mercoledì 10 Aprile 2024
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Su i pagamenti senza contanti nei bar: 15€ la media degli scontrini digitali, sempre più bassi

Umberto Zola, Growth Marketing Lead di SumUp: “Dall’analisi degli scontrini nelle diverse aree del paese, emerge che l’evoluzione dei pagamenti senza contanti riguarda quasi tutte le province, pur con velocità diverse. La diminuzione dello scontrino medio è uno degli indicatori che meglio rappresenta la crescita del cashless in Italia, perché dimostra che, da un lato, i consumatori sono sempre più abituati a utilizzare metodi di pagamento alternativi al contante anche per piccoli importi e che, dall’altro, gli esercenti sono sempre più disposti a introdurre strumenti digitali per semplificare e velocizzare le operazioni di cassa”

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MILANO – In Italia il trend del cashless non conosce battute d’arresto: nel 2022 i pagamenti senza contanti crescono in quasi tutto il paese, come dimostrano i valori medi sempre più bassi delle transazioni digitali nelle province del nord, del centro e del mezzogiorno.

Rispetto al 2021 infatti, lo scontrino medio cashless a livello nazionale è diminuito dell’8%, attestandosi sulla cifra di 40,4 euro: Cagliari è la provincia con lo scontrino medio più basso, pari a 33,5 euro, seguita da Bologna (35 euro) e Caltanissetta (35,1 euro).

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In fondo alla classifica si posizionano Savona (77,8 euro), Siena (55,7 euro) e Grosseto (51,3 euro), che sono le province con il ticket medio cashless più elevato.

Il trend del cashless secondo SumUp

I settori in cui gli scontrini digitali sono più bassi sono bar e club (14,9€), tabaccherie (21,4€) e fast food (22€), a indicare un maggiore utilizzo di pagamenti digitali anche per spese minori e in esercizi tradizionalmente associati ai contanti.

zola sumup
Umberto Zola, growth marketing lead di SumUp (immagine concessa)

Sono alcuni dei risultati dell’Osservatorio Scontrini Cashless 2023 di SumUp, la fintech leader nel settore dei pagamenti digitali e soluzioni innovative cashless, che ha analizzato i valori degli scontrini medi cashless degli ultimi due anni nelle diverse province italiane.

“Dall’analisi degli scontrini nelle diverse aree del paese, emerge che l’evoluzione dei pagamenti senza contanti riguarda quasi tutte le province, pur con velocità diverse”, afferma Umberto Zola, growth marketing lead di SumUp. “La diminuzione dello scontrino medio è uno degli indicatori che meglio rappresenta la crescita del cashless in Italia, perché dimostra che, da un lato, i consumatori sono sempre più abituati a utilizzare metodi di pagamento alternativi al contante anche per piccoli importi e che, dall’altro, gli esercenti sono sempre più disposti a introdurre strumenti digitali per semplificare e velocizzare le operazioni di cassa”.

Le province con gli scontrini cashless più bassi

Per trovare gli scontrini medi cashless più bassi – dopo Cagliari, Bologna e Caltanissetta, che occupano il podio della classifica – bisogna recarsi a Lodi (35,9 euro), Livorno (35,8), Taranto (36), Palermo (36), Catania (36,2), Oristano (36,2) e nella provincia di Barletta-Andria-Trani (36,5).

Una Top Ten che premia dunque in maggioranza i territori del Sud e Isole, con sole tre province del Centro-Nord del paese. Al di fuori delle prime dieci, le province del Nord con il ticket medio più ridotto sono Genova, in dodicesima posizione con 36,6 euro, Torino, tredicesima con 36,7 euro, e Ferrara, quindicesima con 37,4 euro. La prima città del Centro Italia, dopo Livorno, si trova solo alla 39° posizione, dove si colloca Frosinone (39,6 euro), seguita da Viterbo (40,5 euro) e Latina (40,7 euro ), rispettivamente al 50° e 51° posto.

Dove è calato di più lo scontrino medio digitale

L’Osservatorio Scontrini Cashless di SumUp ha analizzato anche le province dove il calo del ticket medio digitale è stato più evidente. A guidare questa classifica è Trieste, con una flessione del 28,8% rispetto al 2021, seguita da Parma, con una diminuzione del 22,5%, e Ancona, dove lo scontrino è sceso del 19,5%. Dall’altro lato della classifica, Enna (+5,8%), Napoli (+3,8%) e Vibo Valentia (+1,5%) sono le uniche province in cui la transazione media cashless è aumentata.

I settori con lo scontrino medio cashless più basso e più alto

Nel 2022 gli esercizi commerciali con gli scontrini medi cashless più bassi sono stati bar e club (14,9€), seguiti da tabaccherie (21,4€) e fast food (22€). Dentisti (198,6€), Hotel e strutture ricettive (164,6€) e servizi di consulenza (134,1€), invece, sono i settori che registrano i valori più elevati.

Nel confronto con il 2021, i fotografi sono gli esercenti che segnalano il calo più significativo dello scontrino medio cashless (-44%), seguiti dalle librerie (-23,9%) e dalle tabaccherie (-23,2%). La cosmesi è il settore più in controtendenza, con una crescita del ticket digitale del +79,2%, seguita dalle gioiellerie (+36,9%) e dai pet shops (+27,8%).

La scheda sintetica di SumUp

SumUp è l’azienda leader a livello mondiale nel settore della tecnologia finanziaria, con l’obiettivo di democratizzare il settore dei pagamenti digitali per i piccoli commercianti. Fondata nel 2012, SumUp è il partner finanziario di oltre 4 milioni di esercenti in più di 35 mercati nel mondo, aiutandoli ad avviare, gestire e far crescere la loro attività.

Attraverso la sua Super App, SumUp offre ai piccoli commercianti un conto e una carta aziendale gratuiti, un negozio online e una soluzione di fatturazione, oltre a pagamenti di persona e a distanza perfettamente integrati con i terminali per carte e i registratori di cassa SumUp.

Con l’intento di valorizzare il proprio successo, SumUp si è impegnata a donare l’1% del proprio fatturato a sostegno di cause ambientali, educative e imprenditoriali. Nel 2022 la società è stata riconosciuta come Top Global Employer per la comunità LGBTQ+ dallo Stonewall Workplace Equality Index. Per maggiori informazioni, basta cliccare qui.

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