mercoledì 03 Dicembre 2025
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Pernigotti presenta le strategie per il rinnovo e la campagna di comunicazione

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gianduiotti pernigotti lindt
Il prodotto simbolo della Pernigotti, il gianduiotto

In occasione del Sales Meeting a Milano, Pernigotti ha svelato le recenti strategie per il rinnovo del brand con un diverso packaging e una nuova campagna di comunicazione e  distribuzione. C’è di più: è stato modernizzato il logo con nuova linea grafica per confezioni e incarti. Leggiamo di seguito la prima parte dell’articolo pubblicato sul portale Alessandria 24.

Il rinnovo del brand Pernigotti

NOVI LIGURE (Genova) – Pernigotti e Walcor, controllate da Jp Morgan, svelano le novità autunno-inverno. Durante il Sales Meeting a Milano, sono state presentate alla rete vendita nazionale le strategie per il rinnovo del brand, package, comunicazione e distribuzione, oltre ai nuovi prodotti previsti sugli scaffali da settembre.

“Una ventata di grande novità, con nuovi colori e grafiche per le confezioni e prodotti con ricette esclusive e ingredienti selezionati – dichiara Luigi Leonetti, direttore commerciale Pernigotti e Walcor -. I package sono frutto di una contaminazione con il mondo del design, per portare innovazione e freschezza di stile. I prodotti si faranno notare dai consumatori. Siamo pronti a lanciare un nuovo mondo per gli appassionati del cioccolato”.

Rinnovato il logo, nuova linea grafica per confezioni e incarti. Secondo una ricerca sulla marca a dicembre 2022, i prodotti al cioccolato gianduia sono ritenuti i migliori.

Annunciate novità per gianduiotto e cremino, con l’impiego esclusivo di nocciole italiane. Novità per gianduia spalmabile, torroncini cherubini e pepitas, torroni e nocciolati, stecche pepitas. Potenziati ufficio stampa e presenza su web e social. Pernigotti tornerà anche in tv con una campagna dedicata sui principali canali nazionali.

Per leggere la notizia completa basta cliccare qui

Ecco il primo succo di frutta al cacao prodotto dalla svizzero-ganese Kao

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fave cacao ghana africa america Emily Urías cioccolato virus modica svizzera
Le fave di cacao (Pixabay licensed)

ACCRA-ZURIGO – Dal Ghana ecco arrivare il primo succo di frutta al cacao: il prodotto prende il nome di Koa Natural ed è stato lanciato dall’azienda produttrice svizzero-ghanese Kao. Si tratta di una novità assolta a livello mondiale e che farà discutere molto tra i consumatori e gli addetti ai lavori di tutto il mondo.

Il primo succo di frutta al cacao

L’innovativo succo di è stato ricavato direttamente dalla polpa del frutto del cacao in precedenza non utilizzato.

Grazie a questo innovativo processo tecnologico legato ai metodi di produzione di Kao Natural, i coltivatori di cacao possono generare un reddito aggiuntivo. Il Ghana, insieme alla Costa d’Avorio, produce oltre il 60% del cacao mondiale.

A novembre dello scorso anno le due nazioni si sono schierate contro lo sfruttamento dei lavoratori dando battaglia ai colossi produttori occidentali (ne abbiamo parlato qui).

Danesi, Pesenti e Renda: tre uomini del caffè nominati dal Presidente della Repubblica come Cavalieri del Lavoro

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sergio mattarella cavalieri del lavoro
Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella

ROMA – Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha firmato il primo giugno i decreti con i quali, su proposta del ministro delle imprese e del made in Italy Adolfo Urso, di concerto con il ministro dell’Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, Francesco Lollobrigida, sono stati nominati 25 Cavalieri del Lavoro. Lo ha reso noto un comunicato stampa del Quirinale.

Per il nostro settore è stata una tornata di nomine eccezionale in quanto, su 25, sono ben tre i nominati che hanno a che fare con il caffè. In particolare si tratta del romano Roberto Danesi (Danesi Caffè), del bergamasco Carlo Pesenti (Italmobiliare società finanziaria con un Net Asset Value di 2 miliradi e proprietaria del 60% di Caffè Borbone e di tante altre attività industriali in Italia) e infine del napoletano Massimo Renda fondatore e presiente di Caffè Borbone.

Ecco l’elenco completo degli insigniti, con l’indicazione, per ciascuno, del settore di attività e della Regione di provenienza:

