sabato 13 Dicembre 2025
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Alessandro Galtieri, l’accorato appello sui bar in Italia: “Chiusi oltre 20.000 locali negli ultimi dieci anni: i caffè non sono più sostenibili con i costi attuali”

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Alessandro Galtieri, campione di caffetteria, barista, giudice e trainer (immagine concessa)

Alessandro Galtieri, campione di caffetteria, scrittore di apprezzati manuali per baristi e coffee lover, giudice e trainer, si esprime sullo stato precario del bar in Italia e la crisi che ne sta cambiando l’identità. Leggiamo di seguito la sua opinione.

Negli ultimi dieci anni in Italia hanno chiuso più di 21.000 bar. Ma è davvero una sorpresa?

di Alessandro Galtieri

Galtieri: “Negli ultimi dieci anni in Italia hanno chiuso oltre 21.000 bar, secondo i dati Fipe. Un numero che colpisce, ma sembra sorprendere alcuni. Una meraviglia miope, di fronte a una tendenza che non è un incidente, ma la conseguenza inevitabile di un modello che non regge più: la vera sorpresa in realtà è che i bar riescano ancora a rimanere aperti.

Non serve la sfera di cristallo per capire cosa stia succedendo: il bar come lo abbiamo ereditato non è più compatibile con i costi attuali, con i ritmi di vita contemporanei, con un fisco più pesante e con costi del personale diventati ingestibili in un modello di business ormai sorpassato.

Questi dati sono il segnale tangibile che si sta spegnendo una visione idealizzata del bar, che abbiamo continuato a tenere in vita ad oltranza in una sorta di accanimento terapeutico. Anzi, peggio: non c’è stata nemmeno una terapia.

Abbiamo continuato a raccontarci che il bar potesse vivere della sua immagine romantica, mentre la realtà economica lo erodeva pezzo per pezzo nell’indifferenza generale.

I conti non tornano… e nessuno vuole vederlo

Continuare a credere che un bar possa sopravvivere con uno scontrino medio da 4–5 euro, mentre nell’ultimo decennio l’inflazione è cresciuta di circa il 30%, la TARI è esplosa in molte città, gli affitti non conoscono tregua e i costi del personale si mangiano fette sempre più grandi del fatturato, non è ottimismo: è rimozione collettiva.

Basta un semplice esempio in una microazienda dove ogni margine è vitale, aumentare di 10 centesimi una tazzina di espresso può generare giorni interi di dubbi e ansie. Eppure basta leggere i commenti sotto qualsiasi articolo online per vedere imprenditori chiamati “ladri” per un +0,10 o +0,20.

Un clima surreale, che impedisce perfino di adeguare i prezzi al costo reale. A complicare tutto, una concorrenza interna senza limiti: la Legge Bersani, abolendo le distanze minime tra esercizi della stessa tipologia, ha prodotto un eccesso di offerta che spesso degenera in una guerra fra poveri per quei dieci centesimi.

Il risultato è evidente: un modello già precario oggi è, per molti, semplicemente impossibile da sostenere.

Dignità: il bar non può offrirla se non la garantisce a chi ci lavora

Una delle voci più onerose per l’economia di un bar — che vive quasi interamente di servizio — è il costo del personale.

Con un costo orario reale di 19–20 € per addetto qualificato e 3–4 persone a turno necessarie per fornire un buon servizio in un bar impegnato, il costo diretto è 65–70 € l’ora.
In un’azienda sana il costo del personale non dovrebbe superare il 30% del fatturato: significa che servono almeno 200 € l’ora di incasso.

Con uno scontrino medio intorno ai 4,60 €, sono circa 43 scontrini all’ora, uno ogni 100 secondi Tutte le ore. Tutti i giorni. Auguri. Questo non significa che i baristi debbano essere pagati meno; anzi.

L’ospitalità richiede persone degne e dignitose, che possano sostenere i costi di una vita normale. E lo stesso vale per i titolari: un modello che regge solo se chi lo gestisce sacrifica salute, tempo e famiglia non è un modello, è una lotta per la sopravvivenza.

Un locale dove chi lavora è stanco, frustrato o sottopagato non può essere un luogo accogliente: né per i collaboratori, né per chi lo guida, né tantomeno per i clienti.

Un’occasione mancata — e la distorsione che stiamo creando

Quando un modello non si sostiene, la pressione economica mette le persone davanti a scelte difficili.

Con l’acqua alla gola è naturale cercare un appiglio per non affondare. Ma in un sistema fragile questi appigli generano una dinamica perversa: chi ha più scrupoli fatica di più, mentre chi ne ha meno diventa paradossalmente più competitivo. È una selezione distorta che premia comportamenti poco auspicabili e penalizza chi vorrebbe lavorare in modo lineare, trasparente e dignitoso.

Ed è qui che la politica continua a non inquadrare appieno la portata della questione.
Perché ciò che per l’imprenditore è un costo enorme — l’elevato numero di addetti necessari — per le politiche sociali è, in realtà, un’enorme opportunità. I bar sono fabbriche di occupazione.

Sono scuole di vita: insegnano gentilezza sotto pressione, attenzione verso il prossimo, collaborazione, temperanza.

