venerdì 28 Novembre 2025
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Parla Giovanna De Vecchi: “Muoversi insieme: questa è la vera parità di genere”

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Giovanna De Vecchi si gusta l'espresso (foto concessa)
Giovanna De Vecchi si gusta l'espresso (foto concessa)

MILANO – In occasione della giornata delle donne che ha assunto un ruolo sempre più rilevante negli anni, Giovanna De Vecchi – Amministratrice della DVG De Vecchi – ha voluto condividere la sua esperienza, iniziata circa 33 anni fa, nell’azienda di famiglia. Il quadro restituito parla di un cambiamento del mercato, delle strategie e delle figure manageriali: da un passato in cui erano poche le donne che ricoprivano ruoli apicali, allo sviluppo di diversi programmi inclusivi avviati dalle stesse aziende.

Quando è avvenuto il passaggio di testimone, Giovanna De Vecchi si è trovata a capo di un’azienda produttrice di componenti per le macchina da caffè, messa di fronte al mondo del service all’epoca prettamente di stampo maschile lungo tutta la linea della distribuzione.

Giovanna De Vecchi racconta: “Il mio, un percorso bello ma doppiamente faticoso”

“Con il duro lavoro e la credibilità acquisita negli anni, sono riuscita a farmi percepire come imprenditrice a tutti gli effetti. La figura femminile nel mio campo specifico inizialmente non è stata considerata particolarmente performante. In un settore prevalentemente maschile e meccanico, la figura femminile veniva concepito come maggiormente legata all’area amministrativa che commerciale.

Con il tempo sempre più donne hanno assunto ruoli dirigenziali. C’è stato un cambio quindi molto positivo, legato all’integrazione delle competenze.

Nella nostra azienda abbiamo una quota rosa importante anche per le figure chiave che portano ad una diversificazione delle competenze e all’ottimizzazione delle performance, oltre che ad un nuovo approccio al mercato.

Siamo un’azienda con tante donne e da questo punto di vista il nostro atteggiamento è libero da preconcetti, da sempre, in tutti i contesti. Le donne dimostrano di essere in grado di eccellere in qualsiasi ruolo e la loro presenza insieme a quella degli uomini, è decisamente arricchente.

Tra donne poi si possono creare ottime sinergie, ma è importante avere chiari i propri obiettivi e perseguirli con intelligenza, nella reciproca comprensione.

Il coinvolgimento delle donne in questo settore deve esser sempre più forte, perché per la loro trasversalità porta innovazione e creatività anche nel campo della comunicazione . Penso che l’unione delle caratteristiche maschili e femminili, se ben equilibrate posso portare veramente a un miglioramento della performance aziendale e ad affrontare le sfide del mercato in un modo più efficace. “

Vita professionale e vita privata: come trovare un equilibrio in un ruolo apicale?

Giovanna De Vecchi, l’esperienza ai vertici dell’azienda famigliare (foto concessa)

“Ho dedicato tanto di me all’azienda, rinunciando in parte a qualcosa. Credo che se fossi stata un uomo, il percorso sarebbe stato meno faticoso, considerando che spesso mi sono trovata ad interagire in un ambiente prevalentemente maschile. Molte persone ancora mi ricordano per tutte le domande che ponevo e per il mio interesse nel comprendere ogni minimo dettaglio. La mia è stata in parte una auto formazione. In questo senso curiosità e passione sono stati e sono elementi importanti e propulsivi .

Lavoro al fianco di mio marito (Mario Conti CEO di DVG DE VECCHI SRL)e seppur ciascuno con le proprie caratteristiche molto diverse ho potuto trovare un ottimo equilibrio che ci consente di sostenerci reciprocamente, mitigando alcuni aspetti del carattere dell’uno dell’altra.

Ci compensiamo innanzitutto caratterialmente e poi per il nostro vissuto nell’azienda: Mario, approdando in azienda nel 2004, ha dato un grosso impulso tecnico/commerciale con una importante visione di sviluppo, mentre io vivo l’azienda più visceralmente. Questo è un esempio pratico di come le diverse competenze e caratteristiche possano trovare armonia ed essere una buona base per sviluppare il business.”

Da una realtà di sei persone a 50 dipendenti, Giovanna De Vecchi si è impegnata fortemente per farsi riconoscere.

“Da una situazione iniziale con solo sei persone, abbiamo visto crescere la nostra azienda fino a raggiungere i 50 dipendenti, un traguardo che ha richiesto un impegno costante da parte di tutti . Le dinamiche commerciali si sono evolute nel tempo, portando come miglior risultato un parco clienti che ora si identificano pienamente con il brand DVG De Vecchi.

Un concetto fondamentale resta quello di muoversi insieme: questa è la vera parità di genere. Soltanto lavorando equamente compatti, si può crescere sul mercato. L’inclusione e la condivisione sono fondamentali, come le partnership.

Valuto la persona, non il genere.

Nel mio segmento specifico della filiera stretta ancora non siamo in tante e siamo talmente frammentate a livello di soluzioni e di componenti, che non c’è una reale condivisione. Nel caffè più in generale si è vista una forza propulsiva delle donne con ruoli importanti, contribuendo ad elevare il tema a livello internazionale. Ed è il frutto anche di passaggi generazionali e di scelte accurate di management.

Vedo molte donne, anche interessate alla contaminazione con altri settori.; d’altra parte Il caffè è evocativo e sempre lo sarà. Noi come DVG siamo orgogliosi di contribuire attivamente all’ottimo risultato in tazza!”.

REPA Italia esempio di leadership inclusiva delle donne, il ceo Leonardo Raggi: “La parità di genere è uno dei nostri punti di forza”

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repa donne
Le donne di REPA Italia (immagine concessa)

CESENA – In una giornata che vuole ricordare l’importanza della lotta per i diritti delle donne, portando l’attenzione su questioni come l’uguaglianza di genere, REPA Italia rappresenta un esempio di leadership inclusiva, in cui le donne hanno assunto posizioni di rilievo e contribuiscono in modo significativo al successo dell’azienda, ma soprattutto vengono accolte e agevolate nel conciliare vita lavorativa e familiare.

L’impegno di REPA Italia per la parità di genere

Mentre nel nostro paese moltissime madri lavoratrici sono costrette a dimettersi o cambiare lavoro per via della scarsità di asili nido o della rigidità dei turni di lavoro, REPA Italia si impegna affinché questo non accada, offrendo la flessibilità oraria per tutti gli uffici (e per la maggior parte di essi, anche lo smart working).

Per quanto riguarda il part-time, l’azienda fornisce delle concessioni lavorative anche oltre i tre anni dal parto, con possibilità di contratti individuali di smart working a tempo indeterminato. Chiaramente tutto ciò non sarebbe stato possibile senza la visione dell’amministratore delegato.

Come conferma Leonardo Raggi, ceo di REPA Italia, “La presenza di quote rosa e di una politica volta a garantire la parità di genere, è uno dei punti di forza che definisce la cultura aziendale di REPA Italia. La crescita di donne in posizioni di leadership nella nostra organizzazione non è quindi casuale, ma il risultato di politiche mirate a garantire l’uguaglianza di opportunità”.

Raggi aggiunge: “L’azienda promuove infatti la meritocrazia, senza nessuna limitazione per le donne a ricoprire incarichi apicali, sia a livello di REPA Italia, sia a livello internazionale, con il coordinamento delle attività per tutto il gruppo REPA”.

