lunedì 01 Dicembre 2025
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Lindt Italia: aperti i casting per lo show “Maître Chocolatier, talenti in sfida”

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“Maître Chocolatier, talenti in sfida” lindt
Il logo di “Maître Chocolatier, talenti in sfida” (immagine concessa)

INDUNO OLONA (Varese) – Lindt Italia, parte del gruppo svizzero Lindt & Sprüngli, leader mondiale nella produzione di cioccolato premium, annuncia che sono aperti i casting per poter diventare un vero maître shocolatier, scrivendo a castingmaitrechocolatier@nonpanic.com.

Lindt Italia presenta “Maître Chocolatier, talenti in sfida”

Dopo il successo della prima stagione andata in onda su TV8, torna “Maître Chocolatier, talenti in sfida”, il primo talent show italiano per aspiranti maîtres chocolatiers, dove il vero grande protagonista è il cioccolato.

Dieci professionisti, massimi esperti nell’arte del cioccolato, si sfidano fino all’ultima pralina per entrare nella squadra dei maîtres chocolatiers di Lindt Italia.

“Maître Chocolatier, talenti in sfida” è una produzione originale Brand Solutions Sky, leader nella creazione di contenuti di intrattenimento unici e di qualità.

La produzione si presenta con un format esclusivo creato in collaborazione con la casa di produzione Banijay Italia, scelta da Lindt Italia per la grande expertise nella creazione di format cooking show, e Havas Group Italia, esperta nel brand entertainment.

Il caffè Carmen a 638 euro per tazza: l’offerta stravagante della caffetteria Pumpli House in Cina

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bar cinesi cina
La bandiera della Repubblica popolare cinese

HANGZHOU (Cina) – Un caffè artigianale chiamato Carmen, venduto a 4.988 yuan (circa 638 euro) per tazza a Hangzhou, nella provincia di Zhejiang in Cina, ha scatenato una bufera di reazioni e opinioni. Il caffè Carmen, secondo quanto dichiarato dalla caffetteria che lo serve, Pumpli House, è realizzato con chicchi di caffè Geisha, messi all’asta come “Best of Panama” (BOP), con un prezzo impressionante di $10.005 al chilogrammo (circa 9329,16 euro).

Le caratteristiche del caffè Carmen

Il caffè Carmen viene preparato utilizzando circa 15 grammi di questi pregiati chicchi Geisha, producendo circa 200 millilitri di miscela dal sapore ricco e rotondo, con un profumo avvolgente di gelsomino.

Il caffè Geisha di Panama è famoso per l’elevato prezzo dovuto alla sua rarità, ai costi di produzione e al gusto superiore, attribuiti al clima, al suolo, all’altitudine e alla posizione geografica di Panama.

La notizia di questo caffè di lusso si è diffusa rapidamente sui social media, suscitando opinioni pubbliche diverse.

Alcuni hanno notato che, finché la trasparenza dei prezzi è garantita, le persone possono decidere se desiderano pagare per un’esperienza così stravagante. Sono stati fatti confronti con bevande alcoliche di lusso, sottolineando che l’eccesso di prezzo si rivolge a diversi gruppi di consumatori.

Luca Argentero inaugura il nuovo Campo base di 1 Caffè Onlus nel Parco del Valentino a Torino

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Il logo di 1 Caffè Onlus

L’attore Luca Argentero ha presentato martedì 14 novembre il nuovo campo base di 1 Caffè Onlus, l’associazione no profit fondata dallo stesso attore (e di cui è vicepresidente) e da Beniamino Savio. La nuova sede sarà ubicata nel Parco del Valentino. Leggiamo di seguito la prima parte dell’articolo di Simona De Ciero per Il Corriere della Sera.

1 caffè onlus si Luca Argentero nella nuova sede a Torino

TORINO – “Nessuno si salva da solo. Ed è per questo che unirsi mettendo a sistema diverse competenze resta di fondamentale importanza, in ogni settore della nostra vita, umano e professionale. È questo il punto di vista da cui siamo partiti per offrire il nostro contributo e rendere ancora più splendida questa città già meravigliosa: Torino”.

È così che il torinese Luca Argentero ha salutato il pubblico martedì 14 novembre, all’inaugurazione del nuovo campo base di 1 caffè onlus, l’associazione no profit fondata dal noto attore no profit (e di cui è vicepresidente) e da Beniamino Savio, della onlus.

“La nostra associazione è nata più di dieci anni fa ponendo le sue radici nel crowdfunding digitale allora per lo più sconosciuto – continua Argentero -. Oggi, invece, vogliamo porre radici profonde a livello territoriale e lo splendido Villino Caprifoglio del Valentino, per anni chiuso al pubblico, è l’occasione ideale per farlo”.

A un anno di distanza dall’avvio dei lavori, infatti, 1 Caffè onlus, realtà sociale digitale nata per sostenere le piccole medie associazioni no profit italiane attraverso la diffusione della cultura del gesto del dono, restituisce alla comunità uno dei simboli della Città di Torino, il Villino Caprifoglio, e lo fa coinvolgendo attori pubblici e privati del territorio.