Sono generatori di capitale umano come pochi altri luoghi nella società. Mi chiedo: con la fine del Reddito di Cittadinanza si sarà pure risparmiato qualcosa; perché, allora, non utilizzare quei fondi per incentivare la creazione di reddito vero, proprio nei settori che possono generarlo?

Si otterrebbe un doppio vantaggio: sostenere il welfare e sostenere il settore. Per farlo bisogna abbattere in modo massiccio il cuneo fiscale sul costo del personale nei settori dove supera la soglia di sostenibilità.

Non sarebbe un sussidio: sarebbe una compensazione per il welfare che lo Stato dovrebbe comunque sostenere se erogasse un reddito di cittadinanza.

Questa semplice diversa destinazione è solo uno dei modi possibili per alleggerire il carico ma potrebbe davvero essere un sostegno concreto per rilanciare il settore.

Mettere sul tavolo proposte concrete per il Governo, sarebbe compito delle Associazioni che, talvolta invece, sembrano limitarsi a diramare dati negativi come tristi bollettini di guerra a cose ormai fatte”.

                                                                                                        Alessandro Galtieri

Il Brasile non ha mai prodotto così tanto robusta e a San Paolo c’è chi propone ora il caffè espresso “0% Arabica”

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Una pianta di coffea canephora (credits - Wouter Hagens - Opera propria, Pubblico dominio, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=1890101)

MILANO – Cosa fareste se il vostro barista domattina vi proponesse fieramente un espresso “0% Arabica”? Non per prendervi in giro o vendervi un caffè super economico, bensì per offrirvi un’esperienza di degustazione peculiare sul piano organolettico. 0% Arabica è il nome di una miscela di solo caffè robusta nel menu di una nota catena di caffetterie brasiliana, Santo Grão. In un’intervista a Reuters, il suo fondatore – il neozelandese Marco Kerkmeester, tra i pionieri del movimento specialty in Brasile – la descrive come un caffè con “una crema meravigliosa e ricco di note di cioccolato”.

Il robusta specialty non è un’idea nuova. Ma che a proporlo sia la caffetteria di un quartiere chic di San Paolo è già più sorprendente. O forse no.

Natalia Ramos Braga, una delle bariste del locale, spiega infatti, nello stesso articolo, come il mercato brasiliano sia estremamente dinamico e aperto alle novità.

Il consumatore medio ama un caffè molto corposo e con una punta di amaro: caratteristiche presenti in un buon robusta.

D’altronde, il Brasile produce sempre più Coffea canephora. Il raccolto 2025/26 è stato da record: 20,8 milioni di sacchi, secondo la più recente stima ufficiale di Conab. Ma altre fonti parlano di una produzione superiore ai 25 milioni di sacchi.

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Trieste Coffee Experts: Michele Cannone Personaggio del caffè dell’anno. A Giorgio Trombetta l’omaggio di Unione Italiana Food

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Trieste coffee Express
Francesca De Feo (Unione Italiana Food, a sinistra) e Stefania Trombetta (a destra) nel momento della consegna della targa commemorativa in onore del torrefattore romano (immagine concessa)

TRIESTE – In occasione dell’ottava edizione del Trieste Coffee Experts si è svolto il tradizionale momento di consegna del riconoscimento al Personaggio del caffè dell’anno, che quest’anno la famiglia Bazzara ha attribuito a Michele Cannone, global brand director away from Home di Lavazza Group.

I fratelli Mauro (sinistra) e Franco Bazzara (destra) consegnano a Michele Cannone (al centro) il premio di Personaggio del caffè del 2025 (immagine concessa)

A Cannone – relatore anche quest’anno del summit triestino e figura centrale nei tavoli tematici del Think Tank Torrefattori – è stato attribuito il premio per la capacità di coniugare marketing internazionale, sostenibilità e valorizzazione dell’identità italiana del caffè, diventando un punto di riferimento per l’intera filiera.

Una scelta che rispecchia appieno lo spirito di questa edizione del Trieste Coffee Experts: usare i dati senza perdere l’umano, innovare mantenendo saldo il legame tra filiera, territorio e cultura.

Inoltre a Cannone è stato donato un omaggio speciale: la felpa della Capsule Collection ITS Arcademy, creata in esclusiva per Io sono Friulia Venezia Giulia e offerta da PromoTurismoFVG.

Una collezione realizzata da stock recuperati, tinta con grafite di scarto dell’industria tecnologica e caratterizzata da una stampa a rilievo che richiama il claim del progetto, simbolo di un approccio che unisce design, sostenibilità e identità territoriale.

Come sottolineano Franco e Mauro Bazzara:

“Siamo davvero felici di assegnare questo riconoscimento a Michele Cannone, una persona speciale che abbiamo imparato a conoscere e apprezzare in questi lunghi anni di collaborazione.”

E aggiunge Franco Bazzara

“Ogni volta che guardo la platea del nostro evento vedo storie, sacrifici, percorsi di vita straordinari. Ognuno porta con sé una passione che meriterebbe di essere riconosciuta. Per questo auspichiamo che, accanto al nostro sostegno, anche le istituzioni possano valorizzare maggiormente questi protagonisti del mondo del caffè, figure che definirei ‘da cinema’ per la forza con cui sanno trasformare la loro visione in qualcosa che arricchisce l’intero settore.”

