lunedì 01 Dicembre 2025
Home Blog Pagina 639

Lo zucchero nel caffè potrebbe portare ad un aumento di peso nel tempo: ecco lo studio

0
Una classica tazzina di espresso (immagine: Pixabay)

L’aggiunta di zucchero potrebbe neutralizzare l’associazione favorevole tra l’aumento dei consumi di caffè e controllo del peso nel tempo: questi sono i risultati dello studio Changes in coffee intake, added sugar and long-term weight gain – results from three large prospective US cohort studies. Leggiamo di seguito la prima parte della ricerca pubblicata sul portale d’informazione Nutrition Foundation of Italy.

Lo zucchero nel caffè e l’aumento di peso

MILANO – L’associazione tra consumo di caffè (fino a 3-5 tazzine al giorno) e benefici per la salute, soprattutto in termini di riduzione del rischio di alcune malattie croniche (cardiovascolari e alcuni tipi di tumori) e di riduzione della mortalità per cause specifiche e totali trova conferma nelle evidenze più recenti, che sono di supporto all’assunzione regolare di caffè come parte di un’alimentazione varia ed equilibrata.

In questo contesto, il possibile ruolo del consumo di caffè nel controllo del peso è ancora oggetto di dibattito nella comunità scientifica, anche alla luce dell’abitudine diffusa di consumare la bevanda con l’aggiunta di latte (o panna), o zuccherata.

L’analisi dei dati di tre grandi studi prospettici americani aggiunge nuovi elementi al proposito, focalizzandosi sui potenziali effetti dell’aggiunta di zucchero, panna o sostituti del latte al caffè nel modularne gli effetti di salute.

I risultati indicano che un aumento del consumo di caffè (sia con caffeina che decaffeinato) di una tazza al giorno è associato a un minore incremento ponderale in un periodo di 4 anni (- 0,12 kg).

Tuttavia, nonostante l’assunzione complessiva con la dieta di zuccheri aggiunti sia rimasta costante nel periodo di osservazione, l’aggiunta dello zucchero al caffè, anche in quantità relativamente piccole, neutralizzerebbe tale effetto e anzi è risultata correlata a un aumento di peso nel tempo, complessivamente contenuto (+ 0,09 kg per ogni cucchiaino da tè di zucchero, sempre in 4 anni), ma più marcato per i soggetti in sovrappeso e obesi. Nessuna variazione di questo parametro è stata invece descritta in associazione all’aggiunta di panna o di sostituti del latte.

L’assenza di differenze significative in relazione alla presenza o meno di caffeina conferma la debolezza sul piano scientifico degli effetti favorevoli sul peso che vengono spesso attribuiti a questa sostanza contenuta nel caffè.

Nonostante il legame tra i livelli di consumo di caffè zuccherato e le variazioni del peso sia di entità molto modesta, gli autori sottolineano che la ricerca ha rilevanza per la salute pubblica, alla luce della diffusione dell’abitudine a consumare quotidianamente caffè e dell’alto tasso di sovrappeso e obesità a livello globale.

Lo studio originale e gli autori

Changes in Coffee Intake, Added Sugar and Long-Term Weight Gain – Results from Three Large Prospective US Cohort Studies

  • Henn M, Glenn AJ, Willett WC, Martínez-González MA, Sun Q, Hu FB.
  • Am J Clin Nutr. 2023 Sep 30:S0002-9165(23)66170-2. doi: 10.1016/j.ajcnut.2023.09.023.

Per leggere la notizia completa basta cliccare qui

La specie in estinzione Stenophylla recuperata per salvaguardare il futuro del caffè

0
mercato economia caffè costi sospeso azzano brescia carcere nootropi altroconsumo poesia millesimo coffeea espresso gran bretagna cipolla proffee senna sacchi olio san marino
Una tazzina di caffè espresso (immagine: Pixabay)

Il recupero di una specie sull’orlo dell’estinzione come la Coffea stenophylla è importante non solo per gli appassionati di caffè, ma per tutta la specie umana. Salvare la diversità alimentare ci dà delle opzioni di fronte a un futuro incerto. Sebbene esistano 130 specie di caffè identificate, il mondo dipende da due varietà: Arabica e Robusta.

Se l’Arabica iniziasse a scarseggiare, come è successo in modo catastrofico nell’Asia meridionale nel XIX secolo e in America centrale nel 2014, le catene di approvvigionamento globali sarebbero a rischio e le economie regionali verrebbero sconvolte.

La diversità ci offre tuttavia delle importanti opzioni. Leggiamo di seguito la prima parte dell’articolo di Dan Saladino per il quotidiano La Stampa.

Il recupero della Coffea stenophylla

MILANO – Nell’estate del 2020, botanici e baristi si sono riuniti a Londra per assaggiare una varietà di caffè che molti credevano perduta per sempre. Gli esperti di piante avevano trascorso anni in cerca di questa specie nell’Africa occidentale, pubblicando persino dei “manifesti da ricercato” con il suo profilo.

Questo caffè, nome scientifico Coffea stenophylla, era stato segnalato per l’ultima volta in Sierra Leone negli anni Cinquanta, ma la guerra civile e la deforestazione lo avevano spinto verso l’estinzione.

Nel 2018, con l’aiuto del Royal Botanic Gardens di Kew, due alberi superstiti di stenophylla sono stati ritrovati in un villaggio remoto. Due anni più tardi, le piante sono state utilizzate per produrre nove grammi di chicchi di caffè. I primi deliziosi sorsi hanno infuso speranze.

Il recupero di una specie sull’orlo dell’estinzione come stenophylla è importante non solo per gli appassionati di caffè, ma per tutti noi. Salvare la diversità alimentare ci dà delle opzioni di fronte a un futuro incerto.

Sebbene esistano centotrenta specie di caffè identificate, il mondo dipende da due varietà: Arabica e Robusta.

Le fluttuazioni di temperatura possono rendere Arabica vulnerabile alla ruggine fogliare, una malattia fungina devastante, mentre Robusta ha bisogno di un’umidità costante durante tutto l’anno.

Stenophylla, invece, può sopportare temperature più elevate e possiede una maggiore tolleranza alla siccità, oltre ad avere un gusto eccellente.

Se Arabica iniziasse a scarseggiare, come è successo in modo catastrofico nell’Asia meridionale nel XIX secolo e in America centrale nel 2014, le catene di approvvigionamento globali sarebbero a rischio e le economie regionali verrebbero sconvolte. La diversità ci offre delle opzioni.

Per leggere la notizia completa basta cliccare qui

Iginio Massari lancia la pasticceria virtuale ad Allianz Mico a Milano, 26/10

0
Iginio Massari costa panettoni
Il maestro pasticciere Iginio Massari (foto Pasticceria Massari)

L’intelligenza artificiale permetterà di vedere in anteprima il dolce scelto. Il progetto del maestro Iginio Massari, che va ad unire la pasticceria insieme alla tecnologia più avanzata, verrà presentato all’Experience Store il 26 ottobre a Allianz Mico a Milano. Leggiamo di seguito la prima parte dell’articolo di Roberta Rampini pubblicato sul quotidiano Il Giorno.

Il progetto della pasticceria virtuale di Iginio Massari

MILANO – Prima o poi tutti ci devono entrare, nella realtà virtuale. Succede anche all’alta pasticceria e chi meglio del Maestro Iginio Massari poteva essere il primo ad aprire le porte dalla sua pasticceria alla tecnologia: il cliente potrà vedere in anteprima, ad esempio, la torta di compleanno o nuziale, suggerire modifiche e avere un’idea precisa su tutto l’effetto finale, gusto e sapore a parte ovviamente.

Il progetto verrà presentato all’Experience Store, l’area dedicata alle tecnologie più innovative del Forum Retail 2023, il 26 ottobre a Allianz Mico a Milano.

“Siamo lieti che Iginio Massari Alta Pasticceria abbia scelto Forum Retail per presentare in anteprima il suo progetto così all’avanguardia e pioneristico nel settore”, dichiara Laura Ghisleri, content&networking director iKN Italy.

