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Italian Exhibition Group: nel 2023 ricavi record a 212,4 mln, +32,4%

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Il logo IEG - Italian Exhibition Group

RIMINI – Il Consiglio di Amministrazione di Italian Exhibition Group S.p.A., società leader in Italia nell’organizzazione di eventi fieristici internazionali e quotata su Euronext Milan, mercato regolamentato organizzato e gestito da Borsa Italiana S.p.A., riunitosi il 19 marzo ha approvato il progetto di bilancio civilistico e il bilancio consolidato al 31 dicembre 2023.

L’amministratore delegato del Gruppo IEG, Corrado Arturo Peraboni, ha così commentato: “I risultati del 2023 testimoniano la grande capacità del Gruppo IEG di recuperare fatturati e margini con maggiore reattività rispetto alle ipotesi di settore e in un contesto esterno a lungo avverso e che presenta ancora degli elementi di incertezza collegati all’instabilità geopolitica di questo periodo”.

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L’amministratore delegato del Gruppo IEG, Corrado Arturo Peraboni (immagine concessa)

“Alla base di questo grande risultato c’è il disegno di solide direttrici strategiche pensate durante il periodo pandemico e riconfermate nel nuovo Piano Strategico 2023-2028, c’è la nostra natura di organizzatore fieristico che ci conferma primatisti in numero di manifestazioni di proprietà e c’è la nostra capacità non solo di supportare le nostre Industries, ma anche di esserne attore autorevole e precursore di innovazione e cambiamento”.

“Le ottime performance dell’esercizio appena chiuso hanno catalizzato la redazione di un nuovo Piano strategico, un documento ambizioso che ci pone in una posizione di riferimento nel panorama fieristico nazionale.”

(dati concessi)

Il Gruppo chiude il 2023 con ricavi pari a 212,4 milioni di euro, in aumento di 52,0 milioni di Euro rispetto ai 160,4 milioni di euro registrati nel 2022.

Il Gruppo consolida il record di fatturato grazie alla solida crescita organica che ha portato alcuni eventi a raggiungere le performance migliori di sempre, ma anche grazie alla ripresa dei volumi post-pandemia, che aveva ancora penalizzato il primo trimestre 2022 con lo slittamento di alcune manifestazioni, contraendone volumi espositivi e visitazione.

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Maurizio Ermeti, presidente IEG (immagine concessa)

L’Ebitda Adjusted pari a 49,5 milioni di euro, in miglioramento di 31,5 milioni di euro, rispetto al 31 dicembre 2022 quando il Gruppo registrava una marginalità operativa lorda pari a 18,1 milioni di euro, ma in incremento anche rispetto al 2019 ultimo esercizio pre-pandemia, che ha rappresentato, per il Gruppo, l’anno record in termini di fatturato e marginalità.

L’Ebitda margin si assesta al 23,3%, recuperando 12,1 punti percentuali rispetto al 31 dicembre 2022, grazie ai maggiori volumi e ad un parziale recupero sui prezzi, nonostante le pressioni inflattive che continuano ad influenzare le forniture specie dei servizi correlati, dei trasporti e dei materiali.

L’Ebit Adjusted ammonta a 31,6 milioni di euro, in aumento di 29,4 milioni di euro rispetto all’esercizio precedente, segna il miglior risultato del Gruppo di sempre con una redditività operativa pari al 14,9% dei ricavi, rispetto al 1,4% del 31 dicembre 2022.

Il Gruppo chiude l’esercizio con un utile pari a 13,3 milioni di euro, in aumento di 14,2 milioni di euro rispetto all’esercizio precedente, in cui era in perdita per 0,8 milioni di euro.

Con riferimento all’unico settore operativo del Gruppo quale quello della “Realizzazione di fiere, eventi e servizi correlati” si riportano nel seguito i dati relativi ai ricavi disaggregati per linea di business:

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(dati concessi)

I ricavi della linea di business rappresentata dagli Eventi Organizzati, che rappresentano il 57% del fatturato del Gruppo nel 2023, sono stati pari a 122,1 milioni di euro, in aumento di 35,4 milioni di euro rispetto all’esercizio precedente.

Il 2023 ha visto il ritorno alla calendarizzazione classica ante pandemia di tre tra i principali eventi organizzati dal Gruppo quali ‘Sigep’, ‘VicenzaOro January’ e ‘T.Gold’ e la prima edizione di “K.EY” nata dallo spin-off del comparto energetico da Ecomondo. La variazione incrementale del fatturato ha come driver principale la componete organica che è stata pari a 21,8 milioni di Euro (+25,1%), mentre il cosiddetto effetto “Restart” delle manifestazioni è stato pari a 10,4 milioni di Euro, segnando un +12,0% rispetto al periodo precedente.

Gli Eventi Ospitati hanno registrato complessivamente ricavi per 4,5 milioni di euro con una crescita organica rispetto al 2022 (3,1 milioni di euro al 31 dicembre 2022) di 1,4 milioni.

Gli Eventi Congressuali accolgono i risultati derivanti dalla gestione delle strutture del Palacongressi di Rimini e del Vicenza Convention Centre (VICC). Nel 2023 sono stati ospitati, complessivamente nelle due sedi, 126 Congressi che hanno consuntivato ricavi per 19,2 milioni dieuro, con una variazione incrementale di 4,5 milioni di euro rispetto al 2022 (in cui erano pari a 14,8 milioni di euro), grazie ad un incremento della presenza fisica di congressisti, ancora limitata nei primi mesi del 2022.

I ricavi 2023 imputabili al segmento dei Servizi Correlati ammontano a 62,7 milioni di euro (52,0 milioni di euro al 31 dicembre 2022), in aumento di 10,7 milioni di euro rispetto all’esercizio precedente, trainati per 10,2 milioni di euro da crescita organica, mentre l’effetto ‘Restart’ post pandemia contribuisce alla crescita del fatturato di periodo per circa 1,4 milioni di euro.

Editoria, eventi sportivi e altre attività con l’attività editoriale nei settori Turismo (TTG Italia, Turismo d’Italia e HotelMag) e Orafo (VO+ e Trendvision), gli eventi di natura sportiva e altri ricavi aventi natura residuale hanno sviluppato complessivamente ricavi per 3,9 milioni di euro, sostanzialmente in linea al risultato ottenuto al 31 dicembre 2022.

I Costi Operativi al 31 dicembre 2023 sono pari a 121,6 milioni di Euro (106,5 milioni di Euro al 31 dicembre 2022) con un’incidenza percentuale sul fatturato che passa dal 66,4% al 57,3%, grazie ai maggiori volumi, dovuti principalmente a crescita organica e in parte al cosiddetto effetto ‘Restart’.

Il Valore Aggiunto registrato nell’esercizio è pari a 90,8 milioni di euro, in aumento di 36,9 milioni di Euro rispetto all’esercizio precedente (53,9 milioni di euro) ed è pari al 42,7% dei ricavi, in miglioramento rispetto all’esercizio precedente in cui l’incidenza percentuale sul fatturato era pari al 33,6%, grazie al recupero dei volumi e parzialmente dei prezzi, nonostante gli incrementi inflattivi sui costi di approvvigionamento di materiali, di materie prime e trasporti, in particolare sui servizi correlati.

Il Costo del lavoro al 31 dicembre 2023 è pari a 41,5 milioni di euro, in aumento di 3,4 milioni di euro rispetto all’esercizio precedente quando era pari a 38,1 milioni di euro. L’incidenza sul fatturato migliora passando dal 23,7% al 31 dicembre 2022 al 19,6% al 31 dicembre 2023, con un miglioramento di 4,1 punti percentuali.

