martedì 19 Agosto 2025
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Luckin Coffee: una nuova trimestrale da record, così i dazi di Trump potrebbero favorire il mercato cinese

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Luckin Coffee Brasile cina
Il logo di Luckin Coffee

MILANO – L’annuncio che i dazi di Trump al 50% contro i prodotti brasiliani si applicheranno anche al caffè non ha fatto tremare i futures degli arabica e dei robusta, che hanno chiuso ieri, giovedì 31 luglio, con variazioni contenute. A New York, il contratto per scadenza settembre ha guadagnato 240 punti chiudendo a 295,80 centesimi.

Londra ha perso marginalmente sulle scadenze più ravvicinate.

Settembre è arretrato di $10, a 3.401 dollari; novembre, che attrae ormai la parte più consistente delle contrattazioni, di $14, a 3.331 dollari.

La potente associazione degli esportatori di caffè del Brasile (Cecafé), di cui pubblichiamo ogni mese le statistiche sull’export, dichiara intanto di essere in costante contatto con le associazioni statunitensi (in particolare, la National Coffee Association) nell’intento di ottenere l’inclusione del caffè nella lista dei prodotti esenti da dazi.

Cecafé ricorda che il caffè brasiliano rappresenta oltre il 30% del mercato nord americano. Gli Usa sono la principale destinazione dell’export di caffè del Brasile, con una quota pari al 16% degli imbarchi.

Le tariffe al 50% ricadrebbero in ultima istanza sul consumatore statunitense causando irragionevoli rincari e inflazione, conclude Cecafé, che spera di evitare perlomeno i dazi aggiuntivi del 40% contenendo le tariffe al 10%.

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Verso HostMilano 2025: Comunicaffè pubblicherà gratis da adesso tutte le comunicazioni aziendali degli espositori con novità e informazioni

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hostmilano
La folla a HostMilano

MILANO – Anche questa volta Comunicaffè si offre come vetrina per mettere in mostra tutte le innovazioni che gli espositori porteranno a HostMilano 2025, che è in programma dal 17 al 24 ottobre a Fiera Milano.

Non solo saranno pubblicati tutti i dettagli rispetto alle novità previste negli stand, ma verranno valorizzati anche tutti quei prodotti che si saranno distinti per innovazione e originalità e che saranno proposti durante il grande evento di ottobre.

Tutte le aziende troveranno spazio sia nelle newsletter quotidiane sia nella nostra home page su comunicaffe.it e comunicaffe.com.

Attenzione: sembra ci sia tanto tempo, ma non è così, perché HostMilano è alle porte. Quindi: inviate urgentemente i vostri testi.

Naturalmente ricordiamo sempre che Comunicaffè, è anche Internazionale e quindi rivolge questa iniziativa sia ai visitatori sia agli espositori italiani sia a quelli esteri nostri lettori.

Così chi sottoporrà alla redazione un testo in inglese, vedrà la sua pubblicazione anche sul portale Comunicaffe International comunicaffe.com nonché sulla newsletter quotidiana collegata.

Anche questa volta la pubblicazione degli articoli e dei comunicati è gratuita per HostMilano 2025.

Come partecipare?

Basterà inviare urgentemente articoli (meglio) o comunicati stampa. Però ben scritti, per essere poi letti meglio e di più dai nostri lettori, che sono poi i vostri clienti che si stanno preparando a visitare HostMilano 2025.

Che cosa intendiamo noi di Comunicaffè per “ben scritti”?

• frasi brevi
• niente aggettivi retorici o autoreferenziali
• mai verbi in prima persona plurale, con il noi
• tutti gli articoli e i comunicati devono sempre accompagnati da fotografie e/o dal marchio aziendale che sono necessari per la pubblicazione.

Ma, per capire meglio i nostri standard, è sufficiente leggerci tutti i giorni. E prendere spunto dalle nostre pubblicazioni e soprattutto dai numerosi articoli delle aziende espositrici che sono stati già pubblicati nelle scorse edizioni.

Per trovarli basta mettere nel motore di ricerca interno (la lente di ingrandimento in alto a destra della home page) la parola Host.

Oppure selezionare gli articoli con la categoria fieramilano.

Il materiale che riceveremo, sarà pubblicato in ordine di arrivo.

Manca poco: inviate subito.

La redazione di Comunicaffè è sempre pronta. E voi?

