PARATICO (Brescia) – Il caffè è un rito quotidiano, forse tra i più popolari al mondo, come ci raccontano le circa 2.5 miliardi di tazze che ogni giorno vengono bevute. Un’esperienza, per usare un termine più consumer ed oggi molto in voga, che parte dalla tazza e si estende a tutti i sensi, diventando per ognuno memorabile a modo suo: nel piacere e nell’energia dell’espresso al mattino, nella calma di un caffè filtro, negli aromi e nei ricordi che rievoca una moka fatta in casa.
Trismoka per la Giornata internazionale del caffè
Molte volte, tuttavia, c’è poca consapevolezza sul viaggio straordinario che questo prodotto affronta per arrivare fino a noi. Vi siete infatti mai chiesti quale mondo ci sia dietro ad una tazzina di caffè? Martedì 1° ottobre sarà la Giornata Internazionale del Caffè, ed in occasione di questa ricorrenza celebrata in tutto il mondo, Trismoka apre gratuitamente le proprie porte a tutti coloro vogliano approfondire la loro conoscenza della bevanda calda più consumata al mondo.
Prenotandosi con una semplice mail all’indirizzo scuola@trismoka.it, sarà infatti possibile partecipare ad una delle due visite guidate (10-11 e 15.30-16.30) con degustazione della giornata: un’opportunità unica per scoprire e conoscere la lunga filiera che dai Paesi del Sud del mondo parte per arrivare fino a noi. Una supply chain che interpella diversi attori e che mai come in questo momento storico sta affrontando cambiamenti e difficoltà.
Azienda a tradizione famigliare con sede a Paratico, sulle sponde del Lago d’Iseo, da oltre 40 anni Trismoka si impegna nella diffusione della cultura del buon espresso. Lo fa selezionando e lavorando le migliori origini di caffè, investendo nella formazione e curando ogni espresso come una piccola opera d’arte.
Oggi l’azienda continua a crescere – in Italia e all’estero – avendo come focus qualità e sostenibilità, due valori che trovano concretizzazione, per fare solo l’esempio più recente, nel progetto Miss Moka: uno specialty coffee nato da un’iniziativa mirata a creare rapporti virtuosi con le coltivatrici che lavorano nelle piantagioni da cui proviene il caffè crudo Trismoka.
Commenta così il patron Paolo Uberti: “È un grande piacere per noi poter ospitare chi verrà a trovarci. Sarà un modo per presentarci e mostrare la passione e dedizione che mettiamo ogni giorno nel nostro lavoro. Un’occasione unica per scoprire da vicino questo straordinario percorso e per condividere con i nostri visitatori l’amore per il caffè di qualità”.
Non resta dunque che prenotarsi per festeggiare insieme l’International Coffee Day 2024 e scoprire le storie che si nascondono ogni giorno dietro un espresso perfetto.
Per la Giornata internazionale del caffè del primo ottobre, il Gran Caffè Gambrinus promuove un contest fotografico per la valorizzazione e la promozione della candidatura Unesco del rito dell’espresso. Leggiamo di seguito parte dell’articolo pubblicato sul quotidiano Napoli Village.
Il contest fotografico del Gran Caffè Gambrinus
NAPOLI – Martedì 1° ottobre al Gran Caffè Gambrinus si celebra il caffè con un contest fotografico e la “Comunità del rito del caffè espresso italiano” promuove la raccolta fondi per Telethon. Una mattinata densa di appuntamenti quella di martedì 1° ottobre, quando si festeggia la Giornata internazionale del caffè introdotta nel 2015 su iniziativa dell’Italian Coffee Organization.
Per l’occasione il Gran Caffè Gambrinus promuove un contest fotografico finalizzato alla valorizzazione della celebre bevanda e alla promozione della candidatura UNESCO del rito e della cultura dell’espresso italiano.
Durante l’evento verranno raccolti i fondi a favore di Telethon attraverso la campagna benefica “un caffè sospeso per …”.
La Comunità del rito del caffè espresso italiano, prendendo spunto dall’usanza tutta napoletana del caffè sospeso, in occasione della Giornata internazionale del caffè ha organizzato appunto una raccolta fondi destinata a supportare i progetti della Fondazione Telethon. In pratica le donazioni avverranno attraverso un apposito Qrcode disponibile sulle locandine della Giornata internazionale del caffè. Sarà l’occasione per raccogliere firme a sottoscrizione della Carta dei Valori.
I partecipanti dovranno scattare foto a “tema caffè”: gli scatti dovranno raccontare il rito sociale del caffè, un vero e proprio momento di condivisione e di convivialità.