L’omaggio dedicato a Giorgio Trombetta (immagine concessa)

L’assegnazione a Michele Cannone è la decima e segue quelle di: Andrea Lattuada (2016), Luigi Morello (2017), Gianfranco Carubelli (2018), Antonio Rizzitano (2019), Luigi Odello (2020), Sergio Barbarisi (2021), Maurizio Giuli (2022), Massimiliano Fabian (2023), Carlo Barbi (2024).

Il ritiro della targa commemorativa: a sinistra Francesca De Feo, a destra Stefania Trombetta: entrambe reggono la targa commemorativa assegnata dall’Unione Italiana Food al Torrefattore Giorgio Trombetta (immagine concessa)

Un altro momento particolarmente toccante del Trieste Coffee Experts 2025 è stato l’omaggio dedicato a Giorgio Trombetta, con la consegna di una targa commemorativa da parte di Francesca De Feo (Unione Italiana Food) alla figlia Stefania Trombetta, commossa:
“Un riconoscimento alla memoria di un imprenditore visionario e profondamente appassionato del caffè, la cui dedizione e il cui spirito hanno lasciato un segno prezioso nella nostra comunità. Con affetto e gratitudine, ne ricordiamo l’esempio e l’eredità.”

MUMAC porta nel mondo la storia dell’espresso italiano: dieci anni di prestiti, mostre e collaborazioni internazionali

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BINASCO (MILANO) – Il patrimonio storico e culturale di MUMAC – il Museo della Macchina per Caffè di Cimbali Group – da dieci anni continua a viaggiare, portando nel mondo la storia dell’espresso italiano.

Grazie a un’intensa attività di prestiti internazionali, le macchine per caffè custodite nel museo, i documenti dell’Archivio e i preziosi volumi della Library sono diventati protagonisti di mostre, esposizioni permanenti e collaborazioni culturali in Europa, Stati Uniti, Asia, Australia e America Latina.

Con il prezioso contributo del collezionista Enrico Maltoni, dal 2015 ad oggi, MUMAC ha costruito un vero itinerario culturale globale, in cui ogni prestito è diventato una tappa di un percorso che unisce design, tecnologia e patrimonio materiale italiano.

Negli ultimi anni, la richiesta delle istituzioni culturali per i pezzi MUMAC è cresciuta in modo significativo: dalle mostre dedicate al design italiano a quelle tematiche sul caffè, dai progetti speciali alle esposizioni museali di livello mondiale. Un percorso che conferma il ruolo di MUMAC come riferimento internazionale per la storia dell’espresso, capace di valorizzare l’eccellenza del Made in Italy attraverso collaborazioni di prestigio.

“Ogni prestito non è soltanto il movimento di un pezzo della nostra collezione da un luogo a un altro, ma un modo per condividere la storia dell’espresso italiano con nuovi pubblici e nuove culture.

Diffondere la cultura dell’espresso, condividendo bellezza, design e tecnologia targati Made in Italy, è parte fondamentale della missione di MUMAC: collaborare con musei e istituzioni internazionali significa valorizzare un’eredità industriale capace di esportare eccellenza e di trarre dall’heritage ispirazione per il futuro”, sottolinea Barbara Foglia, MUMAC Director.

Dal 2025 al 2015, un viaggio culturale che attraversa quattro continenti

L’ultima tappa del viaggio porta MUMAC in Cina, a Shenzhen, dove la mostra “Passione italiana: l’arte dell’espresso” (dicembre 2025 – gennaio 2026) curata da Elisabetta Pisu, organizzata da IMF Foundation e EP Studio e inaugurata presso il Sea World Culture and Arts Center (SWCAC) alla presenza del Console Generale d’Italia a Canton, Valerio De Parolis, intende celebrare l’evoluzione estetica e tecnologica dell’espresso in un’esposizione che racconta la trasformazione del design degli oggetti dedicati al caffè avvenuta negli ultimi decenni.

(immagine concessa)

Fra gli altri oggetti esposti, alcuni pezzi iconici della collezione MUMAC, come le Faema Marte e Mercurio degli anni ’50 e la Granluce La Cimbali del 1958.

Poco prima, tra il 2024 e il 2025, alcune macchine del museo hanno toccato Los Angeles, Tokyo, Darwin, Singapore, Mumbai, Abu Dhabi, Doha e Jeddah al seguito della nave Amerigo Vespucci nella mostra Italia Geniale, promossa dal Ministero delle Imprese e del Made in
Italy
in collaborazione con l’ADI (Associazione per il Disegno Industriale), raccontando il design italiano a nuovi pubblici globali.

Risalendo nel tempo, il 2025 ha visto MUMAC protagonista in Europa: da HOST Milano con la mostra “100 Years of Espresso Made in Italy”, alla mostra dedicata a Eddy Merckx al Museo del Ciclismo del Ghisallo, fino alla partecipazione alla prestigiosa fiera Rétromobile a Parigi insieme a Touring Superleggera.

Negli anni precedenti, Milano ha rappresentato uno snodo culturale fondamentale: dall’ADI Design Museum alle collaborazioni con Fondazione Castiglioni, passando per le esposizioni del Ministero delle Imprese e del Made in Italy, Triennale Milano e la Starbucks Reserve Roastery.

