MILANO – Le nuove strategie di crescita, di sviluppo e di branding di Jde Peet’s sono state presentate ieri, martedì 1° luglio, durante il Capital Markets Day, evento in persona che si è svolto ad Amsterdam, nel quale il numero uno mondiale pure-play ha svelato un nuovo piano denominato “Reignite the Amazing” (“Riaccendi la Meraviglia”) volto a semplificare il portafoglio marchi del colosso olandese, ottimizzare il modello operativo e logistico e creare valore sostenibile nel lungo periodo attraverso un’adeguata disciplina finanziaria.
La roadmap strategica, che punta ad aumentare l’efficienza e la crescita futura, prevede 500 milioni di euro di risparmi mirati in produttività netta da conseguirsi, per oltre la metà, entro la fine del 2027.
La metà di questi risparmi sarà reinvestita in iniziative ad alto potenziale di crescita, mentre il rimanente andrà a rafforzare la profittabilità.
La società punta inoltre a espandere la sua presenza globale attraverso nuove vie di crescita.
La decisione di voltare pagina arriva in risposta alle critiche rivolte alla gestione finanziaria e operativa della precedente gestione, le cui difficoltà sono state esacerbate dall’impennata dei costi del verde
Pilastro centrale della rinnovata visione strategica – portata avanti dal nuovo ceo Rafael Oliveira, al timone della società dal novembre scorso – è la semplificazione del pletorico portafoglio marchi, composto da oltre una cinquantina di brand globali, nazionali e locali.
Contenuto riservato agli abbonati.
Gentile utente, il contenuto completo di questo articolo è riservato ai nostri abbonati.
Per le modalità di sottoscrizione e i vantaggi riservati agli abbonati consulta la pagina abbonamenti.
Le previsioni Circana 2025 per il largo consumo (immagine concessa)
MILANO – Circana, consulente globale sulla complessità del comportamento dei consumatori, ha elaborato un’analisi previsiva sul largo consumo confezionato, per fornire agli operatori una prospettiva del prossimo futuro del comparto e supportarli nelle decisioni strategiche per i mesi a venire.
Il settore italiano del largo consumo confezionato (LCC) sta affrontando il 2025 in un contesto di continua evoluzione e confusione, caratterizzato dalla ripresa dell’inflazione e da una marcata instabilità geopolitica. Le aziende che compongono la filiera sono chiamate ad una gestione strategica per bilanciare la salvaguardia dei margini ed il rilancio dei volumi, operando in un quadro di accresciuta complessità in cui il consumatore evidenzia preoccupazioni economiche di natura personale e, più in generale, legate alla simultaneità di più conflitti.
Le previsioni econometriche di Circana delineano due scenari chiave per il 2025. È fondamentale sottolineare che queste proiezioni si basano sulle ipotesi sotto specificate e non possono tenere conto di eventuali ulteriori peggioramenti dello scenario socio-politico internazionale – che cambia di ora in ora – né di condizioni climatiche estreme che potrebbero caratterizzare l’estate 2025 in Italia. Tali fattori esogeni potrebbero, infatti, alterare le dinamiche previste in peggio o in meglio.
Primo scenario: difesa dei margini
L’ipotesi di questo primo scenario è l’adozione da parte degli operatori della filiera di politiche orientate a salvaguardare i margini commerciali, accettando il rischio di una decelerazione dei volumi di vendita. In questo quadro si verificherebbe una visibile inflazione compartimentale, sostanzialmente in linea con il costo medio della vita previsto per il 2025 (+2%), che comporterebbe quindi una crescita del prezzo del +1,8%.
La pressione promozionale aumenterebbe comunque di +0,5 punti percentuali, raggiungendo il 25% (superiore allo +0,2% ipotizzato nel 2024), con l’obiettivo di arginare parzialmente il rischio di rallentamento dei volumi.
L’impatto sui volumi di questo approccio di salvaguardia dei margini, secondo l’analisi di Circana, sarebbe una contrazione del -0,5% delle vendite a volume (però con una crescita dei ricavi del +1,0%).
Secondo scenario: recupero o consolidamento dei volumi di vendita
Il secondo scenario ipotizza invece un orientamento che mira al rilancio dei volumi e della competitività, in continuità con le tendenze del 2024.
In questo quadro si profilerebbe un incremento dei prezzi del +0,9%, ossia inferiore rispetto al costo medio della vita previsto da ISTAT.
L’investimento in attività promozionale aumenterebbe sensibilmente rispetto alla prima parte del 2025 (+1,5 punti percentuali), sostenendo così i volumi.