In REPA Italia si trovano donne che ricoprono ruoli chiave in vari dipartimenti, dalla gestione operativa alle posizioni strategiche.

Ne sono un esempio la vice president marketing, la group director sales export extra EU, la group e-commerce coordinator, la group HR coordinator and REPA Italia head of HR, la REPA Italia head of procurement, la team leader marketing REPA Italia, la public relations group manager e la data management team lead OEM.

Perché REPA Italia valorizza così tanto le donne? La leadership femminile è caratterizzata da uno stile più collaborativo, empatico, resiliente e orientato alla comunicazione.

Le donne leader non solo contribuiscono a sfatare gli stereotipi di genere, ma soprattutto ispirano altre donne a non rinunciare alla loro carriera e a perseguire i loro sogni e obiettivi, con un messaggio chiaro e potente: è possibile ottenere il successo professionale senza dover rinunciare alla propria vita familiare e personale.

La scheda sintetica di REPA

REPA è il principale distributore europeo di ricambi per attrezzature per la ristorazione, caffè, distributori automatici ed elettrodomestici ed è un partner di fiducia per i produttori di apparecchiature.

Dal 2022 REPA è una divisione di Parts Town Unlimited, leader mondiale nella distribuzione high-tech di parti di ricambio indispensabili, prodotti e servizi correlati per i settori della ristorazione, degli elettrodomestici e dell’HVAC.

I clienti di REPA beneficiano di una forte competenza in materia di ricambi, con oltre 40 anni di esperienza nel mercato da parte di REPA Italia, REPA Deutschland, REPA France, REPA Iberia, ATEL e Big Warehouse. Con il più grande database del settore accessibile attraverso webshop all’avanguardia, un’elevata disponibilità di magazzino e centri logistici altamente innovativi che assicurano la consegna dei ricambi più rapida del settore, Repa fornisce a ogni cliente il pezzo giusto, al momento giusto, ovunque.

Per maggiori informazioni su REPA basta cliccare qui.

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Caffè Borbone ha chiuso il 2023 con ricavi a 300,4 milioni, utile netto a 48 e traina la capogruppo Italmobiliare S.p.A. a 2,201 miliardi

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Logo caffè Borbone
Il logo di Caffè Borbone con il claim aziendale magica emozione

MILANO – Caffè Borbone vola oltre i 300 milioni, esattamente 300,4 con i ricavi del 2023 ed ha registrato anche un margine operativo, il Mol, di 79,7 milioni, utili netti a 48. Lo ha sancito il 7 marzo, dopo che a Caivano (Napoli) si era già festeggiato due mesi prima, il consiglio di amministrazione di Italmobiliare S.p.A., la finanziaria che ha una partecipazione al 60% in Caffè Borbone dal 2018 ed è quotata in Borsa a Milano.

Un risultato globale notevole perché i ricavi nel 2023 delle cosiddette Portfolio Companies di Italmobiliare, tra le quali c’è proprio Borbone, si sono attestati a 2.201 miliardi di euro. E questo è arrivato anche con il traino del torrefattore napoletano. Che ha registrato una crescita del margine operativo lordo aggregato dell’80,7% a 99,2 miliioni.

Ma della galassia del Gruppo Italmobiliare torneremo ad occuparci sotto con tutti i dati.

Vediamo ora l’andamento del ramo di nostro interesse: Caffè Borbone

Caffè Borbone stabilimento
Lo stabilimento di Caffè Borbone a Caivano (Napoli)

Ricordiamo che dal 2018 la torrefazione di Caivano (Napoli) è controllata per il 60% da Italmobiliare, la finanziaria della famiglia Pesenti, che rilevò il pacchetto per 140 milioni dal fondatore Massimo Renda (ora detiene il restante 40%).

Caffè Borbone per la prima volta chiude a oltre 300 milioni

Caffè Borbone ha chiuso il 2023 con una crescita a doppia cifra e ricavi per la prima volta oltre i 300 milioni, a 300,4 con un aumento del 14,3% sul 2023 (nel 2022 i ricavi erano di 262,7 milioni di euro, in crescita del 4% rispetto all’esercizio precedente).

Il Ceo Marco Schiavon: “Borbone ha rafforzato la rete commerciale e l’impegno in Ricerca e Sviluppo che ora ci permette di soddisfare anche i palati più esigenti”

Marco Schiavon AD CAffè Borbone
Marco Schiavon amministratore delegato di Caffè Borbone

Marco Schiavon, Amministratore Delegato di Caffè Borbone, dopo la divulgazione dei dati di bilancio ha dichiarato: “Gli ottimi risultati sono il frutto di diversi fattori. In primis, il rafforzamento della nostra rete commerciale, che ci ha permesso di essere presenti capillarmente in tutta Italia e in diversi canali di distribuzione. Inoltre, l’impegno in ricerca e sviluppo ci ha consentito di ampliare la gamma prodotti, per soddisfare palati eterogenei e sempre più esigenti. Nel 2024 puntiamo a dare continuità al nostro percorso di crescita, sviluppando ulteriormente tutti i canali di vendita e l’estero.”

Il margine operativo lordo di Borbone a 79,7 milioni

L’aumento dei ricavi in Italia (+11%) è trainato dalla gdo (grande distribuzione organizzata), in aumento del 28% rispetto allo stesso periodo dell’esercizio precedente, un incremento più che doppio rispetto al tasso di crescita medio del mercato (+12%, fonte Nielsen).

Ottima anche la performance del canale digitale, che comprende e-commerce diretto, Amazon e portali specializzati, ed è cresciuto del 32%.

Prosegue anche lo sviluppo del mercato estero, che fa registrare un incremento del 59% rispetto all’esercizio precedente, con una buona partenza della gestione diretta dell’America, attraverso la sede negli Stati Uniti che conta anche su una torrefazione.

sacchi di caffè di juta
Sacchi di caffè nel magazzino di Caffè Borbone a Caivano (Napoli)

Il margine operativo lordo si attesta a 79,7 milioni di euro (+21%), con una marginalità sul fatturato del 26,5% in aumento di 1 punto percentuale nonostante il costo del caffè si mantenga su livelli molto elevati (in particolare quello della Robusta, che rappresenta la maggior parte dei volumi acquistati dalla società) e gli investimenti in marketing e persone propedeutici al piano di sviluppo della società nel mercato americano.

Il risultato operativo è pari a 68,2 milioni di euro e l’utile netto dell’esercizio 2023 è pari a 48,0 milioni di euro. La posizione finanziaria netta al 31 dicembre 2023 è positiva per 17,1 milioni di euro.

Neutralizzando il pagamento dei dividendi e l’impatto una tantum dell’operazione di acquisizione asset in America, il Free Cash Flow nel periodo è positivo per 69,2 milioni di euro, confermando ancora una volta la capacità di generazione di cassa della società.

caffè borbone
Cialde Caffè Borbone

Caffè Borbone, che continua il proprio percorso di consolidamento trai i leader del monoporzionato in Italia, ha intrapreso con convinzione un processo di crescita all’estero con l’obiettivo di proporre la propria offerta di prodotti dall’ottimo rapporto di qualità e prezzo in selezionati mercati europei e negli Stati Uniti.

