ANZONA DELL’EMILIA (Bologna) – Il profumo del caffè appena macinato, l’aroma pieno in tazza, la soddisfazione di un risultato da professionista tra le mura di casa. Con Galileo e Galileo Milk, Essse Caffè introduce una nuova dimensione del caffè domestico, in cui la tecnologia esalta, ma non sovrasta: il vero protagonista resta sempre lui, il caffè.
Essse Caffè, prestigioso brand italiano sinonimo di qualità e cultura del caffè, presenta Galileo e Galileo Milk, le nuove macchine per caffè domestico pensate per offrire un’esperienza sensoriale di altissimo livello, in perfetta continuità con l’eccellenza che da sempre contraddistingue l’azienda nel mondo professionale.
Galileo Milk (immagine concessa)
Frutto di una lunga ricerca tecnologica e di un know-how maturato in oltre quarant’anni di attività, Galileo nasce con un obiettivo preciso: esaltare al massimo le caratteristiche aromatiche dei caffè in grani Essse Caffè, oggi disponibili anche nella linea dedicata al consumo domestico.
“Non volevamo solo lanciare una nuova macchina. Vogliamo offrire uno strumento per esaltare al massimo le qualità aromatiche dei nostri grani, anche a casa. Galileo è nata per questo: per servire il caffè nella sua miglior espressione anche a casa”, spiega Agata Segafredo, communications director di Essse Caffè.
Con un design essenziale ed elegante, le nuove Galileo e Galileo Milk si distinguono per soluzioni avanzate che rispondono alle esigenze di chi cerca la perfezione in ogni tazza: ampia scelta di bevande, erogatore regolabile con luce di cortesia, tappo salvafreschezza a scomparsa e, nella versione Milk, un sistema latte intuitivo e facile da pulire, perfetto per cappuccini cremosi e bevande a base di latte, sempre impeccabili.
Dai chicchi alla tazza: l’eccellenza del caffè in grani Essse Caffè anche a casa tua
Il lancio della macchina Galileo segna un passo importante nella strategia domestica di Essse Caffè, che non si limita a vendere macchine, ma offre strumenti pensati per valorizzare al meglio i propri caffè, veri protagonisti di ogni estrazione.
La nuova linea di caffèin grani per la casa è un invito a vivere l’esperienza del rito di preparazione del caffè anche tra le mura domestiche. Tre miscele principali – Espresso Classico, Delicato 100% Arabica, Intenso – offrono interpretazioni diverse del gusto italiano, mentre le tre Monorigini in edizione limitata della collezione Coffee Explorers – Brasile Alta Mogiana, Honduras San Andres, Colombia Supremo – permettono di viaggiare tra aromi, altitudini e terroir, alla scoperta di nuove sfumature.
E c’è di più. Per un anno, il 10% del ricavato delle vendite dei caffè in grani per la casa sarà devoluto alla Fondazione Umberto Veronesi, per sostenere la ricerca scientifica sui tumori pediatrici. Un gesto concreto, coerente con la visione di un’azienda che ha sempre messo al centro l’etica, oltre alla qualità.
I prodotti sono acquistabili sullo shop online ufficiale e nei negozi specializzati, in Italia e all’estero, grazie a una rete di distributori accuratamente selezionata.
Galileo non è solo una macchina. È il ponte tra la Specializzazione di Essse Caffè e il rito quotidiano del caffè fatto in casa. Con i suoi grani d’eccellenza, Essse Caffè firma un nuovo modo di vivere il gusto: più autentico, più consapevole, più tuo.
REGGIOLO (Reggio Emilia) – Anche quest’anno CamurriIndustriesparteciperà a HostMilano, la fiera internazionale dedicata al mondo della ristorazione professionale, dell’hotellerie e dell’accoglienza, che si terrà dal 17al21ottobre2025 presso FieraMilanoRho.
Una partecipazione che si rinnova da molti anni e che rappresenta per Camurri Industries non solo un importante appuntamento commerciale, ma anche l’occasione per raccontare la sua storia, fatta di tradizione, esperienza e continua innovazione.
Oltre 50 anni di esperienza al fianco dei professionisti
Camurri Industries nasce nel 1973 dall’esperienza artigianale e dalla passione per la lavorazione dell’acciaio, elementi che da sempre caratterizzano l’azienda e che hanno permesso di diventare un punto di riferimento nel settore delle attrezzature per bevande calde, cioccolata, infusi e molto altro.
Da oltre cinque decenni progetta e realizza soluzioni robuste, affidabili e su misura per chi lavora nel mondo del caffè, del tè, della pasticceria e della ristorazione. I prodotti sono apprezzati in tutto il mondo per la qualità dei materiali, la cura dei dettagli e la capacità di resistere all’uso intensivo tipico delle attività professionali.
HostMilano: una vetrina internazionale che parla di eccellenza
Partecipare a HostMilano significa per l’azienda essere presenti in uno dei palcoscenici più prestigiosi a livello internazionale, dove si incontrano innovazione, tecnologia e le migliori realtà del settore. Da anni l’azienda sceglie questa fiera come occasione per presentare le novità, confrontarsi con i professionisti e ascoltare le esigenze di un mercato in continua evoluzione.
Anche nell’edizione 2025 porterà le nostre soluzioni dedicate al mondo Horeca, dal classico bollitore per acqua calda alle cioccolatiere, dalle macchine per tè e infusi ai sistemi personalizzati per le esigenze più specifiche.
Innovazione su misura e qualità italiana
Ogni prodotto Camurri è il risultato di un’attenta progettazione e di un processo produttivo che unisce tecnologia, know-how artigianale e attenzione al cliente. La forza dell’azienda è la capacità di proporre soluzioni su misura, pensate per semplificare il lavoro quotidiano dei professionisti e garantire sempre il massimo delle prestazioni.
Camurri Industries viaspettaaHostMilano2025 per presentare tutte le novità e per continuare a scrivere insieme il futuro dell’ospitalità professionale.
TRIESTE – I laboratori di analisi di Imperator hanno rilasciato una nuova certificazione di qualità specialty attraverso il sistema Q Coffee, confermando come l’alta qualità del caffè stia conquistando anche il grande pubblico, superando i confini della nicchia per abbracciare il mercato mainstream.