Dal risultato dell’analisi, Circana proietta una crescita dei volumidel+1,2% (con una crescita dei ricavi del +1,9%).
La “forbice” tra i due scenari
Riassumendo, le previsioni indicano un differenziale fra i due scenari pari a 0,9 punti percentuali sui ricavi e di 1,7 punti percentuali sull’andamento dei volumi. In particolare nel primo scenario (Difesa dei Margini), i ricavi crescerebbero del +1,0% ed i volumi risulterebbero moderatamente negativi.
Fattori di impatto e prospettive per il 2025
Al di là delle ipotesi che sono state considerate nelle previsioni, il contesto internazionale ed il clima estremo rimangono elementi cruciali. La volatilità e l’incertezza geopolitica e commerciale possono avere potenziali impatti sulla filiera LCC. Un’intensificazione delle alte temperature sullo “Stivale”, inoltre, influenzerebbe anche sensibilmente i mercati stagionali e, più in generale, l’intero settore del Largo Consumo Confezionato, con un impatto sulle previsioni qui delineate.
In sintesi, la crescita del Largo Consumo Confezionato potrà proseguire in continuità, consolidando i volumi, oppure privilegiando l’attenzione ai margini.
Quale che sia lo scenario che si delineerà nel prossimo futuro e la strategia che gli operatori di filiera decideranno di adottare, la buona notizia è che di fatto si conferma la resilienza che caratterizza il comparto largo consumo.
La scheda sintetica di Circana
Circana è un’azienda leader nella fornitura di tecnologia, intelligenza artificiale e dati agli operatori del largo consumo e di beni durevoli, produttori e distributori, impegnati a ottimizzare il loro business. Le analisi predittive e la tecnologia di Circana consentono ai clienti di misurare la loro quota di mercato, comprendere il comportamento dei consumatori che la guida e accelerare la crescita.
La piattaforma tecnologica Liquid Data di Circana è alimentata da un vasto set informativo di alto valore e da algoritmi intelligenti sviluppati in sei decenni di esperienza nel settore. Con Circana, i clienti possono intraprendere azioni immediate per preparare il futuro ed evolvere le loro strategie di crescita in un’economia sempre più complessa, dinamica e in continua evoluzione. Per ulteriori informazioni, visita www.circana.com.
NAPOLI – “Siamo orgogliosi di sostenere un festival che unisce cinema e rigenerazione sociale in uno dei più significativi laboratori urbani d’Europa, il Rione Sanità, luogo in cui affondano le radici di caffè Kimbo”, afferma Massimiliano Scala, head of marketing Kimbo. “In un piccolo bar di Via Vergini, dove i fratelli Gerardo, Francesco ed Elio Rubino, assieme a papà Michele, mastro pasticciere, lavoravano sin dal Dopoguerra, è nata, nel 1963, la visione familiare che ha fatto della qualità, della cultura e dell’identità partenopea i valori fondanti di un’azienda e di un marchio oggi presente in 100 paesi del mondo”.
“Sostenere iniziative come questa – gli fa eco Mario Rubino, presidente di Kimbo S.p.A. – significa per noi restituire valore al territorio, promuovere espressioni artistiche che raccontano il cambiamento e continuare a coltivare un legame autentico con la città di Napoli. Abbiamo un caffè in sospeso con al nostra città e, nei giorni del SAFF, lo offriremo con gioia ai nostri concittadini nei bassi del Rione Sanità, ospiti delle famiglie residenti”
Di seguito i tre appuntamenti Kimbo al Sanità Film Festival:
mercoledì 2 luglio 2025, alle 18.00
Kimbo, in collaborazione con Tele Club Italia, presenta in anteprima nazionale la prima stagione di “Risvegli”, miniserie di tre cortometraggi, tre racconti di rigenerazione, dedicati ad altrettanti napoletani che, attivandosi in prima persona, contribuiscono al risveglio, in senso sociale e culturale, il territorio della città metropolitana di Napoli, o che si sono – essi stessi! – “risvegliati” nell’arco della propria vita evitando percorsi devianti. In ciascun episodio emergono i temi portanti della comunicazione Kimbo: la musica (con Ciccio Merolla), la solidarietà sociale (con Giulia Russo, direttrice della Casa Circondariale “P. Mandato” di Secondigliano), la qualità e la tradizione del caffè napoletano (con il coffee expert e formatore Francesco Costanzo).
