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Ivs Group, risultati solidi: fatturato a 434,4 mln (+6,2%) e utile netto a 23,2 mln (+19,1%)

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GRAN DUCATO DEL LUSSEMBURGO – Risultati solidi per Ivs Group. Con incrementi in cifra singola alta per fatturato consolidato ed Ebitda e utile netto in crescita del 19,1%. Il Consiglio di Amministrazione si è riunito ieri, 19 marzo 2019, sotto la presidenza di Paolo Covre. Per esaminare e approvare il progetto di bilancio al 31 dicembre 2018 (separato e consolidato), la relazione degli amministratori; la nota integrativa al bilancio e il bilancio di sostenibilità.

Ivs Group è leader italiano e secondo operatore in Europa nella gestione di distributori automatici e semiautomatici. Per la somministrazione di bevande calde, fredde e snack (vending).

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Dividendo ordinario di 30 centesimi

Alla luce dei positivi risultati conseguiti nel 2018, il consiglio ha deliberato di proporre all’assemblea il pagamento di un dividendo ordinario pari a Euro 30 centesimi per azione (+7,1% rispetto al 2017). Nonché l’autorizzazione di un piano di acquisto di azioni proprie, sino a un massimo di n. 1.000.000 di azioni. A un prezzo tra un massimo di Euro 20 e un minimo di Euro 1 per azione; tale autorizzazione avrà una durata fino a 60 mesi.

Il CdA, sentito il parere del Comitato Remunerazione, ha inoltre approvato alcuni adattamenti non di rilievo al Piano di incentivazione triennale 2019-2021 per il management

(già comunicato il 15 novembre 2018 e approvato dall’assemblea del 28 dicembre 2018) che prevede l’assegnazione di azioni della società fino a un massimo di n. 355.000 azioni (da precedenti 350.000). Da destinarsi alle figure chiave operative nel gruppo IVS (salite da 33 a 34 persone); tale variazione è a sua volta propedeutica anche alla presentazione della domanda di ammissione di quotazione delle azioni di IVS Group sul segmento Star del MTA di Borsa Italiana.

Il Consiglio ha dato mandato al Presidente di convocare l’Assemblea ordinaria nei termini di legge e dello Statuto

Per il giorno 14 maggio 2019, ore 11.00, presso la sede legale in 18 Rue de l’Eau L – 1449, Gran Ducato del Lussemburgo. Per deliberare su: approvazione del bilancio annuale al 31 dicembre 2018 e materie collegate, destinazione del risultato d’esercizio; poi piano di acquisto azioni proprie, rinnovo dell’incarico ai revisori dei conti.

Sintesi dei risultati al 31 dicembre 2018

  • Fatturato consolidato pari a Euro 434,4 milioni, in crescita del 6,2% rispetto al 2017;
  • EBITDA Euro 91,1 milioni, in aumento del 9,6% rispetto al 2017;
  • EBITDA Adjusted 1 Euro 93,4 milioni, +2,3%, con un’incidenza sul fatturato pari al 21,5%.
  • Utile netto di Gruppo pari a Euro 23,2 milioni dopo utili di terzi per Euro 1,4 milioni, +19,1% sul 2017.
  • Utile netto adjusted, pari a Euro 24,9 milioni dopo gli utili di terzi, per Euro 1,4 milioni.
  • Perfezionate inoltre 9 nuove acquisizioni in Italia e Francia, per un valore di circa Euro 14,6 milioni.

Andamento della gestione

Il fatturato consolidato del 2018 ammonta a Euro 434,4 milioni. (di cui Euro 395,9 milioni derivanti dall’attività caratteristica del vending). Con anche un incremento del 6,2% rispetto a Euro 409,1 milioni del 2017 (di cui Euro 377,4 milioni nel vending).

I ricavi complessivi aumentano del 7,2% in Italia

Mentre del 1,4% in Spagna, del 1,6% in Francia, del 6,1% in Svizzera. In aumento il fatturato della CGU Coin Service (+18,5% in totale; +3,8% nel business principale della moneta metallica). Principalmente a seguito dello start-up dell’attività IoT e digitale nella controllata Venpay.

