La polizia ha rilasciato trentasette verbali per l’occupazione abusiva di suolo pubblico da parte dei locali di Venezia: questo è il risultato dei controlli eseguiti nel centro storico per una multa totale di 8.300 euro. Leggiamo di seguito l’articolo pubblicato sul portale d’informazione Il Gazzettino.
Dehors abusivi a Venezia
VENEZIA – Sono trentasette i verbali notificati dalla polizia locale per l’occupazione abusiva di suolo pubblico da parte di locali, che si erano visti respingere le domande per l’allargamento dei plateatici concessi durante il periodo del Covid. Questo è il risultato dei controlli eseguiti in due mesi nel centro storico della città, per un totale di 8.300 euro.
Gli accertamenti hanno riguardato più di 80 esercizi pubblici, tra bar e pub, che distribuiti in giro per la città storica avevano presentato richiesta per i plateatici e successivamente negata dagli uffici comunali.
Infatti, i provvedimenti che avevano previsto la possibilità di ottenere nuove occupazioni di suolo pubblico provvisorie, erano subordinati al perdurare dello stato emergenziale.
Subito dopo l’apertura dello store davanti Montecitorio, il 24 maggio ha visto la luce un nuovo Starbucks a Romanella stazione di Termini. A fargli compagnia, a breve, ci sarà l’altro punto vendita destinato al grab&go sempre a Termini. Il locale, situato nella Food Lounge della Terrazza, al piano sopra i binari, è aperto tutti i giorni dalle 6 alle 21. Leggiamo di seguito la prima parte dell’articolo pubblicato sul quotidiano La Repubblica.
Starbucks a Roma Termini
ROMA – Ha aperto i battenti il primo dei due punti vendita di Starbucks alla Stazione di Roma Termini, grazie all’accordo con Grandi Stazioni Retail. Il locale, situato nella Food Lounge della Terrazza, al piano sopra i binari, è aperto tutti i giorni dalle 6 alle 21 per offrire ai frequentatori della stazione l’esperienza del vero caffè americano.
Con uno spazio di 150 mq, arredato con divanetti, tavoli e prese di ricarica per i clienti, il locale rappresenterà per i visitatori molto più di un luogo per una consumazione veloce ma, al contrario, un contesto accogliente dover poter rilassarsi, fare riunioni o lavorare, secondo il modello che ha reso la catena americana iconica in tutto il mondo.
L’altro punto vendita, che aprirà a breve, è invece destinato al grab&go; è situato nella galleria commerciale al piano interrato di stazione, sul pieno flusso di interscambio tra metro e treni. In questo punto vendita sarà possibile prendere il proprio caffè “al volo” e portarlo via nel classico bicchiere Starbucks da asporto.
“Siamo davvero orgogliosi dell’arrivo di Starbucks a Termini, che già nella prima giornata ha riscosso un grande successo di affluenza”, ha dichiarato Sebastien De Rose, Chief Operating Officer di Grandi Stazioni Retail. “Queste aperture confermano il crescente appeal di Grandi Stazioni Retail per i grandi brand internazionali, dovuto alla crescita degli spostamenti su rotaia, che ha riversato nelle stazioni flussi sempre più numerosi ed eterogenei.
Per leggere la notizia completa basta cliccare qui.
Il Caffè Manin di Belluno aprirà le porte ufficialmente venerdì 26 dopo più di un anno di chiusura. A livello strutturale internamente il locale è cambiato completamente: sono stati realizzati nuovi bagni al piano terra accessibili anche ai disabili e sono stati rifatti i banchi. Leggiamo di seguito la prima parte della notizia pubblicata sul Corriere delle Alpi.
