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Caffè Borbone ha chiuso il 2023 con ricavi a 300,4 milioni, utile netto a 48 e traina la capogruppo Italmobiliare S.p.A. a 2,201 miliardi

Per la prima volta nella sua storia il torrefattore di Caivano (Napoli) ha superato nel 2023 il tetto dei 300 milioni, in crescita del 14,3% rispetto al 2022. Utile netto a 48 milioni. Il canale gdo (+28%) cresce ad un tasso molto superiore alla media del mercato, +32% per i canali digitali. "Nel 2024 puntiamo a dare continuità al nostro percorso di crescita, sviluppando ulteriormente tutti i canali di vendita e l'estero" ha dichiarato in una nota Marco Schiavon, amministratore delegato di Borbone

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MILANO – Caffè Borbone vola oltre i 300 milioni, esattamente 300,4 con i ricavi del 2023 ed ha registrato anche un margine operativo, il Mol, di 79,7 milioni, utili netti a 48. Lo ha sancito il 7 marzo, dopo che a Caivano (Napoli) si era già festeggiato due mesi prima, il consiglio di amministrazione di Italmobiliare S.p.A., la finanziaria che ha una partecipazione al 60% in Caffè Borbone dal 2018 ed è quotata in Borsa a Milano.

Un risultato globale notevole perché i ricavi nel 2023 delle cosiddette Portfolio Companies di Italmobiliare, tra le quali c’è proprio Borbone, si sono attestati a 2.201 miliardi di euro. E questo è arrivato anche con il traino del torrefattore napoletano. Che ha registrato una crescita del margine operativo lordo aggregato dell’80,7% a 99,2 miliioni.

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Ma della galassia del Gruppo Italmobiliare torneremo ad occuparci sotto con tutti i dati.

Vediamo ora l’andamento del ramo di nostro interesse: Caffè Borbone

Caffè Borbone stabilimento
Lo stabilimento di Caffè Borbone a Caivano (Napoli)

Ricordiamo che dal 2018 la torrefazione di Caivano (Napoli) è controllata per il 60% da Italmobiliare, la finanziaria della famiglia Pesenti, che rilevò il pacchetto per 140 milioni dal fondatore Massimo Renda (ora detiene il restante 40%).

Caffè Borbone per la prima volta chiude a oltre 300 milioni

Caffè Borbone ha chiuso il 2023 con una crescita a doppia cifra e ricavi per la prima volta oltre i 300 milioni, a 300,4 con un aumento del 14,3% sul 2023 (nel 2022 i ricavi erano di 262,7 milioni di euro, in crescita del 4% rispetto all’esercizio precedente).

Il Ceo Marco Schiavon: “Borbone ha rafforzato la rete commerciale e l’impegno in Ricerca e Sviluppo che ora ci permette di soddisfare anche i palati più esigenti”

Marco Schiavon AD CAffè Borbone
Marco Schiavon amministratore delegato di Caffè Borbone

Marco Schiavon, Amministratore Delegato di Caffè Borbone, dopo la divulgazione dei dati di bilancio ha dichiarato: “Gli ottimi risultati sono il frutto di diversi fattori. In primis, il rafforzamento della nostra rete commerciale, che ci ha permesso di essere presenti capillarmente in tutta Italia e in diversi canali di distribuzione. Inoltre, l’impegno in ricerca e sviluppo ci ha consentito di ampliare la gamma prodotti, per soddisfare palati eterogenei e sempre più esigenti. Nel 2024 puntiamo a dare continuità al nostro percorso di crescita, sviluppando ulteriormente tutti i canali di vendita e l’estero.”

Il margine operativo lordo di Borbone a 79,7 milioni

L’aumento dei ricavi in Italia (+11%) è trainato dalla gdo (grande distribuzione organizzata), in aumento del 28% rispetto allo stesso periodo dell’esercizio precedente, un incremento più che doppio rispetto al tasso di crescita medio del mercato (+12%, fonte Nielsen).

Ottima anche la performance del canale digitale, che comprende e-commerce diretto, Amazon e portali specializzati, ed è cresciuto del 32%.