Tradizione in pasticceria e la tecnologia più avanzata sono gli ingredienti del progetto che sarà a disposizione sul sito iginiomassari.it e progressivamente, a partire da gennaio 2024, all’interno delle Gallerie Iginio Massari in tutta Italia con corner dedicati.

Qui i clienti potranno indossare visori e supportati dal personale di vendita entreranno in una sorta di ‘pasticceria virtuale’ con diverse stanze, ciascuna dedicata a un evento dalla cresima alla comunione, dal battesimo al matrimonio, dal compleanno alla laurea.

Per leggere la notizia completa basta cliccare qui

L’Hard Rock Cafè di Verona chiude definitivamente

0
Hard Rock Cafe parigi
Il lo

Chiudono le serrande per l’ultima volta all’Hard Rock Cafè di Verona, la quarta città italiana, dopo Roma, Firenze e Venezia a ospitare un locale del brand nato a Londra nato dall’idea degli imprenditori americani Isaac Tigrett e Peter Morton. Al posto del locale ora erge il cocktail bar ristorante Bra 22. Leggiamo di seguito la prima parte dell’articolo pubblicata sul portale d’informazione Verona Oggi.

La chiusura dell’Hard Rock Cafè di Verona

VERONA – Aveva aperto con suoni di fanfare, presentazioni ufficiali e inaugurazioni in grande stile: era il dicembre 2021, a due giorni da Natale quando l’Hard Rock Cafè sbarcò a Verona, in piazza Bra. Nemmeno due anni dopo, tanti saluti e via. Il locale non c’è più, sparito.

Via le insegne, via classici riferimenti alla musica rock, via tutto. Al suo posto, il cocktail bar ristorante Bra 22.

Eppure la partenza era stata fulminante. Due piani, 350 metri quadrati di locale oltre naturalmente al plateatico sulla piazza, le memorabilia appartenute a cantanti, artisti e musicisti che si sono esibiti in Arena o che hanno avuto nella loro carriera un legame speciale con la città.

E 75 persone assunte, provenienti da tutta la provincia. Senza contare i piatti iconici del locale, e addirittura il Verona Beat Local Legendary Burger, creato apposta per rendere omaggio al territorio scaligero.

Per leggere la notizia completa basta cliccare qui.

Morettino Coffee Lab: nasce la caffetteria specialty nell’area portuale Palermo Marina Yatching

0
morettino targa
Andrea Morettino accanto alla targa della caffetteria (immagine concessa)

PALERMO – Il caffè simbolo di accoglienza, di integrazione di popoli e culture: è con queste premesse che nel cuore del nuovo Palermo Marina Yatching nasce il Morettino Coffee Lab, caffetteria specialty con micro roastery, pensata come uno spazio esperienziale dove riscoprire il piacere di condividere un caffè con il giusto tempo.

L’apertura della caffetteria è prevista nel mese di novembre, secondo l’avanzamento dei lavori previsti per il progetto della nuova area portuale.

La nuova caffetteria Morettino è un luogo di approdo nel cuore del Porto di Palermo, dove riscoprire con lentezza il rito del caffè, sfogliando un giornale o leggendo un libro con una vista privilegiata sulle antiche mura della città e sulle barche ormeggiate nel molo della Cala.

“Bere il caffè deve tornare ad essere un rituale – spiega Andrea Morettino – un’esperienza multisensoriale in grado di fermare il tempo e di appagare i nostri piaceri, accompagnati dal tintinnio degli alberi delle barche a vela”.

Per far questo, secondo Morettino, occorre oltrepassare le tradizionali abitudini di consumo legate all’espresso, troppo spesso bevuto di fretta, per scoprire i segreti di una materia prima che va conosciuta, valorizzata ed apprezzata, con un approccio simile a quello del mondo del vino e dell’olio.

Specialty coffee made of Palermo

Riscoprire il profumo del caffè dell’antica torrefazione di famiglia, con una piccola tostatrice all’interno della caffetteria che tosterà una selezione di Specialty Coffee, micro-lotti di puri Arabica di altura provenienti da piccolissime piantagioni.

Grazie alla carta dei caffè, ogni cliente potrà scegliere sia la tipologia di caffè (singole origini di Arabica o blend) sia la modalità di preparazione preferita: dall’espresso preparato con l’innovativo modulo di ‘caffè alla spina’ Modbar di La Marzocco, alla tradizionale moka servita al tavolo, fino alle estrazioni a filtro più diffuse al mondo, come Chemex, V60, Aeropress e Pour over.

Contaminazioni food & wine

Spazio anche a un’idea culinaria che racconterà le contaminazioni con la nostra terra. Uno stile di cucina semplice, con sapori buoni e autentici, che unisce elementi della tradizione siciliana a richiami mediterranei.

Il menù comprenderà pochi piatti, ma preparati con cura e sapienza, utilizzando materie prime di stagione, selezionate tra i tanti presidi Slow Food e le aziende produttrici dei vari territori dell’Isola.

Previsti percorsi di abbinamento sensoriale con vini naturali e la collaborazione con tanti artigiani del gusto siciliani vicini a Morettino, con cui si stanno studiando ricette tutte da scoprire.

Palermo torna a vedere il mare

“A Palermo, un’antica porta sul Mediterraneo si sta per riaprire. Una città che può e deve riscoprire la propria identità e la memoria storica, che vedeva Palermo in una posizione di assoluta rilevanza strategica nel cuore delle antiche rotte del Mar Mediterraneo – spiega Andrea Morettino – Con il progetto del nuovo Porto, fortemente voluto dal Presidente dell’Autorità Portuale Pasqualino Monti, Palermo si riappropria di quel contatto con il mare che le appartiene da sempre, e lo fa con un lungimirante progetto di rigenerazione che parte proprio dall’acqua”.

Morettino continua: “Proprio dinanzi le antiche mura del Castello a Mare, Morettino sarà uno dei protagonisti di questa nuova area aperta alla città con una caffetteria creata nel segno della sostenibilità, dal respiro internazionale ma con un’anima fortemente mediterranea”.

Panormos, la miscela di caffè dedicata alla città

Per celebrare questo storico momento di rigenerazione per la città, Morettino ha creato un’esclusiva miscela di alcune delle più pregiate origini delle antiche rotte del Mediterraneo.

Il suo nome è ‘Panormos’, il nome con cui i greci chiamavano Palermo e che significa “tutto porto”, proprio perché anticamente circondata dai fiumi Kemonia e Papireto, creando un grande approdo naturale.

Ma il suo nome nei secoli è stato sinonimo anche di accoglienza e integrazione di culture, popoli e tradizioni, che hanno reso Palermo la porta del Mediterraneo.

In occasione dell’inaugurazione del nuovo Palermo Marina Yatching venerdì 13 ottobre, alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, la miscela Panormos sarà servita in degustazione in anteprima durante l’evento e simbolicamente ne sarà fatto dono a tutti gli ospiti istituzionali presenti, a testimonianza delle radici storiche della nostra città e del legame con il caffè simbolo di benvenuto e condivisione.

Confida premia il borgo Valsolda, Como, per il progetto sociale “Ristoro Scoletta”

0
confida vending ristoro scoletta
Il progetto sociale “Ristoro Scoletta” (immagine concessa9

VALSOLDA, Como – Valsolda, rinomato borgo situato sulla parte comasca del lago di Lugano, ha ricevuto il premio “Vending sostenibile” da Confida, Associazione italiana distribuzione automatica, per il progetto sociale “Ristoro Scoletta” situato nella località Castello e realizzato in collaborazione con Espresso Center.

Il riconoscimento di Confida

Il premio, assegnato nell’ambito dei “Cresco award – Città sostenibili” organizzato da Fondazione Sodalitas e Anci Associazione nazionale comuni italiani, è stato consegnato all’assessore di Valsolda Massimo Pollice.

