Il Gruppo Flo, marchio storico specializzato nella produzione di stoviglie e contenitori monouso per alimenti, ha inaugurato un innovativo reparto interamente dedicato alla produzione di bicchieri in carta per la distribuzione automatica grazie a un investimento di due milioni di euro. Leggiamo di seguito la prima parte dell’articolo pubblicato sul sito de La Repubblica.
L’investimento del Gruppo Flo
FONTANELLATO (Parma) – Tutta la produzione è destinata al mercato italiano, paese leader a livello europeo nel settore del vending. Con gli stabilimenti esteri in Francia ed Inghilterra la capacità produttiva di bicchieri in carta del Gruppo supererà entro fine 2023 i tre miliardi di pezzi all’anno.
Un percorso di crescita confermato anche dai numeri: nel 2019, solo il 23,5% della produzione interna di Flo era in carta. Nel 2022, invece, il peso dei prodotti in cellulosa è cresciuto arrivando al 40,5%.
Di contro, è diminuito l’utilizzo della plastica che è passata dall’essere impiegata per il 69,3% dei prodotti nel 2019 al 43,6% nel 2022
La strategia si è rivelata vincente anche a livello di business: il Gruppo Flo si appresta a chiudere il 2022 con un fatturato di 225 milioni di euro (+20% rispetto al 2021).
Ad oggi, la multinazionale made in Italy a conduzione familiare continua a consolidare la sua posizione di leader con cinque sedi produttive tra Italia (Fontanellato, Catania, Verona) ed Europa (Francia e UK), quasi 800 dipendenti, oltre 3.600 referenze attive per tremila clienti
“Flo negli ultimi 10 anni ha condotto un’intensa attività di ricerca e sviluppo – commenta Daniele Simonazzi, amministratore delegato Flo – e negli ultimi cinque anni il gruppo ha investito oltre 30 milioni di euro, con l’obiettivo di diversificare la produzione e spostarci verso materiali più naturali e derivati da risorse rinnovabili, in un’ottica di economia circolare”.
Simonazzi continua: “Questo processo di trasformazione, iniziato nel 2012 con l’acquisizione di Benders, azienda inglese produttrice di bicchieri in carta per vending e Horeca, e proseguito nel 2018 quando lo stabilimento francese di Flo Eu ha convertito la produzione da plastica a carta, ci ha permesso di anticipare le decisioni della Commissione Europea, che con la Supd ha imposto un’importante riduzione dei packaging in plastica. L’inaugurazione del nuovo reparto è un ulteriore step in avanti e solo il primo del 2023”.
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FERRARA – Dopo aver proposto il modellino del treno che porta l’espresso da una cucina fino all’ufficio per un percorso di venti metri ideato dal canale YouTube ProjectAir, ecco il progetto tutto italiano che sfrutta lo stesso concetto direttamente dalla torrefazione Penazzi 1926 con sede nel capoluogo estense.
Il trenino del caffè di Penazzi 1926
L’idea è nata nel periodo del lockdown durante il Covid per rendere accessibile il servizio di offrire un caffè con creatività e ingegno. Il pubblico ancora non poteva entrare nei locali e per limitare i contatti era necessario qualcosa che alleggerisse anche il non facile clima: da qui la scintilla che è scaturita nel trenino che porta l’espresso.
Alberto Trabatti, fondatore della torrefazione, afferma: “Il mio contributo è stato apprezzato da chi lo ha sperimentato; la mia gratitudine va queste persone, per il sostegno prestato”.
MILANO – AFOL Metropolitana, agenzia focalizzata sull’offerta di servizi in tema di formazione professionale, orientamento e lavoro, è alla ricerca di nuove figure professionali nel settore del turismo. Nello specifico, la risorsa desiderata ricoprirà il ruolo di barista e si occuperà di:
Assistenza e servizio alla clientela
Preparazione dei prodotti (caffetteria, colazione, aperitivi, tavola calda e fredda)
Assicurare il corretto e continuo rifornimento delle vetrine del bar
Verificare e rispettare gli standard di sicurezza del reparto e del negozio previsti dalle relative norme legislative
Il profilo ideale ricercato da AFOL Metropolitana
Il candidato ricercato è una persona in possesso di diploma di maturità. Non è richiesta una pregressa esperienza nel settore. La sede di lavoro è a Milano.
La proposta contrattuale è a tempo determinato con concrete possibilità di inserimento stabile in azienda. È previsto un orario part time con 24 ore settimanali o un full time con 40 ore con turni anche festivi.
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A Radio Number One, Riccardo Quintili direttore de Il Salvagente, rivista mensile che si occupa di test comparativi e tematiche di consumo, afferma chiaramente che i dolcificanti non fanno bene alla salute né servono per dimagrire. Leggiamo di seguito una breve parte del suo intervento che può essere ascoltato per intero sul portale dell’emittente Radio Number One che ha la sua sede a Bergamo.
Il ruolo dei dolcificanti nel benessere quotidiani
MILANO – Nella serata di martedì 7 marzo, il direttore Riccardo Quintili è stato ospite delle Donne al Volante, Liliana Russo e Katia De Rossi.
Nell’edizione di marzo del mensile Il Salvagente si parla di dolcificanti. Quintili afferma: “Dopo circa 20 anni di ricerche, i risultati finalmente ci dicono quali sono i danni dei dolcificanti artificiali. Anche l’Oms ha deciso di mettere nero su bianco che assumere il dolcificante al posto dello zucchero non serve né per dimagrire né per stare bene“.
Quintili continua: “Non pensiamo che si parli solo delle pilloline che mettiamo nel caffè: il mercatodel dolcificante è enorme e una o due volte al giorno ne consumiamo anche senza volerlo”.