A livello nazionale, il percorso culturale del museo ha attraversato anche la Puglia con la mostra “A tavola con Gio Ponti. Gli angeli apparecchiano”, ospitata nel 2021 dal Museo Paleontologico di Maglie, un progetto che ha intrecciato storia del design, cultura materiale e ritualità del cibo attraverso alcuni pezzi iconici della collezione.

Proseguendo a ritroso, il viaggio tocca Monaco (con la mostra “Cosmos Coffee” del Deutsches Museum nel 2019–2020) e Parigi (con “Tutto Ponti archi-designer” al Musée des Arts Décoratifs presso il Louvre nel 2018–2019), fino ad arrivare ai Paesi Bassi con “Passione Italiana – L’arte dell’Espresso” al Cube Design Museum di Kerkrade nel 2018 e alla Scandinavia, con la mostra “Passione italiana: l’arte dell’espresso” ospitata presso l’Istituto Italiano di Cultura di Copenaghen nel 2023.

Tra il 2017 e il 2015, le macchine MUMAC sono arrivate fino a Seoul, San Paolo e Santos, partecipando a mostre dedicate al design italiano e alla cultura del caffè, inclusa la più recente tappa brasiliana al Museu da Imigração do Estado de São Paulo nel 2025 e al Museu do Café di Santos con la mostra “Passione italiana: l’arte dell’espresso” nel 2024–2025.

A completare il percorso culturale globale si aggiungono i contributi al mondo del cinema e della televisione: dal successo internazionale di L’Amica Geniale ai film Pasolini, Volevo Nascondermi e alle più recenti produzioni come Portobello, il patrimonio MUMAC ha trovato spazio anche nella rappresentazione visiva della cultura italiana.

I prestiti di MUMAC: dal 2015 ad oggi

EUROPA

Italia

  • Milano Fiera HOST, mostra “100 Years of Espresso Made in Italy”, 2025
  • Magreglio (CO), Museo del Ciclismo del Ghisallo, mostra“Eddy Merckx: gli 80 anni di una leggenda”, 2025
  • Milano, ADI Design Museum, mostra permanente “Design Up: Soluzioni di Continuità”, 2024 – in corso
  • Milano, Fondazione Castiglioni, “FA BALLÀ I MAN”, 2023–2024
  • Roma, Ministero delle Imprese e del Made in Italy, “Red in Italy – I Colori del Rosso nel Design Italiano”, in collaborazione con Campari Group, 2023
  • Milano ADI Design Museum, “Wunderkammer. Le Mirabilia dei Cavalieri del Lavoro”, 2022
  • Torino, Centrale Nuvola Lavazza “La vera sfida è mettersi in gioco” allestita in occasione delle Nitto ATP Finals, 2019
  • Milano, Museo di Storia Naturale, “Food. La scienza dai semi al piatto”, 2015
  • Milano, Triennale, “I luoghi del progetto” (2021), mostra permanente (2023–2025), “Storie. Il design italiano” (2018), “A Castiglioni” (2018–19)
  • Maglie (LE), Museo Paleontologico, “A tavola con Gio Ponti. Gli angeli apparecchiano”, 2021
  • Milano, Starbucks Reserve Roastery, esposizione a rotazione, 2018–2022
  • Milano, Expo 2015, Cluster Caffè Illy, 2015

Francia

  • Parigi, Fiera Rétromobile, con Touring Superleggera, Expo Porte de Versailles 2025
  • Parigi, Musée des Arts Décoratifs – Louvre, “Tutto Ponti archi-designer”, 2018–19

Germania

  • Monaco, Deutsches Museum – „Cosmos Coffee”, 2019–20

Paesi Bassi

  • Kerkrade, Cube Design Museum – “Passione Italiana – L’arte dell’Espresso”, 2018

Danimarca

  • Copenaghen, Istituto Italiano di Cultura, “Passione italiana: l’arte dell’espresso”, 2023

USA & NORD AMERICA

  • Los Angeles, Tour della Nave Scuola Amerigo Vespucci, “Italia Geniale”, in collaborazione con ADI Design Museum, 2024–2025

ASIA

  • Shenzhen (prestito più recente)
    Passione italiana: l’arte dell’espresso, Sea World Culture and Arts Center (SWCAC), 5 dicembre 2025 – 4 gennaio 2026
  • Seoul, Korea Foundation, “Espresso Design”, 2017
  • Tokyo, Tour Amerigo Vespucci, 2024–2025
  • Singapore, Tour Amerigo Vespucci, 2024–2025
  • Abu Dhabi, Tour Amerigo Vespucci, 2024–2025
  • Mumbai, India, Tour Amerigo Vespucci 2024-2025
  • Doha, Qatar, Tour Amerigo Vespucci, 2024-2025
  • Jeddah, Arabia Saudita, Tour Amerigo Vespucci, gennaio 2025

AUSTRALIA

  • Darwin, Australia, Tour Nave Scuola Amerigo Vespucci “Italia Geniale”, 4 – 7 ottobre 2024

AMERICA LATINA

  • San Paolo, Brasile, Museu da Imigração do Estado de São Paulo, “Passione italiana: l’arte dell’espresso”, 2025
  • Santos, Brasile, Museu do Café, “Passione italiana: l’arte dell’espresso”, 2024–2025
  • San Paolo, Brasile, Istituto Tomie Ohtake, “A idèia de forma: design italiano do pós-guerra”, 2016
  • Santos, Brasile, Museu do Café, “Espresso Design”, 2015

Kimbo e Gambero Rosso lanciano “ABC del Caffè”: nasce la nuova formazione dedicata alla cultura del caffè

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Kimbo Gambero Rosso (immagine concessa)

NAPOLI – Kimbo, il Caffè di Napoli, annuncia l’avvio di una innovativa partnership con Gambero Rosso, leader per contenuti, formazione, promozione e consulenza nel settore del Wine Travel Food italiani.

