MILANO – Rhea Vendors Group è presente alla terza edizione della China International Consumer Products Expo di Hainan (CICPE) per presentare, insieme ad altri marchi italiani di alta qualità, l’eccellenza del made in Italy in Cina. Il nostro paese è infatti quest’anno “Guest Country of Honor” del CICPE, che si concluderà il prossimo 15 aprile.
Rhea Vendors Group presente alla China International Consumer Products Expo di Hainan
Le innovative soluzioni per il caffè di Rhea, che mettono le persone al centro di un’esperienza su misura, innovativa e sostenibile, sono esposte all’interno del padiglione dell’Hainan International Convention and Exhibition Center – padiglione 1H, stand 1H12 – in collaborazione con GOGO PANDA e Unilove Charity.
Oltre ad essere presente con la sua vasta gamma di macchine e concept per la pausa caffè, la Fiera di Hainan è per l’azienda l’occasione per confermare anche in Cina il suo posizionamento di azienda innovatrice e proiettata verso il futuro, che si realizza con la continua sperimentazione di nuove soluzioni personalizzate per i diversi luoghi di consumo, dall’hotellerie al new retail, dai co-working alle smart city.
Al CICPE Rhea Vendors Group presenterà infatti la collaborazione con Neolix, una nota azienda cinese conosciuta per essere tra i pionieri nel settore dei veicoli a guida autonoma, con cui l’azienda sta lavorando ad un importante progetto che introduce nuovi concetti di consumo del caffè, unendo tecnologia, design e qualità.
Con lo stesso obiettivo di portare la distribuzione automatica in nuovi luoghi di consumo con soluzioni di hospitality studiate su misura, Rhea sta collaborando anche con GOGO PANDA, parco nella provincia del Sichuan, nel sud-ovest della Cina.
“Guardiamo al mercato cinese con la doppia valenza sia di una proficua collaborazione per portare in Cina la qualità del made in Italy personalizzata alle abitudini di consumo locali, sia per aumentare ulteriormente l’impegno all’innovazione di Rhea, dato l’altissimo potenziale del motore di sviluppo tecnologico che caratterizza oggi il mercato cinese” commenta Andrea Pozzolini, ceo di Rhea.
Ha invece valore di sostenibilità sociale, la partnership che Rhea sta portando avanti in Cina con Unilove Charity, una fondazione benefica che offre a giovani affetti da autismo una piattaforma per l’educazione artistica e l’esibizione dei propri talenti.
La scheda sintetica di Rhea Vendors Group
Rhea Vendors Group, fondata da Aldo Doglioni Majer nel 1960, è tra i più importanti produttori al mondo di distributori automatici, ampiamente personalizzabili. Eccellenza del made in Italy, Rhea si contraddistingue per la forte impronta internazionale, design di altissimo livello e tecnologia all’avanguardia. Con headquarters e produzione in provincia di Varese e filiali in 9 paesi esteri, Rhea ha il vanto di diffondere la cultura del caffè in oltre 90 Paesi di tutto il mondo.
Da player del mondo del vending a precursore nell’utilizzo della distribuzione automatica nei settori del new retail, hotellerie e out of home, Rhea conferma la propria vocazione a interpretare e anticipare un mercato in continua evoluzione. Posizionandosi tra il mondo digitale e quello fisico, le nuove proposte di Rhea rivoluzionano il concetto dell’ospitalità e l’offerta di consumo in contesti sia business che residenziali, contribuendo a migliorare la qualità della vita delle persone.
Dolce Mamma, la creazione del maestro pasticciere Francesco Elmi (immagine concessa)
BOLOGNA – Varia la data, ma nel giorno dedicato tutto il mondo festeggia la figura più indispensabile e preziosa nella vita di ciascuno. In Italia la Festa della mamma (le maiuscole sono d’obbligo) ricorre, dalla metà del secolo scorso, ogni seconda domenica di maggio che, quest’anno, cade il 14 del mese. Per festeggiarla, cosa meglio di un dolce da non far mancare sulla tavola del 14 maggio?
Francesco Elmi, maestro pasticciere bolognese e head brand ambassador Fabbri 1905, ha creato Dolce Mamma, un grande lievitato arricchito da uno dei frutti simbolo di questa stagione: la fragola.
In particolare, Elmi impiega fragola Fabbri con frutti interi, semi-canditi, di piccolo calibro, immersi in sciroppo dello stesso frutto, che dona a Dolce Mamma la fragranza e l’aroma della fragola fresca, risultato di una lavorazione sapiente e delicata che ne esalta le caratteristiche. Tocco finale, una cascata di cioccolato rosa come copertura per rendere Dolce Mamma una delizia anche per gli occhi. A seguire la ricetta con gli omaggi Fabbri 1905 a tutte le mamme.
Ricetta per 57 Dolce Mamma da 500 g
Primo impasto
Ingredienti
Zucchero saccarosio 2625 g
Acqua 2250 g
Tuorlo d’uovo pasta gialla 3375 g
Lievito Madre 2500 g
Farina di grano tenero tipo 00 Panettone Z 6000 g
Burro 82% – multiuso 3750 g
Procedimento
Sciogliere lo zucchero in 1000 g di acqua direttamente nel tuffante. Unire quindi i tuorli, il lievito maturo e la farina. Quando l’impasto avrà incordato, unire la restante acqua, lasciar incordare nuovamente e, infine, unire il burro. Lasciar triplicare l’impasto.