L’indirizzo dove inviare il materiale per la pubblicazione è redazione@comunicaffe.it

MARR, risultati: secondo trimestre utile netto a 15,3 milioni, ricavi totali a 585,6 milioni

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Marr
Il logo Marr

RIMINI – Il Consiglio di Amministrazione di MARR S.p.A. (Milano: MARR.MI), società leader in Italia nella commercializzazione e distribuzione al foodservice di prodotti alimentari e non-food, ha approvato in data odierna la relazione finanziaria semestrale al 30 giugno 2025.

MARR: principali risultati consolidati del primo semestre 2025

Il primo semestre 2025 si chiude con ricavi totali consolidati a 994,8 milioni di euro in crescita rispetto ai 987,7 milioni di euro del pari periodo 2024. In particolare i ricavi totali del secondo trimestre 2025 sono pari a 585,6 milioni di euro e nel confronto con i 569,6 milioni del pari periodo 2024 hanno beneficiato anche del diverso calendario della Pasqua (quest’anno il 20 aprile e l’anno scorso il 31 marzo) e di un positivo avvio della stagione estiva nel mese di giugno.

EBITDA ed EBIT dei primi sei mesi, che risentono anche dei costi sostenuti per l’avvio ad aprile della piattaforma del Centro Sud di Castelnuovo di Porto, con sovrapposizioni per l’anno in corso con le altre strutture operative del Lazio, si attestano rispettivamente a 47,6 e 27,2 milioni di euro (55,6 e 35,4 milioni nel primo semestre 2024).

Nel secondo trimestre 2025 EBITDA ed EBIT sono pari rispettivamente a 37,7 e 26,3 milioni di euro (39,0 e 27,8 milioni nel pari periodo 2024).

Alla fine dei primi sei mesi del 2025 l’Utile netto, che beneficia di minori oneri finanziari netti per effetto della riduzione del costo del denaro, si attesta a 12,6 milioni di euro (17,5 milioni nel 2024).

L’Utile netto del secondo trimestre 2025 è pari a 15,3 milioni di euro (15,7 milioni nel 2024).

Il Capitale Circolante Netto Commerciale al 30 giugno 2025 è pari a 193,8 milioni di euro e nel confronto con i 183,7 milioni della fine del primo semestre 2024 risente anche di un incremento delle rimanenze relativo all’avvio della piattaforma centrale di Castelnuovo di Porto.

L’indebitamento finanziario netto al 30 giugno 2025, prima dell’applicazione del principio contabile IFRS 16, è di 206,8 milioni di euro (163,6 milioni al 30 giugno 2024), mentre incluso l’effetto dell’IFRS 16, che aumenta a seguito della presa in locazione della struttura per la Piattaforma MARR del Centro-Sud, è di 296,0 milioni di euro (240,8 milioni alla fine del primo semestre 2024). L’indebitamento finanziario al 30 giugno 2025 nel confronto con il pari periodo dell’esercizio precedente risente di investimenti per 34,9 milioni di euro effettuati nell’arco di dodici mesi e di 38,5 milioni di euro di dividendi distribuiti a maggio 2025.

Il Patrimonio Netto consolidato al 30 giugno 2025 è pari a 315,3 milioni di euro (326,2 milioni al 30 giugno 2024).

Risultati per segmento di attività del primo semestre 2025

A fronte di ricavi totali consolidati del primo semestre 2025 per 994,8 milioni di Euro, le vendite del Gruppo MARR sono pari a 978,6 milioni di euro (968,9 milioni nel 2024) con 575,2 milioni di euro nel secondo trimestre (556,4 milioni nel 2024).

Le vendite ai clienti del segmento Street Market (Ristorazione Commerciale Indipendente) nei primi sei mesi 2025 ammontano a 634,5 milioni di euro (624,1 milioni nel 2024); mentre quelle del secondo trimestre sono pari a 389,4 milioni di euro (367,4 milioni nel 2024).

Le vendite ai clienti del segmento National Account (Catene e Gruppi della Ristorazione Commerciale Strutturata e Ristorazione Collettiva) del primo semestre 2025 ammontano a 255,8 milioni di euro (245,6 milioni di euro nel 2024), con 137,1 milioni di euro nel secondo trimestre 2025 (130,9 milioni nel 2024).

Nel complesso le vendite ai clienti della Ristorazione (segmenti dello Street Market e del National Account) del primo semestre 2025 ammontano a 890,3 milioni di euro (869,7 milioni nel 2024), con 526,5 milioni di euro nel secondo trimestre 2025 (498,3 milioni nel 2024).

