mercoledì 03 Dicembre 2025
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Ima Group: nel 2022 il fatturato vola a 2 miliardi, export superiore all’86%

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ima alberto vacchi bc partners
Alberto Vacchi, Presidente Ima S.p.A

Ima Group, leader nella produzione di macchine automatiche per il confezionamento di prodotti farmaceutici, ha chiuso l’esercizio 2022 con ricavi consolidati a circa 2 miliardi di euro e una quota export superiore all’86%. Leggiamo di seguito la prima parte dell’articolo pubblicato sul quotidiano Il Resto del Carlino.

Ima Group chiude il 2022 con 2 miliardi di ricavi

MILANO – Fondata nel 1961, Ima è leader mondiale nella progettazione e produzione di macchine automatiche per il processo e il confezionamento di prodotti farmaceutici, cosmetici, alimentari, tè e caffè.

Una leadership acquisita grazie a investimenti significativi nella ricerca e sviluppo, alla capacità del Gruppo di internazionalizzarsi e conquistare nuovi mercati.

Ima ha chiuso l’esercizio 2022 con ricavi consolidati a circa 2 miliardi di euro e una quota export superiore all’86%.

Il Gruppo presieduto da Alberto Vacchi conta circa 6.900 dipendenti, di cui circa il 58% in Italia e il 42% nel resto del mondo, ed è presente in oltre 80 paesi, sostenuto da una rete commerciale composta di 30 filiali con servizi di vendita e assistenza in Italia, Francia, Svizzera, Regno Unito, Germania, Austria, Spagna, Polonia, Israele, Russia, Stati Uniti, India, Cina, Malesia, Thailandia e Brasile, uffici di rappresentanza in Europa centro-orientale e più di 140 agenzie.

Il Gruppo si avvale di 53 stabilimenti di produzione tra Italia, Germania, Francia, Svizzera, Spagna, Regno Unito, Stati Uniti, India, Malesia, Cina e Argentina.

MUMAC: il 21/05 apertura straordinaria per la Giornata internazionale dei musei

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Una domenica a MUMAC (immagine concessa)

BINASCO (Milano) – Domenica 21 maggio, dalle 15:00 alle 18:00, apertura straordinaria per tutti di MUMAC, Museo della macchina per caffè di Gruppo Cimbali, in occasione della Giornata internazionale dei musei di ICOM (International Council of Museums). Il museo, che raccoglie la più grande esposizione di permanente dedicata alla storia, al mondo e alla cultura delle macchine professionali per il caffè espresso, sarà aperto dalle 15:00 alle 18:00 per visite libere e gratuite, per tutti senza prenotazione.

MUMAC per la Giornata internazionale dei musei ICOM

Alle 16:00, invece, è previsto lo svelamento del restauro del murales esterno al museo dal titolo “Filiera del caffè e rito dell’espresso” a cui seguirà una speciale visita guidata gratuita (fino ad esaurimento posti) per scoprire l’unica e iconica storia delle macchine per caffè espresso professionali made in Italy.

Ogni anno dal 1977 ICOM organizza a livello mondiale la Giornata internazionale dei musei (International museum day – IMD), selezionando di volta in volta un argomento specifico. Tema di quest’anno “Musei, sostenibilità e benessere”, un topic di grande attualità che vuole sottolineare il ruolo che tutti i Musei svolgono nel modellare e realizzare futuri sostenibili grazie a programmi educativi, mostre, sensibilizzazione della comunità e ricerca. Per celebrare il tema di questa edizione, MUMAC pone l’accento sull’importanza dei musei come luoghi di benessere sociale e territoriale, oltre che culturali.

murales street art coffee cimbali
Il caffè protagonista della street art (immagine concessa)

Pertanto, è stato deciso di rinnovare l’opera muraria che circonda il museo, realizzata nel 2018-2019 in occasione della Design Week: ben 400 mq raffiguranti la filiera del caffè, a partire dalla piantagione, per arrivare, dopo fiori e chicchi, all’erogazione della bevanda in tazzina.

