giovedì 04 Dicembre 2025
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Segafredo Caffè: la nuova location in Palestina è a Tulkarem

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Il nuovo store Segafredo in Palestina (immagine concessa)

Segafredo Caffè sbarca in Palestina grazie alla collaborazione con il partner locale Ibrahim Sanjaq. La nuova caffetteria si contraddistingue per spazi ampi e luminosi e un menù che bilancia le origini italiane del marchio e i sapori locali. Leggiamo di seguito la notizia pubblicata sul sito di Massimo Zanetti Beverage Group.

Segafredo Caffè in Palestina

TULKAREM – Il nuovo concept di Segafredo Caffè nella città di Tulkarem, in Palestina.  Aperto in collaborazione con il partner locale Ibrahim Sanjaq, Segafredo Caffè offre una versione moderna dell’autentico caffè italiano, coniugando convivialità e rilassatezza.

La nuova caffetteria di Tulkarem, dall’essenza contemporanea, si contraddistingue per gli spazi ampi e luminosi, una sala giochi per bambini al piano superiore ed una bellissima terrazza all’aperto.

Il menu è pensato con cura per fornire il giusto equilibrio tra l’eredità italiana del marchio, le nuove tendenze e i gusti locali.

La rinomata ospitalità italiana, unita all’eccellenza del caffè Segafredo superano costantemente ogni aspettativa, dall’inizio alla fine.

Saicaf riaprirà la sua storica caffetteria in corso Cavour a Bari entro inizio primavera

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Il logo Saicaf
Il logo Saicaf

Quasi al termine i lavori per la storica caffetteria dopo 5 anni di chiusura in corso Cavour. Al piano terra ci saranno bar e pasticceria, al primo piano invece sarà allestita la sala che fungerà anche da pizzeria-ristorante. Leggiamo di seguito la prima parte dell’articolo di Rita Schena pubblicato su La Gazzetta del Mezzogiorno.

La riapertura della Saicaf a Bari

BARI – Il conto alla rovescia è già partito. Entro questo avvio di primavera, forse anche prima, la Saicaf (rigorosamente nella dicitura barese, chiamata a volte anche al maschile, il Saicàf) riapre la sua storica sede in corso Cavour. Ultime battute quindi per ritrovare un luogo molto amato dopo circa 5 anni di chiusura.

E se fino ad ora il cantiere è stato impenetrabile qualcosa di come sarà Casa Saicaf si è potuto vedere attraverso i progetti e le prime dichiarazioni di Leonardo Lorusso, direttore commerciale della Saicaf e il pasticcere Salvatore Petriella, che gestirà spazi e produzione.

“Sarà un luogo dove sentirsi a casa ed essere coccolati – hanno spiegato già in avvio del cantiere e che oggi ripetono -, perché Saicaf è una garanzia di qualità e di storia per l’imprenditoria di questa città e perché vogliamo restituire valore e rispetto ad un luogo simbolo”.

E di storia la Saicaf ne ha tanta sulle spalle, sin dal 1937 quando era Gran caffè Savoia poi ribattezzato Gran caffè Saicaf dopo la Seconda guerra mondiale.

“Siamo sempre stati un luogo dove si è saputo cogliere il cambiamento – spiega Lorusso – e continueremo ad esserlo”. “E in questa ottica andrà anche la nostra produzione che terrà conto non solo dei nuovi gusti ma anche le intolleranze”, fa quasi eco Petriella.

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Goppion presenta Home, la miscela in grani 100% Arabica

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La miscela Goppion Home (immagine concessa)

PREGANZIOL (Treviso) – Un nuovo prodotto nasce in casa Goppion: la storica torrefazione di Preganziol, alle porte di Treviso, presenta Home, la miscela in grani 100% Arabica pensata per l’uso domestico e creata per chi ama la fragranza del caffè appena macinato. I chicchi che compongono Home provengono dalle piantagioni brasiliane e centroamericane, con una piccola aggiunta di caffè etiope. L’aroma è avvolgente, il sapore è intenso e fruttato con piacevoli note di cacao, mentre il contenuto di caffeina è naturalmente molto basso.

Goppion presenta la miscela Home

“Da sempre cerchiamo di essere, oltre che torrefattori, anche divulgatori della cultura del caffè – dichiara Paola Goppion, responsabile comunicazione e marketing della torrefazione Goppion – La passione per questo lavoro ci guida da più di settant’anni e vogliamo che anche il consumatore finale sappia riconoscere un caffè preparato a regola d’arte, a casa come al bar.”