AMORETTI Mariella – Industria Armatoriale – Emilia Romagna
BIASUTTI Mario – Industria Pelletteria – Friuli Venezia Giulia
CASSATA Rosa Maria Luisa – Industria Chimica – Lombardia
CASSETTI Maria Grazia – Artigianato Orafo – Toscana
CHIORINO Gregorio – Industria Metalmeccanica – Piemonte
CLEMENTONI Giovanni – Industria Giocattoli – Marche
CROTTI Cristina – Industria Energia – Lombardia
DANESI Roberto – Industria Alimentare – Lazio
DE NIGRIS Armando – Industria Alimentare – Campania
DOMENICALI Stefano – Industria Automobili di lusso – Estero
GALLIANI Marco – Industria Metallurgica – Emilia Romagna
GRASSI Enrico – Industria Meccatronica – Emilia Romagna
IMPRONTA Pierluca – Terziario Assicurazioni – Lazio
LAVIOSA Giovanni – Industria Chimica – Toscana
LEONE DE CASTRIS Piernicola – Agricolo Vitivinicolo – Puglia
MANINI Arnaldo – Industria Edilizia – Umbria
ORTA Averardo – Terziario Sanità privata – Emilia Romagna
PARODI Fabrizio – Industria Trasporti e logistica – Liguria
PEDRANZINI Mario Alberto – Credito Banche – Lombardia
PESENTI Carlo – Terziario Servizi finanziari – Lombardia
RENDA Massimo – Industria Alimentare – Campania
RIOLO Iolanda – Commercio Automobili – Sicilia
TRIVA Stefania – Industria Dispositivi medici – Lombardia
VALENTINI Francesco Paolo – Agricolo Vitivinicolo – Abruzzo
VIANELLO Bruno – Industria Elettromeccanica – Veneto

Istituita nel 1901, l’onorificenza di Cavaliere del Lavoro viene conferita ogni anno in occasione della Festa della Repubblica a imprenditori italiani che si sono distinti nei cinque settori dell’agricoltura, dell’industria, del commercio, dell’artigianato e dell’attività creditizia e assicurativa.

I requisiti necessari per essere insigniti dell’onorificenza sono l’aver operato nel proprio settore in via continuativa e per almeno vent’anni con autonoma responsabilità, e l’aver contribuito in modo rilevante, attraverso lo sviluppo d’impresa, alla crescita economica e sociale e all’innovazione. A sottolinearlo è la Federazione dei Cavalieri del Lavoro.

Particolare attenzione è posta ai valori che sono alla base dell’onorificenza: la specchiata condotta morale e civile, nel rispetto dei principi etici e della sostenibilità sociale ambientale e di buona governance. Considerando le nuove nomine, i Cavalieri del Lavoro sono attualmente 639. Tra i quali, per restare nel nostro settore c’è il cavaliere del lavoro Maurizio Cimbali, patron di Gruppo Cimbali.

 

Il Cavaliere Massimo Renda fondatore e presidente di Caffè Borbone: “Credevo nei distributori automatici, e così ho seguito questa intuizione”

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massimo renda
Massimo Renda, presidente e fondatore di Caffè Borbone è stato nominato Cavaliere del Lavoro

MILANOMassimo Renda, presidente e fondatore di Caffè Borbone, è tra i 25 Cavalieri del Lavoro nominati dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, su proposta del ministro dello Sviluppo economico, del Ministro delle Imprese e del made in Italy Adolfo Urso, insieme al Ministro dell’Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, Francesco Lollobrigida.

Massimo Renda nominato Cavaliere del Lavoro

Massimo Renda è stato insignito del titolo di Cavaliere del Lavoro distinguendosi nel settore dell’industria alimentare per aver fondato e portato al successo Caffè Borbone, azienda di torrefazione e vendita di caffè, oggi secondo marchio di caffè per quote di mercato e prima azienda per contribuzione alla crescita della categoria del caffè monoporzionato in Italia.

Nel 1993 Massimo intuisce le potenzialità del mercato dei distributori automatici di caffè e apre una piccola attività autonoma di distributori automatici che in pochi mesi diventa la Renda Distributori di Massimo Renda. Dopo cinque anni, l’azienda conta 200 clienti distribuiti su tutto il territorio campano. Forte del successo della Renda Distributori, nel 1998 nasce L’Aromatika S.r.l, azienda con cui Massimo dà il via all’attività di produzione in-house di macchine da caffè a cialda, di torrefazione e confezionamento di caffè monoporzionato, un business all’epoca ancora poco conosciuto ma che ha sancito il successo odierno di Caffè Borbone.

Il brand Caffè Borbone

Il marchio Caffè Borbone nasce ufficialmente nel 2001, partendo da una sede produttiva di appena 200 mq, fino ad arrivare all’attuale, nel distretto industriale di Caivano, con una superfice produttiva da oltre 22.000 mq coperti e oltre 98 tonnellate di caffè prodotto. Caffè Borbone in poco tempo viene annoverato tra le migliori torrefazioni campane e diventa sinonimo di caffè di qualità riconosciuta da migliaia di clienti.

Nel 2002 Massimo entra nella compagine sociale della Didiesse Srl specializzata nella produzione di macchine da caffè. Dopo aver ricoperto il ruolo di Amministratore Delegato e responsabile della Ricerca&Sviluppo per L’Aromatika e Didiesse, Massimo cede il 60% del capitale di L’Aromatika a Italmobiliare Spa dell’Ing. Carlo Pesenti, anch’egli titolato oggi Cavaliere del Lavoro e oggi membro del CDA di Caffè Borbone. L’azienda viene poi rinominata Caffè Borbone S.r.l, in cui Massimo Renda ricopre tuttora il ruolo di Presidente del CDA.