Un progetto culturale che ha permesso di coniugare l’espressività artistica con il rispetto del decoro urbano, favorendo la collaborazione con i giovani artisti della città, in sinergia con l’amministrazione locale che ha sostenuto il progetto

A tal proposito, il sindaco di Binasco dottoressa Liana Castaldo afferma: “Binasco è uno luogo d’insieme che racchiude vite, persone, storie ed altri luoghi che sono a loro volta microcosmi complessi; La Cimbali, con il suo museo MUMAC, è un luogo nel luogo, nel senso più completo ed emotivo del termine. MUMAC è bello o meglio è “il bello”: è un percorso che si apre con un murales, una forma di arte e di espressione che cambia il significato della recinzione: non più separazione ma piuttosto parte integrante di un progetto, segno di riconoscimento, elemento di condivisione tra il museo e il territorio.”

Un’opera che, voluta da Gruppo Cimbali, diventa bene di tutti, dimostrando il potenziale che la cultura può avere nel ridare vita e bellezza al territorio che la ospita.

cimbali binasco street art
La street art (immagine concessa)

“Sono felice di poter prendermi ancora cura di questo murales, progetto a cui tengo molto perché non solo realizzato nel luogo dove sono nato e cresciuto, ma anche perché la collaborazione avviata con Gruppo Cimbali nel 2018 per l’ideazione del progetto sulla filiera del caffè, ma anche perché ha dato il “la” alla mia carriera professionale come “artist designer” commenta Matteo Natale, artista del Collettivo 905Lab. “Credo che realtà come MUMAC siano perfetti esempi di come la cultura e l’arte possano generare valore e offrire possibilità nel territorio che le ospita, e questo progetto ne è un esempio.”

Il restauro del murales, che si estende lungo le due vie di accesso al museo, dà vita ad un visual storytelling ispirato alla filiera del caffè che, attraverso disegni e colori, intende comunicare emozioni e invitare il pubblico ad entrare per scoprire il museo e la sua storia.

La scheda sintetica di MUMAC – Museo della macchina per caffè di Gruppo Cimbali

Grazie alle collezioni Cimbali e Maltoni è la più grande esposizione permanente dedicata alla storia, al mondo e alla cultura delle macchine professionali per il caffè espresso; con più di 100 pezzi esposti all’interno dell’headquarter di Gruppo Cimbali situato a Binasco (Milano) racconta più di 100 anni di storia e di evoluzione di un intero settore del Made in Italy. Oltre alle macchine esposte, MUMAC è dotato di altri 250 pezzi a disposizione per rotazioni all’interno del museo o prestiti worldwide, di un fondo librario di cui fanno parte 1.300 volumi tematici e di un archivio con circa 25 mila documenti tra foto, brevetti, lettere, cataloghi e tutto il materiale necessario per ricostruire la storia della macchina per caffè espresso. MUMAC organizza inoltre, iniziative culturali ed educational dedicati a scuole, università e famiglie e, attraverso MUMAC Academy, corsi rivolti ai professionisti del settore e ai coffee lovers

Festa della mamma: in Italia nove su dieci preoccupate per il futuro e il rialzo dei cartellini dei prezzi

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Maternità festa della mamma
Maternità (foto pixabay)

MILANO – Festa della mamma 2023. E nove mamme su dieci in Italia sono preoccupate per il futuro, soprattutto (circa il 70%) dall’aumento dei prezzi. E, per far quadrare un bilancio famigliare sempre più magro, affinano le loro doti da equilibriste contabili, anche grazie al crescente utilizzo del web e dei social network.

Universo mamma, e ci sono anche le madri di guerra

È il quadro che emerge dall’ultima analisi dell’istituto di ricerca sociale e di marketing Eumetra per la Festa della mamma, che da anni monitora l’evoluzione dell’universo mamme, a supporto delle strategie di marketing e comunicazione delle Aziende che si rivolgono al target.

mamma mamme
Le preoccupazioni delle mamme nel 2023

Non solo la mamma

Un’osservazione che, a partire da quest’anno, estenderà il proprio campo di indagine, includendo anche l’ascolto degli altri membri della famiglia (papà e nonni), sempre più in prima linea nella cura di figli e nipoti. In occasione della Festa della Mamma 2023, Eumetra diffonde l’identikit della figura al centro di scelte di acquisto che incidono in profondità sui consumi del Paese.

La prima preoccupazione della mamma è l’economia

Il primo elemento che mette in luce la ricerca è una forte preoccupazione economica: pandemia, guerra, inflazione hanno più o meno direttamente eroso il potere d’acquisto delle famiglie e il 90% del campione, con picchi per chi ha figli in età prescolare, è angosciato per il futuro proprio e della propria famiglia.

