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domenica 04 Maggio 2025
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Da Paola Goppion, il commento sui rincari: “Ma a noi torrefattori resta ancora tanto da realizzare”

MILANO – Il contesto critico in cui versa tutto il settore caffeicolo da qualche tempo a questa parte è ben conosciuto tra gli addetti ai lavori e ormai anche dai consumatori, che vedono spesso gli effetti dei rincari di materie prime, trasporti, direttamente sul prezzo della loro tazzina al bar. Tra i torrefattori che si sono espressi su questi temi, si espone anche Paola Goppion, dell’omonima azienda che ha la sede a Preganziol in provincia di Treviso.

Goppion: “Leggendo le diverse interviste fatte ai colleghi torrefattori, ho trovato molti commenti validi e condivisibili.”

“Credo che sia stato detto molto sin qui. Del resto il tema resta che, per realizzare una (buona) tazzina di caffè, tutti noi dovremo affrontare un bel po’ di difficoltà nell’anno nuovo, stringendo i denti.

È difficile infatti sopportare gli aumenti che stiamo subendo e arduo farne carico al di fuori della torrefazione. Il bar ha dovuto già affrontare una fase critica vita nel post Covid e continua a viverla oggi per via della carenza di personale, degli affitti alti, del rincaro dei prodotti e del mancato aumento degli stipendi in generale.

Dall’altra parte, la grande distribuzione fa fatica a trasferire gli aumenti sullo scaffale e questo anche perché il consumatore ha modificato le sue abitudini di consumo. È uno scenario difficile e in continua trasformazione, certamente non sgombro da preoccupazioni.

Come torrefattori, nonostante il momento sia davvero difficile, ci resta moltissimo da fare. Innanzitutto, costruire valore attorno al prodotto e coltivare i talenti professionali.

Raccontare al consumatore come, nonostante tutto, lavoriamo e selezioniamo il caffè, quali sono le nostre scelte e in cosa crediamo realmente, come operano le persone nelle nostre aziende.

Come produttori abbiamo molta responsabilità e siamo chiamati oggi più che mai ad essere autentici. In questo modo costruiremo un rapporto di fiducia con il territorio nel quale operiamo in uno scambio di dare e ricevere continuo.

In qualità di torrefattori italiani abbiamo dalla nostra parte la storia del caffè che ha fatto il giro del mondo, passando attraverso le nostre porte e grazie alla nostra creatività, diventando immensi esempi valoriali e modelli di consumo.

Dobbiamo crederci sempre di più, raccontare valore ed esperienza, essere moderni e coltivare attorno al caffè – attraverso il buon saper fare – una vera consapevolezza del sapore, delle cose buone e dello stile italiano.’’

Mercati del caffè: ecco perché ci vorranno anni affinché il ciclo rialzista possa realmente invertirsi

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MILANO – Fine settimana di consolidamento per i mercati del caffè. Nella seduta di venerdì 13 dicembre, le due borse hanno chiuso con esiti opposti: in ribasso New York; in lieve rialzo Londra. Il contratto per scadenza marzo dell’Ice Arabica ha perso 175 punti (-0,5%) terminando a 319,50 centesimi. Il contratto per scadenza marzo dell’Ice Robusta si è rivalutato invece di $32 chiudendo a 5.184 dollari, in ulteriore ripresa dello 0,6%.

Sul diverso andamento delle due piazze hanno inciso anche i dati sulle scorte certificate: ai massimi degli ultimi 2 anni e mezzo per New York e ai minimi degli ultimi 7 mesi e mezzo (appena 36.740 tonnellate) per Londra.

Mercati del caffè all’onore delle cronache nei media internazionali: i massimi storici raggiunti nelle ultime settimane, senza prospettive immediate di una significativa inversione di tendenza, sono ormai argomento popolare non soltanto per addetti ai lavori

Perché le conseguenze del ciclo rialzista di cui siamo testimoni ogni giorno nei nostri articoli e commenti cominciano a farsi sentire sempre più nelle tasche dei consumatori di tutto il mondo, tra i ritocchi ai listini già annunciati o attuati e i rincari ancora più consistenti che si preparano per il nuovo anno.