La riapertura del Caffè Manin
BELLUNO – Aprirà ufficialmente venerdì 26 alle 11 con una inaugurazione pubblica, dopo oltre un anno di chiusura, lo storico Caffè Manin che si presenterà nella sua nuova veste. Una veste che ha comportato diversi interventi e un allungamento dei tempi delle opere per “ridonare a questo Caffè il suo antico splendore e la sua mission storica, quella cioè di punto di riferimento della città dove la gente potrà trovarsi per bere o mangiare qualcosa, ma anche solo per chiacchierare, per ritrovarsi”, come spiega Bruno Gemin responsabile area manager della Segafredo Zanetti, società che ha preso in affitto l’immobile dalla banca Unicredit e che ora l’ha dato in gestione alla società Sunrise.
Lo storico caffè, dopo vari problemi causati dal Covid e cambi di gestione, all’inizio di gennaio 2022 aveva chiuso i battenti. Doveva essere una chiusura di qualche mese per permettere una serie di lavori di restauro.
“Ma poi, in base alle scelte che abbiamo preso e alle modifiche che abbiamo introdotto, abbiamo rivisto il progetto ritardando così l’apertura”, ricorda Gemin.
A livello strutturale internamente il locale è cambiato completamente: sono stati realizzati nuovi bagni al piano terra accessibili anche ai disabili, sono stati rifatti i banchi, gli impianti elettrici e idraulici e dell’aria condizionata, cambiata anche tutta l’attrezzatura a cominciare dai frigoriferi. Cambiata la disposizione del bancone e anche i colori utilizzati per la tinteggiatura delle pareti: si va dal verde all’oro al nero.
Per leggere la notizia completa basta cliccare qui.
Il contenitore salvadanaio del bar Roma di Fossano con le mance all’interno venne rubato l’8 gennaio del 2022: dentro vi erano circa 100 euro. A denunciare l’uomo, il titolare del locale. A giugno la discussione e la sentenza. Leggiamo di seguito l’articolo pubblicato sul portale La Voce di Alba.
Il furto del salvadanaio del bar Roma
FOSSANO (Cuneo) – Era l’8 gennaio del 2022 quando M.G., dopo aver consumato al bar Roma di Fossano, sarebbe uscito dal locale portando via il contenitore salvadanaio con all’interno le mance. All’interno circa 100 euro, denaro destinato a essere diviso tra i dipendenti.
A denunciare l’uomo, rinviato a giudizio davanti al tribunale di Cuneo con l’accusa di furto, il titolare del locale, costituitosi parte civile.
All’identificazione dell’imputato si arrivò tramite la visione delle videocamere di sorveglianza. Nelle immagini M.G. venne ripreso sottrarre il porcellino dal balcone e nasconderlo sotto la giacca. A riconoscerlo nel fascicolo fotografico redatto dai Carabinieri fu il cameriere che quel giorno lo aveva servito. A giugno la discussione e la sentenza.
Il maestro pasticciere Iginio Massari (foto Pasticceria Massari)
GENOVA–Continua la collaborazione tra CostaCrociere e A.P.E.I., l’associazione che riunisce gli Ambasciatori pasticceri dell’eccellenza italiana, capitanata dal maestro dei maestri, Iginio Massari, con l’obiettivo di portare il meglio dell’arte pasticcera nel mondo. Nel 2023 sono previste due crociere dedicate agli amanti del gusto che vedranno, a bordo di Costa Toscana e di Costa Fascinosa, alcuni tra i più grandi maestri pasticceri italiani ed internazionali.
Costa Crociere insieme a Iginio Massari
La prima crociera-evento, “Massari racconta Iginio”, è prevista dal 9 al 16 giugno sull’ammiraglia Costa Toscana, nel corso di un itinerario di una settimana nel Mediterraneo, alla presenza del maestro IginioMassari e dei maestri A.P.E.I, che ogni giorno proporranno agli ospiti a bordo workshop dedicati alla pasticceria.
La crociera, in partenza da Genova, visiterà alcune delle più belle destinazioni tra Italia Francia e Spagna, come Marsiglia, Barcellona, Cagliari, Napoli e Roma. Sarà un vero e proprio “viaggio nel viaggio” alla scoperta del percorso personale e professionale del maestro Massari, con l’opportunità di assaggiare alcuni dei suoi dolci più iconici.
