lunedì 24 Novembre 2025
Home Blog Pagina 434

Eurochocolate Perugia 2024: aperte le candidature per 400 collaboratori

0
eurochocolate
I membri dello staff Eurochocolate (immagine concessa)

PERUGIA – Da ora è possibile entrare a far parte dello staff di Eurochocolate, giunto quest’anno alla sua 30esima edizione. Sono infatti aperte le candidature per la selezione del personale che sarà impiegato nell’evento più goloso, in programma nel Centro Storico di Perugiadal 15 al 24 novembre 2024.

Dalla ricca offerta del Chocolate Show con i migliori produttori nazionali e internazionali alla presenza del circuito Eurochocolate World, dalle numerose attività di approfondimento alla presenza dei principali Partner dell’evento, il claim “Sulla Bocca di Tutti”, accompagnerà questa importante edizione celebrativa con il tanto atteso ritorno nel cuore del distretto del cioccolato, Perugia.

Eurochocolate alla ricerca del personale

La manifestazione Eurochocolate è quindi pronta a individuare circa 400 collaboratori per i ruoli di venditori, promoter, hostess, standisti e animatori presso le aree di intrattenimento e i punti vendita firmati dalle più importanti aziende del cioccolato e non solo, coinvolte in attività commerciali, promozionali, ludiche e di degustazione.

I candidati dovranno aver compiuto i 18 anni e aver conseguito il diploma, avere una spiccata propensione al contatto con il pubblico, capacità relazionali, cordialità, disponibilità e una buona proprietà di linguaggio. Costituirà titolo preferenziale la conoscenza della lingua inglese. È inoltre richiesta la residenza o domicilio nella provincia di Perugia, almeno durante i giorni dell’evento, e la disponibilità a spostarsi autonomamente verso/da la sede di lavoro.

L’inquadramento del personale avverrà in base a quanto previsto dal vigente C.C.N.L. del settore Commercio e dall’accordo quadro aziendale stipulato con le principali organizzazioni sindacali. Il pagamento delle spettanze avverrà, come di consueto, a 20 giorni dal termine dell’evento ovvero il 15 Dicembre 2024.

Per inviare la propria candidatura è sufficiente cliccare qui, seguire le indicazioni e compilare i campi suggeriti.

Ogni candidato ritenuto idoneo a partecipare ai colloqui di selezione, in programma da fine giugno, riceverà un’e-mail di risposta completa di tutti i dettagli, tra cui la data e l’orario della convocazione. Per maggiori informazioni è possibile scrivere via WhatsApp al numero 3924284384.

Qromo, obiettivo 1 milione di fatturato sul 2024:”I brand di caffè si avvicinerebbero in questo modo ai consumatori”

0
basile qromo
Francesco Basile, founder e ceo di Qromo (immagine concessa9

MILANO – Si è di recente concluso il secondo round di investimento su Qromo per un aumento di capitale di quasi 1 milione di euro con una valutazione di circa €8 milioni -. Qromo è una piattaforma co-fondata da Francesco Basile, Paolo Biglioli a capo dello sviluppo e CTO e Matteo Denti noto ristoratore milanese. Nasce in pieno Covid, per l’esattezza il sette luglio 2020, dall’esperienza dello stesso Francesco Basile in Cina dove la ristorazione è già ad uno stadio avanzato.

Qromo si sviluppa con l’obiettivo di ottimizzare i processi nelle attività, portando a migliori ricavi, semplificando il work flow.

La tecnologia si conferma amica dell’uomo: ancora oggi vissuta come uno strumento quasi antagonista, ma in realtà potenziale massimizzatrice di i profitti e i ricavi. Questo è l’obiettivo principale.

Qromo è dalla parte dei titolari, racconta il ceo: “Il nostro approccio vuole avvicinarsi alle nuove attività proponendo un sistema snello, dinamico e più economico senza vincoli di permanenza. Questo perché innanzitutto abbiamo fiducia in un prodotto che funziona, pagato in percentuale a quello che sta offrendo.”

Chi decide di usufruire di Qromo si trova abbastanza omogeneamente dislocato su tutto il territorio nazionale: il 40% degli utenti a nord, il 30% a sud e un altro 30% al centro. Queste ultime due zone si sono rivelate molto ricettive a questa soluzione in quanto rappresenta una fonte di guadagno per la propria attività.

Qromo: il lancio effettivo nel marzo del 2023. In 9 mesi più di 500 clienti in Italia. 350mila euro di fatturato nel 2023, obiettivo un milione sul 2024

Francesco Basile:” Vogliamo offrire alle caffetterie un sistema di gestione da un unico dispositivo, che sia cellulare o tablet senza dover imbattersi più in barriere e intermediari.

I vantaggi di Qromo

“E’ una piattaforma digitale che consente a qualsiasi attività horeca di usufruire di una serie di strumenti in base alle proprie esigenze. L’offerta è composta partendo da un menù digitale, strumento non così scontato e che invece con Qromo è facilmente consultabile e tradotto in 50 lingue per il consumatore finale.

Nel menù strutturato da Qromo la lista dei prodotti è abbinata a delle categorie espandibili. Per fare un esempio concreto, se si posiziona in alto un logo di un’azienda caffeicola, questa stessa avrà la certezza che tutte le persone che sono passate per quel locale specifico abbiano visto proprio quel determinato brand.