La certificazione, rilasciata presso la sede triestina di Imperator – primo e unico In-country Partner (ICP) italiano selezionato dal Coffee Quality Institute (CQI) – evidenzia una tendenza in crescita che vede sempre più realtà produttive, inclusi grandi marchi storici come Kimbo con la sua nuova linea Sapiente, investire nel segmento specialty per rispondere alla crescente domanda di qualità superiore da parte dei consumatori.
Tuttavia, questo successo della certificazione specialty mette in luce una sfida sempre più evidente nel settore: la necessità di criteri di valutazione standardizzati e uniformi, simili a quelli esistenti nel mondo del vino. Il sistema del Coffee Quality Institute, pur rappresentando attualmente il gold standard internazionale, è in continua evoluzione e a partire da settembre 2025 potrebbe subire significative modifiche nei criteri di valutazione.
“La crescente popolarità dello specialty coffee rende sempre più urgente la definizione di un disciplinare ufficiale, stabile e universalmente riconosciuto, ma soprattutto condiviso da tutti gli attori della filiera”, spiega Alberto Polojac, responsabile qualità di Imperator. “Così come nel vino esistono disciplinari precisi che definiscono denominazioni di origine e livelli qualitativi con criteri immutabili, anche il caffè specialty necessita di un proprio disciplinare che stabilisca standard certi. Tuttavia, questo non può essere il risultato del lavoro di un singolo ente, ma deve nascere dalla collaborazione corale tra certificatori, produttori certificati, importatori, distributori e tutti quelli che si occupano dell’estrazione finale”.
“Servirebbe un disciplinare specifico per il caffè specialty sviluppato da un team multidisciplinare che includa tutti gli attori della filiera”, continua Polojac. “La tutela del caffè di qualità non può essere responsabilità di un singolo soggetto, ma deve nascere dalla sinergia tra più soggetti interessati. Solo lavorando insieme, in maniera corale, possiamo garantire standard certi e immutabili che tutelino sia i produttori che i consumatori. Un disciplinare condivisostabilirebbe una volta per tutte i parametri qualitativi, proprio come avviene per le denominazioni vinicole, ma con il valore aggiunto di essere stato creato da chi ogni giorno opera nel settore”.
“Il nostro ruolo di unico In-country Partner italiano del Coffee Quality Institute ci pone in una posizione privilegiata per promuovere questa visione collaborativa”, conclude Polojac. “È nostro dovere fare da catalizzatore per la creazione di un team multidisciplinare che includa certificatori, aziende certificate, importatori e distributori, tutti uniti nella tutela corale del caffè specialty. Solo attraverso questa collaborazione potremo sviluppare un disciplinare stabile e universalmente riconosciuto, che accompagni la crescita sostenibile del settore in Italia e nel mondo. Un disciplinare che garantisca che il lavoro del certificatore sia duraturo e valido a livello internazionale. La qualità del caffè è una responsabilità condivisa che richiede l’impegno di tutti gli attori della filiera”.
TRIESTE – Con oltre mezzo secolo di esperienza nel mondo del caffè, Bazzara rafforza il suo impegno per la sostenibilità con la pubblicazione del suo terzo report di sostenibilità, un documento che testimonia con trasparenza e responsabilità i progressi e le iniziative intrapresi nel corso del 2024. La torrefazione artigianale triestina, da sempre impegnata nel rispetto dell’ambiente e delle persone, sottolinea il proprio ruolo di azienda benefit, perseguendo gli obiettivi in linea con l’Agenda 2030 delle Nazioni Unite.
Bazzara all’insegna della sostenibilità con il terzo report
Il percorso di responsabilità intrapreso dall’azienda nel 2021 si traduce in azioni concrete: dall’uso di energia 100% rinnovabile alla riconversione di imballaggi in materiali sostenibili, fino all’attivazione di progetti di inclusione sociale e formazione. La visione di Bazzara si ispira alle linee guida dell’Agenda ONU per lo Sviluppo Sostenibile, con l’obiettivo di armonizzare crescita economica, equità sociale e tutela ambientale, creando un impatto positivo duraturo.
Consultabile online, il report evidenzia come Bazzara abbia consolidato le proprie politiche di responsabilità sociale, ambientale ed economica attraverso quattro pilastri fondamentali per l’azienda: Coffee4Planet, Coffee4People, Coffee4Prosperity e Coffee4Partnership. Queste aree di impatto guidano l’azienda verso una strategia che mira alla creazione di valore condiviso, tutela ambientale, sostegno alla comunità e relazioni di collaborazione con tutti i protagonisti della filiera del caffè.
Il ceo Mauro Bazzara sottolinea: “Fare impresa sostenibile significa creare valore per tutti gli attori coinvolti nella filiera produttiva, promuovendo il miglioramento continuo. La crescita economica si coniuga con l’inclusione sociale e la tutela ambientale, in linea con gli obiettivi dell’Agenda 2030. Siamo orgogliosi delle continue azioni di miglioramento e possiamo dire di essere ad uno stadio avanzato del nostro percorso”.
Tra i traguardi di rilievo nel 2024, spiccano il rinnovo delle certificazioni biologiche, il rafforzamento delle politiche di welfare interno e il potenziamento delle attività formative e culturali, come il summit Trieste Coffee Experts, che nell’ultima edizione del 2023 è stato dedicato al tema della sostenibilità e dell’innovazione e, nel 2025, amplierà nuovamente questi temi.
Tra i risultati più significativi a livello di prodotto risaltano, ad esempio, la vincita del premio “Luxury Food & Beverage Quality Awards” per la linea Panarabica ed il lancio del Colombia Supremo con doppia certificazione – IGP Colombia e Café de Colombia dalla Federación Nacional de Cafeteros – due importanti attestati che garantiscono autenticità e trasparenza. Grande successo anche per la linea Bioarabica, composta da otto monorigini biologiche, di cui 2 certificate Fairtrade e una con doppia certificazione Fairtrade e Rainforest. Questa linea, prodotta senza fertilizzanti né pesticidi sintetici, contribuisce a ridurre le emissioni di gas serra e promuove un consumo di caffè sostenibile. Per sensibilizzare i consumatori e le aziende sull’importanza di adottare pratiche di consumo consapevole, Bazzara ha partecipato – come unica rappresentante del territorio giuliano – alla Grande Sfida Fairtrade per il quarto anno consecutivo. Questa importante campagna nazionale promossa da Fairtrade Italia ha lo scopo di favorire il contrasto alla crisi climatica e promuovere una maggior sostenibilità ambientale e sociale, amplificando il messaggio grazie a partner come Bazzara.
