sabato 25 Ottobre 2025
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Gran Caffè Gambrinus: successo per l’iniziativa dedicata all’International coffee day

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All'ingresso del Gambrinus (foto concessa)

Lo storico Gran Caffè Gambrinus di Napoli ha celebrato la Giornata internazionale del caffè con l’evento Barista per un giorno. I clienti si sono misurati con la macchina professionale a leva per la creazione di un caffè a regolare d’arte. Leggiamo di seguito la prima parte dell’articolo pubblicato sull’Ansa.

L’iniziativa del Gran Caffè Gambrinus

NAPOLI – “Non è così facile come sembra ma alla fine è stata una bella soddisfazione”. E’ il commento prevalente fra quanti si sono cimentati a Napoli nella preparazione del caffè durante l’evento Barista per un giorno promosso nello storico Gran Caffè Gambrinus di Antonio e Arturo Sergio.

L’iniziativa, che ha visto turisti e cittadini napoletani in fila per un’esperienza particolare nella patria del caffè, è stata organizzata nell’ambito degli eventi voluti in tutta Italia per la Giornata internazionale dedicata alla bevanda, per sostenere la candidatura a patrimonio immateriale all’Unesco e promuovere la raccolta delle firme a supporto del rito del caffè espresso. I clienti si sono misurati con la macchina professionale a leva.

Per leggere la notizia completa basta cliccare qui

Francesca Cavallo, da Fiera Milano: “Host? Appuntamento imprescindibile, rappresenta tutte le forme dell’ospitalità”

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Francesca Cavallo, head of hospitality exhibitions presso Fiera Milano (immagine concessa)

MILANOFrancesca Cavallo, head of hospitality exhibitions presso Fiera Milano, racconta il nuovo concetto di ospitalità che sarà il vero protagonista di HostMilano dal 17 al 21 ottobre. I pilastri su cui reggerà la Fiera saranno ovviamente il caffè, il cacao, il gelato, l’arte bianca e l’horeca. Leggiamo di seguito le considerazioni di Francesca Cavallo.

HostMilano è vicinissimo: qual è il concetto di ospitalità che sarà messo in vetrina in questa edizione?

Francesca Cavallo: “Quest’anno vogliamo raccontare un concetto di ospitalità che non si ferma alla singola filiera, ma che nasce dall’incontro e dall’ibridazione tra mondi diversi. L’ospitalità è infatti un ecosistema complesso: caffè, ristorazione, bakery, gelato, arredo e tecnologie non vivono separati, ma interagiscono tra loro e si influenzano a vicenda.

A HostMilano questo dialogo diventa concreto: i visitatori vedranno come da queste connessioni nascano nuove idee di prodotto, servizi integrati e modelli di business più solidi.

Crediamo molto in questa visione, perché solo unendo competenze e creatività si può rispondere in modo efficace a un mercato sempre più dinamico. In sintesi, HostMilano 2025 sarà la piattaforma di un’ospitalità capace di creare un valore che nasce dalla connessione e condivisione”.

Caffè, cacao, gelato e horeca: si è molto parlato di commistioni tra settori. Come dialogheranno a HostMilano questi prodotti tutti simbolo del made in Italy?

“Il caffè, il cacao, il gelato, l’arte bianca e l’horeca sono pilastri del made in Italy e a HostMilano, di pari passo con la connessione tra i settori, questi ingredienti troveranno un terreno feritile per contaminarsi e innovare creando linguaggi nuovi: pensiamo a cocktail a base caffè che incontrano la pasticceria, o a dessert che integrano cioccolato e gelato in chiave gourmet.

La nostra manifestazione è proprio questo: un luogo in cui le filiere tradizionalmente separate iniziano a dialogare, creando prodotti e format capaci di anticipare i gusti dei consumatori e di offrire nuove opportunità di business. È in questa connessione tra ingredienti, tecniche e creatività che nasce l’innovazione e che si rafforza la leadership del made in Italy nel mondo”.

Sostenibilità e innovazione, altri due temi cardine di HostMilano: quali sono i temi e le modalità di discussione attorno a questi topics?

“Sono due dei temi più forti di HostMilano e non resteranno concetti astratti: i visitatori potranno sperimentarli dal vivo.

Lo Smart Label – Host Innovation Award ne è la prova tangibile. Parliamo di superfici che riconoscono la temperatura, di materiali che uniscono durabilità ed estetica, di esperienze sensoriali pensate per arricchire i momenti di consumo. Tutto questo dimostra come l’ospitalità sia un laboratorio privilegiato di innovazione, capace di sviluppare soluzioni che presto diventano parte della vita quotidiana.

