mercoledì 31 Dicembre 2025
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Dazi Usa, macchine da caffè: SharkNinja aggiorna i massimi storici, De’ Longhi è stabile ma non brilla

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Dazi Usa
Dazi Usa (immagine da commons.wikimedia)

Nella contesa transatlantica delle macchine da caffè, l’azienda SharkNinja vola e aggiorna i massimi storici, mentre De’ Longhi, pur mostrando numeri solidi, accusa maggiormente i dazi Usa. Leggiamo di seguito la prima parte dell’articolo di Roberta Paolini per il quotidiano Il Nord Est.

La contesa tra SharkNinja e De’ Longhi negli Stati Uniti

MILANO – Il caffè scalda i listini, ma il protezionismo americano serve la tazza più amara all’Europa. Nella contesa transatlantica delle macchine da caffè, SharkNinja vola e aggiorna i massimi storici, mentre De’ Longhi, pur mostrando numeri solidi, fatica a scrollarsi di dosso la zavorra dei dazi Usa.

A pochi mesi dall’annuncio dei dazi americani contro gli elettrodomestici importati – tra cui proprio le macchine da caffè – firmato da Donald Trump, gli investitori hanno già emesso il loro verdetto: SharkNinja decolla, De’ Longhi si difende ma non brilla.

Il confronto diretto tra i due titoli in Borsa – il colosso americano SharkNinja, quotato a Wall Street, e De’ Longhi, storico marchio italiano scambiato a Milano – mostra chiaramente il divario. Negli ultimi dodici mesi, SharkNinja ha messo a segno un balzo di oltre il 58%, mentre De’ Longhi si è fermata a un più modesto più 9%. Ma è il crollo sincronizzato di inizio aprile, coinciso con l’annuncio della stretta protezionistica del presidente Donald Trump, a raccontare una dinamica più profonda: quella di un’industria divisa tra chi ha saputo anticipare la tempesta e chi ha dovuto adattarsi in corsa.

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Simonelli Group al Fine Food Australia a Sidney con Victoria Arduino e Nuova Simonelli

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NUOVA Aurelia MP (immagine concessa)

BELFORTE DEL CHIENTI (Macerata) – Simonelli Group ti aspetta a Fine Food Australia 2025, il principale evento fieristico in Australia per l’industria della ristorazione e dell’ospitalità in programma dall’8 all’11 settembre presso l’ICC Sydney.

Lo stand A40 metterà in mostra una selezione di tecnologie all’avanguardia e soluzioni intelligenti firmate Nuova Simonelli e Victoria Arduino, pensate per ottimizzare il workflow, garantire consistenza qualitativa e migliorare le performance.

Simonelli Group al Fine Food Australia

Nuova Simonelli, brand internazionale riconosciuto per le sue macchine da caffè espresso professionali tecnologicamente avanzate e semplici da usare, presenterà la NUOVA Aurelia, dotata delle innovative tecnologie E-Milk e C-Automation. Entrambe permettono di ottenere una qualità consistente delle bevande e migliorano l’efficienza nella preparazione di caffè e bevande a base di latte.

NUOVA Aurelia MP con il macinino GX (immagine concessa)

La tecnologia E-Milk consente il montaggio automatico del latte con fino a nove ricette personalizzabili, ottenendo una crema perfetta con la semplice pressione di un pulsante.
C-Automation integra automazione avanzata nella preparazione tradizionale del caffè: NUOVA Aurelia e il macinino GX condividono la stessa ricetta tramite il portafiltro.

Sviluppata con l’ausilio dell’intelligenza artificiale, la tecnologia analizza il flusso del caffè erogato e regola automaticamente la macinatura per garantire risultati consistenti. C-Automation permette così di aumentare la velocità del workflow fino al 20% e assicura qualità in tazza, riducendo gli errori e gli sprechi. Inoltre, consente di ridurre tempi e costi per la formazione del personale grazie alle sue funzionalità automatiche.

Victoria Arduino, storico marchio italiano noto per il suo design unico e l’elevata performance delle sue macchine da caffè professionali, offrirà degustazioni di specialty coffee estratti con le tecnologie d’avanguardia della Black Eagle Maverick.

Black Eagle Maverick (immagine concessa)

Macchina da caffè top di gamma di Victoria Arduino, la Black Eagle Maverick combina alte prestazioni e sostenibilità, offrendo un controllo completo su temperatura, infusione e vapore grazie alle tecnologie T3 Genius, PBtech, Gravitech e Advanced Steam-by-Wire.