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MILANO – Dal Medio Oriente all’Europa, la cultura del caffè si è diffusa in tutto il mondo consolidandosi attraverso rituali condivisi, preferenze di preparazione: dalla moka alle cialde, fino all’ultima tendenza dello “steeped coffee” in bustine da tè. Innumerevoli varianti soddisfano ogni gusto, con aggiunte che spaziano dai liquori alla panna.
In occasione della Giornata internazionale del caffè, che si celebrerà il 1° ottobre, Babbel – ecosistema leader nell’apprendimento delle lingue – ha stilato un elenco di espressioni da conoscere per ordinare diverse gustose varianti e ha raccolto alcune curiosità insolite per celebrare la ricchezza culturale di questa iconica bevanda.
Pausa caffè: le espressioni internazionali da conoscere
Come afferma Sofia Zambelli, linguista e Curriculum Manager di Babbel Live, chi si avvicina al mondo del caffè si trova davanti, da un lato, a una varietà di usanze e denominazioni locali e, dall’altro, a una rete di tradizioni condivise che uniscono realtà anche molto distanti tra loro.
Se a Trieste, ad esempio, città conosciuta per la sua cultura caffettiera, chiedere un “nero” equivale a ordinare un espresso, e chi ordina un “cappuccino” probabilmente si vedrà servire un caffè macchiato (il classico “capo”), chi in Puglia richiede un “espressino” non riceverà un caffè ristretto, ma un espresso arricchito da una piccola quantità di schiuma di latte.
Al contrario, altre espressioni collegano luoghi lontani come Napoli e Bruxelles: l’usanza squisitamente partenopea del “caffè sospeso”, che consiste nel pagare in anticipo un caffè al banco a chi non se lo può permettere, in segno di solidarietà, si è fatta strada infatti anche in Belgio, dove ha assunto il nome di “café suspendu”.
Il galão in Portogallo: il caffè è parte integrante della cultura portoghese, dove è facile trovare “cafés” (locali tipici) soprattutto lungo le strade delle grandi città come Porto e Lisbona. Una delle ordinazioni più comuni in questi posti è il galão: simile al “milchkaffee” (“caffè macchiato”) in Germania o al “café au lait” (“caffèlatte”) in Francia, viene servito in alti bicchieri di vetro molto eleganti con tre parti di latte ed una di espresso. Il galão si traduce letteralmente con il termine “gallone”, il distintivo sulla manica o sul cappuccio delle uniformi militari; si sostiene infatti che l’associazione con la bevanda sia dovuta alla quantità di caffè utilizzata corrispondente alla larghezza del “galão” delle divise. In Olanda, lo stesso concetto si ritrova nel “koffie veerkerd”, traducibile con “caffè sbagliato” per via della maggiore quantità di latte presente rispetto alla minore dose di caffè.
Il karsk in Norvegia: nei “kaffeebar” norvegesi si conservano tradizioni dalle origini remote per preparare il “karsk” (dall’aggettivo “karskr” che, nell’antica lingua norvegese, significava “salutare/vigoroso”), una tipica bevanda a base di caffè con una correzione alcolica, simile al noto “Irish coffee” in Irlanda, ma non accompagnato dalla crema e servito in un modo assolutamente unico. Sul fondo della tazza viene infatti inserita una moneta, si aggiunge poi il caffè finché questa non è più visibile e successivamente si continua a versare liquore finché la moneta non riapparirà in superficie.
Il kapuziner in Austria: le caffetterie austriache sono luoghi che ricordano i salotti di casa, posti in cui non si beve un caffè di corsa la mattina, ma si gusta senza fretta mentre si legge un libro o si ascolta della musica in compagnia. Il “kapuziner” è senz’altro una delle varianti più gustose da ordinare in questi luoghi: servito in una tazza, è la versione austriaca nonché l’antenato del “cappuccino” italiano. La prima menzione documentata della parola risale infatti ai menù di Vienna del XVIII secolo, dove il “kapuziner” veniva descritto come “caffè con panna e zucchero”. La bevanda ha un caratteristico colore marrone simile a quello degli abiti indossati dai frati cappuccini che ne avrebbero ispirato il nome.
Il café con hielo in Spagna: date le alte temperature che caratterizzano le estati in Spagna, non sorprende la popolarità del “café con hielo” (“caffè con il ghiaccio”): leggermente più lungo di un espresso, viene servito con dei cubetti di ghiaccio in un bicchiere a parte in cui viene versata direttamente la bevanda calda zuccherata a piacere. A Valencia è anche noto come “café del tiempo” e può essere accompagnato, oltre che dai cubetti freddi, anche da una fetta di limone: questa espressione si riferisce infatti alla temperatura “ambiente” (“del tiempo”) che si raggiunge grazie ai cubetti di ghiaccio.