Il Margine Operativo Lordo Adjusted (EBITDA Adjusted), ammonta a 49,5 milioni di Euro, in miglioramento di 31,5 milioni di euro rispetto al 2022, in cui risultava essere pari a 18,1 milioni di euro. L’Adjusted EBITDA Margin al 31 dicembre 2023 si attesta al 23,3% sui ricavi, rispetto all’11,3% rilevato al termine dell’esercizio 2022.

Il recupero della marginalità di circa 12,1 punti percentuali è trainato in particolare dall’incremento dei volumi e parzialmente da effetti prezzo, nonché dalla ripresa dei volumi post pandemia (effetto ‘Restart’).

Il Risultato Operativo Adjusted (EBIT Adjusted) del Gruppo al 31 dicembre 2023 si attesta a 31,6 milioni di euro, in miglioramento di 29,4 milioni di euro rispetto all’esercizio precedente, esprime una redditività percentuale del 14,9% rispetto ai 2,2 milioni di euro dell’esercizio 2022.

La Gestione Finanziaria al 31 dicembre 2023 è pari a -5,0 milioni di euro (al 31 dicembre 2022 era positiva per 0,5 milioni di euro), per effetto di un incremento di oneri finanziari per 1,5 milioni di euro, dovuto principalmente all’incremento dei tassi di interesse legati a finanziamenti bancari, nonché gli effetti negativi derivanti dalla variazione del fair value degli strumenti finanziari derivati per 3,7 milioni di euro.

Il Risultato Prima delle Imposte al 31 dicembre 2023 è pari a 20,7 milioni di euro, in miglioramento di 20,3 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2022.

Le Imposte sul reddito sono pari a 7,4 milioni di euro, l’onere fiscale effettivo è pari al 35,7% in linea con gli esercizi precedenti ante pandemia.

L’Utile dell’esercizio ammonta a 13,3 milioni di euro, in aumento di 14,2 milioni di euro rispetto all’esercizio chiuso al 31 dicembre 2022.

Il Capitale Investito Netto, pari a 178,8 milioni di euro (189,7 milioni di euro al 31 dicembre 2022), segna una variazione in diminuzione di 10,9 milioni di euro, dei quali 5,4 milioni di euro come variazione incrementale sul capitale immobilizzato e per 10,1 milioni di euro come riduzione del Capitale Circolante Netto.

Il Capitale Immobilizzato (259,2 milioni di euro al 31 dicembre 2023) segna un incremento complessivo di 5,4 milioni di euro imputabile principalmente all’iscrizione degli avviamenti derivanti dalle acquisizioni delle fiere Jewellery Events (SIJE), Cafè Asia e Sweets & Bakes Asia & Restaurant Asia (CARA) per 2,3 milioni di euro, delle fiere ‘Speciality Food & Drinks Asia’, ‘Food2go’ e ‘Speciality Coffee & Tea’ per 0,4 milioni di euro, della controllata MundoGEO per 1,3 milioni di euro e della controllata A&T Srl per 0,6 milioni di euro.

La variazione incrementale di 5,6 milioni di euro delle Immobilizzazioni Materiali riguarda principalmente gli investimenti effettuati dalle società del Gruppo, mentre incide in diminuzione l’utilizzo di crediti per imposte anticipate per 3,3 milioni rilevati sulle perdite fiscali pregresse e la rettifica di attività finanziarie per complessivi 4,1 milioni di euro.

Il Capitale Circolante Netto negativo e pari a 67,3 milioni di euro al 31 dicembre 2023, registra una flessione di 10,1 milioni di euro in relazione ai maggiori acconti iscritti a fronte degli anticipi da clienti per le manifestazioni che verranno svolte nel primo trimestre 2024 in ragione dei maggiori volumi.

La Posizione Finanziaria Netta al 31 dicembre 2023 è pari a 71,9 milioni di euro in miglioramento di 23,4 milioni di euro rispetto all’esercizio precedente in cui era pari a 95,4 milioni di euro grazie ad una solida generazione di cassa operativa.

Gli investimenti del periodo sono pari a 10,4 milioni di euro e sono relativi principalmente alla manutenzione ordinaria dei quartieri fieristici, alla realizzazione dei nuovi parcheggi automatizzati, all’inizio delle attività di riqualificazione del quartiere fieristico di Vicenza e la ricostituzione delle attrezzature delle società produttive, nonché agli investimenti sui sistemi informativi e su progetti di digitalizzazione.

Gli investimenti di sviluppo perfezionati mediante acquisizioni sono stati pari a 3,3 milioni di Euro e sono relativi sia all’espansione sul mercato italiano con l’acquisizione di A&T S.r.l., sia all’espansione sul mercato internazionale con le acquisizioni dei rami d’azienda contenenti gli asset per lo svolgimento di Jewellery Events (SIJE), Cafè Asia e Sweets & Bakes Asia & Restaurant Asia (CARA), ‘Speciality Food & Drinks Asia’, ‘Food2go’ e ‘Speciality Coffee & Tea’ da parte della controllata IEG Asia, della società MundoGEO da parte della controllata IEG Brasil.

Andamento trimestrale

Il quarto trimestre 2023 evidenzia Ricavi per 62,7 milioni di Euro, con un incremento di 6,9 milioni di Euro rispetto allo stesso periodo dell’esercizio precedente, quando erano pari a 55,8 milioni di Euro. I dati relativi ai ricavi disaggregati per linea di business per il quarto trimestre 2023 sono esposti nella seguente tabella:

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(dati concessi)
(dati concessi)
(dati concessi)

Il Gruppo ha concluso l’ultimo trimestre dell’anno con la realizzazione degli eventi previsti a calendario quali Ecomondo, TTG, INOUT e Dubai Muscle Show che hanno generato un volume d’affari di 43,8 milioni di euro, i servizi correlati hanno contribuito al fatturato del trimestre per 12,4 milioni di euro.

La crescita del quarto trimestre è prevalentemente organica, guidata dallo sviluppo delle manifestazioni del portafoglio clienti.

Contributo apprezzabile nel trimestre anche delle prime edizioni di Greenscape, presentata a Rimini in contemporanea ad INOUT e dall’ingresso nel perimetro del Gruppo dell’evento Automation & Testing che, alla sua prima edizione “Nord Est” ha chiuso il calendario fieristico italiano degli prodotti dedicati all’innovazione tecnologica, presentando a Vicenza un evento a servizio dell’importante bacino industriale del Veneto, Friuli Venezia Giulia, Trentino Alto Adige e territori limitrofi, e che si affiancherà all’edizione di Torino prevista a febbraio 2024.

Il Margine Operativo Lordo Adjusted (EBITDA Adjusted) conseguito nel quarto trimestre dell’anno è pari a 15,7 milioni di Euro e migliora di 4,5 milioni di Euro, grazie ai maggiori volumi e parzialmente da effetti prezzo.

Il Risultato Operativo (EBIT) Adjusted del quarto trimestre 2023 è pari a 9,8 milioni di Euro, in miglioramento di 1,5 milioni di Euro rispetto al 31 dicembre 2022 e con un’incidenza sui ricavi al 15,7% in miglioramento di 0,7% rispetto al 2022.

