CIMBALI M2
sabato 03 Maggio 2025
  • CIMBALI M2
Home Blog Pagina 121

Arriva a Ferrara il progetto di Nescafé che ha l’obiettivo di piantare 500 alberi in 3 anni

FERRARA – Prendersi cura dei luoghi dove viviamo attraverso piccoli e grandi gesti che contribuiscono in qualche modo al cambio di passo è un buon punto di partenza per un futuro migliore. Al centro delle azioni che Nestlé Professional, attraverso il brand di caffè Nescafé, mette in campo, c’è la volontà di collaborare con tutta la filiera, a partire dalle comunità di coltivatori fino al consumatore, per costruire una catena di valore.

Così è nato nel 2023 il progetto “PiantiAmo il futuro: un albero per ogni macchina del caffè che rinasce” che si pone come obiettivo di creare rete e collaborazioni con le strutture alberghiere per essere parte attiva di un processo di cambiamento di abitudini. Per ogni macchina del caffè revisionata che gli hotel sceglieranno di installare al posto di una nuova, Nescafé donerà e pianterà un albero. Obiettivo? Piantare 500 alberi in 3 anni.

Il progetto di Nescafé a Ferrara

Lo scorso anno sono state piantate 100 piante nell’area Balossa all’interno del Parco Nord Milano. Nel 2024, in continuità con il progetto di Nescafé di rigenerazione urbana, NelleMieMani, sono stati donati e saranno piantati, in alcune aree verdi della città di Ferrara, 200 tra alberi e piante.

Infatti, grazie anche al contributo di BWH Hotels Italia & Malta e di altri hotel indipendenti affiliati a SI SUPPLY, Centrale Acquisti del Gruppo BWH, gli alberi e le piante sono stati collocazione lungo la Nuova Darsena di Ferrara e in alcune aree verdi della città.

Un percorso di rigenerazione non solo urbana quello di Nescafé che in collaborazione con le Amministrazioni Locali, dà vita a progetti concreti di presa in carico di luoghi delle città in fase di trasformazione e transizione ecologica.

“Siamo lieti di poter proseguire con questo importante progetto al fianco della città di Ferrara e con partner alberghieri d’eccezione, con i quali condividiamo l’impegno e l’attenzione alla tutela dei territori “- ha dichiarato Paolo Pisano, marketing manager Nestlé Professional bevande e trade asset manager. Un altro passo verso l’obiettivo di donare e piantare 500 alberi in 3 anni e dare così un importante contributo per la riqualificazione delle aree verdi da restituire ai cittadini”.

L’iniziativa PiantiAmo il Futuro, prende le mosse dalla volontà di calare sulla realtà italiana i principi del Nescafé Plan 2030, il piano sviluppato da Nescafé per promuovere l’agricoltura rigenerativa, contribuire al percorso di decarbonizzazione del Gruppo Nestlé, supportare le comunità di coltivatori e, in ultima analisi, creare una catena del valore che promuova scelte responsabili.

La scheda sintetica di Gruppo Nestlé

Il Gruppo Nestlé, presente in 187 Paesi con più di 2000 marche tra globali e locali, è l’azienda alimentare leader nel mondo, attiva dal 1866 per la produzione e distribuzione di prodotti per la Nutrizione, la Salute e il Benessere delle persone. Good food, Good life è la nostra firma e il nostro mondo.

Presente da più di 110 anni in Italia, rinnova ogni giorno il suo impegno con azioni concrete per esprimere con i propri prodotti e le marche tutto il buono dell’alimentazione.

L’azienda opera in Italia in 9 categorie merceologiche con un portafoglio di oltre 90 marche, tra queste: Meritene, Pure Encapsulations, Vital Proteins, Optifibre, Modulen, Solgar, S.Pellegrino, Acqua Panna, Levissima, Bibite e aperitivi Sanpellegrino, Purina Pro Plan, Purina One, Gourmet, Friskies, Felix, Nidina, Nestlé Mio, Nespresso, Nescafé, Nescafé Dolce Gusto, Starbucks, Orzoro, Nesquik, Garden Gourmet, Buitoni, Maggi, Perugina, Baci Perugina, KitKat, Galak, Smarties, Cereali Fitness.