Secondo impasto
Ingredienti
Farina di grano tenero tipo 00 Panettone Z 1000 g
Zucchero saccarosio 525 g
Tuorlo d’uovo pasta gialla 675 g
Miele d’acacia 120 g
Pasta di scorzone di arancia navel candito 150 g
Baccelli di vaniglia Bourbon 25 g
Burro 82% – multiuso 750 g
Sale iodato 180 g
Fragola Fabbri 5000 g
Cioccolato alla vaniglia 2500 g
Procedimento
Far incordare il primo impasto con la seconda parte di farina. Unire nell’ordine lo zucchero, i tuorli, il miele, la pasta d’arancio ed infine il burro miscelato alla vaniglia e al sale, dando il tempo necessario all’impasto di incordarsi dopo l’integrazione di ogni ingrediente. A impasto completamente formato aggiungere Fragola Fabbri sgocciolata e il cioccolato bianco. Attendere un’ora e spezzare. Attendere un’altra ora e lasciar lievitare a 30°C per 5/6 ore. Portare a temperatura ambiente e cuocere.
Glassa alla fragola
Ingredienti
Cioccolato alla fragola 1000 g
Olio di riso 100 g
Procedimento
Temperare il cioccolato alla fragola a 28°C con l’olio di riso. Immergere i lievitati e far cristallizzare. Decorare a piacimento.
Couvette Fabbri, una proposta regalo unica ed esclusiva
Le couvette Fabbri 1905 sono edizioni esclusive che possono essere proposte ai vostri clienti come regalo perfetto per ogni occasione.
La gamma comprende:
L’elegante cofanetto in latta finemente decorato con rilievi bianchi e blu che al suo interno racchiude Amarena Fabbri nel suo vasetto opaline con un delizioso cucchiaino di servizio in ceramica e un ricettario inedito pieno di idee, ricette e consigli d’uso
La preziosa couvette con l’originale vaso in ceramica abbinato a una latta di Amarena Fabbri da 1,25 kg
Un pensiero unico da condividere: due preziose coppette in ceramica elegantemente decorate con gli amati decori Fabbri un vaso opaline di Amarena Fabbri da 600 grammi
Un dono perfetto per tante occasioni, a partire dalla Festa della mamma.
MILANO – Un piacere che raddoppia, un piacere che è in continua ricerca e che nasce anche dall’incontro degli opposti, un piacere che va al di là del fisico e diventa metaverso. Può essere riassunta così la nuova stagione di Magnum 2023. Presentata nella meravigliosa e intima cornice del Teatro Gerolamo a Milano, la nuova campagna, Pleasure meets Pleasure, si preannuncia ricca di novità e innovativa sotto diverse forme.
Il lancio di Magnum Nocciola Remix
A partire dal lancio di Nocciola Remix, un piacere che nasce da un incontro per un’esperienza di gusto amplificata. Un piacere che raddoppia nella doppia copertura a contrasto di cioccolato bianco e cioccolato al latte con pezzetti di nocciole caramellate a racchiudere un gustoso gelato alla nocciola variegato con gelato alla vaniglia. Due gusti che si incontrano in un unico gelato e regalano un’esperienza di gusto originale.
Originale come il mondo Magnum che si sdoppia con due prodotti opposti ma complementari per raccontare le diverse forme del piacere con i nuovi Sunlover e Starchaser. La nuova limited edition è ispirata alla dualità tra il giorno e la notte, dove c’è sempre tempo per il piacere.
Magnum Nocciola Remix (immagine concessa)
Sunlover, per gli amanti dei piaceri diurni, è un gelato al gusto di cocco, arricchito con gelato al gusto di mango e al gusto di frutto della passione con salsa al mango e al frutto della passione avvolti in cioccolato bianco Magnum e scagliette di cocco.
Starchaser, ispirato a chi ama vivere al chiaro di luna, è un gelato al gusto di popcorn arricchito da una variegatura con gelato al gusto di caramello e una guarnitura al caramello salato avvolti da un setoso strato di cioccolato al latte Magnum e pezzetti di mais caramellati. Due gelati diversi ma parte della stessa medaglia, due modi di concepire il piacere a qualsiasi ora del giorno e della notte.
Magnum Starchaser (immagine concessa)
Magnum nel Metaverso
Magnum, dunque, continua ad essere pioniere nel perseguire il piacere in ogni sua forma, fisica e virtuale. E lo fa entrando ufficialmente, come primo brand di gelato, nel mondo del Metaverso. Il Magnum Pleasureland è un ambiente unico realizzato grazie alla collaborazione dell’agenzia creativa Xister Reply, con The Nemesis, piattaforma di intrattenimento che offre innovative esperienze di realtà virtuale.
Liberamente accessibile e di facile fruizione (sia da app mobile che da desktop), l’esperienza del metaverso permette agli utenti di interagire con il brand in tutte le fasi di campagna con attività di gameplay e intrattenimento di volta in volta speciali ed accattivanti che sfruttano le ultime tecnologie del Web3. Uno spazio dove Magnum regala un’esperienza esclusiva e sorprendente in modo virtuale ma proiettando e trasponendo il piacere poi nel mondo reale.
Il nuovo Magnum Nocciola Remix è già disponibile nei migliori supermercati nel pack mini da sei e nei bar.
Lo spot di Enea Colombi
Ad accompagnare il lancio del nuovo prodotto, lo spot nei formati da 15 e 30 secondi, prodotto da Think Cattleya e girato a Roma dal regista Enea Colombi, uno dei nomi più di rilievo sulla scena nazionale che collabora alla realizzazione dei video di alcuni tra gli artisti più influenti del panorama musicale italiano. Con lo spot 2023 l’esperienza di piacere Magnum raddoppia, cresce, si amplifica.
Magnum porta in scena l’incontro tra due universi di gusto, uguali eppure diversi. Il vero piacere nasce da un incontro e quando due piaceri si incontrano, l’esperienza è amplificata.