L’ Utile di periodo è pari a 3,7 milioni di Euro, in peggioramento di 4,4 milioni di Euro rispetto allo stesso periodo dell’esercizio precedente, per effetto di accantonamenti a fondo rischi ed al peggioramento nella Gestione finanziaria per effetto dell’innalzamento dei tassi di interesse.

Eventi significativi dell’esercizio

Governance

In data 28 aprile 2023, si è tenuta l’Assemblea Ordinaria degli Azionisti, che ha nominato il Collegio Sindacale, in scadenza con l’Assemblea di approvazione del Bilancio d’Esercizio al 31 dicembre 2022, confermando la dottoressa Alessandra Pederzoli come Presidente ed indicando il dottor Stefano Berti e il dottor Fabio Pranzetti come componenti effettivi, e la dottoressa Meris Montemaggi e la dottoressa Luisa Renna come sindaci supplenti.

L’Assemblea ha inoltre confermato il Dott. Gian Luca Brasini, cooptato in data 29 agosto 2022 in sostituzione del Dott. Marino Gabellini dimessosi in data 18 luglio 2022.

In data 23 giugno 2023, a seguito del decesso della Dott.ssa Pederzoli ai sensi di Legge e come previsto dallo Statuto della Società, ha assunto l’incarico la Dott.ssa Luisa Renna nominata attraverso la lista di minoranza.

In data 5 settembre 2023 è deceduto il Presidente del Consiglio di Amministrazione Lorenzo Cagnoni.

In data 9 ottobre 2023, il Consiglio di Amministrazione ha nominato il consigliere Dott. Maurizio Renzo Ermeti nuovo Presidente, in sostituzione del Dott. Cagnoni. Al Dott. Ermeti, membro non esecutivo del Consiglio di Amministrazione della Società dal 1997, con il ruolo di Vicepresidente dal 2008 al 2016, sono state conferite deleghe operative e gestionali in linea con quanto precedentemente conferito al Dott. Cagnoni.

Acquisizioni

Nel corso dell’esercizio il Gruppo ha finalizzato sia operazioni di carattere societario, sia operazioni di acquisizione e di sviluppo internazionale come di seguito delineato.

In data 27 febbraio 2023 è stata perfezionata l’acquisizione di un ramo d’azienda contenente gli asset per la realizzazione di due manifestazioni fieristiche quali il Singapore International Jewellery Event (SIJE) e Cafè Asia e Sweets & Bakes Asia & Restaurant Asia (CARA) che completano, nel sud-est asiatico, il portafoglio del Gruppo rispettivamente nei settori dell’oreficeria e del food.

Il corrispettivo dell’acquisizione si compone di una quota di prezzo fisso erogata al closing dell’operazione, pari a circa 1,1 milioni di euro e una quota di prezzo variabile, stimata in 1,1 milioni di euro, da corrispondersi in tre tranche, subordinata al raggiungimento dei risultati conseguiti dalle manifestazioni che si terranno nel 2023 e 2024.

In data 4 luglio 2023 il Gruppo ha acquisito, attraverso la propria controllata IEG Brasil Eventos Ltda, il 100% della società brasiliana Mundogeo Eventos e Consultoria Empresarial Ltda.

Questa società organizza dal 2011 manifestazioni fieristiche ed eventi on line nel settore dello spazio, degli eVTOLs, dei droni, dei robot autonomi e della geotecnologia, ambiti in cui il Brasile si sta posizionando come mercato di riferimento per l’America Latina. L’ultima edizione ha annoverato più di 5.700 partecipanti provenienti da 33 paesi, 150 relatori e 120 aziende in fiera.

Il corrispettivo dell’acquisizione è pari a 10,4 milioni di Real brasiliani (circa 2 milioni di Euro), dei quali il 50% corrisposto al closing, mentre la restante parte è subordinata al raggiungimento degli obiettivi economici di piano 2023-2025. L’acquisizione è stata finanziata con mezzi propri.

In data 10 luglio è stata perfezionata l’operazione di acquisizione della quota di minoranza residua pari 20% del capitale della controllata Pro.stand S.r.l.. Con l’Assemblea di approvazione del bilancio chiuso al 31 dicembre 2022 della controllata, tutti i soci di minoranza hanno esercitato l’opzione di vendita a loro concessa dal contratto sottoscritto in data 19 luglio 2018 sulle quote da loro detenute.

Il prezzo corrisposto è stato pari a 2,5 milioni di euro interamente finanziato con mezzi propri.

In data 29 agosto 2023 la Società ha esercitato in via anticipata l’opzione call per l’acquisto della quota di minoranza pari 49% del capitale della controllata FB International Inc.

In data 18 ottobre 2023, la Capogruppo IEG S.p.A. ha acquisito il 51% della società di diritto italiano A&T S.r.l..

La società, fondata nel 2007, è proprietaria e organizzatrice dell’evento A&T – Automation & Testing che giungerà alla sua 18° edizione il prossimo febbraio con l’appuntamento torinese, mentre il 25 ottobre 2023 si è aperta la prima edizione presso il quartiere fieristico di Vicenza. L’evento è dedicato all’Innovazione e alle Tecnologie Industriali in un’ottica 4.0.

Il corrispettivo dell’acquisizione per il 51% della società è pari a circa 0,6 milioni di Euro. L’acquisizione prevede inoltre opzioni put e call per l’acquisto del residuo 49% del capitale sociale ad un prezzo da determinarsi sulla base dell’EBITDA medio risultante dai bilanci d’esercizio chiusi rispettivamente al 31 dicembre 2023, 2024 e 2025, rettificato per la posizione finanziaria netta. L’acquisizione da parte di IEG è stata finanziata con mezzi propri.

In data 7 dicembre 2023 è stata finalizzata l’operazione di acquisizione di alcune delle manifestazioni organizzate dalla società Montgomery Events Asia Pte Ltd da parte della controllata IEG Asia Pte Ltd. Le manifestazioni acquisite si inseriscono nel segmento Food & Beverage, già presidiato dal Gruppo con alcune delle proprie manifestazioni di spicco, e sono in particolare: ‘Speciality Food & Drinks Asia’, ‘Food2Go (Singapore)’ e ‘Speciality coffee & Tea’. Il corrispettivo per l’acquisizione è stato di circa 0,4 milioni di Euro.

Eventi successivi alla chiusura dell’esercizio

Piano Strategico 2023-2028

In data 25 gennaio 2024, il Consiglio di Amministrazione della Società ha approvato il nuovo Piano Strategico 2023-2028, alla luce degli importanti risultati raggiunti dal Gruppo nel corso del 2023, che sottendono ad una accelerazione nel processo di ripresa post pandemica della Società rispetto alle previsioni di settore.

Questo documento, perciò, aggiorna il precedente Piano Strategico 2022-2027, elaborato in un contesto di profonda incertezza.

Le linee strategiche alla base del nuovo Piano Strategico non divergono da quelle presenti nel precedente Piano e riguardano la crescita del portafoglio prodotti, il consolidamento dell’espansione internazionale, gli investimenti nelle strutture fieristiche e la creazione di valore per i nostri stakeholder.

Governance

In data 6 marzo 2024, il Consiglio di Amministrazione della Società, sentito il parere favorevole del Collegio Sindacale, ha nominato ad interim la dottoressa Lucia Cicognani quale dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari ai sensi della legge n. 262/2005 e dell’art. 154-bis del D. Lgs. n. 58/1998 s.m.i., mentre le funzioni di Chief Financial Officer saranno ricoperte ad interim per il medesimo periodo dall’Amministratore Delegato di IEG dott. Corrado Peraboni, in sostituzione temporanea della dott.ssa Teresa Schiavina.