L’immobile, bene di notevole rilevanza per la Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio della Città Metropolitana di Torino, dopo un’importante opera di restauro conservativo e di valorizzazione, diventa sede di un progetto volto a professionalizzare gli enti del Terzo Settore.

Per leggere la notizia completa basta cliccare qui

Caffè Vergnano e Federica Pellegrini al fianco di D.i.Re nella Giornata contro la violenza sulle donne, 25/11

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Carolina Vergnano, ceo Caffè Vergnano (immagine concessa)

SANTENA (Torino) – In occasione del 25 novembre, Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, Caffè Vergnano – tramite il suo progetto di responsabilità sociale Women in Coffee – e Federica Pellegrini continuano il loro impegno comune a favore delle donne e contro ogni tipo di violenza di genere schierandosi a fianco di D.i.Re – la Rete nazionale antiviolenza che lavora ogni giorno per supportare le organizzazioni socie nelle azioni di sostegno delle donne, per promuovere l’attivazione di azioni politiche per la prevenzione ed il contrasto alla violenza di genere per la diffusione di buone pratiche.

Caffè Vergnano e Federica Pellegrini per il contrasto alla violenza di genere

In questa giornata Caffè Vergnano attiverà un’asta benefica, dal 25 novembre al 9 dicembre sul sito dell’organizzazione CharityStars, durante la quale saranno venduti alcuni preziosi cimeli sportivi della campionessa olimpica ed alcune stampe in Limited Edition realizzate dall’illustratrice Pennika ed autografate da Federica.

L’intero ricavato dell’asta sarà devoluto a sostenere le attività di D.i.Re. Anche Women in coffee parteciperà in maniera attiva donando il 5% del ricavato della vendita della
Pink Collection nel mese di novembre all’associazione.

“Siamo onorate di fare, nel nostro piccolo, la differenza in un’occasione così importante a supporto delle donne di tutta Italia. Ci schieriamo contro ogni tipo di violenza e, per quanto possibile, sosteniamo chi ogni giorno lavora attivamente in questo campo per garantire una vita ed un futuro migliore.” affermano Carolina Vergnano, ceo Caffè Vergnano e Federica Pellegrini, campionessa olimpica di nuoto.

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Federica Pellegrini (immagine concessa)

Antonella Veltri, presidente D.i.Re – Donne in Rete contro la violenza: “Crediamo che questa partnership possa essere utile, sotto vari punti di vista: far conoscere meglio il fenomeno della violenza maschile alle donne ed al pubblico di Caffè Vergnano, far sapere alle donne che vivono situazioni di maltrattamento o violenza che non sono sole e che possono rivolgersi ad un centro antiviolenza della nostra Rete per essere supportate. Ma anche diffondere la necessità di un cambiamento culturale radicale per contrastare questo odioso fenomeno. Grazie all’azienda Caffè Vergnano e a Federica Pellegrini, che già ci ha supportate in passato.”

Insieme si può fare la differenza. Una convinzione che ogni giorno muove il progetto Women in Coffee e che, anche in questa occasione, si rivela vincente.

Per saperne di più basta cliccare qui e qui.

La scheda sintetica di Caffè Vergnano

Caffè Vergnano è una delle più antiche torrefazioni italiane a livello nazionale. Fondata nel 1882 e ancora oggi guidata dalla famiglia, da 140 anni racconta il rito dell’autentico espresso italiano portando in una tazzina profumi e aromi di tutto il mondo. Il segreto delle miscele è la tostatura, lenta e tradizionale che valorizza ogni singola origine, nel rispetto della materia prima.

Le miscele Caffè Vergnano si trovano nella grande distribuzione, nei migliori bar e negli oltre 180 Caffè Vergnano 1882, la catena di caffetterie all’italiana
presente in tutto il mondo.

La scheda sintetica di D.i.Re. – Donne in rete contro la violenza

E’ la Rete nazionale antiviolenza e si compone di 87 organizzazioni dislocate sul territorio nazionale, che gestiscono Centri antiviolenza e Case rifugio, affiancando oltre 20.000 donne ogni anno.

D.i.Re e le organizzazioni socie sono attive politicamente per determinare il cambiamento culturale necessario per l’eliminazione della violenza maschile alle donne.

Eureka a Host con il lancio delle macchine per l’espresso Costanza e Pura e la nuova generazione dei macinacaffè

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La macchina espresso Pura (immagine concessa)

FIRENZE – Quello che si è appena concluso è stato un Host ricco di sorprese per i molti appassionati che hanno fatto visita allo stand Eureka in fiera: novità di brand, con il lancio di Eureka Home e di Eureka Accessory Collection ad affiancarsi alla già ricca offerta Eureka, e novità di catalogo, con gamme di macinacaffè in continua espansione e l’apertura di nuove linee di prodotto altamente tecnologiche e di design.

Eureka a HostMilano 2023

Il tutto incorniciato da una successione di masterclass e di coffee show tenuti da professionisti italiani e internazionali, che hanno fatto dello stand fiorentino il palcoscenico di riferimento per l’approfondimento e l’innovazione di tutta la kermesse meneghina.