Previsti anche dei momenti per gli ospiti più piccoli, attraverso la lettura di favole scritte per accompagnarli in un mondo di dolci fantasie.
In omaggio saranno distribuiti volumi della collana “Dolce è la vita”, che il Maestro Massari autograferà agli ospiti.
Il secondo appuntamento previsto nel 2023 è la nuova edizione di “Panettone Senza Confini”, che per il terzo anno consecutivo sale a bordo di una nave Costa. Dal 21 al 31 ottobre Costa Fascinosa ospiterà la sfida dedicata al dolce più rappresentativo del nostro paese, con 15 pasticcerie in gara, provenienti da tutto il mondo. L’itinerario di 10 giorni, con partenza e arrivo a Savona, prevede tappe a Marsiglia, Malaga, Cadice, Lisbona, Gibilterra e Valencia.
La crociera, all’insegna del lievitato più conosciuto al mondo, permetterà agli ospiti di assaggiare il panettone in vari modi, tradizionale e al cioccolato, sottoforma di gelato e dessert al piatto. I crocieristi saranno inoltre protagonisti della sfida, chiamati a decretare il migliore Panettone al cioccolato. Per il miglior panettone tradizionale è invece prevista una giuria di Maestri A.P.E.I., presieduta da Iginio Massari.
Associazione museo del caffè di Trieste: il terzo appuntamento dei Cenacoli del caffè (immagine concessa)
TRIESTE – Ultimi giorni per le prenotazioni al quinto e penultimo appuntamento del ciclo dei Cenacoli del caffè organizzati dall’Associazione museo del caffè di Trieste che avrà luogo giovedì 1 giugno, con inizio alle ore 17.30, al Mini Mu di via Weiss 15, nel comprensorio dell’ex OPP di San Giovanni, con l’intervento della psico terapeuta Francesca Salcioli, sul tema “Acquerello al caffè e caffeomanzia: il caffè artiterapico per il benessere”.
Il 5° appuntamento dei Cenacoli del caffè
Questo nuovo incontro avrà caratteristiche diverse dai precedenti: oltre a tenersi in una sede diversa da quella consueta dell’Hotel Savoia Excelsior, sarà del tutto speciale anche per le peculiari modalità di svolgimento, trattandosi in realtà di un vero e proprio laboratorio nel quale tutti i partecipanti, guidati dalla dottoressaSalcioli, potranno interagire, in particolare, per chi lo vorrà, cimentandosi nel dipingere con il caffè e in altri “esercizi” con la “nera bevanda”. Anche per le connesse necessità organizzative, sono richieste, come detto, la prenotazione e un contributo di partecipazione (iscrizioni e informazioni all’indirizzo amdctrieste@gmail.com, tel. 368-435343).
Francesca Valentina Salcioli, naturopata e arteterapeuta, è laureata in Discipline dello spettacolo e specializzata in Terapeutica artistica all’Accademia delle Belle Arti di Brera. Ha quindi conseguito un diploma di perfezionamento in giornalismo scientifico Digitale alla SISSA di Trieste, un master in Counseling (Facoltà di psicologia) e uno in Naturopatia (Facoltà di medicina e chirurgia).
Dal 2017 al 2019 responsabile dei progetti “Trieste Città dell’Arteterapia” e ArTS Therapy Day, con il patrocinio rispettivamente del Comune di Trieste e della Regione FVG. Nel 2018 ha ricevuto il Premio Community nel concorso nazionale per l’imprenditoria femminile SostenGO, con un progetto che ha portato un ciclo di laboratori artiterapici in cinque reparti ospedalieri regionali.
Nel 2020 ha vinto un bando per imprese culturali e creative nell’ambito della programmazione POR FESR 2014-2020 e iniziato un progetto di Musicoterapia e Design, in fase di pre-incubazione.