Per quel che concerne il contesto di mercato dei consumi alimentari fuori casa, secondo l’Ufficio Studi di Confcommercio (Congiuntura n. 7, luglio 2025) i consumi a quantità della voce “Alberghi, pasti e consumazioni fuori casa” in Italia nel primo e nel secondo trimestre 2025 evidenziano una variazione rispetto al pari periodo dell’anno precedente rispettivamente del -2,0% e del -0,1%; mentre per TradeLab (AFH Consumer Tracking, luglio 2025) la variazione del numero di visite alle strutture della ristorazione fuori casa dell’ “Away From Home” (AFH) ), incluse quelle ai bar, alla fine dei primi sei mesi
2025 è del -1,2% (con -4,3% nel primo trimestre 2025 e +1,7% nel secondo trimestre) rispetto al pari periodo 2024.

Le vendite ai clienti del segmento dei Wholesale (per la quasi totalità di prodotto ittico congelato a grossisti) nel primo semestre 2025 sono pari a 88,4 milioni di euro (99,2 milioni nel 2024), mentre quelle del secondo trimestre 2025 ammontano a 48,7 milioni e nel confronto con i 58,0 milioni del 2024 risentono di dinamiche di mercato correlate alla disponibilità di prodotto ittico.

Evoluzione prevedibile della gestione

A luglio le vendite sono in crescita in tutti i segmenti di clientela e alla fine dei primi sette mesi l’incremento delle vendite ai clienti della Ristorazione (segmenti di clientela dello Street Market e del National Account) è in linea con gli obiettivi dell’anno.

Il management e l’intera organizzazione di MARR sono concentrati sulla stagione estiva, con un terzo trimestre che storicamente è il più importante dell’anno per contributo in termini di vendite e redditività.

Confermato il focus, già comunicato in occasione della presentazione dei risultati del primo trimestre 2025, sull’attuazione delle Linee guida per sostenere la crescita e migliorare la redditività e sulla gestione dei livelli di assorbimento del capitale circolante.

Tra gli ambiti di intervento delle Linee guida si segnala il miglioramento dell’efficienza operativa e in tal senso è stato attivato un progetto pilota su alcune strutture operative MARR per il ridisegno delle attività di movimentazione merci con l’obiettivo di migliorare la qualità del servizio e aumentare il controllo dei costi. Tale intervento si affianca a quelli relativi all’ottimizzazione dei trasporti e dei i flussi tra strutture del network logistico MARR.

A tal proposito l’attivazione della piattaforma centrale di Castelnuovo di Porto ha permesso di trasferire secondo programma dalla piattaforma di Pomezia le attività di re-distribuzione ai centri distributivi MARR e di servizio ai clienti strutturati del Centro-Sud e proseguirà nei prossimi mesi con ulteriori step nel ridisegno e potenziamento delle attività operative MARR nel Lazio.

MARR (Gruppo Cremonini), quotata dal 2005 al Segmento Euronext STAR Milan di Borsa Italiana

E’ la società leader in Italia nella distribuzione specializzata di prodotti alimentari alla ristorazione extra domestica ed è controllata da Cremonini S.p.A.. Attraverso un’organizzazione di oltre 975 tecnici di vendita, il Gruppo MARR serve oltre 55.000 clienti
(principalmente ristoranti, hotel, pizzerie, villaggi turistici, mense aziendali), con una proposta che include più di 25.000 prodotti alimentari, tra cui pesce, carne, alimentari vari, ortofrutta e una significativa offerta di prodotti a marchio proprio, sostenibili e del Made in Italy (consulta il Catalogo MARR).

La società opera su tutto il territorio nazionale attraverso una rete logistico-distributiva costituita da oltre 40 unità distributive, alcune delle quali con cash&carry, e si avvale di circa 1.000 automezzi.

MARR ha realizzato nel 2024 ricavi totali consolidati per 2.098,0 milioni di euro (2.085,5 milioni nel 2023) con un EBITDA consolidato di 120,2 milioni di euro (123,1 milioni nel 2023) ed un utile netto consolidato di 42,7 milioni di euro (47,1 milioni nel 2023).

Per maggiori informazioni su MARR visita il sito Internet della società a questa pagina.

Il Bilancio di Sostenibilità 2024 di MARR è disponibile a questa pagina.