Cinque giorni che hanno consolidato la leadership di Host Milano quale hub globale di riferimento per l’innovazione nell’ospitalità professionale, con più di 2.100 espositori e oltre 180 mila visitatori provenienti da più di 160 paesi diversi: una vocazione internazionale che ben si coniuga con la realtà Conti Valerio, sempre più proiettata nel consolidamento della sua leadership di mercato, in Italia e nel mondo.

“Viviamo ogni edizione di Host come un’occasione per mostrare ai partner di tutto il mondo le molte novità che abbiamo preparato per loro – sorride Maurizio Fiorani, managing director di Eureka – tanto nel segmento prosumer quanto in quello commerciale: mi rallegra il fatto che, nonostante si sia ormai trasmessa una sorta di abitudine all’innovazione, ci siamo dimostrati ancora una volta capaci di sorprendere e stupire, ampliando l’offerta di attrezzature e il numero di soluzioni disponibili“.

Le novità dell’azienda

La rivoluzione Eureka è subito evidente nella presentazione delle macchine espresso Costanza e Pura, un vero unicum per un’azienda che fino a oggi si era dedicata all’eccellenza nella macinatura: in una perfetta combinazione di estetica e funzionalità i due modelli si declinano entrambi in due versioni ciascuna, ampliando le soluzioni tecniche disponibili e completando l’esperienza domestica in un unico grande abbraccio Eureka, dalla macchina al Mignon che gli sta accanto, dai chicchi di caffè all’estrazione in tazza.

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Il team Eureka a Host (immagine concessa)

Le novità del catalogo Eureka 1920 continuano con la presentazione di un’intera nuova generazione di Mignon, ancora più dedicata al coffee lover esperto e appassionato nei vari tipi di estrazione del caffè: la tradizione di un prodotto oggi leader del proprio settore si rinnova così con soluzioni tecnologiche che soddisfano chi ricerca, innanzitutto, prestazioni e precisione ancora più elevate, ma anche chi è attento a una facilità di utilizzo e una personalizzazione dell’esperienza ancora maggiori.

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Mignon Single Dose Pro (immagine concessa)

Perfetta esemplificazione di tutto questo è il nuovo sistema di rilevamento della distanza delle macine, con l’intervallo (in un valore puntuale compreso tra 0 e 300) visibile a schermo, per comprendere appieno l’esatta dimensione di macinatura ed essere sempre in grado di impostare il settaggio desiderato per le proprie ricette.

Le novità tecniche qui introdotte attraversano l’offerta prosumer del gruppo abbracciando anche il catalogo Eureka Oro, dove fa bella mostra il nuovo Mignon Single Dose Pro, ulteriore evoluzione di un modello già diventato iconico per i coffe lovers di tutto il mondo, con un passo avanti rispetto all’attuale versione in termini di usability e di ritenzione zero. I riflettori qui sono puntati sul nuovo sistema anti-ritention con cui il modello è equipaggiato, che garantisce una riduzione della ritenzione del 70% rispetto alla versione attualmente sul mercato.

Ad arricchirsi è anche l’offerta grind-by-weight del gruppo, dopo il felice esordio del Mignon Libra dell’anno scorso, affiancato oggi da versioni con macine da 65 mm sviluppate per eccellere nell’estrazione filtro e nell’all-purpose

Ma l’esperienza supera i confini Mignon per approcciare anche la linea Atom, con la nascita della gamma W, lo strumento perfetto tanto per un consumatore domestico quanto per un barista orientato sia alla precisione nella macinatura sia ad un prodotto performante (fino a 6 g/s nella versione 75 mm).

atom w
Atom W (immagine concessa)

Il nuovo display in dotazione, inoltre, consente di selezionare intuitivamente i grammi necessari, senza sprecare caffè.

In definitiva, si tratta di uno strumento silenzioso (circa 60 dB) che coniuga i migliori brevetti Eureka in uno strumento solido e robusto, in particolare grazie al corpo in metallo e alla forcella 100% inox.

Maurizio Fiorani Managing director di Eureka
L’ingegner Maurizio Fiorani, managing director di Eureka

“Abbiamo voluto coniugare le performance professionali del macinacaffè con la semplicità e la rapidità di un sistema di erogazione altamente intuitivo – spiega ancora Maurizio Fiorani – il nuovo sistema di pesa interno è estremamente versatile, sia per le esigenze degli operatori professionali, sia per l’utilizzo domestico, dove è aumentata notevolmente la fetta di appassionati alla costante ricerca di prodotti performanti, in grado di garantire un’ottima qualità in tazza per ogni tipologia di caffè e nello stesso tempo facili da usare.”

Proseguendo il percorso nelle novità dell’offerta commercial si impone all’attenzione in tutta la sua iconicità il nuovo Zeus One, compimento di un percorso tecnologico e innovativo che trova oggi traduzione in un prodotto versatile e al tempo stesso altamente sofisticato, sviluppato per l’utilizzo in single dose ma perfettamente a suo agio nel garantire altissime prestazioni a elevati volumi, grazie alla tecnologia ICE-motion del proprio motore a corrente alternata a giri variabili, unico nel mercato, e alle macine Pure Diamond con le quali è equipaggiato.