Il ciclo dei Cenacoli, dedicato in questa sesta edizione a “L’arte in tazzina: da prodotto a cultura”, è coordinato da Nicoletta Casagrande, appassionata cultrice del mondo del caffè, nonché responsabile dell’InfoLibro-Salotto del libro italiano di Capodistria, centro multimediale per la conservazione e diffusione della lingua, letteratura e cultura italiane.
Il successivo e ultimo appuntamento sarà giovedì 6 luglio, con Katia Brugnolo sul tema “Un buon caffè merita una tazzina artistica”, in questo caso nella consueta sede dell’Hotel Savoia Excelsior.
Avviato nel carcere minorile un laboratorio di Consvip grazie alla torrefazione Caffè Toraldo per insegnare un mestiere. I corsi dedicati alla realizzazione della perfetta tazzina di caffè allietano le ore dei ragazzi che hanno in questo modo la possibilità di accettare una seconda possibilità. Leggiamo di seguito la prima parte dell’articolo di Laura Aldorisio per Il Corriere della Sera.
Una seconda possibilità grazie al caffè
NAPOLI – Nisida lascia senza fiato. Per la vastità del mare, che custodisce l’isola di fronte a Napoli e si svela quanto più si sale, e per i punti interrogativi che incombono, all’aprirsi dei cancelli del carcere minorile che lì ha residenza. Proprio lì, dove ci si aspetterebbe che il tempo sia perduto, i ragazzi possono invece accettare la sfida di una seconda possibilità. Dietro le porte serrate molti di loro sono indaffarati in laboratori di varia natura.
Le loro mani, ora, sono sporche di farina, colore e stucco. Imparano a sfornare la pizza, a restaurare parti del carcere, a dare forma alla ceramica. E, da poco tempo, a preparare e servire il caffè. È il nuovo laboratorio che grazie a Consvip srl ha trovato spazio dentro le mura dell’istituto.
Mario Simonetti, padre del caffè Toraldo, ha accettato di buon grado la sfida: “L’imprenditore non ragiona solo con la tasca, ma anche con il cuore. Se si può fare qualcosa, io ci sono. Vorrei creare una scuola, non solo per chi è detenuto ma anche in chiave preventiva, perché i ragazzi abbiano un’istruzione pratica. I giovani hanno una marcia in più, imparano prima e meglio di noi”.
Un ragazzo di Nisida, che ora sa gestire la macchina da caffè professionale, si è lasciato coinvolgere a tal punto da chiedere di servire gli altri detenuti a colazione, scaldare il latte, apparecchiare e sparecchiare. “Vuoi fare il barista da grande?” e la risposta spiazza: “Io ora non penso al futuro”. Il direttore dell’istituto, Gianluca Guida, aiuta a decifrarne il significato: “Viviamo il qui e l’ora, non il futuro, perché il lavoro non è solo il mestiere che imparano durante i laboratori, ma è entrare in relazione con la loro parte migliore e non più rispondere alle attese di altri. Possono guardarsi dentro: questo è il loro tempo”.
Chi ha già imparato a fare il caffè racconta i tentativi fatti: ora sa che otto grammi di polvere corrispondono a una tazzina e che “se imparo qualcosa che mi piace, imparo di più”.
Per leggere la notizia completa basta cliccare qui.
La gamma In’fuse a freddo con Fragola, anguria e limone; Limone, zenzero e arancia: Mango, arancia e frutto della passione (immagine concessa)
MILANO – Anche se quest’anno ci sta facendo un po’ aspettare e la primavera è ancora tutt’altro che conclusa, in Twinings si è già pronti per iniziare con il gusto giusto la prossima stagione. Estate, voglia di mare, vacanze e spensieratezza. Ma senza scordare l’importanza di bere di più per rimanere idratati durante la giornata.