Goppion continua: “Ecco perché abbiamo creato Home, una miscela nata per chi ama il profumo dei chicchi appena macinati ed è alla ricerca dell’eccellenza anche tra le mura di casa. Abbiamo pensato a loro, alla sensazione unica che suscita il profumo del caffè appena fatto in una stanza. Nelle campagne pubblicitarie utilizziamo sempre lo slogan Bevilo buono, che sottolinea la nostra volontà di creare caffè eccellenti per tutti: con Home diventa Bevilo buono, anche a casa”.

Home è da macinare in casa nella granulometria desiderata ed è adatto a diversi tipi di estrazione come moka, french press e altri sistemi. Perfetto anche con la macchina automatica che lo macina all’istante per un ottimo espresso. La confezione da 500 grammi di Home sarà disponibile nell’e-shop aziendale al prezzo di 18.00 euro.

La bottega del caffè di Carlo Goldoni in scena al Teatro Ambra Jovinelli di Roma, 14-19/03 con Michele Placido

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La statua di Carlo Goldoni a Firenze (immagine: Wikimedia Commons)

ROMA – Dal 14 al 19 marzo, al Teatro Ambra Jovinelli di Roma, una notevole compagnia d’attori capitanata da Michele Placido, grande protagonista del mondo dello spettacolo italiano, è al centro di un’edizione nuova e accurata de La Bottega del caffè di Carlo Goldoni firmata da Paolo Valerio. Leggiamo di seguito la prima parte dell’articolo pubblicata sul portale Teatri Online.

La bottega del caffè di Carlo Goldoni al teatro Ambra Jovinelli a Roma

In scena con Michele Placido ci saranno Luca Altavilla, Emanuele Fortunati, Ester Galazzi, Anna Gargano, Armando Granato, Vito Lopriore, Francesco Migliaccio, Michelangelo Placido, Maria Grazia Plos. Di questo meraviglioso capolavoro di Carlo Goldoni è protagonista un microcosmo di persone che gravitano in un campiello veneziano, in una coralità in cui la pièce trova il fulcro del suo impeccabile meccanismo, che imprime ritmi vorticosi alle interazioni fra i personaggi.

“Il luogo della scena, che non cambia mai, merita qualche attenzione: è una piazzetta nella città di Venezia. Di fronte vi sono tre botteghe: quella in mezzo è un caffè, quella a destra è occupata da un parrucchiere e l’altra a sinistra da un biscazziere. Da una parte, vi è fra due calli, una casetta, abitata da una ballerina, dall’altra una locanda”.

È lo stesso autore a descriverci nei Memoires la scena con perfetta unità di luogo, in cui si svolge La bottega del caffè: una commedia che da subito si annuncia corale, interessata a diverse figure e vicende, incentrata su un microcosmo attraverso cui Goldoni tratteggia uno sfaccettato affresco sociale e umano.

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Segafredo Zanetti Italia, parla il Ceo Nicolas Peyresblanques: “Questo 2023 sarà un anno di forte ripresa di tutto il settore”

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Nicolas Peyresblanques zanetti
Nicolas Peyresblanques, ceo di Segafredo Zanetti (immagine concessa)

Nicolas Peyresblanques, ceo di Segafredo Zanetti Italia, si rivela nella nostra intervista, scendendo nel dettaglio della politica dell’azienda, esponendosi particolarmente sugli aspetti della sostenibilità, della politica estera e della strategia adottata contro i maggiori competitor che operano nel mercato. Leggiamo di seguito le sue opinioni a tutto campo.

Segafredo Zanetti ha fatto il suo ingresso a Sigep 2023 puntando sulla sostenibilità: perché è importante essere stati a quella fiera e con un prodotto come “Natura”?

“Dopo anni molto complicati per il settore, è stato fondamentale partecipare al Sigep per poter ribadire la nostra vicinanza ai clienti Segafredo e al settore horeca in generale in cui Segafredo è leader, che è composto innanzitutto da persone.

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La miscela Segafredo Natura (immagine concessa)

La resilienza e la determinazione mostrata dai nostri clienti, con cui abbiamo lavorato a stretto contatto anche durante la pandemia, sono da ammirare e prendere come esempio, e ci hanno spinto a voler raccontare, in questa importante manifestazione fieristica, tutta la nostra professionalità al servizio degli operatori del settore.

A partire dall’organizzazione della nostra azienda, incentrata sul rapporto umano come elemento discriminante; per arrivare alla ricca offerta di prodotti sviluppati appositamente per gli operatori professionali, che sono commercializzati in Italia e nel mondo e che trasmettono ovunque il nostro made in Italy racchiuso in ultima istanza nella nostra iconica tazzina.

