lunedì 01 Dicembre 2025
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L’impatto digitale nei bar e ristoranti, Fipe: “Il 65,5% delle persone sceglie un locale in base alle recensioni online”

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Da sinistra: Matteo Musacci, vicepresidente Fipe-Confcommercio, Alfonso Iannotta, marketing director di Roadhouse, Pietro Caprara, head of digital business Metrp Italia, Enrico Derflingher, presidente Euro-Toques International e il direttore di Italia a Tavola, Alberto Lupini (immagine concessa)

MILANO – Continuano i talk di Fipe-Confcommercio. Lunedì 16, la quarta giornata di Host, ha visto sul palco di Fipe la tavola rotonda “La sfida digitale per bar e ristoranti: come cambia la gestione delle imprese”. Fulcro del dibattito la trasformazione digitale che sta avendo un forte impatto anche sul settore dei pubblici esercizi: secondo la Federazione, se nel 2019 solo il 24% delle aziende prevedeva la possibilità di consegna a domicilio grazie alle piattaforme di food delivery, con la pandemia questo dato è cresciuto di un ulteriore 20%.

La stessa tendenza si è verificata per l’utilizzo dei pagamenti digitali, cresciuto dal 33% al 47% durante l’emergenza da Covid-19.

Qual è oggi il grado di adozione delle tecnologie digitali nel settore dei pubblici esercizi? Come la digitalizzazione inciderà sul futuro del settore? Sono questi gli interrogativi che hanno fatto da sfondo al dibattito.

Il talk Fipe “La sfida digitale per bar e ristoranti: come cambia la gestione delle imprese”

All’iniziativa, coordinata dal direttore di Italia a Tavola, Alberto Lupini, hanno partecipato Pietro Caprara (head of digital business Metro Italia), Enrico Derflingher (presidente Euro-Toques International), Matteo Musacci (vicepresidente Fipe-Confcommercio) e Alfonso Iannotta (marketing director di Roadhouse).

La discussione ha affrontato le tematiche della transizione digitale all’interno delle aziende della ristorazione: un processo che ha assistito a una forte accelerazione con l’avvento della pandemia spingendo bar e ristoranti a ricorrere velocemente agli strumenti digitali per ridefinire nuovi modelli di servizio per rispondere ai cambiamenti della domanda.

Un’altra evidenza riguarda l’introduzione dei sistemi di prenotazione online, oggi assai diffusi tra le imprese. Uno strumento che agevola sia i ristoratori, che possono gestire più facilmente l’agenda, sia i clienti, e che è funzionale al contrasto del cosiddetto no-show, ossia di clienti che prenotano e non si presentano.

Un fenomeno in crescita che i ristoranti provano ad arginare chiedendo la carta di credito o addirittura una caparra a garanzia al momento della prenotazione (in genere il 10% del totale) con una penale in caso di mancata presentazione al tavolo.

Ma c’è di più: se la digitalizzazione sta profondamente modificando i processi interni alle attività, allo stesso modo sta trasformando l’esperienza del cliente.

A testimoniarlo è il ricorso sempre più considerevole alle piattaforme di recensioni: secondo un’indagine interna, infatti, il 65,5% delle persone orienta la propria scelta sulla base dei commenti online dei clienti.

Tra queste piattaforme, la più utilizzata è Tripadvisor (55% del campione), seguita da Google (54,2%) e da TheFork (45,2%).

Oltre alla ricerca, la digitalizzazione dell’esperienza del cliente coinvolge anche la funzione di condivisione: secondo i dati Fipe, infatti, il 69,3% dei clienti pubblica la foto dei piatti che consuma al ristorante sui propri profili social.

Un fenomeno che ha un forte impatto sull’immagine e sulla reputazione delle attività, che non è più veicolata solamente dai gestori dell’esercizio, ma che oggi è sempre più costruita e filtrata dal giudizio del cliente.

“La transizione digitale che osserviamo oggi in tutte le sfere della società ha avuto un impatto molto forte sul settore della ristorazione”, ha commentato Matteo Musacci, vicepresidente di Fipe-Confcommercio. “I grandi avvenimenti degli ultimi anni, su tutti la pandemia, hanno accelerato questo passaggio, costringendo le aziende a rinnovarsi per necessità, con il conseguente rischio di affrontare una trasformazione affrettata o incompleta”.

