mercoledì 03 Dicembre 2025
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Vittorio Veneto ospita la Gara nazionale di cucina degli istituti alberghieri d’Italia, 9-12/05

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gara alberghiero
La sfida ai fornelli (immagine concessa)

VITTORIO VENETO (Treviso) – I cinquanta migliori studenti di cucina, sala, e accoglienza turistica degli istituti alberghieri di tutta Italia si sfideranno ai fornelli a Vittorio Veneto. Dal 9 al 12 maggio è in programma al Beltrame la Gara nazionale 2023 delle scuole alberghiere. Leggiamo di seguito la prima parte dell’articolo pubblicato sul portale Oggi Treviso.

La Gara nazionale 2023 delle scuole alberghiere

La presentazione, aperta al pubblico, si terrà alle 19.30 del 9 maggio in Piazza del Popolo, mentre il gran finale sarà a Castelbrando a Cison di Valmarino. L’evento è stato presentato ieri all’Alberghiero Beltrame. Presenti anche le studentesse che, il mese scorso, hanno vinto il Campionato nazionale di pasticceria degli istituti alberghieri, Aurora Rossetti e Maya Cester. Lo scorso anno il Beltrame si era aggiudicato il primo posto al Campionato nazionale degli alberghieri.

“E’ la prima volta nella storia che una scuola vince per due anni consecutivi due gare nazionali – ha riferito la preside Letizia Cavallini -. Ed è per questo che ora ospiteremo il campionato 2023, mentre nel 2024 si terrà sempre qui la gara nazionale di pasticceria”.

Per leggere la notizia completa basta cliccare qui.

Lavazza, Giuseppe presidente del Gruppo e Alberto passa onorario: “Obiettivo, 4 miliardi di ricavi in 10 anni e capsule più sostenibili”

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Alberto e Giuseppe-Lavazza
Alberto e Giuseppe Lavazza

TORINO – La quarta generazione Lavazza prende posto al vertice: così ha deciso il Consiglio di amministrazione riconoscendo Giuseppe Lavazza (vice presidente dal 2008) come nuovo presidente di un’azienda che è un fiore all’occhiello del made in Italy. Con oltre 60 anni alle spalle dentro l’impresa di famiglia, di cui 15 come presidente, Alberto Lavazza passa alla carica di onorario dopo essere stato l’anello di congiunzione tra la generazione del dopoguerra, quella del «boom» economico e quella del terzo millennio. Ricordiamo che Alberto Lavazza, dal 1962, ha affiancato il padre Pericle, figlio del fondatore Luigi Lavazza.

Lavazza Gruppo
Il nuovo vertice del Gruppo Lavazza: da sinistra Giuseppe Lavazza, neopresidente, Alberto Lavazza, presidente onorario, Manuela Lavazza, Antonella Lavazza figlie di Alberto, Francesca Lavazza, sorella di Giuseppe e Marco Lavazza che è figlio di Alberto

Arriva la conferma della carica come vice presidente a Marco Lavazza e la presenza all’interno del Consiglio delle tre donne Lavazza, Antonella, Francesca e Manuela. Come consiglieri, anche l’amministratore delegato Antonio Baravalle ed Enrico Cavatorta, chief financial & corporate office, cioè il responsabile della finanza.

Completano il nuovo Consiglio di amministrazione di 13 membri, di cui 5 amministratori indipendenti, i riconfermati Robert Kunze-Concewitz, chief executive officer di Campari, Nunzio Pulvirenti, membro dell’Advisory board di Ferrero, e Roberto Spada, managing partner di Spada & Partners.

Nuovi membri indipendenti nel Consiglio di amministrazione: Silvia Candiani, vice president telecommunication Microsoft, e Daniel Winteler, consigliere delegato operazioni straordinarie e business development di The European House Ambrosetti.

Escono invece dal Consiglio Pietro Boroli, vicepresidente di De Agostini, Gabriele Galateri di Genola e di Suniglia, presidente dell’Istituto Italiano di Tecnologia, Antonio Marcegaglia, presidente di Marcegaglia Steel e Leonardo Ferragamo, presidente del Cda dell’azienda di famiglia.

Si parte dal presente con una cifra che racconta gli ultimi dieci anni dell’attività di quest’impresa di torrefazione: 2,7 miliardi di fatturato raggiunti, così come riporta il quotidiano economico Il Sole 24 Ore.

Giuseppe Lavazza condivide i prossimi obiettivi

Ha così raccontato su Il Sole 24 Ore, l’obiettivo fissato è di raddoppiare ancora la dimensione dell’azienda – così com’è già avvenuto tra il 2000 e il 2010 – e raggiungere così i 4 miliardi di ricavi in prospettiva del prossimo decennio.

Aggiunge su Il Sole 24 Ore: “Il piano di acquisizioni – una all’anno, più o meno – è iniziato nel 2015, per un totale di 2 miliardi di risorse investite. E i prossimi anni, aggiunge Giuseppe Lavazza, «ci vedranno impegnati nella ricerca di nuove opportunità”.

Per quanto riguarda la visione per i prossimi dieci anni, considerato che il 70% dei ricavi dell’azienda sono realizzati all’estero, il neo presidente ha tracciato su Il Sole 24 Ore un percorso chiaro: investimenti e rafforzamento in America e anche in Cina – operazione che è già iniziata con la collaborazione stretta con Yum China con un network di coffee shop – mantenendo però sempre il focus sull’Europa per i futuri sviluppi di Lavazza.