Al filone Cooffee4People si collegano le iniziative per l’impegno sociale per le quali Bazzara si distingue, come dimostrano gli oltre 32,000 caffè donati nel 2024. Continua la partecipazione a numerose iniziative benefiche a livello locale e nazionale, come ad esempio il supporto alla comunità di San Martino al Campo, i Frati Minori del Convento Cappuccino di Montuzza, il Banco Alimentare, la Caritas, ADMO e la nuova partnership con ABC Bambini Chirurgici dell’Ospedale Burlo di Trieste per ben due iniziative annuali. Nel 2024 sono state effettuate, come di consueto, donazioni a organizzazioni come Amnesty International, Emergency, Medici Senza Frontiere e Greenpeace. A livello locale, il coinvolgimento della torrefazione si estende anche ad attività sportive giovanili e attività culturali come l’importante ShorTS International Film Festival di cui Bazzara è Official Sponsor per il quarto anno consecutivo.
Nel mondo del caffè, Bazzara continua a dedicarsi alla diffusione della cultura del caffè di qualità sostenibile investendo in collaborazioni virtuose con partner e stakeholder. Tra le iniziative di rilievo, la partecipazione ad associazioni come l’International Women’s Coffee Alliance Italia, Gruppo Italiano Torrefattori Caffè, Associazione Caffè Trieste, Confindustria Alto Adriatico e Specialty Coffee Association e il Consorzio di Tutela del Caffè Espresso Italiano Tradizionale, che testimoniano il suo ruolo di promotore di eccellenze e innovazione nel settore. Ritornando poi al concetto di fare rete e divulgazione caffeicola tramite il summit Trieste Coffee Experts organizzato da Bazzara.
Il Presidente dell’azienda, Franco Bazzara conclude: “Questo terzo Report di Sostenibilità rappresenta il nostro impegno crescente nel costruire un modello di impresa etico, responsabile e orientato al bene collettivo. La nostra ambizione è creare un ecosistema in cui qualità, etica e bellezza siano valori condivisi, e il caffè diventi una promessa di rispetto per le persone, il pianeta e le future generazioni”.
Per ulteriori informazioni si invita a consultare il report completo sul sito ufficiale Bazzara.
MILANO – La nuova campagna pubblicitaria di Starbucks è una celebrazione del caffè e della connessione tra baristi e clienti. L’energia creativa riflette tutto l’impegno che i baristi mettono ogni giorno per offrire ai clienti un’esperienza unica, sottolineando l’importanza del legame con i baristi attraverso la perfezione nella preparazione di ogni singola bevanda e l’accoglienza calorosa riservata a tutti.
Domenica 29 giugno ha segnato il debutto della campagna, che sarà in onda fino al 15 agosto, suddivisa tra le reti televisive in chiaro e i canali Discovery, oltre che sulle piattaforme televisive come Netflix, sul canale Out of Home legato ai viaggi e sui canali digitali come YouTube, Spotify e Meta.
La campagna di Starbucks
Con una voce narrante femminile e uno script pensato su misura per il nostro Paese, la nuova brand campaign mette in luce ciò che da sempre distingue Starbucks: una coffee experience senza paragoni, un’accoglienza calorosa e uno spazio confortevole dove le community possono ritrovarsi, il cosiddetto “Third Place”.
Tutto inizia nell’oscurità, poi, all’improvviso, dall’oscurità… l’azione: chicchi macinati, latte montato, shot pronti, espresso shakerato, shakerato 10 volte, non una di più, non una di meno. Latte vellutato versato su un doppio shot di pura perfezione, ah… questa è una vera delizia.
Questa è la storia del caffè e di una community: la Starbucks Coffee Company, ispirata dall’Italia, reinterpretata a Seattle. I tuoi baristi sono pronti, i migliori chicchi di caffè sono pronti, un’accoglienza calorosa per illuminare la tua giornata è pronta. Quella sensazione unica che solo il sorso perfetto, preparato esattamente come piace a te, può regalarti… è qui. “Benvenuto da Starbucks”!
La colonna sonora Thunderstruck, uno dei brani più iconici dello storico gruppo rock australiano AC/DC, pubblicato nel 1990, accompagna una narrazione incalzante ed emozionante, caratterizzata da energia pura, potente e travolgente.
VincenzoCatrambone,generalmanagerdiStarbucksItalia, ha commentato: “Siamo entusiasti di aver lanciato la nostra prima brand campaign multicanale ‘Welcome to Starbucks’. Ogni giorno inizia e finisce con i nostri partner con il grembiule verde, il punto di forza dei nostri store. Ǫuesta campagna non è altro che la rappresentazione e la celebrazione della loro maestria, basata su quotidianità, impegno, passione per il caffè e di una connessione speciale con i clienti, fin dal primo giorno. Crediamo che tutto questo rappresenti il cuore di Starbucks, quello di una community. Ai nostri partner rinnovo il mio ringraziamento per ciò che realizzano ogni giorno, con dedizione e grande passione.”
Di seguito il link alla landing page della campagna
Timeline della campagna
Lancio del piano media multicanale: dal 29 giugno al 15 agosto 2025 TV in chiaro, sui canali Sky e Discovery Channel, oltre alle piattaforme di streaming (come Netflix). Canali digitali: YouTube, Spotify e
SocialMedia: contenuti digitali adattati e ottimizzati per il coinvolgimento della community Starbucks e non
Out-of-Home(OOH): grande campagna di attivazione nelle principali città italiane per aumentare la visibilità dell’iniziativa.
Agenzia creativa che ha realizzato la brand campaign: Anomaly
Pianificazionemedia: a cura di Spada Media Group
Voice over: adattamento locale a cura di TBWA Italia
La scheda sintetica di Starbucks Coffee Company
Dal 1971, Starbucks Coffee Company si impegna a selezionare e tostare caffè Arabica di alta qualità in modo etico. Con i suoi negozi in tutto il mondo, Starbucks è il principale torrefattore e rivenditore al mondo di caffè speciali. Attraverso un impegno costante per l’eccellenza e principi guida, Starbucks rende unica l’esperienza per ogni cliente, in ogni tazza.