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Eureka apre la Mignon Factory, lo stabilimento dedicato agli iconici macinacaffè, e presenta tre nuovi modelli

SESTO FIORENTINO (Firenze) – Conti Valerio Srl inaugura la nuova Mignon Factory, un avveniristico stabilimento produttivo completamente dedicato alla produzione degli iconici macinacaffè di ultima generazione concepiti e progettati per il canale prosumer. Accanto al nuovo show room aperto lo scorso giugno, vera e propria sala polifunzionale che attrae ogni giorno professionisti e amanti del caffè a livello internazionale, Mignon Factory rappresenta un ulteriore tassello dell’ambizioso piano di sviluppo aziendale che prevede, al suo completamento, il raddoppio dello storico stabilimento di Sesto Fiorentino, e la realizzazione di una vera e propria grinder valley toscana, alle porte di Firenze.

“Con questo investimento, la Conti Valerio punta a implementare il mercato per i coffee lovers domestici, ma anche per i professionisti che cercano la giusta attrezzatura per la propria offerta specialty – spiega Maurizio Fiorani, managing director della Conti Valerio – La linea Mignon, infatti, grazie alle sue performance professionali combinate alle ridotte dimensioni rappresenta un best seller e un benchmark di riferimento del segmento prosumer internazionale: Germania, Nord America, UK e Medio Oriente saranno i mercati su cui punteremo maggiormente, realtà in cui già oggi il marchio Eureka è un trend setter affermato”.

fiorani eureka
Maurizio Fiorani, managing director della Conti Valerio (immagine concessa)

Già declinata in più di 20 diverse soluzioni, realizzate per rispondere alle esigenze e preferenze dei vari mercati in cui l’azienda è presente, dalle performance iper-automatizzate e velocissime a quelle più semplificate, attente a una macinatura più slow, negli ultimi anni la linea Mignon ha avuto un vero e proprio boom di richieste, in particolare sulle piattaforme di e-commerce.

Zero 65 All Purpose (immagine concessa)

“Dai primi periodi del Covid, è aumentato vertiginosamente il desiderio di rivivere in casa il piacere del caffè preparato al bar – continua Fiorani – Infatti c’è stato un generale exploit dell’attrezzatura destinata a dei veri coffee corner domestici. Un fenomeno trasversale che in parte ha interessato anche l’Italia e che noi siamo stati in grado di anticipare avendo da sempre riconosciuto grande importanza agli investimenti in tecnologia e performance”.

I nuovi modelli di macinacaffè della linea Mignon

Nelle nuove linee produttive saranno tre i nuovi modelli ora disponibili sul mercato, dopo il successo raccolto nel lancio di giugno a Copenaghen, in occasione dell’ultima edizione del World Of Coffee.

Libra 65 All Purpose (immagine concessa)

Da oggi, entrambi i brand di punta dell’azienda fiorentina, Eureka 1920 e Eureka ORO, si arricchiscono con Libra 65 All Purpose e Zero 65 All Purpose da un lato, e Single Dose Pro dall’altro, in un ulteriore avanzamento tecnologico che fa leva sulla versatilità dello stile di macinatura e sulla riduzione totale della ritenzione, garantendo zero sprechi.

La scheda sintetica di Conti Valerio

Fondata nel 1920 dall’imprenditore toscano Aurelio Conti, Conti Valerio Srl, con i marchi di punta Eureka 1920 ed Eureka ORO, oggi rappresenta l’avanguardia dei macinacaffè e macinadosatori per il canale professionale e per la casa.

L’azienda di Sesto Fiorentino (Firenze) ha registrato nel 2023 un fatturato di 56,5 milioni di euro derivante per il 98% dalle attività export e oltre 200.000 macinacaffè prodotti. Eureka investe il 5% del fatturato annuo in ricerca e sviluppo e nel biennio 2018 al 2024 ha depositato 8 nuovi brevetti tecnologici ed ha ampliato la gamma con nuove linee che fanno leva su tecnologia e design. Con oltre cento dipendenti diretti, l’azienda vanta un’età media delle risorse umane pari a trentacinque anni.

Antica Tostatura Triestina, nuovo socio al 20% con 1,5 milioni e Gaeasolution Corporation venderà caffè in Corea del Sud

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È stato stipulato un accordo da 1,5 milioni per la società Antica Tostatura Triestina dell’imprenditore Francisco Blasini specializzata nella produzione di miscele ottenute da tostature a legna. Il nuovo socio venderà il caffè in Corea del Sud. Leggiamo di seguito la prima parte dell’articolo pubblicato sul portale d’informazione Il Nord Est.