Acquisizioni

In data 21 febbraio 2024, la Capogruppo ha sottoscritto un accordo per l’acquisizione del 51% del capitale della società Palakiss S.r.l., centro orafo conosciuto a livello internazionale situato a Vicenza a pochi passi dal quartiere fieristico della città, per un corrispettivo pari a circa 1 milione di euro. L’acquisizione prevede inoltre un’opzione call per l’acquisto del residuo 49% del capitale sociale, esercitabile decorsi 30 giorni dall’approvazione del bilancio di esercizio 2024 e valida per i successivi 3 anni, ad un prezzo da determinarsi sulla base dell’EBITDA medio risultante dai due bilanci d’esercizio approvati precedentemente alla data di esercizio dell’opzione.

Il closing, subordinato alle condizioni sospensive previste dal contratto di acquisto, sarà perfezionato in data successiva. L’acquisizione verrà finanziata attraverso mezzi propri.

Evoluzione prevedibile della gestione

Nella prima parte dell’esercizio 2023 il Gruppo non solo ha confermato l’accelerazione della ripresa post pandemia, dimostrando di saper recuperare più velocemente rispetto alle attese, ma ha anche registrato una crescita diffusa in tutte le principali linee di business, conseguendo i risultati migliori di sempre sia in termini di fatturato che di marginalità.

Lo sviluppo del portafoglio prodotti sia attraverso crescita organica, sia attraverso acquisizioni in Italia e all’estero, ha ulteriormente rafforzato il posizionamento strategico del Gruppo e la distintività del portafoglio prodotti e dell’offerta IEG.

La performance dell’anno è stata inoltre accompagnata dal consolidamento della situazione patrimoniale e finanziaria sulle cui basi è stato aggiornato il Piano Strategico 2023-2028.

Sulla base dell’andamento delle principali manifestazioni tenutesi nei primi due mesi dell’anno e del portafoglio confermato sul secondo trimestre, il Gruppo stima di aver raggiunto gli obiettivi di booking prefissati nel nuovo Piano Strategico 2023-2028 per la chiusura del primo semestre 2024 e di poter confermare le previsioni per il 2024 incluse nel piano strategico con un fatturato e margini in crescita attesi rispettivamente tra 234 e 239 milioni di Euro e una marginalità operativa tra 56 e 58 milioni di Euro.

Torino: ecco la Sfera, la brioche tonda alla crema gianduia della Farmacia del Cambio

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La Mole Antonelliana, simbolo di Torino (immagine: Pixabay)

La brioche la Sfera, ennesima invenzione del bar pasticceria dello storico ristorante del cuore di Cavour, è stata presentata all’Horeca Expo Forum. In menù dal 17 marzo, da allora in poche ore va sold out. All’interno della brioche si può trovare una farcitura alla crema gianduia. Leggiamo di seguito la prima parte dell’articolo di Federica Vivarelli per Il Corriere della Sera.

La brioche la Sfera di Torino

TORINO – Torino do it better. Ovviamente si parla di croissant, la nuova frontiera per gli esperimenti di viennoiserie nel capoluogo piemontese. In principio fu la brioche a forma di cubo – soprannominata il Crubik -, diventata ormai da tempo un caso sui social e in piazza Carignano dove ogni mattina si crea una lunga fila per accaparrarsi il dolce.

Poi è arrivato il croissant a forma di piramide, creazione ad opera di Roberto Miranti della pasticceria Orsucci per celebrare il Museo Egizio.

Ora al locale preferito di Camillo Benso conte di Cavour ha fatto ufficialmente il suo ingresso l’ultima invenzione: la Sfera.

Come dice già il nome è una brioche nel gusto e negli ingredienti ma dalla forma completamente sferica. All’interno una farcitura alla crema gianduia. Una novità che è stata presentata ufficialmente domenica scorsa dallo staff di Matteo Baronetto – chef del ristorante stellato Del Cambio – all’Horeca Expo Forum, l’evento internazionale dedicato ai professionisti del settore del Nord Ovest Italia.

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Venchi, Daniele Ferrero: “Chiuso il 2023 con 205 mln di fatturato, obiettivo 2024 è raggiungere 250 mln di ricavi”

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Il marchio Venchi

Venchi ha raggiunto i 205 milioni di fatturato lo scorso anno con un margine operativo di 46 milioni. Daniele Ferrero, amministratore delegato e primo socio dell’azienda, prevede di toccare quest’anno i 250 milioni di ricavi con 55 milioni di Ebitda. L’espansione del marchio non sembra arrestarsi. Da gennaio a oggi Venchi ha aperto quattro nuovi monomarca: due in Florida, uno nel Dubai Mall e uno a Parigi. Leggiamo di seguito la prima parte dell’articolo di Alessandra Puato sul Corriere della Sera.

Il bilancio di Venchi

CASTELLETTO STURA (Cuneo) – Ha superato gli obiettivi sia nel 2022 sia nel 2023 malgrado l’impennata del prezzo del cacao, la sua materia prima. Negli ultimi tre anni ha triplicato i ricavi e moltiplicato per sette il margine operativo lordo. Con il cioccolato e il gelato prodotti a Castelletto Stura (Cuneo) ed esportati in tutto il mondo, Venchi continua a correre.

Era a 66 milioni di giro d’affari e 6,5 milioni di Ebitda nel 2020, “il 2023 è stato chiuso a 205 milioni di fatturato con un margine operativo lordo di 46 milioni — dice l’amministratore delegato e primo socio Daniele Ferrero —. Prevediamo di toccare quest’anno i 250 milioni di ricavi con 55 milioni di Ebitda”.

L’imprenditore conferma l’obiettivo dei 300 milioni di fatturato l’anno prossimo, previsto nel piano industriale 2022-2025.

Le nuove aperture in Florida, a Dubai e Parigi

Da gennaio a oggi Venchi ha aperto quattro nuovi monomarca: due in Florida, uno nel Dubai Mall e uno a Parigi. L’anno scorso ha debuttato in Malesia e in Australia. “Abbiamo 181 negozi, negli ultimi 12 mesi ne abbiamo aperti una trentina — dice il ceo —. Quest’anno raddoppieremo a 4 mila tonnellate la capacità produttiva di cioccolato e gelato”.

Tutto è prodotto nello stabilimento piemontese e per i due terzi esportato in circa 70 Paesi: l’Italia copre ormai il 35% del giro d’affari. ,”Vogliamo procedere al ritmo di due aperture al mese — dice Ferrero — per arrivare a 20-25 a fine anno e circa 230 negozi in tutto nel 2025. Ci siamo rafforzati in Inghilterra, Francia, Cina, Hong Kong, Taiwan”.

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Fipe: il profilo inflazionistico del bar decelera a +3,3% dal +3,7% rilevato a gennaio

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I prezzi nella ristorazione (dati: Centro Studi Fipe)

ROMA – Linflazione nei servizi di ristorazione scende al +3,5% dal +3,7% di gennaio. Anche i prezzi della ristorazione commerciale rallentano dal +3,8% al +3,7%. La dinamica dell’inflazione generale resta costante allo 0,8% per il venir meno delle tensioni sui prezzi dei Beni alimentari, non lavorati e lavorati. Leggiamo di seguito la nota diffusa dal Centro Studi di Fipe-Confcommercio.