MILANO – Quando si tratta di scegliere i prodotti al supermercato, gli italiani hanno pochi dubbi, l’italianità fa la differenza e molti sono convinti che il comportamento d’acquisto aiuti anche a far sentire la propria voce. Questa è una delle principali evidenze che emergono dal Behavior Change Report di YouGov, il rapporto semestrale del leader del mercato nelle ricerche sul mondo del largo consumo che illustra in dettaglio come si evolvono le esigenze, le scelte e le preferenze di oltre 15.000 acquirenti in 21 paesi d’Europa giunto alla nona edizione.
Le rivelazioni sui consumatori
Entrando nello specifico, le rilevazioni appaiono sorprendenti perché in parte in controtendenza con la spensieratezza e la scarsa attenzione alla responsabilità che spesso si attribuiscono ai consumatori del nostro Paese: infatti quasi due italiani su tre (64%) credono di influenzare la società con le proprie scelte quotidiane di acquisto, una percentuale ben al di sopra della media europea (44%). In un contesto generale di timore per la stabilità politica ed economica globale (79%), in Italia i consumatori si dichiarano preoccupati soprattutto per il cambiamento climatico (45% a fronte del 33% dei paesi UE) ancor più che per il bilancio famigliare (40% vs. 48%) o la salute fisica (41% vs. 36%).
Depone ulteriormente a vantaggio delle famiglie del Belpaese il fatto che il loro attivismo si declina attraverso un atteggiamento positivo: rispetto alla media europea prevale il supporto, attraverso l’acquisto di prodotti locali (50% contro il 45%) o nazionali (46% vs. 40%) a discapito di scelte come il boicottaggio (che, per ragioni diverse, sta tornando in auge in altri paesi del vecchio continente come la Danimarca o la Serbia) che in Italia raccoglie adesioni molto basse (19%).
Un’identità forte nel carrello della spesa
Il 47% degli italiani afferma che rafforzerà il proprio sostegno ai produttori locali nei prossimi sei mesi, un dato che migliora la percentuale già alta (39%) registrata lo scorso anno: non è un caso quindi che il 75% dei consumatori preferisca acquistare marchi locali e l’83% prodotti made in Italy, testimoniando un sentimento comunitario di appartenenza che, nel paese dei mille campanili, è particolarmente forte nel Sud dove si identificano con la propria regione il 33% degli intervistati (la media nazionale si attesta al 15%).
Questo legame emotivo, unito a una solida strategia di distribuzione e promozione ancorata alla narrazione regionale, è alla base del successo commerciale di alcuni brand fortemente radicati nel territorio: i marchi di pasta La Molisana e Rummo, per esempio, hanno visto la loro penetrazione crescere significativamente (rispettivamente dal 40,1% al 44,4% e dal 27,5% al 39,3%) tra il 2022 e il 2024.
In un altro settore, la birra pugliese Raffo ha cavalcato con successo l’appeal locale scalando 53 posizioni nell’ultima classifica YouGov Brand Footprint per le bevande, con un valore aumentato del 170% e la penetrazione balzata dall’1,8% al 10,2% nell’ultimo anno. Una crescita impetuosa e travolgente che ricorda da vicino i casi della sarda Ichnusa e della siciliana Birra Messina, che hanno fatto leva sulle loro identità regionali per scalare le gerarchie di mercato anche a livello nazionale.
Nemmeno i big dell’industria rinunciano a celebrare i punti di forza del nostro paese, sebbene su scala industriale più ampia: è il caso di Ferrero, che ha recentemente lanciato un pack in edizione limitata per la campagna Nutella Buongiorno in cui ha celebrato i paesaggi italiani illuminati dalla luce dell’alba. Ma il fascino dell’italianità si estende anche oltre i confini nazionali, come dimostrano Mutti e Giovanni Rana che comunicano un approccio legato alla nostra tradizionale sapienza culinaria.
Se la preferenza per i prodotti locali è la caratteristica più tipica degli italiani, soprattutto con la funzione “sociale” descritta in precedenza, i principali fattori che influenzano il comportamento d’acquisto sono la qualità (41%), gli sconti e le promozioni (40%) ed evitare gli sprechi (38%).
Da notare come un italiano su cinque (21%) si dichiari aperto alle novità, con picchi per le referenze per la cura della persona (38%), i detersivi e i detergenti (37%), i dolciumi e i biscotti (37%), i prodotti lattiero-caseari (34%) e il pane e i prodotti da forno (28%). L’applicazione dell’intelligenza artificiale all’esperienza d’acquisto incontra ancora un certo scetticismo: la maggioranza dei consumatori (40%) chiede maggiori informazioni ma la quota di chi vorrebbe si fermasse (32%) prevale rispetto a quella che ne vede i benefici (28%).
Lo scenario europeo
Prudenza e tradizione sembrano le parole d’ordine degli italiani per far fronte a uno scenario diffuso di incertezza globale e difficoltà economiche, in cui gli acquirenti europei continuano a adattare il proprio comportamento a un diffuso pessimismo.
Fortemente preoccupati per la stabilità globale (71%), gli intervistati indicano le difficoltà economiche e la sicurezza personale e della propria famiglia come i principali timori, seguiti dal benessere fisico, il cambiamento climatico e l’immigrazione. Risultano in crescita i principali indicatori a salvaguardia del potere d’acquisto, come il controllo dei prezzi dei prodotti, l’attenzione alle promozioni, il tentativo di contenere il costo del carrello della spesa, cucinare in casa e abbandonare i marchi premium a favore di altri meno costosi.
Tutto questo si riflette inevitabilmente anche nella scelta dei canali, a beneficio degli hard discounter: questi sono gli unici a presentare un saldo positivo nel confronto tra il numero dei rispondenti che dichiara l’intenzione di utilizzare più spesso quel canale d’acquisto e quello di chi invece intende ridurre le occasioni di spesa lì.