“Abbiamo deciso di aggiudicare il premio della quinta edizione al comune di Valsolda – commenta Michele Adt, direttore Confida – perché il “Ristoro Scoletta” è divenuto simbolo fisico e tangibile del vero fine della distribuzione automatica: creare socialità e fornire un servizio alla comunità. Il Ristoro, infatti, non è solo un negozio disponibile 24 ore su 24 in un borgo dove, da anni, non esistono più esercizi commerciali a causa dello spopolamento dovuto, anche, alla difficoltà di raggiungerlo in auto; ma è innanzitutto un punto di ritrovo sociale per gli abitanti, soprattutto anziani.”

In poco tempo, il “Ristoro Scoletta” ha riscosso un enorme successo tra i residenti di Valsolda – appena 60 – e gli stessi turisti che ogni giorno vistano il borgo e lo utilizzano come un vero e proprio bar dove fare una pausa tra una visita e l’altra.

Il progetto del “Ristoro Scoletta” è stato premiato da Confida durante la 40° Assemblea Annuale dell’ANCI presso la Fiera di Genova e che ha visto protagonisti, per Cresco Award, alcuni Comuni italiani che si sono distinti sul fronte della sostenibilità con progetti per lo sviluppo dei territori in linea con gli obiettivi dell’Agenda 2030 dell’Onu.

I progetti presi in considerazione, tra cui “Ristoro Scoletta”, sono inerenti alle tematiche degli SDGs come, ad esempio, l’accoglienza e l’inclusione sociale, l’economia circolare e la sharing economy, l’efficienza energetica e la gestione sostenibile dei rifiuti, la mobilità sostenibile, la prevenzione e tutela sanitaria, la riduzione degli sprechi alimentari o il welfare territoriale.

La scheda sintetica dell’associazione

Costituita il 13 luglio del 1979, Confida è, a livello nazionale, l’unica associazione di categoria che rappresenta i diversi comparti merceologici dell’intera filiera della Distribuzione automatica di alimenti e bevande. Aderisce a Confcommercio – Imprese per l’Italia e, nell’ambito UE, è partner di EVA (European Vending & Coffee Service Association).

Slow Food Editore presenta la 34° edizione della Guida Osterie d’Italia 2024

0
presentazione guida slow food osterie
La presentazione di Osterie d’Italia 2024 (immagine concessa)

MILANO – Torna lo storico sussidiario del mangiarbere all’italiana: presentata al Teatro Elfo Puccini di Milano il 23 ottobre e disponibile in tutte le librerie e sullo store online di Slow Food Editore dal 25 ottobre, la trentaquattresima edizione di Osterie d’Italia racconta la ristorazione italiana più autentica e di qualità attraverso le visite e le recensioni di più di 240 collaboratori sparsi in tutta Italia, in una rete fitta e capillare. L’app di Osterie d’Italia 2024, inoltre, sarà disponibile per Android e iOS dall’8 novembre, in italiano e, per la prima volta, in inglese.

Le novità dell’edizione 2024 della Guida Osterie d’Italia

Sono 1752 i locali segnalati nell’edizione 2024: accanto a osterie, ristoranti, enoteche con cucina, agriturismi, compaiono in numero sempre maggiore tipologie ristorative alternative come pastifici, pub e gastronomie le cui caratteristiche, in primis l’attenzione e l’aderenza al territorio, la selezione di materie prime e l’accoglienza, rientrano a tutti gli effetti nell’idea di osteria così come raccontata dalla guida.

Tra questi, sono 311 i locali premiati con la Chiocciola, ovvero il massimo riconoscimento assegnato alle insegne che si contraddistinguono per l’eccellente proposta e per l’ambiente, la cucina e l’accoglienza in sintonia con i valori di Slow Food.

Il trend di solidità e crescita del modello osterie, già notato nell’edizione precedente, trova conferma anche quest’anno: sono ben 163 i nuovi indirizzi inseriti in guida, a testimonianza di un settore ristorativo in fermento e di una nuova generazione di osti e ostesse sempre più folta, che contribuisce in maniera decisiva a tratteggiare i contorni dell’identità dell’osteria, sia nel caso di chi prende il testimone della tradizione di famiglia, sia di chi sceglie di aprire ex-novo un locale con una determinata impronta stilistica e valoriale.

I riconoscimenti storici

Per la prima volta, i riconoscimenti storici della chiocciola e della bottiglia e il più recente bere bene, a riconoscere una selezione complessiva di bevande alcoliche e non (birre artigianali, distillati, cocktail ma anche succhi, estratti e infusi) scelti con attenzione e personalità, sono stati assegnati anche ai locali segnalati negli inserti, ovvero quei locali la cui offerta e impostazione sono interpreti di una tradizione gastronomica locale, rintracciabili – ai livelli di eccellenza assoluta – esclusivamente nella regione di appartenenza.

Gli inserti regalano uno spaccato approfondito di: farinotti, focaccia genovese e focaccia di Recco in Liguria; malghe trentine e törggelen altoatesini; bacari veneti; osmize sul Carso, buffet triestini e rito del tajùt in Friuli Venezia Giulia; piadinerie romagnole; trippai fiorentini; supplì e pizza al taglio in Lazio; arrosticini abruzzesi; fornelli murgesi in Puglia; pizzerie in Campania; morzello in Calabria. Dei 245 locali segnalati negli inserti, sono in 15 ad aver ricevuto la chiocciola: 1 trippaio fiorentino, 4 indirizzi di supplì e pizza al taglio romani, 2 indirizzi per gli arrosticini abruzzesi, 7 pizzeie campane e 1 indirizzo per il morzello calabrese.

Per questo, il numero delle chiocciole distribuite per regione varia sensibilmente portando la Campania a essere la regione con il maggior numero di locali chiocciolati (39), seguita dalla Toscana (28) e dal Piemonte (26).

Oltre i riconoscimenti di chiocciola, bottiglia e bere bene, Osterie d’Italia 2024 conferma il suo impianto di simboli che guidano il lettore nel racconto della proposta di ogni osteria – come l’orto di proprietà, una selezione di formaggi di qualità e identitaria, una buona offerta vegetariana, di vini al calice e tanti altri, senza dimenticare i due simboli più recenti, ovvero il simbolo del pane, assegnato alle osterie con un eccellente cestino del pane e di prodotti da forno, autoprodotti o reperiti da fornai di qualità, e il simbolo dell’olio, ai locali che valorizzano l’olio extravergine d’oliva sia a tavola che in cucina, secondo una selezione oculata di prodotti d’eccellenza e rappresentativi del territorio.

La presentazione della Guida Osterie d’Italia

“La guida Osterie d’Italia è un romanzo italiano che racconta il nostro Paese. Nelle sue pagine non ci sono classifiche o giudizi, ma storie: leggendo le schede dei ristoranti segnalati vi sembrerà di essere seduti ai loro tavoli” ha detto Carlo Bogliotti, amministratore delegato di Slow Food Editore, aprendo la presentazione al Teatro Elfo Puccini di Milano, dedicata a Sergio Staino. “Questa pubblicazione è la pietra angolare della nostra casa editrice, il nostro fiore all’occhiello: un vero e proprio best seller, e lo testimoniano i dati Gfk secondo cui, per il secondo anno consecutivo, Osterie d’Italia ha superato la guida Michelin nelle vendite in libreria”.

“Per noi Osterie d’Italia è sì un prodotto editoriale, ma anche un progetto associativo – ha sottolineato Barbara Nappini, presidente di Slow Food Italia. Lo dimostra il fatto che tanti dei cuochi segnalati aderiscano all’Alleanza Slow Food. Osti e ostesse che, oltre ad essere ambasciatori del mondo produttivo di qualità, ne sono alleati: perché scelgono di rifornirsi da contadini, allevatori, casari che difendono la biodiversità. Questo significa essere parte di una comunità”.