“Pleasure meets Pleasure” è Magnum che incontra Magnum, due esperienze uniche di gusto per la prima volta insieme come nel nuovo lancio: Magnum Nocciola Remix. Con la sua copertura simmetrica e cromaticamente opposta, Magnum Nocciola Remix ha ispirato il trattamento di uno spot avvolgente ed immersivo.
Due modelle gemelle interpretano la doppia cromia del gelato, si avvicinano, si intrecciano e si confondono un gioco di incontro. Il piacere e il suo opposto si uniscono in un crescendo di movimenti e immagini, con l’eleganza unica che contraddistingue il brand, fino a confondersi e diventare il nuovo gelato Magnum Remix.
La campagna, in partenza ad aprile 2023, vivrà anche sui mezzi digitali pianificata da Mindshare, centro media di riferimento per il brand di Unilever. Il progetto si avvarrà di un forte piano di comunicazione multicanale – spot TV, radio, adv, social – raccontando il doppio piacere firmato Magnum Remix.
MILANO – L’allarme delle istituzioni sul tema della corretta nutrizione dei bambini non sembra essersi attenuato rispetto ai dati pre-pandemia che indicavano una percentuale di bambini in sovrappeso del 20,4% e di bambini obesi del 9,4%. Le ricerche mostrano, infatti, come le abitudini di vita stiano orientando le nuove generazioni sempre più verso il sovrappeso, con l’Italia salita al quarto posto, a livello mondiale, per tassi di obesità più elevati.
Nutripiatto: il kit per aiutare i bambini verso una dieta più sana
In questo scenario diventano ancora più necessari progetti e interventi strutturati di educazione nutrizionale come Nutripiatto, un kit realizzato da Nestlé con il contributo scientifico dell’Università Campus Bio-Medico di Roma per aiutare i più piccoli e le famiglie a compiere scelte alimentari più sane ed equilibrate.
Nutripiatto, pensato per i bambini tra i 4 e i 12 anni e per gli educatori (famiglia e scuola), è un progetto che dà il nome a una serie di Guide con ricette bilanciate suddivise per fasce di età e ad un “piatto intelligente” studiato per mostrare e favorire una combinazione corretta tra i vari gruppi alimentari che compongono un pasto equilibrato. Come i suoi predecessori, “My Plate” e “The Healthy Eating Plate“, Nutripiatto mostra, infatti, le corrette proporzioni dei diversi gruppi alimentari che compongono i pasti principali: pranzo e cena. Le verdure occupano dunque metà del piatto mentre i cereali e le proteine un quarto ciascuno.
I risultati dell’indagine
Oggi, grazie ai risultati emersi dallo studio dell’Università Campus Bio-Medico di Roma su un primo campione di 115 bambini di età compresa tra i 4 e i 5 anni, Nutripiatto ha ricevuto la validazione scientifica con la pubblicazione sul numero di marzo della rivista scientifica Plos One.
I risultati dell’indagine hanno mostrato che Nutripiatto, se utilizzato in modo appropriato e combinato con interventi di educazione alimentare tenuti da esperti in contesto scolastico, può apportare man mano piccoli cambiamenti nella corretta nutrizione e responsabilizzare le famiglie a fare scelte alimentari più sane in termini di qualità, di quantità e di frequenza di consumo degli alimenti.
“In particolare” – afferma Laura De Gara, presidente del corso di Laurea magistrale in Scienze dell’alimentazione e della nutrizione dell’Università Campus Bio-Medico di Roma – “ad un mese dall’inizio dell’utilizzo di Nutripiatto e in seguito agli incontri didattici a scuola con genitori e bambini, è aumentata l’aderenza dei bambini alle linee guida nutrizionali in termini di porzione di proteine animali assunte. Ad esempio, la percentuale di bambini che consumavano pesce in quantità corretta è aumentata dal 18.5% al 64% e la percentuale dei bambini che bevevano 6 o più bicchieri d’acqua al giorno è aumentata dal 21% al 51%. Al contempo un numero significativo di bambini ha notevolmente ridotto il consumo di patatine fritte, bevande analcoliche e si è rilevato anche un incremento nel consumo dei vegetali per il 76% dei bambini. Nutripiatto, dunque, può essere considerato uno strumento pratico ed efficace di educazione alimentare per migliorare la quantità e la qualità degli alimenti scelti dai bambini e dalle loro famiglie”.
Dopo il successo delle passate edizioni, con più di 500.000 bambini sensibilizzati e diversi riconoscimenti ottenuti, Nutripiatto continua ad essere un punto di riferimento per i più piccoli e per la corretta nutrizione. Tutto questo è stato reso possibile anche grazie al progetto internazionale Nestlé for Healthier Kids, nato nel 2018 per aiutare genitori ed educatori a crescere bimbi sani attraverso l’innovazione costante dei prodotti e progetti di educazione nutrizionale, come appunto Nutripiatto.
La scheda sintetica di Nestlé
Il Gruppo Nestlé, presente in 187 Paesi con più di 2000 marche tra globali e locali, è l’azienda alimentare leader nel mondo, attiva dal 1866 per la produzione e distribuzione di prodotti per la Nutrizione, la Salute e il Benessere delle persone. Good food, Good life è la nostra firma e il nostro mondo. Nel 2023 Nestlé celebra 110 di presenza in Italia, rinnovando il suo impegno con azioni concrete per esprimere con i propri prodotti e le marche tutto il buono dell’alimentazione.
