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Gruppo Pacorini: nel libro “Muovere merci, muovere il mondo: la famiglia, l’impresa, il contesto storico, i primi 90 anni dell’azienda” di Trieste

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È in tutte le librerie e sulle principali piattaforme, il libro “Muovere merci, muovere il mondo – La famiglia, l’impresa, il contesto storico: i 90 anni del Gruppo Pacorini“. Lo firma il giornalista triestino Roberto Morelli, l’editore è Laterza per la collana Itinerari. Un anniversario che cadeva il 4 dicembre 2023, perché la fondazione della Bruno Pacorini risale allo stesso giorno dei 1933.

Il libro svela innanzitutto una verità che qualcuno degli addetti ai lavori ben conosce. Ma non tutti sanno che attraverso il Gruppo Pacorini, i silos (i più grandi del mondo per il caffè), le navi e i camion passa quasi metà del caffè che si beve in Italia e più del dieci per cento nel mondo: l’equivalente di più di cento miliardi di tazzine di espresso l’anno.

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In quindici capitoli, attraverso affascinanti rievocazioni storiche ricche di aneddoti, il libro racconta come l’attuale Gruppo Pacorini fu fondato nel 1933 a Trieste dal capostipite Bruno Pacorini, allora ventiquattrenne addetto alle spedizioni ricco solo di sogni e formidabile tenacia.

Pacorini, sacrifici e successo

Una storia di sacrifici accompagnati da un successo sempre più rapido che spiega come una piccola casa di spedizioni fondata a Trieste sia diventata un operatore logistico mondiale grazie ad una serie di azzeccate intuizioni. Ma non è soltanto una storia aziendale. È, naturalmente, anche l’affresco di un’evoluzione imprenditoriale a cavallo di due secoli frastagliati di eventi, sempre gestiti con lungimiranza e mai subiti.

Pacorini
Un particolare di big bag in uno dei magazzini del Gruppo Pacorini

Poi il Gruppo si è imposto lungo 90 anni di storia come uno dei più importanti operatori logistici. Prima con il radicamento nel porto di Trieste con la movimentazione delle merci e in particolare del caffè, quindi con l’apertura internazionale e lo sviluppo nel settore dei metalli e, nel corso dei decenni, con la propensione a costruire traffici piuttosto che a intercettarli.

Oggi la Pacorini è giunta alla terza generazione

I suoi silos di caffè a New Orleans e a Vado Ligure sono i più grandi al mondo per il caffè.

Il nuovo stabilimento Pacorini Silocaf credits Plurale – Lorenzo Santagada
Il nuovo stabilimento Pacorini Silocaf credits Plurale – Lorenzo Santagada

Con il piglio del giornalista e la cura dello storico, Roberto Morelli ripercorre con questo libro i primi 90 anni dell’azienda attraverso tappe fondate sull’inventiva e l’efficienza. Si tratta quindi di un volume che non può mancare nella libreria degli addetti ai lavori.

Perché racconta gli ultimi decenni di evoluzione del settore attraverso alcune delle innovazioni più azzeccate. Perché l’incredibile e rapida crescita del Gruppo Pacorini arriva da lì.

Gruppo logistico Trieste
Sacchi di caffè in uno dei magazzini Pacorini

Così la storia aziendale si fa un’affascinante storia familiare tra successi, cadute e rinascite. Sullo sfondo, le complesse vicende della città di Trieste nel contesto della storia d’Italia.

Scrive Morelli: “Il fatto è che la Pacorini seppe vedere se stessa in modo del tutto diverso da come la gran parte dei suoi concorrenti si vedevano in quello stesso contesto”.

Per cui mentre gli altri si occupavano di spostare la merce da A a B i Pacorini crearono “nuovi servizi a favore del cliente, per il tempo in cui aveva la disponibilità della merce. La domanda fu: Che cosa posso fare in più per i clienti”. La risposta portò alla creazione di valore aggiunto e servizi di grande utilità per i torrefattori.

Il Gruppo Pacorini comincia a crescere rapidamente

Basti dire che in sei anni il fatturato aziendale si è moltiplicato per 30 volte, quello che accade oggi soltanto nelle startup digitali: dai 400 milioni di lire del 1973 ai 12 miliardi del 1979, corrispondenti, attualizzati per potere d’acquisto a 35,5 milioni di euro. Come ci siano riusciti i Pacorini, all’epoca capitanati da Bruno Pacorini, lo trovate ben spiegato nel terzo capitolo del libro.