“Cinquanta dei cuochi segnalati sulla prima edizione di Osterie d’Italia sono ancora nelle pagine di questa guida” ha aggiunto Carlo Petrini, fondatore di Slow Food. “Altri hanno fatto scelte e imboccato strade diverse. Da allora il mondo è cambiato, ma voi che siete qua – ha proseguito rivolgendosi alla platea di osti e ostesse – siete il presidio dell’alimentazione del nostro Paese: quelli a cui l’Italia deve riconoscere di aver conservato il suo patrimonio gastronomico”.

I premi speciali Osterie d’Italia

Durante la presentazione, aperta dal ricordo di Sergio Staino da parte dei due curatori, Francesca Mastrovito ed Eugenio Signoroni, sono stati annunciati i sette premi speciali:

Il premio Miglior Oste è stato consegnato da Matteo Cavicchioli, national sales manager di Paderno, a XFood – San Vito dei Normanni (BR), con la motivazione: “se l’accoglienza è il valore alla base dell’identità dell’oste, un’osteria la cui accoglienza parte dai componenti della brigata quanto dell’impresa non può che risultare in uno dei progetti più interessanti, d’ispirazione e di esempio per un nuovo modo di essere osti.”

La responsabile marketing Elena Tassone di Acqua S. Bernardo ha consegnato Il premio Miglior carta dei vini a Trattoria di Campagna – Sarre (AO), per “una carta ampia, variegata e coerente, in cui il territorio è messo in mostra con doverosa attenzione, e il resto d’Italia viene raccontato in profondità e senza scorciatoie, alla ricerca del meglio.”

Il premio Miglior giovane “Vittorio Fusari Franciacorta” è stato consegnato da Silvano Brescianini, presidente del Consorzio Franciacorta, a Gianmarco Casadei di Piccola Osteria Tera – Sogliano al Rubicone (FC), per “un bellissimo esempio di accoglienza il cui racconto è in grado di filtrare e, allo stesso tempo, rendere omaggio, alla storia di famiglia ai fornelli, così come a quelle tradizioni magniloquenti e possenti delle zone di confine da cui prende vita, grazie a un carattere e a un animo gentile.”

Il premio Miglior novità è stato consegnato da Mattia Negro, Brand & Sponsorships Manager di Reale Mutua, all’Antica Trattoria del Gallo – Gaggiano (MI), con la motivazione: “un ingresso doveroso a celebrare il lavoro solidissimo di questo classico della cucina lombarda. Un luogo dove tradizione, ospitalità, attenzione alla materia prima sono portate ai loro massimi livelli.”

Ginger People&Food – Agrigento si è aggiudicato il premio Miglior interpretazione della cucina regionale, consegnato da Roberto Calugi, direttore generale Fipe – Confcommercio con la motivazione: “Una cucina la cui identità si fonda sui giochi di parallelismi, similitudini e comunanze che trascendono confini e culture, risultando in una mescolanza di sapori e popoli di cui, d’altronde, l’identità siciliana ne è esempio da secoli.”

Il premio miglior Dispensa è stato consegnato da Pietro Rovatti, responsabile della comunicazione di Parmigiano Reggiano, a Da Maria – Fano (PU), “per l’attenzione e la cura della dispensa marina che non sono tanto una scelta di ristorazione, quanto più una scelta di vita. Se il pesce che desidera non arriva al mattino, Maria non apre.”

Il premio elezione Bere bene è stato consegnato da Claudio Arneodo, amministratore delegato di Bordiga, a Me’ Cumpari Turiddu – Catania, per “una carta della mixology e una selezione di amari in cui sia la scelta dei prodotti sia la miscelazione richiamano, in maniera sapiente e altrettanto fresca, contemporanea, sapori e maestranze di ogni angolo della Sicilia.”

I numeri della Guida Osterie d’Italia

– 1752 osterie, agriturismi, enoteche con cucina e ristoranti segnalati

– più di 240 collaboratori sparsi su tutto il territorio italiano

– 163 novità

– 311 locali premiati con la chiocciola per l’eccellente proposta e per l’ambiente, la cucina e l’accoglienza in sintonia con Slow Food, di cui 15 locali segnalati negli inserti regionali

– 151 locali premiati con il bere bene, un riconoscimento per la curata selezione di bevande: birre artigianali, succhi, infusi, cocktail e distillati

– 488 locali premiati con la bottiglia per la curata selezione di vini

Tutte le chiocciole della guida Osterie d’Italia 2024, regione per regione

Val d’Aosta | 0 chiocciole

Piemonte | 26 chiocciole

  • Osteria dell’Arco – Alba (CN)
  • ‘L Bunet – Bergolo (CN)
  • Battaglino – Bra (CN)
  • Boccondivino – Bra (CN)
  • Fuorimano – Busca (CN)
  • Reis Cibo Libero di Montagna – Busca (CN)
  • Il Moro – Capriata d’Orba (AL)
  • Cacciatori – Cartosio (AL)
  • Madonna della Neve – Cessole (AT)
  • La Torre – Cherasco (CN)
  • Locanda dell’Arco – Cissone (CN)
  • La Speranza – Farigliano (CN)
  • Locanda Fontanazza – La Morra (CN)
  • Lou Pitavin – Marmora (CN)
  • Repubblica di Perno – Monforte d’Alba (CN)
  • Belvedere Roero – Monteu Roero (CN) nuova chiocciola
  • Cantina dei Cacciatori – Monteu Roero (CN)
  • Corona di Ferro – Saluzzo (CN)
  • Osteria della Pace – Sambuco (CN)
  • Del Belbo da Bardon – San Marzano Oliveto (AT)
  • La Coccinella – Serravalle Langhe (CN)
  • Impero – Sizzano (NO)
  • Antiche Sere – Torino (TO)
  • Consorzio – Torino (TO)
  • Osteria dell’Unione – Treiso (CN)
  • Locanda del Falco – Valdieri (CN)

Liguria | 9 chiocciole

  • Cian de Bià – Badalucco (IM)
  • Mse Tutta – Calizzano (SV)
  • Il Castagneto – Castiglione Chiavarese (GE)
  • A Viassa – Dolceacqua (IM)
    Raieü – Lavagna (GE)
  • Ligagin – Lumarzo (GE)
  • Baccicin du Caru – Mele (GE)
  • La Brinca – Ne (GE)
  • U Giancu – Rapallo (GE)

Lombardia | 23 chiocciole

  • Visconti – Ambivere (BG)
  • Le Frise – Artogne (BS)
  • Locanda degli Artisti – Cappella de’ Picenardi (CR)
  • La Piana – Carate Brianza (MB) nuova chiocciola
  • Hostaria Viola – Castiglione delle Stiviere (MN)
  • Tamì – Collio (BS)
  • Finil del Pret – Comezzano-Cizzago (BS) nuova chiocciola
  • Ristorobie – Cusio (BG)
  • Da Sapì – Esine (BS)
  • Antica Trattoria del Gallo – Gaggiano (MI)
  • Antica Trattoria Piè del Dos – Gussago (BS)
  • Caffè la Crepa – Isola Dovarese (CR)
  • Al Resù – Lozio (BS)
  • Trattoria del Nuovo Macello – Milano (MI)
  • Trippa – Milano (MI)
  • Prato Gaio – Montecalvo Versiggia (PV)
  • Guallina – Mortara (PV)
  • Trattoria dell’Alba – Piadena Drizzona (CR)
  • Osteria del Miglio 2.10 – Pieve San Giacomo (CR)
  • Polisena l’Altro Agriturismo – Pontida (BG)
  • Via Vai – Ripalta Cremasca (CR) nuova chiocciola
  • Lago Scuro – Stagno Lombardo (CR)
  • Osteria del Campanile – Torrazza Coste (PV) nuova chiocciola