L’azienda opera in Italia in 9 categorie con un portafoglio di numerose marche, tra queste: Meritene, Pure Encapsulations, Vital Proteins, Optifibre, Modulen, S.Pellegrino, Acqua Panna, Levissima, Bibite e aperitivi Sanpellegrino, Purina Pro Plan, Purina One, Gourmet, Friskies, Felix, Nidina, Nestlé Mio, Nespresso, Nescafé, Nescafé Dolce Gusto, Starbucks, Orzoro, Nesquik, Garden Gourmet, Buitoni, Maggi, Perugina, Baci Perugina, KitKat, Galak, Smarties, Cereali Fitness.
Per maggiori informazioni sul Gruppo Nestlé in Italia basta cliccare qui.
La Sanpellegrino Zero classica in lattina (immagine concessa)
MILANO – È in arrivo un nuovo formato in lattina da 33 cl per la classica, chinò e cocktail, in versione Zero. Dal 1932, le bibite Sanpellegrino sono entrate nel cuore degli italiani, diventando ambasciatrici dei valori del Bel Paese, a tavola e nei locali di tutto il mondo.
La gamma zero delle bibite Sanpellegrino
Un brand, quello delle bibite dell’azienda Sanpellegrino, sempre al passo con i tempi e attento alle esigenze in continua evoluzione dei suoi consumatori, che oggi preferiscono prodotti senza zuccheri aggiunti o che li contengono naturalmente. Infatti, secondo la dodicesima edizione de “l’Osservatorio Immagino”[1] di GS1 Italy uscita nel 2022, i prodotti di questa categoria sono tra i più acquistati dai consumatori italiani negli ultimi anni.
Chinò Zero Sanpellegrino in lattina (immagine concessa)
La gamma Zero è realizzata con ingredienti selezionati, che mantengono il gusto tipicamente italiano che ha reso celebri in tutto il mondo le bibite. Ed ecco che i sapori e i profumi del Mediterraneo sono raccolti in un pratico formato in lattina, che porta colore, leggerezza e vitalità a tutti i momenti di pausa, con una bevanda senza zuccheri aggiunti ma con il gusto inimitabile di sempre.
Le materie prime selezionate dagli agrumeti di Sicilia e Calabria, elemento distintivo che ha reso le bibite Sanpellegrino icone di qualità, artigianalità e creatività, rappresentano caratteristiche chiave anche del nuovo formato in lattina della gamma Zero.
La Classica Zero Sanpellegrino, che con il suo colore porta leggerezza e piacere nei momenti di pausa, è realizzata con agrumi 100% italiani e zero zuccheri aggiunti, ed è caratterizzata da sottili note amare e arancia caramellata, che bilanciano perfettamente il sapore. Chinò Zero Sanpellegrino, la versione zero zuccheri del prodotto cult delle bibite, porta con sé il gusto aromatico e inimitabile dei chinotti siciliani provenienti da filiera controllata.
Frizzantezza e leggerezza si fondono in un colore unico, tra il marrone limpido e l’arancio mattone, trasportando il palato in un viaggio verso i sapori del sud Italia. A completare la gamma, Cocktail Zero Sanpellegrino, l’iconico mix di colore e vitalità, in una versione senza zuccheri aggiunti: un sapore speziato ed intenso dato dalle note di cannella e chiodi di garofano, che lascia spazio ad un’esplosione di zenzero e leggere note agrumate.
Il gusto inconfondibile delle bibite Sanpellegrino, senza zuccheri aggiunti e da oggi disponibile in un formato adatto ad ogni momento della giornata, è disponibile nei supermercati e ipermercati nel formato lattina da 33 cl al prezzo al pubblico consigliato di €0,55.
[1] L’”Osservatorio Immagino” nasce da una collaborazione tra GS1 Italy e Nielsen. Lo studio integra le caratteristiche registrate da Immagino sulle etichette dei prodotti e i dati di Nielsen di venduto, consumo e fruizione dei media.
Il podcast A History of Coffee con James Harper e il professor Jonathan Morris (immagine concessa)
VILLASTANZA DI PARABIAGO (Milano) – Il podcast A History of Coffee torna per la sua seconda stagione esplorando nuove affascinanti storie sul caffè, con contenuti educativi gratuiti offerti da Rancilio. Gli autori di questa serie – il documentarista e creatore del podcast sul caffè Filter Stories James Harper, e lo storico professionista e autore di Coffee: A Global History Professor Jonathan Morris – sono pronti a scoprire la storia nascosta del caffè in quattro nuovi coinvolgenti episodi dedicati a tutti gli amanti del caffè.
Rancilio presenta la nuova stagione di A History of Coffee
A partire dal suo esordio, A History of Coffee segue la storia di come un minuscolo seme psicoattivo ha cambiato il mondo e continua a plasmare le nostre vite oggi. La prima serie ha illustrato una panoramica cronologica sulla storia del caffè con un focus sulla sostenibilità: sociale, ambientale ed economica.
Nella seconda serie, James Harper e il professor Jonathan Morris rivelano come l’invenzione dei coffee shop abbia rivoluzionato le comunità; perché il colonialismo, il razzismo e il caffè hanno mantenuto povera Haiti, una volta prospera; e sfatano molti miti sulla presunta storia d’amore dell’America con il caffè.
È possibile scoprire con Rancilio come è stata creata la venerata cultura dell’espresso in Italia, seguire le tracce dell’azienda dal 1926 alla nascita della sua prima officina e scoprire di più della visione del Gruppo sul futuro del caffè in un episodio speciale tutto dedicato all’espresso italiano.
Il podcast è rivolto a tutti i professionisti e gli appassionati di caffè che vogliono rendere il caffè un’industria più equa e rispettosa dell’ambiente. Il modo migliore per iniziare questo cambiamento è capire le storie e i sistemi che ogni mattina mettono il caffè nella nostra tazzina. La serie è disponibile da lunedì 17 aprile 2023 su Spotify e Apple Podcast.