Accanto alla Black Eagle Maverick, sarà presente anche il macinino professionale Mythos, progettato e sviluppato specificamente per il mondo dello specialty coffee. Grazie alle tecnologie Clima Pro, Gravitech e HighSpeed, Mythos assicura una macinatura precisa, rapida e consistente, in un design unico e riconoscibile.

Victoria Arduino presenterà anche Eagle One, macchina innovativa sia per design che per tecnologia. Le sue linee minimaliste e contemporanee la rendono altamente personalizzabile con materiali esclusivi, mentre il motore NEO (New Engine Optimization) garantisce performance eccellenti migliorando al contempo l’efficienza energetica.
Allo Stand A40 sarà inoltre esposta Eagle Tempo, la macchina per espresso professionale dedicata a caffetterie, ristoranti, torrefattori, catene, pasticcerie e bakeries.

Eagle One (immagine concessa)

Caratterizzata da un design unico e un’elevata capacità produttiva, Eagle Tempo integra la tecnologia NEO per risultati eccellenti in tazza, con un occhio di riguardo al risparmio energetico e alla riduzione degli sprechi.

Eagle Tempo (immagine concessa)

Che tu sia un proprietario di caffetteria, un torrefattore o un professionista dell’ospitalità, vieni a scoprire come le innovazioni dell’azienda possono aiutarti a offrire un caffè straordinario con semplicità, rapidità e precisione.

IEG, il semestrale 2025: ricavi a 149,3 milioni, +13,2% e Posizione Finanziaria Netta Monetaria a 48,4 milioni

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Corrado Peraboni, amministratore delegato di IEG (immagine concessa)

RIMINI -Il Consiglio di Amministrazione di Italian Exhibition Group S.p.A. (“IEG” o la “Società”) (per Borsa Italiana S.p.A.: IEG) società leader in Italia nell’organizzazione di eventi fieristici internazionali e quotata su Euronext Milan, mercato regolamentato organizzato e gestito da Borsa Italiana S.p.A., riunitosi in data odierna ha approvato la relazione finanziaria semestrale al 30 giugno 2025.

L’amministratore delegato del Gruppo IEG, Corrado Arturo Peraboni, ha così commentato:

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Corrado Arturo Peraboni, amministratore delegato IEG (immagine concessa)

“I risultati del primo semestre, che evidenziano una crescita di tutti i principali indicatori economici e dei kpi industriali, confermano nuovamente la validità delle scelte strategiche di IEG e la capacità di generare valore per i propri stakeholders. Tali risultati sono stati conseguiti grazie ai nostri prodotti core nel segmento degli eventi organizzati, quali VicenzaOro, Sigep e RiminiWellness, al lancio del nostro primo evento in Arabia Saudita nell’ambito del fitness, organizzato da IEG Arabia, e due nuovi eventi in Brasile.

La robusta crescita del semestre è anche frutto delle attività congressuali (+45% YoY) nell’ambito del quale mi preme evidenziare l’aggiudicazione della gestione del Palazzo dei Congressi e degli Eventi di Fiuggi, con il quale saremo in grado di ampliare l’offerta geografica alla nostra clientela, e l’aggiudicazione dell’International Federation of Adapted Physical Activity (IFAPA) congress che si terrà a Rimini nel 2029.

È continuata in questa prima parte dell’anno l’attività acquisitiva di IEG, con ben quattro operazioni strategiche concluse che ci consentono di allargare il nostro portafoglio prodotti in segmenti o geografie ad alto potenziale, completare la nostra offerta integrata con nuovi servizi ed avviare partnership che pongono le basi per potenziali cooperazioni future.

In Brasile abbiamo acquisito una quota di maggioranza in Fenagra, Fiera Internazionale dell’Agroindustria e della nutrizione animale. In Italia i nostri investimenti hanno visto l’acquisizione del 51% di Movestro S.r.l., organizzatore dell’Italian Bike Festival, e, nel mese di luglio, l’acquisizione del 35% di Emac S.r.l., organizzatore di Milano Auto Classica e co-organizzatore, insieme a IEG, di Vicenza Classic Car Show, in partnership con Fiera Milano.

All’inizio dell’anno avevamo invece allargato il segmento Servizi con l’acquisizione di Immaginazione S.r.l.

In ultimo, vorrei sottolineare l’importante riconoscimento ottenuto con l’aggiudicazione dell’UFI Digital Innovation Award, che rafforza la nostra determinazione a creare esperienze sempre più smart e connesse per clienti e stakeholder, in linea con la nostra missione di Community Catalyst ́.