L’anteprima (immagine concessa)
Oltre che dalla presenza dei tre protagonisti, l’incontro, condotto dal giornalista Ciro Cacciola, sarà arricchito dagli interventi di Mario Rubino, presidente di Kimbo S.p.A., Giovanni F. Russo, direttore di Tele Club Italia, e Massimiliano Scala, head of marketing di Kimbo.
giovedì 3 luglio 2025, alle 18.00
Kimbo, il Caffè di Napoli, invita ad un incontro ravvicinato con Umberto Marino, commediografo, sceneggiatore e regista, in occasione della pubblicazione del suo nuovo libro Piccole Cose Molto Potenti a Pompei (Graus Edizioni).
Il programma (immagine concessa)
Intervengono Massimiliano La Pegna, produttore cinematografico, Mario Rubino, presidente di Kimbo S.p.A., e Massimiliano Scala, Head of Marketing di Kimbo. Nato a Roma nel 1952, Marino ha scritto numerosi radiodrammi, una trentina di commedie, tre documentari e decine di soggetti e sceneggiature per il cinema.
Tra i principali lavori a cui ha contribuito come soggettista, sceneggiatore o regista figurano: Totò Sapore, La gabbianella e il gatto, Pinocchio, La Freccia Azzurra, La stazione, Italia-Germania 4 a 3, Volevamo essere gli U2, Cuore cattivo, Enrico Piaggio, Tutto per mio figlio.
L’incontro, condotto dal giornalista Ciro Cacciola, sarà arricchito da numerosi contributi video, inclusa la versione estesa del nuovo spot Kimbo, scritto e diretto da Marino (nella foto allegata).
sabato 5 luglio 2025, 22.00 < 24.00
Kimbo, il Caffè di Napoli, invita al SAFF Closing party con DJ Cerchietto nell’area di Via dei Cristallini 73: una “tarantella” lunga due ore che, tra Villanelle e Tammurriate, dalle contaminazioni del secondo Dopoguerra alla Vesuwave, fino alla scena contemporanea, renderà omaggio alla musica di Napoli – nelle sue molteplici espressioni, senza barriere di genere, tempo o sonorità – e al sesto senso di Kimbo per la musica.
Stop definitivo alla produzione della sede Barry Callebaut di Intra, nel Verbano, dopo mesi di trattative e nonostante il record di volumi produttivi del 2024 con circa 67.000 tonnellate. Leggiamo di seguito la prima parte dell’articolo di Floriana Rullo per il quotidiano Il Corriere della Sera.
Chiude la fabbrica di Barry Callebaut
INTRA (Verbanio, Cusio, Ossola) – Abbracci nell’ultimo turno di lavoro. A Intra, nel Verbano, i cancelli dello stabilimento Barry Callebaut si chiudono definitivamente. La storica fabbrica di cioccolato di Verbania acquisita da Nestlè nello scorso secolo e nel 2000 passata sotto Barry Callebaut, il più grande produttore di cioccolato al mondo, blocca definitivamente la produzione.
Un paradosso visto che nel solo 2024 ha stabilito il record dei volumi produttivi circa 67.000 tonnellate.
“Una chiusura arrivata nel silenzio assordante delle istituzioni che, al di là delle dichiarazioni di facciata, non sono state in grado di impedire la fine di una storia industriale lunga cento anni – tuona al Corriere Riccardo Brezza, segretario provinciale del Pd-. Una fabbrica che ha garantito per generazioni lavoro, dignità e prospettive a centinaia di famiglie verbanesi viene spenta per sempre”.
Brezza aggiunge: “Le promesse e le passerelle dell’assessore regionale al lavoro Elena Chiorino, con al suo fianco il sindaco di Verbania Giandomenico Albertella, si sono rivelate, purtroppo, per quello che erano: parole al vento. A pagare il prezzo di questa inerzia politica sono, ancora una volta, le lavoratrici e i lavoratori, abbandonati di fronte a un epilogo che poteva e doveva essere evitato”.
Per leggere la notizia completa basta cliccare qui.
Francesco Pastore, amministratore delegato di Pernigotti (immagine concessa)
NOVI LIGURE (Alessandria) – Nasce un nuovo polo dolciario italiano: Pernigotti e Walcorannunciano la fusione per incorporazione. L’operazione, sostenuta dai soci di riferimento, tra cui figurano investitori istituzionali assistiti da J.P. Morgan Asset Management e Invitalia, unisce due marchi storici, garantendo continuità e proiettando il gruppo verso nuove opportunità.
La nuova realtà conta su un fatturato annuo di circa 70 milioni di euro e oltre 340 addetti (tra stabili e stagionali), con una solida presenza export in quasi 50 Paesi. Le attività produttive proseguiranno negli stabilimenti di Novi Ligure (Alessandria) e Pozzaglio ed Uniti (Cremona), mantenendo l’eccellenza qualitativa. Questa fusione strategica mira a semplificare la struttura, ampliare l’offerta commerciale e migliorare l’efficienza operativa, favorendo una gestione più agile e decisioni rapide.