A vent’anni dalla sua nascita, Caffè Borbone ha chiuso il 2022 con un fatturato pari a 262,7 milioni di euro. L’azienda è presente in 57 paesi nel mondo, conta circa 300 dipendenti trainando il mercato del caffè monoporzionato in Italia. È leader nel comparto cialde e terzo player nel segmento capsule grazie alla distribuzione capillare in tutti i canali distributivi

“Sono onorato per questo titolo che il Presidente ha deciso di conferire non solo a me ma a tutte le persone che hanno contribuito alla crescita di Caffè Borbone. Devo il titolo all’azienda e a tutto quello che ha significato per me sin dal 1998. Caffè Borbone è una realtà florida, che si è evoluta in breve tempo grazie ai giusti investimenti in innovazione di prodotto e di processo e alle giuste scelte di distribuzione commerciale, nonché un’azienda nata e cresciuta all’interno di un territorio che è da sempre culla dell’industria alimentare italiana. Sono orgoglioso di essere tra gli imprenditori campani nominati Cavalieri del Lavoro, sperando di essere uno stimolo per tante altre realtà del made in Italy” ha dichiarato Massimo Renda, presidente e fondatore di Caffè Borbone.

Tra i nuovi Cavalieri del Lavoro figura anche Carlo Pesenti, membro del CDA di Caffè Borbone. Nato il 30 marzo 1963, sposato, padre di sei figli, Laureato in Ingegneria Meccanica al Politecnico di Milano, Master in Economia e Management all’Università Bocconi, Carlo Pesenti è consigliere delegato di Italmobiliare.

Fondata nel 1946 e quotata alla Borsa di Milano nel 1980, Italmobiliare è una delle principali holding di investimento italiane con un portafoglio diversificato di partecipazioni e investimenti il cui Net Asset Value supera i 2 miliardi di euro. Italmobiliare investe in aziende eccellenti del made in Italy e le accompagna in un percorso di crescita sostenibile improntato alla creazione di valore condiviso nel tempo. Nel 2018 Italmobiliare è entrata in Caffè Borbone, di cui detiene una partecipazione del 60%, dando ulteriore impulso al piano di crescita, sviluppo e internazionalizzazione della società.

L’intervista al quotidiano Il Mattino di Napoli

«A scuola non brillavo poi l’intuizione dei distributori di caffè»

Presidente Renda, Napoli e il caffè sono indissolubili ma la sua storia imprenditoriale di fondatore e presidente di Caffè Borbone, un successo da 96 tonnellate di prodotto al giorno, insegna che occorre molto altro per avere successo

«Ho ripensato da dove sono partito quando ho appreso dell’Onorificenza di Cavaliere del Lavoro. Ero uno studente non proprio brillante, diplomato alle superiori con qualche fatica. A 19 anni ero nella società di torrefazione di famiglia, ma mi stava stretta: credevo nei distributori automatici, dovevo seguire questa intuizione. E così ho fatto».

Chi ha creduto in lei?

«Mio padre Silvio, mi è stato sempre al fianco. Veniva alla ditta, come si diceva un tempo, per aiutarmi con la contabilità: avevo affittato un basso in via Pietro Raimondi, all’Arenaccia. Mi dicevano che ero pazzo, che non avrebbe funzionato».

E invece da lì al gotha dei leader mondiali delle cialde e delle macchinette da caffè è stata tutt’un’altra storia.

«Proprio così. E non ci fermiamo qui. Due mesi fa abbiamo lanciato la miscela leggera, metà caffè decaffeinato e metà standard insieme: puoi pendere un caffè in più senza problemi. Sta andando alla grande».

Lei e il patron dell’Italmobiliare Pesenti, suo partner nella società, Cavalieri nello stesso giorno

«È la conferma che siamo destinati a stare ormai sempre insieme io e Carlo. Scelsi lui nel 2018 perché volevo un Fondo che, a differenza di tanti altri che dopo cinque anni in genere vanno via, non avesse fretta di massimizzare l’investimento. Ha funzionato, e i risultati mi hanno dato ragione».

La scheda sintetica di Caffè Borbone

Caffè Borbone è un marchio di Caffè Borbone S.r.l., azienda nata nel 1998 tra i principali produttori specializzati in cialde e capsule sul territorio nazionale ed internazionale. Leader assoluto nel comparto delle cialde in Distribuzione Moderna, sia in termini di quota val. % sia di vendite a Valore in mil Eur (cfr. Nielsen IT Distr. Moderna).

Caffè Borbone occupa una delle primissime posizioni nel mercato del caffè porzionato. Nel 2018 entra nel capitale sociale Italmobiliare, una delle principali investment holding italiane, con il 60% delle quote mentre il 40% rimane al fondatore Massimo Renda.

L’azienda rappresenta un caso di crescita esemplare, grazie anche al costante investimento in Ricerca & Sviluppo che ha portato alla realizzazione di prodotti innovativi come la cialda compostabile 100%, l’incarto totalmente riciclabile nella raccolta della carta e la capsula compostabile Don Carlo che, gradualmente, hanno conquistato i consumatori sempre più attenti all’ambiente. Per maggiori informazioni basta cliccare qui.