“L’attenzione alla sostenibilità dei prodotti rientra in un preciso percorso di sviluppo sostenibile che l’azienda ha avviato dal 2018, anno dell’ingresso nel Gruppo Italmobiliare, e che interessa tutte le fasi di produzione, dalla certificazione della filiera e tutela dei lavoratori nei Paesi di origine e approvvigionamento, all’efficientamento energetico del nostro stabilimento di Caivano fino al trattamento degli scarti di produzione e all’innovazione del packaging” conclude l’amministratore delegato Marco Schiavon.

La scheda sintetica di Caffè Borbone (sotto prosegue il bilancio Italmobiliare)

Caffè Borbone è un marchio di Caffè Borbone S.r.l., azienda nata nel 1997 tra i principali produttori specializzati in cialde e capsule sul territorio nazionale ed internazionale. Leader assoluto nel comparto delle cialde in distribuzione moderna, sia in termini di quota valore % sia di vendite a valore in milioni di euro (cfr. Nielsen IT Distr. Moderna). Caffè Borbone occupa oggi una delle primissime posizioni nel mercato del caffè porzionato.

Caffè Borbone stabilimento
La produzione di cialde nello stabilimento di Caffè Borbone a Caivano (Napoli)

Nel 2018 entra nel capitale sociale Italmobiliare, una delle principali investment holding italiane, con il 60% delle quote mentre il 40% rimane al fondatore Massimo Renda. L’azienda rappresenta un caso di crescita esemplare, grazie anche al costante investimento in Ricerca & Sviluppo che ha portato alla realizzazione di prodotti innovativi come la cialda compostabile 100% amica della natura, l’incarto totalmente riciclabile nella raccolta della carta e la capsula compostabile Don Carlo che, gradualmente, hanno conquistato i consumatori sempre più attenti all’ambiente.

La sintesi dei dati di bilancio di Italmobiliare

• Al 31 dicembre 2023 il NAV di Italmobiliare S.p.A., escludendo le azioni proprie, risulta pari a 2.201 milioni di euro, in aumento di 172,3 milioni rispetto al 31 dicembre 2022. Il NAV per azione è pari a 52,1 euro e, includendo la distribuzione di dividendi nel corso del 2023 pari a 0,70 euro per azione, registra una performance positiva di circa il 10%.

• A ottobre 2023 Italmobiliare ha ceduto la partecipazione in Florence InvestCo S.r.l., incassando 78,2 milioni di euro con una plusvalenza di oltre 45 milioni e un ritorno MoM di 2,5x. A febbraio 2024 è stata inoltre ceduta l’intera partecipazione detenuta in AGN Energia per 100 milioni di euro, con una plusvalenza di circa 40 milioni di euro e un ritorno MoM di 1,8x.

• La posizione finanziaria netta di Italmobiliare S.p.A. è in miglioramento di 52,8 milioni di euro e al 31 dicembre 2023 si attesta a +204,3 milioni di euro, cui si aggiungono circa 100 milioni di euro derivanti dalla cessione di AGN Energia avvenuta successivamente alla chiusura dell’esercizio.

• Il Gruppo chiude il 2023 con risultati positivi legati all’ulteriore sviluppo delle Portfolio Companies. A livello consolidato, il fatturato si attesta a 585,8 milioni di euro (+21,1% rispetto al 2022), e il margine operativo lordo sale a 99,2 milioni (+80,7%) • A livello aggregato crescono i ricavi (1.438 milioni di euro, +6,1%) delle Portfolio Companies Industriali, con MOL sostanzialmente stabile (213 milioni di euro, +0,7%).

In particolare:

o Nel settore alimentare, Caffè Borbone e Capitelli chiudono l’esercizio con ricavi e margine operativo lordo in crescita a doppia cifra rispetto al 2022. Caffè Borbone registra ricavi per la prima volta sopra i 300 milioni di euro (+14,3%) e MOL a 79,7 milioni (+21%), mentre Capitelli vede i ricavi crescere a 22,4 milioni (+16,8%) e il MOL a 3,5 milioni +(24,6%).

o Molto positiva la performance di Officina Profumo-Farmaceutica di Santa Maria Novella, con ricavi in aumento del 20,5%, a 56,2 milioni di euro, e margine operativo in crescita del 38,3%. Risultati frutto sia del successo delle nuove linee prodotto, sia delle ottime performance del canale retail.

o Prosegue il percorso di sviluppo di CDS-Casa della Salute, che nell’esercizio ha inaugurato 12 nuove strutture sanitarie, che portano a 26 il totale dei centri del gruppo, e registrato ricavi in aumento a 42,8 milioni (+31,8%) o Italgen, la green energy company del Gruppo, registra ricavi e margine operativo lordo in aumento rispettivamente del 13,7% e del 29%.

• Prosegue il percorso di decarbonizzazione guidato dall’approccio metodologico della Science Based Targets initiative, alla quale, dopo la Holding, hanno aderito tutte le Portfolio Companies.

• In considerazione dei buoni risultati dell’esercizio e dell’aumento della disponibilità di cassa in seguito alle cessioni, il Consiglio di Amministrazione proporrà alla prossima Assemblea la distribuzione di un dividendo per complessivi 3 euro per azione.

Il commento del Consigliere delegato Carlo Pesenti: “Tutti i dati di bilancio sono in crescita”

carlo pesenti manager
Carlo Pesenti, consigliere delegato di Italmobiliare

“I risultati 2023, che in un contesto sfidante vedono crescere il NAV, i ricavi e il margine operativo lordo a livello consolidato, confermano il valore del nostro portfolio diversificato di eccellenze industriali italiane – ha commentato Carlo Pesenti, Consigliere Delegato di Italmobiliare –.

La valorizzazione delle partecipazioni in Florence e AGN Energia, che abbiamo supportato proattivamente in un percorso di trasformazione e crescita, dimostra inoltre la flessibilità strategica di Italmobiliare nel cogliere opportunità di rotazione del portafoglio qualora il completamento del percorso di accompagnamento e le condizioni di mercato rendano ottimale effettuare operazioni di disinvestimento.

L’aumentata disponibilità di cassa di Italmobiliare e la solidità patrimoniale delle nostre aziende ci consentono di proporre all’Assemblea un importante dividendo, volto a testimoniare al mercato la validità della nostra strategia di investimento e sviluppo.

Nel 2024 il focus di attività sarà ancora incentrato sulla spinta alla crescita attraverso mirate operazione di M&A e add-on volte allo sviluppo organico e all’espansione internazionale delle principali società in portafoglio”.

La Presidente Laura Zanetti: “Tutte le aziende del Gruppo hanno avviato la decarbonizzazione. Ora avanti con altri obiettivi ambiziosi”

Laura Zanetti presidente di Italmobiliare
Laura Zanetti Presidente di Italmobiliare

“Nel 2023 abbiamo dato ulteriore impulso al percorso di decarbonizzazione guidato dall’approccio metodologico della Science Based Targets initiative, alla quale, dopo la Holding, hanno aderito anche tutte le Portfolio Companies – sottolinea la Presidente Laura Zanetti –.

Siamo impegnati anche nell’ulteriore sviluppo di una cultura della salute, della sicurezza e del benessere intesa come modello etico e di efficienza del business e sull’adozione piani di sviluppo delle persone mirati crescita professionale, inclusione e parità di genere.

L’obiettivo del Gruppo, già ben posizionato nei principali ESG Ratings a livello mondiale, è consolidare ulteriormente la propria strategia sostenibile, che si fonda su una governance solida, è costruita sui più elevati riferimenti globali, tra cui UN Global Compact, e si estende all’intera catena del valore”.