Solo la qualità del prodotto risulta indirizzare gli acquisti più delle scelte a salvaguardia del risparmio. Gli acquirenti sono facilmente divisibili tra quelli che faticano a far quadrare il bilancio famigliare e quelli invece che ci riescono più comodamente, con comportamenti d’acquisto che naturalmente evidenziano priorità e necessità differenti: i primi si aspettano un peggioramento della propria situazione (65%) rivolgendosi volentieri verso la private label (62%) probabilmente in funzione di risparmio, poiché quasi tre su cinque (59%) fanno attenzione al prezzo della spesa quotidiana. Viceversa i consumatori più tranquilli dal punto di vista economico mostrano una grande predisposizione nei confronti delle novità (70%) e fiducia che la loro capacità di risparmio rimarrà invariata (62%).
La polarizzazione in corso tra la popolazione europea e quanto l’aumento dei prezzi impatti in maniera differente sono evidenti anche dall’analisi di quanto incidano i generi alimentari nella distribuzione totale del bilancio famigliare, che varia dalle basse percentuali dei paesi più benestanti (14% in Austria e 15% in Germania, Danimarca, Svezia e Olanda) al 44% dell’Ucraina, passando per il 35% della Romania e il 41% della Serbia.
L’attenzione verso il green sembra risentire di questo ridotto differente potere d’acquisto e sorprende che perfino i solitamente ecologici danesi si aggiungano a bulgari, croati e serbi nella lista di coloro che si dichiarano meno disponibili a pagare per caratteristiche di sostenibilità.
C’è però una tendenza che unifica davvero gli europei: l’attenzione al benessere.
Superano il 30% i consumatori che dichiarano di fare abbastanza esercizio fisico quotidiano e di rinunciare all’alcol, inoltre tra le principali tendenze emerge quella sugar free. Le bevande energetiche o funzionali rappresentano la categoria con la crescita più veloce in Bulgaria, Polonia e Romania ma anche in Belgio e in Austria, mentre si trovano al secondo posto in Olanda e Germania.
La crescita di penetrazione negli ultimi due anni del marchio Le Naturelle in Italia (dal 34% al 40,7%) è praticamente sovrapponibile a quella di OnlyBio (dall’11,9% al 18,7%) in Polonia. In un anno il segmento della salute in Germania ha registrato un incremento del 10,3% con picchi per le polveri dimagranti e i frullati proteici (+25,1%) e gli sports/energy drinks (+12,9%). Essere “in forma” è quindi un obiettivo primario per molti europei e i consumatori indirizzano sempre di più le proprie scelte allo star bene individuale, probabilmente in risposta al concomitante clima di incertezza sul futuro.
La scheda sintetica di YouGov
YouGov è un gruppo globale di ricerca e analisi dei dati. La nostra mission è offrire una visione senza precedenti di ciò che il mondo pensa e agisce nella vita reale. Con attività negli Stati Uniti, nelle Americhe, in Europa, in Medio Oriente, in India e nell’Asia Pacifica, disponiamo di una delle reti di ricerca più estese al mondo.
La peculiarità di YouGov è di essere supportato dalla realtà. Ciò deriva da un panel unico di milioni di membri registrati in 55 paesi, che comprende circa 18 milioni di acquisti e milioni di punti di dati interconnessi. Il nostro approccio unico al reclutamento e al coinvolgimento del nostro panel, unito alle nostre piattaforme tecnologiche all’avanguardia, ci consente di fornire approfondimenti in tempo reale che portano a un migliore processo decisionale e a un vantaggio competitivo per i nostri clienti.
Come innovatori e pionieri delle ricerche di mercato online, godiamo di una solida reputazione in qualità di affidabile fonte di dati e approfondimenti accurati. A riprova di ciò, i dati di YouGov vengono regolarmente citati dalla stampa internazionale e siamo costantemente una delle fonti per ricerche di mercato più menzionata al mondo.
ROMA – L’ufficio studi di Fipe-Confcommercio, commenta i dati diffusi dall’Istat sulla dinamica del fatturato delle imprese dei servizi. “L’indice del fatturato delle imprese ricettive e della ristorazione mostra una flessione congiunturale (apr. 2025 / mar. 2025) del -0,1% che diventa -0,2% al netto dell’inflazione“.
Fipe sulla ristorazione e il turismo
Fipe: “La situazione migliora in termini tendenziali (apr. 2025 / apr. 2024) con un incremento del 2% che tuttavia si trasforma in -1,5% se depurato dalla componente inflazionistica.
Sono numeri che confermano lo stato di incertezza che pesa sul turismo già emerso nei primi mesi di quest’anno soprattutto per la componente italiana che nel periodo gennaio-aprile 2025 registra un decremento del 3,2% rispetto l’anno precedente, non compensato dall’aumento degli stranieri che si ferma al +1,5%. Sulla ristorazione pesa anche il rallentamento della domanda non connessa al movimento turistico.
Nonostante il quadro attuale, si confida in un possibile recupero con l’avvio della stagione estiva, fiduciosi nell’effetto positivo di eventi, festività e flussi turistici più consistenti, soprattutto dall’estero, che potrebbero ridare slancio ai consumi e sostenere le imprese del settore”.
Il parlamento della Colombia ha dichiarato che il caffè è la bevanda nazionale. La notizia è stata accolta con entusiasmo dalla Federazione nazione dei produttori di caffè. Leggiamo di seguito la prima parte dell’articolo pubblicato sul portale d’informazione dell’Ansa.
La bevanda nazionale della Colombia
BOGOTÀ – Il caffè è ufficialmente la bevanda nazionale della Colombia. Lo ha stabilito il parlamento del Paese sudamericano in occasione dell’approvazione della legge che, oltre a celebrare uno dei prodotti simboli della cultura nazionale, punta a dare nuovo slancio a un settore economico che coinvolge oltre 557.000 famiglie di coltivatori.
La notizia è stata accolta con entusiasmo dalla Federazione nazione dei produttori di caffè (Fnc).
“Quale modo migliore per celebrare il 98mo anniversario della Fnc e la Giornata nazionale del caffè, se non con l’approvazione di questa legge”, ha dichiarato il direttore generale della Fnc, Germán Bahamón, all’Ansa evidenziando come “da anni sentiamo dire che i calciatori, i ciclisti e gli artisti colombiani sono conosciuti nel mondo come los cafeteros”.
Per leggere la notizia completa basta cliccare qui.