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Le miscele Natura (immagine concessa)

Tra le varie cose che questi anni ci hanno insegnato, c’è che la sostenibilità ha assunto un ruolo ancora più centrale, sia da un punto di vista ambientale sia da un punto di vista societario.

Siamo particolarmente orgogliosi di aver portato un prodotto come Natura al Sigep perché rappresenta un nuovo modello di sviluppo sostenibile intrapreso da Segafredo, che mira al benessere di tutti gli stakeholder coinvolti, in una logica di restituzione al territorio che da sempre fa parte del nostro dna e approccio imprenditoriale.

Con Natura, abbiamo voluto dare vita a un progetto che andasse oltre la tazzina di caffè e che avesse, fin da subito, un impatto significativo e misurabile sull’ambiente. Oltre al lancio di Segafredo Natura Bio una miscela 100% arabica proveniente da agricoltura biologica e destinata al settore horeca il progetto Natura porterà alla nascita del primo bosco Segafredo per la comunità”.

Ci racconti di più di questo bosco… intendete riforestare una zona dell’Italia?

“Siamo tutti a conoscenza del fenomeno della deforestazione, presente purtroppo anche in Italia. Per contribuire in modo attivo a questo problema e ai conseguenti effetti dell’erosione, abbiamo deciso di riforestare un’area a rischio alle pendici del Gruppo della Majella in Abruzzo.

Per ogni nuovo cliente di Segafredo Natura Bio ci impegniamo nella piantumazione di 10 nuovi alberi in collaborazione con Piantando (una società benefit che avvia progetti a impatto sociale e ambientale nel mondo).

Grazie all’aiuto dei nostri clienti – che avranno ovviamente la possibilità di tracciare con trasparenza i loro alberi – incrementeremo la copertura arborea e stabilizzeremo i versanti alle pendici del massiccio abruzzese. Nel medio-lungo periodo dovremo anche riuscire a rinnovare, in modo del tutto naturale, la specie autoctone. Ad oggi siamo contenti di poter annunciare che abbiamo già piantato oltre 500 alberi”.

Ci racconti ora di un altro progetto presentato al Sigep: Segafredo Miscela Gambrinus. Come sta andando questa iniziativa così particolare?

Gambrinus Napoli
L’ingresso della caffetteria Gambrinus a Napoli

Segafredo Miscela Gambrinus nasce dalla nostra partnership con il Gran Caffè Gambrinus di Napoli per rendere omaggio alla storia e alla tradizione del vero espresso partenopeo. Per noi è motivo di grande orgoglio poter esser il caffè servito nello storico Gambrinus di Napoli. Oltre a rappresentare un segnale forte e motivante per la crescita di Segafredo Zanetti, è un risultato che certifica la nostra capacità nel saper creare prodotti di altissima qualità, apprezzati in quella che molti considerano la patria del caffè.

Ma questo progetto non si ferma a Napoli. Con Segafredo Miscela Gambrinus offriamo al settore horeca la possibilità di far degustare un angolo di Napoli anche a due passi dal Colosseo, dalla Torre degli Asinelli, o da Piazza San Marco.

Questa nuova miscela è infatti a disposizione di ristoranti, bar, pizzerie e pasticcerie di tutta la Penisola che possono così offrire ai propri clienti un caffè unico e un’esperienza inedita.

Per questo motivo è stato scelto il tema della maiolica tradizionale partenopea, che diventa un pattern distintivo su una linea di materiali di visibilità che abbiamo realizzato per questi locali e che comprendono le tazzine, i classici bicchieri per l’amatissimo “caffè al vetro”, e molto altro.  Un progetto a tutto tondo, pensato per consentire ai nostri clienti di vantare caratteristiche di differenziazione uniche.

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La miscela Segafredo Gambrinus (immagine concessa)

L’iniziativa sta andando molto bene e questo è confermato da oltre 100 clienti che in appena qualche mese hanno deciso di prendere parte a questo progetto. Segafredo Miscela Gambrinus ci ha permesso di rafforzarci ulteriormente nel mercato horeca, diversificando l’offerta e attraendo nuovi clienti”.

Quindi sulla grafica delle maioliche: da dove nasce questa idea?

“Le maioliche sono un elemento fortemente caratteristico di Napoli. È una grafica che abbiamo ideato con il nostro team di marketing e con l’agenzia che ci ha seguito in questo percorso, per arrivare a una resa estremamente potente in termini di estetica, che trasmette l’eccellenza di prodotto a 360 gradi”.