Ne consegue un cambiamento importante nelle abitudini di consumo: dall’alimentare all’abbigliamento la parola chiave è “essenziale”, anche se le mamme sembrano generalmente disposte a spendere di più per i figli, concedendo loro qualche spesa superflua.

Aumenta inoltre l’attenzione e il ricorso alle promozioni e offerte: per il 54% del campione – era il 44% nell’epoca pre-pandemia – un elemento fondamentale. Sul fronte valoriale cresce l’attenzione alla trasparenza: è il principale requisito di scelta di marca per il 71% delle mamme.

Per una donna su due è inoltre molto importante la sostenibilità, anche se la maggioranza del campione crede che i prodotti green non dovrebbero costare più degli altri.

Ricerca della convenienza e di nuove opportunità, ma anche di vicinanza e fiducia verso i brand sono due elementi che spingono sempre più mamme nella galassia web.

Nell’ultimo anno il 95% delle intervistate ha effettuato acquisti online, soprattutto nel segmento abbigliamento. Magari per un auto regalo in occasione della Festa della mamma.

In forte crescita anche il ricorso alla seconda mano (22%), uno strumento che consente di risparmiare (57%), ma anche di mettere in pratica comportamenti sostenibili.

E se le piattaforme di distribuzione online restano il principale canale di acquisto, i social acquistano un ruolo sempre più centrale nell’orientamento delle scelte. Il 65% delle mamme ha dichiarato di aver cambiato opinione dopo aver letto contenuti sui social (sia in positivo che negativo) e addirittura il 69% ha acquistato un prodotto dopo averlo visto sui social. Ma quali social? E recensito da chi?

L’indagine mostra una crescita esponenziale di Tik Tok, il cui utilizzo è esploso del 129% rispetto all’anno precedente, contro il +14% di Facebook e il +23% di Instagram. Al di là dell’aspetto quantitativo, è il modo in cui viene usato lo strumento la vera novità.

I social vengono infatti percepiti e utilizzati sempre meno come un mero passatempo e sempre più come mezzi di informazione, con la componente informativa salita in un anno di 17 p.p. per FB, di 25 p.p. per Instagram, di 28 p.p. per Tik Tok.

E non è un caso se le mamme italiane vorrebbero poter contare su influencer sempre più qualificati, come medici, pediatri, esperti, capaci di offrire informazioni autorevoli e super partes: la loro importanza cresce di 15 p.p. rispetto allo scorso anno, mentre si conferma fondamentale il vecchio passaparola tra mamme.

Come a dire: cambiano gli strumenti, ma i punti di riferimento restano quelli di sempre, anche per la mamma.

Festa della mamma 2023
Fesra della mamma 2023

La scheda sintetica di Eumetra

Costituita nel 2015 da un pool di senior consultant, Eumetra estende il campo della conoscenza attraverso ricerche sociali e di marketing che realizza, a livello nazionale e internazionale, dalle sue sedi in Italia e Svizzera e attraverso il suo network di partner locali accuratamente selezionati in Europa e in oltre 100 paesi nel mondo.

Accuratezza, prospettiva, purezza ed empatia sono i valori in cui Eumetra crede e su cui basa la propria attività di ricerca e consulenza.

Eumetra è certificata ISO 9001:2015 e ha conseguito l’Attestazione di Qualità Assirm.

 

Consumi caffè negli Usa 2023: così giovani, afroamericani, asiatici e latinos spingono i consumi della bevanda

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consumi America
il logo Nca

MILANO – I consumi americani di caffè tengono, nonostante la crisi, grazie allo specialty, all’espresso e ai giovani, soprattutto non caucasici. Queste, in estrema sintesi, alcune delle conclusioni salienti del 2023 National Coffee Data Trends (Ncdt) – Specialty Coffee Report, edito dalla National Coffee Association of USA (Nca).

Il report raccoglie l’eredita dell’indagine annuale sui consumi americani condotta dalla Nca sin dal 1950. Dal 1993, esso comprende dati e informazioni con riguardo anche alle bevande a base di espresso (espresso-based beverages o EBBs).