Bar

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Variazione congiunturale e tendenziale dei prezzi nei bar (dati: Centro Studi Fipe)

Il profilo inflazionistico del bar  decelera a +3,3% dal +3,7% rilevato a gennaio. Gli incrementi sopra la media del comparto riguardano solamente i prodotti di pasticceria e gelateria (+4,2%).

Ristoranti

Variazione congiunturale e tendenziale dei prezzi nei ristoranti (dati: Centro Studi Fipe)

I prezzi nei ristoranti tradizionali si mantengono sostanzialmente stabili (+3,9%) mentre nelle pizzerie decelerano a +3,5% rispetto a quanto rilevato il mese scorso.

I prezzi della gastronomia registrano +3,8% e il delivery resta costante a +2,7% rispetto a febbraio 2023.

Mense

Variazione congiunturale e tendenziale dei prezzi nelle mense (dati: Centro Studi Fipe)

I prezzi delle mense (quota a carico delle famiglie) registrano una variazione del 2,6%.

Un caffè sospeso per la casa di riposo di Terranuova Bracciolini ad Arezzo: l’iniziativa della comunità

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Una classica tazzina di espresso (immagine: Pixabay)

A Terranuova Bracciolini, in provincia di Arezzo, l’amministrazione comunale ha voluto donare un momento di felicità alle persone anziane e ai più fragili attraverso l’iniziativa delcaffè sospeso. Il progetto è nato dalla collaborazione con i commercianti del centro storico e delle sue vicinanze. Leggiamo di seguito la prima parte dell’articolo di Francesco Tozzi per La Nazione.

Il caffè sospeso per i più anziani a Terranuova  Bracciolini

TERRANUOVA BRACCIOLINI (Arezzo) – “Quando qualcuno è felice paga due caffè: uno per sé e uno per qualcuno altro. È come offrire un caffè al resto del mondo”. Luciano De Crescenzo teorizzava così l’usanza tutta partenopea del caffè sospeso. Un piccolo gesto di gentilezza che incarna vera e propria filosofia di vita. A Terranuova l’amministrazione comunale ha pensato di donare un momento di felicità alle persone anziane e ai più fragili attraverso questa pratica, emblema della tradizione.

“Un caffè sospeso per gli ospiti dell’Rsa di Terranuova” è l’iniziativa partita grazie alla disponibilità dei gestori dei bar. Il progetto è nato dalla collaborazione con i commercianti del centro storico e delle sue immediate vicinanze.

“Si tratta di un modo con cui offrire alle nonne e ai nonni della Rsa Don Amelio Vannelli – ha spiegato l’assessore al sociale Sara Grifoni – l’occasione per uscire a fare una passeggiata in centro, accompagnati da personale della struttura e da volontari. Allo stesso tempo è un modo per fare entrare la comunità all’interno della casa di riposo. I clienti dei bar possono lasciar pagato una o più consumazione di caffè ed il gestore del bar lo offrirà agli ospiti che si recheranno. L’intenzione è di condividere un piacere, un caffè pagato in anticipo è da considerarsi un atto anonimo di generosità e solidarietà”.

In Valdarno ci sono sette case di riposo convenzionate con l’Azienda Usl – Bucine, Castelfranco di Sopra, Cavriglia, Montevarchi, San Giovanni Valdarno, Pian di Scò, Terranuova Bracciolini – e nelle sole strutture di Bucine e Terranuova è presente anche un reparto specifico per l’Alzheimer.

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Associazione museo del caffè di Trieste: 2° appuntamento per la rassegna cinema con Bagdad Café, 21/03

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associazione trieste
Il quinto Cenacolo del caffè con la professoressa Anna Gregorio Michelazzi (immagine concessa)

TRIESTE  – Secondo appuntamento giovedì 21 marzo, alle ore 16.30, con la rassegna Cinema e caffè, nella Sala auditorium dell’Itis di Trieste (via Pascoli 31, entrata all’angolo di via Conti), a cura dell’Associazione museo del caffè di Trieste in collaborazione con la stessa ITIS. La proiezione proposta in quest’occasione sarà Bagdad Cafè (Germania-USA, 1987, 95’), film commedia diretto da Percy Adlon, con Marianne Sägebrecht, Jack Palance, CCH Pounder, Christine Kaufmann, Monica Calhoun, Darron Flagg, G. Smokey Campbell, Hans Stadlbauer.

La rassegna cinema dell’Associazione museo del caffè di Trieste

Storia di una turista tedesca, Jasmin, che, dopo una lite col marito avvenuta durante una sosta in auto nel Deserto del Mojave, prende la sua valigia, scende dall’auto e s’incammina sulla strada polverosa che la condurrà verso il Bagdad Café, un motel-distributore-bar piuttosto malmesso, frequentato da personaggi pittoreschi.

Lo gestisce Brenda, afroamericana dalla forte personalità che ha cacciato di casa il marito dopo una lite.

La proiezione sarà a ingresso libero, ma, per opportuna disposizione, considerando la prevedibile presenza anche di ospiti anziani dell’Istituto, sarà richiesto di indossare prudenzialmente una mascherina chirurgica protettiva.

Per la capienza limitata della Sala si consiglia anche la prenotazione, telefonando al numero 371-5414048.

Sempre all’ITIS è intanto ancora visitabile la mostra dedicata ai caffè storici di Trieste, esposta nel Salone Bar, che propone bellissime foto d’epoca dei nostri caffè, messe a disposizione dalla società Hausbrandt e dalla Fondazione Assicurazioni Generali; tutti i giorni, con ingresso libero, dalle 9 alle 13 e dalle 16 alle 20.

Entrambe le iniziative sono curate da Bruno Vajente di AMdC con Mariagrazia Stepan e sono state realizzate grazie alla preziosa ospitalità e collaborazione dell’Istituto Triestino per gli Interventi Sociali.

Da ricordare con l’occasione il grande successo del recente quinto “Cenacolo del Caffè”, tenutosi nei giorni scorsi all’Hotel Savoia Excelsior, e che ha visto apprezzatissima protagonista la professoressa Anna Gregorio Michelazzi, docente di Astrofisica all’Università di Trieste, coordinatrice dei team strumentali di grandi missioni scientifiche spaziali (Planck, Euclide) dell’Agenzia Spaziale Europea, membro del consiglio di amministrazione di Elettra-Sincrotrone, di SISSA-Medialab e altri organismi, valutatore esperto della Commissione Europea, nonché co-fondatrice e responsabile della strategia di PICOSATS, società spin-off dell’Università che opera nel campo dei piccoli satelliti.

La scienziata concittadina, che ha parlato sul tema “Verso il mondo del caffè dallo spazio, fra ricerca e industria”, dopo una breve ma importante analisi della storia della presenza dell’uomo nello Spazio fino alla più recente ‘New Space Economy’, ha illustrato, con la sua grande esperienza e documentazione, le grandi possibilità offerte all’umanità tutta, e a favore di molteplici settori di ricerca, dall'”esame” della terra “vista” e studiata dalle altezze dello Spazio.

Trattando in particolare, dell’attuale “agricoltura di precisione” che, dai satelliti e stazioni orbitanti, permette di studiare nei dettagli la situazione dei campi agricoli terrestri e delle piantagioni di caffè per trarne preziosi referti e indicazioni.

In questo caso, ponendo di fatto la ricerca spaziale al servizio dell’industria del caffè come pure di altri settori economici, indagini queste a scopi prettamente “civili” nelle quali si è particolarmente specializzata – ha precisato la Gregorio – proprio l’Agenzia Spaziale Europea.

