mercoledì 10 Aprile 2024
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È giusto far pagare il bicchiere d’acqua al bar? Ecco cosa dice la legge

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MILANO – Il bicchiere d’acqua gratis al bar va considerato un diritto del cliente? Oppure il barista ha il diritto di rifiutarlo, soprattutto se la richiesta giunge da chi non abbia consumato niente altro nel locale?

La materia è spinosa e poco chiara. Anche perché non esiste una legge che impone agli esercizi commerciali di somministrare dell’acqua gratuitamente ai clienti.

Bicchiere d’acqua: gratis oppure no?

La legislazione semplicemente chiede al bar di avere una fonte di acqua potabile nel locale e che rispetti alcune regole igieniche molto importanti. La mancata osservanza può comportare multe salate che arrivano sino a 6.000 euro.

Per osservare queste direttive la maggior parte dei bar ha deciso di installare dei depuratori per filtrare l’acqua del rubinetto; eliminando così batteri e odori, in modo che sia totalmente sicura quando viene servita.

Si tratta di un costo che i proprietari degli esercizi commerciali hanno il diritto di recuperare. Per questo motivo non è possibile imporre che il bicchiere d’acqua venga servito gratuitamente.

La scelta dunque è a discrezione del barista

Ci sono alcuni bar in cui, insieme al caffè, viene lasciato sul bancone anche un l’acqua fresca, e altri in cui viene chiesto al cliente di pagare 50 centesimi.

In quest’ultimo caso, secondo la legge, il prezzo deve essere indicato nel menù. Infine in diversi bar si è diffusa la tendenza a servire, quando è richiesto, dell’acqua minerale.

Sul tema si è pronunciato anche il Ministero delle Attività produttive con un decreto in cui ha indicato i formati delle bottigliette sotto il mezzo litro che possono essere distribuite nei bar e l’obbligo di servire una bottiglia sigillata quando viene esplicitamente richiesto dal cliente.

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