mercoledì 10 Aprile 2024
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Cristina Caroli lancia “Il caffè per chi non si accontenta”: “Il libro che mancava per i coffeelover e i professionisti, multidisciplinare”

L'autrice: “Spesso ci si lamenta della crisi del settore caffè, della difficoltà nel fare comprendere il valore del prodotto, la qualità, e l’etica necessaria nella filiera. Ma per contro ci si dimentica che per creare cultura, apprezzamento e valorizzazione di un bene agricolo è fondamentale approfondire la sua conoscenza prendendo in esame tutto di esso, componendo la sua immagine sfaccettata e ricca, attraverso un approccio multidisciplinare - il più stimolante oltretutto - che introduce a miriadi di percorsi e approfondimenti possibili. Lo vediamo da tempo per molti altri prodotti della terra come vino, olio, birra, formaggi e molti altri che hanno vissuto una vera e propria nascita di specifiche culture di prodotto, con una ampissima letteratura sia manualistica che descrittiva di tradizioni e origini, oltre che specifici corsi di avvicinamento e assaggio per sviluppare una capacità di analisi organolettica da parte dei consumatori e appassionati. Il caffè è un prodotto drammaticamente bisognoso di valorizzazione culturale, percepito da troppi decenni dai consumatori come un prodotto popolare con una immagine piatta totalmente creata ad uso e consumo del business e della grande distribuzione”

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MILANO – Cristina Caroli è una figura indubbiamente molto nota nella coffee community, sia per i ruoli istituzionali ricoperti in Sca Italy, ma anche in qualità di divulgatrice e appassionata sostenitrice dei concetti legati allo specialty, ovvero quelli di qualità e di cultura del prodotto.

Questo approccio di lunga data e così immersivo nel mondo del caffè ha dato vita ad un libro diverso dal solito, che forse fino ad ora mancava, dedicato all’universo del chicco.

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Il volume di Cristina Caroli si intitola: “Il caffè per chi non si accontenta: argomenti e cultura di un prodotto molto bevuto e poco conosciuto”

E già dal titolo è possibile intravedere lo spirito del manoscritto, dedicato a tutti coloro che del caffè desiderano sapere e capire di più, e che nasce da un’inedita collezione di approfondimenti. L’autrice ha messo il caffè e la sua cultura al centro di una minuziosa ricerca, toccando argomenti interessanti, poco noti e anche sorprendenti, e regalando un’immagine ricca e vivace di questo prodotto.

Dodici capitoli, paragonabili a diverse angolazioni dalle quali vedere il caffè, l’evoluzione dei consumi e molto altro. Sono pagine ricche di illustrazioni e soprattutto materiale per soddisfare curiosità e sfatare molti luoghi comuni: storia, botanica, degustazione, sociologia, medicina e perfino neuroscienze: le strade per conoscere veramente il caffè sono tante, e le porte che apre questo libro, davvero numerosissime.

caroli libro
La copertina del libro (immagine concessa)

Come nasce l’idea del libro?

“Spesso” – racconta Caroli – “ci si lamenta della crisi del settore caffè, della difficoltà nel fare comprendere il valore del prodotto, la qualità, e l’etica necessaria lungo tutta la filiera.

Per contro ci si dimentica che per creare cultura, stimolare un apprezzamento e una valorizzazione di un bene agricolo è fondamentale approfondire la sua conoscenza prendendolo in esame nella sua interezza, componendo la sua immagine sfaccettata e ricca, attraverso un approccio multidisciplinare – il più stimolante oltretutto – che introduce a miriadi di percorsi e approfondimenti possibili.”

Prosegue Caroli – “Lo vediamo da tempo per molti altri prodotti della terra come vino, olio, birra, formaggi e molti altri che hanno vissuto una vera e propria nascita di specifiche culture di prodotto, con un’ampissima letteratura sia manualistica che descrittiva di tradizioni e origini, oltre che specifici corsi di avvicinamento e assaggio per sviluppare una capacità di analisi organolettica da parte dei consumatori e appassionati.