Citiamo soltanto i rapporti con l’Ibc, l’Istituto del caffè brasiliano, il Porto franco gli accordi con gli altri spedizionieri e, soprattutto la pallettizzazione – prima tutto avveniva a mano – del caffè che, sin dall’inizio, faceva solo molto ridere la concorrenza per via di inevitabili incidenti di percorso e la rottura di molti sacchi…

Ma la saga dei Pacorini, la sua affermazione a livello internazionale sul fronte caffè – ma c’è anche quello dei metalli per il quale rimandiamo al libro – è strettamente legata ai quattro silos dell’azienda e all’introduzione delle operazioni sul verde. Dal cambio di imballaggio alla crivellatura alla pulizia, ecc.

Il primo fu il silos di Trieste, alla radice del Molo VII, (capitolo 5: Il futuro nasce in un silos) cui seguirono quelli di New Orleans negli Stati Uniti e gli accordi col colosso del caffè Usa Folgers (capitolo 6: Conquistare New Orleans) e i due di Vado Ligure (capitolo 14: Affrontare il virus con un nuovo silos): il primo realizzato nel 2000, il secondo più grande inaugurato il 30 settembre 2022.

Il capitolo 15, oggi e domani

Qui si parla degli accordi con i colossi mondiali del caffè che garantiscono un futuro formidabile al Gruppo Pacorini anche perché possono svilupparsi ancora di più di quanto non lo siano ora.

La saga dei Pacolini e lo sviluppo all’impazzata del Gruppo è una storia italiana che insegna come un’azienda anche non enorme riesca a trovare un suo spazio tra i colossi mondiali che dominano la scena della supply chain grazie all’ingegno, l’affidabilità e alla flessibilità italici: una sorta di formula magica.

In questo caso accompagnati da tanto lavoro. Con una riflessione finale sul fatto che la Pacorini prima e il Gruppo Pacorini dopo hanno sempre dimostrato che l’impresa familiare può funzionare. Pur con una serie di interessanti considerazioni sull’argomento ricavate dalla storia dei Pacorini.

Il resto è un libro da leggere per intero perché tutte le storie legate al caffè degli ultimi anni, sono raccontate con intelligente sintesi. Il risultato: una vera antologia ragionata dove si parla delle operazioni non sempre limpide del governo brasiliano e di tantissimo d’altro.

Perché quella del Gruppo Pacorini è la storia del caffè in Italia. E, poi, nel mondo.

Casa Editrice: Laterza
Pagine: 336
Prezzo 24 euro
È in vendita in tutte le librerie d’Italia e sui siti: ibis.it; Amazon e Bookdealer.

pacorini
Il logo Pacorini

La scheda sintetica del Gruppo Pacorini aggiornata a febbraio 2024

Pacorini Silocaf Srl è l’operatore logistico leader in Italia nell’attività di stoccaggio, manipolazione e lavorazione del caffè verde. Con un fatturato di 45 milioni di euro nel 2022 e 118 dipendenti diretti, offre i propri servizi in magazzini ed impianti silo localizzati nei principali porti nazionali. Nel 2022 è stato inaugurato il nuovo impianto Silos a Vado Ligure (Savona), il più grande silos al mondo per la lavorazione del caffè verde.

Pacorini Silocaf è controllata al 100% da B. Pacorini SpA., holding del Gruppo Pacorini che nel 2023 ha celebrato i primi 90 anni di attività e successi.

Il Gruppo Pacorini, fondato nel 1933 a Trieste, è una multinazionale italiana che offre servizi logistici per una vasta gamma di commodity. Vanta una posizione di leadership a livello mondiale nella logistica del caffè verde, cacao e metalli non ferrosi.

Il video per gli 85 anni del Gruppo

Presente in cinque continenti con 19 società controllate ed un fatturato consolidato di 300 ml Euro nel 2022. Gestisce 1,5 milioni di metri quadrati di magazzini con più di 1.000 persone occupate direttamente. Tra l’altro sono ben 3,5 milioni le tonnellate introdotte a magazzino, di cui 1.000.000 soltanto di caffè verde.

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