L’edizione 2025 sarà l’occasione per vedere da vicino progetti che coniugano digitale, sostenibilità e design: dall’intelligenza artificiale applicata ai macchinari per ottimizzare consumi e manutenzione, fino ai materiali eco-compatibili e ai prodotti pensati per durare più a lungo. L’innovazione, per noi, non è solo tecnologia, ma anche responsabilità e visione del futuro”.

Il successo di questa edizione, con i dati alla mano: quanti espositori, una stima dei visitatori, sulla base dei biglietti richiesti, è già possibile?

“I numeri raccontano già molto: avremo oltre 1.900 espositori, di cui il 44% internazionali, provenienti da 54 Paesi. Sono dati che confermano l’attrattività globale di HostMilano e il suo ruolo di punto di riferimento per il settore. Non possiamo ancora fornire cifre precise sui visitatori, ma percepiamo un forte clima di attesa e fiducia.

Le aziende guardano a Host come a un’occasione per presentare innovazioni, incontrare operatori qualificati e confrontarsi con mercati diversi. Questo entusiasmo ci conferma che la manifestazione risponde a un’esigenza reale: avere una piattaforma completa, capace di dare una visione d’insieme e di offrire spunti concreti al comparto dell’hospitality”.

Molto atteso anche il layout rinnovato di HostMilano: possiamo raccontare meglio cosa si troverà in Fiera?

“Il nuovo layout avrà un obiettivo preciso: rendere i percorsi di visita più fluidi, intuitivi e connessi tra loro.

Il Sic – Salone internazionale del caffè sarà ospitato nei padiglioni biplanari 8-12 e 16-20, con un collegamento a ponte che li unisce e con un’estensione al padiglione 18, in sinergia con l’area Gelato-Pastry.

In questo modo, i professionisti troveranno più immediata la connessione tra una filiera e l’altra, valorizzando quelle affinità che spesso generano le idee più innovative. È un layout che riflette pienamente la filosofia di Host: facilitare la connessione e la contaminazione tra mondi affini, creando nuove opportunità di business”.

Perché ancora oggi è rilevante per le aziende italiane e internazionali, essere presenti a questo appuntamento biennale?

“HostMilano resta un appuntamento imprescindibile perché riesce a rappresentare l’intero universo dell’ospitalità in un unico luogo e in un unico momento.

È una piattaforma globale dove si costruiscono relazioni, si intercettano trend emergenti e si definiscono strategie future. Per le aziende significa avere accesso a un pubblico internazionale altamente qualificato, confrontarsi con competitor e partner, presentare le proprie innovazioni direttamente a chi orienta le scelte di mercato.

Inoltre HostMilano ha una vocazione sempre più internazionale e una apertura strategica a nuovi mercati. Un esempio concreto è HostArabia, il nuovo progetto di Fiera Milano, in partnership con Semark, che porterà a Riyadh, dal 15 al 17 dicembre 2025, il format vincente di Host, in concomitanza con Saudi Horeca.

Un’estensione strategica che offre alle imprese italiane e internazionali un accesso diretto a uno dei mercati più dinamici al mondo, quello dei Paesi del Golfo, dove Vision 2030 sta generando enormi investimenti nel settore hospitality.

In questo senso, partecipare a HostMilano significa entrare in un ecosistema che accompagna le aziende nel loro percorso di crescita, aiutandole a cogliere opportunità concrete sia sul mercato europeo che su scenari in forte espansione”.

Il consumatore al centro di questa edizione: sarà anche l’occasione di accorciare le distanze tra l’utente finale e i produttori?

“Per HostMilano il consumatore è sempre il punto di partenza: la manifestazione viene costruita tenendo conto delle sue abitudini, delle esigenze che emergono dal mercato e delle tendenze che orientano le scelte globali. L’ospitalità oggi non può più prescindere da una conoscenza approfondita del pubblico finale, perché è proprio lì che si giocano le sfide più importanti per le aziende: dalla qualità percepita alla sostenibilità, dal valore esperienziale al rapporto con il cibo come rito o necessità.

Per questo, in vista dell’edizione 2025, abbiamo promosso con CSA Research la ricerca internazionale “Mangiare fuori casa”, che ha coinvolto oltre 8.000 persone in Europa, Stati Uniti e Paesi del Golfo.

I risultati delineano scenari profondamente diversi: in Italia il fuoricasa è soprattutto un’occasione di socialità e gratificazione; nei Paesi anglosassoni prevale invece un approccio funzionale e pragmatico; mentre nei Paesi del Golfo il pasto diventa un momento celebrativo, spesso legato allo status, alla sicurezza e all’apertura all’innovazione.

Questi dati diventano uno strumento prezioso per le imprese, che a HostMilano trovano non solo una vetrina per presentarsi, ma anche chiavi di lettura concrete per interpretare i bisogni dei consumatori e trasformarli in opportunità di business”.