Il caffè è un prodotto drammaticamente bisognoso di valorizzazione culturale, percepito da troppi decenni dai consumatori come un prodotto popolare con una immagine piatta totalmente creata ad uso e consumo del business e della grande distribuzione.”

coffee house londra
Coffee House a Londra – dipinto di anonimo artista del 17° secolo (immagine concessa)

“Non parliamo poi” – sottolinea Caroli – “della maggior parte degli articoli che trattano il tema caffè su quotidiani e stampa generalista, purtroppo improntati da sempre su argomenti ripetitivi. Un prodotto insomma afflitto da miriadi di luoghi comuni e veri e propri falsi miti, che ne hanno distorto l’immagine, il suo utilizzo e infine creato quello che chiamo il “palato quadrato del consumatore”, il migliore per coloro che vogliono realizzare alti profitti a discapito di qualità ed etica.”

“Per questo occorre creare spessore e cultura per il caffè, ed è impossibile farlo senza divulgare il suo percorso storico, commerciale, politico, sociale e genetico. Il caffè per chi non si accontenta è questo: un caleidoscopio di argomenti con un sogno alla base: che il caffè debba essere promosso e fatto conoscere in tutta la sua ricchezza, per trovare nuovamente il suo posto nell’immaginario collettivo come prodotto di qualità e pregio.”

A chi è rivolto un volume come questo?

“Credo possa essere un volume adatto ad un pubblico molto ampio: dal coffee lover appassionato e curioso che desidera approfondire aspetti di non facile reperibilità e comunque diversi dalla informazione disponibile; al professionista che desidera documentarsi in modo più approfondito e trovare temi interessanti per fare divulgazione ai consumatori e avvicinarli ai concetti di qualità e piacere edonistico.”

Prosegue Caroli – “Ho volutamente utilizzato uno stile accessibile e vivace: la divisione in capitoli distinti facilita l’approccio “a piccole dosi” in quanto il volume non ha un filo conduttore continuo, ma ogni capitolo è a sé stante e può essere letto nell’ordine preferito.”

Quali sono gli argomenti che compongono il volume?

“Sono 12 capitoli, che affrontano prospettive diverse dell’argomento, come differenti punti di vista con un unico tema al centro: il caffè.”

I macro argomenti sono:

Storia

Caroli: “Il percorso storico di un prodotto analizza le origini dell’alimento, del suo consumo e della sua conoscenza. Si tratta di una sezione straordinariamente densa di storie interessanti. Spesso evitata accuratamente come argomento noioso, per quanto riguarda il caffè la storia non lo è affatto, anzi, contribuisce a farci comprendere alcuni aspetti fondamentali che ne condizionano ancora oggi, pensate, lo sviluppo agronomico, commerciale e il consumo. La storia del caffè è legata alla sua diffusione nel mondo dalla sua terra di origine e i tempi in cui tutto questo è avvenuto e anche i modi hanno influenzato moltissimo il consumo e la coltivazione di questo prodotto”.

Antropologia

“Come bevi il tuo caffè e perché lo bevi così? Una domanda che conduce a mille percorsi: la scienza della diversità culturale e sociale riferita al cibo, in questo caso ad una bevanda diffusa in tutto il mondo, e bevuta diversamente a seconda dell’area.

Il nostro Paese detiene alcuni importanti primati, che nessuno al mondo si sogna di contestare, ma sui quali – in tutta sincerità – gli italiani amano adagiarsi decisamente troppo, pensando di potersi ergere a giudici di come altri Paesi e altre culture decidono di bere il caffè”.

Socialità e convivialità

“Vedremo qual è stato l’impatto sociale dell’arrivo del caffè in Europa, come si è diffuso e in quale contesto sociale; studieremo con quali difficoltà si è inserito nei vari Paesi; tratteremo anche l’aspetto socio politico in cui il caffè viene prodotto e consumato. In un mondo frenetico ed egoisticamente votato al piacere personale, che valore viene attribuito al prodotto caffè, quanto siamo disposti ad offrire per questo bene, e perché? Parleremo quindi di etica di produzione, riferita alla qualità di vita dei lavoratori e all’impatto ambientale, nonché delle modalità di consumo personale o di condivisione”.

Aneddoti e curiosità

“Curiosità di consumo, vere e proprie crociate a favore e contro, tantissimi aneddoti, aforismi coniati da personaggi famosi, inguaribili appassionati o acerrimi nemici e detrattori, ogni capitolo ne contiene alcuni”.

