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Ivs Group: fatturato 538,6 mln, +49,7% sul 2022

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Ivs Group coffeecapp
Il logo Ivs group

MILANO – Il Consiglio di amministrazione di Ivs Group S.A. (Milano: IVS.MI) si è riunito il 14 novembre 2023, sotto la presidenza di Paolo Covre, per esaminare ed approvare il resoconto intermedio di gestione del gruppo IVS al 30 settembre 2023, di seguito sintetizzata.

Sintesi dei risultati al 30 settembre 2023

  • Fatturato consolidato pari a euro 538,6 milioni, in aumento del 49,7% rispetto a settembre 2022.
  • Ebitda pari a euro 78,6 milioni. Ebitda Adjusted  euro 81,4 milioni, +30,2%
  • Ebit pari a euro 19,1 milioni. Ebit Adjusted euro 21,9 milioni (+34,4%).
  • Utile netto consolidato pari a euro 4,7 milioni. Utile netto adjusted consolidato pari euro 6,9 milioni.
  • Indebitamento finanziario netto pari a euro 422,5 milioni (inclusi euro 64 milioni da effetti IFRS16)

Andamento della gestione

Il fatturato consolidato al 30 settembre 2023 ammonta a euro 538,6 milioni, +49,7% rispetto ai Euro 359,8 milioni al 30 settembre 2022, che includeva per un trimestre le attività entrate nel gruppo con la business combination con Liomatic, GeSA e Vendomat.

In base alla nuova suddivisione delle attività del gruppo, i settori operativi hanno riportato il seguente andamenti dei ricavi (prima delle elisioni intercompany intra-settore).

  • attività di gestione vending (che include i settori operativi vending di Italia, Francia, Spagna e Altri paesi minori): euro 364,7 milioni, +33,2% rispetto a euro 273,8 milioni al 30 settembre 2022.
  • attività di rivendita: euro 99,5 milioni. Si tratta di un settore non presente nel perimetro ante business combination, pertanto il confronto con il terzo trimestre 2022, che presentava un fatturato di euro 29,3 milioni, non è molto Attraverso le attività acquisite, il gruppo è diventato leader in Italia anche in questo importante segmento di mercato.
  • attività nel settore horeca: euro 16,3 milioni. Anche in questo caso si tratta di un settore sostanzialmente nuovo per Ivs Group (fatturato a settembre 2022 pari Euro 5,1 milioni), rappresentato prevalentemente da attività controllate da Liomatic (in Spagna) e da attività avviate da Ivs nel secondo semestre 2022.
  • attività della divisione Coin: Euro 28,0 milioni (+45,6%) da Euro 19,2 milioni, senza apporti dalla business combination, ma con l’acquisizione del Gruppo N-And (specializzata nella produzione e vendita di schermi touch, principalmente destinati al settore del vending e alla ottimizzazione di user interfaces digitali), vede un aumento delle vendite in tutte le principali aree e la continua crescita della app di pagamento CoffeecApp (oltre 1,5 milioni di utenti registrati e circa 000 utenti attivi).

Nel vending, il numero totale di erogazioni del gruppo al 30 settembre 2023 è stato pari a 740,3 milioni, +28,7% rispetto a 575,2 milioni al 30 settembre 2022.

Il prezzo medio delle erogazioni del periodo (al netto dell’IVA) è stato pari a euro 52,30 centesimi, da euro 50,50 centesimi nell’analogo periodo 2022 (+3,6%).

L’effettivo aumento dei prezzi in percentuale è in realtà stato superiore, ma il dato è mediato dai prezzi di Liomatic e GeSA che, nel mercato italiano, risultano nel primo caso sostanzialmente allineati a quelli di Ivs (seppur con una maggiore incidenza del costo del venduto) e nel secondo mediamente inferiori del 10%.

La politica di aumento dei prezzi di vendita continuerà a dispiegarsi a lungo sull’intera base di clientela.

L’Ebitda, pari a euro 78,6 milioni, da circa euro 61,8 milioni di settembre 2022, è in aumento del 27,3%.

L’Ebitda Adjusted consolidato è pari a euro 81,4 milioni, in aumento del 30,2% rispetto a Euro 62,5 milioni di settembre 2022.

Sull’Ebitda del 3° trimestre 2023 hanno influito negativamente specifici costi emersi in alcune nuove aree geografiche (Germania), insieme ad un andamento debole dei volumi dei consumi nel mese di settembre.

L’Ebit Adjusted consolidato sale a euro 21,9 milioni al 30 settembre 2023 (+34,3% da Euro 16,3 milioni a settembre 2022),

L’utile netto consolidato a settembre 2023 è pari a euro 4,7 milioni.

L’utile Netto Adjusted al netto delle voci considerate non ricorrenti, è pari a euro 6,9 milioni (prima di euro 1,3 milioni attribuibili alle minoranze).

Gli utili delle diverse aree di business, caratterizzate da differenti livelli di redditività, in particolare il vending e l’attività di rivendita, iniziano a riflettere i benefici attesi dalla business combination.

Gli ammortamenti riflettono l’allocazione a specifiche attività ammortizzabili di parte del prezzo pagato e dell’avviamento emerso dalla business combination (circa Euro 5,3 milioni di ammortamenti nei nove mesi del 2023.

Complessivamente, gli ammortamenti di asset intangibili legati alle acquisizioni del gruppo (es. ammortamento lista clienti, marchi) sono pari a euro 9,9 milioni.

Ove fossero raffrontati in termini omogenei e a parità di perimetro, a settembre 2023 rispetto a settembre 2022 (con la business combination da inizio 2022), gli incrementi di tutti parametri di redditività (Ebitda, Ebit, utile ante imposte e utile netto) sarebbero rilevanti, nell’ordine – rispettivamente – dell’8%, del 31%, del 148% e del 1000%.

La Posizione finanziaria netta è negativa per euro 422,5 milioni (inclusi circa Euro 64,0 milioni derivanti da contratti di affitto e leasing in base alle previsioni del principio IFRS 16), rispetto a Euro 417,0 milioni (restated) a fine 2022.

Sono inclusi nella PFN euro 10,4 milioni per dividendi (pagati a luglio), gli interessi (circa Euro 8 milioni) maturati sulle obbligazioni con scadenza ottobre 2026, mentre è escluso il cospicuo credito IVA (Euro 13,4 milioni a fine settembre 2023).

Nel corso dei primi 9 mesi del 2023 il gruppo Ivs ha generato un flusso di cassa operativo pari a euro 62.0 milioni, in forte aumento rispetto euro 8,4 milioni al 30 settembre 2022.