Smart Label 2025: tre innovazioni hi-tech che cambiano l’horeca

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Il ruolo dell'innovazione a HostMilano (immagine concessa)

MILANO – L’ospitalità professionale vive una stagione di profonda trasformazione, trainata da nuove tecnologie che ripensano i processi, semplificano il lavoro e abilitano una creatività senza precedenti.

In questo scenario, Smart Label – Host Innovation Award, promosso da Fiera Milano e POLI.design con il patrocinio di ADI – Associazione per il Design Industriale, è diventato un osservatorio privilegiato per intercettare i progetti più innovativi. Un riconoscimento che non si limita a premiare i prodotti di punta, ma che racconta i trend emergenti e disegna l’evoluzione del settore a livello globale.

Tra le aziende che si sono distinte nell’edizione 2025 figurano Angelo Po, Cimbria e Krupps. Tre esempi diversi ma complementari di come la tecnologia possa generare valore concreto per i professionisti del settore, meritandosi la Smart Label per i prodotti con contenuto innovativo caratterizzante.

SERVICE ON TIME by ARI.O è la proposta che ha portato il riconoscimento ad Angelo Po: un sistema multifunzione che integra cicli termici controllati da -40°C a +85°C con gestione attiva dell’umidità.

“Il risultato è la possibilità di programmare ogni fase del processo, dalla conservazione alla cottura fino al servizio, con la certezza che ogni piatto sia pronto all’orario desiderato”, commenta Glauca Vesperini, Marketing & Communication Manager di Angelo Po Grandi Cucine. “Significa organizzare il lavoro in modo flessibile, ridurre i costi operativi e abbattere i rischi alimentari, con un impatto diretto sulla qualità e sulla sostenibilità operativa”.

Un esempio di automazione intelligente, che rende la cucina più efficiente e sicura, migliorando tempi e risultati: questa la motivazione che ha spinto a giuria a premiare SERVICE ON TIME.

Con SEA.IQ PLUS, Cimbria ha invece portato a un livello superiore la selezione ottica. “Grazie a un software avanzato e a sistemi di visione calibrati al decimo di millimetro, il dispositivo è in grado di rimuovere corpi estranei e prodotto non conforme, preservando la massima quantità di materia prima sana”, spiega Michela Gamberoni, Trade & Shows Specialist di Cimbria. “In un contesto in cui le filiere agroalimentari devono fare i conti con qualità spesso variabile, SEA.IQ PLUS offre una garanzia di sicurezza e rendimento per gli operatori di trasformazione”.

Il progetto – ha spiegato la giuria – rappresenta una sintesi tra precisione tecnologica e risposta a bisogni concreti di un mercato in cui sono diventate imprescindibili la sicurezza alimentare e l’ottimizzazione delle risorse.

Un terzo riconoscimento va a Krupps con KERA, una lavastoviglie intelligente che introduce funzioni digitali avanzate e un design pensato per valorizzare gli spazi. “Non si tratta solo di lavare, ma di gestire ogni fase connessa al lavaggio in modo intuitivo ed efficiente”, nota Sauro Fusi, Marketing Manager di Krupps. “Con KERA i rivenditori possono proporre nuovi servizi grazie al monitoraggio remoto e alla gestione calibrata dei detergenti, mentre gli operatori contano su igiene, risparmio energetico e semplicità d’uso”.

La giuria ha visto in KERA un modello di lavaggio professionale che unisce design, digitalizzazione e sostenibilità, aprendo a nuove forme di servizio e assistenza.

Tre soluzioni diverse, accomunate dalla capacità di ripensare funzioni consolidate introducendo nel settore logiche digitali e automazione che aprono a nuove opportunità di business. È anche questo il ruolo di HostMilano: oltre che una piattaforma di business e networking internazionale, un laboratorio dove l’innovazione non solo prende forma, ma si misura anche con il mercato.

Tutti i prodotti premiati saranno presentati a HostMilano 2025, a Fiera Milano dal 17 al 21 ottobre prossimi, offrendo ai visitatori un viaggio tra le tecnologie che stanno riscrivendo il futuro dell’ospitalità. In manifestazione, la progettazione innovativa sarà in primo piano anche nei Design Talks, sempre in collaborazione con POLI.design e con il patrocinio di NEWH – The Hospitality Industry Network.

Per scoprire tutte le novità, acquista subito online il tuo biglietto.

Mercati del caffè: prezzi dei futures ai massimi storici nel corso dell’annata caffearia 2024/25

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mercati del caffè arabica futures
crediti per la foto: PR Consulting Global

MILANO – Ottobre inizia al rialzo nei mercati del caffè. Ieri – mercoledì 1° ottobre, Giornata internazionale del caffè dell’Ico – il contratto per scadenza novembre dell’Ice Robusta ha chiuso in rialzo di $203 (+4,8%) a 4.403 dollari, mentre il contratto per scadenza dicembre dell’Ice Arabica ha guadagnato 905 punti (+2,4%) terminando a 383,90 centesimi.