Prosegue anche lo sviluppo del mercato estero, che fa registrare un incremento del 59% rispetto all’esercizio precedente, con una buona partenza della gestione diretta dell’America, attraverso la sede negli Stati Uniti che conta anche su una torrefazione.

sacchi di caffè di juta
Sacchi di caffè nel magazzino di Caffè Borbone a Caivano (Napoli)

Il margine operativo lordo si attesta a 79,7 milioni di euro (+21%), con una marginalità sul fatturato del 26,5% in aumento di 1 punto percentuale nonostante il costo del caffè si mantenga su livelli molto elevati (in particolare quello della Robusta, che rappresenta la maggior parte dei volumi acquistati dalla società) e gli investimenti in marketing e persone propedeutici al piano di sviluppo della società nel mercato americano.

Il risultato operativo è pari a 68,2 milioni di euro e l’utile netto dell’esercizio 2023 è pari a 48,0 milioni di euro. La posizione finanziaria netta al 31 dicembre 2023 è positiva per 17,1 milioni di euro.

Neutralizzando il pagamento dei dividendi e l’impatto una tantum dell’operazione di acquisizione asset in America, il Free Cash Flow nel periodo è positivo per 69,2 milioni di euro, confermando ancora una volta la capacità di generazione di cassa della società.

caffè borbone
Cialde Caffè Borbone

Caffè Borbone, che continua il proprio percorso di consolidamento trai i leader del monoporzionato in Italia, ha intrapreso con convinzione un processo di crescita all’estero con l’obiettivo di proporre la propria offerta di prodotti dall’ottimo rapporto di qualità e prezzo in selezionati mercati europei e negli Stati Uniti.

“L’attenzione alla sostenibilità dei prodotti rientra in un preciso percorso di sviluppo sostenibile che l’azienda ha avviato dal 2018, anno dell’ingresso nel Gruppo Italmobiliare, e che interessa tutte le fasi di produzione, dalla certificazione della filiera e tutela dei lavoratori nei Paesi di origine e approvvigionamento, all’efficientamento energetico del nostro stabilimento di Caivano fino al trattamento degli scarti di produzione e all’innovazione del packaging” conclude l’amministratore delegato Marco Schiavon.

La scheda sintetica di Caffè Borbone (sotto prosegue il bilancio Italmobiliare)

Caffè Borbone è un marchio di Caffè Borbone S.r.l., azienda nata nel 1997 tra i principali produttori specializzati in cialde e capsule sul territorio nazionale ed internazionale. Leader assoluto nel comparto delle cialde in distribuzione moderna, sia in termini di quota valore % sia di vendite a valore in milioni di euro (cfr. Nielsen IT Distr. Moderna). Caffè Borbone occupa oggi una delle primissime posizioni nel mercato del caffè porzionato.

Caffè Borbone stabilimento
La produzione di cialde nello stabilimento di Caffè Borbone a Caivano (Napoli)

Nel 2018 entra nel capitale sociale Italmobiliare, una delle principali investment holding italiane, con il 60% delle quote mentre il 40% rimane al fondatore Massimo Renda. L’azienda rappresenta un caso di crescita esemplare, grazie anche al costante investimento in Ricerca & Sviluppo che ha portato alla realizzazione di prodotti innovativi come la cialda compostabile 100% amica della natura, l’incarto totalmente riciclabile nella raccolta della carta e la capsula compostabile Don Carlo che, gradualmente, hanno conquistato i consumatori sempre più attenti all’ambiente.

La sintesi dei dati di bilancio di Italmobiliare

• Al 31 dicembre 2023 il NAV di Italmobiliare S.p.A., escludendo le azioni proprie, risulta pari a 2.201 milioni di euro, in aumento di 172,3 milioni rispetto al 31 dicembre 2022. Il NAV per azione è pari a 52,1 euro e, includendo la distribuzione di dividendi nel corso del 2023 pari a 0,70 euro per azione, registra una performance positiva di circa il 10%.

• A ottobre 2023 Italmobiliare ha ceduto la partecipazione in Florence InvestCo S.r.l., incassando 78,2 milioni di euro con una plusvalenza di oltre 45 milioni e un ritorno MoM di 2,5x. A febbraio 2024 è stata inoltre ceduta l’intera partecipazione detenuta in AGN Energia per 100 milioni di euro, con una plusvalenza di circa 40 milioni di euro e un ritorno MoM di 1,8x.