All’interno del cash-flow operativo del 3° trimestre 2023 si è registrato un aumento significativo della liquidità assorbita dall’andamento del capitale circolante (circa 20,5 milioni), mentre nel 3° trimestre 2022 il regolamento di pagamenti immediatamente seguenti la Business Combination rende poco significativo il dato del periodo.

Nei primi 9 mesi del 2023 sono stati effettuati pagamenti per investimenti fissi netti pari a Euro 38.4 milioni (euro 28,8 milioni al 30 settembre 2022) e euro 3,3 milioni per acquisizioni (non paragonabile il dato al 30 settembre 2022, che includevi prezzi pagati nella business combination).

Altri fatti di rilievo ed operazioni poste in essere dopo il 30 settembre 2023 e previsioni per l’esercizio

 Il 2023 rappresenterà il primo intero anno di Ivs Group nell’assetto e perimetro di business determinati dalla business combination iniziata a luglio 2022. L’integrazione, finalizzata a rafforzare la leadership nei mercati e nelle attività di riferimento del gruppo, basata su eccellenza gestionale e su sinergie di costi e ricavi, sta procedendo secondo i piani, che si proponevano il raggiungimento dei benefici dell’integrazione in un periodo di circa due anni dall’operazione.

Lo scenario attuale, con la nota alta inflazione e il conseguente impatto sui consumi, evidenziatosi in particolare a partire dal 3° trimestre 2023, ha un poco rallentato la piena ripresa dei volumi di vendita rispetto alle previsioni.

Tale rallentamento potrà essere compensato da nuovi importanti contratti, già acquisiti, con grandi gruppi internazionali del settore automotive e in luoghi con alta visibilità e frequenza di passeggeri nel settore dei trasporti, che consentiranno anche una ulteriore crescita dei sistemi di pagamenti digitali e di contatto diretto presso i consumatori finali.

Allo stesso tempo, sarà intensificato l’impegno per una ancor più efficiente allocazione delle risorse e per la ricerca di risparmi individuabili all’interno delle più ampie dimensioni del gruppo.

Nel core business del vending si conferma la possibilità di raggiungere a fine 2023 l’importante soglia di un miliardo di erogazioni, con un aumento dei margini in tutte le aree di business.

I risultati nel dettaglio

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Venditalia 2024: confermata la presenza di oltre 100 espositori

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Lo stand Gimoka a Venditalia (immagine concessa)

MILANO – Mancano poco più di sei mesi a Venditalia 2024 in programma dal 15 a 18 maggio 2024 a Fieramilano (Rho) e la più importante manifestazione internazionale della distribuzione automatica ha già stabilito nuovi record di partecipazione. I numeri delle adesioni sono infatti davvero ragguardevoli: oltre 100 espositori hanno già acquistato importanti spazi espositivi all’interno dei padiglioni 8-12 di Fieramilano Rho.

Il ritorno di Venditalia

La manifestazione è lo specchio di un settore, che nonostante le crisi globali, continua ad essere vitale: nei primi nove mesi del 2023 il settore della distribuzione automatica ha, infatti, continuato a crescere, registrando 1,2 miliardi di fatturato (+1,8%), e oltre 3 miliardi di consumazioni (+1,7%): ripresa più contenuta rispetto allo stesso periodo del 2022 quando le consumazioni erano cresciute dell’8% (dati Ipsos per Confida, Associazione italiana distribuzione automatica).

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Il ritorno di Venditalia (immagine concessa)

L’Italia, nel campo della distribuzione automatica, è leader a livello europeo: il comparto genera un indotto occupazionale di oltre 33mila persone e include più di 3mila imprese.

Venditalia 2024, organizzata da Venditalia Servizi e promossa da Confida, sarà per la prima volta ospitata nell’innovativo quartiere Fieramilano Rho, un’area espositiva unica per funzionalità degli spazi, varietà dei servizi e raggiungibilità, in grado di offrire a tutti gli espositori servizi di eccellenza e all’avanguardia, sia fisici che digitali.

Anche per questo la manifestazione si avvia ad un sold out annunciato, così come era stato per la scorsa edizione. È dunque importante che le aziende che desiderano partecipare come espositori si mettano in contatto con l’organizzazione della fiera, perché la griglia espositiva è in rapido completamento.

Nell’area espositori del sito internet sono presenti tutte le informazioni per prenotare lo stand desiderato.

La lista degli espositori che hanno aderito alla manifestazione continua a crescere, non solo in quantità, ma anche in qualità, vista l’importanza delle aziende che hanno già confermato gli spazi, tra cui diversi leader di spicco di molte delle categorie merceologiche presenti in fiera.

Venditalia si conferma quindi un appuntamento imperdibile per tutte le aziende che operano nel settore del vending, ma anche nei comparti collegati come il retail specializzato, i negozi automatici H24 e l’horeca.

Gli organizzatori puntano a migliorare il record di 20.000 presenze stabilito nella scorsa edizione investendo molte risorse per accrescere l’internazionalizzazione della fiera e allargando la presenza di buyer provenienti anche da Cina, Giappone, USA, Middle East e Nord Africa.

L’appuntamento con Venditalia 2024 è dal 15 al 18 maggio 2024 nei padiglioni 8-12 di Fieramilano Rho.

Essse Caffè presenta il panettone all’espresso di Sebastiano Caridi per Natale 2023

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Il maestro pasticcere Sebastiano Caridi presenta il panettone al caffè (immagine concessa)

BOLOGNA – Espresso e panettone: due rituali che raccontano l’eccellenza del saper fare italiano e che a Natale 2023 si incontrano in un esclusivo lievitato, frutto della collaborazione tra Essse Caffè e il maestro pasticcere Sebastiano Caridi. Artigianale, di raffinata qualità, in edizione limitata: in poche parole è questo il panettone al caffè che la Torrefazione bolognese propone per le prossime feste; l’elegante confezione in latta lo rende perfetto come regalo, ma sarà soprattutto il suo gusto a sorprendere, grazie a ingredienti speciali, sapienti abbinamenti e impeccabile processo di lavorazione.

Il panettone nato dalla collaborazione tra Essse Caffè e Sebastiano Caridi

Deciso e innovativo, è impastato con espresso all’italiana e arricchito con cubetti di goloso caramello.

Imprescindibile, il lievito madre, da fermentazione rigorosamente spontanea: l’impasto che ne risulta è poroso e in cottura sprigiona tutta la sua sofficità, in cui rimangono integre le qualità e le caratteristiche degli ingredienti utilizzati.

Le 62 ore di lavorazione – quattro lievitazioni a tempo e temperatura controllati, e due impasti – garantiscono una morbidezza e una consistenza eccezionali.