Hausbrandt Trieste 1892 riceve per il 2°anno consecutivo il premio Industria Felix – L’Italia che compete

MILANO – Hausbrandt Trieste 1892 ha ricevuto l’alta onorificenza di Bilancio dell’autorevole Premio Industria Felix – L’Italia che compete, aggiudicandosi il riconoscimento come una delle top imprese italiane del settore agroalimentare per performance gestionali e affidabilità finanziaria, secondo l’analisi Cerved.

La cerimonia di premiazione si è svolta giovedì 12 dicembre a Palazzo Mezzanotte, sede di ELITE e di Borsa Italiana.

Il premio Industria Felix – L’Italia che compete (immagine concessa)

“Ringraziamo il comitato del Premio Industria Felix per questo riconoscimento” ha dichiarato la dottoressa Arianna Zanetti. “Siamo orgogliosi di essere qui oggi a ritirare questo importante premio che testimonia – per il secondo anno consecutivo – il nostro solido posizionamento sul mercato. Dietro questo successo ci sono le persone: chi ha contribuito con dedizione per decenni a costruire ciò che siamo oggi, e chi con entusiasmo, spirito di innovazione, e un pizzico di audacia, rappresenta la spinta giovane. Grazie a una corretta gestione delle risorse e a un’illuminata visione del futuro siamo ogni giorno più competitivi pur in uno scenario globale in perenne evoluzione”.

La scheda sintetica di Hausbrandt

Hausbrandt, fondata a Trieste nel 1892, è oggi un Gruppo guidato da Martino Zanetti, con una dirigenza prevalentemente femminile. È presente in oltre 90 Paesi grazie ai brand che hanno contribuito al suo successo: Hausbrandt, Theresianer, Col Sandago e Champagne
Martin des Orsyn.

I valori alla base del Gruppo sono solidi e condivisi: la ricerca della perfezione, la passione per l’eccellenza e il legame tra tradizione e modernità.

Il premio Industria Felix – L’Italia che compete è un ulteriore stimolo per Hausbrandt a proseguire sulla strada del successo, consolidando la posizione di leader nel settore e ampliando la presenza sui mercati internazionali.

La famiglia Massari premiata dal riconoscimento Visione – La nuova impresa italiana dalla CNA

0

BRESCIA – Iginio Massari, maestro indiscusso della pasticceria italiana e internazionale, insieme ai figli Debora e Nicola, ha ricevuto il prestigioso riconoscimento “Visione – La nuova impresa italiana” dalla CNA (Confederazione Nazionale dell’Artigianato e della Piccola e Media Impresa). Il premio celebra il successo della famiglia Massari nel realizzare un “dolce ricambio generazionale,” esempio virtuoso di continuità e innovazione nell’arte dolciaria e imprenditoriale.

Il premio è stato conferito presso le Corsie Sistine di Roma durante una cerimonia ufficiale organizzata dalla CNA nell’ambito del progetto “Visione – La nuova impresa italiana”, dedicato alla valorizzazione delle eccellenze italiane e delle imprese che sanno coniugare tradizione e futuro.

I Massari sono stati scelti per la capacità unica di trasformare una storia familiare di artigianato e passione in un modello d’impresa che guarda al futuro con il contributo delle nuove generazioni.

“Questo premio rappresenta un grande onore e una conferma di quanto sia importante trasmettere valori e conoscenze alle generazioni future – ha sottolineato il maestro Massari -. La pasticceria è un’arte che richiede dedizione e amore, ed è per me una gioia vedere Debora e Nicola portare avanti con successo la nostra visione”.

Debora Massari, che guida con il fratello Nicola la strategia del brand Iginio Massari Alta Pasticceria, ha sottolineato come “il dolce ricambio generazionale sia un valore che abbracciamo con orgoglio”. “Collaborare con mio padre e mio fratello – ha aggiunto – è una sfida e un privilegio: insieme stiamo costruendo una visione che unisce innovazione, sostenibilità e qualità. Questo riconoscimento della CNA è la prova che la tradizione artigiana può evolversi per affrontare le sfide moderne senza perdere la sua essenza”.

“Il ricambio generazionale non è solo un passaggio di testimone, ma un’opportunità per crescere insieme e migliorare – ha spiegato Nicola Massari, responsabile con Debora di tutti gli aspetti di ricerca e sviluppo dell’azienda -. Essere al fianco di nostro padre ci ha permesso di imparare continuamente, innovare e guardare sempre più avanti. Ringrazio la CNA per aver riconosciuto il valore di questa sinergia familiare”.