Centro Studi Fipe-Confcommercio: 9,3 miliardi per la spesa degli italiani fuori casa ad agosto

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Fipe (foto dal sito)
Fipe (foto dal sito)

ROMA – Con l’arrivo di agosto, tradizionalmente il mese delle vacanze per la maggior parte degli italiani, si assisterà al cambiamento negli stili di vita e nei comportamenti alimentari. Anche per coloro che non faranno vacanze – due italiani su tre – agosto rappresenta il periodo nel quale concedersi qualche distrazione e consumare più spesso un pasto fuori dalle mura domestiche: dall’aperitivo alla cena in pizzeria o al ristorante, passando per la colazione al bar.

Secondo le stime del Centro Studi di FIPE-Confcommercio, infatti, la spesa degli italiani per i consumi fuori casa nel mese di agosto 2025 raggiungerà i 9,3 miliardi di euro

Tra i luoghi di consumo preferiti, i bar e i ristoranti rappresenteranno le scelte principali, con una spesa rispettivamente di circa 1,8 e 5,4 miliardi di euro, cifra che sale a 6 miliardi includendo anche la ristorazione veloce.

In aggiunta, i take away e gli street food assorbiranno circa 900 milioni di euro, mentre gelaterie e discoteche si spartiranno 100 milioni di euro ciascuno. Inoltre, agosto è anche il mese in cui si svolgono sagre e fiere, eventi per i quali gli italiani spenderanno 500 milioni di euro.

Le principali voci di spesa per i consumatori italiani riguarderanno la cena, con una spesa di 4,9 miliardi di euro, seguita dal pranzo, che inciderà per 2,4 miliardi di euro,valori che considerano complessivamente i consumi, anche quelli fatti in luoghi diversi dai ristoranti.

Gli aperitivi assorbiranno 600 milioni di euro, una cifra identica sarà destinata alla colazione al bar, mentre i break di metà giornata e il dopo cena vedranno una spesa attorno ai 400 milioni di euro ciascuno.

“Scoprire che bar e ristoranti – dichiara Lino Enrico Stoppani, Presidente di FIPE-Confcommercio – rappresentano un’importante voce di spesa per i consumi estivi degli italiani non è una sorpresa, ma la conferma che queste imprese sono parte integrante dello stile di vita delle persone, sia nei luoghi di vacanza che di residenza. Le nostre imprese, grazie all’impegno e alla professionalità di migliaia di lavoratori, accompagnano la quotidianità degli italiani, favorendo convivialità e condivisione sulle quali rafforzare anche i rapporti umani e rendere il Paese ancora più attrattivo ed ospitale”.

REPA: cresce il numero di costruttori OEM che la scelgono anche d’estate

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REPA Logistic Center Automation (photo granted)
REPA Logistic Center Automation (foto concessa)

CESENA – Quest’estate nuovi partner OEM (Original Equipment Manufacturer) hanno scelto il servizio continuativo REPA per la gestione degli ordini e la distribuzione dei ricambi originali senza interruzioni. Lanciato la scorsa estate per il produttore di attrezzature per la ristorazione MBM, il servizio è stato ora adottato da numerosi OEM leader nei settori della ristorazione e del caffè, MBM compreso.

Il servizio soddisfa le esigenze specifiche di ciascun OEM, che ha scelto di collaborare con REPA e il suo network europeo di centri logistici altamente automatizzati per garantire un servizio ininterrotto anche in estate, ai ristoranti, alle caffetterie e alle gelaterie che hanno la necessità di riparare rapidamente le apparecchiature.

Alex Wiegand, CEO di REPA commenta:

“In REPA siamo convinti che offrire soluzioni personalizzate ai nostri partner OEM rappresenti un importante supporto per i costruttori che hanno scelto di affidarsi a noi per la distribuzione capillare e costante dei loro ricambi originali.” Wiegand aggiunge: “Garantire la continuità delle consegne anche in un periodo dell’anno nel quale l’operatività dell’OEM si riduce ma la richiesta dei ricambi resta alta, è per noi un servizio fondamentale per chi ha scelto di collaborare con REPA per semplificare le proprie attività.”

L’elevata adesione al servizio, così come le numerose nuove partnership lanciate nel 2025 ed estese a nuovi paesi, dimostrano il crescente interesse da parte degli OEM nell’affidarsi a REPA per la distribuzione dei ricambi originali, riducendo così i tempi di inattività delle apparecchiature.

