricavi a 1.584,2 milioni, +11,3%, il ceo Fabio de’ Longhi: “Divisione professionale in crescita di oltre il 20% con La Marzocco ed Eversys”

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De'Longhi Design dividendo bonus Il Logo DēLonghi Capital Brands
Il Logo Dē'Longhi

TREVISO – Approvati dal consiglio di amministrazione di De’ Longhi S.p.A. i risultati consolidati del primo semestre 2025. Nel primo semestre il Gruppo ha conseguito: ricavi a € 1.584,2 milioni, in crescita del 11,3% rispetto al 2024 (11,8% a cambi costanti); un adjusted Ebitda di € 240,7 milioni, pari al 15,2% dei ricavi (rispetto al 14,4% dello scorso anno); un utile netto di competenza del Gruppo pari a € 116,6 milioni (+9,8% rispetto al 1° semestre 2024); una posizione finanziaria netta positiva per € 345,8 milioni.

Nel secondo trimestre il Gruppo ha realizzato:

  • ricavi a € 829,0 milioni, in aumento del 8,4% rispetto al 2024 (+10,3% a cambi costanti)
  • un adjusted Ebitda di € 124,4 milioni, pari al 15,0% dei ricavi (rispetto al 14,5% dello scorso anno);
  • un utile netto di competenza del Gruppo a € 59,3 milioni (+8,1% rispetto al 2024)

Ha commentato il ceo Fabio de’ Longhi:

“Nel secondo trimestre del 2025, il Gruppo ha proseguito il suo solido percorso di crescita, consolidando i recenti risultati positivi. La nostra strategia di espansione e diversificazione geografica e di segmento, sostenuta da un solido portafoglio di brand e prodotti, unita alla creazione ed al rapido sviluppo della divisione del caffè professionale, ci ha permesso nuovamente di crescere più del mercato, con un livello best-in-class di adj. Ebitda al 15,2% nel primo semestre.

Fabio de'Longhi dividendo
Fabio De’Longhi amministratore delegato del Gruppo De’ Longhi

La divisione professionale ha registrato una crescita di oltre il 20% per il secondo trimestre consecutivo, grazie alla strategica business combination tra La Marzocco ed Eversys. Entrambi i marchi hanno conseguito ottimi risultati nel mercato out of home, supportati dall’eccellenza dei nostri prodotti nei segmenti premium. Inoltre, le iconiche linee Mini e Micra di La Marzocco stanno guidando la rapida espansione del mercato domestico, grazie alla straordinaria brand awareness e alle partnership esclusive.

La divisione household ha contribuito significativamente con una robusta crescita ad un tasso high-single-digit. Questa eccezionale performance è il risultato della nostra efficace strategia di innovazione di prodotto e di comunicazione, che sarà presto ulteriormente rafforzata dal lancio globale della terza entusiasmante campagna sul caffè con Brad Pitt.

Sulla base di questi solidi risultati alziamo la nostra guidance per il 2025, pur continuando a monitorare attentamente le persistenti incertezze geopolitiche e tariffarie. Prevediamo ora una crescita dei ricavi compresa fra il 6% e l’8% e un Ebitda adj. fra 590 e 610 € milioni per il nuovo perimetro.”

(dati concessi)

Il quadro generale

Nella prima parte del 2025, il Gruppo ha registrato una continuazione dei trend di crescita degli ultimi due anni, con tutte le principali aree geografiche che hanno contribuito positivamente all’incremento del fatturato. Questa performance è stata trainata da una continua robusta crescita mid to high-single-digit del business household, ulteriormente rafforzata dall’accelerazione della divisione professionale, che ha registrato un aumento del 23,5% su base pro-forma .

Il business del caffè è stato il motore principale della crescita del Gruppo, grazie all’espansione strutturale del mercato dell’espresso nelle principali geografie e alla crescente premiumizzazione dell’esperienza del consumatore nel mondo del caffè. Queste dinamiche hanno avuto un impatto positivo sia sul segmento domestico che su quello professionale, portando una solida crescita anno su anno tra tutti i marchi.

Il Gruppo ha incrementato l’Ebitda adj. di circa 80 punti base nel primo semestre, sostenuto da una maggior contribuzione della divisione professionale e dall’aumento dei volumi di vendita della divisione household. In particolare, tale espansione dei margini è stata ottenuta nonostante l’incremento degli investimenti in media e comunicazione (A&P), a supporto dei brand e dei recenti lanci di prodotto.