I dolcificanti sono presenti anche in tutte le bevande e gli alimenti che dichiarano di avere “zero zuccheri”.
Chicchi di caffè tostato (credits: Alexa from Pixabay)
Una ricerca che ha analizzato oltre 500 aziende produttrici di caffè nella Foresta pluviale atlantica e del Cerrado rivela l’effetto positivo delle certificazioni agricole sull’ambiente. Lo studio è stato condotto sotto l’egida del Programma di conservazione, ripristino e uso sostenibile della biodiversità del FAPESP (BIOTA-FAPESP) e finanziato attraverso due progetti. Leggiamo di seguito la prima parte dell’articolo pubblicato sul portale Lega Nerd.
La certificazione agricola a favore della sostenibilità
MILANO – La certificazione agricola può fungere da incentivo per i coltivatori di caffè e altri agricoltori a rispettare le leggi volte a proteggere l’ambiente, promuovendo il loro allineamento con le attuali richieste della società e del mercato, sebbene non contribuisca necessariamente a ridurre la deforestazione o ad aumentare la rigenerazione naturale della copertura vegetale nelle proprietà rurali, secondo uno studio condotto in Brasile e riportato in un articolo recentemente pubblicato sulla rivista Biological Conservation.
Lo studio è stato condotto sotto l’egida del Programma di conservazione, ripristino e uso sostenibile della biodiversità del FAPESP (BIOTA-FAPESP) e finanziato attraverso due progetti.
Gli autori dell’articolo sono ricercatori della Fondazione brasiliana SOS Mata Atlântica e del Collegio di Agricoltura Luiz de Queiroz (ESALQ-USP) e dell’Istituto di Bioscienze (IB-USP) dell’Università di San Paolo. Con quasi il 40% della produzione mondiale certificata, il caffè è un esempio del crescente utilizzo dei sigilli di certificazione per dimostrare che i produttori si impegnano a seguire le migliori pratiche in termini di sostenibilità e protezione ambientale.
Tuttavia, difficoltà statistiche e metodologiche hanno impedito ai ricercatori di determinare se l’agricoltura stia effettivamente diventando più sostenibile grazie alla certificazione e come la legislazione ambientale influisca esattamente sulla biodiversità nelle aree interessate.
Per leggere l’articolo completo basta cliccare qui.
Too Good To Go continua a crescere (immagine concessa)
MIILANO – L’aumento dei prezzi contribuirà a cambiare le abitudini alimentari degli italiani? La risposta è sì, e a confermarlo sono i dati dell’Istat (Istituto centrale di statistica) e di numerose ricerche demoscopiche realizzate negli ultimi mesi. Nel 2022 e all’inizio del 2023 l’Italia ha dovuto rispondere ad un’esponenziale crescita dell’inflazione globale, che sta generando forti preoccupazioni nella popolazione. Provocando l’impoverimento di ampi settori della popolazione
Analizziamo il cambio delle abitudini di consumo
Un italiano su due spera di mantenere stabili le proprie spese anche nel corso del 2023; tuttavia, il 32% di essi teme di dover spendere di più per cibo e bevande (fonte: Confesercenti).
Una preoccupazione confermata anche dall’Osservatorio Inflazione di Ipsos, secondo il quale l’86% dei consumatori intervistati ha riscontrato dei rincari nel settore dell’alimentare.
È all’interno di questo scenario che si stanno quindi modificando le abitudini di consumo degli italiani, come dimostrano i dati sull’anno passato di Too Good To Go, il più grande marketplace al mondo per le eccedenze alimentari.
Dall’inizio dell’inflazione nel 2022 ad oggi, Too Good To Go ha registrato un importante incremento dell’utilizzo dell’app da parte degli utenti, che trovano nella piattaforma la garanzia di consumare cibo di qualità ad un costo vantaggioso, un terzo del prezzo al dettaglio, riducendo allo stesso tempo gli sprechi alimentari lungo la filiera.
Nel 2022, infatti, l’app di Too Good To Go ha segnato un incremento del +51% di download, arrivando a contare a fine anno in Italia quasi 6 milioni di utenti (5.862,653). La popolarità del servizio, inoltre, ha interessato anche i commercianti, con una crescita del 40% delle aziende e negozi partner che nel 2022 hanno iniziato ad utilizzare Too Good To Go per i loro prodotti.
Too Good To Go: Milano e Roma salvati quasi 1 milione di pasti solo nel 2022
I dati confermano l’aumento del costo della vita a livello nazionale, e la necessità degli italiani di modificare le proprie abitudini di consumo. Secondo l’analisi di Too Good To Go, questo fenomeno si registra maggiormente nelle grandi città, dove i rincari sono ancora più evidenti: Milano e Roma fanno da apripista e nel corso del 2022 sono state più di un milione le persone che hanno scaricato l’app, contribuendo a salvare, rispettivamente, 410 mila (+10,29% sul 2021) e 565 mila pasti (+18,09%)
“Dai nostri ultimi dati abbiamo rilevato una maggiore frequenza e rapidità, da parte degli utenti, nell’acquisto della loro prima Surprise Bag su Too Good To Go e spesso non si limitano a farlo una volta sola”, afferma Mirco Cerisola, Country Director per l’Italia di Too Good To Go.
Cerisola continua: “Chiaramente non esiste una motivazione univoca ma variano da un utente all’altro. Alcuni vogliono contribuire a ridurre gli sprechi alimentari, altri la considerano un’opportunità per provare prodotti nuovi dei commercianti locali, così come sono motivati anche dall’indubbio risparmio economico, che per molti gioca un ruolo sempre più nevralgico, specialmente oggi. Il nostro obiettivo è essere sempre più di supporto per i consumatori e per il nostro Pianeta, cercando di ispirare e responsabilizzare tutti a ridurre insieme lo spreco alimentare, invertendo la tendenza che vede ancora il 40% del cibo prodotto totalmente sprecato”.