REPA outbound area (foto concessa)

REPA è il principale distributore europeo di ricambi per apparecchiature per la ristorazione e la refrigerazione, macchine per il caffè e distributori automatici e partner di fiducia dei costruttori di apparecchiature (OEM), in grado di fornire il pezzo giusto al momento giusto.

Con il più grande stock di ricambi originali e universali al mondo, materiali di consumo e accessori, distribuiti da un network di centri logistici altamente automatizzati in tutta Europa e oltre, REPA garantisce i tempi di consegna più rapidi del settore.

Funzionalità potenziate dall’AI, immagini a 360°, disegni esplosi, manuali tecnici e altre funzioni di ricerca disponibili sulla piattaforma e-commerce e sulla app rendono semplice l’identificazione e l’ordine di ogni articolo.

Un team di esperti del settore aiuta i clienti, in oltre 20 lingue, a trovare la soluzione perfetta per ogni riparazione.

Con REPA, la manutenzione quotidiana delle apparecchiature per la ristorazione non è mai stata così semplice.

REPA è la divisione europea di Parts Town Unlimited.
www.repagroup.com
www.lfricambi724.it

Goldman Sachs pronta all’acquisizione del Gruppo Froneri (co-partecipato Nestlè da 15 miliardi): nel mirino brand di gelato noti come Maxibon, Coppa del Nonno, Oreo

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I marchi di gelato del Gruppo Froneri (foto dal sito web dell'azienda) Goldman sachs
I marchi di gelato del Gruppo Froneri (foto dal sito web dell'azienda)

MILANO – Dopo la freschissima (in tutti i sensi) notizia che celebrava i 70 anni dell’iconico gelato de La Coppa del Nonno, ora si ritorna a parlarne su un altro piano e coinvolgendo altri brand: quello delle acquisizioni. Nel mirino di Goldman Sachs sta finendo il Gruppo Froneri, co-partecipato Nestlè e valutato a circa 15 miliardi di euro includendo il debito. La fonte è il Financial Times ripreso da La Repubblica qui.

Goldman Sachs a caccia di gelati

Così come riporta Repubblica, alcuni dei marchi di gelato più noti a livello mondiale come i prodotti realizzati e venduti in Italia dal Gruppo Froneri, (Nuii, Maxibon, Coppa del Nonno, Oreo, i classici Motta, La Cremeria e Antica Gelateria del Corso, Häagen-Dazs, potrebbero diventare proprietà della banca di investimento Goldman Sachs.

Così ha pubblicato il Financial Times, ripreso da Repubblica: Goldman Sachs sarebbe in procinto di fare un’offerta per l’acquisizione di una quota della società e affiancare nella joint venture la società europea di private equity Pai. Un accordo significativo per tutto il settore, che potrebbe concludersi già questo settembre.

Scrive Repubblica: “Secondo fonti vicine alla questione, l’accordo, che potrebbe valutare Froneri – joint venture con il gruppo svizzero di beni di consumo Nestlé – a circa 15 miliardi di euro, debito incluso, implicherebbe che la divisione di gestione patrimoniale di Goldman Sachs diventi l’investitore principale del veicolo societario. – e, continua su Repubblica – L’accordo si perfezionerebbe attraverso un continuation fund, una società veicolo istituita per subentrare a un fondo arrivato al termine della sua durata.

Sarebbe il secondo per Pai in Froneri, fondata come joint venture con Nestlé nel 2016 e che è diventato il secondo produttore di gelati nel mondo. Froneri ha aumentato i propri ricavi, 5,5 miliardi di euro nel 2024 dai 2,6 miliardi nel 2019. Pai aveva già investito parte della sua quota del 50% in un continuation fund nel 2019, nel tentativo di trarre vantaggio dalla crescita della joint venture con l’acquisizione dei marchi statunitensi di Nestlé. La durata di quel primo fondo di continuazione sta ora volgendo al termine. Il gruppo dovrebbe mantenere la sua quota del 50% e aggiungere alcuni marchi in Froneri nei prossimi anni.”

Starbucks inaugura il nuovo store al McArthurGlen Designer Outlet di Noventa di Piave

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Il nuovo punto vendita (immagine concessa)

NOVENTA DI PIAVE (Venezia) – Starbucks annuncia l’apertura, in collaborazione con Percassi, licenziatario unico del brand in Italia, di un nuovo store presso il McArthurGlen Designer Outlet di Noventa di Piave. Con questo traguardo, Starbucks arriva a 49 negozi nel Paese, di cui cinque in Veneto. Il nuovo punto vendita offrirà opportunità lavorative a 16 partner (dipendenti), contribuendo a rafforzare la presenza della catena sul territorio e a supportare la crescita occupazionale locale.