A proposito degli autori
James Harper è il creatore di Filter Stories, un podcast documentario che usa il nostro caffè mattutino come lente per capire il mondo. Le sue narrazioni esplorano la storia, la scienza e la sostenibilità, e scrive la musica per pianoforte che sottolinea le storie.
Il professor Jonathan Morris è direttore della ricerca su cultura e ambiente presso l’Università dell’Hertfordshire e vicepresidente della Royal Historical Society. È l’autore di Coffee: A Global History.
Cristina Caroli presenta il libro: “Il caffè per chi non si accontenta: argomenti e cultura di un prodotto molto bevuto e poco conosciuto” (immagine concessa)
MILANO – Cristina Caroli è una figura indubbiamente molto nota nella coffee community, sia per i ruoli istituzionali ricoperti in Sca Italy, ma anche in qualità di divulgatrice e appassionata sostenitrice dei concetti legati allo specialty, ovvero quelli di qualità e di cultura del prodotto.
Questo approccio di lunga data e così immersivo nel mondo del caffè ha dato vita ad un libro diverso dal solito, che forse fino ad ora mancava, dedicato all’universo del chicco.
Il volume di Cristina Caroli si intitola: “Il caffè per chi non si accontenta: argomenti e cultura di un prodotto molto bevuto e poco conosciuto”
E già dal titolo è possibile intravedere lo spirito del manoscritto, dedicato a tutti coloro che del caffè desiderano sapere e capire di più, e che nasce da un’inedita collezione di approfondimenti. L’autrice ha messo il caffè e la sua cultura al centro di una minuziosa ricerca, toccando argomenti interessanti, poco noti e anche sorprendenti, e regalando un’immagine ricca e vivace di questo prodotto.
Dodici capitoli, paragonabili a diverse angolazioni dalle quali vedere il caffè, l’evoluzione dei consumi e molto altro. Sono pagine ricche di illustrazioni e soprattutto materiale per soddisfare curiosità e sfatare molti luoghi comuni: storia, botanica, degustazione, sociologia, medicina e perfino neuroscienze: le strade per conoscere veramente il caffè sono tante, e le porte che apre questo libro, davvero numerosissime.
La copertina del libro (immagine concessa)
Come nasce l’idea del libro?
“Spesso” – racconta Caroli – “ci si lamenta della crisi del settore caffè, della difficoltà nel fare comprendere il valore del prodotto, la qualità, e l’etica necessaria lungo tutta la filiera.
Per contro ci si dimentica che per creare cultura, stimolare un apprezzamento e una valorizzazione di un bene agricolo è fondamentale approfondire la sua conoscenza prendendolo in esame nella sua interezza, componendo la sua immagine sfaccettata e ricca, attraverso un approccio multidisciplinare – il più stimolante oltretutto – che introduce a miriadi di percorsi e approfondimenti possibili.”
Prosegue Caroli – “Lo vediamo da tempo per molti altri prodotti della terra come vino, olio, birra, formaggi e molti altri che hanno vissuto una vera e propria nascita di specifiche culture di prodotto, con un’ampissima letteratura sia manualistica che descrittiva di tradizioni e origini, oltre che specifici corsi di avvicinamento e assaggio per sviluppare una capacità di analisi organolettica da parte dei consumatori e appassionati.
Il caffè è un prodotto drammaticamente bisognoso di valorizzazione culturale, percepito da troppi decenni dai consumatori come un prodotto popolare con una immagine piatta totalmente creata ad uso e consumo del business e della grande distribuzione.”
Coffee House a Londra – dipinto di anonimo artista del 17° secolo (immagine concessa)
“Non parliamo poi” – sottolinea Caroli – “della maggior parte degli articoli che trattano il tema caffè su quotidiani e stampa generalista, purtroppo improntati da sempre su argomenti ripetitivi. Un prodotto insomma afflitto da miriadi di luoghi comuni e veri e propri falsi miti, che ne hanno distorto l’immagine, il suo utilizzo e infine creato quello che chiamo il “palato quadrato del consumatore”, il migliore per coloro che vogliono realizzare alti profitti a discapito di qualità ed etica.”
“Per questo occorre creare spessore e cultura per il caffè, ed è impossibile farlo senza divulgare il suo percorso storico, commerciale, politico, sociale e genetico. Il caffè per chi non si accontenta è questo: un caleidoscopio di argomenti con un sogno alla base: che il caffè debba essere promosso e fatto conoscere in tutta la sua ricchezza, per trovare nuovamente il suo posto nell’immaginario collettivo come prodotto di qualità e pregio.”
A chi è rivolto un volume come questo?
“Credo possa essere un volume adatto ad un pubblico molto ampio: dal coffee lover appassionato e curioso che desidera approfondire aspetti di non facile reperibilità e comunque diversi dalla informazione disponibile; al professionista che desidera documentarsi in modo più approfondito e trovare temi interessanti per fare divulgazione ai consumatori e avvicinarli ai concetti di qualità e piacere edonistico.”
Prosegue Caroli – “Ho volutamente utilizzato uno stile accessibile e vivace: la divisione in capitoli distinti facilita l’approccio “a piccole dosi” in quanto il volume non ha un filo conduttore continuo, ma ogni capitolo è a sé stante e può essere letto nell’ordine preferito.”
Quali sono gli argomenti che compongono il volume?
“Sono 12 capitoli, che affrontano prospettive diverse dell’argomento, come differenti punti di vista con un unico tema al centro: il caffè.”
