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Tè e caffè ottimi per il cuore, a patto che si eviti il latte intero

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MILANO — Tè e caffè sono amici del nostro cuore. Lo dice un nuovo studio americano pubblicato sul Journal of American College of Cardiology . Come spiega Repubblica, tra gli alimenti presi in esame dallo studio ci sono zuccheri aggiunti, prodotti lattiero-caseari, legumi, caffè, tè, bevande alcoliche ed energetiche.

Ma anche grassi omega-3 e vitamina B12. I ricercatori dell’American College of Cardiology Nutrition hanno voluto stabilire quali di questi prodotti hanno effetti negativi sulla nostra salute cardiovascolare.

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Perché sebbene per “le attuali raccomandazioni una dieta sana per il cuore è ricca di frutta, verdura, cereali integrali e noci con moderazione – dice Andrew Freeman, autore principale dello studio – ci sono molti tipi di alimenti che possono generare confusione nei pazienti, come ad esempio latticini, zucchero aggiunto, caffè e alcol”.

Ecco allora cosa dicono gli esperti a riguardo.

Ridurre al minimo gli zuccheri aggiunti

Una delle raccomandazioni che emerge dall’indagine è quella di consumare il meno possibile gli zuccheri aggiunti – dunque zucchero da tavola, cibi lavorati, ma anche bevande zuccherate e quelle bibite spesso usate dagli sportivi – perché risultano associati a un aumento del rischio di cardiopatia ischemica e ictus, oltre che a peggiorare alcune condizioni patologiche, come l’aterosclerosi.

Ottimi i legumi

Più fagioli, ceci, lenticchie, piselli e soia nella dieta per promuovere la salute del cuore. I legumi, infatti, oltre a essere una ricca fonte di proteine – peraltro economici – possono aiutare a ridurre l’incidenza di coronapatia, ma non solo. Sembrano inoltre migliorare altre condizioni di salute: dalla glicemia alla pressione sanguigna e il peso.

Tè e caffè riducono la mortalità cardiovascolare

L’analisi degli esperti ha preso in esame anche caffè e tè, considerati da molte persone qualche cosa a cui non è possible rinunciare (soprattutto il caffè). Per fortuna le notizie sono buone: secondo i ricercatori, il consumo abituale di caffè è associato a un minore rischio di mortalità cardiovascolare (per tutte le cause), ma non risulta alcuna associazione con l’aumento del rischio di ipertensione, aritmie e iperlipidemia.

Il tè, poi – in particolare quello nero e verde, senza zuccheri aggiunti, dolcificanti o latte – sembra essere persino un ‘toccasana’ perché migliora la salute cardiovascolare.

Su alcol e latticini l’interrogativo è aperto

Dubbi rimangono invece su alcol e latticini. Sebbene un’assunzione, da bassa a moderata, di bevande alcoliche sia associata a un ridotto rischio di incorrere in malattie cardiovascolari, i ricercatori non ne raccomandano il consumo. Ci sono dei ‘contro’ da non sottovalutare, come il rischio di dipendenza, cancro e malattie del fegato.

E più o meno si è arrivati alla stessa conclusione sul fronte latticini, anche se per motivi differenti. Per questi ultimi infatti il parere degli esperti è abbastanza controverso poiché alcuni studi sostengono che quelli a basso contenuto di grassi possono abbassare la pressione sanguigna, altri ne rivelano un’associazione con l’aumento del colesterolo Ldl. Ma almeno sul latte intero gli espressi si sono espressi: sarebbe meglio evitarlo.

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