Una nuova Brand Identity per un impatto su larga scala
Il 2022 ha portato, con le sue difficoltà, anche grandissimi risultati, sia dal punto di vista dell’incremento degli utenti attivi che di quello delle aziende presenti sulla piattaforma, permettendo a Too Good To Go di salvare il 32% di pasti in più rispetto al 2021.
Grazie ad ogni Surprise Bag acquistata attraverso l’applicazione, un numero sempre maggiore di persone ha avuto accesso a dell’ottimo cibo con un incredibile rapporto qualità-prezzo, sostenendo al contempo gli imprenditori e i negozi locali e contribuendo a un impatto positivo sull’ambiente. Ma non è ancora abbastanza: nel contesto socio-economico di oggi le sfide da affrontare sono ancora tante.
Per questo motivo Too Good To Go, che fino ad oggi ha concentrato la propria comunicazione sui benefici funzionali e ambientali, annuncia una nuova Brand Positioning e Brand Identity, per raggiungere quante più persone possibili e creare un legame sempre più indissolubile con le comunità.
Il lancio della nuova identità del marchio coincide con la celebrazione dell’ultimo traguardo raggiunto dall’azienda: dalla sua fondazione ad oggi sono stati salvati più di 12 milioni di pasti in Italia.
“Ogni giorno, milioni di utenti e migliaia di partner producono un impatto positivo sulla società e sul pianeta semplicemente evitando che cibo buono e di qualità vada sprecato. Dalla creazione di Too Good To Go, abbiamo impiegato 6 anni per raggiungere i primi 100 milioni di pasti salvati. I successivi 100 milioni di pasti sono stati risparmiati in meno di un anno e mezzo; ogni singolo gesto che contrasta lo spreco alimentare contribuisce a salvaguardare il nostro Pianeta” ha concluso Mirco Cerisola, Country Director per l’Italia di Too Good To Go.
Oltre il marketplace: la certificazione B Corp
L’impegno di Too Good To Go va ben oltre i confini del suo marketplace e lo dimostra la certificazione B Corp ricevuta, che conferma come ridurre lo spreco alimentare rappresenti molto più di un business. Infatti, per ricevere la certificazione B Corp, le aziende devono sottostare a standard rigorosi, sia a livello ambientale che sociale, per dimostrare il proprio impegno nel raggiungere obiettivi che vadano oltre il profitto degli azionisti, seguendo cinque principi chiave in aree d’impatto come Governance, Lavoratori, Comunità, Ambiente e Consumatori.
La scheda sintetica di Too Good To Go
Nata nel 2015 in Danimarca con l’obiettivo di ridurre lo spreco alimentare, l’applicazione Too Good To Go è presente in 15 Paesi d’Europa, negli Stati Uniti e in Canada, contando ad oggi oltre 62 milioni di utenti. Nel 2021, secondo il Report App Annie, Too Good To Go è stata l’app più scaricata in Italia nel settore Food & Drink.
Too Good To Go permette a bar, ristoranti, forni, pasticcerie, supermercati ed hotel di recuperare e vendere online – a prezzi ribassati – il cibo invenduto “troppo buono per essere buttato” grazie alle Surprise Bags, delle “bag” con una selezione a sorpresa di prodotti e piatti freschi che non possono essere rimessi in vendita il giorno successivo.
Gli utenti della app non devono far altro che geolocalizzarsi e cercare i locali aderenti, ordinare la propria Surprise Bag, pagarla tramite l’app e andarla a ritirare nella fascia oraria specificata per scoprire cosa c’è dentro.
In Italia Too Good To Go è stata lanciata in oltre 600 comuni, conta più di 7 milioni di utenti e ha permesso di salvare più di 12 milioni di pasti, evitando così di vanificare l’emissione di oltre 22.500 tonnellate di CO2e impiegate per la produzione degli alimenti.
I prodotti di Altromercato per la Pasqua (immagine concessa)
MILANO – La Pasqua si avvicina e come ogni anno milioni di persone vanno a caccia dell’uovo di cioccolato più delizioso per i propri cari. Fondente, al latte, bianco ocon granella di frutta secca, il cioccolato non può mancare in questa festività, ma se oltre ad essere buono fosse anche giusto?
L’offerta di Altromercato per la Pasqua 2023
Dentro un uovo di Pasqua Altromercato c’è molto di più di una semplice sorpresa. Da oltre 30 anni Altromercato punta a cambiare il mondo e a renderlo un posto migliore, con la promozione e la realizzazione di pratiche di economia solidale finalizzate a uno sviluppo sostenibile, al Sud come al Nord del Mondo.
Ingiustizie, sfruttamento, deforestazione sono gli aspetti che spesso contraddistinguono la filiera del cacao nel mondo, ma la ricetta è differente per Altromercato che nelle uova di Pasqua utilizza solo zucchero Manduvira 100% biologico, non raffinato e tutta la filiera della sua produzione è controllata dai soci della cooperativa in Paraguay, dalla nascita dei semi, alla semina e coltivazione, al taglio e trasporto, fino alla commercializzazione ed esportazione.
Non solo lo zucchero, anche la filiera del cacao è tracciabile e diretta. Dai produttori di Conacado nasce infatti il cioccolato pregiato delle uova di Altromercato. Si tratta del cacao biologico Santo Domingo che consente a migliaia di contadini svantaggiati di gestire autonomamente la produzione e la vendita del loro cacao, impiegando parte del ricavato a favore della collettività.