Trentino Alto Adige | 14 chiocciole

  • Kürbishof – Anterivo-Altrei (BZ)
  • Oberraut – Brunico-Bruneck (BZ)
  • Maso Santa Romina – Canal San Bovo (TN)
  • Alter Fausthof – Fiè allo Sciliar-Voels am Schlern (BZ)
  • Pitzock – Funes-Villnöss (BZ)
  • Locanda delle Tre Chiavi – Isera (TN)
  • Boivin – Levico Terme (TN)
  • Lusernarhof – Luserna (TN)
  • Osteria Storica Morelli – Pergine Valsugana (TN)
  • Nerina – Romeno (TN)
  • Lerchner’s in Runggen – San Lorenzo di Sebato (BZ)
  • Lamm Mitterwirt – San Martino in Passiria-Sankt Martin in Passeier (BZ)
  • Waldruhe – Sesto-Sexten (BZ)
  • Durnwald – Valle di Casies-Gsies (BZ)

Veneto | 19 chiocciole

  • Laita La Contrada del Gusto – Altissimo (VI)
  • Zamboni – Arcugnano (VI)
    Alle Codole – Canale d’Agordo (BL)
  • Pironetomosca – Castelfranco Veneto (TV)
  • La Muda di San Boldo – Cison di Valmarino (TV)
  • Enoteca della Valpolicella – Fumane (VR)
  • Locanda Aurilia – Loreggia (PD)
  • Al Ponte – Lusia (RO)
  • Madonnetta – Marostica (VI)
  • Il Sogno – Mirano (VE)
  • Da Paeto – Pianiga (VE)
  • Arcadia – Porto Tolle (RO)
  • Locanda Solagna – Quero Vas (BL)
  • Al Forno – Refrontolo (TV)
  • Antica Trattoria al Bosco – Saonara (PD)
  • San Siro – Seren del Grappa (BL)
  • Da Doro – Solagna (VI)
  • Isetta – Val Liona (VI)
  • Il Capriolino – Vodo di Cadore (BL)

Friuli Venezia Giulia | 9 chiocciole

  • Borgo Poscolle – Cavazzo Carnico (UD)
  • Al Castello – Fagagna (UD)
  • Rosenbar – Gorizia (GO)
  • Ivana & Secondo – Pinzano al Tagliamento (PN)
  • Allo Storione – Prata di Pordenone (PN)
  • Devetak – Savogna d’Isonzo-Sovodnje ob Soci (GO)
  • Da Alvise – Sutrio (UD)
  • Antica Trattoria Menarosti – Trieste (TS) nuova chiocciola
  • Stella d’Oro – Verzegnis (UD)

Emilia Romagna | 21 chiocciole

  • Osteria Bottega – Bologna (BO)
  • Trattoria di Via Serra – Bologna (BO)
  • La Lanterna di Diogene – Bomporto (MO)
  • Campanini – Busseto (PR)
  • Locanda Mariella – Calestano (PR)
  • Laghi – Campogalliano (MO)
  • Badessa – Casalgrande (RE)
  • Da Faccini – Castell’Arquato (PC)
  • La Baita – Faenza (RA)
  • Da Noemi – Ferrara (FE) nuova chiocciola
  • Entrà – Finale Emilia (MO)
  • La Campanara – Galeata (FC)
  • Antica Locanda del Falco – Gazzola (PC)
  • Antica Trattoria Cattivelli – Monticelli d’Ongina (PC)
  • Osteria di Rubbiara – Nonantola (MO)
  • Ostreria Pavesi – Podenzano (PC)
  • Arrogant Pub – Reggio nell’Emilia (RE)
  • Osteria dei Frati – Roncofreddo (FC)
  • Amerigo dal 1934 – Valsamoggia (BO)
  • Trattoria del Borgo – Valsamoggia (BO)
  • Il Cantacucco – Zocca (MO)

Toscana | 28 chiocciole

  • Nonno Cianco – Abetone Cutigliano (PT)
  • Il Cappello di Paglia – Anghiari (AR) nuova chiocciola
  • Aiuole – Arcidosso (GR)
  • La Lina – Bagnone (MS)
  • Il Tirabusciò – Bibbiena (AR)
  • Quinto Quarto – Camaiore (LU)
  • Il Grillo è Buoncantore – Chiusi (SI)
  • La Solita Zuppa – Chiusi (SI)
  • Osteria del Teatro – Cortona (AR)
  • Leonardo Torrini – Firenze (FI) inserto – nuova chiocciola
  • Osteria dell’Enoteca – Firenze (FI)
  • La Burlanda – Fosdinovo (MS)
  • Mangiando Mangiando – Greve in Chianti (FI)
  • Oste Scuro – Grosseto (GR)
  • Azzighe-Osteria a Metà – Livorno (LI)
  • Il Mecenate – Lucca (LU)
  • Da Roberto Taverna in Montisi – Montalcino (SI)
  • Belvedere – Monte San Savino (AR)
  • Locanda Agricola Posapiano – Montecarlo (LU) nuova chiocciola
  • La Ciottolona – Montieri (GR)
  • L’Oste Dispensa – Orbetello (GR)
  • Peposo – Pietrasanta (LU) nuova chiocciola
  • La Bottegaia – Pistoia (PT)
    Caveau del Teatro – Pontremoli (MS)
  • La Tana degli Orsi – Pratovecchio Stia (AR)
  • Antico Ristoro Le Colombaie – San Miniato (PI)
  • Il Conte Matto – Trequanda (SI)
  • Buonumore – Viareggio (LU)

Umbria | 9 chiocciole

  • Osteria dello Sportello – Arrone (TR) nuova chiocciola
  • L’Acquario – Castiglione del Lago (PG)
  • La Miniera di Galparino – Città di Castello (PG)
  • Tipica Osteria dei Sensi – Montone (PG)
  • La Palomba – Orvieto (TR) nuova chiocciola
  • I Birbi – Perugia (PG)
    Stella – Perugia (PG)
  • Il Capanno – Spoleto (PG)
  • Lillero – Terni (TR) nuova chiocciola

Marche | 9 chiocciole

  • Sot’aj Archi – Ancona (AN) nuova chiocciola
  • Osteria del Castello – Arquata del Tronto (AP)
  • Agra Mater – Colmurano (MC)
  • Da Maria – Fano (PU)
  • Gallo Rosso – Filottrano (AN)
  • Ophis – Offida (AP)
  • Da Rita – San Benedetto del Tronto (AP)
  • Mercato Trattoria Pop – Senigallia (AN) nuova chiocciola
  • Vino e Cibo – Senigallia (AN)

Lazio | 25 chiocciole

  • Nu’ Trattoria Italiana dal 1960 – Acuto (FR)
  • Iotto – Campagnano di Roma (RM)
  • Il Calice e la Stella – Canepina (VT)
  • Storico Panificio Francellini – Capena (RM) inserto – nuova chiocciola
  • Trattoria del Cimino – Caprarola (VT)
  • Locanda del Ditirambo – Castro dei Volsci (FR)
  • La Piazzetta del Sole – Farnese (VT)
  • ‘Na Fojetta – Frascati (RM)
  • Sora Maria e Arcangelo – Olevano Romano (RM)
  • Osteria del Vicolo Fatato – Piglio (FR)
  • Da Armando al Pantheon – Roma (RM)
  • Da Cesare – Roma (RM)
  • Da Cesare al Pellegrino – Roma (RM) nuova chiocciola
  • Grappolo d’Oro – Roma (RM)
  • L’Asporto di 180 Grammi – Roma (RM) inserto – nuova chiocciola
  • Lievito – Roma (RM) inserto – nuova chiocciola
  • Menabò Vino e Cucina – Roma (RM) nuova chiocciola
  • Pennestri – Roma (RM)
  • Pizzarium – Roma (RM) inserto – nuova chiocciola
  • Pro Loco D.O.L. – Roma (RM)
  • SantoPalato – Roma (RM)
  • Trecca-Cucina di Mercato – Roma (RM) nuova chiocciola
  • Buccia – Sabaudia (LT) nuova chiocciola
  • Li Somari Trattoria Fuori Porta – Tivoli (RM)
  • Il Casaletto – Viterbo (VT) nuova chiocciola