“Con questo incontro – ha spiegato Musacci  “abbiamo voluto fermarci a ragionare sull’entità e l’impatto a lungo termine di questi cambiamenti, che necessitano di una nuova consapevolezza riguardo l’applicazione delle tecnologie digitali, dall’adozione dei software al rapporto con i nuovi attori del settore, come le aziende di delivery e le piattaforme di recensioni e booking online”.

“Serve dunque inquadrare i nuovi modelli di business che si stanno delineando, perché il modo migliore per beneficiare delle innovazioni è saperle governare appieno” ha concluso il vice-presidente.

The Wlags Battle 2023: tra i campioni del mondo gli italiani Salvatore Riunno e Michele Zhonghua Hu

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I campioni mondiali di questa quarta edizione di The Wlags Battle 2023 (immagine concessa)

MILANO – Domenica 15 ottobre si è svolto il campionato nazionale del circuito Latte art grading system, che ha visto 14 latte artisti italiani sfidarsi sui pattern del disciplinare Lags per aggiudicarsi la vittoria e passare così al campionato mondiale di lunedì 16 ottobre. I competitor, vincitori delle quattro tappe di selezione nazionale, si sono sfidati sui livelli verde, rosso nero e oro, mettendo in gioco tutte le loro abilità per vincere il titolo di campioni italiani.

Il campionato nazionale Latte art grading system

Solo quattro di loro si sono aggiudicati la vittoria, uno per ciascun livello in gara: Giuseppe D’Arco per il livello verde, Salvatore Riunno sul livello rosso, Carmela Maresca sul livello nero e Michele Zhonghua Hu sul livello oro.

Lunedì 16 ottobre i quattro campioni nazionali, insieme ai campioni nazionali di altri otto Paesi del mondo, Slovenia, Porto Rico, Cile, Perù, Spagna, Colombia, Vietnam e Thailandia, hanno giocato il Campionato Mondiale del sistema Latte art grading system, The Wlags Battle 2023, che si è svolto a Milano presso la Fiera Host in una grandiosa e imponente arena.

Sono state quindi moltissime le nazioni in gara, 9 per l’esattezza e 24 i campioni e professionisti della disciplina della latte art, provenienti da tante parti del mondo, che si sono sfidati sui pattern richiesti dal circuito Lags mettendo in pratica tutta la loro abilità.

E così il 15 e il 16 ottobre 2023 Host ha ospitato prima la nazionale italiana The Lags Battle e successivamente la quarta edizione della The World Lags Battle e tutti i latte artisti provenienti dall’Italia, dalla Slovenia, dal Porto Rico, dal Cile, dal Perù e ancora dalla Spagna, dal Vietnam, dalla Colombia e dalla Thailandia.

Due giorni entusiasmanti e ricchi di suspense, professionalità ma anche di divertimento, al termine dei quali i giudici internazionali del circuito Latte Art Grading System, rispettivamente Simone Cattani, Nicola Manzo, Francesco Masala, Abdelaziz Qaissouni, Maurizio Boi, Ignazio Trovato, Aleš Gorenc, Renata Kocevar, Toni Matas e Abdulmohsen Abdulaziz Aljaser – provenienti da Italia, Marocco, Svizzera, Perù, Slovenia e Kuwait – hanno decretato i campioni mondiali di questa quarta edizione della The Wlags Battle 2023.

I campioni mondiali

Sul livello verde il campione mondiale attualmente in carica è Matias Felipe Faundez Faundz dal Cile, per il livello rosso si è classificata l’Italia con Salvatore Riunno, sul livello nero il vincitore è Jorge Figueroa dal Porto Rico, e infine sul livello oro il campione è l’italiano Michele Zhonghua Hu, che ha confermato la vittoria nazionale italiana portandosi a casa anche quella mondiale.

Insomma, due giornate davvero cariche di emozioni, impegno, professionalità e agonismo. Adesso è ora di programmare le nuove tappe di selezione nazionale 2024 in vista della The Wlags Battle 2024.

Il Villaggio del caffè a Host si conclude con i vincitori del Gran premio della caffetteria italiana e del circuito Wlags

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Il palco del Villaggio del caffè (immagine concessa)

MILANO – Il Villaggio del caffè, situato nel vivace Padiglione 22 durante l’epica 43° edizione di Host 2023, ha concluso il suo percorso in maniera spettacolarmente entusiasmante. Questi cinque giorni hanno segnato un’impetuosa ondata di eventi che hanno costantemente attratto un pubblico affollato, catturando l’essenza stessa del caffè nella sua totalità.