Forniamo una reportistica in tempo reale per quantificare e qualificare gli utenti, il loro interesse, il loro comportamento rispetto allo stesso menù.

Queste informazioni sono utili per i brand e per i gestori o proprietari dell’attività. Se un marchio vuole posizionarsi all’interno di 1000 attività a cui il brand regala in esclusiva il sistema di menù digitale con ordini e pagamenti di Qromo, può monitorare sul totale dei locali in cui si è presenti quante persone sono state raggiunte dal proprio marchio
in maniera precisa e mirata.

“Con Qromo i brand di caffè potrebbero avvicinarsi ai propri consumatori finali. Adesso stiamo sperimentando con diverse  caffetterie.”

“Dovremmo partire a Milano con il locale di un noto brand di caffe con l’obiettivo di digitalizzare tutti i suoi store nazionali e non. Gli forniremo il sistema all in one completo di menù digitale, con il brand posizionato più in vista, il gestionale di cassa – in chiave moderna, con configurazione autonoma e costi più bassi rispetto ai nostri competitor (qualcuno lo vende a diverse migliaia di euro l’anno, noi invece qualche centinaio) – grazie allo sfruttamento di innovazioni tecnologiche che rendono il nostro sistema più smart: forniamo il nostro pos e l’ordine entra nel gestionale, con l’organizzazione di un ecosistema che consente di portare avanti l’attività potenzialmente dal proprio telefono.

Procedura che attualmente nel mondo del gestionale, è un’utopia. Con Qromo tutto si configura in tre click per una soluzione personalizzata, con un esperienza unica, a prezzi sensati.”

Come funziona questo portale?

“L’azienda interessata arriva sul sito, crea l’account, entra in Qromo. Sceglie il servizio a cui è interessata e si configura tutto in completa autonomia grazie alla nostra piattaforma semplice ed intuitiva. Ogni giorno abbiamo grande interesse da parte di tutte le attività del settore horeca.

Per accettare i pagamenti si compila un form con i dati aziendali. Finito questo primo step, che dura meno di cinque minuti, l’attività è già pronta ad accettare ordini e pagamenti. Un bel salto rispetto al dover recarsi in banca per avviare la procedura che di solito ci mette anche un mese.

Praticamente consentiamo di gestire la tua attività retail direttamente dallo smartphone dell’imprenditore senza alcuna barriera legata ad hardware specifici, altri fornitori di servizi di casse fiscali o pagamenti digitali. Il tutto in meno di 10 minuti.”

Perché ancora oggi i pagamenti digitali incontrano la resistenza dei gestori? E come avete risolto con Qromo?

“Partiamo da un dato di fatto: ormai i pagamenti digitali stanno superando quelli cartacei. È inevitabile la transizione ed è quindi fondamentale farsi trovare pronti con una soluzione che possa racchiudere dalla a alla z le necessità dei locali: i pagamenti digitali non sono soltanto un costo per l’esercente.

Aggiungiamo l’opzione di ordini e pagamenti: per ordinare online i gestori pagano qualche centesimo in più, ma dall’altra il cliente che ha a disposizione la possibilità di saltare la cassa, è felice di pagare attraverso lo smartphone.

Per fare un esempio, il cliente andrà direttamente al bancone della caffetteria mostrando il telefono al banconista con una sorta di ticket, che il banconista dovrà soltanto cliccare su tre volte velocemente per validare l’ordine.

Questa funzionalità oggi è già presente alla fiera di Rimini, all’Allianz MiCo di Milano, al palazzo congresso di Rimini. Tanti eventi e serate su Milano funzionano così: si elimina completamente la cassa e chi dovrebbe gestirla, riducendo anche le spese del personale.

Mettere nel proprio locale il nostro menù digitale con ordini e pagamenti equivale ad avere dei camerieri che parlano 50 lingue, velocizzare le operazioni, poter contare su di un partner fedele.

Siamo così sicuri del nostro prodotto che offriamo un mese di prova gratuita per tutti i nostri sistemi così da provare con mano il potenziale offerto dalla nostra soluzione..”

Parlando di numeri: quanto sulla carta sono i guadagni (o i risparmi) per un locale che sceglie di affidarsi a Qromo?

“Qromo è un ecosistema di soluzioni componibili per le attività del food retail, di ristoranti ai locali, dai bar, ovunque ci sia somministrazione di cibo e bevande.

Collega il menù digitale che può essere utilizzato stand alone (quindi anche senza gestionale annesso) e consente di avere integrata l’anagrafica dei prodotti di chi batte effettivamente lo scontrino e del cliente che dal tavolo lo consulta come una pagina web tradotta: a differenza degli altri menù digitali infatti, non è un pdf o un sito web, ma un’infrastruttura sulla quale si può reagire in tempo reale.

Per esempio se la pizza è esaurita, in due click si rimuove dalla lista e nessuno può più ordinarla. Consente così alle attività, ai dipendenti, di non discutere tra cucina e sala con degli esiti spiacevoli per il cliente finale.

La possibilità di modificare prodotti e prezzi in tempo reale è un vantaggio per l’esercente che evita i costi di ristampa: ipotizzando il calcolo di almeno 70 fogli a 4 con il menù del giorno, in media all’anno rappresentano una spesa che va dai 400 ai 600 euro all’anno. E poi si riduce anche l’impatto ambientale.