Carlo Pesenti, Italmobiliare e membro del cda Borbone: ecco il Cavaliere che ha investito nel caffè espresso

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Carlo Pesenti, consigliere delegato di Italmobiliare

MILANO – Carlo Pesenti, consigliere delegato di Italmobiliare, è tra i 25 nuovi Cavalieri del Lavoro nominati dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, su proposta del ministro dello Sviluppo economico, su proposta del Ministro delle Imprese e del made in Italy Senatore Adolfo Urso, di concerto con il Ministro dell’Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, Onorevole Francesco Lollobrigida.

Nato il 30 marzo 1963, sposato, padre di sei figli, laureato in Ingegneria Meccanica al Politecnico di Milano, Master in Economia e Management all’Università Bocconi, Carlo Pesenti è consigliere delegato di Italmobiliare. Fondata nel 1946 e quotata alla Borsa di Milano nel 1980, Italmobiliare è una delle principali holding di investimento italiane. Il Gruppo controlla e gestisce un portafoglio diversificato di partecipazioni e investimenti con un Net Asset Value di oltre 2 miliardi di euro.

Dal 2017 Italmobiliare ha consolidato la propria strategia investendo prioritariamente in aziende innovative espressione del miglior made in Italy, che affianca in qualità di partner strategico in un percorso di crescita e sviluppo basato sulla condivisione del know-how, dei modelli di sviluppo e di governance.

Riguardo Carlo Pesenti

Dopo aver ricoperto diversi incarichi operativi dai primi anni Novanta, nel 2001 l’ingegner Carlo Pesenti viene nominato direttore generale di Italmobiliare, società della quale nel 2014 diviene consigliere delegato, carica che riveste ancora oggi.

Nel maggio del 2004 viene nominato anche consigliere delegato del gruppo Italcementi, incarico che mantiene fino al 2016, quando la società viene ceduta al gruppo tedesco Heidelberg.

La cessione delle attività cementiere genera in Italmobiliare una rilevante liquidità disponibile per nuovi investimenti. Le radici delle strategie di sviluppo rimangono le stesse anche se in uno scenario differente: creazione di valore per tutti gli azionisti, più in generale per tutti gli stakeholder, diversificazione del rischio non più per aree geografiche per lo stesso business, ma selezionando aree di sviluppo tra loro anticicliche investendo in importanti marchi del made in Italy con alto potenziale.

Questa visione ha consentito a Italmobiliare in soli 5 anni, sotto la guida di Carlo Pesenti, di creare un gruppo industriale diversificato nei settori alimentare, energie rinnovabili, meccatronica, abbigliamento e salute che ha un fatturato aggregato di oltre 1,5 miliardi di euro con un margine superiore ai 250 milioni e circa 6000 occupati, una realtà industriale che in Italia ha oggi una dimensione molto più ampia della Italcementi Italia cedute nel 2016. La società ha già reinvestito circa 1,2 miliardi a fronte della valorizzazione per tutti gli azionisti di Italmobiliare di 1,7 miliardi della partecipazione in Italcementi ceduta.

La scheda sintetica di Italmobiliare

Oggi Italmobiliare controlla Caffe Borbone, Officina Profumo-Farmaceutica di Santa Maria Novella, Capitelli, Callmewine, Italgen, Sidi e Casa della Salute e detiene partecipazioni rilevanti che prevedono la presenza nella gestione in Gruppo Tecnica, Autogas, Iseo e Bene Assicurazioni. Nel perimetro di Italmobiliare c’è anche Clessidra, società finanziaria attiva negli investimenti alternativi, private equity, private credit e factoring.

L’importante evoluzione in così breve tempo del Gruppo Italmobiliare è stata resa possibile grazie alla particolare mission della capogruppo che partecipa alla gestione delle aziende acquisite nel loro percorso di crescita economica, sociale e di governance. Questa visione è stata più volte illustrata da Carlo Pesenti anche in convegni pubblici e interviste: la grande peculiarità della capogruppo non è legata al puro trend finanziario delle partecipazioni di maggioranza o di minoranza qualificata, ma si traduce nel costante coordinamento delle attività e nell’implementazione dei processi aziendali che vanno dalla scelta del management alla definizione dei loro obiettivi, dalla governance aziendale all’introduzione di sistemi di gestione ERP, dalla applicazioni della 231 allo sviluppo di politiche di ESG con una interazione costante tra il management di Italmobiliare e il management delle società partecipate.

Italmobiliare è una holding con una lunghissima tradizione industriale e forti competenze alle spalle che consentono alle società acquisite di fare importanti salti dimensionali e qualitativi; realizza investimenti duraturi nel tempo concentrando i propri obiettivi sulla crescita economica e sostenibile delle imprese del gruppo. Italmobiliare aderisce al Global Compact delle Nazioni Unite e sceglie la sostenibilità come leva di successo, integrando gli elementi ESG nella strategia di business – della Holding e delle società partecipate – per la creazione di valore condiviso nel lungo periodo.

