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Un caffè sospeso per la casa di riposo di Terranuova Bracciolini ad Arezzo: l’iniziativa della comunità

Ha spiegato l’assessore al sociale Sara Grifoni a La Nazione: "Si tratta di un modo con cui offrire alle nonne e ai nonni della Rsa Don Amelio Vannelli l’occasione per uscire a fare una passeggiata in centro, accompagnati da personale della struttura e da volontari. Allo stesso tempo è un modo per fare entrare la comunità all’interno della casa di riposo. I clienti dei bar possono lasciar pagato una o più consumazione di caffè ed il gestore del bar lo offrirà agli ospiti che si recheranno. L’intenzione è di condividere un piacere, un caffè pagato in anticipo è da considerarsi un atto anonimo di generosità e solidarietà"

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A Terranuova Bracciolini, in provincia di Arezzo, l’amministrazione comunale ha voluto donare un momento di felicità alle persone anziane e ai più fragili attraverso l’iniziativa delcaffè sospeso. Il progetto è nato dalla collaborazione con i commercianti del centro storico e delle sue vicinanze. Leggiamo di seguito la prima parte dell’articolo di Francesco Tozzi per La Nazione.

Il caffè sospeso per i più anziani a Terranuova  Bracciolini

TERRANUOVA BRACCIOLINI (Arezzo) – “Quando qualcuno è felice paga due caffè: uno per sé e uno per qualcuno altro. È come offrire un caffè al resto del mondo”. Luciano De Crescenzo teorizzava così l’usanza tutta partenopea del caffè sospeso. Un piccolo gesto di gentilezza che incarna vera e propria filosofia di vita. A Terranuova l’amministrazione comunale ha pensato di donare un momento di felicità alle persone anziane e ai più fragili attraverso questa pratica, emblema della tradizione.

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“Un caffè sospeso per gli ospiti dell’Rsa di Terranuova” è l’iniziativa partita grazie alla disponibilità dei gestori dei bar. Il progetto è nato dalla collaborazione con i commercianti del centro storico e delle sue immediate vicinanze.

“Si tratta di un modo con cui offrire alle nonne e ai nonni della Rsa Don Amelio Vannelli – ha spiegato l’assessore al sociale Sara Grifoni – l’occasione per uscire a fare una passeggiata in centro, accompagnati da personale della struttura e da volontari. Allo stesso tempo è un modo per fare entrare la comunità all’interno della casa di riposo. I clienti dei bar possono lasciar pagato una o più consumazione di caffè ed il gestore del bar lo offrirà agli ospiti che si recheranno. L’intenzione è di condividere un piacere, un caffè pagato in anticipo è da considerarsi un atto anonimo di generosità e solidarietà”.

In Valdarno ci sono sette case di riposo convenzionate con l’Azienda Usl – Bucine, Castelfranco di Sopra, Cavriglia, Montevarchi, San Giovanni Valdarno, Pian di Scò, Terranuova Bracciolini – e nelle sole strutture di Bucine e Terranuova è presente anche un reparto specifico per l’Alzheimer.

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