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Zeus (immagine concessa)

Il riferimento alle macine dà l’opportunità di introdurre il grande lavoro di ricerca e di sviluppo compiuto dall’azienda fiorentina in questo campo, l’ultima delle grandi novità Eureka che abbiamo la possibilità di approfondire in questo articolo

Grazie infatti alla collaborazione con ItalMill, azienda leader della produzione di macine entrata a far parte del gruppo aziendale, Eureka a Host ha presentato una vera e propria collezione di macine personalizzate per tipologia di utilizzo, con geometrie e materiali tailor-made per ogni estrazione.

Sono proprio loro il fiore all’occhiello del nuovo marchio Eureka Accessory, nato per abbracciare in un unico catalogo l’offerta sempre più ampia di accessoristica che l’azienda sta sviluppando, in uno sforzo dedicato a personalizzare e qualificare sempre più l’espressione della propria passione da parte dei molti coffee lover che ogni giorno la scelgono.

La scheda sintetica di Conti Valerio

Fondata nel 1920 dall’imprenditore toscano Aurelio Conti, Conti Valerio Srl, con i marchi di punta Eureka 1920 ed Eureka ORO, oggi rappresenta l’avanguardia dei macinacaffè e macinadosatori per il canale professionale e per la casa.

L’azienda di Sesto Fiorentino (FI) ha registrato nel 2022 un fatturato di 60 milioni di euro derivante per il 98% dalle attività export e oltre 200.000 macinacaffè prodotti.

Eureka investe il 5% del fatturato annuo in ricerca e sviluppo e nel biennio 2018/19 ha ottenuto sei nuovi brevetti tecnologici ed ha ampliato la gamma con nuove linee che fanno leva su tecnologia e design. Con oltre cento dipendenti diretti, l’azienda vanta un’età media delle risorse umane pari a trentacinque anni.

Nasce la Guida horeca di CGA by NielsenIQ: l’Italia conta più di 400mila locali, a Milano i bar sono 4.956

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La fotografia di CGA by NielsenIQ (dati concessi)

MILANO – CGA by NielsenIQ, principale società di consulenza per la misurazione, l’analisi e la ricerca nel settore On Premise, in collaborazione con Jakala, delinea la mappa del settore italiano della consumazione fuori casa attraverso la nuova Guida horeca, un’anagrafica di tutti i punti di consumo presenti sul territorio nazionale integrata in TradeDimensions 2.0, una piattaforma di geo-data management.

La prima fotografia completa del mercato del fuori casa con la Guida horeca

I dati raccolti da CGA by NielsenIQ evidenziano quanto il panorama dei locali italiani sia decisamente vario e vivace: si contano infatti più di 400.000 locali – tra cui bar, ristoranti, servizi di ospitalità e altri come gelaterie, pasticcerie, rosticcerie e gastronomie.

Inoltre, il 17% dei punti di consumo dell’intero Paese si concentra soprattutto in 12 grandi metropoli, mentre il 44% dei locali si trova nei centri cittadini. Un dato che schizza al 60% se si considerano solo enoteche e locali serali.

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Principali occasioni di consumo nei bar (dati concessi)

Per esempio, esaminando la città di Milano, la Guida horeca di CGA by NIQ, individua più di 12.000 punti di consumo, di cui 6.081 ristoranti, 4.956 bar, 796 alloggi e 716 altri tipi di locale che offrono servizi differenti come gelaterie, rosticcerie o panetterie, ovvero i cosiddetti fornitori di prodotti d’impulso.

Tipologie di locali e momenti di consumo

La scena culinaria italiana è variegata e caratterizzata da molteplici locali in cui è possibile gustare pietanze di cucine diverse. Più della metà dei ristoranti presenti nel Belpaese, ovvero il 54%, è incentrato sulla cucina italiana, seguono le pizzerie (19%) o le formule “ristorante-pizzeria” (12%).

Completano l’offerta i ristoranti etnici (6%), i locali che preparano cibo d’asporto (5%), le paninoteche e le piadinerie (3%) e, infine, i fast-food (1%). Tra i ristoranti italiani, circa il 13% si caratterizza per un indice di eccellenza elevata o medio-elevata, con un’offerta di esperienze di consumo particolarmente distintiva e di livello premium.

Inoltre, considerando il dinamico segmento del fuori casa italiano, il consumo di cibo dipende non solo dal menu, ma anche dallo specifico momento della giornata. Nel caso dei bar, stando ai dati di CGA by NielsenIQ, in Italia il momento della colazione è la principale occasione di consumo per il 48% degli esercizi, seguita dal pranzo (30%), mentre il dopo cena è un momento ideale nel 13% dei casi; diversamente da aperitivo (9%) e cena (1%).

Turismo: motore della consumazione fuori casa

La consumazione fuori casa nel nostro paese è fortemente connessa al settore turistico: il 40% dei locali infatti si trova in un comune costiero e, tra questi, il 10% è collocato direttamente sulla spiaggia.

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La fotografia dei ristoranti in Italia (dati concessi)

Inoltre, più dell’80% degli hotel e dei B&B è dislocato in comuni che vantano un indice turistico elevato o medio-elevato, a dimostrazione che queste località risultano particolarmente attrattive per il mercato italiano del fuori casa.