Confezionate in carta seta – realizzata e decorata completamente a mano da oltre 1.500 artigiane di Prokritee – ogni uovo contiene una sorpresa realizzata a mano con materiali rispettosi nei confronti dell’ambiente che contribuirà ad aiutare le donne delle comunità rurali.
Il progetto Grow
Altromercato, attraverso la gamma di uova Grow, supporta un progetto di riforestazione nel nord del Perù.
Infatti ogni uovo contiene come sorpresa proprio un “albero da piantare” contribuendo così alla creazione di una nuova piantagione di cacao sostenibile. In due anni il progetto ha portato alla piantumazione di 8.000 alberi di cacao e altri 6.000 alberi di specie forestali autoctone utili almantenimento della biodiversità locale; al finanziamento e alla creazione di vivai forestali comunitari all’interno della cooperativa diNorandino e all’attivazione di programmi di formazione per i produttori e per le loro famiglie.
Quest’anno la Pasqua Grow andrà a sostenere la comunità Ucayalinella provincia di Puerto Inca, zona che è stata fortemente impattata dalla coltivazione di coca, che ha comportato negli anni degrado, sfruttamento, perdita della biodiversità e di fertilità del suolo.
Da circa otto anni i produttori della comunità Ucayali hanno deciso di dedicarsi alla produzione di cacao in alternativa alla coltivazione di coca, per iniziare un nuovo progetto produttivo legale molto più sereno per la comunità. Con il progetto Grow, Altromercato supporterà questa scelta coraggiosa andando a piantare in zone attualmente abbandonate dal coltivo di coca nuove piantine di cacao insieme a nuovi alberi forestali.
Le uova Grow sono disponibili in 3 gusti diversi:
Uovo di cioccolato al latte bio con granella di arachidi tostate
Uovo di cioccolato extra fondente bio con granella di fave di cacao
Uovo di cioccolato finissimo al latte bio con granella di caramello salato
Anche la confezione è speciale e coloratissima: in carta seta realizzata a mano dalle artigiane di Prokritee, in Bangladesh. Potrai divertirti a riutilizzarla nel rispetto delle persone e del pianeta.
Uova in carta seta
La linea Uova In carta seta, propone come gusti principali il cioccolato al latte o fondente e due diverse dimensioni da 200g o 270g. La caratteristica che contraddistingue questo prodotto è proprio la sua confezione in carta seta artigianale, creata dalle donne di Prokritee e decorata a mano.
Tale confezione è presente anche nella linea Grow.
Uova in astuccio
Se non volete regalare il classico Uovo di Pasqua, un’ottima ed elegante alternativa è l’uovo in astuccio, finissimo cioccolato biologico al latte o extra fondente, realizzato con cacao e zucchero di canna equo solidali e arricchito da fragranti nocciole.
Altre dolci idee per la Pasqua solidale:
Ovetti confettati con cuore di caramello e cioccolato al latte
Ovetti confettati ripieni di crema alla nocciola e con guscio di cioccolato fondente
Ovetti ripieni di crema alla nocciola e con guscio di cioccolato fondente
E per i più piccoli i simpatici Fair Bunny, coniglietti cavi di cioccolato al latte o fondente.
Infine, non può mancare il dolce simbolo della Pasqua per eccellenza. La Colomba pasquale Paloma con mandorle dalla Palestina. Una soffice colomba pasquale, impastata con uova e burro freschi, resa ancora più ricca e speciale dalle mandorle della Palestina, dall’uvetta e dallo zucchero di canna. Altromercato però ha pensato anche agli amanti del cioccolato, con la versione Paloma Cuor di Cacao dal cuore buono per tutti. Farcita con una deliziosa crema alla gianduia, avvolta da una copertura di cioccolato fondente e decorata con cioccolato al latte.
Per scoprire gli altri prodotti equo solidali di Altromercato è possibile visitare lo shop online o recarsi presso le Botteghe di Altromercato.
La scheda sintetica di Altromercato
Altromercato è la principale realtà di commercio equo e solidale italiana e tra le più grandi al mondo. È un’organizzazione formata da 91 Soci e più di 200 Botteghe che gestisce da 35 anni rapporti con 140 gruppi di produttori in oltre 40 paesi, nel Sud e nel Nord del mondo. Il lavoro di oltre 450mila contadinie artigiani viene rispettato ed equamente retribuito, perché si basa su una filiera trasparente e tracciabile, che tutela i produttori, l’ambiente e garantisce la qualità dei prodotti.
Altromercato propone prodotti che hanno una caratteristica comune: sono buoni per chi li sceglie e per chi li produce. La sua gamma si compone di prodotti alimentari, molti dei quali biologici, anche freschi e una selezione di prodotti tipici italiani – Solidale Italiano, una linea di igiene e cosmesi naturale – Natyr, articoli di artigianato per la casa e ricorrenze On Earth Etichal Home, abbigliamento e accessori della linea di moda etica On Earth.
Le principali referenze sono presenti nello shop online, in 1500 punti vendita della Grande Distribuzione, 2000 negozi specializzati bio, oltre che in ristoranti, mense scolastiche, bar ed erboristerie, Gruppi di Acquisto Solidale.
Con Altromercato si alimenta un’economia sana, un circolo virtuoso – dal produttore al consumatore – che dura da 35 anni, uno stile di vita sostenibile per tutti.
Le soluzioni che Silikomart offre per facilitare aspiranti pasticceri, più o meno esperti, sono davvero numerose ed efficaci, per semplicità di utilizzo, sicurezza e qualità dei risultati che si possono ottenere senza trascurare l’inequivocabile stile e design Silikomart.