• La posizione finanziaria netta di Italmobiliare S.p.A. è in miglioramento di 52,8 milioni di euro e al 31 dicembre 2023 si attesta a +204,3 milioni di euro, cui si aggiungono circa 100 milioni di euro derivanti dalla cessione di AGN Energia avvenuta successivamente alla chiusura dell’esercizio.

• Il Gruppo chiude il 2023 con risultati positivi legati all’ulteriore sviluppo delle Portfolio Companies. A livello consolidato, il fatturato si attesta a 585,8 milioni di euro (+21,1% rispetto al 2022), e il margine operativo lordo sale a 99,2 milioni (+80,7%) • A livello aggregato crescono i ricavi (1.438 milioni di euro, +6,1%) delle Portfolio Companies Industriali, con MOL sostanzialmente stabile (213 milioni di euro, +0,7%).

In particolare:

o Nel settore alimentare, Caffè Borbone e Capitelli chiudono l’esercizio con ricavi e margine operativo lordo in crescita a doppia cifra rispetto al 2022. Caffè Borbone registra ricavi per la prima volta sopra i 300 milioni di euro (+14,3%) e MOL a 79,7 milioni (+21%), mentre Capitelli vede i ricavi crescere a 22,4 milioni (+16,8%) e il MOL a 3,5 milioni +(24,6%).

o Molto positiva la performance di Officina Profumo-Farmaceutica di Santa Maria Novella, con ricavi in aumento del 20,5%, a 56,2 milioni di euro, e margine operativo in crescita del 38,3%. Risultati frutto sia del successo delle nuove linee prodotto, sia delle ottime performance del canale retail.

o Prosegue il percorso di sviluppo di CDS-Casa della Salute, che nell’esercizio ha inaugurato 12 nuove strutture sanitarie, che portano a 26 il totale dei centri del gruppo, e registrato ricavi in aumento a 42,8 milioni (+31,8%) o Italgen, la green energy company del Gruppo, registra ricavi e margine operativo lordo in aumento rispettivamente del 13,7% e del 29%.

• Prosegue il percorso di decarbonizzazione guidato dall’approccio metodologico della Science Based Targets initiative, alla quale, dopo la Holding, hanno aderito tutte le Portfolio Companies.

• In considerazione dei buoni risultati dell’esercizio e dell’aumento della disponibilità di cassa in seguito alle cessioni, il Consiglio di Amministrazione proporrà alla prossima Assemblea la distribuzione di un dividendo per complessivi 3 euro per azione.

Il commento del Consigliere delegato Carlo Pesenti: “Tutti i dati di bilancio sono in crescita”

carlo pesenti manager
Carlo Pesenti, consigliere delegato di Italmobiliare

“I risultati 2023, che in un contesto sfidante vedono crescere il NAV, i ricavi e il margine operativo lordo a livello consolidato, confermano il valore del nostro portfolio diversificato di eccellenze industriali italiane – ha commentato Carlo Pesenti, Consigliere Delegato di Italmobiliare –.

La valorizzazione delle partecipazioni in Florence e AGN Energia, che abbiamo supportato proattivamente in un percorso di trasformazione e crescita, dimostra inoltre la flessibilità strategica di Italmobiliare nel cogliere opportunità di rotazione del portafoglio qualora il completamento del percorso di accompagnamento e le condizioni di mercato rendano ottimale effettuare operazioni di disinvestimento.

L’aumentata disponibilità di cassa di Italmobiliare e la solidità patrimoniale delle nostre aziende ci consentono di proporre all’Assemblea un importante dividendo, volto a testimoniare al mercato la validità della nostra strategia di investimento e sviluppo.

Nel 2024 il focus di attività sarà ancora incentrato sulla spinta alla crescita attraverso mirate operazione di M&A e add-on volte allo sviluppo organico e all’espansione internazionale delle principali società in portafoglio”.