Il kaffeost in Svezia: nelle pasticcerie svedesi (“konditorier”), la “pausa caffè” diventa una vera e propria filosofia di vita: con il termine “fika” si fa infatti riferimento ad un momento molto importante per la cultura svedese, “una pausa dal lavoro” vissuta come l’opportunità di rallentare i ritmi della giornata sorseggiando una bevanda calda come, per esempio, il tradizionale “kaffeost”. Letteralmente “caffè e formaggio”, si tratta di una tazza di caffè bollente, dal gusto amaro, servita insieme a dei cubetti di formaggio locale da immergere all’interno della bevanda. Un abbinamento tanto insolito quanto originale che si può anche ritrovare in Finlandia, dove il “kahvi” (“caffè” solitamente servito in una tazza di legno) viene accompagnato dal “leipäjuusto” (traducibile come “pan-formaggio”).
Il kafes ellinikos in Grecia: visitando un “kafenion” (“caffetteria”) greco, bisogna cogliere l’occasione per gustare il tradizionale “kafes ellinikos” (letteralmente “caffè greco”), una bevanda che si distingue per il metodo di preparazione di derivazione yemenita. Invece di essere tostato, come per esempio avviene nei “coffee roasters” in Inghilterra, il caffè viene direttamente bollito in un “briki”, un bricco di ottone con un lungo manico. Durante l’ebollizione si dovrà formare della “kaimaki” (la “schiuma”) da lasciar scaldare fino a quando non raggiungerà il bordo del bricco, in seguito poi si dovrà aspettare che i residui del caffè si raccolgano sul fondo prima di assaporarlo in tutta la sua intensità.
Il caffè in Italia, tra rituali e tradizioni
Il Belpaese vanta sicuramente una lunga storia legata al caffè tanto da essersi diffuse innumerevoli tradizioni legate a questa iconica bevanda.
Emblematica e difficile da trovare in altri paesi, per esempio, è l’abitudine di bere il caffè espresso in piedi al bancone del bar, sia per iniziare la giornata sia per una pausa energizzante. Il cappuccino invece, secondo la tradizione italiana, andrebbe bevuto esclusivamente a colazione, magari accompagnato da un dolce come una brioche e dei biscotti. Altrettanto centrale è la moka, metodo tipico della cultura italiana di fare il caffè in casa che simboleggia in tutto il mondo la convivialità e l’ospitalità.
Per approfondire meglio il tema, è possibile prendere parte alle varie lezioni online Babbel Live dedicate al mondo del caffè, come ad esempio “En la cafeteria” per imparare ad ordinare il caffè in spagnolo, oppure “Order at a café” per cimentarsi nel lessico inglese legato al caffè e al cibo.
La scheda sintetica di Babbel
Babbel sviluppa e gestisce un ecosistema di esperienze di apprendimento linguistico online interconnesse ed è guidato dallo scopo di creare comprensione reciproca attraverso il linguaggio. Ciò significa creare prodotti che aiutino le persone a connettersi e comunicare tra culture diverse.
I prodotti Babbel App, Babbel Live, Babbel Podcasts e Babbel for Business si concentrano sull’uso di un nuovo linguaggio nel mondo reale, in situazioni reali, con persone reali. E questo metodo funziona: gli studi di linguistica presso istituzioni come la Michigan State University, la Yale University e la City University di New York hanno dimostrato l’efficacia dei metodi di apprendimento linguistico di Babbel.
La chiave è un misto di umanità e tecnologia. Babbel offre più di 60.000 lezioni in 14 lingue, sviluppate da 200 esperti di didattica, analizzando continuamente i comportamenti degli utenti per modellare e modificare l’esperienza degli studenti.
Ciò si traduce in un costante adattamento dei contenuti interattivi con lezioni dal vivo, giochi, podcast e video che facilitano la comprensione di una nuova lingua, dallo spagnolo all’indonesiano. Poiché Babbel è per tutti, il suo team è tanto vario quanto il suo contenuto.
Dalla sua sede di Berlino e dal suo ufficio negli Stati Uniti a New York, 1.000 persone di oltre 80 nazionalità rappresentano i background, le caratteristiche e le prospettive che rendono unico ogni essere umano. Babbel ha venduto più di 16 milioni di abbonamenti creando una vera connessione con gli utenti.
BOLOGNA – Si svolgerà a Bologna la sfida finale tra le migliori bartender del mondo: martedì 1° ottobre, nella splendida e prestigiosa cornice del quattrocentesco “Palazzo Grassi”, tredici professioniste della miscelazione, provenienti da altrettanti Paesi, si contenderanno a suon di cocktail il Premio Lady Amarena International 2024, dal 2015 l’unico riconoscimento internazionale riservato alle barladies, un piccolo esercito di donne che, sfidando pregiudizi e luoghi comuni, è impegnato a innovare profondamente il settore della miscelazione.