Vendite nel vending

L’andamento delle vendite nel vending, a parità di perimetro e di giorni lavorativi, è pari a +2,2% complessivamente, con un +3,3% in Italia; -2,5% in Spagna, -0,7% in Francia e -15,3% in Svizzera. (poco significativo quindi, stante il volume ancora minimo in tale nazione).

In termini generali, si può osservare che sulle vendite in Italia hanno influito nella prima parte dell’anno alcuni eventi meteo sfavorevoli (chiusure attività per nevicate a Roma); in Spagna, invece, nella seconda parte dell’anno, si sono registrati forti riduzioni dei volumi presso alcuni grandi clienti industriali (es. settore automotive).

Il numero di erogazioni totali nel 2018 è stato pari a 834,3 milioni

Da 804,8 del 2017 (+3,7%). Come negli anni e nei trimestri precedenti, anche nell’ultima parte del 2018 IVS mostra un tasso di acquisizione complessivo di nuovi clienti superiore al churn rate. Il prezzo medio delle erogazioni è salito ad Euro 47,45 centesimi, da Euro 46,89 centesimi dell’analogo periodo 2017 (+1,2%).

Acquisizioni

Nel 2018 sono state inoltre perfezionate 9 acquisizioni, di cui 7 in Italia e 2 in Francia. Per un Enterprise Value complessivo di circa Euro 14,6 milioni. Con un contributo pro rata temporis al fatturato di circa Euro 5,6 milioni. Nel 2017 le acquisizioni erano state 16 (per un valore di Euro 37,1 milioni e 32,1 milioni di contributo al fatturato).

Ebitda reported consolidato in crescita del 9,6%

In aumento del 9,6% l’Ebitda reported consolidato rispetto al 2017. Salito da Euro 83,1 milioni a Euro 91,1 milioni. L’ebitda Adjusted consolidato sale del 2,3% rispetto al 2017, da Euro 91,2 milioni a Euro 93,4 milioni. Con un’incidenza sul fatturato del 21,5%.

Sull’incremento dell’EBITDA Adjusted, incidono, oltre all’andamento dei volumi delle vendite e i costi operativi, specifici fattori. Quali le minusvalenze meramente contabili realizzate sulle vendite in Italia e all’estero di distributori usati e i costi per l’avvio delle attività IoT nella divisione Coinservice. Per un importo (non ricompreso tra gli adjustments) pari a circa Euro 1 milione.

Utile netto e Utile Netto Adjusted

L’Utile netto di gruppo nel 2018 è invece pari a Euro 23,2 milioni (dopo utili di terzi per 1,4 milioni). In crescita quindi del 19,1% da Euro 19,5 milioni del 2017 (dopo utili di terzi per 1,4 milioni). Il risultato netto include alcuni costi e proventi considerati eccezionali per loro natura, per complessivi Euro 1,6 milioni (al netto dei relativi effetti fiscali); principalmente riconducibili alle acquisizioni effettuate.

L’Utile Netto Adjusted al netto delle voci straordinarie, è pari a Euro 24,9 milioni

(sempre dopo gli utili di terzi). Quindi in aumento del 1,5% da Euro 24,5 milioni. Influisce sull’utile netto l’aumento degli ammortamenti, da Euro 43,4 a Euro 46,1 milioni, in parte relativo a maggiori ammortamenti (+0,8 milioni) su componenti immateriali del prezzo pagato nelle acquisizioni (Euro 49,4 milioni il valore residuo della lista clienti, cresciuta nel solo 2018 di circa 9,4 milioni).

In base ai principi contabili e deducibili fiscalmente. Nel 2018 la riduzione dei benefici fiscali derivante dalle modifiche all’applicazione dell’ACE è stata in parte compensata dai maggiori ammortamenti. Deducibili ai fini fiscali, sui nuovi investimenti in apparecchiature e tecnologie avanzate. E che si esplicheranno nei prossimi 6-7 anni (incentivi Piano Industria 4.0).