Abruzzo | 14 chiocciole

  • PerVoglia – Castellalto (TE)
  • Perilli – Castilenti (TE) inserto – nuova chiocciola
  • Zenobi – Colonnella (TE)
  • Bracevia – A tutta pecora – Francavilla al Mare (CH) inserto – nuova chiocciola
  • La Bilancia – Loreto Aprutino (PE)
  • Borgo Spoltino – Mosciano Sant’Angelo (TE)
  • Sapori di Campagna – Ofena (AQ)
  • Taverna de li Caldora – Pacentro (AQ)
  • Taverna 58 – Pescara (PE)
  • Font’Artana – Picciano (PE)
  • Vecchia Marina – Roseto degli Abruzzi (TE)
  • La Corte – Spoltore (PE)
  • Terra di Ea – Tortoreto (TE)
  • Cibo Matto – Vasto (CH)

Molise | 1 chiocciola

La Grotta da Concetta – Campobasso (CB)

Puglia | 22 chiocciole

  • Le Macare – Alezio (LE)
  • Antichi Sapori – Andria (BT)
  • PerBacco – Bari (BA)
  • Antica Osteria La Sciabica – Brindisi (BR)
  • Casale Ferrovia – Carovigno (BR)
  • Cibus – Ceglie Messapica (BR)
  • ‘U Vulesce – Cerignola (FG)
  • La Bottega dell’Allegria – Corato (BA)
  • La Cuccagna – Crispiano (TA)
  • Terra Arsa – Foggia (FG) nuova chiocciola
  • Le Zie-Cucina Casareccia – Lecce (LE) nuova chiocciola
  • La Taverna del Duca – Locorotondo (BA)
  • Canneto Beach 2 – Margherita di Savoia (BT)
  • Masseria Barbera – Minervino Murge (BT)
  • L’Antica Locanda – Noci (BA)
  • Peppe Zullo – Orsara di Puglia (FG)
    La Piazza – Poggiardo (LE)
  • Botteghe Antiche – Putignano (BA)
  • La Fossa del Grano – San Severo (FG)
  • La Locanda di Nonna Mena – San Vito dei Normanni (BR)
    XFood – San vito dei Normanni (BR) nuova chiocciola
  • Taverna del Porto – Tricase (LE)

Campania | 39 chiocciole

  • La Pignata – Ariano Irpino (AV)
  • Valleverde Zi’ Pasqualina – Atripalda (AV)
  • Il Focolare – Barano d’Ischia (NA)
  • ‘A Luna Rossa – Bellona (CE)
  • Pepe in Grani – Caiazzo (CE)  inserto – nuova chiocciola
  • Tre Sorelle – Casal Velino (SA)
  • La Pietra Azzurra – Caselle in Pittari (SA)  inserto – nuova chiocciola
  • Cambia-Menti di Ciccio Vitiello – Caserta (CE)  inserto – nuova chiocciola
  • Gli Scacchi – Caserta (CE)
  • I Masanielli – Caserta (CE)  inserto – nuova chiocciola
  • Viva lo Re – Ercolano (NA)
  • Fontana Madonna – Frigento (AV)
  • La Pergola – Gesualdo (AV)
  • Fenesta Verde – Giugliano in Campania (NA)
  • La Marchesella – Giugliano in Campania (NA)
  • La Torre – Massa Lubrense (NA)
  • Lo Stuzzichino – Massa Lubrense (NA)
  • Antica Trattoria Di Pietro – Melito Irpino (AV)
  • I Santi – Mercogliano (AV)
  • Esperia Osteria Flegrea – Monte di Procida (NA) nuova chiocciola
  • Da Donato – Napoli (NA)
  • La Chitarra – Napoli (NA) nuova chiocciola
  • La Notizia – Napoli (NA)  inserto – nuova chiocciola
  • Osteria Mediterranea – Napoli (NA)
  • Taverna a Santa Chiara – Napoli (NA) nuova chiocciola
  • O’ Ca Bistrò – Nocera Inferiore (SA) nuova chiocciola
  • Famiglia Principe 1968 – Nocera Superiore (SA)
  • Osteria del Gallo e della Volpe – Ospedaletto d’Alpinolo (AV)
  • Perbacco – Pisciotta (SA)
  • Abraxas – Pozzuoli (NA)
  • La Ripa – Rocca San Felice (AV)
  • La Pietra Azzurra-Vallo di Diano – Sala Consilina (SA)  inserto – nuova chiocciola
  • Francesco e Salvatore Salvo – San Giorgio a Cremano (NA)  inserto – nuova chiocciola
  • La Locanda della Luna – San Giorgio del Sannio (BN)
  • ‘E Curti – Sant’Anastasia (NA)
  • ‘O Romano – Sarno (SA)
  • La Lanterna – Somma Vesuviana (NA)
  • Da Addolorata – Torre Orsaia (SA)
  • La Piazzetta – Valle dell’Angelo (SA)

Basilicata | 3 chiocciole

  • Gagliardi – Avigliano (PZ)
    Al becco della civetta – Castelmezzano (PZ)
  • Da Peppe – Rotonda (PZ)

Calabria | 13 chiocciole

  • Pecora Nera – Albi (CZ)
  • Il Tipico Calabrese – Cardareto (RC)
  • Da Talarico Salvatore – Catanzaro (CZ)  inserto – nuova chiocciola
  • Le Muraglie – Conflenti (CZ)
  • La Taverna dei Briganti – Cotronei (KR)
  • Il Ritrovo dei Picari – Grotteria (RC)
  • La Collinetta – Martone (RC)
  • Calabrialcubo – Nocera Terinese (CZ)
  • La Tana del Ghiro – San Sosti (CS)
  • La Rondinella – Scalea (CS) nuova chiocciola
  • Il Vecchio Castagno – Serrastretta (CZ)
  • U Ricriju – Siderno (RC)
  • Zio Salvatore – Siderno (RC) nuova chiocciola

Sicilia | 20 Chiocciole

  • Ginger People&Food – Agrigento (AG)
  • Nangallaruni – Castelbuono (PA)
  • Mé Cumpari Turiddu – Catania
  • Oasi Osteria del Mare – Licata (AG)
  • Le Macine – Lipari (ME)
  • Casa & Putia – Messina (ME)
  • 4 Archi – Milo (CT)
  • Andrea – Palazzolo Acreide (SR)
  • Lo Scrigno dei Sapori – Palazzolo Acreide (SR)
  • Trattoria del Gallo – Palazzolo Acreide (SR)
  • Buatta – Palermo (PA)
  • Corona Trattoria – Palermo (PA)
  • Fattoria Borrello-Osteria del Maiale Nero – Raccuja (ME) nuova chiocciola
  • Cucina e Vino – Ragusa (RG)
  • San Giorgio e il Drago – Randazzo (CT) nuova chiocciola
  • Da Luciana – San Pietro Patti (ME)
  • Fratelli Borrello – Sinagra (ME)
  • Latteria Mamma Iabica – Siracusa (SR)
  • Cantina Siciliana – Trapani (TP)
  • Caupona Taverna di Sicilia – Trapani (TP)

Sardegna | 7 Chiocciole

  • La Locanda dei Buoni e Cattivi – Cagliari (CA)
  • Su Recreu – Ittiri (SS)
  • Abbamele – Mamoiada (NU) nuova chiocciola
  • Il Rifugio – Nuoro (NU)
  • Letizia – Nuxis (SU)
  • Ada – San Sperate (SU)
  • La Rosa dei Venti – Sennariolo (OR)

Concluso il Menghai International Pu’er Tea King Competition: eletti i migliori tè, Marco Bertona nel panel degli assaggiatori

0
panel assaggiatori tè pu'er competizione menghai
Il panel degli assaggiatori di tè alla competizione (immagine concessa)

MILANO – Si è concluso con successo il dodicesimo Menghai International Pu’er Tea King Competition, l’evento ufficiale più influente che si tiene nella contea di Menghai, nella provincia di Xishuang Banna, nello Yunnan. Alla competizione hanno preso parte quasi tutti i produttori di tè della contea.