Negli ultimi mesi, il Gruppo ha rafforzato la propria resilienza aumentando la flessibilità della propria piattaforma produttiva e rafforzando le partnership con i principali fornitori. Di conseguenza, il Gruppo è ben attrezzato per affrontare le incertezze derivanti dall’attuale contesto geopolitico e per ridurre al minimo qualsiasi potenziale impatto derivante dalle tariffe.

Nonostante le persistenti incertezze legate allo scenario geopolitico e alle tariffe, la nostra robusta performance nel primo semestre e le previsioni positive per i prossimi trimestri rafforzano la confidenza del Gruppo per il raggiungimento dei nuovi obiettivi per l’anno.

Ricavi

Nel primo semestre 2025 i ricavi del Gruppo sono stati pari a € 1.584,2 milioni, in aumento dell’11,3% rispetto al primo semestre 2024, con un impatto cambi negativo di circa 50 punti base. Nel secondo trimestre, la crescita è stata pari all’8,4%, nonostante un impatto cambi negativo, al netto del quale la crescita sarebbe stata del 10,3%.
Si segnala che La Marzocco ha contribuito al fatturato di Gruppo per € 70,4 milioni nei tre mesi del 2025, mentre nel primo trimestre del 2024 il contributo, relativo solamente al mese di marzo, era stato pari a € 21,0 milioni.

Ricavi per aree geografiche

Nella prima metà dell’anno il Gruppo ha registrato una performance positiva in tutte le aree, sottolineata da una crescita diffusa a livello geografico, una dinamica che è continuata nel secondo trimestre con l’area Asia-Pacific a guidare la crescita.

(dati concessi)

Nel dettaglio, nel secondo trimestre:

• Prosegue il trend positivo dell’Europa, con una crescita del 9,1% nel trimestre (8,7% a cambi costanti), sostenuta dai solidi risultati di entrambe le divisioni. Nel dettaglio, la divisione household cresce del 7,2%, con Italia, Penisola Iberica, Paesi nordici, Benelux e Repubblica Ceca che registrano un aumento a doppia cifra, grazie al positivo andamento delle macchine da caffè per la casa, e al contributo della nutrition, trainata dal rimbalzo delle kitchen machine a marchio Kenwood e dall’espansione internazionale di Nutribullet. La divisione professionale ha registrato un’espansione del fatturato a doppia cifra, sostenuta dal contributo di entrambi i marchi;

• L’area MEIA è cresciuta del 3,6%, nonostante il significativo impatto negativo dei tassi di cambio nel trimestre (+8,7% a cambi costanti). La divisione household ha realizzato un risultato leggermente positivo, mentre la divisione professionale ha registrato una crescita significativa, con Arabia Saudita ed Emirati Arabi Uniti in testa;

• L’area America è cresciuta del 6,3% nel secondo trimestre (+11,1% a cambi costanti). In particolare, il mercato US ha beneficiato di una performance rilevante della divisione professionale insieme a un contributo positivo del caffè per uso domestico, più che compensando la debolezza dell’area nutrition e l’effetto valutario negativo.

• Infine, l’area Asia-Pacific ha registrato un altro trimestre positivo, crescendo del 10,0% rispetto al 2024, nonostante il significativo impatto cambi negativo (al netto del quale la crescita sarebbe stata pari al 16,0%).

La divisione household è cresciuta ad un tasso low-teens, trainata dal mercato cinese (in crescita a doppia cifra in entrambi i trimestri) e dalla solida performance del Giappone.

Ricavi per divisione e categorie di prodotto

Il Gruppo ha registrato una crescita significativa in entrambe le divisioni nel primo semestre del 2025, nonostante un effetto valutario sfavorevole. La divisione household ha registrato un fatturato di 1.364,0 milioni di euro, +6,5% rispetto all’anno precedente, mentre la divisione professionale ha registrato ricavi per 222,2 milioni di euro, in crescita del +53,5% rispetto al 2024, corrispondente a una crescita pro-forma del 23,5%.

Nel secondo trimestre:

Per quanto riguarda la divisione household segnaliamo quanto segue:

• Il segmento del caffè domestico ha continuato a sostenere l’espansione della divisione household, registrando una crescita mid-to-high-single-digit. Nel secondo trimestre, tale risultato è stato trainato dalla significativa crescita delle macchine manuali, sostenuta dai recenti lanci di prodotti, e dalla continua robusta performance dei prodotti Nespresso;

• L’area della nutrition e preparazione dei cibi è rimasta invariata, la forte crescita a doppia cifra delle friggitrici ad aria e l’espansione delle kitchen machine a marchio Kenwood, per il quarto trimestre consecutivo, sono state compensate dal calo in alcune categorie più piccole e nel mercato della preparazione dei cibi negli Stati Uniti;

• Per quanto riguarda le altre categorie, lo stiro a marchio Braun ha conseguito nuovamente una crescita a doppia cifra, mentre la categoria comfort è rimasta invariata nel trimestre.

