giovedì 04 Dicembre 2025
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Cecafé: export brasiliano in calo anche a marzo (-19%), ma il trend si sta invertendo

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export brasiliano Brasile Cecafé
Il logo di Cecafé

MILANO – Nuova frenata dell’export brasiliano. Secondo Cecafé, il Brasile ha esportato a marzo 3.088.391 sacchi di caffè in tutte le forme: il 19% in meno rispetto all’anno scorso. Si tratta del volume più basso, per questo mese, dal lontano 2018. Andamento negativo per tutte le voci.

Le esportazioni di caffè verde sono in calo del 19,4%, a 2.781.281 sacchi, di cui 2.674.014 di arabica (-19,3%) e 107.267 di robusta (-20,9%).

Le vendite all’estero di caffè trasformato sono, a loro volta, in flessione del 15,8%. a 307.110 sacchi, in massima parte di solubile.

Fonte: Cecafé

Anche l’export del primo trimestre è ai minimi degli ultimi 5 anni. Tra gennaio e marzo, gli imbarchi sono stati pari a 8.357.718 sacchi: il 22,8% in meno rispetto al pari periodo di un anno fa.

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Record di consumo di caffè in Germania: in media 3,6 tazze a persona nel 2021

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Una classica tazzina di espresso (immagine: Pixabay)

Nel 2021 il numero di tazze di caffè consumate a persona in Germania era di 3,6 e nell’anno precedente alla situazione sanitaria (2019), 3,5 tazze. Il caffè è di gran lunga la bevanda preferita dai tedeschi, anche prima dell’acqua minerale e della birra. Leggiamo di seguito la prima parte dell’articolo pubblicato sul portale Es Euro.

Il consumo di caffè in Germania

MILANO – Secondo una ricerca di mercato commissionata dall’associazione, ciò è dovuto, tra l’altro, alla fine delle restrizioni in gastronomia dovute alla pandemia di Covid-19 lo scorso anno.

Nel 2021 il dato era di 3,6 tazze e nell’anno prima della situazione sanitaria (2019), 3,5 tazze. Il caffè è di gran lunga la bevanda preferita dai tedeschi, anche prima dell’acqua minerale e della birra.

Allo stesso modo, l’ente ha riferito che nel mercato si osserva uno spostamento verso il consumo di cereali integrali durante la preparazione del caffè a casa.

Il caffè in grani (oltre l’8%) si è legato per la prima volta al segmento del macinato con una quota di mercato del 44%.

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Prezzo dello zucchero aumenta a circa 700$ a tonnellata: quotazione massima degli ultimi 12 anni

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l'aforisma zucchero zollette bianco
Lo zucchero

Lo zucchero ha raggiunto la sua quotazione massima degli ultimi 12 anni: 700 dollari a tonnellata per i contratti futures con consegna a maggio prossimo. Inoltre l’industria di produzione dello zucchero è tra le più energivore, consuma tantissimo e con la crisi del gas i costi sono aumentati. Leggiamo di seguito la prima parte dell’articolo pubblicato sul portale d’informazione Il Mattino.

L’aumento del prezzo dello zucchero

MILANO – La tazzina di caffè sarà un po’ più amara? Le bevande dolci aumenteranno di prezzo? Forse. Oggi lo zucchero ha toccato la sua quotazione massima degli ultimi 12 anni: circa 700 dollari a tonnellata per i contratti futures con consegna a maggio prossimo.

Solo qualche mese fa, in autunno, con una quotazione già in rialzo ondeggiava intorno a 500 dollari. Fino a fine 2019 era a 300, poi subì (a gennaio 2020, i mercati annusano le crisi anche qualla del Covid con un certo anticipo) un picco in occasione della pandemia a 400, scese brevemente e da aprile 2020 ha cominciato una costante salita.