Guardiamo al futuro con ottimismo e, grazie ai risultati sin qui raggiunti e ad un solido backlog, confermiamo la guidance per l’esercizio in corso, e lavoriamo sui nuovi obiettivi, fulcro del prossimo aggiornamento del nostro Piano Strategico.”

Starbucks inaugura il nuovo store al McArthurGlen Designer Outlet di Noventa di Piave

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Il nuovo punto vendita (immagine concessa)

NOVENTA DI PIAVE (Venezia) – Starbucks annuncia l’apertura, in collaborazione con Percassi, licenziatario unico del brand in Italia, di un nuovo store presso il McArthurGlen Designer Outlet di Noventa di Piave. Con questo traguardo, Starbucks arriva a 49 negozi nel Paese, di cui cinque in Veneto. Il nuovo punto vendita offrirà opportunità lavorative a 16 partner (dipendenti), contribuendo a rafforzare la presenza della catena sul territorio e a supportare la crescita occupazionale locale.

Il nuovo store Starbucks

Lo store si inserisce nel contesto dinamico e internazionale del McArthurGlen Designer Outlet veneto, facilmente raggiungibile in auto da Venezia, Treviso e dalla costa Adriatica. Lo shopping village, all’aperto, ospita circa 170 negozi, tra marchi di lusso e brand internazionali di moda, accessori e articoli per la casa, distribuiti in un’area architettonicamente ispirata alle ville venete.

Gli interni (immagine concessa)

Ogni anno accoglie milioni di visitatori italiani e stranieri, attratti da un’esperienza di shopping che unisce ricerca dello stile e convenienza, oltre ad un’offerta completa in cui retail, ristorazione e servizi si fondono all’insegna di una eccellente attenzione al cliente finale. Il brand Starbucks si inserisce perfettamente in questo contesto, offrendo gusto e qualità in un ambiente elegante e internazionale.

Il nuovo store si sviluppa su una superficie di 250 metri quadri ed è caratterizzata da un design che richiama l’estetica del brand rivisitata in chiave locale: linee pulite, tonalità verde pastello e materiali naturali.

Il team (immagine concessa)

Il negozio dispone di circa 70 posti a sedere, di cui circa 40 nel dehor, per un’esperienza rilassante e ricercata, perfetta per godersi un caffè o una bevanda in un contesto contemporaneo e accogliente.

I visitatori potranno gustare le bevande stagionali al gusto di Tiramisu, tra cui il Frappuccino blended beverage, il Tiramisu Cream Iced Oat Shaken Espresso e il Tiramisu Cream Iced Latte, tutte arricchite da crema fredda al mascarpone e una delicata spolverata di cacao. Non mancherà l’assortimento completo dell’offerta Starbucks: dal classico caffè espresso ai Frappuccino Blended

Beverage personalizzabili, fino a un’ampia selezione food con prodotti da forno, bagel e toast, ideali per ogni momento della giornata.

Vincenzo Catrambone, general manager di Starbucks Italia, ha commentato: “Siamo entusiasti di rafforzare ulteriormente la presenza di Starbucks in Veneto, l’apertura a Noventa di Piave rappresenta un ulteriore traguardo, con l’obiettivo di portare la Starbucks experience a sempre più persone, grazie anche alla partnership quasi decennale con Percassi. Questo store, immerso nella cornice unica del McArthurGlen Designer Outlet, sarà un punto di riferimento per chi desidera concedersi una pausa di qualità, dove l’eccellenza del caffè si unisce all’accoglienza e all’attenzione per ogni dettaglio”.

“Siamo lieti di accogliere Starbucks all’interno del nostro centro, un brand iconico e amato a livello globale, che arricchisce ulteriormente l’offerta di Noventa di Piave Designer Outlet – afferma Daniela Bricola, general manager di Noventa di Piave Designer Outlet – Questa nuova apertura rappresenta un ulteriore passo nel nostro impegno ad offrire ai visitatori, provenienti da tutto il mondo, un’esperienza sempre più completa, capace di coniugare shopping, ristorazione e intrattenimento, in un contesto elegante, accogliente e di respiro internazionale”.

McDonald’s Italia: anche per i McCafé previste 5mila assunzioni nei prossimi due anni

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Il logo McDonald's

Giorgia Favaro, l’amministratore delegato di McDonald’s Italia, ha annunciato che la catena assumerà nei prossimi due anni 5mila persone. Al Meeting di Rimini, il ceo ha spiegato che per la catena “l’Italia è un Paese chiave, al centro di un piano di crescita importante”.

