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Lo zucchero nel caffè potrebbe portare ad un aumento di peso nel tempo: ecco lo studio

Nonostante il legame tra i livelli di consumo di caffè zuccherato e le variazioni del peso sia di entità molto modesta, gli autori sottolineano che la ricerca ha rilevanza per la salute pubblica

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L’aggiunta di zucchero potrebbe neutralizzare l’associazione favorevole tra l’aumento dei consumi di caffè e controllo del peso nel tempo: questi sono i risultati dello studio Changes in coffee intake, added sugar and long-term weight gain – results from three large prospective US cohort studies. Leggiamo di seguito la prima parte della ricerca pubblicata sul portale d’informazione Nutrition Foundation of Italy.

Lo zucchero nel caffè e l’aumento di peso

MILANO – L’associazione tra consumo di caffè (fino a 3-5 tazzine al giorno) e benefici per la salute, soprattutto in termini di riduzione del rischio di alcune malattie croniche (cardiovascolari e alcuni tipi di tumori) e di riduzione della mortalità per cause specifiche e totali trova conferma nelle evidenze più recenti, che sono di supporto all’assunzione regolare di caffè come parte di un’alimentazione varia ed equilibrata.

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In questo contesto, il possibile ruolo del consumo di caffè nel controllo del peso è ancora oggetto di dibattito nella comunità scientifica, anche alla luce dell’abitudine diffusa di consumare la bevanda con l’aggiunta di latte (o panna), o zuccherata.

L’analisi dei dati di tre grandi studi prospettici americani aggiunge nuovi elementi al proposito, focalizzandosi sui potenziali effetti dell’aggiunta di zucchero, panna o sostituti del latte al caffè nel modularne gli effetti di salute.

I risultati indicano che un aumento del consumo di caffè (sia con caffeina che decaffeinato) di una tazza al giorno è associato a un minore incremento ponderale in un periodo di 4 anni (- 0,12 kg).

Tuttavia, nonostante l’assunzione complessiva con la dieta di zuccheri aggiunti sia rimasta costante nel periodo di osservazione, l’aggiunta dello zucchero al caffè, anche in quantità relativamente piccole, neutralizzerebbe tale effetto e anzi è risultata correlata a un aumento di peso nel tempo, complessivamente contenuto (+ 0,09 kg per ogni cucchiaino da tè di zucchero, sempre in 4 anni), ma più marcato per i soggetti in sovrappeso e obesi. Nessuna variazione di questo parametro è stata invece descritta in associazione all’aggiunta di panna o di sostituti del latte.

L’assenza di differenze significative in relazione alla presenza o meno di caffeina conferma la debolezza sul piano scientifico degli effetti favorevoli sul peso che vengono spesso attribuiti a questa sostanza contenuta nel caffè.

Nonostante il legame tra i livelli di consumo di caffè zuccherato e le variazioni del peso sia di entità molto modesta, gli autori sottolineano che la ricerca ha rilevanza per la salute pubblica, alla luce della diffusione dell’abitudine a consumare quotidianamente caffè e dell’alto tasso di sovrappeso e obesità a livello globale.

Lo studio originale e gli autori

Changes in Coffee Intake, Added Sugar and Long-Term Weight Gain – Results from Three Large Prospective US Cohort Studies

  • Henn M, Glenn AJ, Willett WC, Martínez-González MA, Sun Q, Hu FB.
  • Am J Clin Nutr. 2023 Sep 30:S0002-9165(23)66170-2. doi: 10.1016/j.ajcnut.2023.09.023.

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