E ancora riportando da Il Sole 24 Ore: “Vogliamo consolidare la nostra posizione su importanti mercati e canali di vendita europei, a cominciare dall’e-commerce. L’ultima acquisizione di MaxiCoffee è un chiaro segnale della volontà di aprire anche questo fronte”.

Il terreno fertile dell’online ha già dato i suoi frutti in quanto è proprio sul digitale che Lavazza ha segnato 100 milioni di ricavi, mantenendo il caffè come prodotto di punta per gli affari

Sul quale il Gruppo si è concentrato potenziando la sua presenza su tutti i canali, dall’horeca al vending. Così come ha rivelato a Il Sole 24 Ore Giuseppe Lavazza, il caffè ha ancora margini di crescita anche per aziende come quella torinese, con la possibilità di assumere un importante ruolo all’interno del mercato.

Questo fa parte della strategia per espandersi, così come la recente acquisizione della francese MaxiCoffee, che ha portato a contare 1.500 risorse in più e 5.500 dipendenti che fanno riferimento al Gruppo Lavazza.

In questo percorso di crescita, fondamentale la spinta all’innovazione e Lavazza non si tira indietro, investendo fondamentalmente in due segmenti chiave: capsule e macchine del caffè

Così ha dichiarato a Il Sole 24 Ore Giuseppe Lavazza: “Stiamo studiando per rendere le capsule sempre più sostenibili, in linea con le aspettative del consumatore e anche del regolatore, l’Europa, che sta facendo la parte del leone” e ancora su Il Sole 24 Ore aggiunge rispetto alla tecnica delle attrezzature: “È un prodotto su cui si può fare grandissima innovazione, a cominciare dalla digitalizzazione, abbiamo creato macchine del caffè in grado di dialogare con il consumatore”.

Insomma la via per diventare più grandi è tracciata, segnata anche dalla liquidità ottenuta attraverso la cessione della partecipazione in Keurig Green Mountain negli Stati Uniti, per circa un miliardo e mezzo. Il Gruppo adesso è pronto ad andare ancora avanti, una scommessa di tutta la famiglia, così l’ha definita su Il Sole 24 Ore Giuseppe Lavazza, per confermarsi come player internazionale su nuove strategie di mercato.

Una strada già avviata per primo dall’attuale presidente onorario Alberto Lavazza, che come lui stesso racconta su Il Sole 24 Ore, ha iniziato a intraprendere insieme al cugino Emilio negli anni ’80, portando il marchio all’estero.

Sia Alberto che Giuseppe Lavazza concludono l’intervista su Il Sole 24 Ore con un cenno al futuro dell’azienda, una “Che possa contare sull’unità della famiglia, che abbia attenzione verso i propri collaboratori e che mantenga sul mercato la qualità del prodotto e l’attenzione all’innovazione. Sono i valori che ho insegnato ai più giovani”.

 

Marr distribuzione: ricavi 2022 a 1.930,5 mln +32,6% rispetto al 2021, Andrea Foschi presidente del Consiglio di amministrazione

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Il Gruppo Marr (foto dal sito aziendale)
Il Gruppo Marr (foto dal sito aziendale)

RIMINI – L’Assemblea degli azionisti di Marr S.p.A. (Milano: MARR.MI), società leader in Italia nella commercializzazione e distribuzione di prodotti alimentari al foodservice, ha approvato il bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2022 riservando al presidente uscente, Ugo Ravanelli, un sentito ringraziamento per il lavoro svolto durante l’incarico.

Principali risultati consolidati dell’esercizio 2022

L’esercizio 2022 si chiude con ricavi totali consolidati pari a 1.930,5 milioni di euro, in incremento sia rispetto ai 1.456,3 milioni del 2021 (+32,6%) sia ai 1.695,8 milioni (pre-pandemia) del 2019.

L’esercizio 2022 è stato influenzato dalle dinamiche inflative in atto nel settore del foodservice che hanno interessato gran parte delle merceologie di prodotto commercializzate da Marr e con effetti, sui tempi di trasferimento dell’incremento dei prezzi, differenti per le singole categorie di clienti.

Il 2022 è stato inoltre caratterizzato dal rincaro dei costi energetici, con conseguente impatto sui costi relativi alle attività di conservazione e distribuzione dei prodotti, oltre che da un generale incremento delle tariffe logistiche con effetti sui costi per le attività di movimentazione.

L’Ebitda consolidato dell’esercizio 2022, risentendo delle citate dinamiche a carico del primo margine e dei costi operativi, si attesta a 82,1 milioni di euro (90,5 milioni nel 2021), mentre l’Ebit  è pari a 46,2 milioni (57,6 milioni nel 2021).

Il risultato netto d’esercizio è di 26,6 milioni di euro e nel confronto con i 35,1 milioni del 2021 risente anche dell’incremento del costo del denaro nella seconda metà del 2022 con oneri finanziari netti per 8,2 milioni di euro rispetto ai 5,1 milioni dell’esercizio 2021

Il capitale circolante netto commerciale al 31 dicembre 2022 è pari a 169,1 milioni di euro e il suo incremento rispetto ai 140,2 milioni della fine dell’esercizio 2021 è legato all’aumento del volume di affari; inoltre, a livello della componente delle scorte risente delle citate dinamiche inflative, oltre che della variazione del perimetro di consolidamento.