In questi ultimi anni, il report ha assunto cadenza semestrale allo scopo di offrire un quadro ancora più frequentemente aggiornato sull’evolversi delle tendenze di mercato. Di fatto, il Ncdt fornisce la più lunga e completa serie storica di dati e statistiche sulle abitudini di consumo degli americani, per quanto riguarda il caffè e le bevande a base caffè.

Il più recente report si basa su un’indagine condotta, a gennaio 2023, su un campione significativo della popolazione adulta statunitense di 1.500 persone circa.

I consumi americani rimangono resilienti, nonostante la crisi e le dinamiche inflazionistiche. Dalle risposte del campione emerge infatti che quasi i due terzi degli intervistati (65%) hanno bevuto caffè il giorno precedente.

Il dato è in lieve flessione rispetto alla precedente indagine, realizzata a luglio del 2022 (66%). È interessante osservare che ben il 41% dei consumatori del giorno precedente (42% nel luglio dell’anno scorso) risponde di avere consumato caffè specialty, contro un 33% (stabile) che dichiara di avere bevuto “caffè tradizionale” – non specialty.

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Papa Francesco beve Caffè Stagnitta di Palermo e ringrazia con una lettera

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stagnitta papa
La lettera del Papa (immagine presa da Repubblica)

PALERMO – Le miscele della torrefazione Stagnitta dal centro di Palermo sono giunte fino al Vaticano. Papa Francesco ha ampliamente apprezzato i prodotti dell’azienda e ha desiderato ringraziare Rosario Marchese, proprietario della storica torrefazione, con una lettera. Considerando che i ringraziamenti provengono dal Santo Padre stesso, la gioia di Marchese risulta incontenibile.

Il riconoscimento del Papa a Caffè Stagnitta

Questa però non è certo il primo riconoscimento che va alla torrefazione Stagnitta. L’anno scorso, il Financial Times ha inserito, per la sorpresa di molti, l’azienda con sede a Palermo, situata alla Discesa dei Giudici, appena fuori Piazza Bellini, nell’elenco delle migliori caffetterie indipendenti al mondo.

Giovanni Stagnitta fondò l’azienda omonima nel 1922 e in poco tempo divenne un marchio di riferimento per i palermitani. Oltre alle miscele per moka e caffettiere, la Ideal Stagnitta Caffè produce infatti numerose tipologie di cialde e capsule compatibili.

Luigi Gubitosi, ex a.d. Tim, entra nelle holding di Lavazza come amministratore di Ago insieme a Pietro Buzzi

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LA FAMIGLIA LAVAZZA Da sinistra, Giuseppe, Alberto, presidente del gruppo, Francesca, Marco e Antonella
Da sinistra, Giuseppe, presidente del Gruppo, Alberto, Francesca, Marco e Antonella

Dalle telco ai caffè. Luigi Gubitosi, ex amministratore delegato di Tim, assume il suo primo nuovo incarico societario in Lavazza al fianco di Pietro Buzzi, amministratore delegato della quotata Buzzi Unicem. Leggiamo di seguito la prima parte dell’articolo pubblicato sul portale d’informazioni Affari Italiani.

Luigi Gubitosi entra in Ago

TORINO – Negli scorsi giorni, a Torino, Alberto Lavazza (in qualità di presidente del consiglio dei accomandatari della Alberto Lavazza & C Società in accomandita) e il nipote Giuseppe (anch’esso in qualità di presidente ma per la Emilio Lavazza & C Sapa), davanti al notaio Giovanna Ioli, hanno costituito con un capitale di 30 mila euro equamente suddiviso, la Ago srl. Oggetto della nuova creatura è “l’attività di acquisto e di gestione della partecipazione nella Finlav”.

Questa è la cassaforte con cui i due rami dei Lavazza controllano, in misura paritaria fra le due accomandite, l’omonimo gruppo del caffè tramite la principale controllata, la Luigi Lavazza spa.

E come amministratori della neonata Ago, sono stati nominati, appunto, Gubitosi e Buzzi. E contestualmente la newco ha autorizzato i due amministratori ad acquistare due azioni (una per ciascuno) Finlav dalla Ago, unico asset di una società semplice cessata poche settimane fa.