Per rimanere idratati e godersi il gusto delizioso della frutta, Twinings propone In’fuse a freddo, una gamma di deliziosi infusi per acqua fredda: In’fuse a freddo Fragola, anguria e limone, In’fuse a freddo Limone, zenzero e arancia e In’fuse a freddo Mango, arancia e frutto della passione. Ecco, quindi, che l’acqua non è mai stata così gustosa.
In’fuse a freddo è la nuova frontiera del benessere: invoglia a idratarsi di più e ogni referenza è totalmente priva di zucchero e aromi artificiali: bastano 5 minuti di infusione di un filtro in 500 ml di acqua e una veloce shakerata per ottenere una bevanda da portare sempre con sé, capace di esaltare ancora di più i benefici dell’acqua, e il gusto sorprendente dei mix fruttati. Il pack ha un design giovane e frizzante grazie ai colori brillanti e vivaci.
Quando: Adatto in qualunque momento della giornata e perfetto da portare sempre con sé.
Come: Da servire freddo.
Tempo infusione: 5 minuti a freddo.
Formato: 10 filtri piramidali per una migliore esperienza di gusto
Le tre nuove referenze sono disponibili presso i migliori ipermercati, supermercati e drogherie.
Prezzo al pubblico consigliato: 4,10 € cad – 10 filtri.
La scheda sintetica di Twinings
Twinings, con oltre 300 anni di storia, è il marchio inglese sinonimo di tè in tutto il mondo ed è stata una delle prime società ad aver introdotto il tè in Gran Bretagna nel lontano 1706. Da 170 anni è fornitore ufficiale della Casa Reale inglese.
Oggi la R. Twining & Co. è presente con i suoi prodotti in 115 paesi e il marchio Twinings è distribuito in Italia fin dal 1956. Per un totale di oltre 50 miscele di tè offerte in Italia e 250 nel mondo, presenta un’articolata gamma di prodotti: tè nero, tè verde, tè bianco, tè aromatizzati, infusi alla frutta e alle erbe. La R. Twining & Co., la cui sede è ad Andover in Hampshire (UK), appartiene all’Associated British Foods plc, una delle prime 50 aziende quotate alla Borsa di Londra (FTSE).
MILANO – Torniamo ancora a Faenza (Ravenna), una delle zone colpite dall’alluvione che in questi giorni sta martoriando i territori della Romagna: questa volta entriamo in contatto con un’altra impresa locale, Rekico Caffè di Faenza, attraverso le parole di Silvia Castellari, che insieme al padre Alberto, fondatore dell’azienda ed al fratello Andrea guidano l’azienda.
L’abbiamo intercettata al telefono giusto un momento prima che uscisse per aiutare a ripulire la città, come tantissimi concittadini, enti di soccorso e volontari stanno facendo senza sosta.
Castellari, com’è la situazione lì da voi di Rekico?
“Nella zona industriale di Faenza in cui ci troviamo, fortunatamente non è arrivata l’acqua, e questo è il motivo per cui ci siamo salvati, diversamente da quello che è successo nell’area industriale di Ravenna ed altri paesi vicini.
Siamo rimasti chiusi per qualche giorno dopo l’alluvione, per tutelare i dipendenti e collaboratori perché l’emergenza non si era limitata allo strabordare dei fiumi ed era ancora necessario monitorare gli argini e controllare le strade. Inoltre le informazioni arrivavano a salti, perché anche le linee di comunicazione non funzionavano bene.
Ora che è passata una settimana, alcuni dipendenti che prima hanno avuto difficoltà a raggiungere lo stabilimento sono potuti rientrare, altri non ancora perché sono stati molto colpiti dall’alluvione. Per quanto riguarda Rekico, la situazione sta migliorando e siamo tornati a pieno regime. I corrieri ci raggiungono bene perché siamo vicini all’autostrada, che ha riaperto quasi subito.