I macro argomenti sono:
Storia
Caroli: “Il percorso storico di un prodotto analizza le origini dell’alimento, del suo consumo e della sua conoscenza. Si tratta di una sezione straordinariamente densa di storie interessanti. Spesso evitata accuratamente come argomento noioso, per quanto riguarda il caffè la storia non lo è affatto, anzi, contribuisce a farci comprendere alcuni aspetti fondamentali che ne condizionano ancora oggi, pensate, lo sviluppo agronomico, commerciale e il consumo. La storia del caffè è legata alla sua diffusione nel mondo dalla sua terra di origine e i tempi in cui tutto questo è avvenuto e anche i modi hanno influenzato moltissimo il consumo e la coltivazione di questo prodotto”.
Antropologia
“Come bevi il tuo caffè e perché lo bevi così? Una domanda che conduce a mille percorsi: la scienza della diversità culturale e sociale riferita al cibo, in questo caso ad una bevanda diffusa in tutto il mondo, e bevuta diversamente a seconda dell’area.
Il nostro Paese detiene alcuni importanti primati, che nessuno al mondo si sogna di contestare, ma sui quali – in tutta sincerità – gli italiani amano adagiarsi decisamente troppo, pensando di potersi ergere a giudici di come altri Paesi e altre culture decidono di bere il caffè”.
Socialità e convivialità
“Vedremo qual è stato l’impatto sociale dell’arrivo del caffè in Europa, come si è diffuso e in quale contesto sociale; studieremo con quali difficoltà si è inserito nei vari Paesi; tratteremo anche l’aspetto socio politico in cui il caffè viene prodotto e consumato. In un mondo frenetico ed egoisticamente votato al piacere personale, che valore viene attribuito al prodotto caffè, quanto siamo disposti ad offrire per questo bene, e perché? Parleremo quindi di etica di produzione, riferita alla qualità di vita dei lavoratori e all’impatto ambientale, nonché delle modalità di consumo personale o di condivisione”.
Aneddoti e curiosità
“Curiosità di consumo, vere e proprie crociate a favore e contro, tantissimi aneddoti, aforismi coniati da personaggi famosi, inguaribili appassionati o acerrimi nemici e detrattori, ogni capitolo ne contiene alcuni”.
Nutrizione e qualità
“Grazie alle numerose ricerche di cui il caffè è protagonista, abbiamo molto materiale su questo non alimento dalle virtù nascoste, che assumiamo quotidianamente e compulsivamente. Quali effetti ha sull’organismo? Quali sono le modalità preferibili di consumo del caffè? Come dovrebbe essere una etichetta trasparente del prodotto caffè: ovvero un’etichetta capace di trasmettere al consumatore gli elementi necessari per valutare la qualità del prodotto, oltre che il valore edonistico”.
Salute
“Davvero un rapporto controverso quello del caffè con la medicina. Dai primi studi che erano forse più vicini all’astrologia e alle macumbe che alla medicina, fino agli studi scientifici odierni ed alle continue scoperte, per un prodotto che contiene una miriade di componenti, per giunta mutevoli, durante i diversi stadi di lavorazione e consumo. Leggiamo con un sorriso i trattati di medicina di un tempo e aggiorniamoci con recenti scoperte”.
Fisiologia del gusto e degustazione
“Tutti sappiamo che ognuno di noi percepisce gli stimoli in modo diverso dagli altri, e questo è dovuto dalle differenze fisiologiche di ognuno di noi. Differenze in termini di sensibilità, dei recettori del gusto e degli odori. Ma non solo, di fondamentale importanza è la decodifica degli stimoli che ci pervengono in conformità di esempi/ esperienze che il nostro cervello ha immagazzinato.
La cosiddetta banca dei ricordi, ma anche la capacità di arricchirla, mediante un approccio aperto verso nuovi stimoli, nuove esperienze e, infine, la capacità di catalogarle e assimilarle. Processo che può avvenire da una base neutra priva di pregiudizio, oppure fondato sulla conoscenza del processo che ha determinato quel tipo di prodotto e/o di risultato. Un mondo vastissimo di profumi, gusti, emozioni e ricordi”.
Gli aromi di fiori e frutti rappresentati in un dipinto di Henry Fantin Latour (immagine concessa)
Gastrofisica
“Disciplina applicata inconsapevolmente dalla notte dei tempi. Parliamo qui dei fattori accessori che compongono o circondano un’esperienza gustativa.
Quella del caffè segue schemi e rituali precisi: materiali, oggetti, forme, colore, temperatura, luci e suoni che influiscono sulla personale esperienza di degustazione e generano il ricordo. È stupefacente scoprire quanto tutti questi aspetti contribuiscono ad un’immagine ricca e multi-sensoriale dell’esperienza. Rifletteremo sull’importanza dell’esperienza in tutte le sue sfaccettature.”
Il tutto arricchito da illustrazioni che fanno riferimento al mondo dell’arte pittorica per nutrirsi anche di bellezza.
Qual è l’obiettivo che si prefigge con il libro?
“Il caffè per chi non si accontenta ha alla base un grande amore per il prodotto e la voglia di condividere. Fare cultura del prodotto è il mio principale obiettivo. Sarò felice se invece di lasciare i miei lettori con un mucchio di risposte, li avrò lasciati con una miriade di sentieri che poi finiranno con l’esplorare in autonomia.
O magari la voglia di condividere a loro volta cultura, passione e consapevolezza di quanto unici e fragili sono i beni della terra come il caffè, che non vanno mai dati per scontati perché frutto di cicli naturali minacciati, e di enorme lavoro di mano d’opera agricola sempre più schiacciata da logiche di mercato, problemi sociali e mancanza di investimenti governativi.”
Conclude l’autrice: “Infine sarebbe importante per me contribuire a fare nascere o consolidare la consapevolezza del valore di un’esperienza edonistica, anche in un gesto apparentemente semplice e comune come quello di bere una tazzina di caffè. Fare comprendere la differenziazione e peculiarità delle origini, spingere il consumatore verso una ricerca di qualità e ricchezza organolettica per alzare l’asticella della qualità media offerta e la predisposizione alla spesa, scalzando il muro di banalità e sfruttamento che soffoca il prodotto caffè.”