Con questa premiazione, la CNA sottolinea l’importanza di modelli aziendali che rappresentano un equilibrio perfetto tra eredità artigianale e visione imprenditoriale innovativa, proprio come quelli incarnati dalla famiglia Massari.

Aigrim–Fipe si rafforza: Eataly e Cirfood Retail si uniscono all’Associazione

MILANO – Aigrim–Fipe, Associazione delle imprese di grande ristorazione e servizi multilocalizzate costituita all’interno di Fipe-Confcommercio, annuncia l’ingresso di due importanti realtà nel proprio tessuto associativo, Eataly e Cirfood Retail, consolidando così il proprio posizionamento come punto di riferimento nel settore ristorativo nazionale.

Questo importante sviluppo si inserisce nel percorso di rafforzamento dell’associazione già avviato con la nomina dei nuovi vertici direttivi. Lo scorso mese, infatti, Aigrim-Fipe ha eletto Riccardo Orlandi come nuovo Presidente, affiancato da Corrado Cagnola nel ruolo di Vicepresidente.

Il primo consiglio direttivo con i nuovi vertici ha approvato all’unanimità l’ingresso dei due nuovi soci che rappresentano delle eccellenze nel panorama della ristorazione italiana:

Eataly, simbolo internazionale del made in Italy enogastronomico, si unisce all’Associazione con il suo modello unico che integra distribuzione, produzione, ristorazione e formazione. Con oltre 50 punti vendita in 15 Paesi e più di 5.000 dipendenti, Eataly rappresenta un’eccellenza nella valorizzazione del patrimonio culinario italiano a livello globale.

Cirfood Retail, nata nel 2019 come società specializzata nella ristorazione commerciale, porta con sé un portfolio di marchi di successo come Antica Focacceria S. Francesco, Kalamaro Piadinaro e Poormanger.

Forte dei suoi 50 anni di esperienza nel campo della ristorazione collettiva e per la pausa pranzo, Cirfood ha dato vita a Cirfood Retail, che si distingue per la capacità di innovare e diversificare i propri format.

“Gli ingressi di Eataly e Cirfood Retail in Aigrim–Fipe costituiscono un importante rafforzamento della base associativa” ha commentato Riccardo Orlandi, Presidente di Aigrim–Fipe. “I due nuovi Soci portano con sé un bagaglio di competenze e valori che rappresentano il meglio della ristorazione italiana: da un lato, un Made in Italy dalla visione globale, dall’altro, la capacità di innovare e offrire format diversificati vicini alle esigenze dei consumatori nel Paese. Siamo convinti che questo assetto rinnovato offrirà opportunità di crescita e sinergie per tutti i nostri associati, dimostrando la giusta direzione in cui stiamo andando. Quella di una rete forte, presente e in grado di incidere concretamente e positivamente sul comparto nazionale”.

Morettino presenta l’aperitivo al Lab di Palermo Marina Yachting con Tasca d’Almerita, 18/12

PALERMO – Morettino e Tasca d’Almerita, due famiglie storiche dell’imprenditoria siciliana, legate da una profonda amicizia e che condividono la stessa passione per la materia prima e il rispetto per la terra, insieme per una degustazione unica che mette insieme il caffè, con le sue contaminazioni in cucina, e i vini delle tenute Tasca.

Mercoledì 18 dicembre alle 19, al Morettino Lab al Palermo Marina Yachting, “Viaggio in Sicilia con Morettino e Tasca d’Almerita”: un aperitivo per esplorare i territori della Sicilia attraverso i vini delle tenute di Tasca d’Almerita, in abbinamento ai piatti dello chef Francesco Sampino.

Alberto Tasca e Andrea Morettino (immagine concessa)

Un viaggio sensoriale che parte dall’entroterra di Regaleali, passa per l’isola di Mozia e le campagne di Camporeale, e approda infine sull’Etna. Quattro tenute, quattro vini a cui saranno abbinate tapas siciliane che richiamano i territori di riferimento, preparate utilizzando il caffè, in varie estrazioni.