Un’immagine dell’alluvione (foto concessa)
Molto difficile invece è la situazione in centro a Faenza e negli altri quartieri colpiti, dove ci sono centinaia di famiglie sfollate, locali commerciali ancora non agibili, così come tante abitazioni. Strade ancora chiuse ricoperte dal fango e occupate da masserizie. Si lavora senza sosta per provare a far ripartire tutto, ma l’area colpita dall’alluvione è davvero molto vasta. Sono numerosissimi i volontari accorsi per aiutarci, assieme a Protezione Civile, Vigili del fuoco, Forze dell’ordine ed altri corpi, e a tutti loro va un doveroso ringraziamento.
tutti i volontari che si sono ritrovati nella piazza di Faenza, dopo tutto il lavoro svolto durante il giorno di rimozione del fango foto concessa)
In questa prima fase, come azienda stiamo cercando di aiutare supportando con le forniture di caffè i punti di accoglienza per soccorritori e volontari, che hanno bisogno di un po’ di ristoro, così come altri punti di prima accoglienza per gli sfollati. Stiamo facendo un censimento presso i nostri clienti per intervenire strategicamente, verificando lo stato
delle attrezzature e sostenerli nel caso di eventuali sostituzioni.
Ci sono molte attività a Faenza che sono ferme e cercheremo di supportare al meglio. Per ora servono mani che tolgano il fango e che ripuliscano la città, e dopo si penserà a ricostruire. Come azienda, non mancheremo neanche in questa seconda fase di ricostruzione.”
Raccolta fondi per il Comune di Faenza (foto concessa)
Il primo tour sul caffè di Roma si Svela (immagine concessa)
Andrej Godina, dottore di ricerca in scienza, tecnologia ed economia nell’industria del caffè, parla del tour guidato nel centro storico della Città Eterna rivolto agli appassionati di caffè con esperienze di degustazione, organizzato da Roma Si Svela, sotto la guida di Alessia Nobili. Per saperne di più, riportiamo di seguito l’intervista di Godina alla guida turistica curatrice del progetto.
I tour guidati di Roma Si Svela a tema caffè organizzati da Alessia Nobili
di Andrej Godina
ROMA – Il caffè è una bevanda che da più di cento anni accompagna la vita quotidiana di tutti gli italiani. Il caffè espresso, introdotto agli inizi del 1900, ha fin da subito conquistato i locali storici e tutti i bar d’Italia creando un nuovo rito di consumo. L’espresso è una bevanda ordinata espressamente dal cliente quando entra nel bar, erogata al momento e degustata espressamente dal cliente. Una cultura caffeicola, un rito sociale e una valenza antropologica importante che ha il diritto di essere valorizzata e conosciuta.
Calendario Roma si svela
Per la prima volta a Roma è stato organizzato un tour guidato nel centro storico della città, rivolto ai turisti italiani e stranieri e agli appassionati di caffè, organizzato da Roma Si Svela, sotto la guida di Alessia Nobili.
Un momento del tour (immagine concessa)
L’inaugurazione di questo inedito percorso caffeicolo è stata il 1° aprile con la presenza dei partecipanti del viaggio di formazione Aromateller Expert di Honduras di novembre 2022. Alessia Nobili, guida turistica accreditata, ha celebrato questo primo tour con un percorso ricco di storia e di stimoli sensoriali.
Alessia, puoi raccontarci il tuo percorso alla scoperta del caffè e di come hai deciso di costruire questo nuovo percorso turistico?
“La frase che mi viene in mente per rispondere a questa domanda è di Albert Einstein: “nel mezzo delle difficoltà nascono le opportunità.” Tutto è infatti iniziato in un momento di difficoltà lavorativa. Nel 2020, con l’inizio del lockdown a causa della pandemia, io come tutti i miei colleghi, guide e accompagnatori turistici, siamo rimasti a casa senza lavoro da un giorno all’altro.