Questa edizione, senza dubbio eccezionale, è stata caratterizzata da una serie di competizioni di fama nazionale ed internazionale che hanno attirato a Milano professionisti da ogni angolo del pianeta, tutti uniti dalla loro passione per il caffè.

Con un vasto spazio di 300 metri quadrati dedicato agli eventi, questo luogo d’incontro è diventato il cuore pulsante di incontri tra esperti, imprenditori e appassionati, dove si sono alternati momenti di degustazione e workshop, creando un’atmosfera di apprendimento continuo e condivisione di conoscenze.

L’ottavo Gran premio della caffetteria italiana

Sui 300 mq della piazza 15 professionisti hanno presentato le loro opere di caffetteria di fronte a 5 giudici esperti di caffè, cappuccino e mixology. Solo 8 si sono qualificati per la finale del sabato dove hanno dovuto ripresentarsi con le loro presentazioni per cercare di realizzare il punteggio più alto del podio e essere premiati come il miglior Maestro della caffetteria italiana 2023.

Al termine della giornata il podio è risultato è stato cosi composto:

1° classificato Gianluca Tofani (Riccione)

2° classificato Luciano Matera (Pordenone)

3° classificato Matteo Ginelli (Lesmo)

Il Campionato nazionale e mondiale di Latte Art Grading 2023

Domenica 15 ottobre si è svolto il campionato nazionale del circuito Latte Art Grading System, che ha visto 14 latte artisti italiani sfidarsi sui pattern del disciplinare Lags per aggiudicarsi la vittoria e passare così al campionato mondiale di lunedì 16 ottobre. I competitor, vincitori delle quattro tappe di selezione nazionale, si sono sfidati sui livelli verde, rosso nero e oro, mettendo in gioco tutte le loro abilità per vincere il titolo di campioni italiani.

I campioni mondiali di questa quarta edizione di The Wlags Battle 2023 (immagine concessa)

Solo quattro di loro si sono aggiudicati la vittoria, uno per ciascun livello in gara: Giuseppe D’Arco per il livello verde, Salvatore Riunno sul livello rosso, Carmela Maresca sul livello nero e Michele Zhonghua Hu sul livello oro.

Lunedì 16 ottobre i quattro campioni nazionali, insieme ai campioni nazionali di altri otto Paesi del mondo, Slovenia, Porto Rico, Cile, Perù, Spagna, Colombia, Vietnam e Thailandia, hanno giocato il Campionato mondiale del sistema Latte art grading system, The Wlags Battle 2023, che si è svolto a Milano presso la Fiera Host in una grandiosa e imponente arena.

Sono state quindi moltissime le nazioni in gara, 9 per l’esattezza e 24 i campioni e professionisti della disciplina della latte art, provenienti da tante parti del mondo, che si sono sfidati sui pattern richiesti dal circuito Lags mettendo in pratica tutta la loro abilità.

E così il 15 e il 16 ottobre 2023 Host ha ospitato prima la nazionale italiana The Lags Battle e successivamente la quarta edizione della The World Lags Battle e tutti i latte artisti provenienti dall’Italia, dalla Slovenia, dal Porto Rico, dal Cile, dal Perù e ancora dalla Spagna, dal Vietnam, dalla Colombia e dalla Thailandia.

Due giorni entusiasmanti e ricchi di suspense, professionalità ma anche di divertimento, al termine dei quali i giudici internazionali del circuito Latte Art Grading System, rispettivamente Simone Cattani, Nicola Manzo, Francesco Masala, Abdelaziz Qaissouni, Maurizio Boi, Ignazio Trovato, Aleš Gorenc, Renata Kocevar, Toni Matas e Abdulmohsen Abdulaziz Aljaser – provenienti da Italia, Marocco, Svizzera, Perù, Slovenia e Kuwait – hanno decretato i campioni mondiali di questa quarta edizione della THE WLAGS BATTLE 2023.

Sul livello verde il campione mondiale attualmente in carica è Matias Felipe Faundez Faundz dal Cile, per il livello rosso si è classificata l’Italia con Salvatore Riunno, sul livello nero il vincitore è Jorge Figueroa dal Porto Rico, e infine sul livello oro il campione è l’italiano Michele Zhonghua Hu, che ha confermato la vittoria nazionale italiana portandosi a casa anche quella mondiale.