I posti sono limitati, pertanto è necessaria la prenotazione al numero 380 1008624.

Ecco il menù della serata e i vini in abbinamento

Sapori di famiglia

Ostrica, salsiccia secca e bieta

Gambero rosso, nduja e vaniglia

Calamaro, ortica e caffè Specialty Rwanda Cafè de Mama

In abbinamento ad Almerita Brut – Tenuta Regaleali, Contea di Sclafani

Tra sale e vento

Cardo, caffè Specialty Brazil Capricornio e cappero

Verza, Occhio di Puglia e moringa

Trippa, ketchup di carote e caffè Specialty Cuba Guama

In abbinamento a Mozia Grillo – Tenuta Whitacker, isola di Mozia

Campagna siciliana

Sfoglia, zucca e amaretto

Focaccia, fegato e mela verde

Scarpetta e ragù di pittinicchi

In abbinamento Madamarosè – Tenuta Sallier de la Tour, Camporeale

Le contrade dell’Etna

Petto d’anatra, il suo fondo e pomodoro arrosto

Gyoza, anatra confit e soia

Cardoncello, fondo vegetale e nocciola

In abbinamento Ghiaia nera – Tenuta Tascante, Etna

Per concludere il percorso, la Moka Experience con lo Specialty Coffee Perù Chacra D’Dago, caffè biodinamico della Slow Food Coffee Coalition.

Cenacoli del caffè: apprezzamento per l’ultimo appuntamento con Fabrizio Polojaz all’aMCD Trieste

TRIESTE – Un notevole interesse, con una significativa presenza di pubblico, ha fatto registrare il recente appuntamento dei Cenacoli del caffè, secondo del ciclo 2024-2025, organizzato dall’Associazione museo del caffè di Trieste, che ha visto, nella tradizionale sede dell’Hotel Savoia Excelsior, l’intervento di Fabrizio Polojaz, amministratore e cofondatore della primaria azienda triestina di torrefazione “Primo Aroma” nonché attuale vicepresidente dell’Associazione Caffè Trieste (dopo essere stato per lunghi anni al vertice dello storico sodalizio).

Trattando il tema “Non chiamiamoli scarti: il caffè ci viene in soccorso”, Polojaz ha spiegato come si possono riciclare i residui di lavorazione del caffè, beneficiando delle loro innumerevoli proprietà.

Dall’alto della sua peculiare e specifica esperienza, il relatore ha illustrato le diverse fasi di trasformazione del prezioso chicco con i relativi residui; apparentemente solo dei rifiuti, protagonisti in realtà di uno stupefacente, quanto spesso poco noto, mondo parallelo. Non tutti sanno infatti delle molteplici possibilità di riuso attive nel settore.

Ad esempio, la drupa, ovvero la frutta del caffè, cioè la parte carnosa esterna che una volta veniva eliminata, oggi non è più uno scarto ma si riutilizza in agricoltura come ammendante (mescolato al terriccio dopo una lunga stagionatura anche di un anno e più, per evitare che il troppo vigore della parte carnosa vada a rovinare le piante) ed è importante nella coltivazione organica certificata.

Sempre dalla parte carnosa si possono ottenere anche delle bevande, come la cascara, infuso delle bucce e polpa della drupa essiccate, usata come integratore, mentre dalla pianta del caffè si può ricavare anche un delizioso miele. Inoltre, pure il tronchetto della pianta (che un tempo, dopo i 15 anni del ciclo di vita della stessa, diventava legna da ardere) ora viene lavorato e impiegato come manico del portafiltro in alternativa alla radica e alla plastica.

E ancora, i fondi di caffè, racchiusi in una garza, sono utili per eliminare i cattivi odori dal frigorifero o dalle scarpe; mentre gli stessi sacchi di juta (essendo troppo costoso ridestinarli all’utilizzo originario) vengono rielaborati e riusati nella pacciamatura agricola, nella creazione di accessori di abbigliamento o per il trasporto di legna.

E ciò, senza dimenticare – ha sottolineato Polojaz – come tutta una serie di prodotti di cosmetica (creme rivitalizzanti, esfolianti, trattamenti energizzanti) abbia proprio il caffè come base, mentre analogamente accade in farmaceutica dove il caffè viene utilizzato per i suoi poteri bronco e vaso dilatatori, contro asma ed emicrania (meglio sotto opportuno controllo medico poiché dosi massicce possono provocare attacchi di cuore).