Il dettaglio della relazione di Bilancio di Italmobiliare

MILANO – Il 7 marzo 2023 il Consiglio di Amministrazione di Italmobiliare S.p.A. ha esaminato e approvato il bilancio consolidato e il progetto di bilancio della società al 31 dicembre 2023. Il Consiglio di Amministrazione proporrà la distribuzione di un dividendo complessivo di 3 euro per azione (di cui 0,8 euro di componente ordinaria e 2,2 euro di componente straordinaria).

Nel 2023 il Gruppo Italmobiliare registra trend positivi legati allo sviluppo e al continuo miglioramento dell’efficienza delle società in portafoglio. A livello consolidato, il fatturato del Gruppo si attesta a 585,8 milioni di euro, in aumento del 21,1% rispetto al 2022, principalmente per l’apporto positivo di Caffè Borbone, Casa della Salute, Officina Profumo-Farmaceutica di Santa Maria Novella e Italgen. Il Margine operativo lordo, pari a 99,2 milioni, è in crescita dell’80,7% rispetto allo stesso periodo dell’esercizio precedente, sempre grazie alle ottime performance di Caffè Borbone, Officina Profumo-Farmaceutica di Santa Maria Novella e Italgen.

Escludendo le azioni proprie, il Net Asset Value di Italmobiliare risulta pari a 2.201 milioni di euro (2.029 milioni di euro al 31 dicembre 2022). Il NAV per azione (escluse le azioni proprie) è pari a 52,1 euro e, in considerazione della distribuzione di dividendi pari a 0,70 euro per azione, registra un incremento di circa il 10% rispetto all’analogo valore al 31 dicembre 2022.

In merito alla valorizzazione delle partecipazioni in portafoglio, si segnala che a ottobre è stata perfezionata la cessione di Florence InvestCo S.r.l., società della quale Italmobiliare deteneva una partecipazione del 13,98%. Florence è un progetto di successo, alla cui nascita e sviluppo Italmobiliare ha dato un importante contributo, creando in pochi anni un‘eccellenza della manifattura tessile con importanti prospettive di sviluppo.

Dalla cessione, la Holding ha incassato 78,2 milioni di euro a fronte di un investimento di 30,7 milioni di euro, con un IRR di 51,2%. A febbraio 2024 è stata inoltre ceduta la partecipazione in AGN Energia di titolarità di Italmobiliare. Italmobiliare era entrata nel capitale di Autogas Nord a gennaio 2019 attraverso un aumento di capitale che ha contribuito a finanziare l’acquisizione di Lampogas, ponendo le basi per la nascita di AGN Energia, gruppo leader nel settore GPL che in pochi anni è stato protagonista di uno straordinario sviluppo.

Dalla cessione Italmobiliare ha incassato 100 milioni di euro, circa il 20% in più rispetto all’ultima valutazione del NAV al 30 settembre 2023, con una plusvalenza di circa 40 milioni di euro e un ritorno money on money pari a 1,8x; gli effetti economici di questa operazione saranno registrati nell’esercizio 2024, mentre il valore di NAV al 31 dicembre 2023 è stato allineato al valore di cessione della partecipazione. “Italmobiliare S.p.A. ha chiuso il Bilancio 2023 con un utile di 51,6 milioni di euro, in aumento del 54,1% rispetto ai 33,5 milioni del 2022.

La posizione finanziaria netta di Italmobiliare S.p.A. è in miglioramento di 52,8 milioni di euro, passando da 151,5 milioni di euro al 31 dicembre 2022 a 204,3 milioni di euro al 31 dicembre 2023. A questi si aggiungono i circa 100 milioni di euro incassati in seguito alla cessione di AGN Energia, avvenuta successivamente alla chiusura dell’esercizio.

La sintesi dei risultati di Italmobiliare

Italmobiliare, che controlla il 60% di Caffè Borbone, ha chiuso il Bilancio 2023 con un utile di 51,6 milioni di euro, in aumento del 54,1% rispetto ai 33,5 milioni del 2022. Nel corso dell’esercizio la società ha registrato ricavi e proventi pari a 120,4 milioni di euro (137 milioni al 31 dicembre 2022) e un margine operativo lordo di 67,7 milioni (70,3 milioni nel 2022).

I proventi ed oneri netti da partecipazioni risultano positivi per 71,8 milioni di euro, in aumento di 3,0 milioni di euro rispetto ai 68,8 milioni di euro al 31 dicembre 2022. I proventi ed oneri netti da investimento della liquidità sono invece in incremento di 29,4 milioni di euro, per effetto principalmente delle performance positive dei fondi di investimento e di Private Equity.

I proventi ed oneri diversi risultano negativi per 34,5 milioni di euro in aumento rispetto al precedente esercizio in quanto includono maggiori oneri operativi per 6,4 milioni di euro (relativi all’erogazione LTI riferita al precedente triennio). Al 31 dicembre 2023 la posizione finanziaria netta di Italmobiliare S.p.A. registra un aumento di 52,8 milioni di euro, passando da 151,5 milioni di euro al 31 dicembre 2022 a 204,3 milioni di euro al 31 dicembre 2023.

Tra i principali flussi in uscita si segnalano: impieghi, al netto dei rimborsi, in fondi di private equity (-25,2 milioni di euro), investimenti nelle portfolio companies (-31,9 milioni di euro), altri investimenti (-7,8 milioni di euro), costi generali, imposte e piani di incentivazione (-39,1 milioni di euro).

Tali uscite sono state più che compensate dalla vendita di Florence InvestCo (+78,2 milioni di euro) dalle vendite di Heidelberg Materials AG e di altre partecipazioni (+36,6 milioni di euro), dal rimborso di capitale da parte di Sirap Gema e FT2 (+16 milioni di euro) e dal flusso netto positivo tra pagamento del dividendo ordinario e dividendi incassati (+16,1 milioni di euro).

Infine, la gestione della liquidità ha generato una performance positiva pari a 9,5 milioni di euro.

A livello consolidato, nel 2023 il Gruppo Italmobiliare ha registrato ricavi e proventi per 585,8 milioni di euro, in aumento del 21,1% rispetto al 2022. L’incremento è riconducibile principalmente all’aumento dei ricavi di Caffè Borbone (+37,7 milioni di euro), Casa della Salute (+10,3 milioni di euro), Officina Profumo-Farmaceutica di Santa Maria Novella e (+9,5 milioni di euro), Italgen (+6,9 milioni di euro).

Il Margine operativo lordo, pari a 99,2 milioni, è in crescita dell’80,7% rispetto allo stesso periodo dell’esercizio precedente sempre grazie alle ottime performance di Caffè Borbone, Officina Profumo-Farmaceutica di Santa Maria Novella e Italgen. Il risultato operativo, dopo ammortamenti e rettifiche di valore su immobilizzazioni in aumento rispetto all’esercizio precedente, risulta pari a 56,2 milioni di euro, in aumento rispetto ai 22,7 milioni del 2022.

Tenuto conto di un andamento complessivamente positivo delle società partecipate, l’utile attribuibile ai soci della controllante si attesta a 66,6 milioni dai 21 milioni di fine 2022 e il patrimonio netto consolidato attribuibile ai soci della controllante risulta pari a 1.499,3 (erano 1.426,8 milioni a fine 2022).