Molti ritengono che tra gli eco-carburanti in grado di sostituire le benzine, ce ne siano alcuni prodotti a base di barbabietola da zucchero (la pianta da cui si estrae lo zucchero) e i mercati puntano sul successo di questi progetti.

Inoltre, ma pur nella sua importanza è secondario, l’industria di produzione dello zucchero è tra le più energivore, consuma tantissimo e con la crisi del gas i costi sono aumentati ma paradossalmente – questo è il punto che la rende un’opzione secondaria – il prezzo schizza proprio ora che i costi del gas stanno scendendo e sono scesi tantissimo rispetto al periodo ottobre 2021-gennaio 2022.

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Caffè Borbone a Città della Scienza per un weekend didattico per bambini, 15-16/04

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I Borbone Kids Lab ancora una volta a Città della Scienza (immagine concessa)

NAPOLI – Città della Scienza ospita anche quest’anno i Borbone Kids Lab, i laboratori didattici per grandi e piccini realizzati in collaborazione con Caffè Borbone, marchio di riferimento nel business della torrefazione e del caffè porzionato. Nelle giornate di sabato 15 e domenica 16 aprile i giovani partecipanti di età compresa tra i 3 e i 13 anni, con l’aiuto delle loro famiglie, potranno cimentarsi in diversi laboratori tematici per vivere un fine settimana alla scoperta del mondo del caffè, coniugando apprendimento e divertimento.

L’iniziativa nasce con l’obiettivo di sensibilizzare i più piccoli sui principi fondamentali del rispetto per l’ambiente, insegnando loro a riciclare e riutilizzare le materie prime.

Da sempre l’azienda partenopea è attenta al tema del confezionamento responsabile. Nel 2017 ha introdotto la prima cialda compostabile con incarto riciclabile che può essere smaltita nell’umido, dimostrando come sia possibile concretizzare soluzioni sostenibili e, allo stesso tempo, mantenere l’aroma tipico del caffè in un involucro di carta.

borbone galassie
Il progetto Galassie di Caffè (immagine concessa)

Tra le tante attività, infatti, sono in programma laboratori dedicati alla sostenibilità per imparare a donare nuova vita alle cialde ormai esauste e al packaging dei prodotti Caffè Borbone e per scoprire i molteplici utilizzi del caffè come, ad esempio, arricchire il terriccio grazie alle sue proprietà benefiche, far sbocciare fiori dalle cialde usate, scrivere un papiro come gli Egizi con la tecnica del coffee-painting.

Inoltre, in occasione della giornata internazionale dei viaggi dell’uomo nello Spazio, che si celebra il 12 aprile, Caffè Borbone ha ideato, sempre per il fine settimane del 15 e 16 aprile, anche uno speciale laboratorio dove i più piccoli avranno l’occasione di scoprire i segreti sulle galassie e ricrearle con l’aiuto della polvere del caffè.

CHIMICApisce borbone
CHIMICApisce (immagine concessa)

Ma non c’è età per imparare buone pratiche quotidiane a tutela dell’ambiente. Per questo, Caffè Borbone invita anche i genitori a prendere parte ad attività pensate per approfondire tutte le curiosità sul vero caffè napoletano e la sua storia, come consumarlo in maniera responsabile e sana e tutti i benefici che ne possono ottenere. A conclusione, potranno gustare le diverse varietà di Caffè Borbone proposte in cialda, 100% amiche della natura.

I laboratori interattivi destinati ai bambini prevedono un massimo di 20 partecipanti e una durata di 45 minuti.

La scheda sintetica di Caffè Borbone

Caffè Borbone è un marchio di Caffè Borbone S.r.l., azienda nata nel 1997 tra i principali produttori specializzati in cialde e capsule sul territorio nazionale ed internazionale. Leader assoluto nel comparto delle cialde in Distribuzione Moderna, sia in termini di quota val. % sia di vendite a Valore in mil Eur (cfr. Nielsen IT Distr. Moderna).