Parliamo ora un po’ della sua storia. Lei ha assunto il ruolo di Presidente di Segafredo Italia nel 2021 e ora siamo nel 2023: in questo lasso di tempo, come ha affrontato questa carica nel Paese dell’espresso, con un migliaio di torrefazioni sullo stesso mercato?

“Ricoprire la carica di Presidente di Segafredo Zanetti Italia è un grande onore, arrivato dopo una lunga storia all’interno di questo bellissimo Gruppo.

Sono diventato Presidente in piena pandemia, in un’azienda in cui più del 70% dell’attività è dedicata al mondo horeca. Nonostante il momento estremamente complicato per il nostro mercato di riferimento, la mia visione è stata chiara fin da subito: dare centralità alle persone. E per persone intendo sia quelle all’interno dell’azienda (la nostra forza vendita), sia quelle all’esterno (i nostri clienti).

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La gamma delle capsule Nespresso compatibili di Segafredo Zanetti (immagine concessa)

Nel momento in cui molte aziende hanno deciso di ridurre gli investimenti sulle strutture di vendita, noi le abbiamo rafforzate organizzando un piano di formazione ricco, denso, su lungo periodo, volto a migliorarne le competenze specifiche.

Abbiamo la forza vendita più numerosa d’Italia, con più di 250 specialisti presenti su tutto il territorio nazionale

Abbiamo anche rivisto le nostre strategie commerciali dando tutto il sostegno possibile ai nostri clienti. Ci siamo proposti non solo come fornitori di prodotto, ma anche e soprattutto come consulenti in grado di offrire soluzioni integrate per la caffetteria. Per essere a fianco del cliente è necessario saperne interpretare bisogni e aspirazioni, suggerendo le soluzioni più in linea con le esigenze di ciascuno.

Tutto questo ci ha permesso di capitalizzare nel momento in cui si è tornati ad una progressiva normalità, e infatti oggi ne stiamo raccogliendo i frutti: nel 2022, a fronte di 4.800 pubblici esercizi costretti a chiudere i battenti secondo i dati Infocamere che Il Sole 24 Ore ha pubblicato recentemente, noi siamo riusciti ad aumentare il nostro parco clienti di circa il 10%: sono tutti imprenditori che hanno sposato il nostro progetto di eccellenza!”

In Francia come in Italia avete raggiunto un fatturato di circa 100 milioni: lei che ha esperienza ai vertici di entrambi i volti di Segafredo Zanetti, che cosa ci può raccontare mettendo a confronto i due Paesi vicini?

“Se osserviamo il consumo pro capite, sono due Paesi piuttosto simili: l’Italia con circa 5,9 kg di consumo medio all’anno, e la Francia leggermente sotto con 5,4kg. Lontanissimi entrambi dal primo posto occupato dalla Finlandia – territorio su cui siamo presenti insieme alla nostra società Meira – che supera i 12kg di consumo pro-capite all’anno.

Se però osserviamo i due Paesi dal punto di vista delle abitudini, troviamo una situazione abbastanza diversa. L’italiano predilige il consumo al bar, con circa 5 caffè al giorno, prevalentemente espresso.

In Francia invece, si consuma il caffè più spesso al ristorante o in brasserie. La Francia, inoltre, è più orientata sui blend 100% Arabica, con un’estrazione più lunga rispetto alla tradizione italiana nella quale prevalgono le miscele di Arabica e Robusta e che solo negli ultimi tempi manifesta un interesse anche per il 100% arabica.

In entrambi i Paesi, come Segafredo garantiamo qualità, capillarità e flessibilità, perché il consumatore finale, che sia italiano o francese, vuole sempre di più vivere un’esperienza appagante che vada oltre la semplice tazzina di caffè”.

Segafredo è presente in oltre 10.000 bar in Italia, almeno 1.000 sono grandi pasticcerie e caffetterie, locali importanti e noti. Come reggete la concorrenza dei competitor più agguerriti?

“Siamo fortemente convinti che oltre alla qualità e varietà dei nostri prodotti – in grado di soddisfare tutte le esigenze del mercato – il maggior elemento di differenziazione tra noi e i nostri competitor sia l’attenzione e la vicinanza che dedichiamo a ciascuno dei nostri clienti. Questo non significa solo curare l’aspetto consulenziale, ma anche garantire una capacità e velocità di reazione in linea con le necessità e le urgenze del cliente”.