Un incontro quindi davvero interessante, conclusosi tra il vivo apprezzamento dei presenti, al termine del quale il presidente di Amdc Pistrini ha ringraziato la Regione FVG per il sostegno recentemente concesso, il che consentirà fra l’altro di intensificare i progetti in essere, anche in ambito scolastico, per la maggior conoscenza della cultura del caffè. Polojaz con l’occasione ha fatto dono all’Associazione del bel volume Guida dei Caffè e delle torrefazioni d’Italia.

Il ciclo dei Cenacoli 2024-2025, organizzato attorno al tema-guida “La trasversalità del caffè”, è coordinato anche quest’anno da Nicoletta Casagrande (responsabile dell’InfoLibro-Salotto multimediale del libro italiano di Capodistria) assieme al vicepresidente di AMDC Doriano Simonato.

Per ulteriori informazioni basta cliccare qui

Associazione museo del caffè: fino al 18 dicembre è possibile iscriversi al laboratorio con Simonetta Cusma Caffélage: papiers collés al profumo di caffè

TRIESTE – Ultimi giorni per iscriversi al prossimo cenacolo dell’Associazione museo del caffè di Trieste che si svolgerà il 9 gennaio prossimo all’Arcolab di via del Trionfo 1 (piazza Barbacan), stavolta con prenotazione obbligatoria (per un massimo di 20 persone, al costo di 10 Euro).

L’appuntamento prevederà in quest’occasione un laboratorio con la carta guidato da Simonetta Cusma su “Caffélage: papiers collés al profumo di caffè”.

Per partecipare scrivere entro il 18 dicembre a amdctrieste@gmail.com.

Il ciclo dei Cenacoli 2024-2025, giunto alla ottava edizione e organizzato attorno al tema-guida “La trasversalità del caffè”, è coordinato anche quest’anno da Nicoletta Casagrande (responsabile dell’InfoLibro-Salotto multimediale del libro italiano di Capodistria) e dal vicepresidente di AMDC Doriano Simonato.

Per maggiori informazioni basta cliccare qui

Altromercato presenta la linea ChocoMagnEtico, le idee per il regalo di Natale last minute

0

VERONA – Il 25 dicembre si avvicina e i regali da fare a parenti, amici e fidanzati sono ancora tantissimi, il tempo sembra non bastare mai. Quanti di voi stanno ancora sfogliando siti e riviste in cerca dell’idea perfetta? Il tempo scarseggia, serve un’idea creativa. Altromercato ha pensato anche a chi arriva sempre all’ultimo secondo e propone un’idea golosa e originale adatta a tutti.

Un perfetto regalo last minute che lascerà a bocca aperta e deliziati tutti i palati: il ChocoMagnEtico, il cioccolato che parla la tua lingua.

Il cioccolato Altromercato e le calamite di lepalle.it si sono unite per creare un regalo speciale, goloso e originale e farlo parlare al posto tuo. Per Natale con due deliziosi nuovi gusti e tante nuove calamite messaggio che divertiranno chi le riceve.

La linea ChocoMagnEtico è composta da 4 tavolette di cioccolato da filiera etica dai gusti unici: cioccolato al latte con more e sale, cioccolato fondente gianduia con fave di cacao e due novità 2024, la tavoletta cioccolato al latte con liquirizia e la tavoletta di cioccolato bianco con cannella e mirtilli.

Tutte le ricette sono frutto di una collaborazione tra Altromercato e Bodrato, un’azienda familiare che lavora il cioccolato con sapienza e passione curando tutti i processi della lavorazione in modo artigianale.

Cioccolato al latte con mora e sale

Cioccolato al latte, con granella di more e sale marino per un gusto fruttato e goloso.

Fondente gianduia con fave di cacao

Cioccolato fondente alle nocciole gianduia e granella di fave di cacao tostate, con pasta di nocciole italiane e granella di fave di cacao tostate, per un gusto pieno e rotondo.

Cioccolato al latte con liquirizia

Morbida tavoletta dal sapore sorprendente, dove il cioccolato al latte si unisce alla raffinatezza della liquirizia in polvere. Con un abbinamento irresistibile che sorprende ad ogni morso questa tavoletta è perfetta per i palati più curiosi.