Il bassissimo livello delle scorte, ai minimi dell’ultimo anno e mezzo a New York e degli ultimi 2 mesi  e mezzo a Londra continua a sostenere i mercati.

I futures dei robusta hanno anche risentito delle notizie provenienti dal Vietnam, dove le forti piogge portate dal tifone Bualoi potrebbero avere arrecato danni anche alle aree del caffè.

La scelta del 1° ottobre per la ricorrenza della Giornata internazionale del caffè non è casuale, poiché questa data segna l’inizio dell’annata caffearia dell’Ico, che decorre convenzionalmente da ottobre a settembre.

Ieri è iniziata dunque l’annata 2025/26. E martedì 30 settembre è calato il sipario sull’annata 2024/25: 12 mesi difficili e tormentati per la filiera del caffè, tra prezzi ai massimi storici, difficoltà di approvvigionamento esacerbate dalla forte volatilità dei mercati, un quadro normativo sempre incerto quanto a obblighi e scadenze sul fronte delle norme anti-deforestazione, dazi americani che rischiano di squilibrare i commerci mondiali.

Il contratto per scadenza dicembre dell’Ice Arabica ha chiuso il 1° ottobre 2024 a 264,15 centesimi: 119,75 centesimi in meno rispetto alla già citata chiusura di ieri

Opposta la situazione all’Ice Robusta, dove il contratto per scadenza novembre chiudeva, un anno fa, a 5.445 dollari, in ribasso dai massimi storici raggiunti negli ultimi giorni di settembre 2024 (5.527 dollari il 26 settembre), ma molto al di sopra dei 4.403 dollari di ieri.

Nell’ultima parte dell’anno solare 2024, i prezzi hanno assunto inizialmente un andamento ribassista: New York ha terminato il mese di ottobre a 245,90 centesimi, Londra a 4.369 dollari.

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DVG De Vecchi tra i protagonisti di HostMilano

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I prodotti DVG De Vecchi nel nuovo sito web (immagine concessa)

CORNATE D’ADDA (Monza Brianza) – DVG De Vecchi, azienda leader nella produzione e commercializzazione di componenti, ricambi ed accessori per macchine da caffè professionali, conferma la sua partecipazione a HostMilano 2025, uno degli appuntamenti internazionali più attesi per il settore horeca.

A caratterizzare la presenza in fiera saranno le persone: i referenti commerciali e i tecnici, da sempre cuore pulsante dell’organizzazione, saranno presenti per accogliere clienti e fornitori provenienti da tutto il mondo, approfittando della preziosa opportunità di incontro dal vivo per rafforzare e arricchire la collaborazione a distanza.

Tra le principali novità, DVG De Vecchi presenterà nuove soluzioni sviluppate su misura, frutto del costante impegno in ricerca e sviluppo; nonché l’ampia gamma di prodotti originali e compatibili, in continua espansione per soddisfare le esigenze dei propri clienti.

A queste si affiancherà un altro importante passo nel processo di innovazione dell’azienda: l’imminente lancio del nuovo sito web, pensato per offrire un’esperienza utente più intuitiva e un accesso facilitato ai contenuti.

La partecipazione a questa edizione 2025 di HostMilano ha poi un valore speciale per l’azienda: DVG De Vecchi celebra il suo 60° anniversario, un traguardo importante che sarà il filo conduttore di un racconto fatto di evoluzione tecnologica, passione per la qualità e relazioni costruite nel tempo.

I 60 anni di DVG De Vecchi (immagine concessa)

La fiera sarà infatti l’ultima tappa della campagna celebrativa “Storie in Pausa Caffè”, già attiva sui canali social dell’azienda: una raccolta di testimonianze, aneddoti e curiosità che raccontano un percorso aziendale lungo sei decenni.

La campagna celebrativa (immagine concessa)

E per ringraziare i propri partner del supporto e della fiducia, non mancheranno alcune sorprese esclusive presso lo Stand G19 (Padiglione 16).

Anche Victoria Arduino a Rho Fiera nella coffee experience con Black Eagle Maverick

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Black Eagle Maverick Core (immagine concessa)

BELFORTE DEL CHIENTI (Macerata) – Il conto alla rovescia è iniziato. Victoria Arduino sarà presente a HostMilano – padiglione 16 | A11 – A19 – C12 – C20. Da non perdere le nuovissime Black Eagle Maverick e Black Eagle Maverick Core, le macchine per caffè top di gamma Victoria Arduino per elevare la tua coffee experience.

Black Eagle Maverick Core

Al cuore di ogni tazzina di caffè c’è una decisione, non presa da una macchina ma da una persona. Temperatura, texture, timing: sono questi gli elementi che distinguono un buon caffè da un caffè straordinario, e che dipendono tutti dal tocco umano. È proprio questa l’idea alla base della nuova Black Eagle Maverick Core.