Leggiamo di seguito la prima parte dell’articolo di Cristina Casadei per il quotidiano Il Sole 24 Ore.

Il piano di assunzione di McDonald’s Italia

MILANO – Per chi ambisce a lavorare in uno dei negozi di McDonald’s c’è sicuramente posto. Nei prossimi due anni la catena nota per i suoi hamburgher e le patatine fritte assumerà 5mila persone. Ad annunciarlo è stata la stessa amministratrice delegata, Giorgia Favaro, a margine di un convegno al Meeting di Rimini dove c’efra anche il Ministro dell’Agricoltura Lollobrigida.

Investimenti e assunzioni anche per le caffetterie McCafé

La manager ha spiegato che “l’Italia è per McDonald’s un Paese chiave, al centro di un piano di crescita importante: stimiamo investimenti complessivi di circa 800 milioni di euro entro il 2027, tra nuove aperture e remodelling di ristoranti esistenti e confermiamo il supporto al comparto agroalimentare italiano, dove ogni anno investiamo oltre 400 milioni di euro. Un percorso che, già entro la fine di quest’anno, ci porterà a raggiungere circa 800 ristoranti sul territorio e a creare oltre 5.000 nuovi posti di lavoro”. Molti dei quali saranno impiegato nel McCafé, la catena di caffetterie che sta raggiungendi quota 700 locali, sempre all’interno del McDonald’s. 

Questi numeri, secondo una valutazione di Favaro sarebbero “l’equivalente della somma dei nostri primi due competitor, per dare un elemento di confronto, e di 3 euro di valore condiviso sull’intera filiera per ogni euro fatturato dai nostri ristoranti”.

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Roma: troppi furti di caffè al Conad, rimosse le confezioni dai commessi

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Foto di Chris da Pixabay

Il prodotto più rubato in assoluto al Conad di via Pietro Frattini a Roma è il Caffè Lavazza qualità oro. I dipendenti sono stati costretti a posizionare sugli scaffali dei cartoncini facsimili e togliere le confezioni reali. Tra i prodotti sottratti di frequente dagli scaffali del negozio capitolino ci sono anche parmigiano, creme solari, insetticidi, preservativi, batterie e cerotti.

Leggiamo di seguito la prima parte dell’articolo di Serena Palumbo pubblicato sul quotidiano Il Corriere della Sera.

I furti del caffè al supermercato a Roma

ROMA – “Il prodotto più rubato in assoluto? Il Caffè Lavazza qualità oro. In media anche dieci confezioni al giorno: una vera razzia”. A parlare, raggiunti dal Corriere della Sera, sono i dipendenti del Conad di via Pietro Frattini a Roma.

Gli stessi che, per contrastare i furti nel supermercato dove lavorano, sono stati costretti a “posizionare sugli scaffali dei cartoncini facsimili che simulano le confezioni reali”, spiegano.

Sul cartellino, esposto sui ripiani, si legge il prezzo. Ma anche una singolare dicitura: “Per il Caffè Lavazza rivolgersi al box informazioni”. Poco sopra, sul finto imballaggio l’invito: “Portami alla cassa e avrai la tua qualità oro da 250 grammi”.

Un sistema antitaccheggio adottato, continuano sul Corriere “da questa estate, quando confrontando la quantità dei pezzi in entrata e in uscita ci siamo accorti che i conti non tornavano. Abbiamo chiamato Lavazza che ci ha proposto la soluzione: sulla mensola viene esposto il cartoncino del pacco di caffè (fornito dall’azienda), il cliente interessato all’acquisto lo prende, va in cassa dove avviene la lettura del codice a barre impresso sopra e gli viene consegnata la relativa confezione”.

L’aumento dei prezzi

Un fenomeno che – al di là del saccheggio illecito e deprecabile degli scaffali – è specchio di un dato sempre più discusso in Italia: il caro caffè. Secondo uno studio condotto dal Centro di formazione e ricerca sui consumi in collaborazione con Assoutenti, il caffè oggi costa in media quasi il 20% in più del 2021. In effetti, stando a quanto emerge dal Conad romano, a essere portata via senza passare per la cassa è soprattutto “una delle miscele più cara che vendiamo”.