L’accordo tra Antica Tostatura Triestina e Gaeasolution Corporation

TRIESTE – Trieste si conferma un territorio in grado di attrarre investimenti esteri da tutto il mondo. In uno scenario industrial-finanziario nel quale si intrecciano la globalizzazione, i bei nomi del family business italiano e il saper fare con eccellenti tradizioni artigianali del made in Italy.

Nei giorni scorsi c’è infatti stato un interessante accordo che ha visto formalizzare l’aumento di capitale riservato da parte dell’Antica Tostatura Triestina a favore di Gaeasolution Corporation, società di Seul del gruppo Gaeasoft In corporation e nella quale opera Oasis Market.

L’intesa è stata firmata nello studio del notaio Nicolò Mustacchi: oltre al proprietario dell’azienda giuliana, il cittadino venezuelano di origini italiane Francisco Blasini, c’erano l’avvocato d’affari e presidente dell’Antica Tostatura Triestina, Federico Pastor; Wooho Choi, referente della società Gaeasolution Corporation e il commercialista Pietro Gurian.

Sotto l’aspetto finanziario, l’operazione ha visto la Srl di Trieste deliberare un aumento di capitale sociale con un cospicuo sovrapprezzo azioni: a conti fatti i coreani hanno acquisito il 20% della società versando 1,5 milioni di euro. Questo significa che la società italiana è stata valorizzata 7,5 milioni di euro.

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Carinaro (Caserta): scoppia un enorme incendio nel capannone della torrefazione Cuore nero caffè

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CARINARO (Caserta) – Sabato 14 dicembre un vasto incendio si è sviluppato all’interno di un capannone per la produzione di caffè della Torrefazione Cuore nero caffè che si trova nella zona industriale nel comune di Carinaro. I Vigili del fuoco del Comando provinciale di Caserta, come riportato dal Giornale di Marcianise, sono stati impegnati dalle 15:30 ad estinguere le fiamme.

L’incendio a Carinaro

Tre squadre hanno lavorato incessantemente per domare l’incendio: una dalla sede centrale del Comando, una dal distaccamento di Marcianise e una da Aversa.

Lo spegnimento dell’incendio (immagine: Vigili del fuoco)

L’incendio ha creato più di un problema ai cittadini con nuvole di fumo nero che hanno oscurato il cielo generando preoccupazioni relative anche alla salute.

Inoltre sono intervenute in supporto alle squadre quattro autobotti: una dalla sede del Comando, una dal distaccamento di Aversa, una dal Comando di Napoli ed un’autobotte dal Comando di Salerno.

L’enorme autoscala in azione per circoscrivere le immagini dall’alto (immagine: Vigili del fuoco)

Per contenere ulteriormente il problema, è stata utilizzata un’autoscala del Comando di Caserta per lo spegnimento dell’incendio dall’alto.

Ddl Lavoro: Fipe soddisfatta per la conclusione dell’iter parlamentare

ROMA – Il Senato ha da poco approvato in via definitiva il Ddl Lavoro, un provvedimento corposo che dopo un lungo iter parlamentare dovrà essere pubblicato in Gazzetta Ufficiale per entrare in vigore. Si tratta di un provvedimento che contiene un insieme di interventi, tra i quali si evidenziano: norme in materia di assenze ingiustificate, interpretazione sul lavoro stagionale, misure in materia di apprendistato e valorizzazione dei percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento.

Il presidente di Fipe Confcommercio Lino Enrico Stoppani esprime la propria soddisfazione per la conclusione dell’iter parlamentare:

“Accogliamo con favore le novità introdotte dal Ddl Lavoro e in particolare apprezziamo il chiarimento in materia di lavoro stagionale che abbiamo sostenuto e condiviso.

Tale interpretazione è quanto mai provvidenziale per superare ogni possibile rischio di contenzioso e di messa in discussione di un sistema di contrattazione collettiva che storicamente riconosce il lavoro stagionale come una delle fattispecie tipiche del lavoro nei pubblici esercizi.

È necessario ribadire la validità di un sistema consolidato di relazioni sindacali come quello presente nei pubblici esercizi che vede la Fipe come firmataria del terzo CCNL più applicato in Italia, tra l’altro rinnovato da poco e, quindi, risultato di un modello di relazioni sindacali che deve essere preservato e rafforzato”.

