mercoledì 10 Aprile 2024
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Starbucks a Bergamo e Orio al Serio, la pasticceria sarà di Nicole Maringoni

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BERGAMO – In Piazza Cordusio, alla Reserve roastery che ancora oggi non ha visto esaurirsi le file all’ingresso, il menù d’eccellenza porta il nome di Princi. Le nuove aperture più canoniche del marchio americano della Sirena, sono già cominciate. Prima in Corso Garibaldi e adesso in cantiere, Malpensa, Bergamo e tante altre, di cui abbiamo ampiamente discusso. Di queste inaugurazioni dal sapore più internazionale, si occupa Percassi. Ma chi gestirà la coccola per il palato da accompagnare al caffè americano e al frappuccino è un’altra pasticceria rinomata a Bergamo. Nicole Maringoni ha visto stravolta la sua vita, soprattutto lavorativa, nell’aver visto selezionata la sua attività di famiglia, la Ol Pastissèr, per la partnership con la creatura di Howard Schultz. Vediamo dunque la sua reazione, testimoniata dall’articolo uscito su bergamo.corriere.it, di Donatella Tiraboschi.

Maringoni: “una collaborazione nata per caso”

«Il bello è che tutto è nato per un equivoco». Nicole Maringoni, 31 anni, è divertita nel ricordare l’episodio che, qualche mese fa, ha segnato una svolta del tutto inattesa all’imprenditoria dolciaria di famiglia.

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Ol Pastissèr, uno degli asset di papà Ezio (conosciuto anche per l’attività edile), è infatti il fornitore della pasticceria di Starbucks. Il marchio americano di caffè portato in Italia da Antonio Percassi. «Era stato suo figlio Matteo a contattarci per offrirci spazi commerciali a Oriocenter e a Bergamo. Siete interessati? Ci aveva chiesto. Per la verità non lo eravamo. Ma per un fraintendimento, pensando forse che lo fossimo, un giorno ci sono venuti a trovare i suoi manager, tra cui Roberto Masi».

Il managing director di Starbucks Italy ha dato un’occhiata nel locale di Clusone

Di 500 metri quadrati, aperto sei anni fa — (l’altro Pastissèr si trova a Gazzaniga) lanciando una sorta di guanto di sfida. Che cosa potreste fare per noi? Nicole, quel guanto lo ha raccolto. Cercando di trovare il punto di equilibrio tra l’eccellenza di una produzione artigianale e l’esigenza della commercializzazione industriale.

«Non è stato per niente facile, ma alla fine ce l’abbiamo fatta» Così racconta; snocciolando la fornitura che viene portata dal laboratorio di via Balduzzi a Clusone, verso Milano.

Con il frappuccino si possono così accompagnare le brioches

«Sono diverse tipologie, produciamo poi delle piccole tortine di mele e pere, dei finger food dolci e infine pane e focacce. È una linea di laboratorio in esclusiva proprio per Starbucks».

Prodotti e abbattuti a meno 40 gradi, i dolci vengono cotti nel locale dove sono serviti. «Questo è il primo passo — prosegue Nicole — anche perché il cliente, dopo che è stato conquistato, deve essere fidelizzato».

E anche coccolato e viziato con proposte e idee nuove. «Per questo abbiamo ingaggiato Simone Rodolfi che dall’inizio dell’anno prossimo lavorerà per noi». Rodolfi, 31 anni da Brescia, è considerato un fuoriclasse della panificazione. Mentre con il brand Daromio sempre nel 2019, Maringoni aprirà due locali a Gedda e Riad. L’Arabia Saudita chiama, Clusone risponde.

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