L’indebitamento finanziario netto al 31 dicembre 2022 è di 217,6 milioni di euro e si confronta con i 141,4 milioni del 2021 e i 196,0 milioni del 2019.

Al netto degli effetti dell’applicazione del principio contabile IFRS 16 la posizione finanziaria netta alla fine dell’esercizio 2022 è di 138,3 milioni di euro e rispetto ai 66,6 milioni del 31 dicembre 2021 (149,6 milioni al 31 dicembre 2019) risente anche della distribuzione (maggio 2022) di dividendi per 31,3 milioni di Euro.

Il patrimonio netto consolidato al 31 dicembre 2022 è pari a 341,5 milioni di euro (349,5 milioni nel 2021).

Risultati della Capogruppo Marr S.p.A.

 La Capogruppo Marr S.p.A. chiude l’esercizio 2022 con 1.823,9 milioni di euro di ricavi totali (1.381,2 milioni nel 2021) ed un risultato netto di 25,4 milioni di euro (31,9 milioni nel 2021).

L’odierna Assemblea degli azionisti ha deliberato la distribuzione di un dividendo lordo di 0,38 euro per azione con stacco cedola (n.18) il 22 maggio 2023, record date il 23 maggio e pagamento il 24 maggio. L’Utile non distribuito, la cui entità sarà determinata in funzione delle azioni proprie in portafoglio alla data di stacco della cedola, verrà accantonato a Riserva Straordinaria.

Bilancio di sostenibilità / Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario

 E’ stato presentato all’Assemblea degli azionisti il Bilancio di sostenibilità del Gruppo Marr al 31 dicembre 2022, che assume anche la valenza di Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario redatta ai sensi del D.Lgs. 254/2016, già esaminato ed approvato dal Consiglio di Amministrazione in data 14 marzo 2023.

Nomina del Consiglio di Amministrazione e del Collegio Sindacale

 L’Assemblea degli azionisti, in relazione alla scadenza degli organi sociali, ha nominato il nuovo Consiglio di Amministrazione nonché il presidente Signor Andrea Foschi, previa determinazione del numero dei componenti (fissato in n. 7) e ha nominato il nuovo Collegio Sindacale.

I componenti degli organi di amministrazione e controllo sono stati tratti dalla Lista n. 1 presentata dall’azionista di maggioranza Cremonini S.p.A. e dalla Lista n. 2 depositata da azionisti di minoranza titolari di una partecipazione rappresentativa del 2,79% del capitale sociale.

Consiglio di amministrazione:

Componenti eletti dalla lista numero 1:

Giampiero Bergami                      Indipendente

Claudia Cremonini

Andrea Foschi            Indipendente

Francesco Ospitali

Rossella Schiavini      Indipendente

Lucia Serra

Componenti eletti dalla Lista n. 2:

Alessandro Nova                            Indipendente

Collegio Sindacale:

Componenti eletti dalla Lista n. 1:

Simona Muratori                      Sindaco effettivo

Andrea Silingardi  Sindaco effettivo

Lucia Masini                         Sindaco supplente

Componenti eletti dalla Lista n. 2:

Massimo Gatto           Presidente del Collegio Sindacale

Alvise Deganello         Sindaco supplente

L’Assemblea ha anche determinato il compenso spettante al Consiglio di amministrazione ed al Collegio sindacale.

Gli amministratori e i sindaci resteranno in carica per tre esercizi e quindi fino all’Assemblea che sarà chiamata ad approvare il bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2025.

Le liste e la documentazione richiesta dalla vigente disciplina depositata unitamente alle stesse, ivi incluso il curriculum vitae dei membri del Consiglio di Amministrazione e del Collegio Sindacale, sono a disposizione sul sito internet della società sezione governance/assemblee. Sulla base delle informazioni a disposizione della Società, alla data odierna, detengono azioni di Marr S.p.A. i seguenti Amministratori: Claudia Cremonini n. 5.574 azioni, Francesco Ospitali n. 1.000 azioni, Lucia Serra n. 500.

Relazione sulla politica di remunerazione e sui compensi corrisposti

 L’Assemblea ordinaria degli azionisti ha espresso il proprio parere favorevole in merito alla ”Seconda Sezione” della Relazione sulla politica di remunerazione e sui compensi corrisposti redatta dal Consiglio di amministrazione ai sensi dell’Art. 123-ter del D. Lgs. 24 febbraio 1998 n. 58 (il “TUF”) relativa ai compensi erogati nel 2022.

Autorizzazione all’acquisto e alla disposizione di azioni proprie

 L’Assemblea degli Azionisti ha revocato, per la parte non eseguita, l’autorizzazione all’acquisto, all’alienazione e alla disposizione di azioni proprie della Società concessa con delibera dell’Assemblea in data 28 aprile 2022 e contestualmente ha approvato una nuova autorizzazione all’acquisto, all’alienazione e alla disposizione di azioni proprie della Società secondo i termini e le condizioni previsti nella proposta deliberativa approvata dal Consiglio di amministrazione in data 14 marzo 2023, e illustrati nella relazione disponibile sul sito internet della Società all’indirizzo internet sezione governance/assemblee.