Il Consiglio di Amministrazione di Pernigotti ha nominato Francesco Pastore nuovo amministratore delegato. Con una comprovata esperienza nel settore food & beverage, Pastore guiderà il gruppo in questa fase di crescita. Attilio Capuano, che ha guidato le aziende fino a questa integrazione, riceve il ringraziamento per il suo operato. Luigi Mastrobuono è confermato presidente del CdA.
Luigi Mastrobuono, presidente del CdA di Pernigotti (immagine concessa)
“Questa fusione è la dimostrazione della nostra visione nel sostenere e rilanciare le eccellenze italiane”, ha dichiarato Luigi Mastrobuono, presidente del CdA di Pernigotti. “Ora unite, Pernigotti e Walcor rappresentano un modello di successo del Fondo di salvaguardia per i Marchi Storici. L’arrivo di Francesco Pastore è un passo fondamentale per il nostro futuro”.
“Sono onorato di guidare Pernigotti in questo momento storico”, ha affermato Francesco Pastore, amministratore delegato di Pernigotti. “La fusione con Walcor è più di un’operazione: è la creazione di un polo dolciario che unisce tradizione e innovazione. Il mio impegno sarà valorizzare le sinergie, espandere la nostra presenza globale e ispirare il nostro team a raggiungere nuovi traguardi. Insieme, costruiremo un futuro di successo”.
MILANO – Italmobiliare S.p.A. , che detiene il 60% di Caffè Borbone comunica, ai sensi dell’art. 144-bis del Regolamento Consob adottato con Delibera n. 11971/1999 (il regolamento emittenti), l’avvio dal 3 luglio 2025 di un programma di acquisto di azioni proprie (il programma). Il Programma sarà attuato in esecuzione e in conformità alla delibera dell’assemblea degli azionisti del 17 aprile 2025, nel rispetto dei vincoli previsti dalla vigente normativa e anche in considerazione del recente contesto relativo al mercato azionario e, di riflesso, all’andamento del titolo Italmobiliare.
Finalità
Il programma è finalizzato alla costituzione di una provvista di titoli che possa essere impiegata, inter alia e laddove se ne verifichino le condizioni, in sostituzione o integrazione delle risorse finanziarie per il compimento di eventuali operazioni di finanza straordinaria quali, ad esempio, lo scambio di partecipazioni o eventuali acquisizioni.
Nel caso di completamento del Programma fino al limite massimo di azioni di cui di seguito, Italmobiliare arriverebbe a detenere complessivamente 567.070 azioni ovvero l’1,334% del capitale sociale.
Qualora non si verificassero adeguate opportunità per il loro utilizzo nel medio termine, Italmobiliare si riserva di destinare (in tutto o in parte) le azioni proprie detenute all’eventuale annullamento, nei termini e con le modalità previste dalla normativa, previa delibera dei competenti organi sociali.
Numero massimo di azioni da acquistare e controvalore massimo del Programma
Gli acquisti avranno a oggetto un massimo di n. 350.000 azioni corrispondenti allo 0,824% del capitale sociale dell’Emittente per un corrispettivo massimo di euro 10.000.000.
Alla data odierna la Società detiene direttamente 217.070 azioni pari allo 0,511% del proprio capitale sociale.
Corrispettivo minimo e massimo
Gli acquisti avverranno – nel rispetto delle condizioni stabilite nell’articolo 3 del Regolamento Delegato (UE) 2016/1052 della Commissione dell’8 marzo 2016 e delle ulteriori norme applicabili – a un corrispettivo unitario non superiore al prezzo più elevato tra il prezzo dell’ultima operazione indipendente e il prezzo dell’offerta di acquisto indipendente più elevata corrente sul mercato telematico azionario organizzato e gestito da Borsa Italiana (Euronext STAR Milan) e fermo restando che il suddetto corrispettivo non potrà comunque essere inferiore nel minimo e superiore nel massimo del 15% (quindici per cento) rispetto al prezzo di riferimento che il titolo Italmobiliare ha registrato nella seduta di borsa del giorno precedente ogni singola operazione.
Il numero di azioni da acquistare giornalmente non potrà essere superiore al 25% del volume medio giornaliero negoziato, calcolato sulla base del volume medio giornaliero degli scambi nei 20 giorni di negoziazione precedenti ogni data di acquisto.