Sigep Vision: assunzioni nella ristorazione ottimizzate con soluzioni HR basate sul cloud

La carenza di candidati e di personale nel settore delle ristorazione pone gli operatori in una costante modalità di assunzione, con un aumento dei costi sia in termini di tempo che di denaro. Tuttavia gli strumenti di gestione delle risorse umane basati sul cloud offrono una soluzione automatizzando molte fasi manuali, rendendo il processo di assunzione più rapido ed efficiente. Leggiamo di seguito l’approfondimento sul tema pubblicato sul sito di Sigep.

Le soluzioni HR sul cloud

MILANO – L’industria dell’ospitalità si trova ad affrontare una grave carenza di personale, con gli operatori di tutto il mondo che lottano per tornare ai livelli occupazionali precedenti alla pandemia.

Secondo il report “Labour shortages and surpluses in Europe 2023”, pubblicato da EURES (European Employment Services) nel 2024, 17 Paesi europei registrano una grave carenza di camerieri, mentre 16 segnalano una carenza di cuochi. Negli Stati Uniti, il Bureau of Labor Statistics prevede che l’industria della ristorazione sperimenterà la sua maggiore crescita occupazionale entro il 2031, ma i livelli di personale rimarranno comunque al di sotto dei dati pre-COVID.

La carenza di candidati, unita all’elevato turnover dei dipendenti, pone gli operatori in una costante modalità di assunzione, con un aumento dei costi sia in termini di tempo che di denaro.

Gli strumenti di gestione delle risorse umane basati sul cloud offrono una soluzione automatizzando molte fasi manuali, rendendo il processo di assunzione più rapido ed efficiente. In questo articolo esploreremo tre aree specifiche in cui questi strumenti hanno un impatto importante.

Assunzione

Il tradizionale flusso di reclutamento del personale- raccolta di CV, screening dei candidati e telefonate per fissare i colloqui – è spesso troppo inefficiente per l’ambiente frenetico del foodservice, soprattutto per gli operatori che gestiscono più sedi.

Il processo comporta spesso ritardi e comunicazioni inefficienti tra HR, i responsabili delle assunzioni e i candidati. È inefficiente specialmente per i candidati più giovani, nativi digitali di età inferiore ai 25 anni, che rappresentano oltre il 17% della forza lavoro del settore alberghiero e della ristorazione (rispetto al 7,6% dell’economia generale) e che si aspettano un’esperienza di assunzione agile e digital-first.

Le moderne app di recruiting basate sul cloud possono rendere il processo più efficiente aiutando a:

Fare uno screening delle candidature

Invece di inviare i CV sui siti web delle agenzie di lavoro, i candidati compilano un modulo di candidatura con domande mirate. Se si trovano al ristorante, scansionano un codice QR che li collega al sito web del ristorante. Le risposte vengono automaticamente valutate, filtrate e organizzate per facilitare l’esame da parte dei responsabili delle assunzioni.

Coinvolgere i candidati

Dopo la candidatura, il sistema invia risposte automatiche via SMS, mentre i manager possono inviare ulteriori messaggi manualmente, se necessario.

Organizzare i colloqui

Invece di chiamare da numeri sconosciuti, i manager condividono via SMS i link per la programmazione dei colloqui, consentendo ai candidati di selezionare le fasce orarie più convenienti direttamente da un calendario. Questo approccio riduce i no-show e migliora l’esperienza dei candidati.

Per esempio, Workstream è una piattaforma di assunzione che automatizza gran parte del processo di reclutamento. Utilizzando una logica di screening intelligente, fa avanzare i candidati qualificati alla fase del colloquio, bloccando al contempo le ricandidature non qualificate.

La piattaforma invia ai candidati i link agli slot disponibili in calendario e i promemoria automatici per ridurre al minimo la mancata presentazione. I manager possono personalizzare i flussi di lavoro per regolare la durata e il formato dei colloqui e tenere traccia dei progressi di ciascun candidato.

Un franchisee di Burger King che utilizza Workstream è riuscito a semplificare e snellire il processo di assunzione. In precedenza, i manager dovevano controllare manualmente le candidature, seguirle e organizzare i colloqui. Ora i candidati possono programmare da soli i colloqui, riducendo il back and forward. L’automazione ha permesso ai manager di coprire i ruoli più velocemente, di migliorare l’esperienza dei candidati e di coinvolgere maggiormente i nuovi assunti.