Andrea Zocchi, ceo di Caffitaly (immagine concessa)
GAGGIO MONTANO (Bologna) – Caffitaly, tra i principali attori internazionali nella produzione e distribuzione di capsule e macchine da caffè, ha completato con successo il processo di ricapitalizzazione e ristrutturazione finanziaria con i propri creditori, segnando l’inizio di una nuova fase focalizzata sull’esecuzione del piano strategico, sull’innovazione e su una crescita sostenibile di lungo periodo. L’accordo di ristrutturazione tra la società e i suoi creditori finanziari è stato firmato e presentato per l’omologazione al Tribunale di Bologna. La finalizzazione dell’operazione è attesa nelle prossime settimane.
La ristrutturazione finanziaria di Caffitaly
Il processo di ristrutturazione, avviato nel 2023 e condotto in pieno allineamento con gli azionisti, i creditori finanziari e gli stakeholder istituzionali, ha portato a un assetto sostenibile e orientato al futuro per l’azienda. Ha consentito a Caffitaly di riaffermare il proprio impegno verso clienti, fornitori, dipendenti e partner finanziari, ponendo al contempo le basi operative e strategiche per il futuro.
Negli ultimi due anni, l’azienda è stata guidata da Massimiliano Pogliani, chiamato per stabilizzare il business e guidare il turnaround in una fase complessa e delicata. Sotto la sua guida, Caffitaly ha garantito la continuità operativa durante l’intero processo di composizione negoziata della crisi (CNC), preservando la fiducia e la credibilità presso i propri stakeholder.
Allo stesso tempo, ha migliorato l’efficienza operativa e razionalizzato la propria supply chain, mantenendo elevati standard qualitativi e assicurando la continuità produttiva. Inoltre, ha rafforzato il leadership team, allineandolo con il piano di trasformazione e la roadmap di creazione di valore a lungo termine dell’azienda.
Con questi risultati e un solido piano di creazione di valore ora in atto, Massimiliano lascerà il ruolo di Amministratore Delegato il 30 giugno 2025. Il Consiglio di Amministrazione e gli azionisti desiderano ringraziarlo per il suo contributo, la sua professionalità e il suo impegno nel guidare con successo l’azienda attraverso questa fase di transizione.
Dal 1° luglio 2025, Andrea Zocchi assume formalmente il ruolo di ceo di Caffitaly. Andrea ha avuto un ruolo centrale nel processo di rilancio, avendo assunto l’incarico di CFO e COO all’inizio del 2024. Da allora ha contribuito allo sviluppo del piano strategico e guidato l’implementazione delle prime iniziative chiave, in particolare in ambito finance e operations.
Andrea porta con sé un’esperienza consolidata come ceo in contesti di trasformazione complessi, una profonda conoscenza del settore e uno stile manageriale improntato alla collaborazione e alla chiarezza. La sua nomina garantisce piena continuità nell’esecuzione delle priorità strategiche dell’azienda e segna l’inizio di una nuova e accelerata fase di crescita.
Massimiliano Pogliani ha dichiarato: “Sono orgoglioso di quanto realizzato in questi due anni. Oggi Caffitaly è strutturalmente più solida, focalizzata e meglio attrezzata per affrontare il futuro. È il momento giusto per passare il testimone ad Andrea, che è la persona giusta per guidare l’azienda nella prossima fase, e in cui ripongo piena fiducia per portare avanti il lavoro costruito insieme, grazie alla sua visione e capacità. Un ringraziamento sincero va al team straordinario, al Consiglio di Amministrazione, agli azionisti e agli istituti finanziari che hanno creduto nel progetto. Grazie a questa fiducia, Caffitaly può ora guardare avanti con pragmatismo e fiducia.”
Andrea Zocchi ha aggiunto: “Desidero innanzitutto ringraziare sinceramente Massimiliano per il lavoro svolto insieme negli ultimi 18 mesi e per il suo continuo supporto durante questo periodo di transizione. La roadmap di trasformazione dell’azienda, le iniziative di creazione di valore e la struttura di governance rimarranno pienamente operative anche nella nuova fase. Il nostro obiettivo ora è eseguire con disciplina e rafforzare ulteriormente le relazioni solide e fiduciarie con tutti i nostri stakeholder—clienti, fornitori, sindacati e partner. Un ringraziamento speciale va infine al Consiglio di Amministrazione, agli azionisti e ai finanziatori dell’azienda per la loro fiducia costante. Sono onorato di assumere questo incarico e determinato a portare avanti la trasformazione e il successo continuo di Caffitaly.”
Il Consiglio di Amministrazione di Caffitaly ha dichiarato: “Desideriamo esprimere il nostro sincero apprezzamento a Massimiliano per aver guidato l’azienda attraverso una fase particolarmente impegnativa. La sua leadership è stata determinante per riportare Caffitaly alla stabilità. Il Consiglio, attraverso la sua regolare attività di supervisione, ha avuto modo di osservare il contributo di Andrea a diverse iniziative strategiche e di apprezzarne lo stile di leadership e la visione di lungo periodo. Entrando ora in una nuova fase, la sua nomina riflette la volontà di costruire sul progresso realizzato e garantire continuità nella direzione e nei valori aziendali. Diamo il benvenuto ad Andrea nel suo nuovo ruolo, con piena fiducia nella sua capacità di guidare Caffitaly nel futuro.”
Con la ristrutturazione completata, una solida struttura patrimoniale e un leadership team esperto al comando, Caffitaly è ora pronta ad accelerare il proprio percorso di crescita, riaffermando il proprio impegno di lungo termine verso tutti gli stakeholder—dipendenti, clienti, fornitori, partner finanziari e la comunità nel suo complesso.
La scheda sintetica di Caffitaly
Caffitaly è un’azienda italiana fondata nel 2005, tra i primi cinque produttori mondiali di caffè monodose. Si distingue per il proprio sistema integrato di capsule e macchine brevettate, frutto di anni di ricerca e sviluppo.
Con stabilimenti in Italia e una joint venture produttiva in Brasile, Caffitaly esporta oggi in oltre 70 Paesi, offrendo il “Caffitaly System” e una gamma completa di capsule compatibili.