Modalità con cui saranno effettuati gli acquisti
Gli acquisti verranno effettuati sul mercato regolamentato Euronext STAR Milan, organizzato e gestito da Borsa Italiana S.p.A., in ottemperanza all’art. 144-bis, comma 1, lett. b) del Regolamento Emittenti e alle altre disposizioni applicabili, secondo modalità operative idonee ad assicurare il rispetto della parità di trattamento degli azionisti ai sensi dell’art. 132 del Decreto Legislativo 24 febbraio 1998, n. 58 (il TUF), nonché secondo le modalità operative stabilite nei regolamenti di organizzazione e gestione di Borsa Italiana S.p.A.
Ai fini dell’esecuzione del Programma, Italmobiliare ha conferito oggi mandato a Equita SIM S.p.A. per coordinare e dare esecuzione al Programma per conto della Società e prendere le relative decisioni di negoziazione, in totale discrezionalità e piena indipendenza. Il Programma continuerà anche nel corso dei c.d. closed period.
Durata
Gli acquisti saranno avviati il 3 luglio 2025 con termine previsto entro e non oltre il 30 settembre 2025.
Il gruppo Italmobiliare comunicherà al mercato, ai sensi delle disposizioni vigenti, i dettagli delle operazioni di acquisto effettuate.
Anche alla luce dell’attuale contesto di mercato azionario caratterizzato da significativi e repentini incrementi di volatilità e mutamenti dello scenario macroeconomico e geopolitico, eventuali successive modifiche del Programma che dovessero rendersi necessarie medio tempore verranno tempestivamente rese note al pubblico nei modi e termini previsti dalla normativa, anche regolamentare, vigente.
Francesca Bieker, assaggiatrice di caffè, titolare di Grip – la scuola online dedicata al consumatore, giudice internazionale SCA e coordinatrice education SCA Italy (immagine concessa)
MILANO – Manca una settimana al viaggio in Brasile con SCA Italy: formazione, esperienza e scoperta nella terra del caffè. Il conto alla rovescia è ufficialmente iniziato: tra una settimana, un gruppo di 13 professionisti e appassionati del settore caffè partirà per un’esperienza formativa e umana di altissimo valore in Brasile, il cuore pulsante della produzione mondiale di caffè.
Il viaggio, in programma dal 6 al 12 luglio 2025, è stato ideato e coordinato da Francesca Bieker, Education Coordinator di SCA Italy.
L’iniziativa rientra nella più ampia missione di SCA (Specialty Coffee Association), che da anni si impegna per promuovere la cultura del caffè di qualità attraverso la formazione e attività di networking tra i professionisti della filiera.
SCA Italy offre un’opportunità formativa senza eguali
Il viaggio nasce con un chiaro obiettivo formativo: permettere ai partecipanti di vivere in prima persona tutte le fasi della produzione del caffè, direttamente nei luoghi d’origine.
Non si tratta di una semplice visita, ma di un percorso didattico esperienziale immerso nella realtà delle fazendas brasiliane. Durante la settimana, i partecipanti avranno modo di approfondire ogni passaggio della filiera: dalla cura delle piante in nursery, alla raccolta manuale, fino ai processi di post-harvest, alla lavorazione e al cupping finale.
Tutto questo sarà possibile grazie alla collaborazione con alcune delle realtà agricole e cooperative più importanti della regione di Carmo de Minas, un territorio iconico per la qualità e la sostenibilità nella produzione di caffè.
Un programma denso e coinvolgente
Il gruppo atterrerà a San Paolo il 6 luglio e si sposterà in pullman verso Carmo de Minas. Da lì partirà un tour intenso ma ricco di stimoli con la visita di diverse fazendas e la visita alla cooperativa locale, dove si potrà osservare il lavoro nel Dry Mill, nei magazzini e nei laboratori di analisi e cupping.
Non mancheranno momenti di confronto con i produttori locali, sessioni tecniche e camminate nella natura brasiliana. Le giornate si concluderanno con cene condivise, creando un’occasione preziosa di scambio umano e culturale.
Grazie agli sponsor: eccellenze italiane al servizio della qualità
Un viaggio come questo richiede visione, organizzazione e soprattutto supporto. Per questo motivo è doveroso un ringraziamento speciale a quattro aziende italiane che rappresentano l’eccellenza nel mondo del caffè, e che hanno deciso di sostenere concretamente questa esperienza formativa.
Flex packaging A.L. Spa: azienda leader nel settore degli imballaggi flessibili per caffè e alimenti, è sinonimo di innovazione e attenzione alla sostenibilità. Il packaging è una parte fondamentale della filiera, perché tutela la qualità del prodotto fino al consumatore finale.