 

 

 

Robusta sempre più in alto: Londra vicina alla soglia dei 3.500 dollari

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Il logo dell'Ice

MILANO – I robusta mettono il turbo e volano a nuovi massimi storici: improvvisa virata rialzista dei mercati del caffè, al giro di boa settimanale. Tra mercoledì 6 e giovedì 7 marzo, la borsa londinese ha bruciato tutti i record precedenti. La scadenza maggio ha guadagnato 201 dollari in due giorni chiudendo ieri a quota 3.381 dollari, dopo avere toccato, in corso di contrattazione, un intraday di 3.460 dollari, un livello mai raggiunto, da quando il contratto ha iniziato a funzionare nella forma attuale, nel 2008.

Vige sempre un’accentuata situazione di mercato inverso dalla scadenza più ravvicinata a quella più lontana.

A New York, il contratto principale (anche in questo caso, maggio) si è rivalutato di 885 punti chiudendo giovedì a 192,20 centesimi, massimo da metà febbraio per il benchmark.

Come osserva lo storico broker brasiliano Escritório Carvalhaes, “i fondamentali rimangono sempre gli stessi. Continuiamo a fare i conti con bassi livelli degli stock mondiali e consumi in crescita.

E ancora: con ricorrenti eventi climatici estremi in tutto il mondo e tensioni politiche crescenti legate all’invasione dell’Ucraina e agli attacchi terroristici di Hamas contro Israele, aggravate ulteriormente dagli attacchi dei ribelli Houthi contro le navi in transito nel mar Rosso, che interrompono importanti rotte commerciali marittime”.

Intanto, i prezzi interni continuano a crescere sia in Vietnam che in Indonesia, i due massimi produttori asiatici di robusta

Negli altipiani centrali del Vietnam, il prezzo al kg dei robusta si attestava, nei giorni scorsi, tra gli 89 mila e i 91 mila dong (3,60 – 3,68 dollari), contro un range di 82.700 – 83.700, la settimana precedente.

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Cimbali Group presente a Internorga ad Amburgo con i brand La Cimbali, Faema, Casadio e Slayer, 08-12/03

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La Cimbali M40 (immagine concessa)

AMBURGO (Germania) – Dopo il successo del lancio del rebranding aziendale sul palcoscenico di Host a Milano, Cimbali Group si presenta ora con una nuova identità di Gruppo anche in Germania. Quest’anno i visitatori possono ammirare le macchine all’avanguardia alla fiera Internorga ad Amburgo dall’ 8 al 12 marzo nel padiglione A1 stand 216.

Cimbali Group a Internorga

Durante i giorni della manifestazione, Cimbali Group illustrerà la propria nuova vision che mette al centro le esigenze delle persone e traccia le linee guida per un approccio più integrato al business: il focus dell’offerta infatti, non è più solo la macchina per caffè espresso ma anche e soprattutto i servizi a valore aggiunto che un professionista o un coffee lover acquista nel momento in cui sceglie un prodotto di un brand Cimbali Group.

Il focus è sui segmenti di forte competenza del gruppo – bar e hotel, catene e convenience stores, uffici e home – che sono rappresentati dai brand LaCimbali, Faema, Slayer e Casadio.

Inoltre, il gruppo multinazionale italiano sta puntando sempre più su un approccio di assistenza a tutto tondo, per fornire ai propri clienti il miglior supporto possibile con servizi aggiuntivi anche dopo l’acquisto della macchina.

Uno dei punti di forza è la nuova macchina a brand La Cimbali, M40, che guarda al futuro con la sua tecnologia all’avanguardia e le sue funzioni automatiche.

Abbinata a un design di alta qualità, la macchina colpisce anche per l’elevata efficienza energetica e per la tecnologia termica completamente nuova, che garantisce un caffè di alta qualità a lungo termine.

Proprio per queste caratteristiche, quest’anno La Cimbali M40 è tra i finalisti dell Internorga Future Award nella categoria Technology & Equipment. Tra i numerosi candidati, la macchina è stata scelta da una giuria di esperti come un ottimo esempio di sostenibilità e azione responsabile nel settore dell’out of home.

Oltre alle macchine tradizionali, sono presenti sullo stand anche le macchine superautomatiche S15, S20, S30 e S60, nonché S-Lite (LaCimbali) e XCompact (Faema).

La macchina superautomatica S-Lite (immagine concessa)

Con il marchio Casadio, che viene rappresentato dalla macchina Nettuno, Cimbali Group copre inoltre il segmento entry-level del mercato. Ideale per piccoli hotel e bed&breakfast, la macchina è caratterizzata da un design lineare, compatto e facile da usare anche per i non professionisti grazie al sistema di montatura del latte Easy Steam. Con il servizio IoT di Art.In.Coffee, tutti i parametri di funzionamento vengono monitorati da remoto.

nettuno cimbali
Nettuno Casadio (immagine concessa)

Cimbali Group sarà presente a Internorga Hamburg: Hall A1 – Stand 216

La scheda sintetica di Cimbali Group

Cimbali Group è tra i principali produttori di macchine professionali per caffè e bevande a base di latte e di attrezzature dedicate alla caffetteria. Il Gruppo, di cui fanno parte i brand La Cimbali, Faema, Slayer e Casadio, opera attraverso tre stabilimenti produttivi in Italia e uno negli Stati Uniti (a Seattle, dove vengono prodotte le macchine a marchio Slayer), impiegando complessivamente circa 850 addetti.

L’impegno del Gruppo per la diffusione della cultura del caffè espresso e per la valorizzazione del territorio si è concretizzato nel 2012 con la fondazione del MUMAC – Museo della Macchina per Caffè, la prima e più grande esposizione permanente dedicata alla storia, al mondo e alla cultura delle macchine per il caffè espresso situata all’interno dell’headquarter di Cimbali Group a Binasco. MUMAC ospita MUMAC Academy, l’accademia della macchina per caffè di Cimbali Group, centro di formazione, divulgazione e ricerca.

pulyCAFF al Paris Café Festival sponsor delle competizioni Sca, 09-11/03

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pulyCAFF prodotti
I prodotti pulyCAFF (immagine concessa)

PARIGI – Giunto alla quinta edizione, Paris Café Festival si svolge al Carreau du Temple di Parigi dal 9 all’11 marzo, con un ricco programma di conferenze tematiche, degustazioni e competizioni. In Francia il consumatore è diventato sempre più esigente, sia in termini di gusto che di tracciabilità, dunque gli organizzatori attendono un flusso sostenuto di professionisti e coffee lover appassionati di specialty coffee.

pulyCAFF al Paris Café Festival

Da anni pulyCAFF è vicina agli operatori d’oltralpe e agli eventi che si rivolgono ad essi con i suoi prodotti e il suo supporto tecnico e formativo. “Un mercato attento alla qualità del prodotto in tazza sa che in essa ci devono essere solo gli aromi del caffè, senza sgradevoli sentori di bruciato o di rancido” dichiara Gianfranco Carubelli, responsabile amministrativo di Asachimici-pulyCAFF con il fratello Marco.

C’è di più: “Con piacere verifichiamo come ogni anno ci sia sempre più attenzione alla pulizia della macchina espresso e del macinacaffè: il barista francese ha compreso che non fare la corretta manutenzione delle apparecchiature per la trasformazione del caffè, non solo causa una minore qualità dell’espresso e delle emulsioni realizzare con il latte o con le bevande vegetali, ma anche più chiamate dei tecnici per guasti, dunque maggiori fermi, perdite di fatturato e costi per la manutenzione. È decisamente meglio prevenire”.