Silikomart presenta un’ampia offerta di forme, stili e materiali adatti a tutte le occasioni, con una selezione dedicata alle festività come la Pasqua e, lo dice il detto, “a Pasqua con chi vuoi” ma, ovunque sia, mai senza le uova di cioccolato.
Facili e riutilizzabili, gli stampi Silikomart sono il perfetto alleato in cucina per realizzare facilmente dei gustosi ovetti pasquali. La versatilità è indiscussa: scegliete i vostri gusti preferiti e le combinazioni più creative, Silikomart penserà a dargli la forma.
Silikomart propone Choco Egg, Choco Spiral, Choco Drop, come soluzione semplici e divertenti per indossare i grembiuli in famiglia e preparare tutti insieme gli ovetti pasquali.
Lucky Bunny e Smiling Eggs sono invece ideali per chi vuole mettersi alla prova con sculture in cioccolato.
Ovetti pasquali con stampi in silicone Platinum Silikomart
Stampo Silikomart Choco Egg: ovetti di Pasqua con il cioccolato preferito
Stampo in silicone platinum per 15 ovetti (disponibile su silikomart.com) € 10,90
Choco Egg è lo stampo in silicone platinum per cioccolatini a forma di classico ovetto pasquale. Ciascuna delle 15 cavità presenti nello stampo è provvista di una speciale bordatura che conferisce una leggera forma arrotondata alla base delle creazioni.
Il cioccolato a stampa Choco Egg (immagine concessa)
Dimensioni: diametro 23mm, H 30mm, volume cavità 8ml. Lo stampo permette di ottenere ben 15 ovetti di cioccolato.
Caratteristiche: lo stampo Choco Egg è utilizzabile in forno, in microonde, in congelatore e in freezer ed è lavabile in lavastoviglie.
Stampo Silikomart Choco Drop
Stampo per 15 ovetti (disponibile su silikomart.com): € 10,90
Con lo stampo in silicone platinum Choco Drop a forma di ovetti caratterizzati da una texture effetto “goccia” superficiale si possono realizzare piccole dolcezze al cioccolato.
Choco Drop (immagine concessa)
Dimensioni: diametro 23mm, H 30mm; volume cavità 8ml. Lo stampo permette di ottenere ben 15 ovetti di cioccolato.
Caratteristiche: lo stampo Choco Drop è utilizzabile in forno, in microonde, in congelatore e in freezer ed è lavabile in lavastoviglie.
Stampo Sikilomart Choco Spiral: l’ovetto che sembra una spirale
Stampo in silicone platinum per 15 ovetti (disponibile su silikomart.com): € 10,90
Con lo stampo in silicone platinum Choco Drop a forma di ovetti caratterizzati da un effetto spirale si possono realizzare piccole dolcezze al cioccolato innovativi e divertenti.
Dimensioni: diametro 23mm, H 30mm; volume cavità 8ml. Lo stampo permette di ottenere ben 15 ovetti di cioccolato.
Choco Spiral (immagine concessa)
Caratteristiche: lo stampo Choco Drops è utilizzabile in forno, in microonde, in congelatore e in freezer ed è lavabile in lavastoviglie.
All’interno delle confezioni degli stampi Choco Egg, Choco Drop e Choco Spiral sono presenti delle ricette da replicare facili e divertenti.
Uova pasquali con stampi termoformati Silikomart
Per gli aspiranti pasticceriSilikomart propone Lucky Bunny e Smiling Eggs, stampi termoformati per uova di Pasqua più grandi e decorate, con soggetti in 3D allegri e divertenti, da gustare nel giorno della ricorrenza o da incartare per fare un regalo davvero speciale home made.
Stampo Silikomart Lucky Bunny: uovo o coniglio?
Stampo termoformato per 1 soggetto in 3D (disponibile su silikomart.com): € 20,90
Lucky Bunny è un kit di stampi termoformati riutilizzabile che permette di realizzare un vero e proprio Uovo di Pasqua a forma di coniglietto. Lo stampo Silikomart è perfetto per realizzare un soggetto 3D in cioccolato temperato.
Dimensioni: 285×150 mm h 58 mm.
Caratteristiche: lo stampo Lucky Bunny non è idoneo all’uso su fonti di calore; è utilizzabile in congelatore.
Stampo Silikomart Smiling Eggs
Stampo per 2 uova medie (prezzo al pubblico su silikomart.com): € 20,90
Smiling Eggs è un kit di stampi termoformati riutilizzabile per la realizzazione di 2 Uova di Pasqua che sorridono. Lo stampo Silikomart è perfetto per realizzare un soggetto 3D in cioccolato temperato.
Smiling Egg (immagine concessa)
Dimensioni: 77 mm x 82 mm x h108 mm; cavità n° 4.
Caratteristiche: lo stampo Smiling Eggs non è idoneo all’uso su fonti di calore; è utilizzabile in congelatore.
Sulle confezioni degli stampi Lucky Bunny e Smiling Eggs sono presenti le istruzioni per il corretto utilizzo.
La scheda sintetica di Silikomart
Silikomart nasce nel 2012 dall’idea e dall’esperienza nel settore dell’imprenditore Dario Martellato ed è, oggi, l’azienda leader nella progettazione e produzione made in Italy di stampi per la pasticceria e la ristorazione. Lo stile e il design sempre innovativi, pensati sia per un utilizzo da parte dei professionisti ma anche per gli amatori più o meno esperti, ed un’ampissima varietà di accessori e di strumenti per decorare dolci, torte, biscotti e preparazioni culinarie, sono alla base del successo di Silikomart che lavora costantemente a nuovi progetti per rispondere alle esigenze dei propri clienti e a criteri di sicurezza, qualità e performance.