Cimbali Group s.p.a. : uno dei gruppi più prestigiosi a livello globale nel mondo delle macchine da caffè professionali. Con marchi come LaCimbali, Faema e Slayer, Cimbali è da sempre impegnato nella diffusione della cultura del caffè e nel supporto alla formazione.
DM Italia: specializzata nella distribuzione di attrezzature per la preparazione del caffè, è un punto di riferimento per baristi e torrefattori alla ricerca di strumenti precisi e affidabili. Da sempre a sostegno e supporto delle attività di SCA Italy.
Pulycaff: storica azienda italiana che produce detergenti specifici per la pulizia delle macchine da caffè. La pulizia è un aspetto spesso sottovalutato, ma essenziale per garantire un espresso di qualità costante e rispettare il lavoro di tutta la filiera. Da anni è attivo nel mondo dello specialty coffee e sponsor dei giudici di Sca Italy.
Il loro sostegno non è solo economico: è la dimostrazione concreta di un impegno condiviso verso la formazione continua, la valorizzazione della filiera e la crescita culturale del settore caffè in Italia e nel mondo.
Per SCA Italy, un’occasione per vedere con i propri occhi cosa c’è dietro una tazzina di caffè, per stringere relazioni autentiche con chi lavora ogni giorno nella produzione, e per riportare a casa un nuovo bagaglio di conoscenze, competenze e ispirazione.
Francesca Bieker, con la sua esperienza e passione, guiderà il gruppo in un percorso che va oltre la tecnica: sarà un viaggio dentro la filiera, dentro la comunità del caffè e che porterà sicuro valore ai partecipanti.
La coordinatrice education SCA Italy, commenta: “Questo viaggio nasce dal desiderio di creare un ponte tra chi il caffè lo vive ogni giorno in piantagione e chi lo racconta e lo serve in tazza.
Per me ogni volta tornare in piantagione non è solo un momento di formazione, è un’esperienza che lascia il segno, apre gli occhi e il cuore. è un privilegio poter costruire questi momenti di connessione reale lungo tutta la filiera, dare spazio alla condivisione e scoperta e supportare altri trainer e appassionati a sperimentarlo in prima persona”.
Il campione mondiale Coffee In good spirits 2025 Georgius Audrey Teja, insieme agli altri finalisti della competizione di quest'anno (immagine concessa)
GINEVRA – Dal 26 al 28 giugno 2025, il World of Coffee di Ginevra ha attirato professionisti e appassionati di caffè da tutto il mondo. Rappresentanti di oltre 160 Paesi hanno esposto e partecipato all’evento di quest’anno organizzato dalla Specialty Coffee Association. L’area espositiva, completamente sold-out, ha ospitato più di 430 aziende espositrici. Tra i vari eventi, hanno avuto luogo i Campionati mondiali di caffè a cui hanno partecipato circa 100 concorrenti.
Per la categoria Coffee in good spirits, ha trionfato Georgius Audrey Teja, rappresentante dell’Indonesia.
Chen Zhuohao, dalla Cina, è stato proclamato campione mondiale di Latte art 2025.
Chatchalerm (AKA BOSS), rappresentante della Tailandia, ha trionfato nella categoria Cup tasters 2025.
Charles Boyenval, rappresentante della Francia, si conferma invece il campione mondiale di Cezve/Ibrik 2025.
È interessante notare come la maggior parte dei campionati sia di provenienza asiatica, un chiaro indizio della crescente popolarità della cultura del caffè che si è decisamente imposta fuori dai confini occidentali.
Di seguito riportiamo la classifica completa per tutte le categoria.
Campionato mondiale Coffee in good Spirits 2025 (WCIGS)
Georgius Audrey Teja, rappresentante dell’Indonesia, è il campione mondiale Coffee in good spirits 2025. A seguire:
Danny Wilson, Australia
Van Lin, Taiwan
Christos Klouvatos, Grecia
Vladyslav Demonenko, Germania
Gary Au, Hong Kong
Campionato mondiale di Latte art 2025 (Wlac)
Chen Zhuohao, rappresentante della Cina, è stato proclamato campione mondiale di Latte art 2025 a Ginevra. Ecco la classifica dei finalisti:
Ryusei Nozawa, Giappone
Elly (JIYU LEE), Corea del Sud
JiaMin, Singapore
Bank Sarawut, Thailandia
Ming Wan, Australia
Chen Zhuohao ha impressionato i giudici con una combinazione straordinaria di precisione, narrazione e un’eccezionale preparazione che ha evidenziato sia la chiarezza che la complessità del caffè.