Il libro “Il caffè per chi non si accontenta” è disponibile sulla piattaforma Amazon QUI
Riguardo l’autrice
Cristina Caroli nasce a Bologna nel 1961, cambia la sua vita diventando barista nel 2000 con Aroma, il locale di specialty coffee che conduce con il marito Alessandro. Legata alla Specialty Coffee Association, opinionista e divulgatrice, nota nella coffee community nazionale ed internazionale.
MILANO – Dalla passione e la visione di due giovani, Michele Barsi e Andrea Tesconi, nasce Bianca, macchina a cialde che ha una particolarità unica: essere realizzata in marmo Arabescato. Una scelta nata innanzitutto dalla familiarità con questo materiale, lavorato da anni dall’azienda Barsimarmi Quarries srl di cui Michele è degno erede e poi dalla capacità tecnica di Andrea.
Già il nome promette bene, ispirato a Bianca Balti, la top model, ripresa come simbolo del made in Italy e della bellezza della nazione. Il carattere nella naturalezza, proprio la stessa che si ritrova nel marmo.
Bianca: allora, come avete sviluppato l’idea della prima macchina da caffè in marmo?
Inizia il racconto Andrea, il designer: “Abbiamo iniziato per gioco insieme, un pomeriggio di due anni fa. Michele ha molta fantasia e cerca sempre di trasformare il marmo in qualsiasi oggetto. Io invece amo mettermi in gioco: quel giorno ho visto un video di un ragazzo che costruiva una macchina per il caffè. Ho studiato nell’ambito del design e per me quella era una buona occasione in cui cimentarmi. Abbiamo sviluppato il progetto per la mia tesi di laurea e ora ci stiamo muovendo per rendere il prototipo un vero e proprio oggetto di uso quotidiano.”
Bianca, il prototipo (foto concessa)
Perché le cialde?
“La prima motivazione è la sostenibilità. – si unisce Michele – cerco sempre di dar vita a degli oggetti in marmo, spinto anche da obiettivi di sostenibilità ambientale. Come azienda di famiglia ci occupiamo di estrazione e commercio del marmo, ma il problema è che il mercato cerca sempre misure e qualità maggiori: è relativamente facile la vendita dei grandi blocchi di marmo ma ritengo utile poter utilizzare tutto il materiale che viene estratto.
Così, i piccoli blocchi restano inutilizzati e senza il giusto valore che meritano: da qui abbiamo pensato di produrre oggetti di arredamento e design come nella costruzione di una macchina a cialde, un altro prodotto che rispecchia bene la nostra volontà di rispettare l’ambiente.
È un sistema di erogazione che non ha bisogno di capsule in plastica: sono cialde biodegradabili e che maggiormente rispettano l’ambiente naturale.”
È stato difficile trattare il marmo per realizzare Bianca?
“Per quanto riguarda la parte della produzione vera e propria: il marmo richiede una competenza ed un know how elevato. Dato il suo peso specifico, bisogna intervenire con esperienza e macchinari altamente tecnologici per ridurne gli spessori. Ma il territorio e la storia da cui proveniamo ci permette di maturare e incrementare competenze su questo materiale per renderlo ancora più prezioso.”
Michele aggiunge: “l’esperienza dei nostri artigiani ci ha permesso di arrivare a delle pareti verticali di marmo di meno di 10mm. Stiamo effettuando esperimenti per ridurre maggiormente lo spessore delle parti di marmo e renderla ancora più leggera.”
A chi avete pensato quando avete creato Bianca?
“È un elettrodomestico prodotto con un materiale prezioso, con un design esclusivo ed il cui prezzo non può che essere elevato. Andrà sul mercato dai 3000 ai 3500 euro per la prima edizione e poi ci sarà uno step successivo in cui Bianca potrà cambiare forma e colore, assieme al prezzo. Diamo anche la possibilità di personalizzare il proprio modello.”
Quali altre caratteristiche distintive ha una macchina di lusso come Bianca?
“Il marmo innanzitutto al suo interno ma non solo. Sensore touch e illuminazione collegata rendono questo prodotto ancora più unico. Bianca è un oggetto di alto artigianato e di arredo elitario.
Bianca illuminata (foto concessa)
Abbiamo fissato un numero di pezzi per l’edizione limitata ma vista la forte richiesta soprattutto da clienti dell’estremo oriente e Stati Uniti stiamo valutando una opportuna modifica. Bianca sarà in commercio tra luglio/agosto e sarà acquistabile online sul sito dell’azienda di famiglia e in showroom o boutique dedicate con le quali stiamo organizzando la nostra rete commerciale.”
pulyCAFF alla coffee competition (immagine concessa)
VESCOVATO (Cremona) – Clima acceso in pulyCAFF, più che mai attiva accanto agli studenti delle scuole alberghiere – i professionisti al banco bar di domani -, che vuole formare al meglio su un aspetto fondamentale per la riuscita di una buona preparazione di caffetteria: la manutenzione di macchine e attrezzature per la trasformazione del caffè.
Ai numerosi appuntamenti presso i singoli plessi lungo tutta la penisola, si sommano le competizioni, che rappresentano importanti banchi di prova per i ragazzi, che hanno modo di confrontarsi e verificare la propria preparazione, nonché di imparare qualcosa di nuovo affrontando diverse esperienze.