Com’è noto, la Gambero Rosso Academy, punto di riferimento dell’enogastronomia italiana, propone percorsi formativi rivolti a professionisti e appassionati, guidati da esperti e docenti riconosciuti a livello nazionale e internazionale.

Con questa partnership, Kimbo arricchisce l’offerta formativa della Academy integrando moduli dedicati al caffè e lanciando la prima, già attesissima edizione del nuovissimo corso integrato denominato “ABC del caffè”.

Le parole di Massimiliano Scala, Head of Marketing di Kimbo

“La collaborazione tra Kimbo e Gambero Rosso – afferma Massimiliano Scala, Head of Marketing di Kimbo – nasce dalla condivisione di valori profondi: la promozione del saper fare italiano, la valorizzazione delle identità locali e l’impegno a raccontare, con autorevolezza e passione, l’evoluzione della cultura gastronomica del nostro Paese.

Il nostro obiettivo è quello di fare in modo che il caffè espresso (che rappresenta l’ultimo momento di un pranzo o di una cena) venga valorizzato dalla ristorazione e ricordato con piacere e con gusto dal consumatore finale. Per questo scegliamo ancora una volta oggi di innovare con una vera e propria istituzione del settore qual è Gambero Rosso”.

Il discorso di Mario Rubino, Presidente di Kimbo S.p.A

“Siamo orgogliosi – gli fa eco Mario Rubino, Presidente di Kimbo S.p.A. – di sostenere in qualità di sponsor le attività del Gambero Rosso, istituzione che da anni costruisce la mappa del gusto italiano, e di poter affiancare, con loro, chef, ristoratori e professionisti che ogni giorno trasformano le migliori materie prime in cibo squisito e che, sono certo, ci sosterranno da oggi per rendere sempre più necessaria e valoriale la corretta preparazione del caffè.

Che, per Kimbo, non è mai solo una bevanda ma un’esperienza culturale, sensoriale e profondamente umana”.

La partnership esploderà dunque nel 2026, con l’inserimento di moduli dedicati al caffè nei corsi di formazione che si terranno nelle tre Gambero Rosso Academy di Roma, Palermo e Milano, con lezioni e degustazioni progettate sia per i professionisti e che per gli appassionati.

La novità espressa dalla partnership

La novità espressa dalla partnership è rappresentata infatti proprio da “ABC del Caffè”, il nuovo per/corso di formazione pensato per valorizzare al massimo la cultura del caffè (dalla raccolta del chicco fino all’estrazione in tazzina) e dedicato a tutti gli appassionati che sono interessati a scoprire il mondo del caffè per acquisire la conoscenza approfondita delle sue origini, tutte le caratteristiche e i vari metodi di preparazione.

Il programma, articolato in cinque giorni, approfondisce i principali metodi di estrazione, le varietà aromatiche e i principi di abbinamento gastronomico, offrendo un’esperienza formativa immersiva e di alto livello assolutamente unica. Alla fine del corso tutti i partecipanti potranno essere capaci di preparare, assaggiare e abbinare ogni tipo di caffè, riconoscendone pregi e difetti.

L’ABC del Caffè

Il corso, che vede come formatore il caffesperto Mauro Illiano, affiancato dallo chef Maurizio De Riggi nella giornata dedicata al food pairing, è articolato in cinque masterclass a partire dal 23 febbraio 2026 ogni lunedì fino al 23 marzo, sempre nella fascia oraria 18.30/21.00.

Il programma è così dettagliato: lunedì 23 febbraio – le basi del caffè: storia, geografia e botanica;  unedì 2 marzo – l’espresso: regole, preparazione e assaggio;

lunedì 9 marzo – altri metodi di estrazione: i metodi a filtro e le loro ricette; lunedì 16 marzo – analisi sensoriale: come assaggiare il caffè e riconoscerne pregi e difetti; lunedì 23 marzo – caffè & food pairing: come abbinare il caffè a piatti salati e dolci.

In qualità di sponsor ufficiale Kimbo è stato parte attiva anche della presentazione della Guida Ristoranti d’Italia 2026 di Gambero Rosso, evento che racconta le eccellenze della cucina italiana nel Belpaese e nel mondo: “Confermando l’impegno di Kimbo nel promuovere qualità, eccellenza e cultura del caffè nel mondo della ristorazione, sono stato felice di prendere parte alla premiazione” – conferma Mario Rubino – “per consegnare il riconoscimento “Miglior Ristorante Italiano all’Estero” al ristorante CLARA di Bangkok, una realtà internazionale che interpreta, con eleganza e autenticità, l’identità gastronomica italiana oltre confine”.