Posizione finanziaria netta

La Posizione finanziaria netta è negativa per Euro 285,5 milioni, da Euro -254,1 milioni a fine 2017, dopo pagamenti nel periodo per investimenti netti pari a Euro 66,8 milioni, di cui circa Euro 49,0 milioni per investimenti tecnici netti, inclusi quelli relativi alle aziende acquisite e i pagamenti per investimenti fatti in periodi precedenti ed Euro 17,8 milioni per pagamenti su acquisizioni.

L’importo rilevante delle politiche di investimento è determinato da una complessiva accelerazione e dai pagamenti anticipati, funzionali a fare rientrare tali impieghi nei benefici del super e iper ammortamento, ma soprattutto dalla strategia commerciale di sostenere l’offerta mediante un mix di prodotti e servizi con un valore aggiunto crescente e superiore, in valori assoluti, alle medie del mercato; una strategia che è ritenuta coerente con uno scenario competitivo che presenta crescenti sfide ed interessanti opportunità di mercato.

Gestione operativa del capitale circolante

Quanto alle politiche di gestione operativa del capitale circolante, il 2018, a differenza del 2017, evidenzia un assorbimento di cassa netto per complessivi Euro 10,7 milioni (di cui circa Euro 2,2 milioni per riduzione debiti fornitori, 3,3 milioni aumento crediti commerciali, 3,4 milioni per aumento magazzino food, 0,9 milioni per aumento crediti IVA e Euro 1,5 milioni per aumento di altri crediti (trattamento contabile delle commissioni pagate su nuove linee di credito).

Si tratta di dinamiche contingenti, legate anche all’attività in segmenti di mercato e business in cui i il pagamento dei clienti è a termine e non in contanti (modalità prevalente per i distributori automatici), quali ad esempio nell’Ocs/Nespresso, nella la fornitura prodotto in location particolari (bordo treno, location speciali, ecc.) e nell’attività di revisione per conto di terzi e vendita di distributori automatici; tutte attività che implicano il formarsi di uno stock di circolante, oltre che profili di redditività mediamente inferiori al vending tipico.

Maggiore assorbimento di cassa per 4,4 milioni

I cambiamenti sopra menzionati del regime fiscale, pur evidenziando un leggero calo del tax-rate medio di competenza, hanno inoltre determinato un maggiore assorbimento di cassa per Euro 4,4 milioni, a causa del diverso andamento del pagamento degli acconti, saliti a Euro 8,0 milioni nel corso del 2018 da Euro 3,6 del 2017; tale dinamica si stabilizzerà con l’andare a regime degli effetti del calcolo degli ammortamenti ai fini fiscali (Industry 4.0).

Ai flussi di cassa di natura gestionale operativa si aggiungono uscite di Euro 10,5 milioni per dividendi (Euro 9.0 milioni nel 2017) e circa Euro 12,8 milioni per il pagamento della sanzione antitrust del 2016 (pagamento rate mensili terminato a marzo 2019).

Il gruppo ha Euro 13,6 milioni di crediti IVA e attività finanziarie per Euro 20,9 milioni (n. 2.130.024 azioni proprie rivenienti dalla redemption della business combination SPAC-IVS del 2012) non inclusi nel calcolo della posizione finanziaria netta.
Il rapporto Indebitamento Netto/EBITDA calcolato sulla base dei criteri di verifica dei covenant finanziari sui finanziamenti in essere (proforma considerando l’impatto delle acquisizioni del periodo) è inferiore a 3.

Altri fatti di rilievo ed operazioni poste in essere dopo il 31 dicembre 2018

Nel corso del 2018 IVS Group ha registrato complessivamente un aumento dei volumi nel vending, soprattutto nel segmento caffè/hot beverage; una variazione positiva, anche a perimetro costante, lieve ma sempre superiore rispetto all’andamento generale dei consumi registrato nel principale mercato del gruppo, prova dell’efficacia dell’azione commerciale e delle strategie di prodotto/servizio aziendali. Continua l’azione di sviluppo dall’accordo con Nespresso Italiana, anche attraverso le nuove partnership in Italia, che dal 2019 consolideranno una crescita dei volumi nel segmento OCS e in nuove nicchie di mercato.