Il nuovo store Starbucks

Lo store si inserisce nel contesto dinamico e internazionale del McArthurGlen Designer Outlet veneto, facilmente raggiungibile in auto da Venezia, Treviso e dalla costa Adriatica. Lo shopping village, all’aperto, ospita circa 170 negozi, tra marchi di lusso e brand internazionali di moda, accessori e articoli per la casa, distribuiti in un’area architettonicamente ispirata alle ville venete.

Gli interni (immagine concessa)

Ogni anno accoglie milioni di visitatori italiani e stranieri, attratti da un’esperienza di shopping che unisce ricerca dello stile e convenienza, oltre ad un’offerta completa in cui retail, ristorazione e servizi si fondono all’insegna di una eccellente attenzione al cliente finale. Il brand Starbucks si inserisce perfettamente in questo contesto, offrendo gusto e qualità in un ambiente elegante e internazionale.

Il nuovo store si sviluppa su una superficie di 250 metri quadri ed è caratterizzata da un design che richiama l’estetica del brand rivisitata in chiave locale: linee pulite, tonalità verde pastello e materiali naturali.

Il team (immagine concessa)

Il negozio dispone di circa 70 posti a sedere, di cui circa 40 nel dehor, per un’esperienza rilassante e ricercata, perfetta per godersi un caffè o una bevanda in un contesto contemporaneo e accogliente.

I visitatori potranno gustare le bevande stagionali al gusto di Tiramisu, tra cui il Frappuccino blended beverage, il Tiramisu Cream Iced Oat Shaken Espresso e il Tiramisu Cream Iced Latte, tutte arricchite da crema fredda al mascarpone e una delicata spolverata di cacao. Non mancherà l’assortimento completo dell’offerta Starbucks: dal classico caffè espresso ai Frappuccino Blended

Beverage personalizzabili, fino a un’ampia selezione food con prodotti da forno, bagel e toast, ideali per ogni momento della giornata.

Vincenzo Catrambone, general manager di Starbucks Italia, ha commentato: “Siamo entusiasti di rafforzare ulteriormente la presenza di Starbucks in Veneto, l’apertura a Noventa di Piave rappresenta un ulteriore traguardo, con l’obiettivo di portare la Starbucks experience a sempre più persone, grazie anche alla partnership quasi decennale con Percassi. Questo store, immerso nella cornice unica del McArthurGlen Designer Outlet, sarà un punto di riferimento per chi desidera concedersi una pausa di qualità, dove l’eccellenza del caffè si unisce all’accoglienza e all’attenzione per ogni dettaglio”.

“Siamo lieti di accogliere Starbucks all’interno del nostro centro, un brand iconico e amato a livello globale, che arricchisce ulteriormente l’offerta di Noventa di Piave Designer Outlet – afferma Daniela Bricola, general manager di Noventa di Piave Designer Outlet – Questa nuova apertura rappresenta un ulteriore passo nel nostro impegno ad offrire ai visitatori, provenienti da tutto il mondo, un’esperienza sempre più completa, capace di coniugare shopping, ristorazione e intrattenimento, in un contesto elegante, accogliente e di respiro internazionale”.

Dazi Usa, Anima Confindustria: “I termini dell’accordo creano un clima di incertezza”

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anima ucimac dazi
Il logo di Anima l'associazione di Confindustria cui aderisce anche l'Ucimac, i costruttori di macchine per caffè professionali

MILANO – “I termini dell’accordo tra Usa e Ue creano un clima di incertezza che rischia di far perdere, a tutta la meccanica italiana ed europea, una quota di fatturato non indifferente nei prossimi mesi, anche per effetto della svalutazione del dollaro”. Queste le parole del presidente di Anima Confindustria, Pietro Almici, che ricorda l’importanza degli Usa per l’industria meccanica italiana.

Nel 2024 gli Stati Uniti sono emersi come la principale destinazione per l’export dei settori rappresentati da Anima Confindustria, con un fatturato di circa 4,4 miliardi di euro.