Dall’altra, il consumatore può accedere con il proprio dispositivo così come ormai è abituato a fare ovunque. Sempre per il cliente finale anche i tempi di attesa vengono ridotti e con un modulo opzionale possono iniziare a ordinare dal menu.

Attenzione, perché è sempre il gestore che ha la facoltà di decidere cosa fare ordinare o meno: ad esempio può optare per un menù di consultazione su tutto, ma magari solo la parte di caffetteria è già acquistabile senza dover aspettare il cameriere. Questo genere di soluzione digitale aumenta di molto il guadagno sullo scontrino medio. “

La scheda sintetica di Qromo

Qromo S.r.l. è una start-up fintech fondata nel 2020 che si rivolge alle attività del settore horeca, food retail ed eventistica con una soluzione modulare all-in-one che integra un menù digitale personalizzabile, un sistema di ordini e di pagamento e un software gestionale per la processazione degli ordini.

La soluzione Qromo contribuisce a eliminare le code in cassa e facilitare i processi di ordinazione e pagamento, tracciando in tempo reale le rimanenze di magazzino.

Altura, l’avventura di un giovanissimo appassionato di specialty a Milano in via Lorenteggio: “Sono fiero del prodotto venduto”

0
Mirko davanti al suo Altura (foto concessa)
Mirko davanti al suo Altura (foto concessa)

MILANO – Mirko ha appena 23 anni e ha già deciso di fondare Altura, locale in via Lorenteggio a Milano Sud-Ovest – non certo il centro o una zona battuta dai turisti – dove si berrà soltanto specialty coffee. Un ragazzo che ha dovuto scegliere se intraprendere un percorso universitario alla Greenwich di Londra, o prendere in mano questa caffetteria.

Prende in gestione l’ex Bottega del Caffè perché: “Soltanto entrandoci ho sentito come una vocazione chiamarmi”.

Da lì la conversione verso il caffè di qualità che arriva con la prima volta ad Host a contatto con i grandi marchi.

A quel punto non aveva più il solo obiettivo di fare cassa: “Volevo essere fiero del prodotto venduto” e così Mirko si forma con i libri dei migliori, fa visita a Bugan a Bergamo dove avviene la conversione totale:

“Quando sono entrato mi sono chiesto: sono scienziati o sono baristi?”. La risposta arriva subito: “Sono dei grandissimi”.

Seconda tappa, grazie a Marco di Pizzicoffee: Milan Coffee Festival, con tutta la community pronto a sconvolgerlo a colpi di tazze: Mirko passa dall’esperienza con il caffè commerciale allo scambio con dei veri professionisti che sanno tutto della materia prima, alla manutenzione, ai vari tipi di estrazione. Così, il salto è fatto.

Subentrato nel bar ex ”La Bottega del Caffè”, dotato di una macchina di proprietà della torrefazione di Genova da cui si riforniva il precedente proprietario, Mirko ha voluto cambiare le cose, inserendo il blend Tacco Punta numero due di Gearbox per provare una soluzione dall’acidità non troppo spinta, ma totalmente ed esclusivamente specialty.

La miscela Gearbox (foto concessa)

Più avanti in agenda, Mirko ha già messo in conto un secondo macinatore per proporre la monorigine e il caffè filtro.

Non la spaventa proporre ad Altura soltanto specialty?

“Nonostante la zona in cui ci troviamo, che non è centrale, non torno sui miei passi: voglio fare la differenza per davvero, provando ad educare e ad avvicinare i clienti a questi sapori, dando loro qualità a discapito dei miei costi, in quanto lavorerò con un prodotto di livello che richiede anche maggiori quantità di prodotto per una corretta estrazione”.

Con la stessa filosofia ho voluto acquistare La Marzocco PBX e un Ceado Leon con macine da 84mm.

Quando ho fatto il passaggio dal vecchio caffè commerciale allo specialty, ho lasciato assaggiare e bere per delle settimane alla cieca: non tutti i clienti hanno reagito bene perché riscontrano una mancanza di corpo che trovavano invece nella Robusta e risentono un po’ dell’acidità.

Ma ora punto a intercettare tutte quelle persone che vogliono tentare l’approccio ad una tazzina di qualità.”

Ma riesce a far quadrare i conti nonostante le perdite?

“Osservando l’andamento sin qui, anche con un lieve calo di vendite sull’espresso riesco a rientrare con l’offerta food. Conto comunque di invertire questa tendenza sensibilizzando, stimolando e raccontando a sprazzi, il mondo che si cela dietro lo specialty.

Per fortuna le nuove generazioni sono più comprensive, più aperte alla sperimentazione di sapori nuovi se raccontati e spiegati. Ritornano il giorno dopo e si ricredono.

Gli adulti sostengono poco questa novità, anche perché non rientra nell’immagine classica a cui sono abituati del barista dietro al bancone. Piano piano però, conto che le cose cambino.

Intanto mi alleno con il V60 mi organizzo per l’introduzione di un Moccamaster.”

Sfatiamo quindi la leggenda metropolitana dei giovani che non vogliono lavorare e non vogliono sacrificarsi in questo settore?