Per leggere la notizia completa basta cliccare qui

Marr: ricavi del 1° trimestre a 426,6 mln, in crescita rispetto ai 325,8 milioni del 2022

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Il Gruppo Marr (foto dal sito aziendale)
Il Gruppo Marr (foto dal sito aziendale)

RIMINI – Il Consiglio di amministrazione di Marr S.p.A. (Milano: MARR.MI), società leader in Italia nella commercializzazione e distribuzione al foodservice di prodotti alimentari e non- food, ha approvato il resoconto intermedio di gestione al 31 marzo 2023.

Principali risultati consolidati del primo trimestre 2023

Il primo trimestre 2023 si chiude con ricavi totali consolidati a 426,6 milioni di euro, in crescita rispetto ai 325,8 milioni del pari periodo 2022, dato quest’ultimo che nella prima parte del trimestre aveva ancora risentito dell’andamento della curva dei contagi; nel primo trimestre 2019 (ante pandemia) i ricavi totali consolidati erano stati pari a 333,4 milioni di euro.

L’andamento dei ricavi del primo trimestre 2023 ha risentito delle dinamiche inflative tutt’ora in atto nel settore del foodservice e che si sono manifestate in modo più accentuato a partire dal secondo trimestre 2022

Da rilevare che i ricavi totali consolidati degli ultimi 12 mesi nel periodo 1 aprile 2022 – 31 marzo 2023 e quindi in assenza di impatti da pandemia hanno superato la soglia dei 2 miliardi di euro attestandosi a 2.031,3 milioni di euro.

In miglioramento la redditività operativa con il margine operativo lordo (Ebitda) consolidato del primo trimestre 2023 che è pari a 14,8 milioni di euro rispetto ai 5,1 milioni del 2022; nel primo trimestre 2019 l’Ebitda era stato di 17,3 milioni di euro.

L’Ebit di periodo è pari a 6,2 milioni di euro e si confronta con i -2,5 milioni del primo trimestre 2022 (10,7 milioni di euro nel 1 trimestre 2019).

Alla fine dei primi tre mesi del 2023 l’utile netto, che risente di maggiori oneri finanziari netti per effetto dell’aumento del costo del denaro a partire dalla seconda metà del 2022, si attesta a 1,5 milioni di euro e si confronta con una perdita per 2,9 milioni del primo trimestre 2022.

Il Capitale circolante netto commerciale al 31 marzo 2023 è pari a 233,5 milioni di euro e il suo incremento rispetto ai 216,4 milioni della fine del primo trimestre 2022 è correlato all’aumento dei ricavi

L’indebitamento finanziario netto al 31 marzo 2023 è di 270,6 milioni di euro e si confronta con i 199,7 milioni alla fine del primo trimestre 2022 e i 217,6 milioni al 31 dicembre 2022 (141,4 milioni al 31 dicembre 2021). Al 31 marzo 2019 l’indebitamento finanziario netto era stato di 227,0 milioni di euro.

Al netto degli effetti dell’applicazione del principio contabile IFRS 16 la Posizione finanziaria netta (PFN) alla fine del primo trimestre 2023 è di 192,3 milioni di euro e si confronta con 127,3 milioni del 31 marzo 2022. Al 31 marzo 2019 la PFN al netto degli effetti dell’IFRS 16 era stata di 169,4 milioni di Euro.

Il Patrimonio netto consolidato al 31 marzo 2023 è pari a 341,1 milioni di euro (346,6 milioni alla fine del primo trimestre 2022) ed include una Riserva sovraprezzo azioni per 6,0 milioni di euro relativa all’acquisto, a partire dalla fine di maggio 2022, di 516.110 azioni proprie ad un prezzo medio di 12,16 Euro e pari allo 0,78% del Capitale Sociale.

Risultati per segmento di attività del primo trimestre 2023

 Le vendite del Gruppo Marr nei primi tre mesi del 2023 hanno raggiunto i 420,0 milioni di euro e si confrontano con i 321,7 milioni del pari periodo 2022 e i 329,3 milioni di quello ante pandemia del 2019.

Le vendite ai clienti della ristorazione (categorie dello Street Market e National Account) del primo trimestre 2023 sono pari 373,0 milioni di Euro e nel confronto con i 268,1 milioni del 2022 (+39,1%) beneficiano per circa 2,4 milioni del contributo della società Frigor Carni S.r.l., consolidata dal 1 aprile 2022.