Caffè Borbone occupa una delle primissime posizioni nel mercato del caffè porzionato. Nel 2018 entra nel capitale sociale Italmobiliare, una delle principali investment holding italiane, con il 60% delle quote mentre il 40% rimane al fondatore Massimo Renda.

L’azienda rappresenta un caso di crescita esemplare, grazie anche al costante investimento in Ricerca & Sviluppo che ha portato alla realizzazione di prodotti innovativi come la cialda compostabile 100%, l’incarto totalmente riciclabile nella raccolta della carta e la capsula compostabile Don Carlo che, gradualmente, hanno conquistato i consumatori sempre più attenti all’ambiente.

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Locali storici: la legge per preservarne il patrimonio, fondo di 150 mln in tre anni

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caffè florian stafano curto francesconi
Gli interni del Caffè Florian

Arriva il provvedimento per tutelare e valorizzare luoghi simbolo dello stile di vita italiano che hanno subito le difficoltà legate alla pandemia e all’escalation dei costi subito dopo. Dal Florian di Venezia al Gambrinus di Napoli fino ad alberghi come l’Hotel Parlamento di Firenze: il disegno di legge riconosce un piano di sostegno a tutela e valorizzazione dei locali storici italiani, da realizzare attraverso un fondo di 150 milioni di euro in tre anni, istituito presso il ministero delle Imprese e del Made in Italy (che provvederà a stabilire i criteri e le modalità di ripartizione del fondo). Leggiamo di seguito la prima parte dell’articolo di Giorgio dell’Orefice per Il Sole 24 Ore.

Il disegno di legge per valorizzare i caffè storici

MILANO – Sono luoghi simbolo delle città, spesso visitati dai turisti come veri e propri monumenti e, proprio come i monumenti, attrattori di turisti. Sono luoghi frequentati dalle celebrità di ogni epoca e nei quali spesso sono state lanciate ricette diventate famose, vere e proprie mode.

Sono il Florian di Venezia, il Biffi di Milano, il Gambrinus di Napoli e ancora il Caffè Greco di Roma, con il tavolino fisso di Giorgio de Chirico, il Ristorante la Bersagliera di Napoli, amato da Totò per gli spaghetti, il Ristorante Zeffirino di Genova, la Casa del Brodo “dal Dottore” di Palermo.

E ancora, alberghi come l’Hotel Bernini Palace di Firenze, o l’Hotel Parlamento che risale a quando, tra il 1865 e il 1871, Firenze divenne capitale del Regno d’Italia, l’Antica Locanda Mincio a Valeggio sul Mincio (Vr), dove sostò Napoleone nel 1796, il Caffè Fiorio di Torino (dove fu inventato il cono gelato da passeggio) o ancora il Caffè Paszkowski di Firenze dove si tenne il primo caffè-concerto con un’orchestra interamente al femminile nel pieno del ventennio fascista.

Sono bar, pasticcerie e caffè letterari ma anche ristoranti e alberghi e che sono al centro di un disegno di legge (primo firmatario il vicepresidente del Senato, Gian Marco Centinaio) e che è stato presentato a Palazzo Madama.

Un provvedimento per tutelare ma anche valorizzare luoghi simbolo dello stile di vita italiano, oggi tanto ricercato dai turisti, e che hanno subito le difficoltà legate alla pandemia prima e all’escalation dei costi subito dopo, e che ora sono messi a dura prova dalla pressione di una concorrenza spesso internazionale che sta sempre più monopolizzando i centri delle città italiane.

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Chef Express sostiene la Fondazione Humanitas per la Ricerca: raccolta fondi

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chef express casse kiosk
Le casse kiosk di Chef Express (immagine concessa)

CASTELVETRO DI MODENA (Modena) – Sostenere la ricerca scientifica nell’ambito degli impegni nella Corporate Social Responsibility: con questo obiettivo Chef Express, azienda del gruppo Cremonini, leader in Italia nella ristorazione in viaggio (in stazioni, aeroporti e autostrade), ha stretto una partnership con Fondazione Humanitas per la Ricerca, uno dei più importanti enti di ricerca scientifica in campo medico, guidato dal professor Alberto Mantovani.