Nutrizione e qualità

“Grazie alle numerose ricerche di cui il caffè è protagonista, abbiamo molto materiale su questo non alimento dalle virtù nascoste, che assumiamo quotidianamente e compulsivamente. Quali effetti ha sull’organismo? Quali sono le modalità preferibili di consumo del caffè? Come dovrebbe essere una etichetta trasparente del prodotto caffè: ovvero un’etichetta capace di trasmettere al consumatore gli elementi necessari per valutare la qualità del prodotto, oltre che il valore edonistico”.

Salute

“Davvero un rapporto controverso quello del caffè con la medicina. Dai primi studi che erano forse più vicini all’astrologia e alle macumbe che alla medicina, fino agli studi scientifici odierni ed alle continue scoperte, per un prodotto che contiene una miriade di componenti, per giunta mutevoli, durante i diversi stadi di lavorazione e consumo. Leggiamo con un sorriso i trattati di medicina di un tempo e aggiorniamoci con recenti scoperte”.

Fisiologia del gusto e degustazione

“Tutti sappiamo che ognuno di noi percepisce gli stimoli in modo diverso dagli altri, e questo è dovuto dalle differenze fisiologiche di ognuno di noi. Differenze in termini di sensibilità, dei recettori del gusto e degli odori. Ma non solo, di fondamentale importanza è la decodifica degli stimoli che ci pervengono in conformità di esempi/ esperienze che il nostro cervello ha immagazzinato.

La cosiddetta banca dei ricordi, ma anche la capacità di arricchirla, mediante un approccio aperto verso nuovi stimoli, nuove esperienze e, infine, la capacità di catalogarle e assimilarle. Processo che può avvenire da una base neutra priva di pregiudizio, oppure fondato sulla conoscenza del processo che ha determinato quel tipo di prodotto e/o di risultato. Un mondo vastissimo di profumi, gusti, emozioni e ricordi”.

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Gli aromi di fiori e frutti rappresentati in un dipinto di Henry Fantin Latour (immagine concessa)

Gastrofisica

“Disciplina applicata inconsapevolmente dalla notte dei tempi. Parliamo qui dei fattori accessori che compongono o circondano un’esperienza gustativa.

Quella del caffè segue schemi e rituali precisi: materiali, oggetti, forme, colore, temperatura, luci e suoni che influiscono sulla personale esperienza di degustazione e generano il ricordo. È stupefacente scoprire quanto tutti questi aspetti contribuiscono ad un’immagine ricca e multi-sensoriale dell’esperienza. Rifletteremo sull’importanza dell’esperienza in tutte le sue sfaccettature.”

Il tutto arricchito da illustrazioni che fanno riferimento al mondo dell’arte pittorica per nutrirsi anche di bellezza.

Qual è l’obiettivo che si prefigge con il libro?

“Il caffè per chi non si accontenta ha alla base un grande amore per il prodotto e la voglia di condividere. Fare cultura del prodotto è il mio principale obiettivo. Sarò felice se invece di lasciare i miei lettori con un mucchio di risposte, li avrò lasciati con una miriade di sentieri che poi finiranno con l’esplorare in autonomia.

O magari la voglia di condividere a loro volta cultura, passione e consapevolezza di quanto unici e fragili sono i beni della terra come il caffè, che non vanno mai dati per scontati perché frutto di cicli naturali minacciati, e di enorme lavoro di mano d’opera agricola sempre più schiacciata da logiche di mercato, problemi sociali e mancanza di investimenti governativi.”

Conclude l’autrice: “Infine sarebbe importante per me contribuire a fare nascere o consolidare la consapevolezza del valore di un’esperienza edonistica, anche in un gesto apparentemente semplice e comune come quello di bere una tazzina di caffè. Fare comprendere la differenziazione e peculiarità delle origini, spingere il consumatore verso una ricerca di qualità e ricchezza organolettica per alzare l’asticella della qualità media offerta e la predisposizione alla spesa, scalzando il muro di banalità e sfruttamento che soffoca il prodotto caffè.”

Il libro “Il caffè per chi non si accontenta” è disponibile sulla piattaforma Amazon QUI

Riguardo l’autrice

Cristina Caroli nasce a Bologna nel 1961, cambia la sua vita diventando barista nel 2000 con Aroma, il locale di specialty coffee che conduce con il marito Alessandro. Legata alla Specialty Coffee Association, opinionista e divulgatrice, nota nella coffee community nazionale ed internazionale.

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Cristina Caroli (immagine concessa)
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