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Così a ReLand gli scarti del caffè si trasformano in pareti fonoassorbenti

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MILANO – Anche gli scarti del caffè faranno la loro parte in ReLand, il primo parco italiano dedicato ai temi del riuso e del riciclo, che sorgerà a Cambiano, in provincia di Torino, entro la fine del 2020. Il progetto è stato presentato lo scorso 6 marzo presso la Sala Consiliare del Palazzo Comunale di Cambiano.

A illustrare questo ambizioso progetto, che unirà educazione e sperimentazione, Antonio Marco Mangione – presidente di Offgrid Italia e ideatore del concept – assieme a Paolo Mellano, direttore del Dipartimento Architettura e Design del Politecnico di Torino, i docenti del Politecnico torinese Guido Callegari e Mario Gros e Alberto Guggino, ambasciatore delle colline torinesi del Terzo Paradiso di Michelangelo Pistoletto.

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La mission di ReLand è chiara

Davide Mazzocco illustra la missioni di ReLand sul sito eHabitat. Essa è: diffondere la consapevolezza di come molti materiali prima di diventare rifiuti possano essere riutilizzati una o più volte.

Ecco come descrive il progetto la professoressa Daniela Miron, responsabile tecnica del Laboratorio Rilievo e Documentazione del Politecnico di Torino e Assessore del Comune di Cambiano.

L’idea di ReLand nasce da Marco Mangione, presidente di Offgrid Italia. Quest’associazione si occupa di economia circolare ed edilizia sostenibile, con un gruppo di giovani architetti. Il concept di ReLand è piaciuto agli amministratori cambianesi che hanno deciso di accogliere il parco dedicato al riuso e al riciclo sul loro territorio. Ad arricchire ulteriormente questo progetto si è poi aggiunto il Dipartimento di Architettura e Design del Politecnico di Torino”.

Materiali di scarto ed energie rinnovabili

Dimostreremo come sia possibile costruire edifici con materiali di scarto, alimentarli con energie rinnovabili e scaldarli con i pannelli solari. Saranno costruite delle pareti utilizzando pneumatici riempiti di terra e le pareti fonoassorbenti di ReLand realizzate con gli scarti del caffè

Accanto all’Earthship si creeranno piccole serre per coltivare e sistemi per la raccolta e il filtraggio dell’acqua piovana”.

Le isole creative all’interno del parco mostreranno le infinite possibilità di riuso e riciclo dei materiali. Dai pneumatici utilizzati come portaombrelli ai banner pubblicitari trasformati in borse; dai telai di biciclette divenuti recinzioni alle racchette da tennis metamorfizzate in porta lampade, agli oggetti verranno conferite nuove vite all’insegna della sostenibilità e dell’inventiva.

Un’area di 9 mila metri quadrati

Il parco sorgerà su di un’area di 9000 mq in prossimità della stazione ferroviaria, della fermata delle linee su gomma e dell’autostrada. Sarà collegato alla rete ciclabile che collegherà undici comuni a sud di Torino, disporrà di una colonnina per la ricarica delle autovetture elettriche e accoglierà il simbolo del Terzo Paradiso di Michelangelo Pistoletto.

“Si tratta di un progetto che rappresenta un unicum e in cui crediamo molto – conclude Miron. – Lavoreremo in sinergia con altre realtà piemontesi, il Museo A come Ambiente per esempio, ma anche con enti italiani e stranieri. Offgrid Italia gestirà la parte educativa e ludica, il Politecnico di Torino la formazione universitaria e la sperimentazione”.

Chi volesse avere maggiori informazioni e seguire l’evoluzione dei lavori può consultare il sito di ReLand.

Davide Mazzocco

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