Daniela Cardaciotto, On Premise Sales Leader Italia di CGA by NIQ, dichiara: “All’interno del settore italiano della consumazione fuori casa, un canale particolarmente attivo e dinamico nel nostro Paese, la Guida Horeca rappresenta una bussola per orientarsi nelle complesse dinamiche del settore”.

Cardaciotto continua: “Infatti, fornisce un’anagrafica di tutti i punti di consumo in cui è possibile effettuare consumazione in loco e permette di segmentarli in funzione di diverse variabili – dalla collocazione geografica all’occasione di consumo, dalla tipologia di canale all’affinità del singolo punto vendita con specifici prodotti”.

C’è di più: “In questo modo, grazie anche all’integrazione con i dati sulle abitudini dei consumatori attraverso la piattaforma TradeDimensions 2.0, consente agli operatori del settore di rimanere costantemente aggiornati sull’evoluzione e sulle opportunità del mercato, e di prioritizzare le proprie strategie sui punti di consumo più affini e potenziali per il proprio business”.

La scheda sintetica di CGA by NielsenIQ

CGA by NielsenIQ è la principale società di consulenza per la misurazione, l’analisi e la ricerca nel settore On Premise che favorisce la crescita dei marchi di cibo e bevande di maggior successo al mondo.

Con oltre 30 anni di esperienza e i migliori risultati di ricerca, dati e analisi, CGA è in una posizione unica per aiutare le aziende del settore On Premise a sviluppare strategie vincenti per la crescita.

CGA by NielsenIQ collabora con fornitori di alimenti e bevande, proprietari di marchi di consumo, grossisti, enti governativi e distributori per pub, bar e ristoranti per proteggere e plasmare il futuro dell’esperienza On Premise.

La sua missione è analizzare dati sui comportamenti del settore e insight di esperti per offrire ai marchi un vantaggio competitivo e garantire che il mercato che amiamo sia il più vivace possibile. Per maggiori informazioni basta cliccare qui.

 

Alessandro Mecca, quando l’alta ristorazione serve la moka al tavolo: “Inserito da subito lo specialty”

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Una veduta panoramica del ristorante Alessandro Mecca (foto concessa)
Una veduta panoramica del ristorante Alessandro Mecca (foto concessa)

MILANO – Il mondo della ristorazione di alta gastronomia è ancora da esplorare, soprattutto per quanto riguarda il livello mantenuto costante in tutta l’offerta: dall’antipasto, sino al caffè. Sì, perché la tazzina a chiusura del pasto, trova il suo valore in locali ricercati come lo è Alessandro Mecca al Castello di Grinzane Cavour, in provincia
di Cuneo.

Tutte le materie prime usate nel ristorante gastronomico Al Castello di Grinzane Cavour vengono scelte perché rispecchiano alti standard: freschezza del prodotto, provenienza, metodi di produzione e confezionamento a basso impatto ambientale.

Il caffè, non fa eccezione, anzi, è parte integrante di questo processo selettivo.

Alessandro Mecca, come si beve il caffè dentro un ristorante del vostro livello? La gente cosa si aspetta?

“Le persone chiedono sempre in automatico l’espresso e per questo motivo, lo prepariamo spesso. La proposta di uno specialty viene apprezzata molto dal cliente più appassionato, che è contento di trovarlo in carta e di approfondirne la conoscenza. Allo stesso modo, noi siamo felici di raccontarglielo.

Abbiamo due opzioni per il caffè: l’iTierra! di Lavazza e uno specialty di Giovannacci Caffè, che però prepariamo con la moka che si presta di più a enfatizzare il monorigine.”

Ma lei da chef, come è arrivato al mondo degli specialty?

“Anni fa avevo seguito delle lezioni presso Caffè Vergnano ed è stata l’occasione per assaggiare una serie di caffè diversi. Da lì mi sono appassionato al mondo dietro la bevanda.

Penso che un ristorante gastronomico cerca e dovrebbe curare ogni aspetto del pasto, quindi anche il caffè e persino a cena, momento in cui l’85% della clientela lo ordina.”

Perché e quando avete deciso che anche il caffè doveva esser valorizzato alla pari del resto della vostra offerta?

“Abbiamo inserito da subito lo specialty ed è stato sostenibile perché contiamo soltanto 8 tavoli e abbiamo un taglio gastronomico frutto di una grossa ricerca sulla materia prima.

Collaboriamo con piccoli produttori della zona e quindi abbiamo sempre pensato che fosse giusto, coerente, che allo stesso modo in cui acquistiamo l’olio di un certo tipo, scegliessimo un caffè di un certo tipo.

Il cliente è contento di chiudere l’esperienza con una tazza di livello. Bere uno specialty dopo 8 portate, conclude il pasto in maniera diversa.”

Ci racconta la carta dedicata al caffè e come la presentate al cliente?

“Abbiamo selezionato due tipi di caffè, un Etiopia e un Brasile, il primo per una tazza più aromatica e pungente, il secondo per palati più rotondi. Abbiamo un cartoncino dalla grafica accattivante e il servizio avviene al tavolo, con un processo che abbiamo imparato da Giovannacci Caffè: l’acqua a 80 gradi, con il cestello aperto facciamo cuocere l’acqua per 3 minuti circa e quando si estrae il succo, spegnamo il fornetto e si porta ai commensali.