Nata e cresciuta come leader negli stampi in silicone platinum, ora Silikomart presenta anche una gamma di prodotti in materiale altamente innovativi: il T-plus, ideato per realizzazioni di prodotti cotti, e il Tritan specifico per creazioni professionali in cioccolato.
Silikomart in anni più recenti ha inoltre fortemente voluto Hangar78. È in Hangar78 che nasce l’innovazione di Silikomart, una fucina creativa di ricerca e sviluppo dove vengono progettate, testate e sviluppate le nuove forme del pastry&food design in ogni loro espressione. Dal laboratorio nasce la scuola di alta formazione creativa dove i risultati della ricerca vengono trasferiti a gruppi di allievi in workshop di pratica artigianale.
100% Made in Italy e 100% Made in Venice
La produzione Silikomart è “100% Made in Italy”. Ogni fase, dal design al prototipo sino alla realizzazione dello stampo in silicone platinum, si svolge a Mellaredo di Pianiga, tra Venezia e Padova, dove l’azienda ha sede e dove si trovano gli stabilimenti che si estendono su una superficie di 30.000 mq con impianti tra i più all’avanguardia del settore.
Silikomart propone la più ampia gamma di stampi in silicone platinum del mercato; a catalogo sono presenti circa 5.000 referenze per un totale di più di 3 milioni di stampi in silicone platinum prodotti all’anno e una distribuzione in 130 Paesi nel mondo.
Gli stampi in silicone platinum Silikomart
La gamma
Silikomart offre una varietà di soluzioni in termini di imballo, colore e forme. L’ampia gamma di stampi include: torte tradizionali, dolci moderni, monoporzioni moderne e tradizionali, piccola pasticceria, gelati, torte da viaggio, stampi per cioccolato e cioccolatini, stampi per la ristorazione e stampi personalizzabili. L’offerta comprende anche una varietà di accessori per cucina e la linea I78 di ingredienti per la decorazione e preparati per la produzione di dolci.
Numerose le proposte “Signature” realizzate in collaborazione con importanti Chef di pasticceria e ristorazione noti a livello nazionale ed internazionale (Nicolas Lambert, Carmine di Donna, Cristina Bowerman, David Vidal, Andrea Tortora, Fabrizio Donatone e molti altri).
Sicurezza e idoneità
A garanzia del consumatore, gli stampi in silicone platinum di Silikomart sono certificati secondo gli standard europei di idoneità al contatto con gli alimenti (regolamentazione MOCA) grazie ad un processo termico unico a cui ogni stampo viene sottoposto prima di entrare sul mercato, che permette di eliminare qualsiasi residuo potenzialmente tossico per la nostra salute.
Anche una recente analisi europea condotta su vari produttori di stampi in silicone ha confermato Silikomart come una delle pochissime realtà sicure per l’uso alimentare.
Vantaggi
Il silicone platinum è la migliore qualità di silicone presente al mondo, e Silikomart si distingue sul mercato per aver scelto questo silicone platinum fin dalle sue prime creazioni.
E’ completamente sicuro per la salute, lo stesso materiale viene utilizzato nel settore farmaceutico e medicale. Particolarmente pregiato per l’utilizzo del platino come catalizzatore, ha la migliore purezza esistente sul mercato, che si traduce in migliore resistenza, flessibilità e durabilità.
Caratteristiche:
durata per almeno 3000 utilizzi, secondo le indicazioni;
versatilità di impiego: gli stampi platinum possono essere utilizzati a temperature che vanno dai – 60°C ai + 230°C;
adatti sia a forno/microonde che a frigorifero/freezer;
salvaspazio: una volta piegati tornano allo stato originale, occupando poco spazio in dispensa;
tacili da pulire in quanto si lavano anche in lavastoviglie;
infrangibilità: lo stampo in silicone platinum non si rompe e non si danneggia;
non serve ungere lo stampo ed è inodore;
completamente BPA
I78
Tutto quello che può servire ad un pasticcere e ad un amatore con in più alcune novità imperdibili. Dall’esperienza pluriennale di Silikomart, dal costante ascolto delle esigenze del mercato e dal confronto con i grandi protagonisti del settore nasce i78 – Ingredients by Silikomart, una linea di ingredienti e prodotti smart, specifici, innovativi e attentamente selezionati, in grado di mettere tutti d’accordo, professionisti pasticceri ma anche amatori e appassionati di pasticceria, nella preparazione di ogni tipo di ricetta, dalle più semplici fino alle più elaborate, con pochi e rapidi passaggi. Prodotti per la decorazione, coloranti sintetici e naturali, preparati per dolci, additivi, paste concentrate: un universo completo di prodotti dedicati alla pasticceria.
Distribuzione
La distribuzione dei prodotti Silikomart in Italia è capillare con oltre 700 rivenditori e punti vendita presenti ed attivi sul territorio nazionale, isole comprese.
Silikomart in numeri
100 dipendenti
810 mq of innovation and testing lab (hangar 78)
3 milioni gli stampi prodotti ogni anno
più di 5000 referenze a catalogo
30 milioni di euro di fatturato (2021/2022); di cui più del 70% all’estero.