Dopo aver messo un po’ da parte lo sconforto per quello che stava succedendo nel mondo e la preoccupazione dell’incertezza nel futuro, con un piccolo gruppo di colleghe e amiche abbiamo cercato di reagire e trovare delle alternative. È nato così un progetto dal nome “Roma Sì svela”. L’idea è quella di visitare la città di Roma attraverso gli occhi e le storie di chi l’ha vissuta e di chi ancora la vive.
Ovviamente siamo guide turistiche abilitate, amiamo parlare di arte, archeologia, storia, ma cerchiamo di farlo sempre in modo originale e coinvolgente e “multisensoriale”, ove possibile. Tra i vari brainstorming una di noi ha avuto l’idea del tour del caffè a Roma.
Questa idea mi ha subito colpita, nessuno aveva mai presentato questo tour a Roma e sarebbe rientrato pienamente nella nostra filosofia di tour innovativi e multisensoriali. Abbiamo iniziato ad informarci su come sarebbe stato possibile formarci su un argomento a noi nuovo: il caffè.
Abbiamo scoperto che la maggior parte dei corsi sul mercato sono rivolti ai baristi, con un taglio professionalizzante che non si addiceva molto alle nostre esigenze. Un giorno ho avuto l’occasione di conoscere Andrej Godina, caffesperto, durante una conferenza sul caffè, relatore ospite del mio professore universitario Ernesto Di Renzo.
Sono rimasta subito colpita dal modo chiaro e semplice con cui Andrej è stato in grado di raccontare il mondo del caffè a un pubblico di non addetti ai lavori. Ho deciso quindi di scrivergli una email e di parlargli del nostro progetto.
I partecipanti del tour (immagine concessa)
La sua risposta entusiasta mi ha dato fiducia e così dopo chiamate, incontri durante i suoi corsi di formazione, ho avuto modo anche di conoscere e scambiare due chiacchiere anche con altri appassionati del settore.
Mi ha subito colpito la voglia di condividere e la passione per una materia che è ancora sconosciuta al grande pubblico. Ho scoperto che quel poco che sapevo sul caffè era basato su stereotipi e tradizioni più che su una conoscenza vera. All’inizio mi sono sentita come se mi mancasse il terreno sotto i piedi ma poi ho capito che dovevo ripartire da capo e aprire mente e cuore al caffè, solo così avrei potuto imparare e poi condividere con gli altri quello che avevo appreso.”
Prima di organizzare il tour hai deciso di andare in Honduras per formarti sul caffè e partecipare alle attività formative del viaggio Aromateller Expert: quanto è stato importante questo viaggio e come ti ha cambiato la prospettiva sul caffè?
“In effetti è stato un viaggio fondamentale, di formazione a 360°, e non mi riferisco solo alla materia caffè! Essere in piantagione, raccogliere le drupe ha un non so che di ritorno alle origini, è faticosa ma ti riconcilia con te stesso. Seguire le varie fasi del processamento del caffè e avere la possibilità di provarlo in prima persona ti fa capire quanto lavoro e quanta fatica ci sono dietro quella tazzina di caffè. Ora apprezzo ancora di più il valore del caffè e ho capito quanto sia importante poter dare un nome e un volto alle persone che ci sono dietro quel pacchetto di caffè. Le persone che ho avuto l’onore e il piacere di conoscere in Honduras e che hanno voluto condividere con me la loro conoscenza sull’argomento, mostrarmi il loro lavoro, ci hanno aperto le loro case offrendoci un caffè, il più significativo della mia via vita!
Una delle tappe della guida (immagine concessa)
Non sapevo bene cosa aspettarmi, ma l’esperienza ha superato di gran lunga tutte le mie aspettative, adesso capisco perché chi è nel settore lo considera il coronamento di un sogno!”
Il tour che hai costruito si sviluppa su due filoni: il primo è quello delle curiosità storiche legate al caffè e alla città di Roma, puoi raccontarci qualche pillola?