Venditalia ritorna a Rimini tra focus tematici e talk, dal 6 all’8 maggio

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venditalia
Il ritorno di Venditalia (immagine concessa)

RIMINI – Torna Venditalia, l’appuntamento imperdibile per chi vuole restare al passo con il futuro della distribuzione automatica.

In un unico evento si incontrano professionisti, aziende e operatori da tutto il mondo: un’occasione per scoprire idee, soluzioni e tendenze che stanno trasformando il settore e per generare nuove occasioni di business.

L’offerta espositiva, articolata in sei focus tematici, rappresenta l’intero ecosistema del vending: una panoramica completa su tecnologie, prodotti e servizi che guidano l’evoluzione del mercato.

Save the date: 6-8 maggio 2026, Fiera di Rimini

Il cuore dell’innovazione automatizzata

Vending machine food & non‑food, distributori semiautomatici e manuali di ultima generazione.

Sistemi di pagamento cashless, lettori di banconote e piattaforme di telemetria per monitorare e ottimizzare ogni singola macchina da remoto. Refrigeratori d’acqua, filtri, software gestionali e componenti dedicati completano l’ecosistema tecnologico per un vending sempre più smart e sostenibile.

Hot beverages

L’arte dell’espresso e delle bevande calde

Torrefattori d’eccellenza, chicchi di caffè selezionati e capsule monodose rappresentano il meglio che il mercato delle bevande calde possa offrire per qualità e performance. Latte granulare, cacao, tè e infusioni bio ampliano la gamma con materie prime certificate e formule mirate al vending e OCS. Una panoramica completa di prodotti e soluzioni pensate per massimizzare efficienza operativa, standard igienico‑sanitari e soddisfazione del consumatore.

Food&beverage

L’offerta on the go in tutte le sue forme

Acque minerali, soft drink, succhi e bevande funzionali si affiancano a snack dolci, salati e referenze fresche ready‑to‑eat.

Dai prodotti da forno ai piatti pronti, assortimenti completi che coprono ogni momento della giornata con confezioni pratiche e shelf‑life ottimizzata. Soluzioni che seguono i trend nutrizionali, riducono gli sprechi e garantiscono sicurezza alimentare, esaltando l’esperienza del consumatore e la redditività degli operatori.

Accessories&components

Il parco componenti che assicura operatività e prestazioni delle macchine
Bicchieri, palette monouso, filtri acqua, ricambi originali, attrezzature complementari e DPI per il personale.

Dai detergenti professionali ai mobiletti di supporto, un’offerta modulare che semplifica manutenzione, igiene e personalizzazione delle installazioni. Efficienza operativa, sostenibilità e sicurezza al servizio di gestori e tecnici.

Professional services

Servizi e soluzioni a supporto dell’intera filiera

Impianti di packaging, etichette, allestimenti per veicoli industriali, logistica e confezionamento conto terzi. Consulenza assicurativa e finanziaria, telefonia, telemarketing e piattaforme digitali potenziano l’efficienza gestionale e commerciale. Un hub di partner specializzati che riduce i costi operativi, velocizza i processi e crea valore competitivo per gestori, rivenditori e brand.

Automated stores

Il nuovo volto del retail automatico

Negozi automatizzati che operano h24 senza presidio, vetrine refrigerate, locker intelligenti e vending wall. Soluzioni modulari, scalabili e digitalmente connesse, ideali per spazi commerciali, hotel, palestre e luoghi pubblici. Una categoria in rapida evoluzione, dove tecnologia, design e user experience ridefiniscono la shopping experience quotidiana.

World Barista Championship: BWT water+more e Ceado tra gli sponsor per il biennio 2026-2027

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I nuovi sponsor (immagine concessa)

MILANO – La Sca, Specialty Coffee Association, ha annunciato gli sponsor qualificati per il World Barista Championship  nel biennio 2026–2027, inaugurando un nuovo ciclo biennale dedicato a promuovere l’eccellenza e a rafforzare la comunità globale del caffè specialty.

Gli sponsor:

Macchina per espresso qualificata WBC per il biennio 2026–2027:

Storm Barista Attitude, Tempesta Espresso Machine

Macinacaffè per espresso qualificato WBC 2026–2027:

Ceado REV Zero e E37Z-Naked

Sponsor qualificato per la filtrazione dell’acqua WBC 2026–2027:

BWT water+more

Le tecniche e gli strumenti utilizzati sul palco del WBC hanno avuto storicamente un impatto ampio e duraturo sull’industria, soprattutto grazie ai prodotti forniti dagli sponsor qualificati che assicurano attrezzature standardizzate, garantendo coerenza e imparzialità su un palco internazionale.

Nel 2026, il World Barista Championship si svolgerà a Panama City come parte del World of Coffee Panama.

Nel 2027, il WBC tornerà a Tokyo, in Giappone, come parte del World of Coffee Tokyo, segnando vent’anni dall’ultima volta che la competizione si è tenuta nella capitale nipponica.