L’autorizzazione all’acquisto, all’alienazione e alla disposizione di azioni proprie è finalizzata, nell’interesse della Società:

  1. a compiere, direttamente o tramite intermediari, eventuali operazioni di investimento anche per contenere movimenti anomali delle quotazioni, per regolarizzare l’andamento delle negoziazioni e dei corsi e per sostenere sul mercato la liquidità del titolo, così da favorire il regolare svolgimento delle negoziazioni al di fuori delle normali variazioni legate all’andamento del mercato, fermo restando in ogni caso il rispetto delle disposizioni vigenti;
  2. a eseguire, coerentemente con le linee strategiche della Società, operazioni sul capitale o altre operazioni in relazione alle quali si renda necessario o opportuno procedere allo scambio o alla cessione di pacchetti azionari da realizzarsi mediante permuta, conferimento o altro atto di

Marr detiene in portafoglio complessive n. 557.210 azioni proprie pari a circa lo 0,84% del capitale sociale.

Prima riunione del neoeletto Consiglio di Amministrazione

 Il Consiglio di amministrazione di Marr S.p.A. tenutosi al termine dell’Assemblea ha confermato amministratore delegato Francesco Ospitali definendo le deleghe assegnate ed affidandogli l’incarico di direttore generale.

Il Consiglio di amministrazione ha inoltre:

  • Valutato il possesso dei requisiti di indipendenza previsti dalla legge e dal Codice di Corporate Governance delle società quotate per gli amministratori: Giampiero Bergami, Andrea Foschi, Alessandro Nova e Rossella Schiavini.
  • Preso atto della valutazione di indipendenza espressa dal Collegio Sindacale per i suoi
  • Istituito il Comitato Controllo e Rischi, composto da soli Amministratori Indipendenti ed in particolare da Giampiero Bergami e Rossella Schiavini.
  • Affidato l’incarico di Organismo di Vigilanza ex Lgs 231/2001 al Collegio Sindacale della Società.
  • Confermato, ai sensi dell’art. 21 dello Statuto Sociale, il Direttore Amministrazione, Finanza e Controllo Pierpaolo Rossi quale Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari, attribuendogli compiti, responsabilità e mezzi previsti dall’art. 154-bis del Decreto Legislativo 24 febbraio 1998 58.

Il rendiconto sintetico delle votazioni e il verbale dell’Assemblea saranno messi a disposizione del pubblico secondo le modalità e nei termini di legge.

 

Rabbit Hole: la sala da tè a tema che mancava a Milano, si entra nel Paese delle meraviglie nonostante la fila

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Nel Rabbit Hole anche il personale è vestito a tema (foto dalla pagina Instagram)
Nel Rabbit Hole anche il personale è vestito a tema (foto dalla pagina Instagram)

MILANO – C’è un posto a Milano, in pieno centro, dove la colazione e la merenda sono a tema: per entrare nel magico mondo letterario creato da Lewis Carrol, bisogna spingersi in via Giuseppe Mazzini 20 all’interno di una galleria, nel Rabbit Hole, dove il tema di Alice si vede, si tocca, si beve.

Ne abbiamo parlato con una dei due fondatori, Silvia Scattareggia, che come il bianco coniglio ci ha trasportati dentro un universo parallelo.

Universo che, è talmente ben congeniato, da aver portato a crearsi una perenne coda di consumatori di tutte l’età all’ingresso, in qualsiasi momento della giornata.

Da voi c’è sempre la fila fuori all’ingresso, qualsiasi momento sia della giornata: cosa c’è di così irresistibile nel vostro Rabbit Hole?

“L’idea è proprio quella di entrare in un mondo diverso, quello delle meraviglie. La storia di Alice attrae tutti, dagli adulti ai bambini. Non ci sono sale da tè simili alla nostra né a Milano né in altre città d’Italia. Inizialmente abbiamo aperto il primo Rabbit hole a Palermo nel 2017 e già lavoravamo bene. Poi con il Covid abbiamo dovuto chiudere per quasi due anni e così ci siamo ritrovati a ristrutturare il locale dopo uno stop così tanto lungo. A quel punto ci siamo detti: allora, perché non aprirlo a Milano? E nel 2021 lo abbiamo fatto.

Un dettaglio del Rabbit Hole (foto dalla pagina Instagram)

In questa città c’è più mercato perché ci sono più turisti e lavoriamo tutto l’anno, in più la nostra offerta si basa fondamentalmente sul tè e le torte: la temperatura menghina aiuta più che a Palermo. Ci siamo resi conto che l’idea era così attraente che oggi arrivano a Milano persino i nostri ex clienti siciliani fino a qui, ma anche dal Piemonte, Emilia Romagna e Roma.

L’anno prossimo stiamo pensando di andare a Londra dove abbiamo già adocchiato una sede possibile. Poi la capitale potrebbe essere un’altra meta da presidiare con Rabbit Hole.

Durante i nostri viaggi in Asia, soprattutto in Giappone, abbiamo visto che questa tipologia di locale a tema era piuttosto diffuso e allora abbiamo voluto provare a trasportare il format a casa nostra. Ho seguito un corso di pasticceria e abbiamo avviato l’attività scegliendo Alice per unire il tè ai dolci in un’unica storia.

È un romanzo che conoscono tutti, e attrae i bambini per i suoi tanti colori e i genitori che hanno letto il libro. Ci siamo confrontati con vari architetti, alcuni ci hanno creduto dei pazzi, ma noi abbiamo insistito.