“Non credo tanto a quello che si dice. Da gestore mi rendo conto che a causa della fiscalità italiana siamo molto limitati; gli ostacoli sono tanti e posso capire che i titolari d’azienda facciano fatica a pagare adeguatamente i propri collaboratori.

Dall’altra parte, sono esperienze che ho vissuto in prima persona come dipendente e riconosco che in moltissimi posti non si viene giustamente ripagati del proprio tempo e impegno.

L'impegno di Mirko in Altura (foto concessa)
L’impegno di Mirko in Altura (foto concessa)

È vero quindi che se i giovani non hanno voglia di lavorare in questo settore è anche perché non ci sono spesso delle condizioni stimolanti o dei contratti regolari. Bisogna offrire il giusto compenso.

Ma lei che è così giovane, avrà sicuramente incluso i social per comunicare Altura e la sua filosofia

“Abbiamo la pagina @alturamilano su Instagram. I social sono uno strumento potentissimo e mi affiancherò a qualcuno per la loro gestione, in prospettiva di metterci anche la faccia per aumentare la fiducia dei più curiosi.

L’obiettivo è quello di finire anche su piattaforme guida per specialty che mi permetteranno di intercettare quella nicchia che beve questo prodotto.

Il mio core business al momento sono gli impiegati della zona e quindi il weekend si lavora poco: attirando invece gli intenditori, si colmerebbe questo vuoto.”

Una domanda fatta per ultima, ma che in realtà dovrebbe essere la prima: il nome Altura, perché?

“Significa altitudine, ed è una parola che troviamo spesso sui pacchetti di caffè Specialty.

Una maggiore altitudine, influisce notevolmente sulla qualità del caffè, poiché porta una complessità gustativa dovuta alla marcata escursione termica che si verifica a quote elevate.

L’altitudine è solo uno delle decine di fattori che influenzano il gusto del caffè, ma è comunque tra i più importanti. Maggiore sarà l’altitudine, maggiore sarà la qualità.

E noi la stiamo offrendo in periferia; non solo attraverso un espresso, ma anche con prodotti artigianali di pasticceria.”

Export brasiliano prossimo ai massimi storici, gli imbarchi verso l’Italia crescono di oltre il 50%

0
export brasiliano Brasile Cecafé
Il logo di Cecafé

MILANO – Vola verso nuovi record l’export brasiliano di caffè, che a maggio ha sfiorato i 4,4 milioni di sacchi. Così le statistiche mensili di Cecafé diffuse nella serata di ieri, martedì 11 giugno. Il mese scorso, il Brasile ha esportato 4.396.973 sacchi di caffè in tutte le forme: il 79,6% in più rispetto a maggio 2023. Si tratta del dato più elevato di sempre per questo mese dell’anno. Da record anche il fatturato, che ha superato il miliardo di dollari.

L’export di caffè verde è in crescita del 90,2% e raggiunge quota 4.032.197 sacchi. Forti incrementi per gli arabica (59,1%), con 3.163.927 sacchi esportati.

Ma l’export di robusta cresce addirittura di oltre 6 volte (+559,3%), a 868.270 sacchi.

Aumentano pure le vendite di caffè trasformato (+11,2%), che ammontano a 364.776 sacchi, in massima parte di solubile.

Ai massimi storici anche l’export di caffè in tutte le forme dei primi 5 mesi del 2024, che è pari 20.690.378 sacchi (+52,1%).

export brasilianoI volumi di caffè verde volano a 19.096.399 sacchi (+58,9%), di cui 15.654.095 sacchi di arabica (+36,3%) e 3.442.304 sacchi di robusta (+553,8%).

Contenuto riservato agli abbonati.

Gentile utente, il contenuto completo di questo articolo è riservato ai nostri abbonati.
Per le modalità di sottoscrizione e i vantaggi riservati agli abbonati consulta la pagina abbonamenti.

Jannik Sinner nella campagna firmata VML Italy per Lavazza “L’eccellenza è una scelta”

0
sinner lavazza
Jannik Sinner nella campagna di Lavazza

MILANO – È firmata da VML Italy la nuova campagna di Lavazza con protagonista il tennista italiano Jannik Sinner, numero 1 al mondo nel ranking ATP, e testimonial scelto dal brand quando era ancora una giovane promessa. Con il tono leggero ma sempre elegante tipico di Lavazza, “L’eccellenza è una scelta” è il concept del nuovo soggetto TV che dimostra come la ricerca quotidiana, costante e instancabile della perfezione accomuni molto più di quanto si potrebbe pensare Lavazza, eccellenza italiana nota in tutto il mondo, e il tennista altoatesino.

Il nuovo spot di Lavazza con Jannik Sinner

La campagna è dedicata al sistema di macchine espresso a capsule Lavazza A Modo Mio,  che permette di gustare un vero espresso italiano a casa come al bar grazie alla Barista Technology per un’esperienza di gusto eccellente, e vede come protagonista un Sinner incontentabile e perfezionista, non solo sul campo, ma anche quando si tratta delle proprie abilità recitative.

La campagna è on air dal 9 giugno su TV a celebrazione dell’eccellenza italiana e delle performance eccezionali del tennis italiano sulla terra rossa e dal 14 su digital e canali social Lavazza, nei formati 45”, 30″ e 15″, e oltre agli spot prevede anche la realizzazione dei Global Key Visual con Sinner protagonista. La pianificazione è a cura di Wavemaker Italy.