Campionato mondiale Cup tasters 2025
Dopo un’entusiasmante finale, Chatchalerm (AKA BOSS), rappresentante della Thailandia, è stato proclamato campione mondiale di Cup tasters 2025.
La classifica finale dopo Chatchalerm è la seguente:
Max Mak, Cina
Huamin Chen, Canada
Hiroaki Nitta, Giappone
Grazie alle sue abilità nel riconoscere odori, sapori, concentrazione ed esperienza, Chatchalerm è riuscito a individuare rapidamente la tazza anomala nei triangoli, battendo il tempo per posizionarsi in vetta alla classifica.
Campionato mondiale di Cezve/Ibrik 2025 (CIC)
Charles Boyenval, rappresentante della Francia, è il campione mondiale di Cezve/Ibrik 2025.
Ecco le classifiche per il campionato mondiale di Cezve/Ibrik 2025 dopo il campione:
Da ex terrorista a imprenditore del caffè: Umar Patek, l’attentatore di Bali, lancia la propria attività e promette aiuti ai sopravvissuti. Un cambio di rotta per quello che fu un attentatore chiave negli attacchi a una discoteca e a un bar di Bali, il 12 ottobre 2002 a Kuta, sull’isola turistica. Leggiamo di seguito la prima parte dell’articolo di Marco Ercole per City Rumors.
Il marchio di caffè dell’ex terrorista Umar Patek
BALI – Fa discutere e solleva interrogativi, quello che stiamo per raccontare. Il protagonista è un indonesiano, un tempo condannato per i sanguinosi attentati di Bali del 2002. Ora ha cambiato vita e ha intrapreso una controversa nuova carriera. Dopo essere stato rilasciato sulla parola, ha aperto una propria attività di caffè e ha dichiarato di voler destinare parte dei profitti per aiutare i sopravvissuti a quegli attacchi che causarono oltre 200 vittime.
L’uomo in questione è Umar Patek.
All’inizio di questo mese, è stato lui stesso a servire personalmente i clienti accorsi per il lancio del suo marchio di caffè. Un cambio di rotta per quello che fu un attentatore chiave negli attacchi a una discoteca e a un bar di Bali, il 12 ottobre 2002 a Kuta, sull’isola turistica.
Un giorno che lasciò dietro di sé una scia di morte e distruzione. Ben 202 morti e 209 feriti, tra cui 88 australiani e 38 indonesiani.
Per leggere la notizia completa basta cliccare qui.
NAPOLI – Mario Rubino, presidente dell’azienda napoletana Kimbo, o come ha preferito raccontarsi giocosamente egli stesso, il “prodotto” Kimbo nato a 9 mesi dalla firma di suo padre e dei suoi due fratelli per la fondazione di questo marchio iconico, affronta questa nuova sfida dello specialty coffee mettendoci la faccia: il coraggio è una delle sue caratteristiche, dice, “avendo lavorato per oltre 25 anni al pronto soccorso del più grande ospedale del Mezzogiorno, il Cardarelli, non c’è niente che mi spaventi”.
E da questo suo passato professionale di medico chirurgo, trae la sua forza nel pensare anche a realizzare progetti per la sostenibilità sociale sul territorio e nel guardare senza pregiudizi e preconcetti al futuro dell’azienda famigliare. Da qui, la svolta, così l’ha definita lui, la rivoluzione, del caffè napoletano.
Mario Rubino, con Sapiente si riscrive un po’ la storia, come ha detto lei: perché un’azienda che registra grandi volumi ed entra in tutte le case degli italiani, dovrebbe e può fare specialty?
“Perché proprio un’azienda che fa grandi volumi come noi e tante altre in Italia, hanno l’expertise per parlare anche di specialty. Mi sembra più strano il contrario, ovvero che le piccole imprese oggi, possano entrare in questo mercato internazionale, senza contare su un bagaglio culturale e pretendere di dettare legge.
Invece sono proprio le realtà grandi come la nostra a dovere portare l’artigianalità alla ribalta. Kimbo ha accettato di fare questo, dando la garanzia di un prodotto di qualità legato ad un marchio riconosciuto. È quindi molto importante ritornare al passato e ricominciare da capo per delle aziende come Kimbo che sono passate dalla fase artigianale a una più industriale: torniamo quindi all’inizio, senza dimenticarci ovviamente del know-how fin qui appreso.”
Per creare questa linea, avete pensato ad una micro roastery dedicata: Mario Rubino la racconta. Quando sarà ultimata?