Nel corso della conferenza, un vivo interesse e simpatia hanno destato le immagini di Samantha Cristoforetti che, a bordo della Stazione Spaziale Internazionale orbitante attorno alla Terra, predispone e poi degusta, con tutta l’abilità richiesta dalla condizione di assenza di gravità, un caffè preparato con la speciale macchina appositamente costruita dalla Argotec di Torino assieme alla Lavazza e all’Agenzia Spaziale Italiana, in grado di poter funzionare nelle particolarissime condizioni di questi viaggi nello Spazio.

Grandi consensi dunque per la professoressa Gregorio Michelazzi, una personalità eclettica, non solo scienziata di fama ma anche appassionata sportiva (velista convinta, sciatrice, subacquea e viaggiatrice), inserita da Forbes fra le 100 donne manager italiane di maggior successo nonchè pluripremiata da numerosi altri riconoscimenti italiani e internazionali. Eppure “semplice” e alla mano, nel segno della più tipica triestinità.

La settima edizione dei “Cenacoli”, dedicata al tema “Aria, Terra, Fuoco, Acqua: Caffè, un viaggio tra gli elementi”, è coordinata da Nicoletta Casagrande (responsabile dell’InfoLibro-Salotto multimediale del libro italiano di Capodistria e cultrice del mondo del caffè) e organizzata da Giulio Rebetz e Piero Ambroset.

Il prossimo “Cenacolo” sarà, sempre all’Hotel Savoia, giovedì 4 aprile, alle 17.30, con l’intervento di Antonella Caroli Palladini su “Porto Vecchio: viaggio di ritorno ai magazzini del caffè”.

Tutti gli appuntamenti sono visibili anche sui social media dell’Associazione museo del caffè. Per maggiori informazioni basta cliccare qui.  Per info amdctrieste@gmail.com.

Sace (il Governo) annuncia un’operazione push strategy da 500 milioni con ofi per sostenere le torrefazioni e l’export della filiera del caffè

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Michal Ron, Chief International Officer di SACE.
Michal Ron, Chief International Officer di SACE, l'agenzia del Governo italiano controllata attraverso il Ministero dell'Economia

ROMA – La SACE, il gruppo assicurativo‐finanziario italiano, controllato direttamente dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, quindi dal Governo italiano, ha annunciato un’operazione di push strategy del valore di circa 500 milioni che è destinata a sostenere da un lato la filiera della torrefazione in Italia, garantendo l’importazione di caffè crudo di qualità, e dall’altro nuove opportunità di export.

Questa inedita operazione vede SACE, quindi il Governo italiano, al fianco di Olam Food Ingredients (“ofi”), gruppo leader mondiale nel comparto degli ingredienti per il food&beverage, e in particolare nel settore del caffè crudo, per la cui gestione ha un’importante filiale in Italia, di cui garantisce forniture responsabili e tracciabili.

SACE insieme a ofi per l’operazione di Push Strategy

Sace
Il logo della Sage, la finanziaria del Ministero dell’economia e finanza

Nel suo comunicato alla stampa SACE specifica che “L’industria della torrefazione italiana, icona del made in Italy, è composta da circa 1000 aziende – dalle piccole imprese ai grandi gruppi internazionali – con un fatturato complessivo di oltre 5 miliardi di dollari.”

SACE ha garantito un finanziamento complessivo di circa 500 milioni di euro (organizzato in due tranche, rispettivamente da 250 milioni di dollari e 37,38 miliardi di yen) in favore di ofi, con SMBC in qualità di arranger dell’operazione e con SMBC stessa e Citi come finanziatori.

Il prestito ha una durata di cinque anni per la tranche in USD mentre per quella denominata in JPY – che rappresenta il primo “Samurai Loan” garantito da SACE – la durata è di 7 anni.

L’intervento di SACE ha l’obiettivo di massimizzare le opportunità di business per le imprese della filiera della torrefazione in Italia garantendo sia l’importazione di caffè crudo di qualità sia nuove opportunità di export per tutte le supply chain interessate (Food processing, bottling, packaging, etc.).

Il logo ofi
Il logo ofi

ofi, che rappresenta oggi una quota del 16% nel mercato italiano, continuerà a garantire le forniture di caffè crudo e si aprirà inoltre a nuove opportunità commerciali con l’Italia, attraverso attività di business matching, nell’ambito del programma Push Strategy di SACE.

“Siamo orgogliosi di essere al fianco di ofi, attore leader nel settore globale degli ingredienti per alimenti e bevande e partner strategico delle nostre aziende in tutto il settore alimentare, in particolare per l’industria della torrefazione del caffè. Infatti, una tazzina di caffè su sei che beviamo in Italia è fatta con i chicchi forniti da ofi. Questa operazione Push aprirà opportunità per le PMI italiane nella filiera agroalimentare, garantendo allo stesso tempo forniture sostenibili e di qualità alle migliaia di aziende italiane del caffè” ha affermato Michal Ron, chief international officer di SACE.

Rishi Kalra, direttore esecutivo e CFO del gruppo di ofi, ha dichiarato: “Questa con SACE è la prima linea di credito di ofi garantita da una export credit agency e rientra nella nostra strategia di diversificazione delle fonti di finanziamento e di allungamento della maturity del nostro debito. Siamo lieti di sostenere la “Push Strategy” di SACE e non vediamo l’ora di rafforzare il nostro impegno con clienti e fornitori italiani”.

“Siamo lieti di collaborare con ofi nel suo primo finanziamento coperto dall’ECA. Il finanziamento sosterrà le operazioni commerciali di ofi e migliorerà il suo impegno con clienti e fornitori italiani” ha affermato Luca Tonello, amministratore delegato e co-responsabile del Dipartimento finanza strutturata Asia Pacifico di SMBC.

Norton Rose Fullbright, in qualità di consulente legale per SMBC, Citi e SACE, ha contribuito alla finalizzazione dell’operazione.

La scheda sintetica di SACE

SACE è il gruppo assicurativo‐finanziario italiano, direttamente controllato dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, specializzato nel sostegno alle imprese e al tessuto economico nazionale attraverso un’ampia gamma di strumenti e soluzioni a supporto della competitività in Italia e nel mondo.

Da oltre quarantacinque anni, il Gruppo SACE è il partner di riferimento per le imprese italiane che esportano e crescono nei mercati esteri. Supporta, inoltre, il sistema bancario per facilitare, con le sue garanzie finanziarie, l’accesso al credito delle aziende per sostenerne la liquidità e gli investimenti per la competitività e la sostenibilità nell’ambito del Green New Deal italiano, a partire dal mercato domestico.

Il Gruppo è presente nel mondo con 13 sedi in Paesi target per il Made in Italy, con l’obiettivo di costruire relazioni con primarie controparti locali e, attraverso strumenti finanziari dedicati, facilitare il business con le imprese italiane.

Con un portafoglio di operazioni assicurate e investimenti garantiti pari a 164 miliardi di euro, SACE, insieme a tutte le società del Gruppo – SACE FCT che opera nel factoring, SACE BT attiva nei rami Credito, Cauzioni e Altri danni ai beni e SACE SRV, specializzata nelle attività di data collection e di gestione del patrimonio informativo – è al fianco di oltre 40 mila aziende, soprattutto PMI, supportandone la crescita in Italia e in circa 200 Paesi nel mondo.