Cioccolato bianco con cannella e mirtilli

Delicata tavoletta di cioccolato bianco arricchita dalla vivacità dei mirtilli, che regalano note fresche e fruttate, e da una calda nota di cannella, un gusto avvolgente, per un piacere unico da provare subito.

La collaborazione tra Altromercato e lepalle.it nasce con la volontà di inserirsi in un mondo in cui l’ironia spesso sfocia nel volgare, portando le calamite messaggio come una simpatica opzione per non dire sempre quello che si pensa e farlo in modo divertente, da abbinare ad una tavoletta di cioccolato che si muove nella direzione della sostenibilità agìta per il mercato, le persone e il pianeta, facendolo però con leggerezza perché strappa un sorriso a chi lo riceve.

Le tavolette ChocoMagnEtico sono disponibili nei negozi Altromercato aderenti in tutta Italia e nello shop online.

Se il cioccolato non ti ha convinto puoi sempre optare per le Gift Card digitali di Altromercato, disponibili in diverse fasce di prezzo. Un’idea regalo perfetta per lasciare il segno, offrendo a chi vuoi bene la libertà di scegliere tra una vasta selezione di prodotti di qualità e da filiera etica.

La scheda sintetica di Altromercato

Altromercato è la più grande realtà di commercio giusto in Italia e una delle principali al mondo. È un’organizzazione formata da oltre 80 soci e più di 200 negozi a marchio che gestisce da 35 anni rapporti con 140 gruppi di produttori in oltre 40 paesi, nel Sud e nel Nord del mondo.

Le persone, le comunità e il pianeta sono sempre al centro dell’agire di Altromercato. La sua mission è costruire filiere etiche per le materie prime principalmente alimentari, facendosi garante di un modo di coltivare la terra e di produrre prodotti che rispetti le persone e il pianeta, attraverso il modello del commercio giusto e la cooperazione internazionale. Per costruire un’economia più sostenibile giorno dopo giorno.

Altromercato propone prodotti alimentari quali cioccolato, caffè, zucchero, banane etc., molti dei quali biologici, una selezione di prodotti da agricoltura italiana, una linea di cosmesi naturale Natyr, oggetti di artigianato etico per la casa e le ricorrenze On Earth.

I suoi prodotti sono presenti nel suo shop online, in 1500 punti vendita della Grande Distribuzione, 2000 negozi specializzati bio, oltre che in ristoranti, mense scolastiche, bar ed erboristerie. Inoltre, grazie alla business unit Made In Dignity, Altromercato diventa un partner strategico anche per le grandi industrie alimentari che possono dar vita a progetti di Corporate Social Responsability e, attraverso l’acquisto delle sue materie prime (zucchero, caffè e cacao), partecipare alla costruzione di filiere etiche, dirette, partecipate, tracciate e sostenibili.

REPORT, e va in scena su Rai 3 l’Italia dell’espresso sbagliato: Andrej Godina ha assaggiato al Caffè degli Specchi di Trieste e che cosa ha potuto accertare?

MILANO – Bernardo Iovene e Andrej Godina insieme ad un team di addetti ai lavori coinvolti nell’inchiesta, tornano alla carica in una puntata che in tantissimi stavano attendendo da tempo. Su REPORT di Rai 3, il giornalista napoletano incontra davanti alle telecamere diversi professionisti, per mostrare, sulla rete nazionale, che cosa c’è dietro e dentro la tazzina. Senza compromessi.

Compreso l’olio dei chicchi irranciditi. Il purge, grande sconosciuto. A volte persino considerato come un passaggio superfluo. Una diceria – più di un barista addirittura lo sostiene e con convinzione – messa in giro.

Si inizia ancora una volta a Napoli con le macchine a leva – REPORT c’era già passato 5 anni fa – del Gran Caffè Gambrinus. Passando per Firenze, Bologna, Milano, un saltino persino in Croazia.

Dove le macchine professionali rigorosamente italiane sono pulite e il caffè è trattato bene. Per poi arrivare a Trieste, altro punto nevralgico quando si parla di chicchi, tostati e non, in un altro bar storico italiano: il Caffè degli Specchi.

La domanda delle domande: e qui, Andrej Godina, come giudicherà l’espresso?