Oltre al soggetto italiano, verrà inoltre lanciato dal 17 giugno un ulteriore spot per il mercato inglese, anch’esso con Sinner protagonista, che racconta e celebra la storica partnership tra Lavazza e Wimbledon ed è stato girato direttamente sui campi leggendari di uno dei tornei più iconici al mondo.

Commenta Michele Picci, Group CCO di VML Italy: “Siamo orgogliosi di aver lavorato a questa nuova campagna, che consolida la partnership di VML con Lavazza e lavora sull’utilizzo di un testimonial che interpreta se stesso in maniera credibile e, per questo, divertente.”

Credits

VML ITALY

  • Group Chief Creative Officer: Michele Picci
  • Executive Creative Directors: Alessandro Polia – Marco Rocca
  • Creative Supervisors : Alessandro Dore – Andrea Galanti
  • Group Client Services Director: Federica Papetti
  • Account Executive: Costanza Angeletti
  • Senior Tv Producer: Virginie Alexandre
  • Chief Strategy Officer: Francesco Lucchetta
  • Head of Strategy: Ricardo Coen

Lavazza

  • Creative Content&Brand Image team
  • Live Communication team

 

  • Regia: Miguel Campana
  • Direttore della fotografia: Marcello Dapporto
  • Casa di produzione: Blackball
  • Costumi: Elena Manferdini
  • Scenografia: Systa Björnsdóttir
  • Executive Producer: Lorenzo Cefis Federico Salvi
  • Producer: Alice di Girolamo e Sarah Tognazzi
  • Service: Haracho Caviar
  • Editor: Vilma Conte e Francesca Era
  • Colorist: Orash Rahnema
  • Post produzione: Hogarth
  • Fotografo: Matteo Bottin – FMphotographers

 

  • Music Agency: Sizzer
  • Music Supervisor: Richard Aardenburg
  • Executive Creative Director: Michiel Marsman
  • Executive Music Supervisor: Sander van Maarschalkerweerd

 

Client Production Advisor: The Producer International

Centro Media: WaveMaker

Agenzia PR: BCW

E adesso Lavazza viaggia su Automobili Lamborghini

0
lavazza lamborghini
Lavazza insieme ad Automobili Lamborghini (immagine concessa)

SANT’AGATA BOLOGNESE (Bologna) – Automobili Lamborghini e Lavazza, entrambi espressione dell’eccellenza italiana negli ambiti di rispettiva competenza, annunciano la partnership tra i due brand. Automobili Lamborghini, icona nella produzione di vetture supersportive di lusso, e Lavazza, tra le più rilevanti realtà produttrici di caffè nel mondo, annunciano una nuova esclusiva collaborazione. Due marchi iconici, che rappresentano l’Italia nel mondo e la passione per la qualità, accomunate da un’incessante ricerca dell’innovazione, con lo sguardo puntato al futuro.

Automobili Lamborghini insieme a Lavazza

La firma dell’accordo, avvenuta presso la storica sede di Automobili Lamborghini a Sant’Agata Bolognese, darà il via ad una serie di eventi e iniziative che metteranno in evidenza e valorizzeranno non solo i prodotti dei rispettivi brand, ma anche il loro impegno condiviso verso l’eccellenza e la ricerca di esperienze uniche.

Lavazza accompagnerà gli eventi di Automobili Lamborghini in Italia e all’estero, offrendo l’esperienza di caffè di eccellenza. Anche i visitatori del Museo Automobili Lamborghini avranno l’opportunità di degustare il caffè Lavazza durante la visita ai modelli più iconici della storia, così come i dipendenti dell’azienda, che avranno a disposizione un’area break dedicata, per una pausa caffè di qualità. Questa sinergia non solo consolida la posizione di Automobili Lamborghini e Lavazza a livello internazionale, ma apre nuovi orizzonti per esperienze di marca uniche.

lavazza lamborghini
Lavazza in partnership con Automobili Lamborghini (immagine concessa)

Stephan Winkelmann, chairman e ceo di Automobili Lamborghini: “Siamo felici di annunciare la nostra collaborazione con Lavazza, unendo due eccellenze italiane in un progetto comune. Automobili Lamborghini è impegnata da sempre nel garantire un’esperienza di qualità a chiunque si avvicini al brand. La partnership con Lavazza rappresenta l’opportunità di far vivere nel mondo, ai nostri clienti, visitatori e appassionati, l’esperienza dell’italianità.”

Antonio Baravalle, ceo di Lavazza: “Questa partnership rappresenta un momento speciale per due aziende che hanno sempre puntato all’eccellenza. Le affinità tra Lavazza e Automobili Lamborghini sono molteplici: entrambe sono ambasciatrici dell’italianità nel mondo, entrambe condividono una storia di successi e un impegno costante verso la qualità. Siamo entusiasti di unire le forze per continuare a ispirare con i nostri valori condivisi, in Italia e all’estero.”

La scheda sintetica di Automobili Lamborghini

Fondata nel 1963 a Sant’Agata Bolognese, in provincia di Bologna, Automobili Lamborghini è un’icona nella produzione di vetture supersportive di lusso. Con modelli leggendari come Miura, Countach, Diablo e Aventador, e serie limitate come Reventón e Sesto Elemento, Automobili Lamborghini continua a innovare e plasmare il settore.