Ispirato alla figura di Rachele Fabbri, che inventò oltre cento anni fa la ricetta dell’Amarena Fabbri e contribuì alla fortuna dell’azienda di famiglia, il Premio ha come obiettivo quello di accendere i riflettori sulla forza delle donne, sulla loro capacità di superare ostacoli e impedimenti che troppo spesso persistono in molti contesti professionali, a partire da quello del beverage, in ogni angolo del globo.
“Lady Amarena – ha commentato Nicola Fabbri, amministratore delegato dell’azienda e patron del concorso – è un’iniziativa vitale per promuovere l’uguaglianza di genere e l’empowerment delle donne nel mondo della mixology. Celebrando i loro successi e promuovendo il loro lavoro, il Premio aiuta a rompere le barriere e sfida lo status quo. Inoltre, promuove il consumo responsabile di alcool, sottolineando l’importanza della qualità del cocktail che è un antidoto all’eccesso, mettendo a frutto sensibilità squisitamente femminili”.
Particolarmente significativa, quest’anno, la presenza al concorso dell’Asia, con Singapore, Corea del Sud, Taiwan e l’importante ritorno di due Paesi di grande rilevanza come Hong Kong e Cina.
Per l’Europa si segnala la novità dell’Ungheria, mentre si confermano la Spagna, la Germania, l’Austria, la Svizzera, la Polonia e la Romania, oltre ovviamente all’Italia. In totale sono stati presentati quasi 200 cocktail. Nella serata bolognese le finaliste delle rispettive nazioni si sfideranno preparando cocktail che abbiano almeno uno di questi ingredienti: Gin Fabbri, Marendry e sciroppo di Amarena Fabbri.
A giudicare gusto e aspetto del drink, oltre che replicabilità e capacità di raccontare e valorizzare la propria proposta, una giuria tecnica composta, tra gli altri, da Leo Ko, campione del mondo WCC IBA 2023, Anna Knorr, flair bartender nel Guinness World Record dell’Accademia Barschule München di Monaco di Baviera e Giacomo Giannotti, titolare del cocktail bar Paradiso, che ha ricoperto il primo posto per molti anni nella classifica dei World’s 50 Best Bar.
La serata sarà presentata da un altro campione mondiale, nonché personaggio televisivo e personalità di spicco nel mondo della mixology italiano, Bruno Vanzan, che condurrà insieme a Federica Geirola, già Lady Amarena Italia 2021-22 e head bartender del Singer Palace di Roma.
Prevista infine la partecipazione della vincitrice del Premio riservato alle scuole alberghiere, Lady Amarena Junior 2024, Giorgia Cullurà, che porterà sul palco la sua proposta analcolica.
GAGGIO MONTANO (Bologna) – E’ una collaborazione di grande successo quella nata tra Gise Caffè e Baratti&Milano, la dolcezza del cioccolato si coniuga ai sapori forti del caffè Gise per esaltare i diversi aromi dei blend. I cioccolatini realizzati con sapienza artigianale dallo storico brand piemontese, nato a metà dell’800, sono il tocco di classe che arricchisce le novità dell’azienda di Gaggio Montano.
La sua gamma che vanta i classici cremini, i gianduiotti e nocciolatini ma anche le varianti dark ed extra dark accompagnano le diverse tipologie di caffè selezionate dagli esperti di Gise Caffè.
Gusto e benessere sono i pillars su cui si poggiano le iniziative di Gise Caffè, dopo le tisane in capsule nate in collaborazione con l’Istituto Erboristico L’Angelica, adesso si punta a valorizzare il rito del caffè in chiave anche salutista: secondo uno studio danese condotto dalla School of Public Health, nonostante la caffeina abbia proprietà eccitanti se assunta in dosi moderate e quotidianamente, può solo fare bene al cuore e accompagnata al cioccolato fondente e aiuta anche contro la fibrillazione atriale.
“E’ una collaborazione che abbiamo voluto fortemente – sottolinea Giovanni Zaccanti, fondatore di Gise Caffè – il momento del caffè è un rito e come tale ha bisogno della migliore qualità. Dal bicchiere d’acqua bevuto prima per preparare il palato alle sensazioni del caffè, al cioccolatino gustato dopo, ogni attimo non è lasciato al caso. – Spiega Zaccanti – C’è uno studio ben preciso dietro ogni elemento e inziativa che portiamo avanti, Baratti&Milano è un’azienda storica di altissima qualità e artigianalità che si sposa in maniera magistrale con i nostri caffè. Ci auguriamo che questa partnership sia duratura e che porti nelle case dei coffee lovers benessere e gusto”.
Le capsule dei diversi blend coffee, realizzate da Gise Caffè sono compatibili esclusivamente con il sistema Gise Technology, presente nella macchina Aura, Made in Italy e progettata dai professionisti dell’azienda di Gaggio Montano, e adesso anche reperibili online attraverso il nuovo shop online dell’azienda.