Chi è il Cavaliere del Lavoro Roberto Danesi, presidente dell’omonima torrefazione romana

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Roberto Danesi, presidente di Danesi Caffè (immagine concessa)

MILANO – Roberto Danesi è tra i 25 Cavalieri del Lavoro nominati dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Romano, classe 1943, Danesi è dal 2000 presidente dell’omonima azienda di famiglia attiva nell’importazione, torrefazione ed esportazione del caffè.

Riguardo a Roberto Danesi

Nel 1970, quale direttore commerciale, avvia l’internazionalizzazione della torrefazione romana con la creazione di una rete di distribuzione in 16 paesi europei e l’apertura di uffici commerciali ad Atlanta, New York, Los Angeles e Miami.

Oggi l’azienda è presente sul mercato con cinque linee di prodotto: macinato, in grani, monorigine, cialde e capsule.

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Roberto Danesi, presidente di Danesi Caffè (immagine concessa)

Lavora sulla filiera corta attraverso l’acquisto della materia prima direttamente da piccoli produttori nel Centro e Sud America e in Africa. Occupa 35 dipendenti.

New York a rischio squeeze, perché i prezzi degli arabica potrebbero impennarsi

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mercati del caffè robusta futures Eudr arabica esportazioni Brasile export prezzi borsa Vietnam meteo
Il logo dell'Ice

MILANO – Allarme squeeze sulla borsa di New York. Di cosa si tratta? Si parla di short squeeze quando alcuni investitori, avvertendo la ridotta disponibilità di una commodity sul mercato, costituiscono delle posizioni long per costringere gli altri investitori, che sono andati corti, a precipitarsi a comprare, per ricoprire le loro posizioni.

Questo fenomeno comporta, di norma, una fiammata nei prezzi a ridosso dei periodi di scadenza dei contratti. Secondo Carlos Mera, autorevole e influente analista di Rabobank, le scadenze maggiormente a rischio squeeze sono, in questo momento, quelle di luglio e settembre.

Il periodo di consegna di un contratto decorre dal primo giorno di avviso (first notice day), che cade 7 giorni borsistici prima del primo giorno di contrattazione del mese di scadenza del contratto stesso.

Per il contratto per scadenza luglio, la data è dunque quella del 22 giugno. Cosa motiva la preoccupazione di Mera? Innanzitutto, il livello – sempre molto basso – delle scorte certificate, che venerdì sono scese a 573.508 sacchi, minimo degli ultimi 6 mesi, contro poco più di un milione di sacchi (un livello comunque relativamente basso) un anno fa.

I prezzi sul mercato fisico – nettamente superiori alle quotazioni di borsa – disincentivano, al momento, il conferimento di nuovi lotti agli stock. Venerdì scorso non vi è stata alcuna nuova certificazione, né vi sono lotti in pendenza.

La situazione è destinata a durare ancora per mesi – sostiene Mera – a detta del quale non vedremo volumi significativi di nuovo caffè certificato prima di dicembre. E si tratterà probabilmente di arabica semi lavati del raccolto brasiliano 2023/24.

La settimana trascorsa si è conclusa intanto con entrambi i mercati in flessione. Il contratto per scadenza luglio di New York ha chiuso, venerdì 2 giugno, in ribasso di 275 punti, a 180,30 centesimi, 130 punti sotto la chiusura di due venerdì fa.

Dopo essere risalita giovedì sopra la soglia dei 2.600 dollari, Londra (luglio) ha perso 30 dollari nell’ultima seduta della settimana concludendo a 2.575 dollari. La borsa dei robusta ha toccato lunedì 22 maggio, i massimi degli ultimi 15 anni.

Il più recente Cot del mercato londinese – aggiornato al 30 maggio – evidenzia un incremento di 849 contratti della posizione net long detenuta dai fondi, che ha raggiunto un totale di 43.854 contratti, il massimo degli ultimi 16 mesi.

Dopo un avvio a rilento, dovuto alle precipitazioni fuori stagione, le operazioni di raccolta stanno prendendo quota in Brasile. Secondo il monitoraggio settimanale di Safras, alla data del 30 maggio, il raccolto risultava completato per il 20%, contro l’8% di 7 giorni prima.

Più avanti il raccolto di robusta, ormai al 31% del volume previsto. La raccolta degli arabica, che inizia più tardi, è stata invece completata per il 14%. Entrambi i dati sono in linea con le medie storiche degli ultimi 5 anni.

Il tempo si preannuncia clemente anche per le prossime settimane, con la sola eccezione di alcune regioni del Paraná e del San Paolo. Potrebbe piovere anche in Espírito Santo e Bahia orientale, dove le precipitazioni rischiano di portare allo stop temporaneo della raccolta.

I report sul campo indicano che la qualità del raccolto è buona, anche se il numero di campioni sin qui valutati rimane basso. Safras & Mercado stima il raccolto brasiliano 2023/24 in 66,65 milioni di sacchi, molto al di sopra della stima ufficiale Conab di 54,74 milioni.

Buone notizie sul fronte dell’export, per quanto riguarda l’Honduras, che è l’origine che contribuisce di gran lungo di più alle scorte certificate della borsa di New York.