La gamma attuale comprende tre modelli principali: Huracán, Urus (il primo super SUV al mondo), e Revuelto (il primo V12 HPEV – High Performance Electrified Vehicle). Con circa 2.400 dipendenti, una rete di 184 concessionari in 54 Paesi e oltre 10.000 vetture consegnate nel 2023, Automobili Lamborghini è una realtà globale nel settore automotive di lusso. Attraverso il programma “Direzione Cor Tauri”, l’azienda si impegna per un futuro sostenibile, con l’ibridizzazione completa della gamma entro il 2024, incarnando la mission “Driving humans beyond” e i valori “brave”, “unexpected” e “authentic”.

La scheda sintetica di Lavazza

Lavazza, fondata a Torino nel 1895, è un’azienda italiana produttrice di caffè di proprietà dell’omonima famiglia da quattro generazioni. Il Gruppo è oggi tra i principali protagonisti nello scenario globale del caffè, con un fatturato di oltre 3 miliardi di euro e un portfolio di marchi leader nei mercati di riferimento come Lavazza, Carte Noire, Merrild e Kicking Horse. È attivo in tutti i segmenti di business, presente in 140 mercati, con 8 stabilimenti produttivi in 5 Paesi e circa 5.500 collaboratori in tutto il mondo.

La presenza globale è frutto di un percorso di crescita che dura da oltre 125 anni e gli oltre 30 miliardi di tazzine di caffè Lavazza prodotti all’anno sono oggi la testimonianza di una grande storia di successo, per continuare a offrire il miglior caffè possibile in qualsiasi forma, curando ogni aspetto della filiera, dalla selezione della materia prima al prodotto in tazza.

Il Gruppo Lavazza ha rivoluzionato la cultura del caffè grazie ai continui investimenti in Ricerca e Sviluppo: dall’intuizione che ha segnato il primo successo dell’impresa – la miscela di caffè – allo sviluppo di soluzioni innovative per i packaging; dal primo espresso bevuto nello Spazio alle decine di brevetti industriali sviluppati. Un’attitudine a precorrere i tempi che si riflette anche nell’attenzione rivolta al tema della sostenibilità – economica, sociale e ambientale – considerata da sempre un riferimento per indirizzare la strategia aziendale.

“Awakening a better world every morning” è il purpose del Gruppo Lavazza, che ha l’obiettivo di creare valore sostenibile per gli azionisti, i collaboratori, i consumatori e le comunità in cui opera, unendo la competitività alla responsabilità sociale e ambientale.

Al World of Coffee di Copenhagen dal 27 al 29/06, le competizioni mondiali di latte art, roasting, coffee in good spirits e ibrik

0
Il World of Coffee di Copenhagen (foto dal sito)
Il World of Coffee di Copenhagen (foto dal sito)

MILANO – Manca poco all’apertura del prossimo World of Coffee: dal 27 al 29 giugno 2024 a Copenhagen, l’appuntamento è con 400 espositori e più di 10.000 partecipanti. Nella fiera danese si svolgerà come di consueto il Best New Product e i Coffee Design Awards.

Altro punto fermo di questo World of Coffee, le competizioni barista: restano da aggiudicarsi i mondiali di latte art – per l’Italia gareggia la già campionessa mondiale Manuela Fensore – di roasting – Emanuele Tomassi si metterà alla prova – di coffee in good spirits – categoria capitanata da Andrea Villa, supportato dal team Bugan – di cevze ibrik – con Emanuele Bernabei – .

Ma sono previste anche delle novità: quest’anno la Specialty Coffee Association (SCA) completa l’offerta con il lancio del Retail Buyers Lounge e Green Coffee Connect.

World of Coffee, il Retail Buyers Lounge:

Per la prima volta, World of Coffee presenta questo spazio dedicato ai professionisti del caffè con potere d’acquisto nella vendita al dettaglio.

Quest’area è aperta a partecipanti selezionati e offre un ambiente ideale per la condivisione di competenze, l’apprendimento e la creazione di reti tra gli esperti del settore del caffè
esperti del settore del caffè retail.

La Retail Buyers Lounge è un rifugio confortevole al di fuori della fiera, dove i partecipanti possono aggiornarsi sulle e-mail, connettersi davanti a una tazza di caffè e informarsi sulle ultime tendenze del settore.

Al suo interno si svolgeranno inoltre una serie di brevi conferenze e tavole rotonde con esperti del settore, concepite per offrire un accesso ad approfondimenti e strumenti che permettono di prendere decisioni informate e di rimanere competitivi un un mercato in rapida evoluzione.

Green Coffee Connect:

Green Coffee Connect è un’altra entusiasmante aggiunta al World of Coffee Copenhagen 2024. Questo evento è è dedicato alla promozione di un ambiente inclusivo per l’industria del caffè verde, offrendo ai partecipanti una piattaforma dinamica per l’apprendimento e il networking.

Al Green Coffee Connect, i partecipanti potranno assistere alle Green Coffee Conversations, dove i principali esperti del settore condivideranno le loro intuizioni e competenze. Occasione per imparare, crescere e creare connessioni preziose. La partecipazione al Green Coffee Connect è completamente gratuita.