Programmazione dei turni

Nel settore del foodservice, la programmazione dei turni è l’elemento molto importante per un ambiente di lavoro produttivo e positivo. Costruirlo è un complesso gioco di equilibri tra esigenze aziendali, preferenze dei dipendenti e cambiamenti imprevisti. Spesso è un compito scoraggiante per i manager, in quanto richiede molto tempo ed è soggetto a errori, soprattutto quando si utilizzano fogli di calcolo.

Per creare orari efficaci, i manager devono considerare per ciascun turno:

Disponibilità dei dipendenti: monitoraggio delle ore settimanali minime e massime, oltre alla disponibilità individuale.

Previsione del fabbisogno di personale: anticipare il volume dei clienti e il carico di lavoro.
Conformità alle leggi: rispettare le normative, come ad esempio le ore massime per i minori.

Il programma deve anche essere chiaro, avere il giusto equilibrio di esperienza del personale ed essere sufficientemente flessibile per i cambiamenti dell’ultimo minuto dovuti a cambi di turno o a chiamate per malattia.

7shifts è un esempio di applicazione basata su cloud che fornisce ai gestori di ristoranti un sistema di creazione dei turni con il drag-and-drop. Il programma aggiornato viene pubblicato in tempo reale attraverso un’app mobile, dove i dipendenti possono visualizzare i turni, vedere con chi lavoreranno, aggiornare la propria disponibilità, richiedere cambi, ferie o altre modifiche.

La catena globale di bubble tea Chatime ha adottato 7shifts nelle sue 75 sedi canadesi per centralizzare i dati di pianificazione e migliorare le previsioni di vendita. I risultati sono stati orari e gestione dei team più efficienti e costi del lavoro più bassi.

Uno degli aspetti più impegnativi della creazione di un orario corretto è la previsione del volume di clienti per ogni turno. Se il personale è troppo poco, il servizio clienti ne risente e i dipendenti devono affrontare carichi di lavoro eccessivi; se è troppo numeroso, i costi aumentano inutilmente.

7shifts si integra con i sistemi POS per prevedere il fabbisogno di personale in base ai dati storici delle vendite, mentre lo strumento di Fourth, basato sull’intelligenza artificiale, utilizza anche la domanda dei clienti e altri fattori chiave. Lo strumento dispone anche di un ciclo di feedback che confronta i risultati previsti con quelli effettivi per migliorare la precisione.

Il birrificio Lancaster, che utilizza l’Intelligent Scheduling di Fourth per prevedere la domanda e ottimizzare l’impiego della manodopera, ha ridotto i costi del lavoro nonostante gli aumenti salariali e ha migliorato il rapporto vendite/ore di lavoro.

Feedback dei dipendenti

Le organizzazioni che chiedono attivamente un feedback regolare ai dipendenti hanno tre volte più probabilità di raggiungere o superare gli obiettivi finanziari rispetto a quelle che non lo fanno. La raccolta di feedback aiuta a scoprire i problemi, grandi e piccoli, consentendo ai manager di affrontarli in modo proattivo. Inoltre, dimostra ai dipendenti che le loro opinioni e il loro benessere sono importanti, il che rafforza il coinvolgimento e la fidelizzazione.

Workstream, ad esempio, distribuisce automaticamente vari sondaggi tra i dipendenti per raccogliere feedback, monitorare il sentiment dei dipendenti e ottenere informazioni dal personale in uscita dall’azienda, mentre 7shifts ha una funzione di messaggistica e feedback in cui i dipendenti e la direzione possono comunicare attraverso l’app senza utilizzare il numero di telefono personale.

Mentre il settore cerca soluzioni strutturali alla carenza di personale, le applicazioni HR basate su cloud consentono agli operatori del settore del foodservice di assumere e gestire i lavoratori in modo più efficiente. Questo, a sua volta, crea una prima migliore impressione sui candidati e un’esperienza lavorativa più soddisfacente per i dipendenti, aumentando la fidelizzazione.

Courmayeur: riapre il Caffè della Posta, il locale fondato nel 1911

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Il Caffè della Posta, storico locale nel cuore di Courmayeur, ha riaperto le porte al pubblico il 14 dicembre 2024. Fondato nel 1911 da Flavio e Luisa Guichardaz, torna a nuova vita grazie a una nuova gestione appassionata che unisce tradizione e non poche novità. Leggiamo di seguito la prima parte dell’articolo di Vivian Petrini per il portale Cibo Today.