L’incremento delle vendite alla ristorazione rispetto al primo trimestre 2022 rappresenta un’ulteriore sovra-performance rispetto all’andamento del Mercato di riferimento.

In base alle rilevazioni dell’Ufficio studi di Confcommercio (Congiuntura n. 4, aprile 2023) i consumi a quantità, esclusa quindi la componente inflativa, della voce “Alberghi, pasti e consumazioni fuori casa” in Italia nei primi tre mesi del 2023 sono cresciuti del +9,7% rispetto al pari periodo 2022.

Le vendite ai clienti della categoria dei “Wholesale” (per la quasi totalità di prodotto ittico congelato a grossisti) nel primo trimestre 2023 sono pari a 47,0 milioni di euro e nel confronto con i 53,6 milioni del pari periodo 2022 hanno risentito di quella temporanea indisponibilità di prodotto ittico di cattura che ha caratterizzato la seconda parte dell’esercizio 2022 e anche i primi mesi del 2023.

Eventi successivi alla chiusura del primo trimestre 2023

 In data 28 aprile 2023 l’Assemblea degli Azionisti ha deliberato la distribuzione di un dividendo lordo di 0,38 Euro per azione con “stacco cedola” (n.18) il 22 maggio 2023, record date il 23 maggio e pagamento il 24 maggio. L’Utile non distribuito, la cui entità sarà determinata in funzione delle azioni proprie in portafoglio alla data di stacco della cedola, verrà accantonato a Riserva Straordinaria.

Alla data odierna Marr detiene in portafoglio complessive n. 557.210 azioni proprie pari allo 0,84% del capitale sociale.

L’Assemblea degli Azionisti del 28 aprile 2023, in relazione alla scadenza degli organi sociali, ha deliberato la nomina del Consiglio di amministrazione (il cui numero è stato confermato in 7 membri con Andrea Foschi presidente) e del Collegio Sindacale che resteranno in carica per tre esercizi sociali e quindi fino all’Assemblea che sarà chiamata ad approvare il bilancio dell’esercizio 2025

L’Assemblea degli Azionisti ha inoltre revocato, per la parte non eseguita, l’autorizzazione all’acquisto, all’alienazione e alla disposizione di azioni proprie della Società concessa con delibera dell’Assemblea in data 28 aprile 2022 e contestualmente ha approvato una nuova autorizzazione all’acquisto, all’alienazione e alla disposizione di azioni proprie della Società secondo i termini e le condizioni previsti nella proposta deliberativa approvata dal Consiglio di Amministrazione in data 14 marzo 2023 e illustrati nella relazione disponibile sul sito internet della Società all’indirizzo sezione governance/assemblee cliccando qui.

Il Consiglio di amministrazione di Marr S.p.A. tenutosi al termine dell’Assemblea ha: i) confermato amministratore delegato Francesco Ospitali; ii) valutato il possesso dei requisiti di indipendenza previsti dalla legge e dal Codice di Corporate Governance delle società quotate per gli amministratori: Giampiero Bergami, Andrea Foschi, Alessandro Nova e Rossella Schiavini; ii) preso atto della valutazione di indipendenza espressa dal Collegio Sindacale per i suoi componenti; iii) istituito il Comitato Controllo e Rischi, composto da soli Amministratori Indipendenti ed in particolare da Giampiero Bergami e Rossella Schiavini.

Evoluzione prevedibile della gestione

 L’andamento delle vendite ai clienti della ristorazione nel mese di aprile è coerente con gli obiettivi di crescita per l’esercizio 2023 e conferma il progressivo recupero di marginalità già evidenziatosi anche nel corso del primo trimestre 2023. I risultati del mese di aprile sono stati conseguiti in un contesto di consumi alimentari fuori casa che ha beneficiato anche del positivo andamento del turismo sia estero che domestico, in occasione delle festività pasquali e dei “ponti” di fine mese.

Per quel che concerne le vendite dei prodotti ittici congelati ai clienti del Wholesale, alla luce delle recenti campagne di pesca è atteso che, dopo l’indisponibilità di prodotto ittico che ha caratterizzato la seconda parte del 2022 e questi primi mesi del 2023, vi sia un recupero nei prossimi mesi

Per quanto attiene i mercati di approvvigionamento è atteso che i prezzi dei prodotti alimentari nei prossimi mesi possano entrare in una fase di stabilizzazione, con possibili fenomeni di trading down dei consumi fuori casa differenti per categoria di clientela; d’altro canto, il mercato premia la proposta di prodotti e servizi innovativi, in cui Marr continua a investire le proprie energie con iniziative mirate.