Abbiamo fatto una piccola indagine di mercato e abbiamo considerato molti elementi, infine siamo venuti a Milano nel 2021 nel post Covid, accorgendoci che mancava un posto del genere e anche le sale da tè.”

Qual è la colazione più gettonata e la merenda?

“Gli ordini si dividono al 50 e 50 tra pancake con un latte speciale colorato alla fragola, alla lavanda e brioche con cappuccino colorato o caffè speciali (con il dessert e la panna).

Qual è il caffè da Rabbit Hole?

“Caffè Motta in grani, ma serviamo soltanto espresso con una La Cimbali anche per il macinino. L’espresso costa un euro al banco, e quello speciale 3.50.”

E il tè? Quanto costa?

L’invito ad entrare (foto dalla pagina Instagram)

“I nostri sono tè sfusi che mettiamo sul momento nel filtro. Quello che va per la maggiore è l’infuso Brucaliffo di Batterfly pea flower. Siamo riusciti a dargli risalto e cambia colore. Ce n’è di tutti i gusti: alcuni tè più pregiati come il matcha, tè cinesi e giapponesi che ho voluto portare dai nostri viaggi. Abbiamo anche proposte senza la teina per tutte le ore del giorno. Le torte sono di mia produzione e non sono di stampo tradizionale siciliana, sono più internazionali. Le cioccolate aromatizzate sul momento sono sempre di nostra produzione. Il tè più economico a 5 euro il Brucaliffo a 6 euro”

Al Rabbit Hole come avete affrontato la questione del personale che, da voi, indossa una divisa particolare?

“Attualmente siamo 16 in tutto. Le persone che lavorano con la clientela sono travestite da personaggi del libro. A Milano abbiamo avuto difficoltà a trovare dipendenti ma viaggiando anche all’estero abbiamo riscontato lo stesso problema. A Palermo siamo forse più predisposti a sacrificarci per il lavoro. Ormai giustamente si dà più spazio alla qualità della vita e così sono necessarie una serie di misure differenti per trovare un maggiore equilibrio.

È stato un punto critico trovare personale. Ne abbiamo due per settore e sono ragazzi molto giovani che abbiamo dovuto formare.”

Keurig Dr Pepper: trimestrale superiore alle attese, ma le vendite di caffè sono in calo

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Keurig Dr Pepper
Il logo di Keurig Dr Pepper

MILANO – Keurig Dr Pepper riporta utili superiori alle attese, ma le vendite di caffè sono in calo. Risultati in chiaroscuro per il colosso americano del beverage – controllato dall’onnipresente Jab Holding, veicolo di investimento della famiglia Reimann, che detiene quote di maggioranza nel colosso mondiale del caffè Jde Peet’s e nelle catene Caribou Coffee, Pret A Manger, Panera Bread, Krispy Kreme Doughnuts ed Espresso House.

I Reimann sono la seconda famiglia più ricca della Germania, dopo la famiglia Albrecht, proprietaria della catena di supermercati Aldi. Keurig Dr Pepper è nata nel 2018, dalla fusione tra Keurig Green Mountain e Dr Pepper Snapple Group (già, Dr. Pepper/7up Inc.).

Keurig è famosa per l’omonimo sistema per il caffè porzionato, molto popolare negli Usa.

Tornando alla trimestrale, nel primo quarto dell’anno l’eps è stato di 34 centesimi: un centesimo in più rispetto alle stime degli analisti. Le vendite nette sono state pari a 3,35 miliardi di dollari, con i 3,3 previsti dal consensus.

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Julius Meinl presenta il packaging moderno e iconico

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julius meinl packaging
I packaging Julius Meinl (immagine concessa)

VIENNA – Julius Meinl, storica torrefazione viennese con cuore produttivo in Italia, ha dato una nuova veste ai sui iconici prodotti dedicati al mondo dell’horeca. Un design fresco e moderno, che però conserva l’eredità viennese, tratto distintivo del brand da oltre 160 anni. Il nuovo packaging è il risultato di un lungo processo di ricerca e sviluppo del design da parte di un team dedicato di coffee Expert e di Locanda Design, agenzia di design milanese.

La nuova veste dei prodotti Julius Meinl

Sinonimo di qualità e competenza, i prodotti di Julius Meinl si dividono in due categorie; quelli di ispirazione viennese, caratterizzati da un gusto equilibrato, con note di cioccolato e una morbida acidità; e quelli di ispirazione italiana, con una tostatura più scura e con un profilo di gusto più intenso. Le due linee si declinano graficamente con elementi iconici e distintivi, riconducibile alle tradizioni dei rispettivi metodi di lavorazione: viennese e italiano.

Per la linea di caffè di ispirazione viennese, la storia unica della cultura viennese del caffè viene rappresentata con un riferimento simbolico, l’iconica sedia Thonet, che fa leva sullo spirito dell’ispirazione originale della Wiener Werkstatte – l’impresa di arti applicate, nata a proprio a Vienna nel 1903.

Tutta l’autenticità e il fascino italiano si esprime sui pack della linea di ispirazione italiana con la gondola veneziana, come simbolo dell’italianità che rappresenta anche l’importanza dell’Italia nel mondo del caffè e in particolare, Venezia, capoluogo della regione in cui si trova il cuore produttivo dell’azienda e città simbolo per il caffè, proprio come Vienna. Il legame tra Julius Meinl e Italia e fortissimo e risale agli anni ’50, quando l’azienda inizia a tostare il caffè nel Belpaese, producendo proprio nello stile di tostatura italiano, più scura e con un profilo di gusto più intenso rispetto alla classica tostatura viennese, caratterizzata da un gusto equilibrato, con note di cioccolato e una morbida acidità.