Tuttavia, i termini dell’accordo tra Usa e Ue – che prevedono anche un impegno, da parte dell’Europa, di investimenti per centinaia di miliardi di euro a favore degli Stati Uniti –, oltre a essere penalizzanti per molti settori industriali europei, prevedono un iter che sta sollevando preoccupazioni rilevanti per la salute e la competitività del nostro mercato.

“In aggiunta all’introduzione di dazi così elevati – prosegue Almici – la nostra preoccupazione è che gli investimenti previsti dall’accordo, a cui l’Europa sarà chiamata a far fronte, potrebbero distogliere risorse a supporto dell’industria europea e gravare come costo per le imprese, frenando la crescita di alcuni settori. Come se non bastasse, ad oggi, il disallineamento comunicativo tra istituzioni americane ed europee sull’argomento non rende pienamente comprensibili i termini dell’accordo”.

Almici aggiunge: “In questo momento, possiamo dire con certezza che le nostre aziende perderanno quote di mercato negli Usa, ma è difficile fare una stima precisa; l’ufficio Studi Anima monitorerà l’impatto che le misure attuate dall’amministrazione statunitense avranno sul sistema industriale italiano, in particolare per i settori che rappresentiamo”.

Va, infatti, considerato che tali misure possono avere un effetto a catena sull’intero sistema produttivo italiano, influenzando non solo i produttori diretti di acciaio e alluminio, ma anche i numerosi settori che dipendono dalla meccanica.

“Se, da un lato – dichiara il presidente Almici – è fondamentale lavorare per garantire un dialogo costruttivo con gli Stati Uniti, al fine di trovare soluzioni che favoriscano la cooperazione e la competitività reciproca, dall’altro dobbiamo ricordarci di tutti quei mercati emergenti che oggi sono di grande interesse per la meccanica italiana. In questo senso, il trattato tra Ue e Mercosur potrebbe rappresentare una grande opportunità per tutto il comparto manifatturiero. L’industria meccanica italiana è pronta a contribuire attivamente alla definizione di strategie che possano mitigare gli effetti di queste politiche protezionistiche, anche rafforzando la presenza su altri mercati”.

Gelato: Germania si conferma leader in Europa per produzione con 607 milioni di litri nel 2024

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gelato cono bari garda sardegna mostra milano pupo
Un cono gelato (immagine: Pixabay)

La Germania si è confermata il principale produttore di gelato in tutta l’Unione Europea, con una produzione di 607 milioni di litri nel 2024. Francia (501 milioni di litri) e Italia (492 milioni di litri) seguono al vertice. Leggiamo di seguito l’articolo completo pubblicato sul portale d’informazione Agroalimentare News.

La produzione del gelato in Europa

ROMA – Nel 2024, l’Unione europea ha prodotto 3,3 miliardi di litri di gelato, con un aumento del 2% rispetto al 2023 (3,2 miliardi di litri). La Germania si è confermata il principale produttore di gelato nell’Ue, con una produzione di 607 milioni di litri nel 2024. Francia (501 milioni di litri) e Italia (492 milioni di litri) seguono al vertice.

L’elenco dei principali produttori include anche Spagna (378 milioni di litri) e Polonia (298 milioni di litri).

Rispetto al 2023, tra questi 5 Paesi dell’Ue, solo la Polonia ha registrato un aumento della produzione, pari al +29%. La Francia ha registrato un calo del 12%, l’Italia del 7%, la Spagna del 6% e la Germania ha registrato un leggero calo dell’1%.

Tuttavia, la produzione di gelato è aumentata in più paesi dell’UE rispetto a quanto sia diminuita, con conseguente aumento complessivo della produzione.

Altri aumenti significativi sono stati registrati in Belgio (+35%), Bulgaria (+19%) e Repubblica Ceca (+15%).

 

Lifestyle: al gelato la medaglia d’oro dei peccati di gola dell’estate

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Il gelato in cima alla classifica (immagine concessa)

MILANO – L’Italia non è solo la patria della pasta e della pizza. Il classico menù estivo italiano, infatti, non può che concludersi con il più amato dei dolci: il gelato. Secondo un recente sondaggio di Ipsos, condotto per Magnum, è infatti proprio il gelato il primo dei vizi di cui gli italiani proprio non possono fare a meno durante le vacanze estive (ma non solo).

In un Paese dove appunto la cucina è il vero punto di orgoglio di un’intera nazione, su un campione di 338 italiani intervistati, ben il 65% (praticamente 7 su 10) ha confermato che il gelato è – e resta – il principale “tasto dolente” della dieta mediterranea.