Black Eagle Maverick

Black Eagle Maverick di Victoria Arduino è sempre stata una macchina da caffè capace di sfidare gli standard. Ora lo spirito Maverick evolve ancora una volta.

Black Eagle Maverick (immagine concessa)

La nuova Black Eagle Maverick porta innovazione proprio dove serve di più: migliorando l’efficienza energetica, le prestazioni termiche e la produttività quotidiana.

Victoria Arduino sarà presente a HostMilano Hall 16 Stand A11-A19-C12-C20.

REPA e Parts Town a HostMilano: un’esperienza immersiva alla scoperta dell’innovazione nella distribuzione dei ricambi

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REPA e Parts Town a HostMilano (immagine concessa)

CESENA – Dal 17 al 21 ottobre, REPA e Parts Town presentano la propria offerta completa di ricambi e servizi a HostMilano, in uno stand interattivo (T47-T57) nel Padiglione 7.

In questa edizione di HostMilano, gli operatori della ristorazione, del caffè, del vending e i costruttori OEM, avranno l’opportunità di approfondire come REPA e Parts Town supportano il settore con tecnologie all’avanguardia, collaborazioni solide con i costruttori di apparecchiature OEM e una logistica di livello mondiale.

Esperienza VR immersiva nei centri logistici avanzati

I visitatori potranno scoprire i centri logistici avanzati di REPA e Parts Town, distribuiti tra Europa e Stati Uniti, grazie a un tour a 360° in realtà virtuale. Un’esperienza immersiva che mostra le tecnologie più moderne, in grado di garantire tempi di consegna rapidissimi e un’efficienza senza pari nella gestione dei ricambi.

Focus sulle Partnership OEM: ricambi originali, sempre disponibili

Grazie a un touch screen interattivo, i visitatori potranno esplorare le numerose collaborazioni di REPA e Parts Town con i principali costruttori OEM, che garantiscono la disponibilità immediata dei ricambi originali, velocizzando le riparazioni e riducendo i tempi di inattività delle apparecchiature.

Presenza globale, strumenti smart e giochi interattivi

I visitatori scopriranno anche la rete globale di vendita e distribuzione, che assicura la disponibilità dei ricambi e il supporto tecnico in ogni parte del mondo. Nell’area “demo station” potranno testare gli strumenti digitali avanzati per identificare e ordinare facilmente i ricambi e partecipare a giochi interattivi pensati per tecnici e operatori che vogliono mettere alla prova, divertendosi, la loro conoscenza dei ricambi.

Più di un semplice stand, uno spazio per confrontarsi

Lo stand REPA e Parts Town a HostMilano 2025 sarà un punto di incontro per tutti gli operatori che potranno confrontarsi sulle sfide del settore e scoprire come competenza tecnica, eccellenza operativa e un approccio focalizzato sul cliente stiano ridefinendo gli standard della distribuzione dei ricambi.

La scheda sintetica di REPA

REPA è il principale distributore europeo di ricambi per apparecchiature per la ristorazione e la refrigerazione, macchine per il caffè e distributori automatici e partner di fiducia dei costruttori di apparecchiature (OEM), in grado di fornire il pezzo giusto al momento giusto.

Con il più grande stock di ricambi originali e universali al mondo, materiali di consumo e accessori, distribuiti da un network di centri logistici altamente automatizzati in tutta Europa e oltre, REPA garantisce i tempi di consegna più rapidi del settore.

Funzionalità potenziate dall’AI, immagini a 360°, disegni esplosi, manuali tecnici e altre funzioni di ricerca disponibili sulla piattaforma e-commerce e sulla app rendono semplice l’identificazione e l’ordine di ogni articolo. Un team di esperti del settore aiuta i clienti, in oltre 20 lingue, a trovare la soluzione perfetta per ogni riparazione.

Con REPA, la manutenzione quotidiana delle apparecchiature per la ristorazione non è mai stata così semplice. REPA è la divisione europea di Parts Town Unlimited.

illycaffè festeggia il primo ottobre con i nuovi pop-up a Milano e a New York

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Il pop-up di illycaffè a Milano (immagine concessa)

MILANO – In occasione dell’International coffee day, illycaffè, leader globale nel caffè di alta qualità sostenibile, presenta Why We Make It, la nuova campagna internazionale che apre le porte del mondo illy e svela i “perché” dietro ogni scelta di qualità.

Dopo il successo di “Mind the Coffee Cup – Il futuro del caffè analizzato a fondo”, che nel 2024 aveva acceso i riflettori sull’agricoltura rigenerativa, illy prosegue il percorso con un racconto emozionale fatto di storie, gesti e persone che custodiscono la qualità in ogni tazzina.