Su quest’ultimo punto, ci è giunta voce che Segafredo riesce a garantire l’assistenza ai bar in fermo macchina entro 20 minuti, anche di domenica: come fate?

“Il messaggio con cui ci siamo presentati al Sigep è: “Sempre più vicini a te”. I nostri professionisti e la nostra articolata rete di servizi tecnici ci sono sempre, dalle grandi metropoli al piccolo borgo. Sono persone che credono in una relazione autentica con i nostri clienti.

Questo significa avere una struttura in grado di supportare il cliente nelle sue priorità. Quindi sì, è vero che è capitato in più occasioni di saper intervenire entro 20 minuti, come ad esempio una domenica mattina presso un nostro cliente che opera durante la stagione estiva sul litorale e che fa il 70% delle vendite settimanali proprio in quel momento. Un valore aggiunto fondamentale per cementare la relazione”.

Sempre parlando di crescita e nuove tendenze, parliamo di capsule: Segafredo Zanetti che posizione ha preso rispetto a questo segmento? C’è ancora margine e interesse per investire?

“Quello delle capsule è un segmento decisamente interessante su cui abbiamo puntato sviluppando sia il canale professionale sia quello del mass market. Abbiamo infatti un sistema proprietario, con una società appositamente costituita e dedicata (Segafredo Zanetti Coffee System), ma offriamo anche capsule compatibili con i principali sistemi in commercio.

Sul monoporzione, nel 2022 siamo cresciuti di oltre il 45%, con punte nelle compatibili Nespresso di oltre il 70%, a fronte di un segmento che registra un tasso di crescita inferiore al 10%

Crediamo ci sia ancora spazio per investire e crescere. Parlando di nuove tendenze, sarà sempre più importante prestare particolare attenzione allo sviluppo e alla ricerca di soluzioni che tengano in debita considerazione l’impatto ambientale. Ad esempio, la nostra linea di monodose in cialde è compostabile e dunque smaltibile al 100% nell’organico”.

Da Bologna al resto del mondo, Segafredo Zanetti è riconosciuta anche oltre i confini nazionali: avete in programma, come altri marchi affermati del settore, di procedere con delle acquisizioni strategiche su mercati esteri?

“Come dice bene lei, siamo partiti da Bologna e siamo andati alla conquista del mondo, arrivando ad essere leader dell’Espresso con oltre 100.000 clienti business. Questa nostra espansione internazionale è sempre stata supportata da una strategia di acquisizione di aziende e marchi locali, solitamente tra i leader del mercato in cui operano, con un approccio volto a valorizzare i brand e i management locali a cui affianchiamo il brand globale, Segafredo Zanetti.

Testimonianza ne sono le acquisizioni più recenti: Hoja Verde (Ecuador) nel 2021, Pacaembu (Brasile) e The Bean Alliance (Australia) nel 2019. Le acquisizioni strategiche e mirate fanno parte del nostro dna e della visione del nostro presidente Massimo Zanetti. Sicuramente, se ci saranno opportunità interessanti, le sapremo cogliere”.

Guardando al futuro, verso quali altri Paesi vorreste arrivare e attraverso quale canale vi vorreste rafforzare?

“Il nostro percorso ci ha già portati ad avere una capillarità globale con società presenti in diversi mercati. Abbiamo un approccio che è e rimarrà universale e omnichannel, con una presenza bilanciata sia a livello geografico sia a livello distributivo (food service, che rappresenta il core business di Segafredo, mass market e private label).

La nostra volontà è continuare a presidiare tutti i canali in cui siamo presenti per proseguire il nostro percorso di crescita su scala globale, con l’obiettivo di rafforzare ulteriormente il posizionamento del Gruppo”.

In una battuta, se dovesse descrivere il 2023 per Segafredo Zanetti, cosa ci direbbe?

Vi dico che sarà un anno di forte ripresa del settore: i nostri clienti hanno alte aspettative e noi siamo ben preparati e, come detto, ulteriormente rafforzati per soddisfarle.

Sono convinto che, continuando ad essere a fianco di chi da sempre ci sceglie e di chi deciderà di unirsi alla nostra grande famiglia, produrremo tutti ottimi risultati”.

Torrefazione Alessano, caffè in grani per coffee lover dal 2013 in Salento

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Guglielmo e Arturo Alessano (immagine concessa)

MANDURIA (Taranto) – Torrefazione Alessano è una micro-torrefazione artigianale nata nel 2013 in Salento per mano di Arturo e Guglielmo Alessano, padre e figlio, baristi di professione e torrefattori per vocazione. Il bar di famiglia, aperto a Manduria nel 1941, è da allora punto di riferimento per cittadini e turisti con il suo caffè preparato con cura, la sua selezione di distillati, la pasticceria e la gelateria di produzione artigianale.