“L’attuale design dei nostri pack è molto apprezzato dai clienti in tutto il mondo. Per questo motivo, abbiamo voluto garantire l’immediata riconoscibilità dei prodotti, continuando a incarnare l’eredità unica delle caffetterie viennesi – racconta Christina Meinl, managing director di Julius Meinl Austria e membro della quinta generazione della famiglia Meinl. I cambiamenti che abbiamo apportato sono più simili a un’evoluzione che a una rivoluzione. Abbiamo infatti mantenuto i nostri iconici colori, rosso, bianco e nero, fondamentali per il nostro brand, lasciando inalterato l’aspetto unico e premium di ogni prodotto, facendo però una chiara distinzione tra le nostre due principali gamme di ispirazione viennese e italiana, per facilitare la selezione dei prodotti”.

Le linee Super Premium e Premium avranno nella confezione un QR code che consente di accedere alle informazioni sulle iniziative di sostenibilità dell’azienda, tra cui il Julius Meinl Generations Program, un’iniziativa volta a sostenere le famiglie e le comunità locali nel tramandare il know how del mondo del caffè alle generazioni future.

Il progetto è iniziato in Colombia, ma nel prossimo futuro sarà esteso ai coltivatori di caffè di altri Paesi, i quali trarranno tutti vantaggio dagli sforzi di Julius Meinl per sostenere una produzione di caffè di alta qualità, implementare buone pratiche agricole e costruire famiglie e comunità locali più forti.

Christina Meinl ha concluso: “Sebbene la confezione possa apparire rinnovata e diversa, una cosa che non è cambiata – e non cambierà mai – è il gusto e la qualità premium del caffè che i nostri clienti scopriranno al suo interno. Dal 1862, riuniamo persone di tutto il mondo davanti a una tazza di caffè e ora, attraverso il nostro Generations Program e altre iniziative, stiamo intraprendendo azioni concrete per garantire momenti significativi alle generazioni future”.

La scheda sintetica di Julius Meinl

Julius Meinl è un’azienda familiare viennese di grande successo internazionale e da 160 anni è l’ambasciatrice nel mondo della cultura delle caffetterie viennesi. Il successo globale di Julius Meinl si basa su valori tradizionali: cinque generazioni di esperienza nel caffè, prodotti di qualità premium e un eccellente servizio ai clienti. Julius Meinl è ambasciatrice globale per la cultura del caffè viennese e oggi ispira le persone in tutto il mondo, proprio come facevano in passato i caffè letterari.

  • Fondata nel 1862 a Vienna
  • 1000 dipendenti in tutto il mondo
  • Presente in più di 70 paesi in tutto il mondo: market leader in Austria e nei Paesi dell’Europa Centrale e settimo player nel mercato Ho.Re.Ca. Italiano
  • Circa 40.000 clienti in tutto il mondo
  • Centri di produzione a Vicenza (Italia) e a Vienna (Austria)

Starbucks apre davanti Montecitorio l’11/05

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Il logo di Starbucks

Confermata la data di apertura del primo store Starbucks nella Città Eterna: l’11 maggio il colosso americano aprirà in via della Guglia a pochi passi da Montecitorio. Ma si tratta solo dell’inizio: il secondo punto vendita della città probabilmente aprirà all’interno della stazione Termini. Riportiamo di seguito la prima parte dell’articolo pubblicato sul portale d’informazione Leggo.

Starbucks arriva a Roma

ROMA – “L’attesa è finalmente finita”. Così recita lo slogan che accompagna la notizia dell’apertura del primo caffè Starbucks nel centro di Roma. Gli amanti del frappuccino, dunque, dovranno aspettare ancora un paio di settimane prima di poterne gustare uno nella Capitale.

Fino alla fatidica data si dovranno accontentare di fare un salto all’outlet di Castel Romano dove, già da qualche mese, ha aperto il primo locale Starbucks sul territorio allargato della città. Ma quello che accoglierà romani e turisti l’11 maggio, in via della Guglia 56, a due passi dal Parlamento, è il primo vero bar della catena all’interno dei confini di Roma.

ll logo di Starbucks era apparso già da qualche settimana sulle vetrine dell’elegante palazzo scelto dalla multinazionale americana come prima sede capitolina, ma fino ad oggi mancava la data della sua inaugurazione. Il locale occuperà tre piani dell’edificio, con una vista parziale su Montecitorio.

Per leggere la notizia completa basta cliccare qui.

Ristoranti contro la fame: 133 locali partecipanti e 100.000 euro raccolti per progetti “Mai più fame” in Italia e e in tutto il mondo

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la caciara ristorante
Ristorante La Caciara (immagine concessa)

MILANO – Ristoranti contro la fame: ecco i ristoranti supersolidali della campagna che si è svolta dal 16 ottobre al 31 dicembre 2022. Si tratta dei 49 ristoranti, su un totale di 133 aderenti, che si sono distinti per la loro generosità e per l’energia con cui hanno aderito a questa iniziativa, raccogliendo una cifra di 61.000 euro su un totale di 100.000 euro.