“Certo, ad esempio molti papi erano grandi bevitori di caffè. Pensate che Benedetto XIV viene eletto papa in pieno illuminismo, quando anche grazie al caffè e alle caffetterie si diffonde questo movimento che mette in pericolo le autorità monarchiche e religiose. I caffè erano luoghi di agitazione politica, dove nasceranno alcune rivoluzioni del tempo, quella francese e americana.
Nonostante questo, questo papa illuminato, sostenitore della scienza e amante del caffè decide di farsi costruire una Coffee House nel suo palazzo del Quirinale, dove poteva bere il suo amato caffè e magari scambiare due chiacchiere con gli intellettuali del suo tempo. Ci sono tante altre curiosità legate al caffè e alla città di Roma, ma per scoprirle siete invitati a partecipare ad un nostro “percorso Roma e caffè: il tour che svela cosa c’è dentro la tazzina!”
E poi ci sono le esperienze di degustazione, perché hai scelto il caffè Sant’Eustachio e il suo emporio e poi Retro Vino e Caffè?
“La scelta è stata guidata dal fatto che ci è sembrato un connubio perfetto tra tradizione e innovazione. Il caffè Sant’Eustachio è un locale storico a Roma, tutti i romani conoscono il suo famoso espresso con la crema. Nonostante la miscela sia di sola Arabica sono in grado di ottenere una crema “magica”, che pochi sanno come viene realizzata! L’Emporio rappresenta un passo importante, rimane la tradizione legata al nome ma il concetto si evolve per offrire una scelta diversificata di caffè. Ogni mese è possibile trovare dei monorigine nuovi che consentono anche al grande pubblico di provare qualcosa di selezionato.
Retro Bottega e Vino invece è una caffetteria Specialty in pieno centro città, quando si entra si può stare certi di poter degustare un caffè di alta qualità ed essere aiutati nella scelta e nella degustazione da persone formate, appassionate e con tanta voglia di condividere. Senza dimenticare la loro attenzione alla sostenibilità del caffè che viene offerto!”
Come è possibile partecipare ai tour e quali sono le modalità di organizzazione?
“Con Roma Sì svela offriamo sia visite guidate private su richiesta che tour a riempimento con date prefissate. Le prossime date da poter prenotare per il tour sono il 27 maggio e il 3 giugno 2023. Per conoscere il calendario delle nostre attività è possibile seguirci sui social https://www.facebook.com/romasisvela, https://www.instagram.com/romasisvela/ e chiedere di essere iscritti alla nostra mailing list. Se invece si volesse organizzare una visita guidata privata per un gruppo, la propria famiglia o un gruppo di amici o per un regalo diverso e originale è sufficiente contattarci al nostro indirizzo email romasisvela@gmail.com.”
Andrej Godina
Il logo di Roma Si Svela (immagine concessa)
Racconta Andrej Godina: “Ho conosciuto Alessia qualche anno fa durante un mio intervento all’Università di Torvergata, in quella occasione ho parlato di caffè, rito sociale e turismo durante una delle lezioni del corso di antropologia del turismo e di storia delle tradizioni popolari del prof. Ernesto Di Renzo. È stata per me una grande emozione vedere come Alessia Nobili, da una lezione sul caffè abbia costruito un bellissimo percorso turistico sul caffè con grande professionalità e creatività”.
Godina continua: “Sono certo che i prossimi tour che organizzerà aiuteranno il consumatore di caffè ad appassionarsi ancora di più e a rendersi più consapevole di come questa straordinaria bevanda sia ricca di flavori e di storie da raccontare. Inoltre durane il tour Alessia ha utilizzato come brogliaccio la Guida dei caffè e delle torrefazioni d’Italia, una bellissima conferma che attesta come la Guida possa essere un utile strumento di divulgazione della cultura del caffè.”
Utilizziamo i cookie per essere sicuri che tu possa avere la migliore esperienza sul nostro sito. Se continui ad utilizzare questo sito noi assumiamo che tu ne sia felice.