Gilberto Guidi nel centro logistico REPA a Cesena (foto concessa)
MILANO – La parola a Gilberto Guidi, Group Director Professional Coffee REPA, che ci parla dalla sede di Cesena, con uffici e centro di distribuzione che si estendono su oltre 21mila metri quadrati. Guidi fa il punto sull’attività instancabile di uno dei massimi distributori sul piano europeo di ricambi originali per il settore caffè, il vending e l’horeca.
REPA distributore di ricambi originali: qual è il valore aggiunto per un’azienda produttrice, nell’essere supportati in questa operazione?
“I nostri clienti, costruttori di macchine caffè professionali e macinadosatori, sono specializzati nella produzione, distribuzione e progettazione di apparecchiature finite che rappresentano delle eccellenze in grado di trasmettere la passione per questa bevanda in tutto il mondo. Tuttavia, ogni produttore sa che per creare una brand equity in un mercato così sfaccettato, è necessario offrire anche un servizio post-vendita puntuale e rapido, specialmente quando si tratta di ricambi originali.
Con la sua elevata disponibilità di ricambi a magazzino e la rapidità di consegna, REPA consente la riparazione delle attrezzature in tempi veloci, a prescindere dal luogo del mondo in cui è necessario intervenire. E il ripristino totale delle prestazioni dell’attrezzatura, una volta avvenuta la consegna dei pezzi di ricambio da parte di REPA genera, di conseguenza, profitto per i torrefattori, i distributori di macchine da caffè o le grandi catene.
Tutto questo, con tempistiche celeri, che consentono ai clienti di evitare di sostenere i costi di un magazzino dedicato ai ricambi esteso e costoso, specialmente in un momento in cui il mercato tende a subire flessioni e il numero di marchi è veramente elevato: non sarebbe infatti pensabile, per i nostri clienti, dover gestire magazzini così ampi.”
REPA lo fa per loro ed è per questo la soluzione ideale.
“Tra REPA e Parts Town disponiamo di una rete di centri di distribuzione avanzati in Europa (Italia, Germania, Francia, Spagna e Regno Unito), in Australia e negli Stati Uniti (Chicago e Phoenix). Questa struttura logistica e tecnologica ci consente di consegnare il ricambio originale corretto, al giusto prezzo, in tempi brevi.
Per “velocità di consegna” intendiamo che sia effettuata nell’arco di una giornata all’interno dell’Unione Europea, grazie all’intervento delle nostre stesse sedi, ciascuna con un’area di competenza specifica.
Dicevamo quindi: consegna in circa 24 ore dal momento in cui viene ricevuto l’ordine, una media di 3 giorni lavorativi per la Corea, 4 per il Middle East e 5 verso un mercato più lontano come l’India.”
Abbiamo parlato molto di estero: ma all’interno di questo quadro globale, l’Italia quanto conta per REPA?
“Attualmente l’Italia rappresenta circa il 12% del nostro fatturato totale. È un mercato difficilmente scalabile da punto di vista della crescita, specialmente rispetto all’estero, che vive una situazione geopolitica in continua evoluzione e di maggiori opportunità: stiamo cercando però, sempre più, di guadagnare nuove quote nel mercato italiano, offrendo un ottimo servizio, garantito dal nostro centro logistico di Cesena di oltre 10mila metri quadrati, dotato di 11 traslo-elevatori.
Le nostre infrastrutture sono magazzini automatizzati che gestiscono i ricambi a 360 gradi, dall’arrivo della merce al controllo qualità, dal prelievo all’imballo, sino alla spedizione.
Il centro logistico di REPA a Cesena (foto concessa)
L’efficienza e la precisione di ogni fase della gestione del ricambio consentono di consegnare il ricambio giusto a ciascun destinatario. Infine, una volta consegnato il pezzo richiesto, i nostri clienti ne gestiscono professionalmente l’installazione: i torrefattori, ad esempio, contano su un proprio servizio di assistenza tecnica interno, mentre in Europa esistono dei piccoli centri indipendenti che gestiscono questa parte operativa, mentre le grandi catene si affidano ad aziende esterne specializzate nella riparazione.”
Il nuovo claim di REPA esprime tutto questo: trova, ricevi, ripara, facile!
Guidi: “E racconta la possibilità di trovare tutti i ricambi originali dei principali marchi oggi presenti sul mercato, attraverso un’esperienza d’acquisto divertente e intuitiva. Perché scegliere un ricambio originale? In REPA lo spieghiamo con l’espressione “zero pensieri”: il costruttore, l’OEM, quando progetta un’apparecchiatura, pensa anche al tipo di ricambio apposito per far funzionare la macchina in un determinato modo.
Questo vale ancora di più se si pensa ai macinadosatori: le macine originali sono state calibrate per quello specifico modello e per ottenere una resa particolare. Sicuramente, quindi, un ricambio non originale funziona, ma senza che possa garantire lo stesso output di macinatura per cui era stata creata, originariamente, l’attrezzatura nel suo insieme.
Per rendere più chiaro questo concetto, REPA addotta due termini anglosassoni: uptime e downtime.
Il primo descrive l’operatività della macchina, in contrapposizione al secondo punto, che definisce il tempo di fermo della macchina.
Mettendoci nei panni, ad esempio, di un torrefattore e del suo cliente, una macchina da caffè innanzitutto rappresenta una fonte di profitto, per cui più è in uptime, più registra volumi alti.
Viceversa, nel downtime, con la macchina ferma, ogni minuto causa una perdita concreta di
fatturato.
Ed ecco che il ricambio originale, ovvero quello che non dà problemi e che viene consegnato da noi rapidamente, viene installato con la garanzia che sia esattamente quello adatto al modello, riducendo così notevolmente il downtime, se non addirittura eliminandolo, grazie al nostro supporto.
Il ricambio originale è meno soggetto all’usura, se non naturalmente quella fisiologica, determinata dal passaggio di acqua e vapore e da attrito meccanico, in quanto caratterizzato da qualità intrinseche in termini di materiale, progettazione, in linea con il livello del resto dell’attrezzatura.
E nel momento in cui arriva la rottura, REPA garantisce l’uptime.”
Affidarsi a un partner come REPA, con una struttura solida alle spalle, in che modo semplifica le attività degli OEM?