“Ogni nuovo ciclo del WBC rappresenta un’opportunità per far progredire il nostro settore. il gruppo di sponsor 2026–2027 comprende partner che condividono il nostro impegno nel sostenere attività che rendono il caffè specialty un ambito prospero, equo e sostenibile lungo l’intera filiera”, afferma Yannis Apostolopoulos,  ceo della Specialty Coffee Association. “Con la crescita del WBC in scala, pubblico e impatto, ci concentriamo sulla creazione di comunità, sull’ampliamento delle opportunità di sviluppo professionale e sull’ispirare la prossima generazione di leader del caffè. Insieme ai nostri sponsor, stiamo costruendo un futuro più forte e connesso per il caffè specialty.”

Storm Barista Attitude torna come sponsor qualificato per la macchina da espresso con Tempesta, rinnovando l’impegno a sostenere performance eccezionali sul palco del WBC.

“Siamo orgogliosi di collaborare e sostenere la SCA, un’organizzazione con cui condividiamo valori e visione per il futuro. La nostra nuova sponsorizzazione WBC ci permette ancora una volta di rendere Storm come punto di riferimento di eccellenza nell’industria del caffè”, afferma Federico Gallia, di Ryoma, società madre di StormBarista Attitude.

Gallia aggiunge: “Crediamo fermamente che, soprattutto in tempi di incertezza del mercato, la ricerca della perfezione e la costanza di un brand e della sua esperienza possano indicare la rotta giusta. Per molti baristi e amanti del caffè, vogliamo essere un’ispirazione, un supporto, un compagno di squadra: semplicemente, un partner. Proprio come la Sca, anche da Storm crediamo nel fornire risposte concrete che ispirino progresso.”

Ceado REV Zero (immagine concessa)

Lo sponsor qualificato per i macinacaffè espresso del ciclo 2026–2027, Ceado, svolgerà un ruolo fondamentale nel garantire precisione, coerenza e affidabilità per tutti i concorrenti, offrendo la possibilità di utilizzare i macinacaffè all’avanguardia REV Zero ed E37Z-Naked.

“Per Ceado, sostenere il World Barista Championship è un’estensione naturale della nostra filosofia del designing flavor. Il chiccho compie un viaggio straordinario prima di raggiungere i nostri macinacaffè — un viaggio fatto di lavoro, competenza e preziose risorse naturali”, afferma Michele Girardi, ceo di Ceado. “Il modo migliore per onorare questo viaggio è fornire attrezzature dalle prestazioni più elevate e formare sul loro utilizzo, affinché i baristi possano davvero progettare, esprimere ed elevare il profilo aromatico di questa materia prima unica. Siamo orgogliosi di supportare il WBC con i nostri macinacaffè REV Zero ed E37Z-Naked e di contribuire a una comunità che celebra innovazione, precisione, artigianalità e rispetto per il caffè.”

BWT water+more torna come sponsor qualificato per la filtrazione dell’acqua.

E37Z-Naked (immagine concessa)

“BWT water+more è orgogliosa di essere stata scelta come sponsor qualificato per la filtrazione dell’acqua del World Barista Championship 2026–2027”, afferma il dottor Frank Neuhausen, managing director di BWT water+more Deutschland GmbH. “Da oltre 18 anni collaboriamo strettamente con professionisti del caffè per offrire soluzioni innovative per l’ottimizzazione dell’acqua e promuovere la sostenibilità attraverso iniziative come la campagna Change the world – sip by sip, con cui invitiamo l’intera industria del caffè a plasmare un futuro sostenibile. BWT water+more offre soluzioni innovative per l’ottimizzazione dell’acqua che garantiscono una qualità del caffè perfetta in ogni tazza. Fornire ai migliori baristi del mondo un’acqua perfetta al WBC sottolinea il nostro impegno verso eccellenza e innovazione”.

Coca-Cola, cambio ai vertici: Henrique Braun sarà il nuovo CEO dal 2026

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Il logo della Coca-Cola

Cambio ai vertici per The Coca-Cola Company: dal 31 marzo 2026 Henrique Braun subentrerà a James Quincey nel ruolo di CEO, guidando un colosso da 302 miliardi di dollari attualmente scambiato vicino al suo Fair Value.

La decisione segna un passaggio di consegne strategico dopo nove anni di leadership di Quincey, che assumerà la carica di Presidente Esecutivo. La società ha assicurato una transizione senza intoppi, mentre gli analisti restano fiduciosi sul potenziale di crescita del gruppo. Leggiamo in seguito alcune parti dell’articolo pubblicate su Investing.

Coca-Cola nomina Henrique Braun come prossimo CEO, Quincey diventerà presidente

ATLANTA – The Coca-Cola Company (NYSE:KO) ha annunciato mercoledì che il Vicepresidente Esecutivo e Chief Operating Officer Henrique Braun diventerà CEO a partire dal 31 marzo 2026, succedendo a James Quincey che passerà al ruolo di Presidente Esecutivo dopo nove anni in carica.

Il gigante delle bevande, attualmente valutato 302 miliardi di dollari, viene scambiato vicino al suo Fair Value secondo l’analisi di InvestingPro.

Braun, 57 anni, che attualmente supervisiona tutte le unità operative dell’azienda a livello mondiale, sarà anche nominato per l’elezione come membro del consiglio di amministrazione all’Assemblea Annuale degli Azionisti del 2026.