La quinta edizione della Moka Challenge

Nel contesto del Villaggio del Caffè, in mezzo a un’ampia gamma di opzioni di caffè espresso, la quinta edizione del Moka Challenge è stata un’aggiunta straordinaria a questa prestigiosa manifestazione.

Questa competizione ha fatto il suo ingresso per la prima volta in questo evento di grande rilievo.

Dieci concorrenti provenienti da diverse regioni italiane hanno affrontato la sfida di realizzare tre tazze di caffè moka. Questi maestri del caffè hanno operato di fronte a giudici altamente qualificati, appositamente selezionati per valutare questa eccitante competizione.

I partecipanti hanno avuto a disposizione caffè in grani di alta qualità, una moka e la possibilità di scegliere la tipologia di acqua ideale per preparare e presentare una moka impeccabile sul bancone di gara.

I migliori si sono posizionati cosi sul podio:

1° classificato Denis Ferrari

2° classificato Diletta Sisti

3° classificato Alfonso Pepe

Coffee Addition 2023

L’evento formativo itinerante più straordinario di Host 2023 è stato senza dubbio il punto focale di questa edizione.

Per la sua terza volta Gianni Cocco e il suo team, in collaborazione con l’organizzazione di Aicaf, hanno messo in scena un sorprendente spettacolo educativo. Circa 30 cluster formativi si sono susseguiti nei vari stand delle aziende partecipanti a questa iniziativa, portando con sé una serie di novità di settore, tecniche e tecnologie all’avanguardia e materie prime uniche.

Guidati dall’eclettico Gianni Cocco, il pubblico di migliaia di visitatori è stato intrattenuto con straordinari contenuti, tra cui il famoso “Cappuccino d’Oro”, l’arte della “Coffee Mixology”, e i segreti del “Servizio in Caffetteria”, solo per citarne alcuni. Questi appassionanti momenti hanno arricchito l’esperienza di chi ha partecipato alla manifestazione, aggiungendo valore e conoscenza a ogni passo.

Interviste e riconoscimenti

Durante l’emozionante serie di competizioni, il salotto del Villaggio ha accolto un nutrito gruppo di esperti del settore che hanno condiviso le storie delle proprie aziende e il loro impatto nel mondo del caffè. Questi racconti sono emersi grazie alle interviste condotte dal maestro Andrea Villa.

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Le interviste di Andrea Villa (immagine concessa)

Tra i presenti c’erano i responsabili dei partner che hanno reso possibile questo magnifico evento. Ogni giornata si è conclusa con solenni cerimonie di premiazione, durante le quali non solo sono stati consegnati trofei per le competizioni, ma anche una serie di premi e sorprese a tutti i partecipanti.

Inoltre, ogni giornata è stata caratterizzata da una suggestiva cerimonia di apertura, seguita dalla cerimonia di chiusura. Subito dopo questa, il Villaggio ha organizzato un esclusivo aperitivo in onore di Host.

Campionato mondiale del cake design: vince la Polonia, seconda l’Italia

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Il podio del Campionato mondiale del cake design (immagine concessa)

MILANO – Una competizione a base di pasta di zucchero, cioccolato plastico, ghiaccia reale, crema al burro e altri dolcissimi ingredienti: è il Campionato mondiale del cake design (16 e 17 ottobre 2023), organizzato e realizzato da Fipgc – Federazione internazionale pasticceria gelateria cioccolateria.

I vincitori del Campionato mondiale del cake design

12 Paesi in gara, 24 concorrenti professionisti del cake design e della pasticceria, nel contesto di Host fieramilano, la manifestazione mondiale dedicata al mondo della ristorazione e dell’accoglienza, punto di riferimento per tutti gli attori del fuori casa. In sfida: Stati Uniti, Brasile, Italia, Polonia, Belgio, Sri Lanka, Francia, Messico, Perù, Giappone, Cina e Malesia.

A vincere la Polonia (team composto da Angelina Chwyć e Renata Martyna), seconda l’Italia (team composto da Maria Concas e Giuseppe Pruiti), terzo il Belgio (team composto da Antonio Sant’Angelo e Anka Moldoveanu).

I premi speciali sono stati assegnati come segue: critica giornalistica al Messico, miglior torta da degustazione al Belgio, miglior torta decorata dal vivo al Perù, miglior torta da esposizione all’Italia.

Il tema di quest’anno – “La Musica della tua Nazione” – è stato espresso al meglio grazie alla creatività di ogni team che ha dato vita ad originali dolci all’insegna di fantasia ed estetica, unendo tecniche di decorazione, temi personalizzati e abilità strutturali, tra aerodinamicità e stabilità.