VIENNA – Christina Meinl, quinta generazione della famiglia Julius Meinl, condivide le sue riflessioni sul futuro dell’azienda, concentrandosi in particolar modo sull’aspetto della sostenibilità nella catena di approvvigionamento e sulle competizioni di caffè che stanno lentamente plasmando e cambiando l’industria. Di seguito riportiamo le sue considerazioni.
Recentemente l’azienda ha aderito all’iniziativa green coffee&climate. Cosa significa per Julius Meinl assumere un ruolo così proattivo in termini di sostenibilità?
“Nel 2022, come azienda familiare, abbiamo celebrato 160 anni e pensiamo costantemente alla prossima generazione: questo è il motivo che ci ha spinto ad entrare nell’iniziativa coffee&climate. Il cambiamento climatico sta cambiando inesorabilmente la nostra industria ed è interamente nostra responsabilità, oltre che priorità, agire nel pieno rispetto della sostenibilità.
Abbiamo anche un altro programma chiamato “Julius Meinl Generation Program” in cui mi sono impegnata, anche nei confronti dei miei figli, per garantire e fare tutto ciò che è in mio potere per lasciar loro in eredità un mondo pulito. Nel Generation Program, questo significa includere le piantagioni di caffè.
Questo progetto è attualmente attivo in Colombia e Uganda. L’anno prossimo coinvolgeremo un altro Paese”.
Christina Meinl, come stanno plasmando le competizioni il mondo del caffè? Questi eventi aiutano a diffondere il caffè specialty?
“Qualche anno fa ero presidente della Specialty Coffee Association e ci siamo concentrati in modo particolare sulla qualità del caffè. Penso che tutto aiuti a migliorare la qualità complessiva e a garantire una maggiore competenza nella gestione e nell’estrazione della tazza finale per il consumatore.
Le piantagioni di caffè possono produrre la miscela perfetta, ma poi si può rovinarla se non la si estrae bene alla fine.
Ogni passaggio è importante per gustare una buona tazza di caffè e le competizioni ci fanno rendere conto di quanto sia cruciale per un barista essere più che competente. Sono entusiasta di questa prima edizione della Julius Meinl Barista Cup, perché trovo affascinante vedere l’esperienza e la passione dei concorrenti all’opera.
Per esempio, per competere nel World Coffee Championship, i baristi devono allenarsi per almeno un anno. Le competizioni aiutano anche il cliente a comprendere meglio il prodotto e ad apprezzare di più blend speciali e originali. È per questo che sono una grande sostenitrice di competizioni come questa: rappresentano il meglio della coffee community”.
Christina Meinl, lei rappresenta la quinta generazione dell’azienda: quali sono i maggiori cambiamenti che ha visto nel corso degli anni?
“Il cambiamento principale che ho visto è una spinta maggiore verso la sostenibilità, che è un valore forte per Julius Meinl, soprattutto in termini di coltivazione, confezionamento e approvvigionamento. Stiamo lavorando affinché tutti i nostri imballaggi siano compostabili o riciclabili.
Nella nostra torrefazione abbiamo un exhanger speciale: quest’ultimo, quando si utilizza il calore per il processo di tostatura, riscalda anche gli uffici durante l’inverno e li raffredda durante l’estate.
Abbiamo anche pannelli solari sui tetti dei laboratori di produzione. Questo è senza dubbio il più grande cambiamento nell’azienda, combinato con un focus negli ultimi 10 anni sulla qualità del caffè specialty e con diverse origini”.
Quali sono i prodotti più venduti per il mercato italiano?
“L’anno scorso abbiamo lanciato tre referenze Bio Fairtrade, fortemente in linea con il nostro posizionamento sulla sostenibilità.
Amo il gusto del caffè, ma anche il fatto che sia biologico e certificato Fairtrade. È molto popolare e le vendite stanno crescendo rapidamente in Italia”.
Cosa ci può dire sul futuro di Julius Meinl?
“La combinazione che rappresenterà Julius Meinl in futuro sarà la sostenibilità e l’innovazione.
Tutto ciò che faremo sarà prodotto in modo consapevole, tenendo conto di vari fattori: dalla sostenibilità, ai prodotti e alla qualità, combinati con l’innovazione e anticipando ciò che le prossime generazioni desiderano, considerando nuovi metodi di estrazione, nuovi profili di gusto approcci diversi al caffè.
Prendiamo ad esempio la cascara, il tè ottenuto dal frutto del caffè. Si mette il frutto del caffè nella tazza e lo si prepara ad infusione come una tazza di tè. L’innovazione è cruciale per la nostra azienda, proprio come la sostenibilità”.