Sustainable World of Coffe:

A Copenaghen, SCA unisce le forze per intraprendere un’azione decisiva a sostegno dei produttori che si trovano ad affrontare sfide ambientali, indirizzando il sostegno finanziario ai coltivatori di caffè dell’America Latina, i quali pianteranno alberi autoctoni che contribuiscono alla salute del suolo, riducono l’erosione e sequestrano il carbonio.

Queste iniziative sono in collaborazione con Caravela Coffee, esportatore e importatore di caffè verde in America Latina e leader riconosciuto nel settore e Barista Attitude.

Queste organizzazioni sostengono l’agenda SCA per lo specialty sostenibile e stanno lavorando insieme per una strategia di compensazione innovativa per le fiere di SCA, con un impatto più vicino alle farm e ai paesaggi del caffè, e come mezzo di comunicazione per le fiere di SCA.

Tra le altre attività di sostenibilità dell’evento, la cerimonia e la tavola rotonda di riconoscimento dei 2024 nella categoria For-Profit e Non-Profit, che si terrà giovedì 27 giugno.

Per saperne di più su World of Coffee e registrarsi per partecipare, visitare il sito.

Sigep arricchisce l’edizione 2025 con lo spazio dedicato alla pizza

0
pizza sigep
La pizza protagonista al Sigep (immagine concessa)

RIMINI – Sigep, la fiera del gelato più importante al mondo, diventa sempre più internazionale e amplia l’attenzione verso l’universo pizza, settore che secondo le più recenti stime ha un valore mondiale superiore ai 153 miliardi di dollari (fonte Verified Markets Reports). E per l’edizione 2025 si presenterà con una veste rinnovata, a partire dal pay-off che diventerà: “Sigep World – The World Expo for Foodservice Excellence”. Dove World rimarca la centralità globale dell’evento riminese affiancato recentemente da due nuovi show satellite in mercati di grande potenzialità come la Cina meridionale e l’area di Singapore.

L’appuntamento, organizzato da Italian Exhibition Group, si terrà alla fiera di Rimini dal 18 al 22 gennaio 2025. Oltre al gelato, che resta al centro della Rassegna, saranno protagonisti le migliori selezioni di tecnologie foodservice e ingredienti per il mondo di pasticceria, pizza, panificazione e caffè, abbracciando una community sempre più ampia: nell’ultima edizione, infatti, sono arrivati visitatori da 160 paesi, anche grazie ai 1.200 brand espositori provenienti da 35 nazioni. E nell’ultima edizione Sigep ha ospitato oltre 500 buyer da 84 paesi creando più di 5.200 business meeting.

I focus di Sigep 2025

La 46esima edizione manterrà le 5 grandi filiere. Ci sarà il gelato, ovviamente. Sigep del resto è la fiera numero al mondo per il gelato, con l’offerta più completa e la partecipazione di tutti i produttori dalle tecnologie agli ingredienti, dai semi-lavorati alle attrezzature.

E a fianco del gelato ecco pasticceria, panificazione, cioccolato e caffè. Ma tra le novità ci sarà indubbiamente il grande spazio dedicato alla pizza: Sigep World sarà quindi la vetrina più importante per il prodotto e le sue tecnologie, diventando un vero e proprio punto di riferimento.

Italian Exhibition Group inoltre amplierà l’area fieristica, potenziando il settore espositivo con due nuovi padiglioni nella zona est fino a toccare i 140mila metri quadrati di superficie espositiva, a sostegno della crescita del grande evento.

Grande spazio sarà dedicato come sempre ai più importanti talk di tutte le communities presenti. In particolar modo, quello di apertura sarà incentrato sulle più aggiornate tendenze del foodservice, sia nazionali che soprattutto internazionali, confermando Sigep World, come la voce più autorevole del settore grazie al lancio di Sigep Vision, l’Osservatorio globale sui trend del gelato e del foodservice.

La presenza internazionale

IEG, in collaborazione con l’Agenzia ICE, ha portato a Rimini lo scorso gennaio numerose presenze estere provenienti da Europa, Area Balcani, Africa, Nord America, Centro Sud-America, Asia e Sud est asiatico. E l’impegno per l’edizione 2025 sarà raddoppiato con un road show europeo previsto in autunno per coinvolgere giornalisti e buyer, anche grazie alla collaborazione dei regional advisor del gruppo, con particolare focus su importatori, distributori, catene foodservice e alberghiere. Per quanto riguarda le singole filiere, saranno naturalmente confermate le Arene e le competizioni internazionali che lo scorso gennaio hanno visto partecipare ben 25 paesi.

Infine, sarà data particolare attenzione alle nuove tendenze su scala mondiale che saranno presentate a Sigep World. Nello specifico, le ultime tecnologie delle macchine automatiche per il caffè, con un evidente miglioramento anche sul fronte sostenibilità, i lievitati e i nuovi trend della pasticceria, oltre naturalmente alla gelateria del futuro, con l’evento di Rimini che è il volano principale per la diffusione della cultura del gelato italiano in tutto il mondo.