La sostenibilità per Silikomart Group
Impianto fotovoltaico per la produzione di energia da fonte
I prodotti Silikomart sono riutilizzabili almeno 3000 volte, che significa 1 volta alla settimana per 62 anni
Packaging 100%
Alcune linee prodotto in materiale 100%
Le certificazioni aziendali: ISO 9001 Bureau Veritas, FSSC 22000 Bureau Veritas, ISO 45001 Bureau Veritas, Ethical, Ecolution European, Recycling, TUV Austria Ok Compost, 100% Energia da fonte
Codice Etico per Silikomart Group
Silikomart si è dotata il 20/04/2021 di un Codice Etico orientato a valorizzare particolarmente la trasparenza e l’etica nell’ambito delle attività e delle procedure aziendali (scaricabile dal sito).
Da sinistra nella fotografia: il docente professor Marco Poiana, Valerio Chinè COO di Caffè Mauro, il Rettore dell'Università di Reggio Calabria Giuseppe Zimbalatti, Davide Padelli Chief executive officer di Caffè Mauro, il professor Giovanni Enrico Agosteo Preside della Facoltà di Agraria (immagine concessa)
REGGIO CALABRIA – Promuovere l’innovazione e la ricerca scientifica per sviluppare una filiera del caffè sostenibile e di eccellenza, puntando a favorire la crescita del territorio e garantire un futuro ai giovani anche dopo la laurea: è questo l’obiettivo del protocollo d’intesa siglato tra il Dipartimento di agraria dell’Università degli Studi Mediterranea di Reggio Calabria e la storica torrefazione calabrese Caffè Mauro.
Caffè Mauro insieme a Università Mediterranea
L’accordo, presentato giovedì 10 marzo nel corso di una conferenza stampa che si è tenuta al Rettorato della Cittadella Universitaria di Reggio Calabria, rappresenta un’importante opportunità per creare nuove sinergie tra il mondo accademico e il miglior tessuto industriale della Calabria, attraverso lo studio di soluzioni innovative nell’ambito dello sviluppo di filiere agroalimentari, zootecniche, farmaceutiche e nutraceutiche.
Grazie a questa partnership, gli studenti del corso di laurea in Scienze e Tecnologie Alimentari avranno la possibilità di perfezionare il loro percorso formativo mediante la realizzazione di tirocini, stage e progetti culturali promossi da Caffè Mauro, con l’obiettivo di ricercare nuove soluzioni relative all’impiego degli scarti di produzione del caffè e allo studio delle proprietà del caffè verde.
La principale area di studio è focalizzata sullo sviluppo di un processo industriale più sostenibile, volto a creare un sistema di economia circolare attraverso il recupero e la riconversione dei materiali di scarto delle lavorazioni, che possono trovare applicazione per fini nutraceutici e alimentari, energetici ma anche in ambito zootecnico per la produzione di mangimi animali e fertilizzanti. Sarà inoltre approfondito il possibile utilizzo degli scarti del caffè nel settore dell’edilizia, in particolare per essere usati come aggregante nella creazione di una nuova miscela di calcestruzzo altamente sostenibile.
La conferenza stampa ha visto i saluti del professor Giuseppe Zimbalatti, Rettore dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria, del professor Giovanni Enrico Agosteo, Direttore del Dipartimento di Agraria UniRC e del dott. Davide Padelli, ceo di Caffè Mauro. L’accordo è stato illustrato dall’intervento del prof. Marco Poiana, docente di scienze e tecnologie alimentari UniRC e del dottor Valerio Chinè, COO di Caffè Mauro.
Il Rettore dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria, professor Giuseppe Zimbalatti: “Auspica che collaborazioni, come quella odierna, vengano costruite con molte altre aziende calabresi e, soprattutto, con quelle reggine. Se tre sono le missioni cui deve assolvere un Ateneo: didattica, ricerca/innovazione, terza missione, questo è il contesto giusto, formando laureati nel settore alimentare, attraverso tirocini curriculari in azienda, sperimentazione innovativa nel campo agroalimentare e il costante scambio di esperienze e competenze fra l’accademia, il comparto produttivo e le esigenze del territorio”.
Davide Padelli, Chief Executive Officer di Caffè Mauro, ha dichiarato: “Siamo entusiasti di questa partnership con l’Università Mediterranea, perché rappresenta un’ulteriore testimonianza del legame tra Caffè Mauro e il territorio d’appartenenza. Da tempo abbiamo aperto la nostra azienda agli studenti più meritevoli e siamo felici di creare delle valide opportunità per trattenere i professionisti in questa regione. L’obiettivo è quello di accrescere il nostro livello di innovazione scientifica e tecnologica, per creare un modello in grado di garantire la sostenibilità della nostra filiera e offrire ai giovani, concrete opportunità di inserimento professionale, senza la necessità di andare fuori regione. Siamo certi che questa collaborazione avrà delle ricadute positive sia per la nostra azienda che per il territorio e la comunità”.
Attraverso questa collaborazione Caffè Mauro intende acquisire, sviluppare e applicare metodologie di ricerca innovative nel settore agroalimentare, con un focus sul caffè, per trasmettere la qualità di un marchio divenuto simbolo di eccellenza nel mondo. Parallelamente, l’azienda e l’Università rinnoveranno il loro impegno a sostegno dei giovani attraverso percorsi formativi finalizzati a creare nuove competenze professionali e valorizzare i talenti del proprio territorio d’appartenenza.
Marco Poiana, docente di Tecnologie Alimentari presso la Mediterranea, sottolinea il successo del corso di laurea in Scienze e Tecnologie Alimentari dell’Ateneo reggino: “Un corso che, per la sua ricchezza di contenuti, forma professionisti in grado di contribuire allo sviluppo del territorio attraverso la Ricerca applicata nei, sempre più innovativi, cicli produttivi aziendali. Il contatto diretto con le esigenze di un’azienda, in questo caso la Caffè Mauro – aggiunge il docente – contribuisce all’accrescimento culturale del giovane professionista, garantendo spesso un’opportunità lavorativa: quell’opportunità che può contrastare la “fuga” di molti validi laureati reggini verso altri territori”.