Torrefazione Alessano

Arturo Alessano, cresciuto tra caffè espresso, caffè in ghiaccio con latte di mandorla e caffè corretto con anice o San Marzano, dopo migliaia di tazzine di caffè estratte con amore ha sviluppato una profonda passione per la preziosa bevanda.

La sua curiosità lo ha spinto a interrogare tutti coloro che sul caffè ne sapevano qualcosa in più: commerciali, grossisti, importatori, selezionatori di caffè in grani e degustatori, fino a formarsi un’idea personale sul caffè e maturare la voglia di realizzarla, acquistando una tostatrice manuale e buttandosi in una nuova avventura.

Da quel momento è iniziata una lunga serie di esperimenti di tostatura e assaggio per selezionare sotto guida esperta un ristretto nucleo di caffè mono origine sud-americani, africani e asiatici, tutti rigorosamente 100% arabica.

È nato così un blend Arabica personale, proposto esclusivamente come caffè in grani, che con il suo equilibrio rispecchia il carattere calmo e generoso di Arturo, ormai mastro torrefattore a tutti gli effetti.

La scelta di preferire i caffè Arabica ed evitare le varietà Robusta nasce dall’apprezzamento di Arturo per il maggiore equilibrio gustativo e aromatico dei primi, nonché dal preferire il minore tenore di caffeina degli Arabica, che consente di concedersi serenamente una tazzina di caffè in più.

Per soddisfare la voglia di caffè anche di chi deve evitare la caffeina, la linea di caffè in grani di Alessano si completa con il decaffeinato Swiss Water, sempre rigorosamente Arabica, scegliendo quello che attualmente è il metodo più naturale e meno invasivo al mondo per eliminare la caffeina dai chicchi.

Oggi la micro-torrefazione Alessano porta avanti con passione la sua filosofia, che la porta a produrre il suo caffè in grani 100% Arabica in piccole quantità per un pubblico esigente e fedele.

Per consentire a tutti di acquistare comodamente online il miglior caffè in grani, Torrefazione Alessano invita tutti sul proprio e-commerce, sul quale è possibile anche restare aggiornati su novità e iniziative speciali.

La qualità Alessano è solo caffè in grani

Arturo e Guglielmo, pur consapevoli di andare contro le tendenze di mercato, hanno scelto di proporre esclusivamente caffè in grani, perché il caffè ideale è solo quello ottenuto macinando i grani al momento, per preservare al massimo il gusto e l’aroma del caffè.

Un tempo un’abitudine diffusa, quella di preparare il caffè partendo dai chicchi tostati e selezionando la macinatura preferita è una pratica tuttora diffusa tra i coffee lovers, che Torrefazione Alessano intende sostenere e incoraggiare.

Inoltre, è vero che cialde e capsule sono molto comode e sempre più riciclabili o compostabili, ma sotto il profilo ecologico si può anche preferire evitarle del tutto: dal canto loro, i fondi di caffè sono un ottimo fertilizzante naturale, oltre ad essere riutilizzabili in svariati modi.

Per chi lo richiede ed è impossibilitato a macinare in proprio, Alessano fornisce comunque un servizio di macinatura “last minute” del caffè in grani, effettuata immediatamente prima della consegna o spedizione.

Le maschere sul packaging del caffè in grani Alessano

Sulle confezioni di caffè in grani mono origine arabica Alessano sono raffigurate, in modo stilizzato, autentiche maschere delle diverse nazioni di riferimento, volendo rendere omaggio ai vari territori con un elemento fortemente riconoscibile e identitario.

L’uso delle maschere è infatti un elemento rituale che accomuna tutto il mondo, dando vita in ogni luogo a raffigurazioni differenti di animali, volti umani o divinità che ne rappresentano la religione o la cultura locale.

Per il Blend ed il decaffeinato la scelta è ricaduta su maschere tipiche della Magna Grecia, territorio al quale appartiene Manduria, dove ha sede il laboratorio di Torrefazione Alessano.

Le maschere del caffè Alessano, ormai iconiche per la clientela più affezionata, sono riprodotte sulle tazzine della torrefazione salentina in una serie esclusiva, disponibile per l’acquisto, particolarmente apprezzata dai collezionisti.