I ristoranti solidali

“Un importante risultato, reso ancora più significativo dal contesto difficile che colpisce duramente l’economia italiana e il settore della ristorazione – dichiara Simone Garroni, direttore di Azione contro la fame – gli chef e i ristoratori hanno risposto con impegno ed entusiasmo alla chiamata che li ha visti coinvolti in una grande gara di solidarietà, insieme ai propri clienti, che ringraziamo per il prezioso contributo ai nostri progetti in Italia e nel mondo”.

Si sono aggiudicati il cappello Gold, per aver raggiunto e in gran parte superato l’obiettivo di 1.500 euro, 9 ristoranti (di cui 3 stellati Michelin).

Una menzione speciale merita il Ristorante La Caciara (foto in allegato), che nel periodo della campagna ha superato di gran lunga il traguardo prefissato, raccogliendo oltre 6.000 euro. Un ringraziamento speciale va a Enrico Crippa del ristorante Piazza Duomo di Alba. Ambasciatore d’eccezione, che ha creduto nell’iniziativa sin dalla prima edizione.

“Abbiamo sempre pensato che attorno a una tavola non ci sia mai soltanto il cibo: quello che circonda gli ospiti è la portata che più ci interessa valorizzare, ciò che davvero ricorderanno, il  sapore che alla fine rimarrà in bocca, non è altro che l’esperienza che si vive, fatta di quello che si può toccare con mano e quello che si può solo sentire – dichiara Chiara Tosato,  proprietaria del ristorante La Caciara, e aggiunge – le nostre performance, le risate, i racconti, la consapevolezza di essere stati bene mentre si aiuta qualcuno che ha bisogno. Per questo abbiamo subito abbracciato il progetto Ristoranti contro la Fame, che ha dato un senso e un gusto in più ad ogni piatto”.

Ben 16 sono stati i ristoranti che, con una raccolta a partire da 1.000 euro, si sono aggiudicati il cappello Silver. Tra i 10 stellati della categoria, in cima alla classifica troviamo il ristorante romano 1 Stella Michelin La Terrazza che ha mancato il podio più alto per un soffio.

Il cappello Bronze è andato a 24 ristoranti, di cui 14 Stellati. Anche in questo caso il primo classificato è un locale con 1 Stella Michelin della Capitale: il Ristorante All’Oro.

Scopri tutti I ristoranti SuperSolidali dell’edizione appena conclusa cliccando qui.

L’iniziativa Ristoranti contro la fame

  • Ristoranti contro la Fame è un modo concreto per poter contribuire a combattere l’insicurezza alimentare, in Italia e nel mondo e, oggi, assume un valore ancor più importante, in considerazione della crisi alimentare globale che stiamo vivendo, che colpisce ben 828 milioni di persone.
  • Nel corso dell’iniziativa, che si svolge ogni anno dal 16 ottobre al 31 dicembre, nei ristoranti e nelle pizzerie o paninoteche aderenti i clienti possono donare 2 euro scegliendo all’interno del menù il “piatto solidale”, 50 centesimi per la “pizza solidale” e altrettanti per ogni bottiglia d’acqua ordinata.

Grazie ai fondi raccolti, Azione contro la Fame potrà continuare a finanziare importanti progetti di contrasto alla fame e alla malnutrizione:

  • in Sahel l’organizzazione sostiene l’intelligenza artificiale per contrastare i cambiamenti climatici;
  • in India ha realizzato degli “orti giardino”, dove il coinvolgimento diretto delle donne promuove la loro autonomia e il loro ruolo nella società;
  • in Libano Azione contro la Fame implementa interventi integrati di nutrizione, accesso all’acqua, all’igiene e ai servizi sanitari, per migliorare la coesione tra i più vulnerabili, siano essi rifugiati o libanesi, con un approccio teso a sviluppare “soluzioni durature”;
  • nella Repubblica democratica del Congo lavora per prevenire e curare la malnutrizione di mamme e bambini sotto i 5 anni;
  • infine, l’organizzazione continua a sostenere il progetto in Italia “Mai più Fame: dall’emergenza all’autonomia” per il sostegno all’occupazione e contro la povertà alimentare,  ampliando il numero delle persone raggiunte e portando il suo intervento anche a Napoli.

Scopri di più su Ristoranti contro la fame cliccando qui.  

La scheda sintetica di Azione contro la fame

Azione contro la Fame è un’organizzazione umanitaria internazionale specialista contro fame e malnutrizione infantile. L’associazione si è attiva a qualunque costo per salvare la vita dei bambini gravemente malnutriti e per fornire a intere comunità acqua, cibo, formazione e assistenza sanitaria per vivere libere dalla fame.

Azione contro la fame si è organizzata con determinazione per spingere persone e governi ad un’azione collettiva contro le cause strutturali di questa ingiustizia inaccettabile. L’organizzazione lavora da 40 anni in 51 paesi del mondo, impiegando sul campo quasi il 90% dei fondi raccolti.

Giornata della ristorazione: a Milano con Epam-Fipe il punto su formazione e professionisti dell’horeca

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Il settore del bar e della ristorazione (immagine: pixabay)

MILANO – Con la maggiore partecipazione territoriale di ristoranti in tutta Italia – più di 340 adesioni a Milano, Lodi, Monza Brianza (a livello nazionale, complessivamente, hanno aderito oltre 5.000 attività ed anche 500 ristoranti italiani all’estero) – la prima Giornata della ristorazione (per la cultura dell’ospitalità italiana) ha visto, da parte di Epam-Fipe Milano, l’Associazione pubblici esercizi di Confcommercio Milano, l’organizzazione della tavola rotonda “L’evoluzione della formazione e delle figure professionali nella ristorazione: da necessità a opportunità” svoltasi presso presso l’Auditorium dell’Università IULM in via Carlo Bo, 7.