Secondo i dati preliminari dell’Istituto nazionale del caffè (Ihcafé), le esportazioni sono state, a maggio, di 935.674 sacchi, pari a un incremento del 79% rispetto allo stesso mese di un anno fa. Il totale per i primi 8 mesi dell’annata caffearia 2022/23 raggiunge così un volume di 4.225.606 sacchi: il 31,7% in più rispetto al pari periodo dell’annata 2021/22.

BWT Water+More ha avviato per prima il futuro del riutilizzo delle cartucce

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Un bicchiere d'acqua con il logo BWT

MILANO – BWT Water+More ritira da sempre le proprie cartucce in tutta Europa cercando di rendere la produzione e l’utilizzo dei filtri un “circolo chiuso”, al quale partecipano tutti gli attori della filiera, ognuno facendo la sua parte. L’azienda produce i filtri in uno stabilimento che utilizza in grande parte energia verde proveniente da fonti rinnovabili.

Le cartucce sostenibili di BWT Water+More

I clienti BWT acquistano le cartucce e si impegnano a restituirle dopo averle immagazzinate in ordine e in luoghi di stoccaggio asciutti e puliti. In seguito, l’azienda le raccoglie solo con trasportatori autorizzati alla movimentazione del rifiuto secondo le normative europee.

Le cartucce, una volta che giungono a destinazione, vengono aperte per separare i materiali e procedere al loro riutilizzo per nuovi filtri.

Tra l’altro, per merito dell’utilizzo del carbone attivo filato in membrane, la separazione della resina dal carbone stesso è di facile attuazione e consente, unica sul mercato, di fare in modo che i prodotti BWT Water+More siano riciclabili al 99%.

Il video è molto esplicativo del processo che viene attuato: il fiore all’occhiello è l’ottenimento dell’ambita certificazione C2C – Cradle to Cradle che viene assegnata solo alle aziende con altissimi standard di riciclaggio, riutilizzo e con norme igieniche stringenti.

Il futuro del riutilizzo delle cartucce ha la strada già tracciata da BWT France e BWT Denmark che hanno iniziato a separare le resine dalla plastica del contenitore nella loro nazione, facendo viaggiare verso lo stabilimento di produzione solo ed unicamente le resine asciutte, quindi più leggere, e contenute in big bag da un metro cubo ciascuno così da poter ottimizzare lo spazio sui camion.

REPA amplia la gamma di ricambi originali: partner Alto-Shaam per la distribuzione in Europa

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REPA insieme a Alto-Shaam (immagine concessa)

CESENA – Confermando l’impegno ad offrire una scelta sempre più ampia di ricambi e servizi, REPA presenta la partnership di distribuzione ufficiale a livello europeo con Alto-Shaam, produttore statunitense leader di attrezzature di alta qualità per la ristorazione. Con una gamma che comprende forni combinati e armadi riscaldati di elevata qualità, Alto-Shaam fornisce attrezzature ad alta prestazione a utenti che ripongono la massima attenzione alla qualità.

REPA insieme a Alto-Shaam

La nuova partnership permetterà ai tecnici di tutta Europa di beneficiare di pezzi di ricambio 100% originali, forniti da REPA entro il giorno successivo.

Oltre 9.000 ricambi originali disponibili per l’acquisto in qualsiasi momento nel webshop REPA in Italia, Germania, Francia e Regno Unito, assicurano a tecnici, chef e operatori che ogni riparazione possa essere effettuata in modo rapido, efficace e utilizzando solo componenti affidabili per ridurre al minimo i tempi di inattività, aumentare la fiducia e garantire che il servizio continui a funzionare nel modo più fluido possibile.

Forte di oltre 40 anni di esperienza specializzata nel mercato, REPA continua a consolidare la propria reputazione di fornitore di ricambi leader in Europa. L’aggiunta del brand Alto-Shaam al portafoglio REPA, con le linee più vendute sempre in stock in tutta Europa, offre a tutti i produttori la certezza che la comunità dei manutentori possa accedere ai ricambi migliori, provenienti dal più grande database europeo, con la garanzia che siano consegnati in tempo.

La chiave del successo dell’offerta REPA è la semplicità. L’interfaccia intuitiva del webshop REPA e i migliori sistemi di magazzino e logistica, consentono una facile ricerca dei ricambi richiesti e garantiscono la consegna del pezzo giusto, al momento giusto, in ogni momento. Tutti gli ordini effettuati prima delle 19:00 vengono spediti il giorno stesso.

L’assistenza ai clienti gioca un ruolo fondamentale: la qualità, il servizio e l’impegno di REPA nel fornire l’eccellenza post-vendita consentono a marchi come Alto-Shaam di concentrarsi maggiormente sullo sviluppo tecnico, sull’innovazione dei prodotti e sullo studio del settore.

Con uffici in 10 paesi e 1.000 colleghi competenti pronti a fornire supporto in più di 20 lingue, REPA offre eccellenza, convenienza e consulenza affidabile a ogni cliente.