Scenario incerto

Lo scenario economico generale resta comunque incerto, in linea con le variazioni del pil e delle ore lavorate nei diversi paesi dove il gruppo opera.

Nel corso del periodo ha inciso sui margini operativi aziendali l’aumento dei costi di posizionamento (ristorni), in particolare nei luoghi pubblici; la strategia del gruppo è quella di neutralizzare l’incremento dei ristorni attraverso l’aumento del prezzo medio delle consumazioni, ottenendo così un incremento dei margini unitari in valore assoluto.

In questo contesto competitivo sul mercato del vending sono in crescita le opportunità di aumentare le quote di mercato; e IVS Group ha già dimostrato di saper cogliere tali opportunità e migliorare la sua posizione, anche nei periodi caratterizzati da un contesto economico debole, come nel 2013-2015. IVS proseguirà pertanto il suo solido percorso di crescita, sia attraverso acquisizioni atte ad aumentare la densità territoriale, sia con una politica di investimenti funzionale a mantenere elevato il valore del servizio e sostenibile nel tempo la capacità di generare alti margini.

Acquisita Rêves de Café

Il 31 gennaio 2019 IVS France S.a.S. ha acquistato l’intera partecipazione di Rêves de Café, società attiva nel segmento vending Ocs, per una valutazione di Euro 0,5 milioni.
Il 15 febbraio 2019 IVS Group ha sottoscritto operazioni di copertura del rischio tassi di interesse su nuove line di credito, su un importo totale di Euro 120 milioni di cui Euro 50 milioni a partire dal 21 marzo 2019 e Euro 70 milioni da giugno 2020.

Il 28 febbraio 2019 IVS Group ha acquisito l’intero capitale di SDA-Società Distribuzione Automatica 2000 S.r.l. per un prezzo provvisorio di Euro 20,6 milioni pagati in cash e con n. 234.206 azioni proprie di IVS Group treasury shares. SDA-Società Distribuzione Automatica 2000 S.r.l. opera da oltre 50 anni nel settore vending in Italia ed è leader di mercato in Liguria, con un fatturato di circa Euro 13,2 milioni nel 2017.

Il 28 febbraio 2019 IVS Italia S.p.A. ha acquisito Roma Distribuzione 2003, attiva in Lazio, e già gestita con affitto d’azienda dal 1 gennaio, con un fatturato annuo di circa Euro 4 milioni e un valore provvisorio di Euro 4,9 milioni.

Collaborazione con Alibaba

Da febbraio 2019 IVS ha avviato una collaborazione con la società di pagamenti Alipay, del gruppo cinese Alibaba, atta a diffondere l’utilizzo di nuove applicazioni di pagamento sulla propria rete di distributori.

I numeri crescenti dei sistemi di interconnessione e di pagamento digitale sul network di distributori, frutto di una strategia e politica di investimenti di lungo termine, consentiranno l’avvio di campagne di direct marketing, anche in joint-venture con grandi operatori del food & beverage.

Il comunicato stampa è consultabile anche sul sito internet aziendale: www.ivsgroup.it o www.ivsgroup.lu / sezione investor relations. Sul sito internet è inoltre pubblicata la relazione al 31 dicembre 2018, che è altresì stata depositata presso la sede legale e presso Bourse de Luxembourg.

I risultati al 31 dicembre 2018 saranno presentati in Conference Call il 22 marzo 2019 alle ore 17.00 (CET); per partecipazione contattare investor.relations@ivtsitalia.com.

1 L’‘‘Ebitda Adjusted’’ è pari al risultato operativo incrementato degli ammortamenti, svalutazioni, costi non ricorrenti ed eccezionali per loro natura.

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