La campagna prende vita attraverso due grandi pop-up – a Milano nello Spazio Civic di Porta Nuova e a New York nel cuore di Hudson Yards – e uno spot girato nello stabilimento di Trieste, e mette al centro i professionisti illy che diventano i protagonisti: dai selezionatori dei chicchi agli esperti di tostatura, passando per il team che degusta 450 caffè al giorno e chi forma baristi e professionisti all’Università del Caffè.

Dal primo  al 12 ottobre, il pop-up milanese ospiterà un percorso esperienziale in tre tappe volte a ricreare l’esperienza autentica dello stabilimento di Trieste: i visitatori saranno accolti da un video immersivo che introduce ai perché del caffè illy, per poi proseguire con l’’esperienza degli aromi guidata da uno specialista dell’Università del Caffè e la degustazione dei tre profili aromatici (Classico, Intenso, Forte) della linea X▪CAPS, il nuovo sistema esclusivo di capsule e macchine home firmato illy.

A rendere ancora più coinvolgente il pop-up sarà un grande wall interattivo che ingaggerà i visitatori raccontando, anche con esemplificazioni fisiche, i “perché” che rendono unico ogni caffè illy: dalla selezione di un chicco su cento per identificare i migliori chicchi di Arabica con zero difetti, all’importanza dell’essiccazione al sole, fino ai 340 rigorosi controlli quotidiani di qualità.

“Con Why We Make It celebriamo non solo l’International coffee day, ma anche la nostra passione per il caffè e l’impegno quotidiano nel garantire una qualità senza compromessi – commenta Cristina Scocchia, amministratore delegato di illycaffè –. Questa volta abbiamo scelto di metterci in gioco in prima persona, aprendo le porte della nostra casa e raccontando i volti e le storie di chi ogni giorno lavora con dedizione per rendere unico il nostro caffè. È un invito a vivere un’esperienza immersiva e a scoprire il significato più autentico che sta dietro ogni tazzina”.

Realizzata dall’agenzia creativa IPG Coffee Table e prodotta da Think|Cattleya con la regia di Ermanno Menini, la campagna “Why We Make It” è on air dal 28 settembre e declinata su TV, connected TV, digital, social media, DOOH e print – pianificazione a cura di Essence Mediacom.

Bloom Coffee School porta a Trieste il nuovo modulo Q Grader

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Alberto Polojac, direttore della Bloom Coffee School e quality manager di Imperator (immagine concessa)

TRIESTE – La città del caffè per eccellenza si prepara a un appuntamento che segna un cambio di paradigma per la formazione professionale: alla fine di novembre, presso la Bloom Coffee School, prenderà il via il nuovo modulo Q Grader basato sul Coffee Value Assessment (CVA), sviluppato dalla Specialty Coffee Association (SCA).

Si tratta di un percorso formativo di sei giorni che, per la prima volta in Italia, vedrà la collaborazione di due trainer di fama internazionale: Alberto Polojac e Davide Spinelli.

Un nuovo linguaggio per leggere il caffè

Negli ultimi anni, la SCA ha lavorato con ricercatori ed esperti di scienza sensoriale per dare forma al Coffee Value Assessment, un metodo che va oltre il classico punteggio numerico e abbraccia tutte le dimensioni del caffè: sensoriali, fisiche, contestuali e persino culturali.

Il CVA, infatti, si articola in quattro aree complementari: il Descriptive Assessment, che descrive aromi e percezioni oggettive; l’Affective Assessment, che misura l’impatto soggettivo ed emotivo della bevanda; il Physical Assessment, dedicato all’analisi del caffè verde; e l’Extrinsic Assessment, che raccoglie informazioni come origine, lavorazione e certificazioni.

“È un sistema che cambia radicalmente il modo di leggere e valorizzare il caffè” spiega Davide Spinelli, uno dei due trainer del corso. “Non si tratta più solo di dare un punteggio, ma di restituire la complessità e la bellezza del chicco, dal campo alla tazzina”.

Bloom Coffee School: un centro di eccellenza riconosciuto

La scelta di Bloom Coffee School come sede del nuovo modulo non è casuale. Negli anni, la scuola ha ottenuto riconoscimenti di rilievo come la certificazione di Premier Training Campus della SCA e la nomina a Coffee Venue del Coffee Quality Institute (CQI). Due traguardi che testimoniano la qualità delle strutture, dei formatori e dei programmi didattici.

Ora, con l’arrivo del CVA, la scuola compie un passo ulteriore, diventando tra le prime in Europa ad accogliere questa metodologia innovativa.

“Per noi è motivo di orgoglio poter offrire questa formazione in Italia” commenta Alberto Polojac, direttore della Bloom Coffee School e quality manager di Imperator. “Trieste è il teatro perfetto: una città radicata nella storia del caffè, ma animata da una voglia costante di innovazione e confronto. Qui ogni chicco racconta una storia”.