Paris Café Festival
Il ritorno di Paris Café Festival (immagine concessa)

In questa edizione 2024 tornano sotto la volta di vetro del Carreau du Temple i campionati francesi Barista e Coffee in Good Spirits del circuito Sca, di cui pulyCAFF è sponsor. Le competizioni prendono il via il 9 marzo per concludersi lunedì 11 marzo con la finale delle due categorie che designerà i vincitori che parteciperanno alle finali mondiali: Baristi a maggio al World of Coffee Busan – Sud Corea e a giugno al WOC di Copenhagen (Danimarca) per il CIGS.

Saranno 10 per il campionato Baristi e 9 per il Coffee in good spirits i concorrenti a contendersi il primato a colpi di creatività, velocità di esecuzione, chiarezza espositiva e abilità tecnica. Alla pulizia delle macchine penseranno gli esperti del pulito di Asachimici-pulyCAFF con pulyMILK Verde e pulyCAFF Verde, con i nuovi pack 100% R-PET, di plastica riciclata.

“Il mondo degli specialty coffee è particolarmente attento all’ambiente, lungo tutta la filiera e anche noi vogliamo fare la nostra parte – riprendono i responsabili di Asachimici-pulyCAFF -. Per questo nel 2014 abbiamo avviato la produzione della linea Verde di detergenti realizzati con ingredienti ancora più raffinati e rinnovabili e, da qualche anno, ha preso il via la ricerca di confezioni che non comportano l’utilizzo di plastica vergine, puntando sul suo riciclo”.

Iresponsabili di Asachimici-pulyCAFF continuano: “Oggi sono cinque prodotti contenuti in imballi 100% R-PET, ovvero totalmente di plastica riciclata: la serie pulyMILK, pulyMILK Verde, pulyCAFF Plus e pulyCAFF Verde, nonché il detergente completo per la pulizia di apparecchiature e dispenser di bevande fredde ColdBrew Liquid. Siamo molto soddisfatti dei risultati sin qui ottenuti e determinati nel proseguire il nostro cammino verso prodotti sempre più in linea con l’ambiente, sia come formulazione sia per le confezioni che le accompagnano”.

Dunque, appuntamento a Parigi con Asachimici-pulyCAFF, la chimica amica e consapevole. È possibile seguire ogni iniziativa alla pagina Facebook pulyCAFF Enjoy Your Espresso.

Eagle Tempo di Victoria Arduino ancora più produttiva con Easycream, tecnologia per il montaggio automatico del latte alla giusta temperatura

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La tecnologia Easycream di Eagle Tempo (immagine concessa)

BELFORTE DEL CHIENTI (Macerata) – Victoria Arduino, brand italiano leader nella produzione di macchine professionali per caffè espresso dal design distintivo e dalle elevate performance, aumenta la produttività e migliora la user experience della tecnologia Easycream di Eagle Tempo.

Eagle Tempo è la macchina professionale per caffè espresso dedicata ai cafès, ristoranti, torrefattori, catene, pasticcerie, bakeries.

La macchina combina l’iconico brand, il design elegante e distintivo, che caratterizza la gamma Victoria Arduino, e performance di elevata produttività.

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Eagle Tempo (immagine concessa)

Una produttività che aumenta grazie al nuovo Easycream, la tecnologia che permette il montaggio automatico del latte e bevande vegetali alla giusta temperatura e con la corretta dose di crema.

Grazie alla tecnologia vapore Victoria Arduino, è possibile creare fino a 9 diverse ricette latte/plant based e selezionarle facilmente tramite display.

Una soluzione davvero semplice e veloce per ampliare il proprio menù bevande con nuove ricette e diverse origini di latte/plant based.

Inoltre Victoria Arduino ha introdotto in Eagle Tempo diverse modalità di visualizzazione display per rispondere alle diverse esigenze di cafès, ristoranti, torrefattori, catene, pasticcerie e bakeries.

La visualizzazione ‘Easycream display mode’ è dedicata ai locali con un’alta produttività e ampio menu di bevande a base di latte/plant based. L’homescreen del display mostra le 9 ricette e il barista può cambiare ricetta facilmente con un click senza entrare in programmazione e soprattutto con un risultato sempre consistente e rispondente ai parametri preimpostati per ogni ricetta/bevanda.

Oltre alle ricette latte/plant based, il display mostra anche lo shot time per le bevande a base caffè.

La visualizzazione Coffee display mode è dedicata ai locali con un grande focus sul caffè e con una produttività che vede un’alta percentuale di preparazioni su due/tre ricette latte o bevande alternative. L’homescreen del display mostra la temperatura del gruppo e lo shotime, mentre nella sezione vapore è possibile selezionare l’icona numerica per scegliere la tipologia di ricetta Easycream da preparare.

Indipendentemente la visualizzazione display scelta, con Easycream basta semplicemente premere la nuova leva vapore per avere la corretta crema latte per cappuccini, flatwhite, latte e tante altre bevande.

È così che con Eagle Tempo Victoria Arduino combina un design elegante e distintivo a performance di elevata produttività.

Dall’8 al 12 marzo è possibile scoprire il nuovo Easycream di Eagle Tempo alla fiera Internorga hall A4 stand 116.

Resta aggiornato su eventi e novità Victoria Arduino seguendo la pagina Instagram @victoriaarduinoofficial.

Qui il video tutorial: come impostare Easycream

Pernigotti e Walcor aderiscono all’Associazione marchi storici d’Italia

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Il logo Pernigotti

ROMA – Pernigotti e Walcor aderiscono all’Associazione marchi storici d’Italia. Le due note aziende dolciarie, controllate da JP Morgan a partire dal 2022, sono infatti entrate a far parte del sodalizio che ha lo scopo di promuovere l’importanza strategica dei marchi storici italiani e dare loro impulso quale leva di competitività e internazionalizzazione.

Già negli scorsi anni, entrambe le imprese erano state iscritte nel Registro speciale dei marchi storici di interesse nazionale, istituito presso l’Ufficio italiano brevetti e Marchi del ministero delle Imprese e del Made in Italy, e avevano anche visto l’ingresso di Invitalia nei rispettivi capitali sociali come socio di minoranza.

Pernigotti e Welcor nell’Associazione marchi storici d’Italia

L’Associazione marchi storici d’Italia è stata fondata nel 2021 e, ad oggi, vi fanno parte oltre 40 aziende titolari di marchi di rilevanza storica, riconosciuti di interesse nazionale con l’iscrizione al relativo Registro ministeriale.

Tra queste aziende figura adesso anche Pernigotti, con sede a Novi Ligure (Alessandria), che opera dal lontano 1860 ed è famosa in tutto il mondo per i suoi prodotti al gianduia e al cioccolato, tra cui gli iconici Gianduiotto e Cremino, oltre a nocciolati, torroni, torroncini, stecche di cioccolato, uova di Pasqua e creme spalmabili.

Da parte sua Walcor, fondata nel 1954 a Cremona, festeggia proprio quest’anno il suo 70° anniversario. E’ leader mondiale nella produzione di monete di cioccolato ed è uno tra i primi produttori in Italia di uova di cioccolato ed altri prodotti dolciari per le ricorrenze di Halloween, Natale e Befana, sia con il proprio marchio che per le private label.

“L’adesione alla nostra Associazione di Pernigotti e Walcor, aziende leader nel settore dolciario a livello mondiale, rafforza la rete delle eccellenze a Marchio Storico che narrano il vero Made in Italy”, ha affermato Massimo Caputi, presidente dell’Associazione marchi storici d’Italia.