Decine di aziende, ma soprattutto centinaia di piccoli produttori provenienti dai villaggi di montagna, hanno preso parte alla selezione, per un totale di 382 campioni di tè in gara.

Il dodicesimo Menghai International Pu’er Tea King Competition

Dopo quasi un mese, dopo il round preliminare e l’eccellente selezione, un totale di 225 campioni di tè di alta qualità sono arrivati alla finale.

I tè giunti alla fase conclusiva sono stati valutati da una giuria specializzata, formata da tea tasters professionisti altamente competenti e qualificati, i quali hanno esaminato i tè in gara secondo gli standard nazionali cinesi per la valutazione sensoriale dei tè.

Del panel di assaggiatori, composto da insigni esperti cinesi, faceva parte anche il professor Marco Bertona, direttore esecutivo e coordinatore didattico di AssoTè Infusi.

I tè in gara sono stati premiati secondo le seguenti categorie:

– il miglior Pu’er da Alberi Antichi;

– il miglior Pu’er da agricoltura integrata (ecological tea), vale a dire coltivati secondo un sistema agricolo di produzione a basso impatto ambientale – da non confondere con l’agricoltura biologica;

– il miglior Shu Pu Compresso mono-origine, ossia pu’er fermentati provenienti da una unica e ben distinta zona produttiva;

– il miglior Shu Pu Compresso multi-origine, ossia pu’er fermentati prodotti con materia prima proveniente da zone productive diverse;

– il miglior Sheng Pu in foglia mono-origine, ossia pu’er verdi provenienti da una unica e ben distinta zona produttiva;

– il miglior Sheng Pu in foglia multi-origine, ossia pu’er verdi prodotti con materia prima proveniente da zone produttive diverse.

I tè Pu’er

Il tè Pu’er – scritto anche Pu Erh secondo l’obsoleta romanizzazione Wade- Giles – è un prodotto tipico della regione cinese dello Yunnan, realizzato con le grandi foglie delle specie botaniche autoctone, prodotto secondo procedure produttive stabilite, che si concludono con l’essiccazione al sole.

Il tè Pu’er è un prodotto tipico a indicazione geografica (GI Geographical Indications) protetto non solo in Cina, ma anche nella UE, prodotto secondo i rigidi disciplinari produttivi imposti dalle normative.

Il Pu’er è un tè dalle caratteristiche qualitative uniche. In base alla tecnologia di lavorazione e alle caratteristiche di qualità, il tè Pu’er è diviso in due tipologie: Pu’er fermentato, chiamato anche post-fermentato (Shu Pu in cinese) e Pu’er verde (Sheng Pu in cinese), ossia che non ha subito nessun processo di fermentazione in fase di produzione. Il tè Pu’er in commercio si presenta in foglie o compresso, spesso sotto forma di disco.

In Cina il tè Pu’er Fermentato appartiene alla categoria dei tè scuri. Per una comprensione migliore della classificazione cinese dei tè si rimanda la lettura a questo articolo.

I Baiocchi compiono 40 anni e presentano l’edizione limitata al caffè

0
colazione baiocchi
I Baiocchi al caffè (immagine concessa)

PARMA – Compiono 40 anni e per l’occasione si fanno in 3. Sono i Baiocchi, biscotti iconici di Mulino Bianco, che celebrano l’anniversario lanciando una nuova edizione limitata al caffè. Un gusto nuovo, in vendita dal 5 ottobre solo su dedicatoate.mulinobianco.it, che si affianca ai 2 già sul mercato: la storica farcitura alla nocciola e la gustosa e innovativa al pistacchio.

Con 13 miliardi di biscotti l’anno per quasi 120mila tonnellate prodotte, realizzati utilizzando 2.000 tonnellate di farina, 8500 di nocciole e quasi 3000 di cacao, i Baiocchi sono tra i prodotti Mulino Bianco più amati dai consumatori.

I Baiocchi, un po’ di festa tutti i giorni da 40 anni

Nati nel 1983 dalle mani e dall’estro di Mara Cesari e Signorina Solzi, i Baiocchi hanno un nome “prezioso” che trae ispirazione da una moneta d’argento coniata nel XV secolo. E se all’inizio il biscotto – insieme a Canestrini, Ciocchini, Nocchie e Tenerezze – faceva parte dei Dolcetti delle feste, la linea resa inconfondibile dall’esclusiva confezione “a torretta” e il raffinato incartamento con i pirottini di pasticceria, ben presto si trasforma in una gamma di prodotti.

I Baiocchi diventano, così, sinonimo di golosità per tutti i momenti della giornata, un appuntamento irrinunciabile per almeno 3 generazioni di italiani.

Una passione che non accenna a diminuire: solo negli ultimi 5 anni questi biscotti farciti, prodotti negli stabilimenti Barilla di Novara e Ascoli, hanno conquistato sempre di più il palato degli italiani e il loro valore di vendita è quasi triplicato, superando nel 2022 i 37 milioni di euro (fonte Nielsen Mercato Italia).

È l’ora del caffè: un’edizione limitata per festeggiare le 40 candeline

E la festa continua con il nuovo gusto al caffè, un’edizione limitata disponibile solo online qui, l’emotional e-commerce di Mulino Bianco dove è possibile anche acquistare in esclusiva oggetti speciali e confezioni personalizzate con nomi, foto e dediche.

I nuovi Baiocchi Caffè saranno disponibili solo online in 2 combinazioni di vendita: la box “Gamma Baiocchi”, che contiene 3 pacchi di biscotti nelle farciture nocciola, pistacchio e, ovviamente caffè, e la box “Offerta 1 kg”, pensata per chi vuole fare scorta della nuova bontà, con 4 pacchi del nuovo gusto.

Una storia di creme nelle golose farciture

E se il ripieno alla nocciola li rende “un classico” da 40 anni, i Baiocchi hanno continuato a giocare con la loro gamma di golose farciture: quella al caffè è solo l’ultima di una lunga serie. Fra i due biscotti, resi unici dai caratteristici 5 buchi, negli anni sono arrivate infatti la crema alla vaniglia e quelle speciali al cacao e al latte.

Ma in casa Baiocchi non si è sperimentato solo nel gusto: anche i formati sono diventati un terreno di scoperta, con le mini size lanciate agli inizi degli anni ‘90, la versione Choco lanciata nel 2020, fino alla più recente edizione con crema al pistacchio e a quella gelato realizzata da Algida – Gruppo Unilever.

Baiocchi: una bontà da mangiare… ma anche da abbracciare

Su Dedicato a Te, oltre al nuovo gusto Baiocchi Caffè in edizione limitata si può trovare in vendita anche il soffice cuscino Baiocchi, prodotto in esclusiva da Trudi per Mulino Bianco e personalizzabile a piacere con un nome ricamato sul retro.

Su Dedicato a Te, oltre al nuovo gusto Baiocchi Caffè in edizione limitata si può trovare in vendita anche il soffice cuscino Baiocchi, prodotto in esclusiva da Trudi per Mulino Bianco e personalizzabile a piacere con un nome ricamato sul retro.

La piattaforma e-commerce Dedicato a Te

Dedicato a Te è l’innovativa piattaforma di e-commerce del Gruppo Barilla dove si possono acquistare in esclusiva: edizioni limitate di prodotto, regali unici e originali e confezioni dei prodotti Mulino Bianco e Pan di Stelle più amati personalizzati con nomi, foto e dediche.

Nata nel novembre del 2020, la piattaforma ha raggiunto subito importanti risultati con centinaia di migliaia di confezioni e prodotti speciali venduti, creando un legame ancora più forte con due love brand come Mulino Bianco e Pan di Stelle.