Un prodotto speciale che viene dall’incontro di due eccellenze italiane. Da una parte Essse Caffè, storica torrefazione bolognese guidata dalla famiglia Segafredo che da oltre 40 anni realizza pregiate miscele per i migliori bar, portando in tutta Italia – ma anche nel mondo – il meglio dell’Espresso.

Dall’altra, Sebastiano Caridi, giovane ma già affermato maestro pasticcere, che ha fatto dell’alta pasticceria un progetto rigoroso e in continua evoluzione.

“Il caffè è tra gli ingredienti più difficili da gestire in un grande lievitato. Da sempre desideravo perfezionare questo tipo di panettone, realizzandone uno che mantenesse il gusto persistente dell’espresso nell’impasto. Finalmente in Essse Caffè ho trovato la materia prima perfetta”, racconta Sebastiano Caridi.

“Questo panettone è in linea con il nostro concetto di eccellenza: l’alta qualità del caffè incontra l’alta pasticceria. Ecco dunque un lievitato pensato per i professionisti del bar che vogliono arricchire la propria proposta natalizia con un prodotto davvero straordinario e inedito”, fa eco Essse Caffè.

L’edizione limitata del panettone al caffè promette così di regalare uno speciale momento di festa: la ritualità del grande lievitato e quella del caffè espresso, interpretate ad arte per vivere il dolce delle feste in una rinnovata tradizione.

Per ulteriori informazioni basta cliccare qui.

La scheda sintetica di Essse Caffè

Scienza, sapienza e specializzazione: tre “S” che riassumono perfettamente i valori e la filosofia di Essse Caffè, storica torrefazione bolognese fondata nel 1979 da Francesco Segafredo assieme alle sorelle Chiara e Cristina.

Oggi Essse Caffè è un marchio di successo in tutta Italia e all’estero, sinonimo di autenticità ed eccellenza, contraddistinto dall’inconfondibile family feeling delle sue miscele. L’obiettivo? Garantire un prodotto di massima qualità, tutti i giorni, tutto l’anno, realizzando con cura l’intero processo, a partire dall’accurata selezione della materia prima.

Grazie alle collaborazioni universitarie – Facoltà di Agraria delle Università di Bologna, Cesena e Foggia – l’Azienda ha acquisito elevato spessore scientifico nel proprio settore, con conoscenze su ogni tipologia di caffè, dalla torrefazione al confezionamento, fino al caffè in tazzina.

Ai fondatori, oggi si affianca la quarta generazione della famiglia: Pietro Buscaroli, Agata Segafredo, Riccardo e Ruggero Auteri che condividono la missione imprenditoriale con uno sguardo imprescindibile verso il futuro.

Riguardo Sebastiano Caridi

Classe 1988, calabrese faentino d’adozione, Sebastiano è già volto noto della tv come concorrente e primo classificato del contest televisivo “Il più grande pasticcere d’Italia” (2015); vincitore di altri numerosi premi – ricordiamo il titolo di Migliore Colomba Tradizionale all’edizione 2021 di Divina Colomba – oggi gestisce due pasticcerie che portano il suo nome, una a Faenza e una a Bologna, quest’ultima nel suggestivo contesto di Palazzo Fava. Figlio d’arte (suo padre è il maestro pasticcere Paolo Caridi) porta avanti la passione di famiglia, così come l’amore per gli ingredienti italiani, la tradizione e le materie prime di qualità.

Fipe racconta il mondo della ristorazione e della comunicazione all’Assemblea annuale

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“La ristorazione nella comunicazione” è il tema dell’Assemblea pubblica 2023 di Fipe-Confcommercio che si è svolta a Roma (immagine concessa)

ROMA – Il mondo della ristorazione rappresentato da Fipe-Confcommercio, raccontato e chiacchierato come pochi altri, ha deciso di concentrarsi sul tema della comunicazione e delle sue conseguenze, vista la crescente difficoltà del settore a comunicare ed essere comunicato nella maniera più adeguata, con significative conseguenze che spesso si ripercuotono sul piano reputazionale.

L’Assemblea annuale 2023 di Fipe-Confcommercio, la Federazione italiana pubblici esercizi, dal titolo “La ristorazione nella comunicazione. Valori, pregiudizi e strumentalizzazioni”, si è tenuta a Roma.

L’evento, che si è aperto con i saluti di Carlo Sangalli, presidente di Confcommercio-Imprese per l’Italia, è proseguito con la relazione di Lino Enrico Stoppani, presidente Fipe e con una tavola rotonda, moderata dal giornalista Rai Federico Ruffo, a cui hanno preso parte Davide Oldani, chef e titolare del Ristorante D’O, Carlo Gorla, direttore sviluppo programmi informazione di Mediaset, Davide Paolini, collaboratore de Il Sole 24 Ore, Ida Germano, titolare dell’Osteria del Cavolo, Veronica Ruggeri, conduttrice TV, Giuseppe Di Piazza, caporedattore Cronaca di Roma del Corriere della Sera, e Marco Mensurati, direttore del Gambero Rosso.

Le conclusioni sono state affidate ai Ministri Francesco Lollobrigida, Agricoltura, Sovranità alimentare e Foreste, e Adolfo Urso, Imprese e Made in Italy.

Come ogni anno, l’Ufficio studi di Fipe ha scattato una fotografia che ci restituisce dati e numeri inediti sullo stato di salute della ristorazione e dei Pubblici esercizi. Ciò che emerge è uno scenario in chiaroscuro: sebbene l’occupazione sia tornata ai livelli del 2019, il 60% degli imprenditori lamenta grosse difficoltà nel reperimento di personale.

Nel trimestre in corso ne servono oltre 150 mila ma ci sono difficoltà a trovarle. Un problema che affonda le sue radici nella mancanza di candidati, con specifico riferimento al personale di sala, e che rischia di frenare il percorso positivo intrapreso, sul quale influisce anche il crescente aumento dei consumi fuori casa: sarà, infatti, di 89,6 miliardi di euro correnti la spesa prevista per il 2023, contro gli 83,5 miliardi del 2022. A prezzi costanti siamo, tuttavia, ancora al di sotto dei livelli pre-pandemia.

La ristorazione continua ad essere fortemente attrattiva per l’imprenditoria femminile: l’incidenza media delle imprese guidate da donne è infatti del 21,4%. Anche tra i giovani il settore gode di particolare appeal: una impresa su dieci è amministrata da giovani under 35.

Se lo scenario emerso sottolinea una volta ancora la centralità dei Pubblici Esercizi e la rilevanza delle sue 334 mila imprese per l’economia nazionale, il dibattito di oggi ha messo a fuoco il rapporto ambivalente con i mezzi di informazione e comunicazione.

Come ha sottolineato nella sua relazione il presidente di Fipe, Lino Enrico Stoppani, la ristorazione sconta un difetto di inquadratura da parte dei media e della stessa opinione pubblica, che tendono a mettere a fuoco solo gli aspetti più sensazionalistici, trascurando le componenti valoriali, sociali ed economiche.