Caputi aggiunge: “Grazie al Fondo Salvaguardia Imprese è stata tutelata una produzione italiana di alta qualità, ed oggi la sinergia esistente tra le due aziende è significativa del potenziale che i marchi storici hanno di svilupparsi in modo innovativo, diffondendo oltre i confini nazionali le grandi ricchezze che nell’immaginario collettivo vengono associate al nostro Paese, a partire dal saper fare italiano che da sempre ne rappresenta un tratto distintivo universalmente riconosciuto”.

“Siamo lieti di aver aderito con le nostre aziende all’Associazione Marchi Storici d’Italia per contribuire alla valorizzazione del made in Italy”, ha sottolineato Luigi Mastrobuono, presidente del consiglio di amministrazione di Pernigotti e Walcor.

Mastrobuono aggiunge: “Si completa così un percorso avviato con il riconoscimento della storicità nel 2021, con l’ingresso di Invitalia attraverso il Fondo di Salvaguardia dei Marchi Storici nel 2022, contestuale all’investimento di JP Morgan, e poi con il riposizionamento sul mercato dei nostri prodotti, che hanno dato prova di essere molto apprezzati dagli italiani anche nella recente stagione delle festività natalizie. Il lavoro è stato bene impostato, ora siamo alle prese con lo sviluppo”.

Solids Parma: ritorna la fiera dedicata alla lavorazione e al riciclo dei solidi sfusi dai chicchi di caffè alla farina, 05-06/06

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Una delle passate edizioni di Solids Parma (immagine concessa)

PARMA – Solids Parma, l’unico evento in Italia che riunisce le aziende produttrici di macchine per la movimentazione, lo stoccaggio, l’analisi e la trasformazione dei materiali in forma polverulenta, granulare e dei solidi sfusi, tornerà a Parma il 5 e 6 giugno 2024 per la sua seconda edizione.

Il ritorno di Solids Parma

Con il termine solids ci si riferisce a tutto quello che è possibile raccogliere in un mucchio: per questo l’evento è in grado di mettere insieme aziende che trattano diverse categorie merceologiche appartenenti a settori eterogenei: dall’alimentare (come chicchi di caffè, farina, pasta, cereali) all’agrario (mangimi, fertilizzanti, sementi), da quelli della gomma e della plastica a quelli chimico-farmaceutico e cosmetico, da quelli della lavorazione dei metalli e del vetro a quello del riciclo.

Le tecnologie sul Bulk Handling sono perciò presenti a Solids: con questo termine ci si riferisce ai macchinari e alle tecnologie sulla lavorazione e trasformazione dei materiali in polvere, granuli e solidi sfusi, che riguardano diversi settori merceologici, tra cui alimentare e agrario.

La lavorazione e trasformazione dei materiali in polvere, granuli e solidi sfusi a Solids Parma (immagine concessa)

Gli espositori presentano le soluzioni per: dosaggio, pesatura, misurazione, miscelazione, essiccazione, movimentazione, trasporto pneumatico in fase densa e in aspirazione, filtrazione, macinazione, frantumazione, sistemi di vagliatura e stoccaggio, nonché sono presenti aziende che espongono macchinari e tecnologie legati alla sicurezza dall’esplosione di polveri.

Naturalmente anche le polveri o i granuli alimentari, come caffè, chicchi o polvere, rientrano nelle categorie merceologiche che possono essere utilizzati nei macchinari degli espositori presenti all’evento.

Tutto ciò che è lavorazione e trasformazione di polveri, granuli e solidi sfusi è Solids.

Un appuntamento strategico per gli operatori professionali, che potranno vedere all’opera le macchine più tecnologiche e innovative e le aziende più interessanti nel settore Bulk Handling. I visitatori di Solids sono infatti altamente specializzati: nella precedente edizione, oltre i ¾ ricopriva ruoli decisionali negli acquisti e nelle forniture.

L’area recycling

Una delle novità più interessanti dell’edizione 2024, richiesta a gran voce dai visitatori e dagli espositori della scorsa edizione, sarà l’Area Recycling. Questo spazio sarà dedicato all’esposizione di tecnologie e soluzioni all’avanguardia per il recupero, il trattamento, lo smaltimento e la valorizzazione degli scarti di produzione.

Sarà fisicamente delimitato, ma, tramite una segnaletica distintiva, includerà anche le aziende che, pur non specializzate unicamente nel recycling, offrono macchinari e soluzioni trasversali adatti al riciclo dei materiali. La combinazione tra Solids e il tema del recycling offre numerose opportunità di sinergie sia per gli espositori che per i visitatori, poiché molte delle tecnologie per i solidi sfusi trovano applicazione nel settore del riciclaggio.

L’Area Recycling sarà il punto di incontro per espositori e visitatori interessati a scoprire i processi avanzati di selezione, separazione, macinazione, stoccaggio, dosaggio e trasporto dei materiali per vari settori, inclusi plastica, ceramica, agroalimentare, vetro, legno, chimico-farmaceutico, alimentare, batterie, RSU, automotive, carta, gomma, alluminio e metalli. La gestione di granulati, polveri e solidi sfusi richiede il riciclo dei materiali in modo efficace ed efficiente. Il reintegro dei materiali riciclabili nel ciclo di produzione è essenziale per un uso responsabile delle risorse, vista la scarsità di materie prime e l’inquinamento ambientale. Pertanto, sono fondamentali le tecnologie che consentano lo smaltimento, il recupero e la valorizzazione degli scarti di produzione.

Importanza del riciclo degli scarti industriali

L’Italia si posiziona ai vertici, in Europa, per il riciclo delle materie. Il settore del riciclo nel Bel Paese ha un fatturato di circa 13,5 miliardi di euro e impiega oltre 97.000 addetti.

L’introduzione di nuove tecnologie di riciclo è cruciale per la crescita del mercato delle macchine per il riciclaggio, che attualmente, in Italia, ha un valore di circa 1,5 miliardi di euro, con una previsione di crescita del 5% annuo. Le aziende italiane del settore lavorano nel mercato globale e si distinguono per i consistenti investimenti in ricerca e sviluppo.

Gli scarti provenienti da processi produttivi possono essere trasformati in risorse, creando un sistema più sostenibile e contribuendo alla transizione verso un’economia circolare. Questi materiali, definiti secondari, possono dunque essere recuperati e re-introdotti nel ciclo produttivo, anziché smaltiti in discarica o inceneriti (generando inquinamento e spreco di risorse). Il primo passo è senz’altro la sensibilizzazione e il coinvolgimento dei dipendenti e degli stakeholder sull’importanza delle azioni di riciclo, oltre che gli investimenti in ricerca e sviluppo con la conseguente adozione di tecnologie avanzate, come ad esempio la separazione automatica dei materiali e i processi di rigenerazione.

Economia circolare nella filiera produttiva

Gli scarti di produzione possono essere gestiti come beni solo in presenza di determinati requisiti:

  • La sostanza o l’oggetto è originato da un processo di produzione, di cui costituisce parte integrante, e il cui scopo primario non è la produzione di tale sostanza od oggetto;
  • La sostanza o l’oggetto sarà utilizzato, nel corso dello stesso processo di produzione o di uno stadio successivo, da parte del produttore o di terzi;
  • La sostanza o l’oggetto può essere utilizzato direttamente senza alcun ulteriore trattamento diverso dalla normale pratica industriale;
  • L’ulteriore utilizzo è legale, ossia la sostanza o l’oggetto soddisfa tutti i requisiti riguardanti i prodotti e la protezione della salute e dell’ambiente, e non porta a impatti negativi sull’ambiente o sulla salute umana.