Chef Express insieme alla Fondazione Humanitas per la Ricerca

La collaborazione prevede una raccolta fondi distribuita in diversi momenti durante tutto il 2023. Il ricavato verrà destinato a studi e progetti di ricerca sul microbiota, l’ecosistema di batteri, funghi e virus che abita il nostro organismo, con un ruolo fondamentale nel mantenere il benessere fisico e mentale.

Nella prima fase Chef Express elargirà una donazione diretta alla Fondazione. E dal 14 aprile e fino al 17 dicembre 2023, attraverso le casse digitali (cosiddetti kiosk) distribuite in 69 punti vendita in tutta Italia, sarà possibile anche per i clienti fare una donazione per Fondazione Humanitas per la Ricerca.

Successivamente, a partire dal 1° giugno e fino al 28 settembre 2023, nelle 57 aree di ristorazione sulle autostrade gestite da Chef Express, verranno lanciati due menu speciali senza variazione di prezzo, “Colazione Sprint” e “Juicy”, associati all’iniziativa. Nel momento in cui i clienti li sceglieranno, Chef Express devolverà 30 Cent a Fondazione Humanitas per la Ricerca per ogni menu venduto.

All’inizio di questa seconda fase, verrà anche presentato ufficialmente il progetto di ricerca a cui verranno indirizzate le risorse raccolte.

Infine, i due menu speciali verranno riproposti, sempre nella rete autostradale, dal 17 novembre al 17 dicembre 2023.

L’iniziativa sarà accompagnata da una intensa attività di comunicazione sul punto vendita, a partire da un banner informativo che comparirà sullo schermo della cassa kiosk immediatamente prima del pagamento, e messaggi video sui monitor distribuiti nel punto vendita. Ove possibile un totem informativo verrà posizionato all’ingresso delle aree di servizio e sarà avviata anche un’importante comunicazione digital sul sito e su tutti i canali social di Chef Express.

Cristian Biasoni, amministratore delegato di Chef Express, spiega che “nell’ambito di una partnership consolidata con il Gruppo Humanitas, per chef express è un onore poter dare un contributo efficace ai ricercatori della Fondazione Humanitas per la Ricerca, che svolgono studi di eccellenza e di assoluta avanguardia in campo medico. Un progetto che rientra nella cornice della responsabilità sociale di impresa e degli impegni ESG che rappresentano un pilastro strategico del piano di sviluppo triennale dell’azienda”.

La scheda sintetica della Fondazione Humanitas per la Ricerca

Fondazione Humanitas per la Ricerca è un ente no-profit, impegnato nello studio e nella cura di malattie come tumori, infarto, ictus, patologie autoimmuni, neurologiche e osteoarticolari. Presidente della Fondazione Humanitas per la Ricerca è il professor Alberto Mantovani, Direttore Scientifico di Humanitas e Professore Emerito di Humanitas University.

La Fondazione contribuisce a formare giovani ricercatori provenienti da tutto il mondo, rendendo il Centro di Ricerca un insieme di culture, conoscenze e saperi di livello internazionale. Fondazione Humanitas per la Ricerca sostiene gli oltre 400 ricercatori provenienti da 16 Paesi di 4 continenti che insieme ai medici degli ospedali sono alla continua ricerca di nuove cure.

La Fondazione Humanitas per la Ricerca lavora in rete con centri di eccellenza come la New York University, l’Università di Lovanio, il Centro di Biotecnologie di M Fondazione Humanitas per la Ricerca opera in stretta connessione con i 10 ospedali Humanitas e Humanitas University, ateneo dedicato alle life sciences. Madrid, la Queen Mary School of Medicine di Londra e l’Istituto Pasteur di Parigi.

