giovedì 11 Aprile 2024
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Ferrero: 500mila tonnellate di Nutella e investimenti su Kinder Chocolate Ice Cream

Il mercato dei gelati confezionati in Italia, nel solo canale gdo, continua a crescere con un +8,5% medio annuo dal 2019 e 2022 che segna +16% a valore. La spinta è arrivata proprio dai nuovi prodotti Ferrero che nel 2022 hanno rappresentato il 15% della crescita

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Ferrero continua la sua espansione anche nel settore del gelato confezionato. Le nove referenze già in commercio passeranno a tredici con il Kinder Chocolate Ice Cream e altri prodotti. Il cespite più grande dell’azienda però risiede nella Nutella che, con le sue 500 mila tonnellate prodotte in undici stabilimenti nel mondo, ha trainato la crescita del Gruppo. Leggiamo di seguito parte dell’articolo di Daniela Polizzi pubblicato su Il Corriere della Sera.

Ferrero e il gelato confezionato

ALBA (Cuneo) – In casa Ferrero cresce il cantiere del gelato confezionato. Tutto è pronto nel quartiere generale di Alba per fare decollare il gruppo in un mercato che in Italia vale oltre 2 miliardi, di cui 1,4 nella sola grande distribuzione.

Sono già iniziati gli incontri con le insegne dei supermercati per il lancio dei nuovi gelati Ferrero, che passeranno da nove referenze a 13, affiancando al gelato Rocher, Pocket Coffee, Raffaello e al Kinder Bueno anche lo stecco Kinder Chocolate Ice Cream e altre referenze.

Non solo, il gruppo studia lo sbarco anche nei bar. Obiettivo, accorciare le distanze con i giganti Unilever, Sammontana e Nestlé che attraverso Froneri è il secondo player in Italia. Il mercato dei gelati confezionati in Italia, nel solo canale gdo, continua a crescere con un +8,5% medio annuo dal 2019 e 2022 che segna +16% a valore. La spinta è arrivata proprio dai nuovi prodotti Ferrero che nel 2022 hanno rappresentato il 15% della crescita.

Europa e Nord America

Parte da outsider nei gelati la multinazionale fondata ad Alba nel 1946 e ha una bella sfida davanti visto che, paragonata alle posizioni di forza delle storiche multinazionali del gelato, inizia da posizioni ben più piccole.

Ma per Giovanni Ferrero, classe 1964, figlio di Michele, al timone del gruppo prima come ceo dal 1997, poi come presidente esecutivo dal 2017, le imprese sfidanti fanno parte della storia della sua dinastia e sono rimaste nel dna del gruppo. Che ora vuole coprire un ventaglio sempre più ampio di gusti, età ed esigenze di consumo.

Non solo in Italia, la campagna dei gelati sarà condotta in altri Paesi europei, come Francia, Germania e Belgio. È un percorso che viene da lontano come sempre ad Alba. È iniziato con lo shopping della IceCream Factory Comaker in Spagna che ha portato in dote lo stabilimento in provincia di Mantova. E da allora il gruppo è entrata in partita.

Se due anni fa c’è stato il debutto, quest’anno Giovanni Ferrero preme sull’acceleratore tra Italia ed Europa. Senza contare che la multinazionale ha appena rilevato l’americana Wells Enterprises, l’azienda di gelati dell’Iowa che possiede i marchi Blue Benny, Blue Ribbon Classics, Bomb Pop e Halo Top.

Un’operazione importante che, secondo le stime del mercato, ha registrato un valore di circa 1,5 miliardi di dollari, finalizzata a dicembre, quando le previsioni per l’economia mondiale erano dominate dai timori di recessione e mentre alcune aziende pensavano a tirare il freno nell’m&a. Ferrero non lo ha fatto.

La produzione di Nutella

La fotografia delle attività in Italia si vede attraverso i dati della Ferrero spa e delle consociate italiane del colosso dolciario. Per il gruppo la Penisola vale 1,6 miliardi di ricavi, un dato in forte accelerazione, visto che segna una crescita del 6,6% dopo anni di aumenti tra l’1 e il 2%. E che corre, spinto anche dal nuovo business dei gelati.

L’utile è di 32,6 milioni, in contrazione dai precedenti 36,5, perché riflette l’aumento dei costi delle materie prime. Sullo sviluppo industriale nel Paese continua a puntare molte carte: 142 milioni investiti nei quattro poli produttivi, un impegno che porta 1,3 miliardi gli investimenti nella Penisola negli ultimi dieci anni.Le migliori soddisfazioni le dà sempre la Nutella. Con le sue 500 mila tonnellate prodotte in undici stabilimenti nel mondo ha trainato — al pari dei Rocher e dei prodotti Kinder — la crescita della lussemburghese Ferrero international.

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