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Mogliano: chiuso il bar per un debito di oltre 753mila euro ma il Tribunale cancella il 96% grazie alla legge Salva suicidi

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Il settore del bar e della ristorazione (immagine: pixabay)

Un bar a Mogliano, in provincia di Macerata, ha chiuso definitivamente nel 2015 accumulando un debito di 753mila euro. La somma è stata quasi interamente pagata grazie alla legge Salva suicidi del 2012. Sfruttando proprio la legge, l’associazione Rialziamoci Italia ha ottenuto, in tribunale, l’omologa della liquidazione controllata e la cancellazione del 96% del debito. Leggiamo di seguito la prima parte dell’articolo pubblicato sul portale Leggo.

L’estinzione del debito del bar a Mogliano

MOGLIANO (Macerata) – Il loro bar e ristorante, a Mogliano, era stato chiuso nel 2015 per i troppi debiti, con un conto da 753mila euro: ora quel debito è stato quasi totalmente cancellato e i due coniugi, entrambi argentini, possono tirare un sospiro di sollievo dopo tanti anni di ansie e preoccupazioni.

Merito della legge “Salva suicidi” del 2012: i due avevano venduto la casa all’asta e non gli era rimasto più niente, ma non bastava per estinguere il loro debito.

Sfruttando proprio la legge l’associazione ‘Rialziamoci Italia’ ha ottenuto, in tribunale, l’omologa della liquidazione controllata e la cancellazione del 96% del debito.

“Hanno pianto di gioia” come racconta il quotidiano Il Gazzettino i due coniugi, 69 anni lui, 60 lei, erano finiti di recente a fare i camerieri nel ristorante Gaucho, del figlio.

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Salento: caffè d’asporto a 1,40 euro, la bufera sui social

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Una classica tazzina di espresso (immagine: Pixabay)

In un bar di Otranto, in Salento, un cliente ha pagato 1,40 euro per un caffè d’asporto. Il sovrapprezzo è stimato attorno ai 40 centesimi rispetto al prezzo standard. La ricevuta, che riportava il maggior costo per il servizio da asporto, è stata condivisa online, scatenando reazioni indignate. Leggiamo di seguito la prima parte dell’articolo di Antimo Nacchia per il portale Informa Press.

Il caffè d’asporto a 1,40 euro: il caso in Salento

MILANO – Caffè asporto al centro di una polemica che ha infiammato i social network. In un bar di Otranto, in Salento, uno scontrino ha fatto scalpore. Un cliente ha pagato 1,40 euro per un caffè d’asporto. Il sovrapprezzo è stimato attorno ai 40 centesimi rispetto al prezzo standard. La ricevuta, che riportava chiaramente la maggiorazione per il servizio “da asporto”, è stata condivisa online, scatenando reazioni indignate.

Molti utenti hanno definito il costo eccessivo, considerando il caffè una tradizione italiana accessibile a tutti. Tuttavia, il gestore del bar si è difeso. Ha spiegato che il sovrapprezzo copre i costi di bicchieri, palette e imballaggi monouso, oltre al servizio aggiuntivo.

La vicenda ha aperto un dibattito sui prezzi nei luoghi turistici e sull’equità dei costi aggiuntivi.

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Garage Coffee Bros. sceglie NatureFlex: la svolta compostabile per un nuovo packaging

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Il nuovo packaging de El Salvador Jasal (immagine concessa)

VERONA – Un caffè che rispetta chi lo beve e chi lo produce, compiendo oggi un passo in più per rispettare il pianeta. Garage Coffee Bros., la rinomata micro-torrefazione veronese di specialty coffee, presenta il suo nuovo packaging interamente compostabile, realizzato con l’innovativo materiale NatureFlex. Un’evoluzione che non nasce da una semplice esigenza di mercato, ma da un profondo percorso di riflessione interno sulla responsabilità ambientale.

Un impegno che parte da lontano

Il progetto ha radici profonde, piantate lo scorso gennaio durante un incontro interno sulla sostenibilità a cui hanno partecipato dipendenti e famigliari. In quella occasione, l’azienda aveva anticipato la volontà di trovare una soluzione concreta all’impatto dei propri imballaggi.

Il packaging de Nensebo/Kasim Neggesso Ethiopia (immagine concessa)

“Negli ultimi 12 mesi ci siamo posti una domanda cruciale,” spiega Davide Cobelli, fondatore di Garage Coffee Bros. “Qual è il destino dei nostri sacchetti una volta che il caffè è finito? La nostra responsabilità come torrefazione termina nel momento in cui il cliente acquista il prodotto? La risposta che ci siamo dati è stata un no deciso.”