La Presidente Laura Zanetti: “Tutte le aziende del Gruppo hanno avviato la decarbonizzazione. Ora avanti con altri obiettivi ambiziosi”

Laura Zanetti presidente di Italmobiliare
Laura Zanetti Presidente di Italmobiliare

“Nel 2023 abbiamo dato ulteriore impulso al percorso di decarbonizzazione guidato dall’approccio metodologico della Science Based Targets initiative, alla quale, dopo la Holding, hanno aderito anche tutte le Portfolio Companies – sottolinea la Presidente Laura Zanetti –.

Siamo impegnati anche nell’ulteriore sviluppo di una cultura della salute, della sicurezza e del benessere intesa come modello etico e di efficienza del business e sull’adozione piani di sviluppo delle persone mirati crescita professionale, inclusione e parità di genere.

L’obiettivo del Gruppo, già ben posizionato nei principali ESG Ratings a livello mondiale, è consolidare ulteriormente la propria strategia sostenibile, che si fonda su una governance solida, è costruita sui più elevati riferimenti globali, tra cui UN Global Compact, e si estende all’intera catena del valore”.

Il dettaglio della relazione di Bilancio di Italmobiliare

MILANO – Il 7 marzo 2023 il Consiglio di Amministrazione di Italmobiliare S.p.A. ha esaminato e approvato il bilancio consolidato e il progetto di bilancio della società al 31 dicembre 2023. Il Consiglio di Amministrazione proporrà la distribuzione di un dividendo complessivo di 3 euro per azione (di cui 0,8 euro di componente ordinaria e 2,2 euro di componente straordinaria).

Nel 2023 il Gruppo Italmobiliare registra trend positivi legati allo sviluppo e al continuo miglioramento dell’efficienza delle società in portafoglio. A livello consolidato, il fatturato del Gruppo si attesta a 585,8 milioni di euro, in aumento del 21,1% rispetto al 2022, principalmente per l’apporto positivo di Caffè Borbone, Casa della Salute, Officina Profumo-Farmaceutica di Santa Maria Novella e Italgen. Il Margine operativo lordo, pari a 99,2 milioni, è in crescita dell’80,7% rispetto allo stesso periodo dell’esercizio precedente, sempre grazie alle ottime performance di Caffè Borbone, Officina Profumo-Farmaceutica di Santa Maria Novella e Italgen.

Escludendo le azioni proprie, il Net Asset Value di Italmobiliare risulta pari a 2.201 milioni di euro (2.029 milioni di euro al 31 dicembre 2022). Il NAV per azione (escluse le azioni proprie) è pari a 52,1 euro e, in considerazione della distribuzione di dividendi pari a 0,70 euro per azione, registra un incremento di circa il 10% rispetto all’analogo valore al 31 dicembre 2022.

In merito alla valorizzazione delle partecipazioni in portafoglio, si segnala che a ottobre è stata perfezionata la cessione di Florence InvestCo S.r.l., società della quale Italmobiliare deteneva una partecipazione del 13,98%. Florence è un progetto di successo, alla cui nascita e sviluppo Italmobiliare ha dato un importante contributo, creando in pochi anni un‘eccellenza della manifattura tessile con importanti prospettive di sviluppo.

Dalla cessione, la Holding ha incassato 78,2 milioni di euro a fronte di un investimento di 30,7 milioni di euro, con un IRR di 51,2%. A febbraio 2024 è stata inoltre ceduta la partecipazione in AGN Energia di titolarità di Italmobiliare. Italmobiliare era entrata nel capitale di Autogas Nord a gennaio 2019 attraverso un aumento di capitale che ha contribuito a finanziare l’acquisizione di Lampogas, ponendo le basi per la nascita di AGN Energia, gruppo leader nel settore GPL che in pochi anni è stato protagonista di uno straordinario sviluppo.

Dalla cessione Italmobiliare ha incassato 100 milioni di euro, circa il 20% in più rispetto all’ultima valutazione del NAV al 30 settembre 2023, con una plusvalenza di circa 40 milioni di euro e un ritorno money on money pari a 1,8x; gli effetti economici di questa operazione saranno registrati nell’esercizio 2024, mentre il valore di NAV al 31 dicembre 2023 è stato allineato al valore di cessione della partecipazione. “Italmobiliare S.p.A. ha chiuso il Bilancio 2023 con un utile di 51,6 milioni di euro, in aumento del 54,1% rispetto ai 33,5 milioni del 2022.