“Sono onorato di assumere questo nuovo ruolo e ho un enorme apprezzamento per tutto ciò che James ha fatto per guidare l’azienda”, ha dichiarato Braun, secondo il comunicato stampa della società. “Mi concentrerò sul continuare lo slancio che abbiamo costruito con il nostro sistema.”

Braun è entrato in Coca-Cola nel 1996 e ha ricoperto varie posizioni di leadership in più regioni, tra cui Nord America, Europe, America Latina e Asia. Prima di diventare COO nel gennaio 2025, ha servito come Presidente dell’unità operativa dell’America Latina e precedentemente ha guidato l’unità aziendale del Brasile.

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Lo chef stellato Massimiliano Alajmo: “La cucina italiana patrimonio Unesco è una responsabilità”

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Gioccolato
Massimiliano Alajmo

Massimiliano Alajmo, chef padovano, il più giovane di sempre ad aver ricevuto tre stelle Michelin, parla del riconoscimento della cucina italiana a patrimonio dell’umanità Unesco. Leggiamo di seguito un estratto dell’intervista di Camilla Gargioni per Il Nord Est.

Massimiliano Alajmo sulla cucina italiana a patrimonio Unesco

MILANO – La cucina italiana è patrimonio dell’umanità Unesco, la prima al mondo a essere riconosciuta nella sua interezza. A deliberarlo, all’unanimità, è stato il comitato intergovernativo dell’Unesco, che si è riunito a New Delhi, in India.

Il riconoscimento parla della cucina italiana come una “miscela culturale e sociale di tradizioni culinarie”: ma, nel concreto, che cosa comporta? Lo abbiamo chiesto a Massimiliano Alajmo, chef padovano, il più giovane di sempre ad aver ricevuto tre stelle Michelin.

Massimiliano Alajmo, che cosa cambia con questo riconoscimento?

“Innanzitutto, è una responsabilità. Più che una coccarda, è una presa di coscienza di ciò che è sono le cucine italiane. Nascono da sottrazione, mancanza, difficoltà: elementi che hanno portato a ingegno e creatività, che a loro volta hanno dato vita a una cultura. Se penso alla nostra terra, alla cultura contadina, ogni regione ha sicuramente lottato in povertà”.

Quindi è un premio a un nostro modo di essere?

“Non solo. Ci sono state contaminazioni che hanno reso la nostra cucina esportabile, facendola parlare e dialogare anche con altre culture. Una commistione che continua ancora oggi: per questo il riconoscimento Unesco è un messaggio di grande bellezza, premia e riconosce l’Italia ma al contempo anche le altre culture”.

Un’esaltazione delle radici, quindi.

“Oggi viviamo di un effetto per il quale la cucina si è impreziosita, ma le sue radici fondano sulla difficoltà, sulla miseria. Ma anche nel poco, non è mai mancato il desiderio di celebrare la tavola, il convivio, di condividere anche il poco. Anzi, di trovare il tanto nel poco”.

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Avolta apre il duty-free ibrido e Motta Milano 1928 all’aeroporto di Milano Bergamo

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avolta
Motta Milano 1928 (immagine concessa)

MILANO – Avolta, leader globale nel settore del travel retail e del food and beverage di cui Autogrill è parte, ha inaugurato il primo duty-free ibrido in Italia nel nuovo terminal partenze dell’aeroporto di Milano Bergamo.

Situato al piano superiore del terminal, il nuovo duty-free offre ai viaggiatori un’esperienza di shopping curata nei minimi dettagli, mentre Motta Milano 1928 porta lo stile di un classico bar milanese in questo hub internazionale, segnando la prima presenza di un punto vendita Food&Beverage all’interno di un duty-free in Italia.

Motta Milano 1928, storico locale milanese che unisce classicità e contemporaneità, continua a evolversi rimanendo fedele alle sue radici.

Questa nuova declinazione riflette la capacità del brand di adattarsi alle dinamiche di un hub internazionale: un tipico “bar all’italiana”, reinterpretato all’interno di un contesto retail, dove la flessibilità del design, l’expertise operativa e il profondo know-how di Avolta sia nel retail sia nel Food&Beverage si combinano per creare un ambiente iconico, accogliente ed efficiente. Il suo design elegante ma funzionale valorizza il flusso all’interno del duty-free, offrendo ai viaggiatori un momento di qualità e integrandosi in modo naturale nel percorso di shopping.

Il nuovo duty-free (immagine concessa)

“Gli aeroporti rappresentano un canale strategico per il nostro business, dove continuiamo a investire con nuovi servizi e aperture per ampliare l’offerta dedicata ai passeggeri, grazie a un brand portfolio innovativo e diversificato”, ha commentato Massimiliano Santoro, ceo Italy di Avolta. “Queste nuove aperture, che si inseriscono nel contesto d’eccellenza del nuovo terminal bergamasco, uno dei principali scali a livello nazionale, testimoniano il valore aggiunto che nasce dalla combinazione di business retail e food&beverage, una leva strategica per ampliare sempre più la nostra offerta e restare attrattivi in un mercato fortemente competitivo”.

Con questo lancio, Avolta amplia i servizi per i viaggiatori e porta in Italia le tendenze internazionali emergenti, come concept ibridi di retail e F&B, confermando il proprio ruolo di pioniere nella creazione di un’esperienza di viaggio più piacevole, fluida e memorabile.