Cosi mentre si fa grande clamore sul cd. toastgate, poco si parla di imprese, valore aggiunto e occupazione.

L’Assemblea ha avuto dunque l’obiettivo di mettere in luce la necessità di promuovere un nuovo approccio alla comunicazione che coinvolga tanto gli operatori, quanto i professionisti della comunicazione, per stimolare un dibattito scevro da stereotipi e pregiudizi.

“Il settore oggi ha un’esposizione mediatica sempre più marcata al punto che possiamo ben dire che nessun settore è più comunicato del nostro. Se questo porta con sé evidenti benefici in termini di attenzione da parte dell’opinione pubblica è altrettanto vero che nasconde anche molte insidie”, ha dichiarato Lino Enrico Stoppani, presidente della Federazione.

“Lo storytelling sulla ristorazione – prosegue Stoppani- si ferma solo al primo livello di spettacolarizzazione, accendendo i riflettori sulla parte più “narcisistica” di imprenditori e consumatori o facendo prevalere gli aspetti sensazionalistici sul merito, con una distorsione della realtà, che offusca l’impegno, il sacrificio e i valori di un settore complesso e articolato, che sulla reputazione costruisce la propria esistenza.”

Guida Michelin Italia: i ristoranti a 3 stelle diventano 13

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La premiazione dei ristoranti a 1 stella (immagine concessa)

MILANO – La 69° edizione della Guida Michelin è stata svelata alle porte della Franciacorta nel corso di una cerimonia eccezionale presentata da Federica Fontana alla quale hanno partecipato oltre 500 invitati tra i quali ristoratori, professionisti e studenti provenienti da tutta Italia.

La selezione di ristoranti 2024 della Guida Michelin Italia celebra una gastronomia italiana ricchissima, piena di vitalità, promossa da molti giovani talenti e una ristorazione impegnata e sostenibile radicata in tutta la penisola.

La 69° edizione della Guida Michelin

Si tratta dell’edizione dei record: la Guida Michelin Italia fa il bis di novità tre stelle Michelin, celebra cinque nuovi ristoranti due stelle Michelin, dei quali due ricevono la doppia stella in un solo colpo, e si arricchisce di 26 ristoranti con una stella Michelin in totale, la selezione di ristoranti della Guida Michelin Italia 2024 comprende 395 ristoranti stellati.

“Quest’anno gli ispettori hanno assegnato 33 nuove stelle Michelin, tra le quali spiccano due nuovi tre Stelle che entrano nel Olimpo della gastronomia mondiale: i ristoranti Quattro Passi e Atelier Moessmer.” ha commentato Gwendal Poullennec, direttore internazionale delle Guide Michelin, “La selezione 2024 della Guida Michelin Italia racchiude 395 ristoranti stellati, un nuovo record per la penisola, che sottolinea quanto la tradizione della cucina italiana e l’innovazione siano un connubio perfetto per esperienze culinarie eccezionali, ricche di emozioni, storia e convivialità”.

Due ristoranti ricevono le 3 stelle Michelin

Atelier Moessmer Norbert Niederkofler, Brunico, (BZ)

Nella nuova sede ospitata all’interno di una villa storica restaurata, lo chef Niederkofler rimane coerente al suo mantra di “cook the mountain”, una formula per la quale in tavola finiscono solo i migliori ingredienti delle montagne e delle valli circostanti, direttamente dai produttori e dagli agricoltori che rispettano i loro cicli naturali per preservarne i sapori e gli elementi nutrienti.

Un piatto che ha colpito gli ispettori, perché in grado di tradurre questa filosofia con sorprendente forza al palato, è il risotto con robiola, tuorlo d’uovo grattugiato e il crescione. Un piatto aromatico, intenso, pungente quasi a ricordare la parte aromatica del rafano ma senza l’eccessiva spinta piccante, piacevolmente equilibrato: una ricetta geniale.

Quattro Passi, Nerano, Napoli, (NA)

Tornano a splendere le tre Stelle MICHELIN anche in Campania, a Nerano, dove la penisola sorrentina si assottiglia puntando verso Capri, trovando il tempo di rallentare la corsa per creare una delle baie più romantiche della costa.

In quest’angolo di paradiso il Quattro Passi aprì 40 anni fa: la conquista delle due stelle fu opera dello chef Tonino Mellino che da qualche anno ha ceduto il timone al giovane figlio Fabrizio, che ha compiuto l’ultimo passo per entrare nell’olimpo della ristorazione mondiale. Il suo tocco ha elevato la cucina campana e mediterranea a livelli di sorprendente raffinatezza, stile e sensibilità.

Tra i piatti che hanno colpito gli ispettori le linguine alla Nerano, fusillone ai ricci di mare, l’agnello Laticauda e la pasticceria salata: si passa dalla tradizione alla modernità senza mai perdere la via del puro gusto attraverso il rispetto degli ingredienti e la perfezione delle cotture.

Oltre alle due new entry nella famiglia dei 3 Stelle Michelin, i ristoranti che “valgono il viaggio” in Italia e confermano le 3 Stelle, sono:

Villa Crespi Orta San Giulio (NO), Piazza Duomo ad Alba (CN), Da Vittorio a Brusaporto (BG), Le Calandre a Rubano (PD), Dal Pescatore a Canneto Sull’Oglio (MN), Osteria Francescana a Modena, Enoteca Pinchiorri a Firenze, La Pergola a Roma, Reale a Castel di Sangro (AQ), Uliassi a Senigallia (AN) ed Enrico Bartolini al MUDEC a Milano.

Cinque nuovi ristoranti 2 stelle Michelin

La cerimonia, presentata da Federica Fontana e trasmessa in live streaming, è stata un susseguirsi di emozioni: 33 nuove Stelle in totale che hanno interessato 12 regioni delle quali 5 new entry nella categoria dei due Stelle Michelin, ovvero i ristoranti che valgono la deviazione due dei quali ricevono il riconoscimento doppio d’emblèe in questa edizione:

Verso, chef Mario e Remo Capitaneo, Milano (MI)

Dal nulla a 2 Stelle! Quando si dice che Milano è la città della velocità e del tutto e subito… Ma se il ristorante è nuovo, non lo è il talento dei fratelli Capitaneo che hanno maturato una lunga esperienza in blasonatissime maison, che ora possono esprimere e liberare nel loro ristorante. Una cucina inclusiva, aperta che accoglie al suo interno la sala e che propone piatti che per gli ispettori della Guida sono stati un formidabile exploit. Tra questi l’animella, ricci di mare, salsa bernese al caffè e acetosella, un piatto che lo chef rifinisce e spiega in sala con dovizia di particolari tecnici. Ha sorpreso l’equilibrio tra caffè ed i ricci: impensabile alla lettura, indescrivibile al palato.