Qualora mancasse anche una sola delle condizioni sopra elencate, lo scarto di produzione rientrerebbe nella disciplina dei rifiuti.

Diventa dunque cruciale attivare una pianificazione industriale lungimirante, consenta all’azienda di attivare, sin dall’inizio della sua attività, un ciclo produttivo capace di inserire gli scarti dello stesso o di altro ciclo produttivo. Uno dei settori naturalmente adatti all’impiego dei sottoprodotti è quello agroalimentare, ma non è l’unico.

Per esempio, le industrie della ceramica italiane riciclano il 129% degli scarti, ben oltre il 50% richiesto dalle migliori tecniche disponibili (BAT) definite dall’Unione Europea: questo significa che l’industria non solo riutilizza gli scarti interni, ma ne importa anche da altri settori per alimentarne il ciclo produttivo. Se è vero che la polvere di ceramica riciclata è un ottimo materiale di partenza per la creazione di nuovi prodotti, come i materiali da costruzione (laterizi, mattoni, blocchi), in Italia sono ancora pochi gli impianti in grado di riciclarla efficientemente.

Workshop e conferenze

A Solids Parma si terranno convegni, workshop e conferenze sui temi più caldi del settore.

  • Nel convegno Scorrevolezza delle polveri e fluidità, organizzato dal Dipartimento di Meccanica dei Solidi Granulari dell’Università di Padova, si parlerà dell’impatto della scorrevolezza sull’esito della lavorazione.
  • Nel convegno Direttive ATEX: Sistemi di messa a terra: trasporto di polveri, ATEX Italia parlerà di installazioni in aree “Ex”.
  • La tavola rotonda, moderata da Franco Canna, direttore di Innovation Post, tratterà il tema “Robotica e tecnologie abilitanti con riferimento all’AI nella manifattura e al contributo di queste tecnologie per il risparmio energetico”
  • Il Search & Tech, giunto alla sua seconda edizione, affronterà il tema delriciclo della plastica post-consumo (a cura di RePlanet Magazine) e quello del Machine learning, digital twin, gestione dati, sorting e automazione ai tempi dell’Intelligenza Artificiale (a cura di Tecnoedizioni Group)

Campionato italiano di pasticceria: Antonio Pagano, Marco Andronico e Fabio Cascio sono i vincitori

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I vincitori del Campionato (immagine concessa)

CARRARA – Antonio Pagano, Marco Andronico, Fabio Cascio sono i migliori pasticcieri d’Italia. Questo è il verdetto del Campionato italiano di pasticceria, gelateria e cioccolateria, organizzato dalla Fipgc – Federazione internazionale pasticceria, gelateria e cioccolateria- ente no profit che riunisce i migliori pasticcieri del nostro Paese e promuove il made in Italy in Italia e nel mondo.

Tantissimi professionisti dell’alta pasticceria provenienti da nord a sud dell’Italia hanno gareggiato senza sosta per due giorni consecutivi a Tirreno C.T, la fiera dell’ospitalità conclusa il 6 marzo a Carrarafiere. In palio non soltanto il titolo di miglior pasticciere italiano dell’anno, ma l’onore e l’onere di difendere il tricolore ai Mondiali di Pasticceria del 2025.

I tre campioni hanno conquistato la scrupolosa ed esigente giuria con le loro opere artistiche e con le golose preparazioni dal tema “Il mondo incantato delle fiabe”.

Antonio Pagano, maestro pasticciere di Cercola (Na) è il vincitore nella categoria “Scultura in zucchero e torta moderna” con l’opera Dumbo. Realizzata interamente in isomalto trasparente e zucchero colato, l’opera dà vita a geometrie armoniose e leggere dai toni pastello. La sua torta moderna da degustazione tanto complessa quanto equilibrata, gli ha assicurato l’oro. Antonio ha presentato una mousse con cioccolato bianco, vaniglia, cardamomo con all’interno una riduzione di fragole profumato all’anice stellato, appoggiata su gel al limone, mousse al caffè, dacquoise alle mandorle e croccante avvolto in glassa di cioccolato.

 Marco Andronico trionfa nella categoria “Pastigliaggio e monoporzione moderna”. Originario di Sannicola, Lecce, fa rivivere la fiaba di Biancaneve con una rappresentazione allegorica. Da un tronco sinuoso realizzato in pastigliaggio colato, la Strega Grimilde offre la mela avvelenata, una gustosa monoporzione servita sullo specchio magico. Ad essere premiati l’attenzione minuziosa ai dettagli e l’equilibrio di tutti gli ingredienti al palato.

 Fabio Cascio, pasticciere di Cento, Ferrara, ha stupito la giuria e conquistato l’oro con una pièce in cioccolato che raffigura il celebre stregatto di Alice nel paese delle meraviglie. L’opera, colorata con burro di cacao e sviluppata in altezza, ricrea il cappello del Cappellaio Matto e le ambientazioni magiche della fiaba in maniera equilibrata e leggera.

“Assegnare il trofeo è stato tutt’altro che semplice, ma questo traguardo rappresenta solo il punto di partenza per i vincitori. Ognuno di loro dovrà impegnarsi al massimo, studiare e allenarsi assiduamente per affrontare al meglio la grande sfida del mondiale”. Afferma Matteo Cutolo, Presidente Fipgc.

Marco, Fabio e Antonio dovranno infatti lavorare duramente e soprattutto dovranno trovare il giusto spirito di squadra per farsi valere nel World Trophy of Pastry, Icecream and Chocolate. La squadra sarà capitanata da Marco Molinari, delegato estero FIPGC Asia.

La scheda sintetica della Federazione internazionale pasticceria, gelateria e cioccolateria

La Federazione internazionale pasticceria, gelateria e cioccolateria (Fipgc) è l’ente che promuove la pasticceria italiana in tutto il mondo. Vanta una presenza radicata e capillare sul territorio italiano, con delegati per ogni regione e dei sotto-delegati per ogni provincia. Ha lo scopo di unire tutte le realtà esistenti sul territorio (scuole, grossisti, associazioni, imprese del settore pasticceria, gelateria, cioccolateria, panificazione), per rafforzarne la collaborazione ed ottenere la crescita di tutto il settore e dei prodotti Made in Italy.

Fipgc organizza in tutta Italia eventi, fiere, corsi di formazione di alto livello, preparazione One-to-One o di squadra per gareggiare nei concorsi a livello nazionale e internazionale. Dal 2015 organizza i Campionati italiani e i Campionati mondiali di pasticceria e cake design.

Nel 2017 nascono anche i Campionati Nazionali di Pasticceria Alberghieri d’Italia: promossi insieme al MIUR, Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, è il primo campionato Juniores di pasticceria dedicato agli istituti alberghieri, che dà modo ai giovani che vogliono intraprendere la professione di confrontarsi con i grandi maestri d’Italia.

Fipgc è un soggetto che ha acquisito in questi ultimi anni una grande importanza a livello istituzionale. Un ruolo suggellato dai protocolli d’intesa con il Ministero degli Esteri, con lo scopo di sostenere il made in Italy e delle eccellenze italiane nel mondo e con il MIUR (Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca) per rafforzare il rapporto tra scuola e mondo del lavoro.