“La gestione del post-vendita e quindi di tutte le operazioni a valle della vendita dell’attrezzatura è particolarmente complessa e onerosa per chi costruisce attrezzature. Quando la riparazione si rende necessaria, la consegna del ricambio originale corretto dall’altra parte del mondo in tempi rapidi significa, per il costruttore, doversi strutturare con un magazzino dedicato di certe dimensioni e con risorse e personale sempre disponibile.
REPA mette a disposizione dei nostri Partner costruttori tutto questo, garantendo un impatto significativo sul loro conto economico: perciò sempre più costruttori si affidano alla nostra capacità organizzativa globale per queste operazioni. REPA, come gruppo, è in grado di gestire 250mila articoli a magazzino e, per quanto riguarda il caffè professionale, 50 marchi e circa 50mila ricambi originali tra macchine da caffè e macinadosatori.
È facile, per i nostri clienti, affidarsi a noi, che garantiamo professionalità e rapidità a costi
contenuti.”
REPA offre anche la possibilità di essere presenti sul suo one-stop shop: di che si tratta e come supporta le aziende nella vendita?
“Si parlava di circa 50mila ricambi originali e 50 di macchine da caffè e macinadosatori: questa pluralità di offerta, senza gli strumenti giusti per semplificarne la ricerca, può mettere in difficoltà i tecnici riparatori che ogni giorno devono lavorare con una varietà di marchi e modelli tale da richiedere grandi investimenti di tempo e di risorse.
Ecco che il one-stop shop di REPA diventa fondamentale per la ricerca e l’acquisto in pochi click, attraverso una piattaforma dedicata, di tutti i ricambi dei vari marchi. È un’unica fonte dalla quale reperire in maniera intuitiva il ricambio specifico di tutti i modelli di macchine da caffè e macinadosatori sul mercato.
Per chi si trova sempre in viaggio sul territorio, a contatto con molti clienti, inoltre, riuscire ad acquistare in modo rapido e preciso è molto complesso: noi aiutiamo a semplificare la catena della fornitura, e questo permette di ridurre i costi, l’errore umano e i tempi di consegna.
In caso di problemi o criticità, la nostra assistenza è sempre pronta: la stessa piattaforma è molto intuitiva e presenta diverse modalità di ricerca (l’esploso o disegno tecnico o la ricerca testuale).
Qualora sia necessario un ulteriore supporto per trovare il ricambio giusto, il nostro team di Customer Care assiste il cliente nella ricerca dell’articolo, parlando in oltre 20 lingue, tra europee ed extra europee. Non lasciamo mai soli i nostri clienti.
Quali sono le più grandi difficoltà nel contesto globale di oggi, nel trovare ricambi originali?
“Innanzitutto, bisogna specificare che la normativa europea stabilisce l’obbligo di mantenere a disposizione i ricambi a catalogo per dieci anni, ma in realtà REPA conserva anche parti per modelli fuori produzione e quindi oltre questa parentesi temporale. Fatta questa premessa, il nostro settore ha un grande punto di forza, ovvero la pluralità di offerta di marchi e di modelli di attrezzature per il settore caffè professionale.
C’è però un rovescio della medaglia: centinaia di migliaia di codici, tantissime matricole prodotti, esplosi, numerose certificazioni necessarie per l’esportazione, specialmente in un periodo in cui le dogane sono più attente alla provenienza. In questo labirinto, REPA ha dalla sua parte il fatto di aver già lavorato sul database e sul catalogo, riducendo il mare magnum di informazioni in pochi click sul sito, al fine di guidare il cliente a trovare e ottenere rapidamente il ricambio originale di cui ha bisogno.”
Quindi dove sta il futuro della distribuzione dei ricambi?
Giberto Guidi: “L’intelligenza artificiale è utilissima, soprattutto per la gestione del cliente. Ci stiamo muovendo a piccoli passi, seppur sempre più veloci. Anche i costruttori stanno iniziando a usarla in chiave predittiva. REPA sta lavorando per fornire un’assistenza di primo livello attraverso le chatbot, per la ricerca dei ricambi, per sviluppare macroanalisi e nella gestione di un’ampia mole di files, in modo da rendere ancora più rapida la collaborazione con i nostri partner.
Ci permette di migliorare i processi e portare il cliente ad un’esperienza di acquisto più veloce e facile possibile. Questo discorso è valido anche per la fase del post-vendita, con il tracciamento costante dei movimenti dei ricambi (quando sono stati spediti, dove si trovano, eventuali problemi nella consegna).
E siamo soltanto agli inizi: in futuro ci aiuterà ancora di più in questo senso. Per quanto riguarda gli anni a venire, le prospettive future per il nostro settore si giocano principalmente nel servizio: il mercato oggi esige questo.
Da una parte ciò significa collaborare con i costruttori di attrezzature per il caffè, in modo che REPA risulti l’ultimo miglio del customer care, contribuendo al valore del marchio stesso. Stiamo investendo tantissimo proprio nel trovare soluzioni ancora più rapide: il servizio resta fondamentale. Conta essere seri, trasparenti e riuscire a mantenere le nostre promesse e i nostri standard.”
A HostMilano quindi cosa ci attende?
Guidi si sbilancia: “Ci sarà sicuramente un grande stand che mi piace chiamare Parts Town e REPA Village, un’occasione di incontro con tutti i nostri partner e clienti, tra soluzioni per i ricambi originali e nuove tecnologie.”
REPA
REPA Logo (foto concessa)
REPA è il principale distributore europeo di ricambi per apparecchiature per la ristorazione e la refrigerazione, macchine per il caffè e distributori automatici e partner di fiducia dei costruttori di apparecchiature (OEM), in grado di fornire il pezzo giusto al momento giusto.
Con il più grande stock di ricambi originali e universali al mondo, materiali di consumo e accessori, distribuiti da un network di centri logistici altamente automatizzati in tutta Europa e oltre, REPA garantisce i tempi di consegna più rapidi del settore.
Funzionalità potenziate dall’AI, immagini a 360°, disegni esplosi, manuali tecnici e altre funzioni di ricerca disponibili sulla piattaforma e-commerce e sulla app rendono semplice l’identificazione e l’ordine di ogni articolo. Un team di esperti del settore aiuta i clienti, in oltre 20 lingue, a trovare la soluzione perfetta per ogni riparazione.
Con REPA, la manutenzione quotidiana delle apparecchiature per la ristorazione non è mai stata così semplice.
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