La scheda sintetica di Caffè Mauro
Caffè Mauro è una storica torrefazione italiana che si affaccia sul Mediterraneo, fondata da Demetrio Mauro nel 1949 a Reggio Calabria, e che oggi produce ed esporta il proprio caffè in oltre 60 paesi nel mondo dove è simbolo della grande cultura dei blend all’italiana.
L’azienda, iscritta nel registro speciale dei marchi storici di interesse nazionale, si caratterizza per la produzione di caffè di alta qualità e per il metodo di lavorazione a tostatura lenta delle singole origini, che esalta il profilo sensoriale delle miscele.
L’azienda utilizza solo energia 100% da fonti rinnovabili ed è dotata di due laboratori, uno dedicato al controllo qualità e alla verifica dei più rigorosi standard qualitativi nazionali e internazionali, e uno dedicato alla ricerca e innovazione. La passione per il Caffè e la diffusione della sua cultura sono parte integrante della filosofia di Caffè Mauro. Da questi principi nasce l’Accademia del Caffè Beyond the Cup.
Un luogo di formazione e condivisione che fornisce ai clienti e agli operatori delle caffetterie un prezioso know-how attraverso corsi dedicati, ricette esclusive e tutti i segreti per ottenere un caffè e un cappuccino perfetti.
Dal 2022 è entrata a far parte del Gruppo Gimoka, dopo un accordo di aggregazione industriale che ha inaugurato una nuova fase per l’azienda, con l’obiettivo di sviluppare nuove sinergie e consolidare i mercati di riferimento.
La personalizzazione all'Atelier Gaggia (foto concessa)
MILANO – La macchina da caffè espresso è ormai divenuta il cuore pulsante dei coffee shop e più in generale del mondo horeca, in quanto guida la preparazione delle bevande e determina sia il flusso di lavoro sia l’andamento delle vendite. Il suo ruolo si è dunque consolidato nel tempo e l’enorme attenzione catturata sta portando con sé alcuni cambiamenti radicali nel modo di concepire la stessa macchina professionale.
Infatti, se l’evoluzione tecnica è da sempre un obiettivo perseguito dai produttori di macchine da caffè espresso, oggi design e stile stanno diventando sempre più una priorità. Anche l’occhio vuole la sua parte e, proprio a partire da questa considerazione, lo storico brand Gaggia Milano Evoca ha scelto di creare uno spazio ad hoc in cui sviluppare nuove proposte dal design all’avanguardia ma sempre all’altezza di performance elevate.
Insomma, una vera e propria officina in cui i desideri del committente possano diventare realtà.
Gaggia Milano: sempre più attenzione all’impatto visivo
Riuscire a produrre macchine da caffè dal design interamente italiano, che possano distinguersi dai modelli dei competitor agli occhi dei clienti finali, è diventato un must per gran parte delle aziende produttrici. I torrefattori richiedono sempre più la possibilità di personalizzare gli ordini, così da valorizzare e dare una forte identità al proprio brand all’interno di ogni locale dove sono presenti con il loro caffè.
Vi presentiamo l’Atelier Gaggia
Con l’obiettivo di personalizzare gran parte delle macchine da caffè a marchio Gaggia con colori moderni e lavorazioni speciali sulla carrozzeria, è nato l’Atelier Gaggia. Grazie all’esperienza pluriennale di Emanuele Tronati, titolare del centro assistenza tecnica e rivenditore autorizzato One Shot di Calco (Lecco), e dei suoi tecnici altamente specializzati, sarà possibile accogliere le più disparate richieste di clienti e torrefattori.
Il progetto è stato presentato durante a Rimini nell’ambito di Sigep 2023. In proposito, racconta Federico Tonti, Sales Manager EMEA di Evoca:
«Siamo molto soddisfatti dei consensi raccolti in fiera da parti dei nostri rivenditori, centri assistenza e torrefattori. L’esperienza ci ha fortemente aiutato a capire che la nostra clientela presta una maggiore attenzione al design delle macchine da caffè perché mira a offrire al consumatore finale un’esperienza di caffè unica, che si sviluppa a 360 gradi. Di conseguenza, includere materiali personalizzati sulla propria macchina da caffè può aiutare i gestori delle location a sviluppare un’identità visiva più netta. Ad esempio, gli inserti in legno conferiscono al locale una sensazione calda e invitante, mentre il metallo dona un aspetto più moderno e minimalista».
Evoca è sempre più cosciente del fatto che viviamo in un’epoca in cui è importante non rimanere ancorati strettamente alla tradizione, e per fare questo è necessario ampliare la propria offerta
«L’estetica serve a enfatizzare le innovazioni tecniche e oggi garantire un’ottima estrazione non è sufficiente per conquistare i clienti. I marchi del mondo del caffè hanno iniziato a rendersi conto che il lusso e l’esclusività, che prendono corpo nel design delle macchine, possono diventare sinonimi di qualità».
L’obiettivo dell’Atelier
Un altro esempio di personalizzazione (foto concessa)
«Personalizzare il colore, il materiale e lo stile di una macchina da caffè espresso che sia perfettamente allineata allo stile della caffetteria e al marchio di ciascun torrefattore».
Conclude Tonti: «Grazie alla sua storicità e alla sua rilevanza nel panorama mondiale del settore, attraverso l’atelier il brand Gaggia Milano potrà non soltanto affermare la sua posizione di prestigio, ma anche far comprendere che stiamo dando importanza e interpretando correttamente le nuove esigenze e tendenze del mercato».
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