In merito alla partnership con Alto-Shaam, il ceo di REPA, Alexander Wiegand, ha commentato: “Alto-Shaam è un marchio leader a livello mondiale che richiede una soluzione post-vendita di primo livello e REPA ha dimostrato di poter garantire a ogni tecnico la migliore gamma di ricambi originali. Nel webshop REPA è possibile effettuare una ricerca per numero di articolo originale o per dispositivo”.

Wiegand continua: “Gli esplosi e i disegni tecnici consentono di essere sicuri al 100% di individuare il pezzo giusto, mentre il nostro team logistico di prim’ordine spedirà subito il ricambio desiderato. Il nostro obiettivo è ridurre i tempi di inattività, migliorare il servizio e la soddisfazione dei clienti. Continuando ad aggiungere brands al nostro portfolio, stiamo rapidamente diventando il one-stop shop di riferimento per i migliori marchi sul mercato, offrendo sempre più parti OEM in stock, grazie a un network di distribuzione e un sistema di ordini efficace ed efficiente.”

Alexander Wiegand aggiunge: “Attraverso il webshop REPA, tutti i clienti hanno accesso al miglior sistema di ordini con facile identificazione dei pezzi, affiancati da un team di colleghi esperti in grado di assicurare la consegna del ricambio giusto, al posto giusto, il giorno successivo. Ciò significa che tutto ciò che facciamo è pensato per aiutare i tecnici a raggiungere gli obiettivi e a fornire il miglior servizio, aiutando il settore a concentrarsi su ciò che sa fare meglio: cucinare e servire ottimi piatti in tutta Europa.”

Simon Parke-Davis, vice president of Sales EMEA di Alto-Shaam, ha commentato: “Con REPA, siamo lieti di avere un partner in grado di offrire la customer experience di altissima qualità di Alto-Shaam e di supportare i nostri clienti attuali e futuri affinché abbiano successo e siano felici durante l’intero ciclo di vita di tutti i nostri prodotti in EMEA.” Per saperne di più su REPA e REPA Italia basta cliccare qui e qui.

La scheda sintetica di REPA

REPA è il principale distributore europeo di ricambi per attrezzature per la ristorazione, caffè, distributori automatici ed elettrodomestici ed è un partner di fiducia per i produttori di apparecchiature. Dal 2022 REPA è una divisione di Parts Town Unlimited, leader mondiale nella distribuzione high-tech di parti di ricambio indispensabili, prodotti e servizi correlati per i settori della ristorazione, degli elettrodomestici e dell’HVAC.

I clienti di REPA beneficiano di una forte competenza in materia di ricambi, con oltre 40 anni di esperienza nel mercato da parte di REPA Italia, REPA Deutschland, REPA France, REPA Iberia, ATEL e Big Warehouse.

Con il più grande database del settore accessibile attraverso webshop all’avanguardia, un’elevata disponibilità di magazzino e centri logistici altamente innovativi che assicurano la consegna dei ricambi più rapida del settore, REPA fornisce a ogni cliente il pezzo giusto, al momento giusto, ovunque.

La scheda sintetica di Alto-Shaam

Producendo attrezzature per la ristorazione coerenti, affidabili e intuitive, come forni combinati e armadi riscaldati nel suo stabilimento di oltre 300.000 metri quadrati, il produttore americano Alto-Shaam con sede in Wisconsin,

Stati Uniti, mira ad aiutare i clienti ad avere successo attraverso soluzioni innovative per le attrezzature per la ristorazione commerciale.

Gli investimenti in automazione, saldatura robotizzata, taglio laser e un unico centro di fabbricazione hanno permesso ad Alto-Shaam di fornire ai suoi clienti i prodotti e i servizi necessari per essere

leader nel settore. Il team di ricerca e sviluppo crea sistemi e prodotti avanzati per i propri clienti, mettendoli nelle condizioni di ottenere successi futuri e un maggiore ritorno sugli investimenti. Alto-Shaam si impegna a raggiungere la totale soddisfazione del cliente comprendendo e soddisfacendo le sue esigenze.

Impegnati in un sistema di gestione della qualità di prim’ordine e nel miglioramento continuo di prodotti e processi, gli stabilimenti OEM nazionali e globali hanno ottenuto la certificazione ISO 9001 per assicurare a clienti e partner che le pratiche aziendali di Alto-Shaam sono coerenti, organizzate, affidabili e innovative.

Lavazza e Barilla: ecco il FoodTech Innovation Award 2023

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Andrea Bello, innovation and experience senior manager presso Lavazza (immagine concessa)

LUGANO (Svizzera) – Lavazza e Barilla, in collaborazione con Loomish, società svizzera di gestione degli investimenti, hanno lanciato il FoodTech Innovation Award 2023, un’iniziativa di open innovation nata in sinergia tra i membri del Lifestyle Tech Competence Center in Ticino.

Lavazza e Barilla introducono il FoodTech Innovation Award 2023

Nel contesto di un mercato alimentare sempre più competitivo, Barilla e Lavazza cercano nuove soluzioni per ottimizzare le attività di marketing sui diversi canali e attrarre le diverse generazioni di consumatori. Il FoodTech Innovation Award 2023 offre un’opportunità senza precedenti per le startup e scaleup locali ed internazionali di presentare le loro soluzioni e collaborare con due dei brand più rinomati nel settore.

