mercoledì 10 Aprile 2024
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Maurizio Cimbali riceve la chiave: ora è anche cittadino onorario di Binasco

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BINASCO (Milano) – Doveva essere soltanto la serata di inaugurazione della nuova library del MUMAC, il Museo della macchina per caffè, la seconda al mondo per numero di libri dedicati al caffè. Library presentata anche da un atto unico messo in scena da un gruppo di attori.

Invece la cerimonia e lo spettacolo sono stati preceduti da un momento istituzionale, una cerimonia inattesa che ha reso felice Maurizio Cimbali, presidente del Gruppo Cimbali, numero uno tra i costruttori delle macchine per caffè.

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Si perché Maurizio Cimbali è da ieri sera cittadino onorario di Binasco – la città di cui ora possiede anche la simbolica chiave -, la città, dove il 20 aprile 1963 fu inaugurato il primo stabilimento Cimbali nella zona. Un territorio che Cimbali conosce benissimo perché già negli anni ’60 lo studiava per una tesina per l’Università Cattolica.

Sono passati 53 anni e lo ha voluto ricordare il sindaco di Binasco Riccardo Benvegnù ( a destra nella FOTO) che ha consegnato l’onorificenza, accompagnandola con sentite parole di ringraziamento all’imprenditore che tanto ha voluto investire nel territorio del comune.

Una valenza economica che il sindaco non ha mancato di ricordare. Sottolineando come i successi del gruppo Cimbali rendono orgogliosa tutta la comunità di Binasco.

Ma torniamo all’inaugurazione della library perché l’inaugurazione c’è stata e da oggi sono a disposizione più di 1.000 e tutti dedicati esclusivamente al caffè, suddivisi ordinatamente in 10 categorie.

Non è tutto perché il gruppo Cimbali ha consegnato alla library un gran numero di progetti originali di macchine professionali, molte delle quali esposte al MUMAC, compresi quelli dei brevetti. Tutto è destinato a diventare materia di studio e approfondimento per molti studenti e non soltanto.

Un’operazione che non ha eguali in Italia.

Si tratta di un’operazione che affianca il MUMAC, un’operazione culturale che non ha eguali in Italia, e che è sicuramente destinata a ripetere il successo del museo della macchina per il caffè professionale. Un unicum sempre più visitato.

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