L’intera organizzazione è inoltre coinvolta su politiche volte al recupero di redditività operativa, lungo un percorso che, in termini di contesto di mercato, gestione del primo margine e controllo dei costi, è previsto che, anche sulla base dell’andamento dei primi quattro mesi, consentirà il riapprossimarsi già nell’anno in corso ai livelli in valore assoluto di margine operativo lordo ante pandemia.

Si conferma inoltre forte l’attenzione dell’organizzazione sul controllo dei livelli di assorbimento di capitale circolante al fine di attenuare il costo per il suo finanziamento.

Turismo, Fipe: “Diminuisce in Italia il numero di imprese che dichiarano fallimento”

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Una diminuzione del numero delle imprese fallite (immagine concessa)

ROMA – Continua la ripresa del settore turistico e ricettivo in Italia. Sono state 163 le imprese che nel primo trimestre 2023 hanno dichiarato fallimento contro le 221 del 2022 e le 227 nel 2021. Una testimonianza, questa, della significativa ripresa del mercato negli ultimi mesi, dopo tre anni particolarmente difficili che hanno provocato, tra le altre difficoltà, un aumento del numero delle imprese fallite.

Fipe registra la ripresa del settore turistico in Italia

A renderlo noto è il Centro Studi di Fipe-Confcommercio, la Federazione italiana pubblici esercizi, che ha realizzato un’indagine sull’andamento delle imprese del comparto durante i primi tre mesi del 2023, sulla base dei dati diffusi dall’Istat.

Secondo gli analisti Fipe, si può parlare di un segnale positivo, che ci riporta su numeri più contenuti rispetto a quelli registrati negli anni precedenti. Nello specifico, se confrontiamo il primo trimestre dell’anno in corso con lo stesso periodo del 2021, la contrazione dei fallimenti è stata del 26,6%. I numeri rispecchiano il trend rilevato dall’Istat che, in generale, ha registrato una crescita congiunturale destagionalizzata delle imprese del 3,8%.

A trainare l’aumento, secondo l’Istituto Nazionale di Statistica, è stato proprio il comparto dei servizi, con la ristorazione che insieme ai servizi di alloggio ha guadagnato l’11,5%.

Starbucks apre a Genova la prima caffetteria in Liguria, la numero 26 in Italia (38 entro fine anno su oltre 33.000 nel mondo)

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starbucks genova caffetterie
L'esterno del nuovo Starbucks a Genova (immagine concessa)

GENOVA – Nuova apertura, nuova regione. Starbucks prosegue il suo percorso di crescita in Italia con l’inaugurazione del 26° store, il primo in Liguria, in via Porta degli Archi a Genova. Dall’inaugurazione del primo negozio in Italia a fine del 2018 in collaborazione con Percassi, partner esclusivo del brand in Italia, Starbucks si è sempre relazionata con ogni regione portando grande rispetto nei confronti del territorio e della tradizione food&beverage italiana. L’azienda americana ha creato, dal 2018, circa 450 nuovi posti di lavoro e offerto corsi di formazione per valorizzare le proprie risorse.

Starbucks arriva a Genova

Il nuovo locale è immerso nella splendida cornice del centro storico di Genova, a due passi dalla Chiesa di Santo Stefano. Un design floreale e luminoso, in armonia con l’architettura circostante e il paesaggio urbano, accoglie cittadini e turisti in un angolo di relax a misura di snack. Con una sala interna che offre 36 posti a sedere e un ampio dehors di ca. 60 mq, il locale è adatto per un pasto in compagnia o una breve pausa golosa.

Un menù da acquolina in bocca tenterà i curiosi e i clienti più fedeli. Lo store propone l’assortimento completo di specialità dolci e salate, comprese insalate, bagel e dolci da forno. L’offerta beverage comprende, oltre alle bevande più celebri, anche le ultime novità di casa Starbucks: la nuova linea Oleato con puro olio extravergine di oliva e i prodotti della nuova Campagna Summer con le bevande Refresha Drink e i Frappuccino blended beverage di stagione.