La Rei Natura by Michelangelo Mammoliti, Serralunga d’Alba (CN)

Il nuovo ristorante ospitato all’interno dell’albergo Il Boscareto riceve a pochi mesi dall’apertura 2 Stelle, grazie alla brigata capitanata dallo chef Michelangelo Mammoliti. Nello straordinario giacimento gastronomico e paesaggistico delle Langhe, Mammoliti riprende il suo personale viaggio attraverso la cucina dei ricordi, con l’amatissimo mondo vegetale come straordinario alleato e diversi spunti di esperienze più esotiche. Un piatto che ha sorpreso gli Ispettori è la parmigiana di agnello: creativo e delizioso, perfetto grazie al jus sapido ed aromatico.

Andrea Aprea, chef Andrea Aprea, Milano (MI)

Lo chef, campano d’origine e milanese d’adozione, già bi-stellato al ristorante Vun, riversa tutto il suo talento e la sua esperienza nell’omonimo ristorante meneghino nel quale propone piatti moderni, da sapori netti e decisi, privi di compromessi. Un suo classico? Il tortello di ricotta di bufala con ristretto di ragout napoletano: una esplosione di sapori.

George Restaurant, chef Domenico Candela, Napoli (NA)

Roof-garden del Grand Hotel Parker’s, da qui la vista domina Napoli e il suo Golfo come in una cartolina. Ma è il talento di Domenico Candela a rubare presto la scena: forte delle sue origini campane e delle esperienze francesi, il cuoco sposa queste due straordinarie scuole gastronomiche in creazioni contaminate, come il Soufflé alla nocciola, frutto della passione, gelato al caramello, dessert d’ispirazione francese con la nocciola a rappresentare il Belpaese.

Piazzetta Milù, chef Maicol Izzo, Castellammare di Stabia (NA)

Nella più autentica tradizione familiare, Piazzetta Milù è passata dalle mani dei genitori a quelle dei figli, dalla pizzeria all’attuale ristorante gourmet. Tre fratelli, due in sala, Valerio ed Emanuele e Maicol in cucina. Quest’ultimo un vero talento, audace nell’inseguire il suo sogno di una cucina personale che si snoda lungo un menu degustazione a sorpresa, dove trovare la Campania, ingredienti d’altrove e molta creatività.

Una nota originale dello chef è quella di proporre un viaggio gastronomico che ruota intorno ad un ingrediente, giocando su accostamenti e tecniche di cottura che esaltano il gusto, come è capitato agli ispettori con il peperone nel menù estivo presentato dapprima come uno speck, glassato, e con la banana, per una tarte tatin memorabile.

Queste caratteristiche sono state determinanti anche per l’assegnazione di un ulteriore riconoscimento: Michelin Special Award Young Chef 2024, offerta da Lavazza.

26 nuovi ristoranti ricevono una stella Michelin

Nella Guida MICHELIN Italia 2024 sono 26 le novità una Stella Michelin. Tra queste, l’assegnazione della Stella al Bluh Furore, ristorante in Costiera Amalfitana, affidata ad Enrico Bartolini che ne ha definito la linea gastronomica, interpretata dallo chef Vincenzo Russo, classe 1995 che ha lavorato nella cucina di Antonino Cannavaciuolo.

Da segnalare, l’assegnazione di tre nuove Stelle Michelin a ristoranti guidati da chef donna: Casa Mazzucchelli (Aurora Mazzucchelli) che riconquista la Stella Michelin, Ada (Ada Stifani) a Perugia e Wood (Amanda Eriksson) alle pendici del monte Cervino.

Tra le 33 novità, sono 11 gli chef con età uguale o inferiore ai 35 anni (4 dei quali con età uguale o under 30). Tra i giovani chef Fabrizio Mellino (33) neo-tre stelle del ristorante Quattro passi e Maicol Izzo (31), nuovo due stelle e premio speciale Young Chef by Lavazza.

Tutta la lista completa dei ristoranti stellati presenti nella Guida MICHELIN Italia 2024, è disponibile all’interno della cartella stampa.

13 nuove stelle verdi

La 69° edizione della Guida MICHELIN ha assegnato 13 nuove stelle verdi, che portano il totale dei ristoranti in Italia con questo emblema a 58.

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La Stella Verde è un simbolo che contraddistingue i ristoranti in prima linea sul fronte della sostenibilità e può essere attribuito a qualsiasi ristorante, non solo ai ristoranti Stellati o ai Bib Gourmand. Nell’assegnare il riconoscimento, gli ispettori prendono in considerazione molteplici fattori: la produzione delle materie prime, il rispetto del lavoro e il supporto dei produttori locali, la riduzione degli sprechi, la gestione dei rifiuti, le azioni mirate a minimizzare l’utilizzo delle risorse energetiche e l’impatto della struttura sull’ambiente, la formazione sostenibile dei giovani, sono solo alcuni dei temi.

Il nuovo premio Passion Dessert

  • Michelin Special Award Young Chef 2024 offerto da Lavazza, assegnata a Maicol Izzo, ristorante Piazzetta Milù, Castellammare di Stabia, NA.
  • Michelin Special Award Servizio di sala 2024 offerto da Intrecci – Alta Formazione di Sala assegnato a Federica Gatto, ristorante Cetaria, Baronissi, SA.
  • Michelin Special Award Chef Mentor 2024 offerto da Blancpain, assegnato a Gaetano Trovato, ristorante Arnolfo, Colle di Val d’Elsa, SI.
  • Michelin Special Award Sommelier 2024 offerto dal Consorzio del Vino Franciacorta, assegnato a Marzio Lee Vallio, ristorante Esplanade, Desenzano sul Garda, BS.

In questa edizione, e per la prima volta in Italia, è stato conferito il premio “Passion Dessert” ai ristoranti che offrono un’esperienze meritevole di un riconoscimento per l’alta qualità della proposta dei dessert.

Premio Passion Dessert 2024 offerto da Molino Dallagiovanna:

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Oltre alla selezione di ristoranti è disponibile gratuitamente sul sito web e sull’app della Guida MICHELIN la selezione delle strutture alberghiere più esclusive, uniche ed emozionanti in cui soggiornare in Italia e nel mondo.

Ogni hotel è stato selezionato per il suo straordinario stile, servizio e personalità e può essere prenotato direttamente attraverso il sito web e l’app della Guida MICHELIN. La selezione per l’Italia comprende gli hotel più spettacolari del paese, tra cui boutique intime e di design

Scaricate gratuitamente l’applicazione della Guida MICHELIN sul vostro telefono o visitate il nostro sito web per scoprire tutte le nostre selezioni e prenotare ristoranti e hotel straordinari.