Iginio Massari apre il primo ristorante nell’ex casinò di Gardone Riviera sul Lago di Garda

0
iginio massari colomba delice 2020
Iginio Massari

Restaurato pochi anni fa, l’ex casinò è stato messo all’asta dal Comune e assegnato alla Dama srl, la società di Iginio Massari, per oltre 160mila euro l’anno. L’idea è probabilmente, come afferma Vanity Fair, quella di creare una location per matrimoni di lusso, considerata anche la grande popolarità di cui il maestro Massari gode in Italia. Ma non solo: il pastry chef vuole inaugurare anche un ristorante di fine dining. Leggiamo di seguito la prima parte dell’articolo di Valentina Dirindin per Vanity Fair.

Il primo ristorante di Iginio Massari

GARDONE RIVIERA (Brescia) – Sembra essere il progetto più imponente di sempre, quello con cui Iginio Massari ha ottenuto la concessione dell’ex casinò di Gardone Riviera, situato in un elegante palazzo sul Lago di Garda.

Per la prima volta infatti, il pastry chef più celebre d’Italia (con sei negozi all’attivo e due pop up store in diverse città), ospite fisso di Masterchef Italia e nuovo ingresso nel cast di Bake off Italia su Real Time allarga la sua visione, passando dalla pasticceria alla ristorazione.

Il progetto di Iginio Massari presentato al Comune di Gardone Riviera, che aveva da poco messo all’asta la gestione dello storico Palazzo Wimmer, prevede infatti la realizzazione di un ristorante di lusso, con spazi dedicati anche a eventi e cerimonie.

Una pianificazione importante, da realizzare tra l’altro in tempi record: l’obiettivo del maestro Massari, infatti è quello di aprire entro il primo semestre del 2025, non prima però di aver ristrutturato in maniera significativa gli spazi del palazzo.

Per leggere la notizia completa basta cliccare qui

La bottega del Caffè apre il 1° punto vendita a Milano con Caffè Ottolina

0
bottega del caffè
Il team La bottega del Caffè in partnership con Caffè Ottolina (immagine concessa)

MILANO – Grande traguardo per La bottega del Caffè. Il noto marchio di caffetterie in franchising ha inaugurato, in partnership con Caffè Ottolina Spa, il primo punto vendita a vocazione urbana sotto il palazzo della regione Lombardia in via Galvani, dove è già presente un Ottolina Café.

Questa importante apertura rientra nel piano di sviluppo e nella strategia della catena di diversificare i canali, presidiando oltre ai centri commerciali, in cui La bottega del Caffè è storicamente presente con successo, anche il canale high street. Lo store di via Galvani consolida e arricchisce la presenza in Lombardia dove il marchio è operativo nelle principali gallerie commerciali.

bottega ottolina
L’esterno del nuovo store (immagine concessa)

Da lunedì 10 giugno, sotto il palazzo della regione, La bottega del Caffè sta sperimentando una partnership con Ottolina Café, per la prima volta e in via eccezionale, con importanti novità e grandi cambiamenti per lo store esistente.

“La sinergia tra Ottolina Café e La bottega del Caffè ci permetterà di integrare le offerte sfruttando i punti di forza di entrambi i format per offrire ai clienti una esperienza sempre più soddisfacente” afferma in vista di questa nuova collaborazione, Fabio Ottolina, amministratore delegato di Ottolina Spa e membro del CdA La bottega del Caffè.

Alla classica offerta di caffetteria firmata La bottega del Caffè si aggiungeranno, infatti, le miscele di Caffè Ottolina Spa e una ricca selezione di prodotti per il pranzo o una pausa veloce. Pinse e focacce realizzate con ricette semplici o gourmet oltre a bowl personalizzate con ingredienti healthy dedicate a chi cerca un pasto leggero e bilanciato.

“Portiamo in questa importante location tutta la nostra esperienza di oltre 30 anni nella ristorazione veloce con un menu competitivo, pensato per un target sempre più esigente e per chi desidera una pausa di qualità con il giusto rapporto qualità prezzo nel pieno rispetto della nostra mission: soddisfare tutti i clienti offrendo, con il sorriso, la migliore esperienza possibile in termini di qualità, servizio e cortesia, ad un giusto valore” afferma Alessandro Ravecca, presidente del Gruppo.

ottolina bottega del caffè
L’interno del punto vendita (immagine concessa)

Inoltre, anche qui come negli ultimi punti vendita inaugurati da La bottega del Caffè l’offerta sarà completata da un angolo dedicato all’aperitivo con insegna “Spritziamo” e una drink list a base Spritz e alle sue più amate ed originali varianti.

La scheda sintetica di La bottega del Caffè

La bottega del Caffè è una catena di caffetterie sviluppata da Cibiamogroup, direttamente ed in franchising. Nata nel 2002 conta oggi una rete di oltre 30 pv in Italia, prevalentemente all’interno dei principali centri commerciale. Il format è apprezzato per la qualità e la modularità dell’offerta che può adattarsi ai diversi contesti a seconda delle esigenze.

La scheda sintetica di Caffè Ottolina

La Caffè Ottolina Spa è una storica torrefazione milanese specializzata nella produzione e commercio di miscele di caffè espresso di gamma medio/alta per il settore professionale. Fondata nel 1948 da Giulio Ottolina, l’azienda è divenuta punto di riferimento per i pubblici esercizi della Lombardia e ha sviluppato una solida rete di distributori in tutto il mondo.