D’estate si può rinunciare a un buon bicchiere di vino, a una pizza con gli amici o a una ricca insalata ma non si può rinunciare alla freschezza di un gelato che per oltre la metà degli intervistati resta comunque anche una valida alternativa a un pasto completo.

In vetta alla top five, dopo il gelato che appunto si piazza al primo posto, troviamo la pizza con il 18% che si è posizionata sul secondo gradino del podio, seguita da una gustosa grigliata di carne (3° con l’11%). A parimerito, con il 3% ciascuna, la freschissima caprese e la classica insalatona estiva chiudono la graduatoria in fondo alla top 5.

“I dati del consumo del gelato sono in continua crescita soprattutto in Italia, ma anche nel resto d’Europa: un trend che vede il gelato essere al primo posto tra le scelte dei consumatori. Dati e numeri importanti di un mercato ormai consolidato nel Vecchio continente e che ci porta a sperimentare nuovi sapori e a sfidare i confini del gusto” ha evidenziato Stefania Mauri, direttrice marketing Italia.

Un dato che, come confermato anche dalle analisi di mercato di IndexBox, non lascia dubbi. Nel 2024, infatti, nell’intera Unione europea sono state consumate circa 1,9 milioni di tonnellate di gelato, con un aumento del 2,6% rispetto al 2023.

I Paesi con i maggiori volumi di gelato, lo scorso 2024 sono stati Germania (285mila tonnellate), Francia (280mila tonnellate) e Italia (261mila tonnellate), che insieme rappresentano il 44% del consumo totale. Spagna, Paesi Bassi, Portogallo, Belgio, Polonia, Romania e Repubblica Ceca sono rimasti leggermente indietro, rappresentando insieme un ulteriore 34%.

“E’ proprio in questa direzione che abbiamo lanciato le due versioni estive del nostro iconico gelato Magnum che vogliono essere due viaggi che permettono di superare i confini del piacere – hanno aggiunto all’unisono Chiara Grillo, digital marketing e media lead Algida Italia e Simona Mantovani, Magnum platform manager – Entrambe le versioni sono realizzate con una tecnologia unica e nuova nel panorama, quella del gelato marmorizzato, che porta l’esperienza di Magnum ad un livello superiore. Effetto visivo sorprendente, nessun morso uguale all’altro, un equilibrio che esalta entrambi i sapori”.

Inoltre: “Il primo, Magnum Utopia Double Nocciola, è un’esperienza di gusto che coinvolge tutti i sensi. Cremoso gelato marmorizzato alla nocciola e mandorla caramellata avvolto da una salsa di nocciola salata e ricoperto dall’iconico croccante cioccolato bianco Magnum con pezzi di mandorle, pistacchi e nocciole caramellizzati. Il secondo, Magnum Utopia Double Amarena, è invece un itinerario all’insegna del sapore. Gelato marmorizzato al ribes nero e lampone, con una deliziosa salsa all’amarena, il tutto ricoperto dall’iconico croccante cioccolato al latte Magnum, con croccanti cristalli di zucchero al gusto di frutti rossi”.

Ecco, quindi, di seguito la top 5 dei peccati di gola estivi più amati dagli italiani individuati da Ipsos:

• Gelato (65%);
• Pizza (18%);
• Grigliata di carne (11%);
• Caprese (3%);
• Insalata (3%).

La scheda sintetica di Magnum Utopia

Magnum Utopia abbandona la dimensione reale. Già dal primo morso, infatti, dà vita a un’esperienza che porta in un mondo parallelo, superando i confini del piacere e raggiungendo il suo massimo potenziale. Un vero e proprio viaggio che punta a un’esperienza di gusto multisensoriale che va oltre ogni immaginazione.

Magnum Utopia Double Nocciola ed Amarena: due viaggi diversi ma ugualmente sorprendenti. Il primo percorso inizia con un cremoso gelato marmorizzato alla nocciola e mandorla caramellata avvolto da una salsa di nocciola salata e ricoperto dall’iconico croccante cioccolato bianco Magnum con pezzi di mandorle, pistacchi e nocciole caramellizzati.

Il secondo è invece un itinerario all’insegna del sapore. Gelato marmorizzato al ribes nero e lampone, con una deliziosa salsa all’amarena, il tutto ricoperto dall’iconico croccante cioccolato al latte Magnum, con croccanti cristalli di zucchero al gusto di frutti rossi.