Dai compleanni agli anniversari, fino a pensieri dedicati a mamme, papà, nonni e amici: su Dedicato a Te ogni momento speciale può essere celebrato con regali unici capaci di generare emozioni a te e agli altri. Per ulteriori informazioni basta cliccare qui

Nicolò Zorloni, si racconta il giovane campione italiano di aeropress: “Adesso si pensa all’Australia e all’apertura di un flagship store a Milano”

0
Nicolò Zorloni, il secondo da Luca Rinaldi e il terzo da Andrei Clenciu.
Da destra: il vincitore Nicolò Zorloni, il secondo classificato Luca Rinaldi e il terzo Andrei Clenciu. credits specialty pal

MILANO – A inizio di ottobre si è disputata la sfida all’ultima estrazione di aeropress, ospitata dalla suggestiva sede dell’Accademia del caffe espresso: il campionato italiano ha coinvolto 27 partecipanti, che si sono sfidati per vincere il titolo italiano e accedere così al World aeroPress Championship in Australia a dicembre. Il primo posto è stato conquistato dal giovanissimo Nicolò Zorloni, il secondo da Luca Rinaldi e il terzo da Andrei Clenciu.

Abbiamo parlato di questa esperienza e di quella che ancora dovrà affrontare, con Nicolò Zorloni, meglio conosciuto nel settore per la sua attività di piccolo torrefattore con Nudo Artisan Coffee.

Zorloni, ci racconta un po’ la gara? Come si è svolta la competizione, che cosa ha portato in pedana?

“La gara aeropress funziona così: tutti i partecipanti, che quest’anno sono stati soltanto 27, ricevono circa una settimana prima della gara, 250 grammi di caffè da usare durante la sfida (stesso lotto, stessa tostata) senza fornire altre informazioni particolari. L’obiettivo è creare la migliore ricetta in tazza senza avere troppi punti di riferimento come processi, origine.

Si possono fare dei test a casa e solo una volta arrivati in sede di gara si parte a terzine, con le prime nove dalle quali ne passa uno su tre e così dei 27 iniziali, 18 vengono eliminati.

I 9 rimasti hanno 5 minuti per macinare, estrarre e servire il caffè.

Le uniche regole sono: non aggiungere altro all’acqua e al caffè, usare una quantità massima di caffè di 18 grammi, 150 ml minimi di bevanda estratta, che trovo i più realistici da riproporre in una caffetteria: 40 grammi per un aeroPress da vendere al pubblico andrebbe a 15 euro e sarebbe troppo in un coffee shop.

Non ci sono limiti sull’acqua, tipologia e temperatura: ho scelto di portare la Lauretana, perché il caffè non si presentava particolarmente brillante e durante le prove, partendo con la Levissima abbiamo capito che risultava astringente.

Ci siamo detti: scendiamo ulteriormente con la Lauretana, che ha fatto emergere una parte acida che prima non c’era.

Al mondiale non escludo che dovrò crearmi un’acqua in maniera autonoma, partendo da quella distillata.

La gara prosegue ancora con tre batterie da tre, si arriva alla semifinale e poi con tre inizia la finale con il primo, secondo, terzo già in pedana.

Ultimo giro di estrazione e chi fa la tazza migliore, vince.

Quest’anno è stato interessante: la prima volta che ho partecipato è stata l’anno scorso e sono arrivato terzo.

In questa edizione ho trovato un buon numero di ricette creative: Luca Rinaldi raffreddava la sua estrazione in una ciotola ed è stato bello da vedere, qualcuno è arrivato persino con il setaccio.

Si può prendere spunto dai propri competitor.

Tendenzialmente però preferisco non complicare mai i processi, perché voglio sia semplice da replicare da tutti i punti di vista.

Utilizzo ricette classiche senza esplorare eccessivamente, per non aumentare le possibilità di sbaglio.

Quest’anno ho cambiato qualche dettaglio nella preparazione ad ogni round e questo perché ho potuto sperimentare con il caffè quando aveva ancora una settimana di maturazione, mentre in gara era arrivato già a due.

Dunque ho affrontato la performance vera e propria già consapevole di questo fatto, assaggiando sempre prima di servire.

Così, dopo il primo e poi ancora il secondo round, ho aggiustato qualcosa sino alla finale: 17 grammi di caffè, 210ml di Lauretana a 80 gradi, nessuna turbolenza, 15 click sul time more – il macinacaffè manuale come il Comandante ha la regolazione delle macine a zero, cioè quando toccano, e da quel punto in poi la macinazione è micrometrica, ti fa capire quanta apertura stai dando alla macina – 40 ml di pre infusione e tutto il resto dei 170ml a 30 secondi di versata.

Ho iniziato l’estrazione a 1 minuto e 55 (è stata molto veloce). Il macinato fine insieme alla diminuzione del tempo di contatto con l’acqua, aveva il fine di evitare l’amaro poco gradevole. Ho anche notato che il corpo emergeva maggiormente con una macinatura fine, mentre l’acidità e la dolcezza, con un’estrazione veloce.

Per questo risultato ho effettuato dalle 15 alle 20 estrazioni tutte in un pomeriggio, anche se sapevo comunque che avrei dovuto rivedere i dettagli direttamente in gara.

Ha premiato il fatto di non portare una ricetta troppo complicata.

Qualcuno ha portato due tipologie di acqua diverse e altre temperature e questo ha complicato la loro prova.”

Perché cimentarsi proprio con questo metodo di estrazione?

“Partecipo da un paio d’anni alle gare Sca. Nascendo come barista e avendo competenze di brewing e caffetteria, ho gareggiato in cup tasting e quest’anno farò roasting.

L’aeropress però l’ho scelto perché mi rendo conto che chi prepara le competizioni, soprattutto latte art, brewing e barista, si allena tantissimo: il tempo da investire e anche i soldi sono tanti per vincere.

Non è questo il momento per me per prepararmi a quei livelli.

Non mi piacerebbe partecipare soltanto per fare presenza. La competizione per me resta qualcosa di importante e deve essere sentita, va presa sul serio e affrontata al meglio.

La gara aeropress invece ti dà la possibilità di partecipare con mezza giornata di training e l’acquisto soltanto della cassa d’acqua: è più alla portata di tutti.

Ed è un metodo di estrazione che lascia spazio a ricette creative notevoli, molto più di un V60 e degli altri pour over, che devono rispettare delle regole più serrate. Sicuramente è uno dei metodi che ti concede più margine di errore.

Più semplice estrarre una tazza bilanciata, anche neutra ma mai sgradevole.”

Vincere tra 27 partecipanti: se lo aspettava e che cosa lo ha distinto tra tutti?

“Luca è stato molto preciso nell’estrazione, ma ovviamente i giudici hanno i loro criteri per valutare la loro tazza ideale. Molti cercano il corpo, altri l’acidità, altri ancora la dolcezza.

Mi hanno detto che l’ultima tazza è stata sicuramente la più buona, perché aveva una componente fruttata molto spiccata e persistente.”

Quali sono state le maggiori difficoltà?

“Il fattore tempo in assoluto, ma anche trovare il modo di tirar fuori una buona acidità da un caffè che poi abbiamo scoperto essere un Tanzania lavato. Ma che a tratti poteva ricordare un Kenya che già nella tazza dopo scompariva. “

Ora i mondiali in Australia, tra poco tempo: prospettive per questa sfida internazionale?

Zorloni: “Non posso anticipare niente, perché il caffè ce lo fanno assaggiare il giorno primo ed è meglio: così si elimina il fattore critico della spedizione.

Partirò a fine novembre per allinearmi con il fuso orario per poi fare la gara. Macinatura e acqua sono gli unici elementi che posso controllare.

L’acqua distillata la acquisterò lì, la modificherò in base al caffè, aggiungendo i minerali.”

Altri progetti e piccole anticipazioni per il Nudo di Zorloni?

“Apriremo a brevissimo come Nudo a Milano un primo flagship store: sarà un temporary di 6 mesi e poi si vedrà se prolungarlo: dipende da come risponderà il mercato. “