I protagonisti del corso

Ad accompagnare i partecipanti in questo percorso saranno due figure di primo piano nel panorama internazionale:

Alberto Polojac, da oltre vent’anni attivo nella filiera del caffè in Africa e America Latina, giudice della Cup of Excellence, Q Arabica e Robusta Grader, Q Processing Professional.

Davide Spinelli, Q Arabica e Robusta Grader, Q Processing Professional, campione di Aeropress e competitor in campionati di prestigio come Barista Championship, Coffee in Good Spirits e Brewers Cup. Fondatore di Coffee & People, si è distinto come coffee hunter, esperto nella ricerca e selezione dei migliori lotti a livello globale.

L’incontro tra due professionisti con esperienze diverse ma complementari renderà il corso un’esperienza unica.

“Siamo entusiasti di poter portare il Coffee Value Assessment in Italia in modo completo” sottolinea ancora Spinelli. “Il nostro obiettivo è unire rigore tecnico, esperienza sul campo e passione per il caffè”.

Un programma intenso e completo

Durante la settimana, i partecipanti affronteranno un percorso che combina teoria e pratica:

• studio dei protocolli ufficiali SCA legati al CVA;

• esercitazioni sensoriali con cupping guidati, scale di intensità e strumenti CATA (Check – All -That – Apply);

• analisi fisica del caffè verde, con valutazione di difetti, umidità e integrità dei chicchi;

• mentoring diretto con i trainer e momenti di confronto collettivo;

• esami finali, sia pratici che teorici, con il rilascio della certificazione ufficiale Q Grader SCA a chi supererà le prove.

Non poteva che essere Trieste la città scelta per il debutto del nuovo modulo Q Grader.

Porto franco dal XVIII secolo e snodo commerciale tra Mediterraneo e Mitteleuropa, Trieste è da secoli un crocevia del caffè: dalle banchine portuali agli storici caffè letterari frequentati da Joyce e Svevo, fino alle torrefazioni e agli importatori che ancora oggi ne fanno un punto di riferimento mondiale.

“Formare eccellenza in questa città significa immergersi in una storia viva” racconta Polojac. “Qui tradizione e futuro si incontrano ogni giorno: il contesto ideale per affrontare un corso che guarda avanti”.

Durante i 6 giorni di corso sarà quindi possibile toccare con mano le diverse fasi della lavorazione del caffè con delle visite mirate.

Il nuovo modulo rappresenta un’opportunità rara per chi desidera crescere professionalmente nel settore.

• È un’occasione per diventare tra i primi a padroneggiare il nuovo standard internazionale CVA.

• Permette di apprendere da due trainer con esperienze concrete di filiera e competenze riconosciute a livello globale.

• Offre un’esperienza immersiva nella città che più di tutte in Italia incarna la cultura del caffè.

• Consente di costruire una rete di contatti con altri professionisti della filiera: produttori, torrefattori, baristi e importatori.

Il corso si terrà a Trieste, dal 10 al 15 novembre 2025, per una durata complessiva di sei giorni.

I posti sono limitati e le iscrizioni si chiuderanno al raggiungimento del numero massimo di partecipanti. Bloom Coffee School ha previsto un prezzo di lancio speciale per questa prima edizione.

Per iscrizioni e ulteriori dettagli è possibile contattare direttamente la scuola attraverso i canali ufficiali (email, telefono, sito web).

Un futuro da scrivere, chicco dopo chicco

Con questo nuovo modulo Q Grader, Bloom Coffee School conferma il proprio ruolo di pioniere nella formazione di settore.

Perché il valore del caffè non si esaurisce nella tazzina: vive nelle mani di chi lo coltiva, nei luoghi che lo custodiscono, nei palati che lo assaporano e negli occhi di chi sa riconoscerne la bellezza.

Andrea Bazzara: “Il Trieste Coffee Experts al di là delle aspettative”

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Andrea Bazzara il Trieste Coffee Experts

TRIESTE – La parola ad Andrea Bazzara, a commento della manifestazione Trieste Coffee Experts: un bilancio positivo per quest’ultima edizione che ha riunito i protagonisti della filiera caffeicola nella stessa città.

Il Trieste Coffee Experts si avvicina, come procede la programmazione?

Siamo estremamente soddisfatti del grande riscontro ottenuto finora dall’ottava edizione del Trieste Coffe Experts. Infatti, l’obiettivo principale, quello di “unire le forze”, in questa fase è già stato centrato: hanno confermato la loro presenza, in qualità di sponsor, grandi nomi, importanti ospiti, relatori d’eccezione e non solo, a rappresentare più di una dozzina di regioni italiane da nord a sud. Anche le principali associazioni di categoria hanno fornito un indiscutibile sostegno.

Che senso ha organizzare o partecipare a un evento come il vostro Summit, in un contesto economico così critico per il comparto?