La moka servita al tavolo (foto concessa)

Questa preparazione regala molto un’atmosfera casalinga e i clienti sono contenti di poterlo condividere.”

È più semplice parlare di varietà, terroir e origini per il caffè, in un posto come il vostro immerso nelle Langhe, dove il collegamento con il vino viene quasi naturale?

“In generale, c’è poca cultura di caffè in Italia: siamo grandissimi bevitori di espresso, ma se si parla di specialty ed estrazioni alternative, si brancola nel buio.

I clienti appassionati sono contenti di assorbire e conoscere cose nuove, ma chi non ha voglia di passare troppo tempo a studiare non è interessato a sperimentare. Da parte nostra però, c’è la volontà di fare divulgazione su questa bevanda.”

Avete scelto di utilizzare la moka: qual è il motivo dietro questa scelta invece di orientarsi sul classico espresso e come hanno reagito i vostri clienti?

“La moka è stata dettata innanzitutto da un’esigenza di gestione degli spazi: dentro il castello sono piuttosto risicati. E poi ci piaceva la condivisione del caffè accompagnata dai biscotti, dalla pasticceria e di poter raccontare la bevanda insieme ai clienti. La moka, poi, è anche il simbolo dell’ospitalità italiana.”

Però avete deciso di non rinunciare all’espresso: che macchine usate?

“Per l’espresso usiamo un modello Wega Coffee Machine e un macinino Fiorenzato on demand. Il barista o il personale di sala sono formati adeguatamente e i volumi di caffè ci consentono di sostenere l’investimento: tra caffetteria e ristorante, totalizziamo circa nove chili a settimana.”

Com’è nata la collaborazione con la torrefazione Giovannacci?

“Ho assaggiato i loro prodotti in un ristorante che frequentavo, mi è piaciuto e l’ho contattato a metà di gennaio a Finale. Da lì è iniziata la nostra collaborazione. Abbiamo degustato e scelto insieme le proposte da portare in Alessandro Mecca.”

Il prezzo è un problema?

Dentro il ristorante (foto concessa)

Moka ed espresso hanno lo stesso prezzo al ristorante, di 3 euro. Le persone si trovano all’interno di un contesto in cui sanno che i prezzi saranno leggermente più elevati, e per questo non si mettono il problema.

Tre euro, aggiungerei, non è un costo elevato, anche perché poi il caffè viene servito insieme alla pasticceria, quindi sembra più giustificato dall’esperienza.”

In futuro vorreste spingervi verso altre estrazioni alternative?

“Sì. Mi piacerebbe molto introdurre il chemex e il syphon. Ma bisogna avere il tempo necessario e una figura dedicata con esperienza.

Attualmente, siamo un totale di 11 persone. Siamo stati fortunati ad avere uno staff abbastanza integro da tempo. Abbiamo avuto difficoltà in sala nei mesi di giugno-luglio, ma ora abbiamo aggiunto nuove risorse valide che abbiamo assunto. Diciamo che in questo momento siamo in una bolla di vetro.

Cerchiamo di avere degli orari umani. È una scelta difficile e comporta spesso un maggiore impegno da parte nostra che vogliamo investire e offrire una buona vita ai nostri collaboratori.”

Export brasiliano in forte ripresa a ottobre, grazie al boom dei caffè robusta

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export brasiliano Brasile Cecafé
Il logo di Cecafé

MILANO – Export brasiliano in forte ripresa e prossimo ai massimi storici, a ottobre. Secondo i dati Cecafé, diffusi nella tarda serata di lunedì, il Brasile ha esportato, il mese scorso, 4.355.596 sacchi di caffè in tutte le forme: il dato è maggiore del 21,8% rispetto a quello di ottobre 2022 ed è vicino al massimo storico di 4,5 milioni registrato nello stesso mese del 2020.

A crescere (+24,5%) sono le esportazioni di caffè verde, che risalgono a 4.081.432 sacchi. I volumi di arabica raggiungono quota 3.419.381 sacchi, con un incremento dell’8%.

Ma a impressionare è soprattutto la progressione dei robusta: +479,5%, per un totale di 662.051 sacchi.

export brasiliano
(credits: Cecafé)

Si tratta del massimo dato mensile mai raggiunto dall’export brasiliano di questa tipologia di caffè.

Tale evoluzione riflette il rinnovato interesse degli esportatori per i robusta, motivato dalla forte ripresa dei prezzi, che rendono nuovamente convenienti le vendite sui mercati internazionali, piuttosto che in quello interno.

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idealo: caffè e-commerce, interesse in crescita del +169% rispetto al 2022

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idealo caffè
idealo lancia l’indagine sulle preferenze degli amanti del caffè nel Bel Paese (immagine concessa)

MILANO – In occasione della Giornata internazionale del caffè (1° ottobre), nata per volontà dell’International Coffee Organization nel corso di Expo Milano 2015, idealo – portale internazionale di comparazione prezzi leader in Europa – ha condotto un’indagine sulle preferenze degli amanti del caffè nel Bel Paese, scoprendo come la vendita di caffè sia sempre più in crescita anche nel comparto digitale.

