mercoledì 10 Aprile 2024
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Associazione museo del caffè di Trieste si riunisce per l’assemblea annuale: in primo piano il topic della creazione del Museo del caffè a Porto Vecchio

Al termine dell’assemblea ha avuto luogo, con una semplice cerimonia, l’atteso conferimento del titolo di socio onorario dell’associazione Museo del caffè a una delle personalità di maggior rilievo del comparto caffeicolo e, più ampiamente, della portualità e dell’intera economia triestina e internazionale: Roberto Pacorini

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TRIESTE – Si è tenuta nei giorni scorsi, nello storico Hotel Savoia Excelsior, l’annuale assemblea dei soci dell’associazione museo del caffè di Trieste, per l’esame delle attività svolte nell’anno sociale 2022-23, i programmi in preparazione, l’approvazione dei bilanci e altri adempimenti.

L’assemblea annuale dell’Associazione museo del caffè di Trieste

Il presidente Gianni Pistrini, in sede di resoconto, ha sottolineato come tutti gli impegni previsti per l’annata trascorsa siano stati portati a temine, citando in particolare, fra le davvero numerose altre azioni svolte, il significativo gemellaggio tra la AMDC e il grande Museu do Cafe di Santos e la mobilitazione a sostegno della candidatura all’Unesco del “Rito del caffè espresso italiano quale patrimonio immateriale dell’umanità” in collaborazione con il Club per l’Unesco di Udine e le maggiori realtà caffeicole triestine.

Per l’anno sociale entrante 2023-24, Pistrini ha rimarcato l’importanza della prosecuzione degli ormai tradizionali Cenacoli del caffè, un appuntamento culturale che riscontra un sempre maggiore successo di pubblico (si sono già svolti i primi incontri, con il giornalista e scrittore Roberto Curci e con il direttore di Ca’ Rezzonico-Museo del Settecento Veneziano Alberto Craievich, entrambi con il tutto esaurito; il prossimo sarà il 13 aprile con l’ex direttore de Il Piccolo Paolo Possamai su “L’impresa del caffè, fra i mercanti di Trieste e lo stabilimento Pedrocchi di Padova”, sempre all’Hotel Savoia Excelsior, alle ore 17.30).

Il Museo del Caffè a Porto Vecchio

Una speciale attenzione sarà rivolta poi, naturalmente, nel corso del 2023, al primario obiettivo sociale e fondamentale scopo istitutivo della stessa AMDC, ovvero l’attesa creazione, in accordo con le Istituzioni cittadine, di un Museo del Caffè degno di questo nome, dedicato alle molteplici testimonianze, oggetti, reperti e vicende che da secoli legano la nobile bevanda alla storia, cultura ed economia di questa città emporiale; la cui realizzazione, nell’area pubblica del Porto Vecchio e direttamente connesso al Museo Commerciale della Città, potrebbe concretizzarsi anche entro il corrente anno, secondo quanto dichiarato e auspicato dalle stesse autorità comunali competenti, in primis l’Assessore comunale alla Cultura Giorgio Rossi, puntando verosimilmente a diventare un forte attrattore di visitatori, turisti, studiosi e appassionati dell’argomento.

Al termine dell’assemblea ha avuto luogo, con una semplice cerimonia, l’atteso conferimento del titolo di socio onorario dell’associazione Museo del Caffè a una delle personalità di maggior rilievo del comparto caffeicolo e, più ampiamente, della portualità e dell’intera economia triestina e internazionale: Roberto Pacorini.

Roberto Pacorini, attuale presidente di quel Gruppo Pacorini che, sorto nel 1933, come Casa di Spedizioni, per opera del capostipite Bruno Pacorini, celebra quest’anno il 90° di attività. Roberto Pacorini ha via via ricoperto cariche di vertice in tutte le società del Gruppo, in Italia e all’estero, ma anche nel Comitato portuale di Trieste e nel Comitato di coordinamento degli utenti e degli operatori portuali; Raccomandatario marittimo e Spedizioniere doganale dal 1968, fu proprio con l’entrata in azienda di Roberto Pacorini che, a partire dagli anni ‘70, la società crebbe a livello nazionale e iniziò a espandersi all’estero fino ad assumere, con gli anni ’90, le caratteristiche di una vera e propria multinazionale con uffici e magazzini nei maggiori porti del mondo (in Europa, Asia, USA, Brasile).

E fu in quel contesto che, guardando a un necessario potenziamento delle strutture, Roberto Pacorini avviò, su sua diretta personale progettazione, la realizzazione, prima a Trieste e alcuni anni dopo a New Orleans (USA), dei primi e del tutto innovativi impianti automatizzati per la lavorazione del caffè verde denominati Silocaf; un’iniziativa di grandissimo rilievo se si considera che il Silocaf of New Orleans fin dalla sua apertura è stato il più grande silos al mondo per capacità di stoccaggio di caffè verde, eguagliato solo nel 2022 dal gemello di Vado Ligure, inaugurato nel settembre scorso nell’area retroportuale della cittadina in provincia di Savona e costruito sempre per volontà di Pacorini.

Impianti analoghi sono stati realizzati, con tecnologia e know-how Pacorini, nei maggiori paesi produttori di caffè verde (Brasile e Vietnam) e nei principali paesi consumatori in Europa, USA e Canada, motivo per cui il nome Silocaf, oltre che esempio di un ingegnoso made in Italy, è ormai sinonimo di eccellenza nel mercato del caffè verde a livello internazionale.

Con parole di vive congratulazioni per la sua luminosa carriera imprenditoriale e per i così rilevanti risultati ottenuti, a beneficio dell’intera economia cittadina e del nome di Trieste nel mondo, l’intero Direttivo della AMDC, con il presidente Pistrini affiancato dal “vice” Doriano Simonato e dalla segretaria Barbara Zlobec, ha consegnato a Roberto Pacorini il diploma di Socio Onorario.

Pacorini ringraziando, e osservando come “noi (il Gruppo Pacorini, n.d.r.) trattiamo molti prodotti, ma il caffè una volta che ti entra nelle vene non esce più !”, ha ricambiato con il dono di un cucchiaio di assaggio tecnico del caffè, appositamente creato per celebrare il 90° del Gruppo e riportante l’iscrizione “Gruppo Pacorini 1933 – 2023”.

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