La scheda sintetica di Chef Express

Chef Express, società controllata dal Gruppo Cremonini, nel 2022 ha realizzato ricavi totali consolidati per 635,8 milioni di Euro, di cui oltre il 54% derivante dalle attività in concessione (stazioni, aeroporti e autostrade in Italia, e a bordo treno all’estero).

Nel settore della ristorazione in concessione Chef Express è leader in Italia nel mercato dei buffet di stazione, con punti vendita in 54 scali ferroviari, è presente nel settore della ristorazione aeroportuale in 14 aeroporti italiani, e gestisce 57 aree di ristoro sulla rete autostradale italiana e sulle strade di grande comunicazione. Nel mercato della ristorazione a bordo treno Chef Express è presente in Europa con oltre 140 treni serviti quotidianamente in 5 Paesi Europei.

Nel canale dei mall e centri commerciali opera con la società C&P, in joint venture con il Gruppo Percassi (40%). Infine nella ristorazione commerciale controlla le catene casual dining Roadhouse Restaurant e Calavera, e la catena inglese Bagel Factory.

A San Pellegrino Terme apre il primo ristorante-torrefazione della Valle Brembana gestito da ragazzi diversamente abili

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San Pellegrino Terme (immagine: Wikimedia Commons)

Sabato 22 aprile a San Pellegrino Terme apre il ristorante-torrefazione “Un Tirolese DI-Verso” in via de Medici 3, nei locali dello storico locale del 1976, a pochi passi dal ponte Cavour. Leggiamo di seguito la prima parte dell’articolo pubblicata sul portale d’informazione La voce delle valli.

La prima torrefazione della Valle Brembana

SAN PELLEGRINO TERME (Bergamo) – Una iniziativa nata dalla cooperativa sociale “I Love Val Brembana” di Oltre il Colle e che segna una novità per il paese, anzi per tutta la valle: la nascita della prima torrefazione della Valle Brembana (la torrefazione del caffè è il processo che trasforma un chicco di caffè verde e crudo in un chicco marrone scuro, pronto per essere utilizzato come caffè).

Come recita lo slogan, il locale sarà un “luogo dove le diversità si trasformano in risorse, dove la valorizzazione del territorio diventa un modo per conoscere e condividere. Un luogo dove un caffè ha uno scopo inclusivo. Un luogo dove ognuno si sente importante”.

Dopo il bar didattico “Incontra”, progetto nato dalla collaborazione fra l’Istituto Superiore di San Pellegrino Terme e la Cooperativa Sociale “In Cammino”, e la bottega dell’inclusività, un’altra iniziativa nella cittadina termale che ha un occhio di riguardo alle persone con disabilità.

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Alessandria: espressi al banco preparati dai ragazzi del Centro Down, al bar del Centro Borsalino

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Una classica tazzina di espresso (immagine: Pixabay)

I tre ragazzi del Centro Down di Alessandria, all’interno del bar del Centro riabilitativo Borsalino, hanno lavorato con dedizione al progetto sociale dedicato all’inclusione imparando ad adottare uno stile di vita indipendente. Leggiamo di seguito la prima parte dell’articolo pubblicato su La Stampa.

Il progetto al bar del Centro Borsalino di Alessandria

ALESSANDRIA – Dodici mesi di espressi, di ordini da prendere al bancone, di pulizia dei tavoli, di quotidiana manutenzione del magazzino. Dodici mesi di impegno costante per i tre ragazzi del Centro Down di Alessandria, che all’interno del bar del Centro riabilitativo Borsalino hanno lavorato con dedizione imparando qualcosa in più sul rispetto degli orari, sulla comprensione e il rispetto dei ruoli, sull’importanza dell’igiene e della gestione degli alimenti.