L’analisi idealo per la Giornata internazionale del caffè

Due dati su tutti: rispetto allo scorso anno, l’interesse online nei confronti del caffè è aumentato del +169%, mentre quello legato a cialde e capsule è cresciuto del +113%[1]. Risultati che evidenziano come l’e-commerce del beverage sia un settore sempre più in crescita in Italia.

Secondo idealo, nella storica sfida tra moka e macchina per il caffè espresso – dunque tra tradizione e innovazione – sta continuando a vincere la seconda: quest’anno, l’interesse nei confronti delle macchine per caffè espresso ha coinvolto il 25% della platea, quello nei confronti della moka – invece – ha interessato solo il 5%, seppur in crescita rispetto allo scorso anno. Continuano a interessare molto, invece, le macchine da caffè a capsule (28%, le più desiderate nella categoria) e le macchine da caffè a cialde (12%)[2].

Restando in tema sfide, nel corso dell’ultimo anno le cialde hanno battuto le capsule, in dettaglio le prime hanno interessato circa due terzi della platea rispetto alle seconde[3]. Così come il caffè in grani ha avuto la meglio sul caffè già macinato, anche perché quasi sempre disponibile in confezioni risparmio da 1 kg[4].

A differenza dello scorso anno, l’inflazione ha colpito anche il mondo online della preparazione del caffè, registrando in media prezzi più alti di circa il +10%. Nel corso dell’ultimo anno, infatti, le macchine per caffè espresso sono arrivate a costare il 13% in più, mentre le macchine da caffè a cialde e quelle per caffè lungo l’11% in più. Incrementi anche sulle caffettiere Moka che sono arrivate a costare circa il 5% in più[5].

Tuttavia, gli effetti dell’inflazione possono essere pressoché annullati grazie all’utilizzo della comparazione prezzi.

Il mercato e-commerce, infatti, continua a consentire risparmi sostanziosi. Basti pensare che nel corso dell’ultimo anno l’acquisto di una macchina per caffè espresso ha potuto garantire risparmi online fino al 20%, quindi quasi 140 euro in meno, così come l’acquisto di cialde e capsule online ha consentito risparmi medi fino al 15%[6],[7].

“Negli ultimi anni stiamo assistendo ad un incremento importante del mercato online del food & beverage in Italia ed il segmento caffè rappresenta un boost di particolare valore per questa crescita – ha commentato Antonio Pilello, responsabile della comunicazione di idealo per l’Italia – Quest’anno anche l’e-commerce del caffè è stato colpito dall’inflazione, motivo per cui l’utilizzo di un comparatore prezzi risulta essenziale per identificare gli eventuali ribassi e spendere meno. Anche l’utilizzo dei filtri di ricerca è importante, per esempio quello che consente di individuare le confezioni risparmio da 1kg o più.”

La scheda sintetica di idealo

idealo è un comparatore prezzi con oltre 130 milioni di offerte di oltre 30.000 negozi online. L’azienda viene fondata a Berlino nel 2000 e da allora è cresciuta costantemente. Dal 2006 entra a far parte del gruppo editoriale Axel Springer SE (editore anche di Bild Zeitung). Attualmente è presente in Germania, Austria, Regno Unito, Francia, Italia, Spagna, con sei portali nazionali.

Nel corso dei suoi primi 22 anni di attività ha ricevuto eccellenti recensioni e ha vinto numerosi test condotti da enti autorevoli e indipendenti impegnati nella tutela dei consumatori.

Nel 2014 ha ottenuto dall’ente di certificazione tedesco TÜV Saarland il marchio di “comparatore certificato” per la qualità delle informazioni reperibili sul portale e le misure a protezione dei dati degli utenti.

idealo mette a disposizione dei propri utenti centinaia di test sui prodotti e opinioni di altri utenti, non limitandosi ad offrire un servizio di comparazione per individuare i prezzi più convenienti, ma ponendosi anche come una guida autorevole e imparziale allo shopping online con schede tecniche, filtri di ricerca avanzati e recensioni di esperti.

Oltre 1100 persone provenienti da quasi 40 nazioni lavorano nella sede di Berlino. idealo è una partecipazione di maggioranza di Axel Springer SE.

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Note

[1] idealo ha analizzato le intenzioni di acquisto sul proprio portale italiano, in particolare quelle relative alla Preparazione del caffè. Periodo: da settembre 2022 ad agosto 2023, messo a confronto con i dodici mesi precedenti. In dettaglio: caffè (+168,9%), capsule & cialde (+112,6%), caffettiere moka (+38,0%), macinacaffè (+35,5%), pulizia macchine da caffè (+32,2%), macchine caffè lungo (+17,9%), montalatte (+15,5%), accessori per macchine da caffè (+14,7%), macchine da caffè a capsule (+1,5%), macchine per caffè espresso (-6,0%), macchine da caffè a cialde (-14,1%). Totale (preparazione del caffè): +15,4%.