Foto di gruppo per il via del nuovo contratto (credits: Abics)
MILANO – Mentre la borsa di Londra è ai massimi storici, il Brasile annuncia la nascita di un nuovo mercato a termine per la quotazione del caffè robusta. Lunedì 23 settembre, la borsa di San Paolo del Brasile B3 (precedentemente nota come BM&FBOVESPA) ha inaugurato il suo contratto conilon/robusta. Il nuovo contratto (codice di negoziazione: CNL) avrà per oggetto il caffè verde di produzione brasiliana, coffea canephora, tipo 7/8 o migliore, per consegna nella città di Vitória, capitale dello stato di Espírito Santo, massimo produttore di caffè robusta del Brasile, con un raccolto secondo soltanto a quello dell’intero Vietnam.
Il prezzo delle quotazioni è espresso in reais per sacco.
I lotti sono di 100 sacchi da 60 kg, pari a 6 tonnellate. I mesi di scadenza: gennaio, marzo, maggio, luglio, settembre e novembre. Il contratto consentirà la consegna fisica del sottostante.
La prima operazione sulla borsa è stata realizzata dal colosso cooperativo Cooabriel di São Gabriel (Bahia)
Il consulente commerciale José Carlos de Azevedo ha dichiarato che la nuova borsa paulista accelererà la predisposizione dei meccanismi di copertura del rischio della cooperativa, che conta 7.800 associati.
“Nella produzione e commercializzazione di qualsiasi prodotto agricolo è molto importante disporre di uno strumento di fissazione del prezzo per le vendite a termine” ha commentato Marielle Brugnari, responsabile materie prime di B3.
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MILANO – Scotsman Ice, leader mondiale nella produzione di macchine per il ghiaccio, annuncia una nuova e prestigiosa partnership con la Bruno Vanzan Academy, fondata dal celebre bartender di fama internazionale, Bruno Vanzan. Questa collaborazione segna un passo importante nel settore del bartending professionale, unendo la qualità e l’innovazione delle macchine per il ghiaccio Scotsman con l’esperienza formativa e creativa di una academy che ha come obiettivo diventare un punto di riferimento del settore in Italia e in Europa.
Scotsman Ice: unione di eccellenze
La partnership tra Scotsman Ice e la Bruno Vanzan Academy nasce dalla comune volontà di elevare gli standard nel mondo del bartending e della mixology.
Bruno Vanzan all’opera (immagine concessa)
Grazie alle soluzioni all’avanguardia di Scotsman Ice, che garantiscono ghiaccio di alta qualità per ogni esigenza professionale, e all’approccio innovativo e formativo della Bruno Vanzan Academy, i bartender di domani potranno accedere a risorse uniche per migliorare le loro competenze e creare drink indimenticabili.
Il ghiaccio scelto per questa collaborazione è il cubetto Gourmet da 20g, il migliore per il mondo della Mixology, perchè totalmente trasparente, ideale per la corretta diluizione e il raffreddamento delle bevande.
“Siamo estremamente entusiasti di collaborare con la Bruno Vanzan Academy,” ha dichiarato Simone Buratti, marketing manager di Scotsman Ice. “Condividiamo la stessa passione per la qualità e l’innovazione, valori che sono alla base del nostro successo. Questa partnership ci permetterà di supportare i bartender in tutta Italia oggi e in Europa in futuro, offrendo loro strumenti e formazione di eccellenza.”
Scotsman Ice in collaborazione con la Bruno Vanzan Academy (immagine concessa)
L’obiettivo principale della collaborazione è quello di fornire ai bartender professionisti e aspiranti tali, l’accesso a tecnologie di produzione del ghiaccio di altissima qualità e a un’educazione specializzata che promuova creatività, precisione e innovazione.
Attraverso workshop, corsi e dimostrazioni pratiche, la Bruno Vanzan Academy utilizzerà le macchine per il ghiaccio Scotsman per formare la prossima generazione di bartender, rendendo ogni drink una vera opera d’arte.
La firma dell'accordo con Romano e Luca Romani e Andrea Bartalini (immagine concessa)
POZZOLO FORMIGARO (Alessandria) – La Romani & C. SpA, Casa di Spedizioni specializzata in caffè cacao e generi coloniali, che ha sedi a Pozzolo Formigaro (Alessandria), Genova e Trieste ha comunicato che la società olandese C. Steinweg – GMT ha acquisito il 75% della stessa Romani.
Il cambio nella compagine azionaria Romani & C. S.p.A.
In un comunicato si sottolinea che le famiglie Romani ed Antonj restano nel capitale sociale e continueranno ad essere impegnate nella gestione; si esprime inoltre soddisfazione per il fatto di accostare il proprio nome ad un partner forte come C. Steinweg – GMT srl con cui costruire un brillante futuro e che certamente rafforzerà la società consolidando e sviluppando le attività tradizionalmente da lei svolte.