Questo grazie alla cooperativa sociale Coompany& e all’azienda ospedaliera, che hanno avviato il percorso a inizio 2022, presentandolo alle famiglie dei ragazzi coinvolti e alla cittadinanza e seguendolo, fase dopo fase, per centrare gli obiettivi della costruzione e del consolidamento di una routine quotidiana e lavorativa per ciascuna persona.

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Brita sponsor di Isola Design Festival a Milano presenta “Redesign your future!”, il progetto a favore della sostenibilità

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Brita presente alla Milan Design Week (immagine concessa)

MILANO – Brita, azienda leader nel settore del trattamento dell’acqua potabile, partecipa alla Milan Design Week in qualità sponsor di Isola Design Festival e main sponsor del palinsesto dei DIDAYSTalks – Design Week Edition. Dal 18 al 23 aprile, Brita, darà vita a “Redesign your future!” 2023 presso Fondazione Catella (Via Gaetano de Castillia 28 – Milano). “Crediamo che ridisegnare il nostro futuro, in modo da portare a cambiare le abitudini delle persone nel bere acqua in modo sostenibile, sia un impegno etico che dobbiamo assumere e che comporti un cambiamento da attivare già fin d’ora” dichiara Lorenzo Sarvello, Amministratore delegato di Brita Italia.

Brita alla Milan Design Week

La risorsa più importante per la terra diventa protagonista di un itinerario che si sviluppa in tre diverse tappe: un’installazione creativa e di design en plein air, un’esperienza di realtà virtuale fruibile tramite Oculus e degustazioni e dimostrazioni sensoriali della “Brita Water Wheel” insieme agli esperti Brita e alla Brita Water Sommelier.

L’installazione, posizionata nel cortile interno di Fondazione Catella e composta da sfere di vetro, esorta il pubblico a riflettere sulla fragilità dei nostri ecosistemi e porre l’attenzione sull’importanza dell’acqua per il nostro pianeta.

Brita inviterà gli ospiti a seguire un percorso e salire all’interno della location. Qui sarà possibile calarsi nei panni di una goccia, dal mare al bicchiere, attraverso una postazione VR, per comprenderne il valore e incoraggiare l’adozione di abitudini più consapevoli e rispettose dell’ambiente. Verranno poi portati a scoprire quali sono le soluzioni che possono aiutarli ad essere protagonisti del cambiamento fino ad arrivare a scoprire tutte le dimensioni sensoriali che l’acqua è in grado di dare.

Verranno poi organizzate due tavole rotonde dal titolo “Storie di sostenibilità in uno scenario di crescita e cambiamento”, un momento di confronto e di riflessione circa tematiche sempre più centrali che vedranno protagonisti i clienti Brita sia in ambito consumer che professional, il cui contenuto sarà fruibile in streaming.

Sabato 22 aprile, in occasione della “Giornata mondiale della Terra”, Brita insieme alla Cooperativa  VerdeAcqua organizzerà dalle 11.00 alle 13.00 dei workshop dedicati a bambini dai 6 agli 11 anni volti a stimolare la sensibilità dei più piccoli verso le sfide della società contemporanea ed utili a promuovere l’importanza e il rispetto dell’acqua alle generazioni future tramite attività di edutainment. I bambini potranno trascorrere due ore diverse imparando contenuti scientifici attraverso l’esperienza concreta.

Per Brita, che da sempre con il suo impegno quotidiano punta a rispettare l’ambiente, il 22 aprile è una data importante che va celebrata per rivedere e ripensare il nostro rapporto con il pianeta.

Inoltre, il pubblico potrà partecipare ai DIDAYSTalks – Design Week Edition powered by Brita e in collaborazione con il brand Digital Innovation Days. Un ricco palinsesto vedrà diversi interlocutori trattare temi come la sostenibilità e l’innovazione con focus sul design: Brita sarà presente nel talk dedicato all’acqua “Water First: l’acqua al centro del futuro” (18/04 – ore 17.00), al climate change “Reimaging Our Future: soluzioni innovative per la crisi climatica” (22/04 – ore 16.00) e alla cucina “Design food industry: la rivoluzione dello spazio cucina” con il Brita sommelier (23/04 – ore 15.00).