Le statistiche della Guida Michelin Italia 2024

• Regioni

La regione con le novità Stellate più importanti è la Campania, con 1 tre Stelle, 2 due Stelle e 3 una Stella Michelin, 6 ristoranti in totale. Prima per dinamismo la Lombardia con 7 novità (2 due Stelle, 5 una Stella), mentre al terzo posto troviamo la Toscana con 4 novità una Stella Michelin.

Nella classifica delle Stelle Michelin per regioni, la Lombardia mantiene la leadership con 60 ristoranti (3 tre Stelle, 6 due Stelle, 51 una Stella), la Campania si conferma al secondo posto con 51 ristoranti, (1 tre Stelle, 8 due Stelle, 42 una Stella), mentre sul terzo gradino del podio troviamo la Toscana con 41 ristoranti (1 tre Stelle,5 due Stelle,35 una Stella). Scivola in quarta posizione il Piemonte con 40 ristoranti (2 tre Stelle,4 due Stelle,34 una Stella), mentre conferma il quinto posto il Veneto con 32 ristoranti Stellati (1 tre Stelle, 4 due Stelle, 27 una Stella).

• Province

Nella classifica delle province tra le Top 5 troviamo due città campane : Napoli che si conferma al vertice con 29 ristoranti (1 tre Stelle, 7 due Stelle, 21 una Stella) e per la prima volta Salerno, in quarta posizione con 18 ristoranti (2 due Stelle, 16 una Stella), preceduta da Bolzano che conquista la seconda posizione con 21 ristoranti (1 tre Stelle, 3 due Stelle, 17 una Stella) e Milano che con 19 ristoranti Stellati (1 tre Stelle, 4 due Stelle, 14 una Stella) scivola in terza posizione.
La capitale, Roma, è al quinto posto con 17 ristoranti Stellati (1 tre Stelle, 3 due Stelle, 13 una Stella).

• Bib Gourmand

Nella classifica dei Bib Gourmand per regioni, l’Emilia-Romagna si conferma al primo posto con 34 ristoranti. Alle sue spalle la Lombardia (29 ristoranti), seguita dal Piemonte (28 ristoranti) e dalla Toscana (26 Bib Gourmand). Al quinto posto il Veneto con 20.

Il panorama della Guida Michelin  Italia 2024:

  • 13 ristoranti (2 novità)
  • 40 ristoranti (5 novità)
  • 342 ristoranti (26 novità)
  • 58 ristoranti (13 novità)
  • 257 ristoranti (29 novità)
  • 1334 ristoranti (151 novità)

Per un totale di 1986 ristoranti nella selezione 2024.

La selezione Italia 2024 della Guida Michelin è disponibile gratuitamente sull’app e il sito web. L’edizione cartacea sarà disponibile nelle migliori librerie a partire dal 12 di dicembre.

Lindt Italia: aperti i casting per lo show “Maître Chocolatier, talenti in sfida”

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“Maître Chocolatier, talenti in sfida” lindt
Il logo di “Maître Chocolatier, talenti in sfida” (immagine concessa)

INDUNO OLONA (Varese) – Lindt Italia, parte del gruppo svizzero Lindt & Sprüngli, leader mondiale nella produzione di cioccolato premium, annuncia che sono aperti i casting per poter diventare un vero maître shocolatier, scrivendo a castingmaitrechocolatier@nonpanic.com.

Lindt Italia presenta “Maître Chocolatier, talenti in sfida”

Dopo il successo della prima stagione andata in onda su TV8, torna “Maître Chocolatier, talenti in sfida”, il primo talent show italiano per aspiranti maîtres chocolatiers, dove il vero grande protagonista è il cioccolato.

Dieci professionisti, massimi esperti nell’arte del cioccolato, si sfidano fino all’ultima pralina per entrare nella squadra dei maîtres chocolatiers di Lindt Italia.

“Maître Chocolatier, talenti in sfida” è una produzione originale Brand Solutions Sky, leader nella creazione di contenuti di intrattenimento unici e di qualità.

La produzione si presenta con un format esclusivo creato in collaborazione con la casa di produzione Banijay Italia, scelta da Lindt Italia per la grande expertise nella creazione di format cooking show, e Havas Group Italia, esperta nel brand entertainment.

Il caffè Carmen a 638 euro per tazza: l’offerta stravagante della caffetteria Pumpli House in Cina

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bar cinesi cina
La bandiera della Repubblica popolare cinese

HANGZHOU (Cina) – Un caffè artigianale chiamato Carmen, venduto a 4.988 yuan (circa 638 euro) per tazza a Hangzhou, nella provincia di Zhejiang in Cina, ha scatenato una bufera di reazioni e opinioni. Il caffè Carmen, secondo quanto dichiarato dalla caffetteria che lo serve, Pumpli House, è realizzato con chicchi di caffè Geisha, messi all’asta come “Best of Panama” (BOP), con un prezzo impressionante di $10.005 al chilogrammo (circa 9329,16 euro).

Le caratteristiche del caffè Carmen

Il caffè Carmen viene preparato utilizzando circa 15 grammi di questi pregiati chicchi Geisha, producendo circa 200 millilitri di miscela dal sapore ricco e rotondo, con un profumo avvolgente di gelsomino.

Il caffè Geisha di Panama è famoso per l’elevato prezzo dovuto alla sua rarità, ai costi di produzione e al gusto superiore, attribuiti al clima, al suolo, all’altitudine e alla posizione geografica di Panama.

La notizia di questo caffè di lusso si è diffusa rapidamente sui social media, suscitando opinioni pubbliche diverse.

Alcuni hanno notato che, finché la trasparenza dei prezzi è garantita, le persone possono decidere se desiderano pagare per un’esperienza così stravagante. Sono stati fatti confronti con bevande alcoliche di lusso, sottolineando che l’eccesso di prezzo si rivolge a diversi gruppi di consumatori.

Luca Argentero inaugura il nuovo Campo base di 1 Caffè Onlus nel Parco del Valentino a Torino

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onlus 1 caffè argentero
Il logo di 1 Caffè Onlus

L’attore Luca Argentero ha presentato martedì 14 novembre il nuovo campo base di 1 Caffè Onlus, l’associazione no profit fondata dallo stesso attore (e di cui è vicepresidente) e da Beniamino Savio. La nuova sede sarà ubicata nel Parco del Valentino. Leggiamo di seguito la prima parte dell’articolo di Simona De Ciero per Il Corriere della Sera.