Questo grazie anche all’ottimo inserimento del gruppo Steinweg nella logistica del caffè verde in cui è impegnato e protagonista a livello internazionale.
Sempre nel comunicato della Romani si ricorda che il nuovo assetto societario dal 19 settembre 2024 non avrà alcun impatto sugli accordi e i contratti in essere o sull’attività operativa e che le persone di abituale riferimento non varieranno.
Con la certezza che questo passo a cui si lavorava da anni renderà la Romani un partner ancora più efficiente per i clienti, vengono espressi entusiasmo e grande motivazione nel proseguire l’attività con sempre maggiore impegno.
I Laboratori del gusto di Lavazza (immagine concessa)
TORINO – Prosegue l’ultra ventennale sodalizio tra Lavazza e Slow Food, basato sulla condivisione di una serie di valori che si identificano nella filosofia del cibo buono, pulito e giusto e che crede nell’importanza della formazione in campo alimentare. Fin dalla prima edizione di Terra Madre Salone del Gusto, nel 1996, il brand Lavazza ha infatti sposato la visione della manifestazione enogastronomica diventandone partner ufficiale; l’evento è da sempre stato per l’azienda un momento di confronto con il pubblico e un’occasione per condividere il proprio impegno nella tutela della qualità del prodotto e per promuovere la conoscenza del caffè al consumatore e le sue mille sfaccettature.
Anche quest’anno il Training Center Lavazza guiderà i visitatori alla scoperta del mondo del caffè con i Laboratori del gusto: grazie ad abbinamenti sorprendenti e a degustazioni in varie forme, i coffee lovers potranno scoprire e approfondire nuovi aspetti del caffè.
I laboratori si svolgeranno all’interno del Museo Lavazza, uno spazio coinvolgente ed immersivo in cui respirare la cultura del caffè e dei suoi rituali e ripercorrere la storia di un’azienda e della filiera del caffè attraverso un percorso multisensoriale.
La programmazione 2024 prevede:
• Giovedì 26.09.24 ore 09.00 – Tierra Cuba con i coffee expert Michele Pulcher e Fabio Andrano
Nato dal progetto di Fondazione Lavazza Lavazza con i produttori di caffè, e primo prodotto certificato Slow Food Coffee Coalition, la nuova miscela La Reserva de iTierra! Cuba sarà unica protagonista di un laboratorio che porterà i partecipanti a vivere un’esperienza immersiva tra racconti esotici, sensoriali e un esercizio di assaggio che tra diversi sistemi estrattivi e iconiche eccellenze caraibiche, li poterà a viaggiare nel cuore dell’isola.
• Giovedì 26.09.24 ore 18.00 – Lavazza Coffeetails: il caffè nella mixology il coffee expert Fabio Sipione
Un laboratorio alla scoperta dei cocktail Lavazza: i Coffeetails! Se ami il caffè in tutte le sue forme, qui ti sorprenderemo realizzando dei cocktail che potrai preparare a casa tua esattamente come al bar. Che siano grandi classici o ricette più sofisticate, alcolici o non alcolici, questi cocktail avranno un boost di gusto ed energia dato dal caffè!
• Venerdì 27.09.24 ore 09.00 – La colazione italiana con il pastrychef Marco Pedron
Lasciati guidare in un viaggio sensoriale con unica grande protagonista la ‘Colazione all’Italiana’, tra incursioni regionali dolci e salate accompagnate da un caffè sempre diverso. Alla base di questo appuntamento ricco di gusto e tradizione il volume Il Sapiens della Colazione italiana sviluppato e pubblicato nel 2021 con la fondazione elbulli di Ferran Adrià all’interno della collana elbullipedia.
• Venerdì 27.09.24 ore 18.00 – Caffè e cioccolato con Guido Gobino
Due grandi prodotti legati da una profonda sintonia organolettica e territoriale: il caffè e il cioccolato. In questo laboratorio sensoriale, il cioccolato di Guido Gobino incontra gli aromi dei molteplici caffè Lavazza. Un percorso all’insegna dell’avanguardia che vedrà l’abbinamento aromatico del caffè e del cioccolato nelle diverse consistenze
• Sabato 28.09.24 ore 09.00 – Il caffè Specialty by Lavazza 1895 con i coffee expert Stefania Zecchi e Fabio Sipione
Lasciatevi guidare da un esperto coffelier alla scoperta delle raffinate combinazioni di sapori, sentori e profumi che solo gli Specialty Coffee Lavazza 1895 sapranno regalarvi. Sarà l’occasione per scoprire come valorizzare al meglio materie prime pregiatissime riconoscendo tostature e macinature e altrettanti sistemi di estrazioni dedicati.