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L’interno dello store (immagine concessa)

Vincenzo Catrambone, general manager di Starbucks Italia, ha commentato: “Siamo entusiasti di aprire il nostro primo negozio in Liguria e orgogliosi di poter finalmente dire che da oggi Starbucks è presente anche in questa incantevole regione. Genova è una città bellissima e rappresenta un passo importante nel nostro piano di crescita avviato nel 2018, che raggiungerà in totale 36 store entro la fine dell’anno”.

L’impegno dell’azienda continua in una nuova regione italiana, la Liguria, ma proseguirà in altri luoghi nevralgici della Penisola: stay tuned.

Indirizzo: via Porta degli Archi 6, Genova Orari: lunedì-domenica dalle 7.00 alle 20.00

La scheda sintetica di Starbucks Coffee Company

Dal 1971, Starbucks Coffee Company è impegnata nell’approvvigionamento etico e nella torrefazione di caffè Arabica di alta qualità. Con oltre 33.000 negozi in tutto il mondo, oggi Starbucks è il primo torrefattore e rivenditore di specialità caffearie al mondo. Grazie al nostro impegno costante per l’eccellenza e i nostri valori, portiamo l’unicità della Starbucks Experience nella vita di tutti i nostri clienti attraverso ogni singolo caffè.

La scheda sintetica di Percassi

Percassi è una società le cui attività comprendono lo sviluppo e la gestione di reti commerciali in franchising di importanti marchi (come Gucci, Armani Exchange, Saint Laurent, Nike, Jordan, Victoria’s Secret, Bath&Body Works, LEGO, Garmin in ambito fashion-beauty e consumer, e Starbucks nel food). Percassi è anche attivo nella gestione di brand propri (KIKO Milano, Womo e Bullfrog nel settore della cosmetica, DMAIL, Atalanta in ambito sportivo, Da30Polenta nel food).

Nel settore della ristorazione Percassi gestisce inoltre, in partnership con il Gruppo Cremonini, i brand Wagamama, Casa Maioli e Caio Antica Pinza Romana. Percassi opera anche in ambito real estate per la realizzazione di importanti progetti immobiliari nel settore commerciale e direzionale. Per ulteriori informazioni basta cliccare qui.

Chiusa torrefazione nel Sassarese per lavorazione irregolare del caffè: sanzione di 2000 euro per il titolare

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mercati del caffè dazi prezzi futures del caffè Rabobank StoneX
Chicchi di caffè tostato (credits: Alexa from Pixabay)

I carabinieri del Nucleo antisofisticazioni e sanità hanno sospeso una torrefazione in provincia di Sassari. Durante il primo controllo, l’azienda è risultatata non conforme nelle procedure di gestione legati alla lavorazione del caffè. Dopo l’ispezione, il titolare ha ricevuto sanzioni amministrative per circa duemila euro. Leggiamo di seguito la prima parte dell’articolo pubblicato sul portale d’informazione Sassari Oggi.

La chiusura della torrefazione in provincia di Sassari

SASSARI – I controlli del Nas dei carabinieri sulla filiera alimentare hanno portato alla chiusura di una torrefazione in provincia di Sassari. Il provvedimento arriva in seguito alla scoperta di alcune irregolarità e solo quando saranno risolte l’azienda potrà riprendere la lavorazione del caffè. I carabinieri del Nucleo antisofisticazioni e sanità di Sassari, in collaborazione col personale Asl hanno sospeso uno stabilimento di produzione operante nel settore della torrefazione del caffè. Ma anche un agriturismo nell’Oristanese.

Durante il primo controllo, sono risultate non conformi nelle procedure di gestione dei rischi legati alla lavorazione del caffè. Come la caramellizzazione degli zuccheri e la carbonizzazione della cellulosa, che conferiscono al chicco il suo colore e aroma tipici. Inoltre, i carabinieri hanno rilevato carenze nelle certificazioni di sicurezza relative all’impianto di emissione dei fumi e al serbatoio interrato di combustibili.

Dopo l’ispezione, il titolare ha ricevuto sanzioni amministrative per circa duemila. Le autorità sanitarie hanno disposto la chiusura immediata dell’attività di lavorazione del caffè fino alla risoluzione delle irregolarità riscontrate.

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