La divisione professionale ha registrato un altro trimestre di notevole crescita, con un fatturato in espansione del 25%. Questa performance è stata alimentata da un significativo recupero per Eversys, trainato da una forte crescita in tutti i principali mercati. Inoltre, La Marzocco ha mantenuto il suo solido trend positivo, incrementando il fatturato sia nel segmento out of home che in quello domestico.

Margini operativi

Nella prima metà del 2025 il Gruppo ha migliorato significativamente i propri margini, grazie al maggior contributo della divisione professionale ed alla crescita dei volumi della divisione household. Il miglioramento è stato ottenuto nonostante l’aumento delle spese per media e comunicazione, dei costi logistici e all’impatto negativo dei dazi doganali statunitensi.

Entrambe le divisioni hanno confermato un’eccellente redditività nella prima metà dell’anno. La divisione household ha generato un Ebitda adjusted pari a € 182,1 milioni, equivalente a un margine del 13,3% sui ricavi, mentre il professionale ha contribuito per € 58,6 milioni con un margine del 26,4%.

Nel secondo trimestre:

• Il margine industriale netto si è attestato a € 442,5 milioni, pari al 53,4% dei ricavi, rispetto al 51,2% del 2024, grazie all’incremento dei volumi, ad alcune efficienze di costo e ad un miglior mix di prodotto;

• L’Ebitda adjusted è stato pari a € 124,4 milioni, o 15,0% sui ricavi, in miglioramento di 50 punti base rispetto allo scorso anno. Tale miglioramento è stato principalmente sostenuto dalla maggiore esposizione alla divisione professionale e dalla leva operativa derivante dalla crescita della divisione household, che ha più che compensato l’aumento degli investimenti in media (circa € 10 milioni), dei maggiori costi logistici e delle tariffe;

• L’Ebitda risulta € 120,6 milioni, pari al 14,5% sui ricavi, dopo € 0,2 milioni di oneri non ricorrenti e € 3,6 milioni di costi legati ai piani di incentivazione azionaria, rispetto a € 2,4 milioni di oneri non ricorrenti e costi legati ai piani di incentivazione azionaria nel 2024;

• Il risultato operativo (Ebit) è stato pari a € 87,7 milioni, o 10,6% sui ricavi (rispetto al 10,3% nel 2024)

• Infine, il risultato netto di competenza del Gruppo si è attestato a € 59,3 milioni, il 7,1% dei ricavi (7,2% nel 2024). Gli oneri finanziari sono pari a € 1.0 milione, rispetto a € 0,3 milioni di proventi finanziari nel 2024.

La situazione patrimoniale e finanziaria

(dati concessi)

A giugno 2025, la Posizione Finanziaria Netta del Gruppo risulta positiva per € 345,8 milioni, in miglioramento rispetto ai € 305,3 milioni di giugno 2024, mentre la Posizione Finanziaria Netta nei confronti di banche e altri finanziatori si è attestata ad € 475,2 milioni (rispetto ai € 408,7 milioni di giugno 2024).

Per quanto riguarda la generazione di cassa, il flusso di cassa prima dei dividendi, riacquisti di azioni e acquisizioni (“Free Cash Flow prima dei dividendi, riacquisti di azioni e acquisizioni”) è stato positivo per € 296,0 milioni nei 12 mesi.

Nel primo semestre, il flusso di cassa prima dei dividendi, riacquisti di azioni e acquisizioni è stato negativo per € 45,8 milioni, principalmente per l’effetto dell’assorbimento di cassa legato all’aumento del magazzino (che ha assorbito € 221,1 milioni), dovuto all’accumulo di scorte negli Stati Uniti e alla consueta stagionalità del business.

Il capitale circolante operativo ammonta a € 208,3 milioni, pari al 5,7% dei ricavi, in aumento di circa € 70 milioni rispetto al 2024 (pari al 4,3%), principalmente a causa dell’aumento delle scorte.