• Sabato 28.09.24 ore 18.00 – Il Caffè come dessert con Guido Castagna
Panne cotte e tiramisù, creme ed emulsioni. In quanti modi il caffè diventa protagonista di un dessert? Il workshop si propone di deliziare il palato e di ampliare le nostre conoscenze attraverso mille e una applicazione del caffè in un intrigante missione: creare il perfetto dessert al cucchiaio.
• Domenica 29.09.24 ore 09.00 – Dall’espresso al cappuccino, a casa come al bar con i coffee expert Emilio Pranno e Andrea Verdini
Quali sono i segreti di un perfetto espresso o di un cappuccino preparato a regola d’arte? Come possiamo realizzare nella nostra tazza la stessa magia che troviamo al Bar? Gli esperti Lavazza vi guideranno alla scoperta delle tecniche, dosi e proporzioni per la preparazione perfetta direttamente a casa.
• Domenica 29.09.24 ore 18.00 – Il caffè in cucina con I.F.S.E -Italian Food Style Education- e i coffee expert
Vieni a scoprire come la nuova miscela La Reserva de iTierra! Cuba nasconda uno spirito ribelle! Abbandonato l’aspetto caldo e rassicurante di un espresso, il miglior caffè diventerà un ingrediente inaspettato all’interno di creazioni culinarie dolci e salate. A condurre l’attività saranno i coffee expert del Training Center Lavazza, supportati dagli studenti della scuola di alta cucina I.F.S.E. di Piobesi Torinese.
• Lunedì 30.09.24 ore 09.00 – Il caffè in tutte le lingue del mondo con i Coffee expert Francesco Viarizzo e Fabio Andrano
Prepara il passaporto del gusto per viaggiare attraverso tutta la coffee belt e attraverso i diversi continenti alla scoperta di cultura, gusti e abitudini legate al caffè. Dal caffè alla turca, alla calza brasiliana, al tipico caffè touba senegalese, scopri un caffè che si trasforma di paese in paese.
I biglietti sono disponibili online fino ad esaurimento dei posti e fino a pochi minuti prima dell’inizio dell’evento e comprendono anche la possibilità di visitare il Museo. Per i Laboratori delle 9.00 la visita sarà possibile dalle 10.00 alle 11.00, per i Laboratori delle 18.00 sarà invece possibile visitare il Museo dalle 17.00 alle 18.00 e prima dell’inizio delle attività.
Inoltre, il 26, 27 e 28 Settembre il caffè e il Museo Lavazza continuano ad essere protagonisti di tre eventi OFF esclusivi dove i coffelier Lavazza guideranno i visitatori alla scoperta di aspetti unici ed inediti del mondo del caffè.
Lavazza sarà presente non solo con gli appuntamenti al Museo ma anche al Parco Dora con l’offerta La Reserva de İTierra! Cuba – disponibile anche nell’area dedicata alla Coffee Coalition – e İTierra! Special Edition nell’area partner osservando i seguenti orari: giovedì 15:00-20:30; venerdì-domenica 10:00-20:30; lunedì 10:00-18:00
La scheda sintetica del Gruppo Lavazza
Lavazza, fondata a Torino nel 1895, è un’azienda italiana produttrice di caffè di proprietà dell’omonima famiglia da quattro generazioni. Il Gruppo è oggi tra i principali protagonisti nello scenario globale del caffè, con un fatturato di oltre 3 miliardi di euro e un portfolio di marchi leader nei mercati di riferimento come Lavazza, Carte Noire, Merrild e Kicking Horse.
È attivo in tutti i segmenti di business, presente in 140 mercati, con 8 stabilimenti produttivi in 5 Paesi. La presenza globale è frutto di un percorso di crescita che dura da oltre 125 anni e gli oltre 30 miliardi di tazzine di caffè Lavazza prodotti all’anno sono oggi la testimonianza di una grande storia di successo, per continuare a offrire il miglior caffè possibile in qualsiasi forma, curando ogni aspetto della filiera, dalla selezione della materia prima al prodotto in tazza.
Il Gruppo Lavazza ha rivoluzionato la cultura del caffè grazie ai continui investimenti in Ricerca e Sviluppo: dall’intuizione che ha segnato il primo successo dell’impresa – la miscela di caffè – allo sviluppo di soluzioni innovative per i packaging; dal primo espresso bevuto nello Spazio alle decine di brevetti industriali sviluppati.
Un’attitudine a precorrere i tempi che si riflette anche nell’attenzione rivolta al tema della sostenibilità – economica, sociale e ambientale – considerata da sempre un riferimento per indirizzare la strategia aziendale. “Awakening a better world every morning” è il purpose del Gruppo Lavazza, che ha l’obiettivo di creare valore sostenibile per gli azionisti, i collaboratori, i consumatori e le comunità in cui opera, unendo la competitività alla responsabilità sociale e ambientale.
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