1 caffè onlus si Luca Argentero nella nuova sede a Torino

TORINO – “Nessuno si salva da solo. Ed è per questo che unirsi mettendo a sistema diverse competenze resta di fondamentale importanza, in ogni settore della nostra vita, umano e professionale. È questo il punto di vista da cui siamo partiti per offrire il nostro contributo e rendere ancora più splendida questa città già meravigliosa: Torino”.

È così che il torinese Luca Argentero ha salutato il pubblico martedì 14 novembre, all’inaugurazione del nuovo campo base di 1 caffè onlus, l’associazione no profit fondata dal noto attore no profit (e di cui è vicepresidente) e da Beniamino Savio, della onlus.

“La nostra associazione è nata più di dieci anni fa ponendo le sue radici nel crowdfunding digitale allora per lo più sconosciuto – continua Argentero -. Oggi, invece, vogliamo porre radici profonde a livello territoriale e lo splendido Villino Caprifoglio del Valentino, per anni chiuso al pubblico, è l’occasione ideale per farlo”.

A un anno di distanza dall’avvio dei lavori, infatti, 1 Caffè onlus, realtà sociale digitale nata per sostenere le piccole medie associazioni no profit italiane attraverso la diffusione della cultura del gesto del dono, restituisce alla comunità uno dei simboli della Città di Torino, il Villino Caprifoglio, e lo fa coinvolgendo attori pubblici e privati del territorio.

L’immobile, bene di notevole rilevanza per la Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio della Città Metropolitana di Torino, dopo un’importante opera di restauro conservativo e di valorizzazione, diventa sede di un progetto volto a professionalizzare gli enti del Terzo Settore.

Per leggere la notizia completa basta cliccare qui

Caffè Vergnano e Federica Pellegrini al fianco di D.i.Re nella Giornata contro la violenza sulle donne, 25/11

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Carolina Vergnano, ceo Caffè Vergnano (immagine concessa)

SANTENA (Torino) – In occasione del 25 novembre, Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, Caffè Vergnano – tramite il suo progetto di responsabilità sociale Women in Coffee – e Federica Pellegrini continuano il loro impegno comune a favore delle donne e contro ogni tipo di violenza di genere schierandosi a fianco di D.i.Re – la Rete nazionale antiviolenza che lavora ogni giorno per supportare le organizzazioni socie nelle azioni di sostegno delle donne, per promuovere l’attivazione di azioni politiche per la prevenzione ed il contrasto alla violenza di genere per la diffusione di buone pratiche.

Caffè Vergnano e Federica Pellegrini per il contrasto alla violenza di genere

In questa giornata Caffè Vergnano attiverà un’asta benefica, dal 25 novembre al 9 dicembre sul sito dell’organizzazione CharityStars, durante la quale saranno venduti alcuni preziosi cimeli sportivi della campionessa olimpica ed alcune stampe in Limited Edition realizzate dall’illustratrice Pennika ed autografate da Federica.

L’intero ricavato dell’asta sarà devoluto a sostenere le attività di D.i.Re. Anche Women in coffee parteciperà in maniera attiva donando il 5% del ricavato della vendita della
Pink Collection nel mese di novembre all’associazione.

“Siamo onorate di fare, nel nostro piccolo, la differenza in un’occasione così importante a supporto delle donne di tutta Italia. Ci schieriamo contro ogni tipo di violenza e, per quanto possibile, sosteniamo chi ogni giorno lavora attivamente in questo campo per garantire una vita ed un futuro migliore.” affermano Carolina Vergnano, ceo Caffè Vergnano e Federica Pellegrini, campionessa olimpica di nuoto.

federica pellegrini
Federica Pellegrini (immagine concessa)

Antonella Veltri, presidente D.i.Re – Donne in Rete contro la violenza: “Crediamo che questa partnership possa essere utile, sotto vari punti di vista: far conoscere meglio il fenomeno della violenza maschile alle donne ed al pubblico di Caffè Vergnano, far sapere alle donne che vivono situazioni di maltrattamento o violenza che non sono sole e che possono rivolgersi ad un centro antiviolenza della nostra Rete per essere supportate. Ma anche diffondere la necessità di un cambiamento culturale radicale per contrastare questo odioso fenomeno. Grazie all’azienda Caffè Vergnano e a Federica Pellegrini, che già ci ha supportate in passato.”

Insieme si può fare la differenza. Una convinzione che ogni giorno muove il progetto Women in Coffee e che, anche in questa occasione, si rivela vincente.

Per saperne di più basta cliccare qui e qui.

La scheda sintetica di Caffè Vergnano

Caffè Vergnano è una delle più antiche torrefazioni italiane a livello nazionale. Fondata nel 1882 e ancora oggi guidata dalla famiglia, da 140 anni racconta il rito dell’autentico espresso italiano portando in una tazzina profumi e aromi di tutto il mondo. Il segreto delle miscele è la tostatura, lenta e tradizionale che valorizza ogni singola origine, nel rispetto della materia prima.

Le miscele Caffè Vergnano si trovano nella grande distribuzione, nei migliori bar e negli oltre 180 Caffè Vergnano 1882, la catena di caffetterie all’italiana
presente in tutto il mondo.

La scheda sintetica di D.i.Re. – Donne in rete contro la violenza

E’ la Rete nazionale antiviolenza e si compone di 87 organizzazioni dislocate sul territorio nazionale, che gestiscono Centri antiviolenza e Case rifugio, affiancando oltre 20.000 donne ogni anno.

D.i.Re e le organizzazioni socie sono attive politicamente per determinare il cambiamento culturale necessario per l’eliminazione della violenza maschile alle donne.

Eureka a Host con il lancio delle macchine per l’espresso Costanza e Pura e la nuova generazione dei macinacaffè

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La macchina espresso Pura (immagine concessa)

FIRENZE – Quello che si è appena concluso è stato un Host ricco di sorprese per i molti appassionati che hanno fatto visita allo stand Eureka in fiera: novità di brand, con il lancio di Eureka Home e di Eureka Accessory Collection ad affiancarsi alla già ricca offerta Eureka, e novità di catalogo, con gamme di macinacaffè in continua espansione e l’apertura di nuove linee di prodotto altamente tecnologiche e di design.

Eureka a HostMilano 2023

Il tutto incorniciato da una successione di masterclass e di coffee show tenuti da professionisti italiani e internazionali, che hanno fatto dello stand fiorentino il palcoscenico di riferimento per l’approfondimento e l’innovazione di tutta la kermesse meneghina.

Cinque giorni che hanno consolidato la leadership di Host Milano quale hub globale di riferimento per l’innovazione nell’ospitalità professionale, con più di 2.100 espositori e oltre 180 mila visitatori provenienti da più di 160 paesi diversi: una vocazione internazionale che ben si coniuga con la realtà Conti Valerio, sempre più proiettata nel consolidamento della sua leadership di mercato, in Italia e nel mondo.

