mercoledì 10 Aprile 2024
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In Brasile tutti pazzi per il cafezinho

Nonostante la crisi economica, i consumi interni del Brasile sono cresciuti di quasi il 3,5% tra novembre e febbraio. Domina il caffè tostato, macinato o in grani, ma il porzionato incontra consensi crescenti. Oltre una novantina di torrefattori produce oggi prodotti in capsula o cialde, contro meno di una decina due anni fa.

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MILANO – La crisi economica non rallenta i consumi di caffè del Brasile, che evidenziano sorprendenti segni di crescita: i brasiliani non rinunciano al tradizionale cafezinho. Secondo i più recenti dati pubblicati da Abic – l’Associazione brasiliana dell’industria del caffè – l’incremento – tra novembre 2015 e febbraio 2016 – è stato del 3,48%.

Un aumento molto più rilevante di quello (+0,86%) registrato nei 12 mesi immediatamente precedenti (novembre 2014 – ottobre 2015), durante i quali sono stati consumati 20,508 milioni di sacchi, per un dato pro capite (corrispettivo caffè verde) di 6,12 kg, equivalente a 81 litri/abitante/anno.

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Se tale ritmo di crescita venisse confermato, il Brasile supererebbe, entro fine anno, la soglia dei 21 milioni di sacchi.

Ottimistiche anche le stime relative al fatturato complessivo dell’industria, che nel

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