La Giornata della ristorazione

“Per Epam-Fipe Milano, con questa tavola rotonda – rileva il vicepresidente vicario Fabio Acampora che ha aperto i lavori dell’incontro – si è voluto dare, nella prima Giornata della Ristorazione, un contributo su un tema centrale per il nostro comparto: quello della formazione nella ristorazione e di come poter avvicinare le giovani generazioni all’impegno consapevole dentro ad uno dei settori più iconici, ma anche in grande cambiamento, della nostra economia”.

Per il trimestre aprile-giugno di quest’anno le assunzioni previste nelle attività di ristorazione (fonte Unioncamere – ANPAL, Sistema Informativo Excelsior) sono più di 27 mila in Lombardia e quasi 9.800 a Milano e Città Metropolitana.

Ma oltre il 50 % delle aziende che ricerca personale – rileva Epam-Fipe Milano – segnala difficoltà di reperimento.

All’incontro di Epam-Fipe Milano – realizzato in collaborazione con Fipe-Confcommercio, Confcommercio Milano e IULM – sono intervenuti: Alessandro Negrini (chef e patron “Il luogo Aimo e Nadia”); Niccolò Frediani (titolare ristorante Ribot); Arturo Carile (Campari Academy manager); Delia Ciccarelli (corporate relations director McDonald’s Italy); Gabriele Cartasegna (direttore Capac Politecnico del Commercio e del Turismo e Formaterziario, enti formativi che fanno riferimento alla Confcommercio milanese); Massimiliano Bruni (professore associato Università IULM).

Autogrill alla prima edizione della Giornata della ristorazione di Fipe

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autogrill giornata liberazione
Autogrill per la Giornata della liberazione (immagine concessa)

MILANO – Autogrill aderisce alla prima edizione della Giornata della ristorazione, iniziativa nazionale ideata e organizzata da Fipe, Federazione italiana pubblici esercizi, che coinvolge oltre 5000 ristoratori italiani e 500 ristoranti italiani all’estero per valorizzare e rafforzare i valori e il ruolo della ristorazione italiana.

Autogrill per la Giornata della ristorazione

“La Giornata della ristorazione rappresenta una importante occasione per celebrare la cultura della ristorazione italiana e l’arte del convivio, due concetti che rappresentano l’essenza stessa di Autogrill”, ha commentato Massimiliano Santoro, ceo Europe & Italy di Autogrill e vicepresidente Fipe. “Attraverso la nostra partecipazione vogliamo trasmettere positività, forza e resilienza all’intero settore, soprattutto in un momento storico in cui a fare la differenza sono la passione per l’eccellenza gastronomica e la voglia di fare rete tra operatori”.

Santoro continua: “In questa direzione, il mondo della ristorazione può realmente farsi portavoce di un rinnovato senso di comunità e di coesione, promuovendo i valori di inclusione, condivisione e relazione che risiedono alla base della cultura dell’ospitalità”.

Santoro aggiunge: “Autogrill da sempre ricopre un ruolo importante all’interno della filiera del Made in Italy, attraverso la valorizzazione delle eccellenze di ogni singolo territorio, un’offerta che esalta la tipicità dei prodotti locali e lo sviluppo di concept che richiamano le specificità territoriali, dove tradizioni regionali e contaminazioni internazionali si fondono in menù firmati da alcuni tra i più grandi chef italiani”.

“L’adesione di Autogrill aggiunge un tassello strategico della nostra Giornata della ristorazione: questa partecipazione significa infatti poter contare sul supporto dell’azienda leader della ristorazione sui canali di viaggio nel nostro Paese” – ha dichiarato il presidente Fipe-Confcommercio Lino Enrico Stoppani -. “Proprio sulle strade, nelle stazioni ferroviarie e negli aeroporti, lungo tutta la Penisola, transitano ogni anno milioni di visitatori italiani e stranieri che nelle aree di servizio trovano la garanzia di un assaggio di qualità dell’accoglienza e dei prodotti italiani”.

Stoppani continua: “Questo spirito di servizio, che va a vantaggio dell’immagine del Paese e dell’intera filiera turistica, insieme alla professionalità di un grande gruppo con presenza diffusa, che coniuga elevati standard qualitativi con un’offerta diversificata sui territori, sono elementi pienamente allineati con il progetto che la Giornata della Ristorazione sottintende”.

Filo conduttore di questa prima edizione è il pane, simbolo per eccellenza di condivisione. Ogni ristorante aderente alla Giornata ha proposto una ricetta a base di pane, con la quale rendere la propria interpretazione del tema dell’ospitalità.

Autogrill ha scelto i fusilli alla mediterranea con briciole di pane tostato, una ricetta rivisitata in chiave moderna e innovativa che rimanda immediatamente al territorio, al buon cibo delle tavole italiane e al piacere di stare insieme.

La Giornata della ristorazione 2023 ha ricevuto dal Capo dello Stato la Medaglia del Presidente della Repubblica quale premio di rappresentanza per l’alto valore dell’iniziativa.