Si approfondirà come il design impatta sull’economia, sulla comunicazione, sulle infrastrutture e sul cibo cercando un approccio sostenibile con creator dal calibro di Michela Coppa, Lorenzo Biagiarelli e Gnambox, aziende come Flixbus ed Electra, startup del panorama italiano come Ricehouse e Muvgame, designer tra cui Caracol AM e Keep Life e molti altri.

La scheda sintetica del Gruppo Brita

 Con un fatturato totale di 656 milioni di euro nell’anno commerciale 2021 e 2.321 dipendenti in tutto il mondo (di cui 1.263 in Germania), il gruppo Brita è una delle aziende leader nell’ottimizzazione e personalizzazione dell’acqua potabile. Il suo marchio storico Brita è leader nel mercato globale dei filtri per l’acqua.

L’azienda a conduzione familiare con sede a Taunusstein vicino a Wiesbaden conta 30 filiali e succursali nazionali e internazionali, partecipazioni, distribuzioni e partner industriali in 69 paesi nei cinque continenti.

Ha siti di produzione in Germania, Regno Unito, Italia e Cina. Fondata nel 1966, oggi l’azienda inventrice della caraffa filtrante per l’acqua domestica sviluppa, produce e distribuisce un’ampia gamma di soluzioni innovative per l’ottimizzazione dell’acqua potabile per uso privato (caraffe filtranti per l’acqua, sistemi on-tap e Brita Integrated Solutions per piccoli e grandi elettrodomestici di produttori rinomati) e commerciale (settore alberghiero, ristoranti, catering e vending) oltre a erogatori di acqua di rete per uffici, scuole, ristoranti e il settore dell’assistenza sensibile all’igiene (ospedali, case di cura).

Dal 2016 Brita collabora con Whale and Dolphin Conservation (WDC) per proteggere gli oceani del mondo dai rifiuti di plastica, contribuendo così a proteggere balene e delfini.

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Diemme lancia la nuova edizione limitata di Funny Cups a tema jungle

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L’edizione limitata di Funny Cups a tema jungle (immagine concessa)

ALBIGNASEGO (Padova) – L’aria di primavera e la voglia di natura sono entrate in casa Diemme e così, per la proposta annuale dell’edizione limitata di Funny Cups, ovvero di tazze decorate con illustrazioni creative, ecco jungle, in uscita nel mese di aprile.

Tucani, tigri, zebre, fenicotteri, pantere, scimmie: sei soggetti inseriti in una vegetazione rigogliosa e colorata per rendere il momento del caffè ancora più piacevole e vivace.

Una colorata alternativa

Prosegue, dunque, l’appuntamento annuale con le collezioni stagionali di Funny Cups dedicate al settore horeca. Le tazze si propongono come alternativa alla linea standard, classica e neutra, di caffetterie e bar. Gli esercenti dei locali che servono i marchi Diemme e che aderiscono all’iniziativa possono, così, disporre di una maggior offerta, anche dal lato accessori, contando su un movimento di soggetti e colori capaci di strappare un sorriso durante la pausa caffè.

Natura e origini tropicali

La limited edition jungle, in particolare, è un inno non solo alla natura, ma anche ai paesi della fascia tropicale da dove proviene la materia prima delle miscele Caffè Diemme.

Una linea disponibile fino ad esaurimento scorte che si inserisce accanto all’Optical, con motivi astratti, in bianco e nero, che strizzano l’occhio all’optical art e ai giochi d’illusione. Quest’ultima, nata a inizio 2022 dall’esigenza di offrire ai locali una tazza diversa dalla classica, ma non troppo estroversa, rimane disponibile in maniera continuativa.