La formazione pulyCAFF
Lo scorso 30 marzo il roll up con lo slogan “Contributo invisibile, successo evidente” di pulyCAFF è sempre stato bene in vista durante la XII edizione della Coffee Competition, che ha visto convenire presso l’istituto alberghiero Apicio Colonna Gatti di Anzio (Roma) gli allievi del biennio e del triennio degli Istituti alberghieri delle regioni Lazio, Toscana, Campania, Marche, Basilicata, Molise, Abruzzo e per la prima volta Puglia e Calabria.
Un ritorno sospirato, dopo i tre anni in cui è stato sospeso a causa del covid, che ha visto nuovamente Cubacafè main sponsor, guidata dall’attivissima Maria Letizia Mingiacchi, sua responsabile eventi. Hanno partecipato 17 istituti che si sono confrontati nelle competizioni espresso, Latte art, bar e pasticceria.
pulyCAFF alla conferenza stampa Trismoka (immagine concessa)
Dopo le presentazioni e il saluto della banda cittadina, c’è stata la parte che in genere si prevede debba chiudere l’evento: la pulizia della macchina espresso e del macinacaffè, che il brand ambassador Davide Mazzetto ha svolto con alcuni insegnanti. Quindi hanno preso il via le competizioni, che l’organizzazione ha guidato con precisione cronometrica.
Hanno meritato la medaglia d’oro due studenti dell’alberghiero di Ladispoli (Rm): per la sezione Latte art Martina Ferrazzie per la sezione pasticceria Manuel Orsini. Una sacca con i prodotti pulyCAFF per tutti i concorrenti e per i responsabili degli istituti una sacca con il voucher per un Puly Day, un corso gratuito sulla pulizia della macchina espresso e del macinacaffè, aperto a tutti gli insegnanti e gli studenti: un’opportunità da non perdere. Durante i saluti in chiusura di un’intensa giornata, Letizia Mingiacchi ha ringraziato pulyCAFF per il suo importantissimo sostegno.
Appuntamento al Trismoka Challenge
“Per la formazione è un periodo molto positivo: sempre più formatori uniscono ai propri corsi un approfondimento sulla pulizia delle apparecchiature al banco bar, così pure le scuole alberghiere e i singoli baristi, che vedono nei Puly Day la formula ideale” afferma Gianfranco Carubelli, responsabile qualità e sicurezza di pulyCAFF.
Carubelli agginge: “Questi corsi gratuiti di 4 ore tenuti da trainer qualificati, uniscono teoria e pratica, guidando in modo efficace a una pulizia periodica che conviene sotto tutti i punti di vista: il gusto dell’espresso non viene intaccato dal rancido o dall’amaro di apparecchiature sporche e le macchine funzionano bene a lungo senza problemi (si stima che circa l’85% degli interventi di assistenza tecnica sia causato dalla scarsa pulizia della macchina espresso, che provoca l’intasamento di filtri, gruppi erogatori e doccette). Il numero dei nostri formatori in Italia e all’estero cresce e a breve daremo notizia di un nuovo ingresso molto importante”.
Il 21 aprile pulyCAFF sarà di nuovo in pedana con i suoi prodotti, le sue sacche premio e il voucher per un Puly Day omaggio per tutti gli insegnanti, in occasione della finale della 27a edizione del Trismoka Challenge che si svolgerà presso il Teatro Le Muse a Flero (BS). L’auspicio è che i sei Istituti coinvolti (tra Bergamo, Brescia e Milano) non si lascino sfuggire l’opportunità di un corso che parla di pulizia, ma prima ancora di rispetto e passione per il proprio lavoro, per il cliente, per il piacere di estrazioni sempre perfette, grazie alla corretta manutenzione delle macchine al banco bar.
Per richiedere un Puly Day è sufficiente scrivere a info@asachimici.it; un responsabile si metterà in contatto per programmare la formazione mirata al pulito.
Per seguire iniziative dell’azienda è possibile accedere alla pagina Facebook pulyCAFF Enjoy Your Espresso.
Rancilio a Portland per l.a Specialty Coffee Expo (immagine concessa)
VILLASTANZA DI PARABIAGO (Milano) – Dal 21 al 23 aprile, torrefattori, distributori e professionisti del caffè si riuniranno allo Specialty Coffee Expo 2023 nella città più grande dell’Oregon, Portland. Il team North America di Rancilio Group è pronto ad accogliere tutti i visitatori dello stand con una speciale selezione di prodotti pensati appositamente per questo straordinario evento organizzato dalla Sca.
Rancilio Group alla Specialty Coffee Expo
La macchina espresso a un gruppo con tecnologia a doppia caldaia Silvia Pro X sarà presente insieme al nuovo macinacaffè ultracompatto Stile per tutti gli amanti del caffè a casa.
Tutti gli appassionati del caffè filtro avranno la possibilità di provare Egro Touch Coffee, la macchina da caffè superautomatica progettata per caffè filtro di qualità. Egro Next Top Milk ed Egro One completeranno la linea di macchine da caffè superautomatiche Egro presenti all’evento.
Infine, Rancilio Specialty ha allestito un corner per tutti gli estimatori di caffè specialty che verranno allo stand per vedere all’opera RS1 e Invicta. Invicta è stata inoltre selezionata come la macchina espresso ufficiale degli US Latte Art Championships che si svolgeranno allo Sca Expo.
Workshop, dimostrazioni dal vivo, concorsi e talks speciali si terranno per tutti i professionisti del caffè che verranno all’evento per offrire un’opportunità unica di networking, apprendimento e scambio di opinioni sull’industria del caffè.
Specialty Coffee Expo / Rancilio Group
21-23 Aprile 2023
Stand #1955
Oregon Convention Center (qui la posizione su Google Maps)
777 NE Martin Luther King Jr Blvd
Portland, Stati Uniti
Per ulteriori informazioni sull’evento basta cliccare qui.
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