(dati concessi)

La spesa per investimenti è stata pari a 42,8 milioni di euro, in diminuzione di € 17,1 milioni rispetto al primo semestre 2024.

Simone De Feo, maestro gelatiere, unisce specialty e cono: “Incontro di 2 mondi”

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Il gelato al caffè (immagine concessa)

REGGIO EMILIA – Il caffè sta diventando sempre più presente nel mondo della ristorazione: non è raro trovare chef che propongono un menù innovativo con la presenza del chicco. Anche il mondo del gelato sta abbracciando il trend. In particolare, il maestro gelatiere Simone De Feo, proprietario della Cremeria Capolinea di Reggio Emilia, ha introdotto ben quattro specialty coffee nella varietà dei gusti di gelato per il banco. Per l’occasione, abbiamo parlato direttamente con l’esperto.

Il gelato allo specialty di Simone De Feo

Simone De Feo afferma: “Il mio amore per il caffè è nato dieci anni fa. Purtroppo non c’è mai stata una grande offerta di specialty in zona, perciò ho sperimentato con la bevanda a casa tra metodi d’estrazioni in filtro e V60. Ho sempre provato a declinare il caffè in gelato traendo risultati altalenanti. Il gelato ha una diluizione di sapore legata all’incorporamento d’aria e ad una temperatura negativa: è un linguaggio completamente diverso rispetto al caffè. Il rischio principale è quello di avere un gelato al caffè mediocre anche con una grande estrazione in tazza di uno specialty. Perciò ho cercato un giusto equilibrio tra il caffè di alta qualità nella sua massima espressione e il gelato”.

De Feo aggiunge: “Da un paio di mesi a questa parte cerchiamo di offrire un gelato al caffè di ottima qualità che si discosta dalla classica proposta che di solito hanno in mente i clienti. Non bisogna dimenticare che il gelato al chicco è regionale: nel Nord Italia non funziona molto al contrario del Sud. Il gusto in questione non ha un riscontro eclatante ed è visto più come un riempitivo: da qui la nostra rivoluzione. Vogliamo far conoscere un nuovo aspetto del gelato e del caffè che non tutti conoscono. Molti clienti lo prendono senza pensarci, mentre altri si mostrano più scettici”.

De Feo parla poi della collaborazione con Manuel Terzi per il progetto: “Lo conosco da molto tempo. È stato il primo che mi ha fatto assaggiare il caffè specialty ed è una delle scintille che ha accesso in me la passione per il chicco. Non è il solo con cui collaboriamo: cerco di essere sempre il più libero possibile per provare prodotti diversi. Sul progetto del gelato al caffè abbiamo lavorato inoltre con Bugan Coffee, Gearbox e Brisa Coffee Roaster.

Ma come è stato accolto un prodotto così innovativo? “Molto bene dagli appassionati di caffè, dal resto dei clienti un po’ meno ma comunque il riscontro è ottimo”.

Per il progetto gelato, De Feo ha selezionato un caffè Costa Rica tra i 35 e i 40 euro al chilo. Per Brisa, ha optato per un Etiopia intorno ai 30 euro al chilo. Si prosegue con Gearbox e un Colombia con una fermentazione anaerobica con sentori di amarene. Infine, si ha un caffè sempre dalla Colombia di Bugan Coffee con fermentazione anaerobica con un prezzo che supera i 300 euro al chilo.

De Feo riflette sull’importanza dell’innovazione: “Deve essere equilibrata. Non si deve correre dietro all’innovazione per il semplice gusto di farlo ma concentrarsi sul prodotto finale. La novità dedicata alla modifica del prodotto è una conseguenza legata alla curiosità e alla capacità di ognuno di noi in modo che si possano, volendo, unire due o più mondi: in questo caso quello del caffè specialty e del gelato. In alcuni casi, invece, non c’è alcun bisogno di fare nessuna innovazione: è un elemento importante ma non bisogna rincorrerlo senza motivo”.

Il caffè sarà presente anche nel futuro dell’imprenditore: “Il nostro nuovo store ha già un’offerta dedicata alla caffetteria. Stiamo puntando ad offrire solo specialty coffee in espresso e, durante il weekend, anche in formula pour over e V60. Vogliamo puntare a immergere i nostri clienti nel mondo del chicco. Da lì, il passo è breve per portare il caffè nel gelato o nella granita o nella pasticceria. Non è detto che il risultato di abbinamento sia eclatante come nella semplice tazza: d’altronde ci sono molte sfumature di un prodotto che non possono essere trasferite al meglio in un altro”.