Tutte le candidature saranno valutate da una giuria di alto livello composta dal management di Barilla e Lavazza, da executive di primarie catene di distribuzione svizzere e italiane e figure di spicco dalle aziende e università aderenti al Lifestyle Tech Competence Center, tra cui Dagorà, SUPSI, USI e UBS.

Il FoodTech Innovation Award 2023 è alla ricerca di soluzioni innovative nel campo dello “Shoppable Marketing”, ovvero soluzioni che puntano ad intercettare i bisogni e i comportamenti dei clienti, ottimizzando l’esperienza di acquisto e massimizzando il ritorno sugli investimenti di marketing.

L’obiettivo è quello di identificare le soluzioni innovative che possano migliorare le performance dei brand su più canali e più generazioni di consumatori, offrendo strumenti, contenuti ed esperienze d’acquisto personalizzate e coinvolgenti.

Lo scouting è aperto fino al 12 luglio 2023 qui. I finalisti saranno annunciati l’1 settembre 2023 e saranno invitati a presentare la loro soluzione davanti alla giuria il 28 settembre 2023, durante un evento organizzato in Ticino, Svizzera. L’evento sarà in modalità “phygital” e potrà essere seguito anche online.

L’attività di scouting è resa possibile dagli sponsor dell’iniziativa e dai partner Barilla, Dagorà, Lavazza, Lifestyle Tech Competence Center, Loomish, SUPSI, e USI.

Andrea Bello, innovation and experience senior manager presso Lavazza: “Siamo molto lieti di proseguire la nostra collaborazione con LTCC, un ambiente innovativo in cui è fondamentale la collaborazione volta alla condivisione di conoscenze e competenze per sviluppare soluzioni efficaci ed innovative e potenziare ulteriormente il dialogo tra industria e distribuzione”.

Bello continua: “L’esperienza di acquisto sta passando sempre più da omnicanale a opticanale e questa ottimizzazione non è altro che una scelta sempre più definita dai consumatori stessi, oggi abilitati dalle tecnologie. Per questo motivo abbiamo necessità di cantieri di lavori customer centric, di palestre in cui sperimentare le nuove idee e di partner con cui tracciare questo cammino”.

Bello conclude: “Di fronte a questo scenario abbiamo deciso di continuare a far parte del progetto FoodTech e di mettere a disposizione dell’industria e dei retailers la nostra spinta innovativa e le nostre competenze”.

Luca Ravazzoni, eCommerce Director presso Barilla: “La molteplicità dei touchpoint rende il percorso decisionale d’acquisto sempre più articolato e digitale, moltiplicando le opportunità di interazione tra shopper, retail e brand. I canali di comunicazione e distribuzione, sempre più affollati, necessitano di informazioni, contenuti e offering sempre più targettizzati e rilevanti per lo shopper. In questo contesto, è cruciale comprendere le diverse esigenze delle persone e shopper journey, tramite un’attenta lettura dei dati, da cui industria e distribuzione possono trarre insights e valore condiviso. Per poter evolvere in questa direzione nuove tecnologie, approcci collaborativi e la ricchezza di stimoli sono elementi fondamentali, che il FoodTech ci aiuta a sviluppare, di anno in anno”.

Come parte dello Switzerland Innovation Park Ticino, il Lifestyle Tech Competence Center gestisce diversi programmi di innovazione, tra cui il FoodTech Innovation Award. Il coinvolgimento attivo di Barilla e Lavazza come membri del Centro di Competenza sta contribuendo in modo significativo ai suoi successi.

Situato in Ticino, il centro pone una forte enfasi sulla ricerca e lo sviluppo, promuovendo un ambiente di innovazione aperta. Attraverso partnership strategiche con ricercatori accademici, aziende leader nel settore tecnologico, startup e imprese leader in settori come Food, Fashion, Design, Travel, Cosmetics e altri ancora, il centro di competenza favorisce un contesto d’innovazione per l’intera industria Lifestyle.

Carlo Terreni, presidente del Lifestyle Tech Competence Center e fondatore della boutique di consulenza M&A Loomish, sottolinea il ruolo fondamentale delle partnership collaborative nel FoodTech 2023: “Sono felice di annunciare il lancio della terza edizione del FoodTech Innovation Award in collaborazione con Barilla e Lavazza. Questa collaborazione mette in luce il nostro impegno costante nel promuovere l’innovazione all’interno del nostro ecosistema e coltivare solide partnership con retailer svizzeri e italiani. Attraverso questa iniziativa, offriamo ai leader senior dell’industria un’eccezionale opportunità per esplorare innovazioni all’avanguardia, consentendo loro di mantenere un vantaggio competitivo in un mercato in continua evoluzione. Inoltre, gli investitori ottengono preziosi insight sulle diverse tecnologie emergenti, le quali stanno ridefinendo il futuro del Food Retail”.