REPORT, 2024: il giudizio severo

Dividerà molto anche questo appuntamento su Rai 3, esattamente com’era successo la prima volta, nel 2019, perché il palato di Andrej Godina colpisce ancora e duramente. Le argomentazioni non mancano, e forse faranno riflettere i futuri avventori su quello che stanno bevendo e pagando al di là dell’indiscutibile esperienza di sorseggiarsi un espresso in Piazza Unità d’Italia 7.

Al Caffè degli Specchi il tempo sembra essersi fermato ma anche già andato verso il futuro. Qua si era parlato dell’uso di camerieri robotici per ottimizzare il servizio ai tavoli e abbattere una delle voci di spesa più importanti per i gestori, il personale.

Ma il caffè, l’espresso? Parlano Andrej Godina, Fabio Verona, Arianna Mingardi, Edy Bieker, Francesca Bieker, Andrea Antonelli, Caffè Passalaqua, Stefano Toppano di Oro Caffè, Leonardo Lelli, Omar Zifarich e Mario Rubino presidente di Kimbo

Il servizio di REPORT non lascia molto alla fantasia. I baristi che imparano il mestiere direttamente dietro al bancone: “La formazione è solo sul campo”, dicono. Con tutti i limiti del caso.

L’essere professionista diventa una faccenda da autodidatta. Con l’uso di caffè macinato non sul momento, conservato già ossidato e invecchiato in contenitori aperti. Miscele senza origine e varietà.

Anche Fabio Verona compare nella puntata. Il responsabile formazione Costadoro spiega alcuni errori che ammazzano il caffè: “Tostandolo scuro si riesce a nasconderne i difetti”. E Dario Ciarlantini, formatore e consulente, usa il termine “rancido”.

Così fanno Arianna Mingardi, titolare di Amigos Caffè e presidente dell’Associazione caffè Trieste e l’esperto di caffè Edy Bieker, insieme alla figlia Francesca Bieker, giudice internazionale e fondatrice del progetto di formazione Grip.

Si unisce al coro di esperti Andrea Antonelli di pulyCaff e vengono interpellati anche i titolari di Caffè Passalacqua che, messi di fronte alle immagini di come viene trattato il loro prodotto nei bar, hanno indicato gli sbagli dei baristi.

Partecipa anche Leonardo Lelli, torrefattore, che descrive i chicchi oleosi come “un caffè morto, una porcheria”.

Altro roaster, Stefano Toppano, di Oro Caffè di Tavagnacco (Udine), che torna a parlare del concetto di ossidazione.

Omar Zidarich, interviene da presidente del Gruppo italiano torrefattori caffè: “La chiamerei incuranza” così per definire quello che si trova spesso nei bar.

Vicino ad una macchina espresso a leva, Mario Rubino, presidente di Kimbo, parla di gusto tipicamente napoletano: “Qui si ama un caffè tostato molto scuro, arruscato”. E aggiunge un approfondimento sulle papille gustative del cittadino partenopeo che percepiscono l’espresso in maniera diversa, per via della genetica.

Continua Mario Rubino: “Il problema è la sciatteria, non viene pulito il filtro e il macinadosatore del caffè. Sono aspetti basilari. Qui stiamo istruendo anche i consumatori finali e se tutti dicessero al barista che sta sbagliando, lui stesso obtorto collo, cambierà”.

Nel tempio del Caffè Segafredo Zanetti – lo stesso usato dal Gambrinus di Napoli – il Caffè degli Specchi di Trieste: Andrej Godina all’assaggio

Aperto nel 1839, Riccardo Faggiotto il titolare, racconta la miscela 90% Arabica che descrive come top di gamma.

Godina e la sua analisi sensoriale: “La crema c’è. Si avverte un sentore di pane tostato leggermente bruciacchiato, al palato molto ruvido, astringente, amaro, un pochino di dolcezza, aromi di muschio, terra bagnata, copertone d’automobile. Sentore di alcuni Robusta lavorati male, tipicamente degli africani, retrogusto di liquirizia. Non di grandissima qualità.” osserva Godina.

Infine Christian Tirro, trainer della Segafredo Zanetti Academy replica con una tazzina preparata con lo stesso caffè di Trieste e sul momento, nel flagship di Bologna: “Io il copertone non lo sento – sostiene -, come non sento il chimico e il sottobosco, ma caramello, cioccolato, un amaro non invadente. Mi dica se le piace”.