La riapertura del Caffè della Posta

COURMAYEUR – “Restituire alla città un luogo storico è più importante che costruirne di nuovi”, afferma Marcello Forti, uno dei nuovi soci del Caffè della Posta di Courmayeur che è riaperto al pubblico sabato 14 dicembre 2024. Questo principio guida la rinascita del celebre locale, simbolo della storia e della socialità di una delle mete turistiche di montagna più apprezzate in Italia.

Aperto per la prima volta nel 1911 è stato per oltre un secolo il fulcro di incontri, racconti e ospitalità. Dopo un breve periodo di chiusura, torna con un obiettivo chiaro: ripristinare il suo ruolo iconico, valorizzando ciò che già esiste ma rinnovandosi nella proposta.

Un secolo di storia e ospiti illustri

Flavio e Luisa Guichardaz decisero di aprire il primo caffè-drogheria della cittadina nel 1911, proprio accanto all’ufficio postale e alla fermata della corriera, che diventò subito un luogo di ritrovo della cittadina.

Dalla fine della Seconda Guerra Mondiale, con il calore del suo camino quattrocentesco e il soffitto a cassettoni del Seicento, il Caffè della Posta ha accolto personalità di spicco come Errol Flynn, i principi Torlonia, e persino il re Farouk. Passato negli anni in mano a diverse gestioni, è rimasto un punto di riferimento per i turisti di tutto il mondo, fino alla chiusura temporanea nel marzo 2024. Ora, dopo un accurato restyling che mantiene intatto il suo fascino originale, il Caffè è pronto a scrivere un nuovo capitolo della sua lunga storia.

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Parigi: aperto il bar Proost specializzato nei dolci tipici madeleine

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Nel cuore dell’11° arrondissement, in rue Popincourt, Parigi, ha aperto i battenti la caffetteria Proost in cui è possibile gustare biscotti, mochi e madeleine, dolcetti francesi dalla tipica forma a conchiglia, senza tralasciare l’offerta dedicata al caffè. Leggiamo di seguito la prima parte dell’articolo di Alexandre Lasry pubblicato sul portale d’informazione Paris Secret.

L’apertura del bar Proost a Parigi

PARIGI – Ecco un consiglio per tutti i golosi e i nostalgici: nel cuore dell’11° arrondissement è stato aperto un locale fatto apposta per voi. A metà strada tra una caffetteria e un bar di madeleines, Proost ha deliziato gli abitanti del quartiere con il suo concept e le sue gustose ricette fin dalla sua apertura. Se volete rivivere la vostra infanzia come Marcel, scoprendo sapori da tutto il mondo, recatevi in rue Popincourt per scoprire questo nuovo locale.

Biscotti, mochi o ceci: gli indirizzi che celebrano un prodotto di punta sono di gran moda. In questo senso, Proost, come suggerisce il nome, ha scelto la madeleine come piatto preferito.

Un grande classico della merenda, qui sublimato nella sua versione più classica, ma anche abbinato a sapori di tutto il mondo. Preparate a mano ogni giorno, le deliziose madeleine sono realizzate con ingredienti di qualità provenienti dalla Francia e dal Marocco.

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Cioccolato Gourmet presenta i cioccolatini Diamanti con la versione al caffè

MILANO – Cioccolato Gourmet propone i nuovi Diamanti, gli iconici cioccolatini che nella forma ricordano la gemma più desiderata tornano in una versione ancora più sfiziosa per rendere sfavillante la magia delle feste di fine anno. Il marchio ideato dai fratelli Alberto e Tancredi Alemagna che con T’a Milano hanno saputo far incontrare la tradizione familiare dell’alta pasticceria milanese con la ricerca e l’innovazione, presenta tre cioccolatini dai morbidi ripieni finemente lavorati dai maître chocolatiers di Cioccolato Gourmet.

I Diamanti di Cioccolato Gourmet

Le dodici praline artigianali proposte in un packaging ancora più ricercato, dalle tonalità a contrasto, svelano irresistibili combinazioni fra il rivestimento al cioccolato e il morbido cuore.

Il cioccolato bianco è abbinato al dolce e delicato caramello, quello al latte stupisce con l’intenso ripieno di gianduia, il cioccolato fondente total black 55% si combina armoniosamente con il gusto intenso del caffè.

Pensati per regalare attimi di felicità e come originali cadeaux i nuovi Diamanti di Cioccolato Gourmet sono dei veri e propri capolavori di gusto.