mercoledì 10 Aprile 2024
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Le bevande vegetali d’avena potrebbero provocare un picco glicemico alzando i livelli di zucchero nel sangue: lo studio

Secondo Jessie Inchauspé, biochimica ed esperta degli effetti dell’alimentazione sulla salute, il latte vaccino e le bevande a base di frutta secca sono alternative migliori e più salutari

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Le bevande vegetali stanno acquisendo sempre più popolarità in tutto il globo. Anche nei bar del Bel Paese i gestori hanno imparato ad avere la loro piccola scorta di bevanda vegetale per far fronte alla grande richiesta comune. La bevanda vegetale al gusto d’avena, in particolare, è largamente apprezzato dai consumatori.

Tuttavia, non sempre il consumo delle bevande vegetali è preferibile all’alternativa del latte vaccino.

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Secondo Jessie Inchauspé, biochimica ed esperta degli effetti dell’alimentazione sulla salute, le bevande vegetali all’avena potrebbero portare ad un picco glicemico e ad un innalzamento dei livello dello zucchero del sangue. Leggiamo di seguito la prima parte dell’articolo di Maria Goldbach per Vogue Italia.

Il pericolo delle bevande vegetali all’avena

MILANO – Dal momento in cui ho assaggiato il latte di avena per la prima volta, non sono più stata capace di immaginare il mio caffè senza. Non perché non tolleri il latte vaccino o perché segua una dieta vegana, ma semplicemente perché, per quanto mi riguarda, ha un buon sapore.

E non sono la sola a pensarla così, come dimostra la crescente presenza, sugli scaffali dei supermercati, di qualità di latte a base vegetale.

È ormai possibile scegliere, infatti, nell’ambito di una ricca proposta di latte di soia, di cocco, di mandorla, di nocciola, anche se la maggior parte di queste alternative al latte “animale” è a base di avena.

Per molti, inclusa la sottoscritta, il latte di avena è un must nel caffè mattutino. Mi correggo: nel mio caso, lo era.

Parliamo di glicemia

Sì, lo era. Infatti, mi accingo a infliggere un duro colpo a tutti coloro che, come me, amano il latte di avena. Sappiate che, assumendolo la mattina prima di andare al lavoro, potreste rendere un pessimo servigio a voi stessi.

O meglio, alla vostra glicemia. La misurazione di quest’ultima, ovvero della concentrazione di glucosio nel sangue, a lungo considerata rilevante solo nel caso delle persone affette da diabete, è ormai una pratica estremamente diffusa, a prescindere dalla presenza di patologie.

E a ragione, perché uno squilibrio del livello di zucchero nel sangue può essere la causa di attacchi di fame, scarsa energia e stanchezza, acne, sonno insufficiente e nebbia cognitiva. Come la “Dea del Glucosio”, al secolo Jessie Inchauspé, biochimica ed esperta degli effetti dell’alimentazione sulla salute, ribadisce costantemente su Instagram, offrendo ai suoi circa tre milioni di follower consigli quotidiani per mantenere stabile il livello di zucchero nel sangue.

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