Va compreso intanto che non a tutti la cosa possa interessare, qualcuno poi non è in condizione di supportarci, visto il difficile momento che attraversa il comparto, oppure semplicemente non la ritiene un’operazione utile.

Credo però che siano proprio questi momenti a dover spingere gli operatori a partecipare a eventi come il Trieste Coffee Experts, spazi di confronto in cui è possibile condividere criticità comuni e individuare soluzioni condivise.

Un obiettivo che quest’anno mira a dar forza e risalto in particolare al costante e duro impegno che una categoria come quella dei torrefattori esercita quotidianamente all’interno del nostro comparto.

Come può il comparto fare divulgazione in maniera attiva?

Oggi è fondamentale costruire un’alternativa concreta per raccontare la vera essenza del caffè italiano. Diverse volte, infatti, il nostro settore è stato bersaglio di trasmissioni televisive e contenuti mediatici che lo colpiscono in modo indiscriminato, offrendo una narrazione parziale e fuorviante.

Questo non solo ci amareggia, ma danneggia profondamente la percezione che il consumatore ha del nostro lavoro e di quello dei nostri collaboratori, i quali si impegnano ogni giorno con passione e competenza per valorizzare un comparto che rappresenta una delle eccellenze della nostra Penisola.

Cosa rende il vostro evento così attrattivo per aziende, sponsor e professionisti del mondo del caffè?

Credo che il segreto stia nella dedizione, con una preparazione lunga quasi due anni e un lavoro titanico di tutto il nostro team finalizzato a creare unione all’interno del comparto, ormai chi ha collaborato con noi è consapevole di ciò e i risultati si vedono (come riporta la tabella qui sotto).

In un paio di mesi abbiamo ottenuto lo stesso traguardo in termini di sponsor che in tutte le edizioni precedenti, portando il summit ad essere considerato da molti operatori del settore come “Il più importante evento B2B extra-fieristico sul caffè in Italia”. E qui approfitto dell’occasione per ringraziare con forza le associazioni, gli sponsor e le tante persone che ci hanno supportato e che supportano tutt’ora il nostro evento, poiché senza di loro nulla di questo sarebbe possibile.

Quali sono i principali obiettivi dell’ottava edizione?

Alla fine del Summit verrà realizzato un “Manifesto”, un documento formale che riassumerà gli obiettivi raggiunti durante l’edizione e che invieremo alle associazioni di settore e alle istituzioni, ai partecipanti dell’evento verrà inoltre consegnato del materiale da trasmettere alla propria clientela, agli stakeholder, ai media e alle istituzioni.

L’obiettivo è proprio quello di parlare con una voce sola, per dare anche apporto a iniziative come quelle del Conte Caballini di Sassoferrato, presidente del Consorzio di Tutela del Caffè Espresso Italiano Tradizionale, che da sempre si spende dedicando energie preziose e il proprio tempo affinché il rito del caffè diventi patrimonio dell’UNESCO.

In sintesi direi che la mission del nostro evento verte su tre punti essenziali:

1) Puntare i riflettori su un settore delle volte poco considerato. Attraverso il fare divulgazione, dovremmo cercare di ottenere visibilità sulla stampa e sulle emittenti nazionali. Per farlo dobbiamo necessariamente fare cultura e ragionare come sistema caffè, anche attraverso un coinvolgimento delle piccole realtà artigianali, che più delle altre fanno della cultura e della tradizione la propria cifra esistenziale.

2) Vogliamo cercare di raggiungere un’aggregazione sostanziale tra le diverse anime del settore, il comparto caffè deve far sentire la propria voce, ragionando come un’unica associazione, come spesso succede al di fuori dei nostri confini. Questa unione deve partire proprio dai torreffattori, che sono i principali ambasciatori del Made in Italy nel mondo.

3) Ognuno di noi, a seconda delle possibilità individuali, deve investire in cultura e comunicazione. Bisogna implementare i messaggi, i contenuti, i libri, i video, gli articoli, le iniziative e gli eventi capaci di raccontare il patrimonio tutto italiano dell’espresso.

Alcune novità pensate per la resilienza del comparto?

Se non vogliamo rischiare di essere solo “terreno di conquista”, dovremmo iniziare tutti a fare la nostra parte, perché lamentarsi non serve a niente. A tale proposito, all’interno delle nostre giornate sarà dedicato spazio a due nuovi format: Gli Stati Generali del Caffè, richiesti a gran voce all’interno del nostro summit alla fine della scorsa edizione e il Think Tank Torrefattori. Proprio l’inclusione di questa importantissima categoria rappresenta forse la più grande novità dell’evento, non è facile riuscire ad ampliarsi così tanto, siamo quindi felici di aver fatto questo passo con l’ottava edizione.

Andrea Bazzara il Trieste Coffee Experts