[2] idealo ha analizzato le intenzioni di acquisto sul proprio portale italiano, in particolare quelle relative alla Preparazione del caffè. Periodo: da settembre 2022 ad agosto 2023. In dettaglio: macchine da caffè a capsule (27,6% delle intenzioni di acquisto), macchine per caffè espresso (24,9%), capsule & cialde (24,8%), macchine da caffè a cialde (12,2%), caffettiere moka (5,3%), caffè (2,2%), montalatte (1,5%), macinacaffè (0,6%), pulizia macchine da caffè (0,5%), macchine caffè lungo (0,3%), sltro (Accessori per macchine da caffè, porta capsule (0,0%), pressa caffè (0,0%).

[3] idealo ha analizzato le intenzioni di acquisto sul proprio portale italiano, in particolare quelle relative ai tipi di capsule & cialde. Periodo: da settembre 2022 ad agosto 2023. In dettaglio: cialde caffè (45,5% delle intenzioni di acquisto), capsule espresso (36,4%), cialde espresso (17,8%), capsule cappuccino (0,3%).

[4] idealo ha analizzato le intenzioni di acquisto sul proprio portale italiano, in particolare quelle relative ai tipi di caffè. Periodo: da settembre 2022 ad agosto 2023. In dettaglio: caffè in grani (58,1% delle intenzioni di acquisto), caffè in grani per espresso (24,9%), caffè macinato (10,4%), caffè macinato per espresso (5,3%), caffè biologico (1,0%), caffè solubile (0,3%), caffè d’orzo (0,1%), cappuccino (0,0%).

[5] idealo ha analizzato i prezzi medi annuali sul proprio portale italiano, in particolare quelli relativi alla Preparazione del caffè. Periodo: da settembre 2022 ad agosto 2023, messo a confronto con i dodici mesi precedenti. In dettaglio: macinacaffè (+21,3%), macchine per caffè espresso (+13,4%), macchine caffè lungo (+11,3%), macchine da caffè a cialde (+11,3%), accessori per macchine da caffè (+10,5%), caffettiere moka (+5,0%), caffè (+4,4%), capsule & cialde (+3,7%), pressa caffè (+3,6%), porta capsule (+2,6%), pulizia macchine da caffè (+2,1%), macchine da caffè a capsule (-0,1%), montalatte (-3,0%). Totale (Preparazione del caffè): +10,4%.

[6] idealo ha analizzato i prezzi medi mensili sul proprio portale italiano, in particolare quelli relativi alla Preparazione del caffè. Periodo: da settembre 2022 ad agosto 2023. Per calcolare il risparmio massimo medio nell’arco di un anno, per ogni categoria il mese più vantaggioso è stato messo a confronto con quello più caro. In dettaglio (in percentuale): macinacaffè (-43,6%), macchine per caffè espresso (-19,6%), montalatte (-17,2%), capsule & cialde (-15,4%), macchine da caffè a cialde (-11,0%), pulizia macchine da caffè (-10,1%), macchine caffè lungo (-8,4%), caffè (-7,0%), caffettiere moka (-6,9%), pressa caffè (-6,7%), macchine da caffè a capsule (-6,3%), accessori per macchine da caffè (-6,2%), porta capsule (-3,5%).

[7] idealo ha analizzato i prezzi medi mensili sul proprio portale italiano, in particolare quelli relativi alla Preparazione del caffè. Periodo: da settembre 2022 ad agosto 2023. Per calcolare il risparmio massimo medio nell’arco di un anno, per ogni categoria il mese più vantaggioso è stato messo a confronto con quello più caro. In dettaglio (in euro): macchine per caffè espresso (-137€), macinacaffè (-88€), macchine da caffè a cialde (-15€), montalatte (-10€), macchine da caffè a capsule (-9€), macchine caffè lungo (-9€), capsule & cialde (-3€), pulizia macchine da caffè (-3€), caffettiere moka (-3€), accessori per macchine da caffè (-2€), pressa caffè (-2€), caffè (-1€), porta capsule (-1€).

È possibile consumare caffè durante la chemioterapia? La parola agli esperti

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MILANO – Bere una tazza di espresso durante la chemioterapia influisce negativamente sul trattamento del cancro? Sulla base delle attuali ricerche sul caffè, la risposta è no. Secondo il professor Lim Joo-han, specializzato in ematologia-oncologia presso l’Inha University Hospital, l’effetto del consumo di caffè sui malati di cancro, in particolare quelli sottoposti a chemioterapia, non è del tutto chiaro.

La relazione tra il caffè e il cancro

In un video sul canale YouTube della Korean Society of Medical Oncology (KSMO TV), il professor Lim ha spiegato che al momento non c’è un chiaro consenso sulla questione.

Nonostante i numerosi studi condotti sui potenziali effetti del caffè sul trattamento del cancro, Lim ha affermato che è difficile trarre una conclusione definitiva.

“Ci sono alcuni studi che hanno riportato effetti positivi e tutt’altro che negativi”, ha detto Lim. “Ci sono prove che il consumo di caffè non è dannoso nel contesto di temi come la sensibilità all’insulina, ma è difficile dire quanto ne si dovrebbe bere e se è davvero salutare.”

Quindi, va bene per i malati di cancro bere caffè durante la chemioterapia? La risposta, secondo gli esperti, è sì.

“Quello che sappiamo per certo è che bere caffè non influisce negativamente sull’esito del trattamento dei malati di cancro, quindi è possibile consumarlo”, ha concluso Lim.