La scheda sintetica di ofi

Ofi (olam food ingredients) è un nuovo gruppo operativo nato da Olam. ofi offre prodotti e ingredienti alimentari sostenibili, naturali e ad alto valore aggiunto, in modo che i consumatori possano beneficiare dei prodotti sani e golosi che amano. Il gruppo è composto da aziende leader nel settore del cacao, del caffè, dei prodotti lattiero-caseari, della frutta secca e delle spezie.

ofi ha costruito una presenza unica nella catena del valore a livello globale, che comprende le proprie attività agricole, l’origine alla produzione e gli impianti di produzione. ofi collabora con i clienti, utilizzando al meglio il proprio portafoglio complementare e differenziato di prodotti alimentari “di tendenza”, per co-creare soluzioni che anticipino e soddisfino le mutevoli preferenze dei consumatori, parallelamente all’aumento della domanda di alimenti più sani, tracciabili e sostenibili.

La scheda sintetica del gruppo Olam di cui fa parte ofi

Olam
Il logo Olam

Il Gruppo Olam è un’azienda leader nel settore alimentare e agroalimentare che fornisce alimenti, ingredienti, mangimi e fibre a 20.200 clienti in tutto il mondo. La catena del valore si estende in oltre 60 Paesi e comprende operazioni di coltivazione, lavorazione e distribuzione, oltre a una rete globale di agricoltori.

Attraverso l’obiettivo di “reimmaginare l’agricoltura e i sistemi alimentari globali”, il Gruppo Olam si propone di affrontare le numerose sfide legate al soddisfacimento delle esigenze di una popolazione globale in crescita, ottenendo al contempo un impatto positivo per le comunità agricole, il nostro pianeta e tutti i nostri stakeholder.

Il Gruppo Olam, che ha sede e si è quotato a Singapore, si colloca attualmente tra le 30 maggiori società primarie quotate in termini di capitalizzazione di mercato nell’indice SGX-ST.

Da giugno 2020, il Gruppo Olam è stato incluso nella FTSE4Good Index Series, una serie di indici di investimento sostenibile globale sviluppata da FTSE Russell, a seguito di una rigorosa valutazione delle attività della catena di approvvigionamento di Olam, dell’impatto sull’ambiente e della trasparenza della governance.

La serie di indici FTSE4Good identifica le società che dimostrano solide pratiche ambientali, sociali e di governance (Environmental, Social, Governance, ESG) ed è utilizzata da diversi operatori di mercato per creare e valutare fondi di investimento responsabili.

Lo chef Gianluca Fusto: “Un buon uovo di Pasqua non può costare meno di 70 euro”

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Gianluca Fusto @Lea Anouchinsky uova pasqua
Gianluca Fusto @Lea Anouchinsky

MILANO – La Pasqua sta bussando alle porte degli italiani, che già pensano a come festeggiare con uovo e colomba: ma al momento dell’acquisto, come si può procedere più consapevolmente nel mare magnum dell’offerta a cui ogni anno si è esposti? Un primo passo sicuramente è comprendere il lavoro che sta dietro il prodotto finale. Per questo, la parola di un maestro come lo chef Gianluca Fusto, titolare della “LABoutique” Fusto Milano in via Ponchielli 3, risulta una preziosa guida.

Partiamo dal lato consumatore: come si riconosce un uovo di Pasqua di qualità e quanto deve costare?

“Oggi le tendenze sono cambiate: l’uovo di Pasqua nei grandi pasticceri è diventato una vera e propria creazione golosa, dietro cui non c’è solo una forma, ma un’effettiva ricerca di pairing tra gli ingredienti per offrire un’emozione. Da Fusto Milano quest’anno abbiamo pensato a 6 uova di Pasqua diverse, con altrettanti abbinamenti: per esempio all’Olio d’Oliva, allo Zafferano e Mandorla oppure all’arancia, nocciola e pepe rosa.

Oggi è importante capire che non è più con la quantità ma è con la qualità del cibo che si fa cultura. La Cucina Italiana, presentata anche all’Unesco, deve esser percepita con un’attenzione molto differente rispetto a ciò che spesso accade.

Uovo Wow @Brambilla Serrani

Quindi l’uovo è un’opera, un piatto ben pensato, dove gli ingredienti, la forma, la struttura, la consistenza, trovano il loro equilibrio. È fondamentale essere sicuri dell’origine della materia prima, per ottenere un senso di purezza e di realtà.

Quindi bisogna controllare la qualità e l’origine del cioccolato, il livello stesso dell’imballaggio, come viene spiegato il prodotto, il fatto che il cioccolato sia ben temperato senza cristallizzazioni di grassi, che il guscio si mostri omogeneo, il peso sia regolare – in base al tipo di uovo proposto -: ad esempio al supermercato ce ne sono di davvero grosse, ma sono colate molto fini e il peso è di 180 grammi appena – non si possono così
avvertire gli aromi del cioccolato -.

Un buon uovo deve pesare intorno ai 500 grammi minimo, in modo che si possa apprezzarlo in degustazione e aromaticità.”

Quindi anche l’imballaggio è un segnale da cogliere?

“Cerco la trasparenza dei contenitori non incartati per osservare la manifattura delle uova. Un buon uovo di Pasqua in base all’origine della materia prima (che negli ultimi due anni ha avuto un costo sempre maggiore), non può costare meno di 70 euro. È importante capire che le cose hanno un prezzo e un valore.”

Per giustificare quel costo, spieghiamo le tante fasi di lavorazione necessarie a raggiungere il risultato finale?

“Le fasi di lavorazioni vanno dal temperaggio al colaggio dei vari strati. Quest’anno proponiamo 7 fasi di lavorazione diverse: 7 strati, farciti-non farciti e aromatici. Per realizzarli serve una manodopera importante. Abbiamo scelto di farne 7 per sviluppare gusti abbinati particolari: ad esempio un fondente del Venezuela con fava di Tonka, arancia, oppure una crema di mandorla con lo zafferano.

Oggi il mondo del pairing guarda a 360 gradi e si deve riscoprire la bellezza del buono, che va oltre il classico abbinamento di nocciola-cacao-pistacchio. Il ruolo del pasticcere è quello di creare qualcosa che è unico ed emozionante. Le nostre collezioni le ideiamo sempre con un tema diverso.

Uovo limone @Brambilla Serrani

L’ultima ha il tema della forma (infatti si chiama Metamorfosi),puntando molto sugli agrumi e su ingredienti della fascia del Mediterraneo, per valorizzare l’Unesco in Italia. Abbiamo una grande diversità di materia prima e di eccellenze. “

Qual è la fase più difficile della sua produzione?

“Fare in modo che tutto sia perfetto, perché il cliente merita che ogni aspetto, dal packaging al gusto, appaghi tutti i sensi. Poi certo, seguire tutte le fasi per perseguire l’obiettivo della qualità sulla quantità. Per questo noi abbiamo una produzione ristretta, 300-400 uova che seguiamo in maniera molto accurata.“

Quanto ci vuole per realizzare un Uovo di Pasqua, dalla sua progettazione alla sua distribuzione?

“Da quando noi iniziamo fino alla fase di packaging ci vogliono minimo 3 giorni di produzione, con i tempi di riposo della cristallizzazione. Ma la progettazione della collezione nuova comincia già con la chiusura della Pasqua precedente.”

Negli anni anche questo dolce tradizionale si è evoluto e in che modo?

“Sicuramente anche per l’uovo di Pasqua, come per i grandi lievitati e altri prodotti di pasticceria, la riscoperta del valore dell’artigianalità ha portato a una popolarità ulteriore e a una maggiore ricerca e attenzione. La tendenza generale va verso una decorazione che non sia divisa dal gusto.