Bonus Pubblicità 2023: fino al 31 marzo è possibile inviare all’Agenzia delle Entrate la comunicazione per l’accesso al credito d’imposta

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Bonus pubblicità

MILANO – Informiamo tutti i nostri inserzionisti e i lettori della possibilità di inviare fino al 31 marzo la comunicazione per l’accesso al credito d’imposta per gli investimenti pubblicitari incrementali per l’anno 2023, attraverso i consueti servizi telematici dell’Agenzia delle Entrate.

Da qust’anno il credito d’imposta è riconosciuto nella misura unica del 75% del valore incrementale degli investimenti effettuati in campagne pubblicitarie sulla sola stampa anche online purché con direttore responsabile e registrata presso il Tribunale, come è appunto Comunicaffè.

 Rispetto al 2022, quindi:

  • viene ripristinato il “regime agevolativo ordinario”, pertanto il credito d’imposta è concesso nella misura del 75 % del valore incrementale degli investimenti effettuati;
  • è richiesto il presupposto dell’incremento minimo dell’1% dell’investimento pubblicitario rispetto

all’investimento dell’anno precedente, quale requisito per accedere all’agevolazione;

  • non sono più agevolati gli investimenti pubblicitari effettuati sulle emittenti televisive e radiofoniche, analogiche o

L’agevolazione è soggetta al rispetto dei limiti della normativa europea sugli aiuti di Stato de minimis e al rispetto del limite del tetto di spesa.

Il bonus pubblicità

Per ottenere il credito investimenti pubblicitari è necessario inviare due comunicazioni, una preventiva nel mese di marzo denominata ‘’comunicazione per l’accesso al credito d’imposta’’ ipotizzando il totale degli investimenti pubblicitari effettuati e da effettuare nel corso dell’anno 2023 e una a consuntivo indicando gli investimenti effettivamente realizzati.

Sono esclusi dalla concessione del credito d’imposta:

  • i soggetti che abbiano iniziato l’attività nel corso dell’anno per il quale si richiede il beneficio;
  • i soggetti che nell’anno precedente a quello per il quale si richiede il beneficio non abbiano effettuato investimenti pubblicitari ammissibili.

Andrea Illy: “Prevedo una stabilizzazione dei prezzi del caffè durante il 2023”

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Andrea Illy carbon free partner sachs illycaffè rigenerazione del capitale naturale Rhône Capital
Andrea Illy, presidente di illycaffè S.p.A.

MILANO – Crescita e rafforzamento della dimensione globale del marchio – già presente in oltre 140 paesi – e costruzione di una buona brand story in vista dell’Ipo, che avverrà nella seconda metà del decennio. Questi gli obiettivi delineati da Andrea Illy – presidente di illycaffè – in un’intervista concessa, la settimana scorsa, a Bloomberg Television, di cui riassumiamo i passaggi salienti.

La crisi economica e i trend negativi in atto non sembrano spaventare illycaffè. Il mercato è naturalmente cambiato, dopo il Covid. Innanzitutto, si consuma più caffè in casa.

“Grazie allo smart working, la gente trascorre più tempo tra le mura domestiche e va dunque alla ricerca di una migliore esperienza casalinga di consumo dotandosi di buone macchine da caffè o sistemi per il porzionato” osserva Illy.

“Prima della pandemia, il fuori casa contava per il 60% delle nostre vendite e il canale alimentare per il 40%. Durante il Covid, questo rapporto si è invertito. Ora siamo a 50-50% e credo che rimarremo su questa proporzione”.

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Rancilio Specialty il 25/03 ad Amburgo per l’ultima edizione di Barista League

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Rancilio Specialty protagonista a Barista League (immagine concessa)

VILLASTANZA DI PARABIAGO (Milano) – Il 25 marzo Rancilio Specialty e Barista League uniranno le forze per un’altra serie di emozionanti sfide sulle rive del fiume Elba ad Amburgo. Rancilio Specialty sarà presente come sponsor ufficiale dell’evento con RS1, la macchina da caffè a multiboiler che affiancherà gli audaci concorrenti con la sua avanzata tecnologia di pre-infusione ed estrazione caffè nella loro scalata alla vittoria.

Rancilio Specialty e Barista League ad Amburgo

I baristi dovranno dimostrare le loro abilità a una giuria di sei esperti di caffè – Osama Shammo, Valeria Kan, Marek Frumar, Amir Ali Baniasad, Timon Kaufmann e Aylin Aslan – che giudicheranno le loro prestazioni in termini di conoscenza, esecuzione e creatività in tema caffè.