Il giornalista Bernardo Iovene, autore dell’inchiesta, onestamente riscontra un po’ di astringenza. “L’ha finito, però”, fa notare Christian Tirro.

Il contenuto della puntata di REPORT con Andrej Godina dedicata all’espresso, è interamente disponibile su Raiplay a questo link.

 

Il Cimbali Group ha designato Frédéric Thil nuovo direttore generale: “Sono molto orgoglioso”

BINASCO (Milano) – Da ottobre 2024, Frédéric Thil è il nuovo direttore generale di Cimbali Group. Con una lunga e consolidata esperienza nel settore B2C maturata in ruoli di crescente responsabilità all’interno di multinazionali anche di proprietà familiare, Frédéric Thil guiderà l’azienda nello sviluppo di un business plan strategico per l’ulteriore espansione nel settore delle macchine per caffè.

“Siamo particolarmente lieti che Frédéric abbia accettato la nostra sfida. Grazie alla sua comprovata esperienza professionale Frédéric potrà supportarci nel processo di internazionalizzazione che abbiamo avviato ormai da tempo” commenta il presidente di Cimbali Group, Maurizio Cimbali.

“Sono molto orgoglioso di questo nuovo incarico e della fiducia ricevuta dalla famiglia Cimbali. Quando li ho conosciuti sono rimasto colpito dalla loro passione e determinazione ad accrescere continuamente il valore del capitale umano all’interno del gruppo, che è diventato un riferimento del Made in Italy nel mondo. Dato il mio background, sono molto sensibile all’aspetto familiare, all’awareness dei brand e soprattutto alla dimensione internazionale. Mi auguro dunque di poter mettere la mia esperienza al servizio di una realtà che è ormai diventata globale, pur mantenendo il proprio imprinting fortemente italiano” commenta Frédéric Thil.

Thil aggiunge: “Il mercato delle macchine da caffè si sta evolvendo in modo significativo e le geografie distanti rappresentano una quota di mercato rilevante su cui dobbiamo essere in grado di soddisfare le esigenze dei nostri clienti, con un occhio sempre puntato sulla sostenibilità ambientale e sociale. La sfida è importante ma emozionante”.

Frédéric Thil, laureato in matematica, inizia la sua carriera nel 1987 nel settore dei beni di largo consumo. In Unilever ricopre i ruoli di Responsabile clienti regionali e National Account Manager. Nel 2001 entra in Ferrero come Direttore Nazionale Grandi Clienti, poi Direttore Commerciale in Ferrero Francia e nel 2008 ne diventa Direttore Generale. Nel 2013 è nominato Amministratore Delegato di Ferrero S.p.a Italia, ruolo che ricopre fino al 2016, quando si trasferisce in Lussemburgo come Executive Director Travel market e Food service. Dal 2020 al 2024 è presidente della società Thil Consulting, supportando PMI e startup nello sviluppo di business plan.

Nel 2014 il Presidente della Repubblica Francese gli ha conferito l’onorificenza di “Chevalier de la Légion d’Honneur” per le responsabilità sociali e i meriti conseguiti durante il periodo alla guida della Ferrero Francia.

La scheda sintetica di Cimbali Group

Cimbali Group è tra i principali produttori di macchine professionali per caffè e bevande a base di latte e di attrezzature dedicate alla caffetteria. Il Gruppo, di cui fanno parte i brand La Cimbali, Faema, Slayer e Casadio, opera attraverso tre stabilimenti produttivi in Italia e uno negli Stati Uniti (a Seattle, dove vengono prodotte le macchine a marchio Slayer), impiegando complessivamente circa 700 addetti.

L’impegno del Gruppo per la diffusione della cultura del caffè espresso e per la valorizzazione del territorio si è concretizzato nel 2012 con la fondazione del MUMAC – Museo della Macchina per Caffè, la prima e più grande esposizione permanente dedicata alla storia, al mondo e alla cultura delle macchine per il caffè espresso situata all’interno dell’headquarter di Cimbali Group a Binasco. MUMAC ospita MUMAC Academy, l’accademia della macchina per caffè di Cimbali Group, centro di formazione, divulgazione e ricerca.