Nel nostro caso questo è sempre stato un punto centrale, perché le nostra collezione di Pasqua (ma non solo) si basa su una continua evoluzione in cui sono in gioco tre fattori: la materia prima, il pairing e la componente estestica.

Uovo omaggio a Milano @Brambilla Serrani

Per questo si chiama “Metamorfosi”. La parte visiva infatti è per noi un elemento identitario. Permette alle nostre creazioni di avere uno stile unico, di essere riconoscibili: i decori sono fatti a mano, senza l’uso di stampi, e nei giochi di colore cerchiamo di valorizzare al massimo le tonalità naturali degli ingredienti.”

Anche il packaging ha contribuito a riscrivere la storia dell’Uovo di Pasqua?

“L’uovo di Pasqua è diventato in tutto e per tutto un monumento dell’artigianalità: incarna i gesti, il lavoro, le idee che stanno dietro alla sua creazione. Il packaging deve tenere conto di tutto questo, delle aspettative del cliente, del posizionamento del brand e delle caratteristiche estetiche dell’uovo. Non è solo un elemento protettivo dell’uovo, non deve limitarsi a preservarne l’integrità, ma anche il concept.

Per noi è una sfida: ricercare un packaging che possa valorizzare l’eleganza e la leggerezza dei decori diventa un elemento che arricchisce l’esperienza finale del cliente, soprattutto quando (come molto spesso accade) l’uovo di Pasqua è un regalo.”

Quanto incide la personalizzazione su questo prodotto?

“Chi si rivolge a noi, ritrova la mia esperienza trentennale in pasticceria e cioccolateria e quella di Linda Massignan nella comunicazione e nella creatività. Questo apre a tutta una serie di possibilità e di personalizzazioni sulla base delle richieste dei clienti, soprattutto perché non siamo una realtà industriale.

La nostra impostazione è “tailor made” e siamo in grado di fare da numeri piccoli a numeri più importanti, con la giusta organizzazione e tempistica. In termini più generali, molto dipende molto da quello che si vuole ottenere. Puntare molto su una caratterizzazione estetica significa creare delle aspettative anche a livello di gusto che devono essere
all’altezza di ciò che il cliente vede e si immagina.

La creatività, non è solo un fatto estetico, in ogni caso non lo è per me. Il punto di partenza è sempre la materia prima, l’ingrediente grezzo.

Da lì comincia un lavoro di studio, di conoscenza. Una sorta di introspezione, che mi porta a comprendere qual è l’emozione, l’esperienza che io voglio lasciare nelle persone che assaggeranno il risultato di quell’idea. È così che posso dedicarmi interamente al processo creativo. Non è solo un fatto estetico, perché, se così fosse, si finirebbe per essere schiavi dell’apparenza e l’apparenza può entusiasmare, ma deve essere all’altezza delle aspettative sensoriali, gustoriali e del brand.”

E Nespresso lancia un concept di caffetteria on-the-go nel centro di Londra

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nespresso Eric Favre capsule
Logo Nespresso

MILANO – Nespresso punta a cavalcare il boom britannico del caffè on-the-go, con un proprio format per il fuori casa: Nespresso Bar. Il primo locale concept in Europa aprirà i battenti giovedì 21 marzo a Londra, in Old Broad Street, non lontano dalla stazione ferroviaria di Liverpool Street. Lo ha dichiarato al Times Anna Lundstrom, ceo di Nespresso UK & Ireland.

Se l’esperimento avrà successo, questo primo locale pilota potrebbe essere l’apripista di una vera e propria catena di caffetterie Nespresso, destinata ad espandersi in tutto il Regno Unito.

“Il nostro target è il mercato casalingo, ma il consumo di caffè on the go è ormai una parte fondamentale della cultura britannica. I coffee shop e il caffè per asporto rappresentano un fenomeno culturale di cui vogliamo essere parte.

Questo è un grande momento per il settore del caffè in Uk” ha aggiunto Lundstrom.

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Simonelli Group inaugura Nuova Distribution China, la nuova filiale a Shanghai

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L'apertura della nuova filiale in Cina (immagine concessa)

BELFORTE DEL CHIENTI (Macerata) – Simonelli Group, azienda leader nella produzione di macchine professionali per caffè espresso e macinini con i brand Nuova Simonelli e Victoria Arduino, continua a rafforzare la rete internazionale fatta di filiali, experience lab, showroom e distributori, attivando un nuovo branch office in Cina.

La nuova filiale Nuova Distribution China è una società controllata con sede a Shanghai, in partnership con Shanghai Penini Import & Export Trading Co., Ltd. Nuova Distribution China è il riferimento per i mercati di Cina e Hong Kong dal punto di vista commerciale, tecnico e formativo.

Simonelli Group in Cina con il nuovo branch office

“Nuovi scenari impongono nuove strategie, che consentano di essere dinamici e reattivi verso le richieste dei clienti, soprattutto se distribuiti in oltre 100 paesi nel mondo – ha dichiarato Marco Feliziani, ceo di Simonelli Group. “La scelta di aprire una nuova filiale a Shanghai, dopo le aperture di Dubai, Melbourne, Londra, Lione, Singapore e Seattle, è frutto dell’attenzione che Simonelli Group pone alle relazioni umane, non solo nell’HQ, contribuendo a generare nuovi insight di mercato, vitali per l’innovazione, che nessuna relazione puramente digitale può garantire. La creazione di nuove filiali permette all’azienda di reagire rapidamente ai cambiamenti, sempre più rapidi, dei mercati.”

A partire da questo mese Simonelli Group rafforza la propria presenza in tutta l’area Asia Pacific con le sue tre filiali con sede a Melbourne, Shanghai e Singapore, insieme alla propria rete distributiva. Questa maggiore vicinanza garantisce una distribuzione tempestiva ed efficiente, migliorando le relazioni con i clienti e consente a Simonelli Group di rispondere tempestivamente alle fluttuazioni del mercato.

“Desidero ringraziare – continua Feliziani – i nostri partner commerciali di Nuova Distribution China, Wang Xin e Ye Fangbin. La loro fiducia nel nostro progetto è stata determinante nel percorso di creazione della filiale. Saranno di grande supporto per il nostro team per continuare a contribuire alla crescita del mercato del caffè cinese e di Hong Kong nel rispetto dei valori che ci contraddistinguono: innovazione, educazione e sostenibilità”.

La sede di Nuova Distribution China si trova a Shanghai, Baoshan district, Yingao Road 23 Nong, n. 20, room 107e ospita anche il nuovo experience lab, uno spazio esperienziale dove vivere e scoprire i brand Nuova Simonelli e Victoria Arduino.

L’inaugurazione ufficiale dell’experience lab è prevista per il 25 marzo per offrire agli ospiti di Simonelli Group una live experience dei marchi Nuova Simonelli e Victoria Arduino. Inoltre, è stato definito un fitto calendario di aperture di showroom che riguarderà città di primo livello come Guangzhou, Pechino e Chengdu: gli showroom locali rappresenteranno un ulteriore passo verso una presenza capillare, dinamica e reattiva di Simonelli Group nel mercato cinese.

Il primo appuntamento con l’intero team di Nuova Distribution China sarà presso lo stand 1.2D32 di Hotelex dal 27 al 30 marzo, dove il team presenterà tutte le novità di prodotto e le tecnologie di Nuova Simonelli e Victoria Arduino.