DJ Vinn darà una scossa alla serata con musica straordinaria mentre gli ospiti potranno gustare cibo e caffè dei migliori torrefattori locali di Amburgo e scoprire insieme a Rancilio Specialty il prossimo campione barista.

I biglietti sono in vendita su tickettailor.com

Barista League Amburgo

Sab 25 marzo 2023

Dalle 18:00 alle 23:00

Posizione Google Maps: Drilling

Friesenweg 4

22763 Amburgo, Germania

Per seguire l’evento è possibile collegarsi alla pagina Instagram ufficiale cliccando qui

Per scoprire di più su RS1 basta cliccare qui

Caffè Corsini è presente a Internorga insieme a Melitta Group 10-14/03

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silvano corsini
La riserva Silvano Corsini (immagine concessa)

AREZZO — Le eccellenze di Caffè Corsini volano ad Amburgo per aprirsi al mondo. Dopo la partnership siglata nel 2021 con Melitta Group, la storica torrefazione aretina partecipa insieme alla multinazionale tedesca alla nuova edizione di Internorga (10-14 marzo), fiera di riferimento del settore horeca, che vanta ogni anno quasi 100mila visitatori e migliaia di espositori da tutto il mondo.

Caffè Corsini e Melitta Group a Internorga

Una vetrina che pone l’accento sulle ultime tendenze del mercato e sulle novità più interessanti, dove Caffè Corsini e Melitta, con la sua divisione “Melitta Porfessional Coffee Solutions”, presenteranno soluzioni integrate dedicate al settore.

Tra queste vi sono due varietà d’eccellenza di caffè in grani, che le due aziende hanno deciso di selezionare appositamente per l’occasione. Si tratta della Riserva Silvano Corsini e della varietà Elite, entrambe pensate in modo specifico per il settore horeca.

La Riserva Silvano Corsini è infatti un prodotto da agricoltura biologica, una particolare miscela con tipi di caffè in chicchi arabica e robusta, caratterizzata da note speziate al cacao e alla mandorla. Il profilo di tostatura utilizzato per questo prodotto dona al caffè un gusto particolarmente corposo e rotondo, unito a dolcezza ed aromaticità.

Questo caffè è il frutto di un rapporto diretto con i coltivatori dei paesi d’origine, che lavorano la propria terra da generazioni in modo naturale, senza l’uso di sostanze chimiche e nel totale rispetto dell’ambiente. La sua anima bio e l’etica delle persone che lo hanno lavorato lo rendono quindi un caffè doppiamente speciale, gustoso nella tazza e corretto con l’ambiente.

La varietà Elite è invece una miscela scelta tra i migliori caffè arabica e robusta della selezione di Caffè Corsini, con note di frutta secca, caramello e cacao. Proprio l’unione tra arabica e robusta fa sì che in tazza si abbia equilibrio nel gusto, con una corposità avvolgente. Questo caffè fa parte della selezione Bar, rivolgendosi quindi ai professionisti, ma anche a coloro che preferiscono un caffè soave, pur non rinunciando ad un gusto pieno.

Con la partecipazione, insieme a Melitta, alla fiera Internorga Caffè Corsini consolida la propria presenza oltre confine, rafforzando al contempo la sua posizione di mercato grazie alla rete vendita della multinazionale tedesca.

La scheda sintetica di Caffè Corsini

Fondata ad Arezzo nel 1950 da Corsino Corsini, da un piccolo laboratorio artigianale di lavorazione del caffè, Caffè Corsini, sotto la guida di Patrick Hoffer, è diventata una delle più importanti torrefazioni italiane, la più grande del centro Italia. 

Per uno sviluppo sempre più forte, da novembre 2021 è entrata a far parte della famiglia allargata di Melitta Group, gruppo a proprietà familiare attivo a livello internazionale che si occupa di sviluppo, produzione e vendita di prodotti di marca per il consumo di caffè, grazie ad un accordo strategico con l’obiettivo di portare la torrefazione a crescere sul mercato, consolidando la presenza oltreconfine.

Caffè Corsini offre un ampio portafoglio di prodotti ai settori della vendita al dettaglio, della gdo e della ristorazione. Primi a immettere nel mercato italiano il concetto di caffè doc negli anni ’80, i marchi Caffè Corsini e Compagnia dell’Arabica hanno un profilo distintivo e godono di un alto livello di brand awareness in tutto il mondo. L’azienda si è guadagnata un’eccezionale reputazione in particolare nel settore dello specialty coffee.

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