“Al momento è ancora un cantiere all’interno della nostra sede produttiva. È un locale a parte che sarà poi integrato con delle piccole tostatrici da 5 ai 10 chili, con una linea di confezionamento, tostatura e macinatura a mano e una parte dedicata all’assaggio per dare valore a ciascun caffè. Installeremo anche delle celle frigorifero per garantire un ambiente adatto alla conservazione di questa materia prima pregiata. Speriamo che sia ultimato già a settembre-ottobre.”
Artigianalità: è questo il filo conduttore tra 2 prodotti apparentemente agli antipodi, come Sapiente e Antica Miscela 1963?
“Innanzitutto abbiamo lanciato uno specialty in miscelazione e soprattutto abbiamo voluto dare pari dignità ad Arabica e Robusta: esistono Robusta davvero eccellenti, al pari di ottime Arabica. Abbiamo voluto così portare una novità nello specialty, che, di per sé, è già innovazione.
Le aziende però devono pensare anche alla tradizione: non si possono scindere questi due aspetti, così come stiamo facendo noi. Come grande azienda ci interessiamo al recupero di questa miscela tradizionale e al contempo una nostra parte più piccola si dedicherà all’innovazione con lo specialty, tutto però all’insegna dell’artigianalità.
In questo percorso c’è stata una scoperta anche per noi, che conferma ancora una volta lo spirito innovativo di Kimbo sin dagli anni della fondazione dell’azienda: pensavamo di trovare una prima miscela con tanta Robusta e siamo invece rimasti stupiti di trovare un 100% Arabica, il che testimonia uno spirito pioneristico dei Rubino già all’epoca, quando la scelta dell’Arabica, Napoli, negli anni Sessanta, era certamente ancora più insolita.”
Entrate nello specialty oggi che il mercato vive una profonda crisi: Kimbo come sta affrontando fin qui questo contesto, avete rialzato o rialzerete ulteriormente i prezzi? Siete cresciuti del 7,7% di fatturato nel 2024 a 208 milioni…
“Come tutti i grandi torrefattori, anche noi abbiamo dovuto attuare alcuni aumenti di prezzo. L’andamento del mercato del caffè crudo è stato talmente imprevedibile che, ogni volta che avevamo studiato un budget, poi abbiamo dovuto di nuovo fare i calcoli, con una inevitabile ricaduta anche sui prezzi di vendita al consumatore finale.
La nostra promessa però è che, qualora rientrasse la situazione critica, faremo di tutto per tornare ai prezzi precedenti: lo trovo giusto nei confronti dei nostri clienti, nel rispetto di chi ha sempre messo fiducia nel nostro marchio e nella nostra qualità.
Abbiamo retto bene fin qui, consumando il tesoretto di famiglia e con la fiducia concessaci dalle Banche nel nostro brand. Nella mia visione, una crisi per noi può essere anche fonte di opportunità. Bisogna quindi sempre credere nel potenziale della nostra azienda.”
Quali sono i prossimi mercati in cui Kimbo vuole penetrare considerati anche i dazi e l’EUDR?
Mario Rubino anticipa: “Prima di tutto pensiamo ad HostMilano a ottobre, con nuovi prodotti che parlano di caffè ma non sono caffè. Ne riparleremo. La Polonia poi, è un Paese in cui Kimbo è diventato il caffè principale e quindi continueremo a investire lì.
Solitamente questa è la nostra strategia: decidiamo dove puntare in modo massivo per creare una marca in quella zona per poi passare ad altre. Così siamo già presenti negli USA, in UK, in Francia, nei Balcani, e anche in parte nella Cina e nel Giappone: in questi ultimi mercati ci troviamo ancora ad un livello embrionale e probabilmente penetreremo meglio con gli specialty. Magari un giorno diventeremo il caffè matcha del Giappone, chissà.
Per quanto riguarda i dazi: non è una croce. Se un problema è di tutti, lo si affronta insieme. Si potrebbe pensare a produrre negli Stati Uniti ma sicuramente non è qualcosa che si organizza dall’oggi al domani. Non è detto neppure che sia una mossa strategica corretta.
L’EUDR mi spaventa solo per il fatto che forse non si avrà una certificazione che deriva da un controllo adeguato, ma che diventi un’altra complicazione, quasi una speculazione. Intanto ci fidiamo, dobbiamo sicuramente allinearci e siamo felici di farlo. Sarà cosa davvero giusta? Ancora non lo so. Lo vedremo.”
Utilizziamo i cookie per essere sicuri che tu possa avere la migliore esperienza sul nostro sito. Se continui ad utilizzare questo sito noi assumiamo che tu ne sia felice.