La posizione finanziaria netta di Italmobiliare S.p.A. è in miglioramento di 52,8 milioni di euro, passando da 151,5 milioni di euro al 31 dicembre 2022 a 204,3 milioni di euro al 31 dicembre 2023. A questi si aggiungono i circa 100 milioni di euro incassati in seguito alla cessione di AGN Energia, avvenuta successivamente alla chiusura dell’esercizio.

La sintesi dei risultati di Italmobiliare

Italmobiliare, che controlla il 60% di Caffè Borbone, ha chiuso il Bilancio 2023 con un utile di 51,6 milioni di euro, in aumento del 54,1% rispetto ai 33,5 milioni del 2022. Nel corso dell’esercizio la società ha registrato ricavi e proventi pari a 120,4 milioni di euro (137 milioni al 31 dicembre 2022) e un margine operativo lordo di 67,7 milioni (70,3 milioni nel 2022).

I proventi ed oneri netti da partecipazioni risultano positivi per 71,8 milioni di euro, in aumento di 3,0 milioni di euro rispetto ai 68,8 milioni di euro al 31 dicembre 2022. I proventi ed oneri netti da investimento della liquidità sono invece in incremento di 29,4 milioni di euro, per effetto principalmente delle performance positive dei fondi di investimento e di Private Equity.

I proventi ed oneri diversi risultano negativi per 34,5 milioni di euro in aumento rispetto al precedente esercizio in quanto includono maggiori oneri operativi per 6,4 milioni di euro (relativi all’erogazione LTI riferita al precedente triennio). Al 31 dicembre 2023 la posizione finanziaria netta di Italmobiliare S.p.A. registra un aumento di 52,8 milioni di euro, passando da 151,5 milioni di euro al 31 dicembre 2022 a 204,3 milioni di euro al 31 dicembre 2023.

Tra i principali flussi in uscita si segnalano: impieghi, al netto dei rimborsi, in fondi di private equity (-25,2 milioni di euro), investimenti nelle portfolio companies (-31,9 milioni di euro), altri investimenti (-7,8 milioni di euro), costi generali, imposte e piani di incentivazione (-39,1 milioni di euro).

Tali uscite sono state più che compensate dalla vendita di Florence InvestCo (+78,2 milioni di euro) dalle vendite di Heidelberg Materials AG e di altre partecipazioni (+36,6 milioni di euro), dal rimborso di capitale da parte di Sirap Gema e FT2 (+16 milioni di euro) e dal flusso netto positivo tra pagamento del dividendo ordinario e dividendi incassati (+16,1 milioni di euro).

Infine, la gestione della liquidità ha generato una performance positiva pari a 9,5 milioni di euro.

A livello consolidato, nel 2023 il Gruppo Italmobiliare ha registrato ricavi e proventi per 585,8 milioni di euro, in aumento del 21,1% rispetto al 2022. L’incremento è riconducibile principalmente all’aumento dei ricavi di Caffè Borbone (+37,7 milioni di euro), Casa della Salute (+10,3 milioni di euro), Officina Profumo-Farmaceutica di Santa Maria Novella e (+9,5 milioni di euro), Italgen (+6,9 milioni di euro).

Il Margine operativo lordo, pari a 99,2 milioni, è in crescita dell’80,7% rispetto allo stesso periodo dell’esercizio precedente sempre grazie alle ottime performance di Caffè Borbone, Officina Profumo-Farmaceutica di Santa Maria Novella e Italgen. Il risultato operativo, dopo ammortamenti e rettifiche di valore su immobilizzazioni in aumento rispetto all’esercizio precedente, risulta pari a 56,2 milioni di euro, in aumento rispetto ai 22,7 milioni del 2022.

Tenuto conto di un andamento complessivamente positivo delle società partecipate, l’utile attribuibile ai soci della controllante si attesta a 66,6 milioni dai 21 milioni di fine 2022 e il patrimonio netto consolidato attribuibile ai soci della controllante risulta pari a 1.499,3 (erano 1.426,8 milioni a fine 2022).

 

 

 

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