“Viviamo ogni edizione di Host come un’occasione per mostrare ai partner di tutto il mondo le molte novità che abbiamo preparato per loro – sorride Maurizio Fiorani, managing director di Eureka – tanto nel segmento prosumer quanto in quello commerciale: mi rallegra il fatto che, nonostante si sia ormai trasmessa una sorta di abitudine all’innovazione, ci siamo dimostrati ancora una volta capaci di sorprendere e stupire, ampliando l’offerta di attrezzature e il numero di soluzioni disponibili“.

Le novità dell’azienda

La rivoluzione Eureka è subito evidente nella presentazione delle macchine espresso Costanza e Pura, un vero unicum per un’azienda che fino a oggi si era dedicata all’eccellenza nella macinatura: in una perfetta combinazione di estetica e funzionalità i due modelli si declinano entrambi in due versioni ciascuna, ampliando le soluzioni tecniche disponibili e completando l’esperienza domestica in un unico grande abbraccio Eureka, dalla macchina al Mignon che gli sta accanto, dai chicchi di caffè all’estrazione in tazza.

eureka host conti
Il team Eureka a Host (immagine concessa)

Le novità del catalogo Eureka 1920 continuano con la presentazione di un’intera nuova generazione di Mignon, ancora più dedicata al coffee lover esperto e appassionato nei vari tipi di estrazione del caffè: la tradizione di un prodotto oggi leader del proprio settore si rinnova così con soluzioni tecnologiche che soddisfano chi ricerca, innanzitutto, prestazioni e precisione ancora più elevate, ma anche chi è attento a una facilità di utilizzo e una personalizzazione dell’esperienza ancora maggiori.

mignon eureka
Mignon Single Dose Pro (immagine concessa)

Perfetta esemplificazione di tutto questo è il nuovo sistema di rilevamento della distanza delle macine, con l’intervallo (in un valore puntuale compreso tra 0 e 300) visibile a schermo, per comprendere appieno l’esatta dimensione di macinatura ed essere sempre in grado di impostare il settaggio desiderato per le proprie ricette.

Le novità tecniche qui introdotte attraversano l’offerta prosumer del gruppo abbracciando anche il catalogo Eureka Oro, dove fa bella mostra il nuovo Mignon Single Dose Pro, ulteriore evoluzione di un modello già diventato iconico per i coffe lovers di tutto il mondo, con un passo avanti rispetto all’attuale versione in termini di usability e di ritenzione zero. I riflettori qui sono puntati sul nuovo sistema anti-ritention con cui il modello è equipaggiato, che garantisce una riduzione della ritenzione del 70% rispetto alla versione attualmente sul mercato.

Ad arricchirsi è anche l’offerta grind-by-weight del gruppo, dopo il felice esordio del Mignon Libra dell’anno scorso, affiancato oggi da versioni con macine da 65 mm sviluppate per eccellere nell’estrazione filtro e nell’all-purpose

Ma l’esperienza supera i confini Mignon per approcciare anche la linea Atom, con la nascita della gamma W, lo strumento perfetto tanto per un consumatore domestico quanto per un barista orientato sia alla precisione nella macinatura sia ad un prodotto performante (fino a 6 g/s nella versione 75 mm).

atom w
Atom W (immagine concessa)

Il nuovo display in dotazione, inoltre, consente di selezionare intuitivamente i grammi necessari, senza sprecare caffè.

In definitiva, si tratta di uno strumento silenzioso (circa 60 dB) che coniuga i migliori brevetti Eureka in uno strumento solido e robusto, in particolare grazie al corpo in metallo e alla forcella 100% inox.

Maurizio Fiorani Managing director di Eureka
L’ingegner Maurizio Fiorani, managing director di Eureka

“Abbiamo voluto coniugare le performance professionali del macinacaffè con la semplicità e la rapidità di un sistema di erogazione altamente intuitivo – spiega ancora Maurizio Fiorani – il nuovo sistema di pesa interno è estremamente versatile, sia per le esigenze degli operatori professionali, sia per l’utilizzo domestico, dove è aumentata notevolmente la fetta di appassionati alla costante ricerca di prodotti performanti, in grado di garantire un’ottima qualità in tazza per ogni tipologia di caffè e nello stesso tempo facili da usare.”

Proseguendo il percorso nelle novità dell’offerta commercial si impone all’attenzione in tutta la sua iconicità il nuovo Zeus One, compimento di un percorso tecnologico e innovativo che trova oggi traduzione in un prodotto versatile e al tempo stesso altamente sofisticato, sviluppato per l’utilizzo in single dose ma perfettamente a suo agio nel garantire altissime prestazioni a elevati volumi, grazie alla tecnologia ICE-motion del proprio motore a corrente alternata a giri variabili, unico nel mercato, e alle macine Pure Diamond con le quali è equipaggiato.

zeus
Zeus (immagine concessa)

Il riferimento alle macine dà l’opportunità di introdurre il grande lavoro di ricerca e di sviluppo compiuto dall’azienda fiorentina in questo campo, l’ultima delle grandi novità Eureka che abbiamo la possibilità di approfondire in questo articolo

Grazie infatti alla collaborazione con ItalMill, azienda leader della produzione di macine entrata a far parte del gruppo aziendale, Eureka a Host ha presentato una vera e propria collezione di macine personalizzate per tipologia di utilizzo, con geometrie e materiali tailor-made per ogni estrazione.

Sono proprio loro il fiore all’occhiello del nuovo marchio Eureka Accessory, nato per abbracciare in un unico catalogo l’offerta sempre più ampia di accessoristica che l’azienda sta sviluppando, in uno sforzo dedicato a personalizzare e qualificare sempre più l’espressione della propria passione da parte dei molti coffee lover che ogni giorno la scelgono.

La scheda sintetica di Conti Valerio

Fondata nel 1920 dall’imprenditore toscano Aurelio Conti, Conti Valerio Srl, con i marchi di punta Eureka 1920 ed Eureka ORO, oggi rappresenta l’avanguardia dei macinacaffè e macinadosatori per il canale professionale e per la casa.

L’azienda di Sesto Fiorentino (FI) ha registrato nel 2022 un fatturato di 60 milioni di euro derivante per il 98% dalle attività export e oltre 200.000 macinacaffè prodotti.

Eureka investe il 5% del fatturato annuo in ricerca e sviluppo e nel biennio 2018/19 ha ottenuto sei nuovi brevetti tecnologici ed ha ampliato la gamma con nuove linee che fanno leva su tecnologia e design. Con oltre cento dipendenti diretti, l’azienda vanta un’età media delle risorse umane pari a trentacinque anni.