La Dolce Vita (immagine concessa)

Dalla riflessione all’azione: la responsabilità condivisa

Questa consapevolezza ha guidato la ricerca di una soluzione che andasse oltre il semplice riciclo. L’azienda ha capito che lasciare al consumatore la totale responsabilità dello smaltimento non sarebbe stato sufficiente per essere davvero efficaci nella lotta all’inquinamento. La risposta è stata l’adozione di un nuovo imballaggio realizzato in NatureFlex, un materiale di origine vegetale che può essere smaltito direttamente nell’organico per trasformarsi in fertile compost.

Mantiqueira Rubi Brazil (immagine concessa)

Qualità inalterata, impatto ridotto

La transizione verso un imballaggio completamente compostabile ha posto una sfida fondamentale: come garantire la massima protezione per un prodotto delicato come il caffè specialty, preservandone la freschezza e gli aromi volatili? La risposta è arrivata dopo mesi di rigorose ricerche e test.

“Abbiamo compreso che dovevamo essere parte della soluzione, non del problema,” continua Cobelli. “Ma era imperativo farlo senza sacrificare minimamente la qualità che i nostri clienti si aspettano. La ricerca del materiale giusto è stata meticolosa. Con il NatureFlex abbiamo trovato la sintesi perfetta: la sua struttura, pur essendo di origine vegetale, offre una barriera all’ossigeno e all’umidità del tutto paragonabile a quella dei materiali tradizionali. Questo significa che la fragranza, le note aromatiche e la freschezza dei nostri caffè sono sigillate e protette dal momento della tostatura fino all’apertura del sacchetto.”

El Rincon Colombia (immagine concessa)

E conclude: “Con il nuovo packaging in NatureFlex, quindi, non solo offriamo ai nostri clienti uno strumento semplice e potente per chiudere il cerchio a livello ambientale, ma manteniamo una promessa di eccellenza. È un gesto di responsabilità condivisa: noi forniamo l’involucro giusto, che protegge il prodotto tanto quanto il pianeta, e insieme contribuiamo a un futuro più pulito.”

Colpo di scena in Nestlé: fuori il ceo Freixe causa una relazione romantica, non dichiarata, con una diretta dipendente, al suo posto il ceo di Nespresso Navratil

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Laurent Freixe (credits: Nestlé)

MILANO – Dopo le notizie pirotecniche di agosto, settembre si apre con un nuovo colpo di scena nei mercati del caffè e non solo: è giunta infatti nella tarda serata di ieri, lunedì 1° settembre, la notizia che Nestlé ha licenziato, con effetto immediato, il ceo Laurent Freixe, a causa di una “relazione romantica con una diretta dipendente” non dichiarata, che ha comportato l’infrazione del codice di condotta interno.

Al suo posto è stato nominato Philipp Navratil, sino a ieri ceo di Nespresso. Il licenziamento arriva a conclusione di un’investigazione interna con la supervisione del presidente Paul Bulcke e del lead independent director Pablo Isla.

Il codice di condotta interno della multinazionale elevetica richiede ai dipendenti di comunicare tempestivamente eventuali legami personali con colleghi.

Stando a quanto riferito da Awp, a Nestlé sarebbero servite ben due indagini per accertare il fatto. La prima, interna, non avrebbe portato a prove concrete. Le segnalazioni sono però continuate e così Nestlé ha commissionato una seconda inchiesta, più approfondita, con il supporto di consulenti esterni, che ha dimostrato l’esistenza della relazione.

Causa il provvedimento, l’ex ceo dovrà anche rinunciare alla buonuscita.

“E’ stata una decisione necessaria” ha commentato Bulcke, “i valori e la governance di Nestlé sono le solide fondamenta del nostro gruppo”.

“Philipp Navratil è noto per i suoi risultati impressionanti ottenuti in contesti difficili. Il consiglio è fiducioso che porterà avanti i nostri piani di crescita e accelererà gli sforzi di efficienza. Non cambieremo rotta sulla strategia e non perderemo il ritmo delle prestazioni”, ha aggiunto Bulcke.

Ferma New York, crolla Londra

A New York, il contratto per scadenza dicembre ha guadagnato venerdì ulteriori 860 punti (+2,3%) chiudendo a un nuovo massimo di 386,10 centesimi. Ieri, lunedì 1° settembre il mercato americano era fermo per la festività del Labor Day.

In forte calo Londra: il contratto per scadenza novembre ha perso infatti $187 (-3,9%) terminando la giornata a 4.628 dollari