A giudicare il lavoro dei partecipanti e assegnare il trofeo, una giuria composta da figure internazionali di comprovata esperienza nel settore, presieduta nientemeno che da Kristina Rado, istruttrice internazionale di origine ungherese e romana d’adozione.

“Uno dei più prestigiosi campionati mondiali di cake design, in cui gareggiano Paesi in competizione tra loro: oggi le opere sono molto più complete, i concorrenti non si specializzano più in un’unica e sola tecnica ma lavorano a 360 gradi”, racconta Matteo Cutolo, presidente Fipgc. “Un ruolo quello del cake designer diventato fondamentale negli anni: l’artista decoratore deve completare l’opera del pasticcere, come due arti che viaggiano parallele.”

Continua Kristina Rado, presidente di giuria, vera e propria “regina della ghiaccia”: “la gara di quest’anno è molto diversa, rispecchia un’evoluzione che auspico da anni e che unisce due mondi apparentemente distinti, quello dell’artista decoratore e del pasticcere. Assieme formano un binomio unico, volto a realizzare opere maestose. Binomio che si riverbera anche nelle opere stesse: sono state così realizzate la torta monumentale e la torta da degustazione integrata all’interno, a conferma che estetica e gusto, cake designer e maestro del dolce, sono figure che si muovono di pari passo”.

È così che il Campionato mondiale del Cake Design chiude Host fieramilano, ma la Fipgc continua i suoi appuntamenti all’insegna del dolce: il 19 e 20 novembre è la volta del Campionato Miglior Panettone del mondo Fipgc, all’interno di Gustus presso Mostra d’Oltremare di Napoli.

La scheda sintetica della Fipgc

La Federazione italiana pasticceria gelateria cioccolateria è un comparto della Federazione internazionale pasticceria gelateria cioccolateria e vanta una presenza radicata sul territorio italiano, con delegati per ogni regione e dei sotto-delegati per ogni provincia.

La Fipgc nasce con l’intento di collaborare con tutte le realtà esistenti associative, con i grossisti, le scuole professionali, le scuole alberghiere, tutti i professionisti (nessuno escluso) che come la Federazione vogliono rafforzare sempre più il Made in Italy in un comparto tanto importante come quello del dolce.

Sono circa 17 mila le pasticcerie e le gelaterie artigianali, con una stima di 65 mila addetti: una parte importante delle imprese dell’artigianato alimentare e dell’artigianato nazionale, con una forte e rilevante

Lindt Italia presenta Choco Wafer con la crema al cioccolato

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Lindt Choco Wafer (immagine concessa)

INDUNO OLONA (Varese) – Lindt Italia, azienda parte del Gruppo Lindt & Sprungli, leader nella produzione di cioccolato premium, presenta Lindt Choco Wafer, l’ultima creazione dei suoi maîtres chocolatier. Lindt Choco Wafer è un prodotto unico, realizzato solo con i migliori ingredienti, che unisce un croccante wafer al cacao pregiato con strati di golosa e morbida crema al cioccolato. Ogni Choco Wafer è poi avvolto da uno strato di finissimo cioccolato Lindt, per un’esperienza unica di diverse consistenze.

Il Lindt Choco Wafer

Una ricetta croccante e cremosa creata in esclusiva dai Maîtres Chocolatiers Lindt, ideale da condividere e per rendere ogni pausa un momento da sogno: strato dopo strato, le diverse consistenze si fondono regalando un’esplosione di gusto.

Choco Wafer è disponibile in tre golosissime varianti – latte, fondente e nocciola – e in diversi formati che lo rendono perfetto per ogni momento della giornata: nella bag, per golosi momenti in compagnia, oppure nel formato fuori casa con due Choco Wafer da tenere sempre con sé.

Nei negozi monomarca Lindt e nelle migliori pasticcerie si può acquistare in Scatola Regalo con gusti assortiti, mentre sull’e-shop ufficiale propone in esclusiva lo special pack Selection Choco Wafer Assortito.

“Questo nuovo lancio” – spiega Francesca Bernasconi, marketing director Lindt Italia – “rappresenta una grande novità per il nostro Gruppo e contribuisce a creare una nuova esperienza per tutti gli amanti del cioccolato. Da un lato li rassicura perché Choco Wafer è realizzato con ingredienti di alta qualità, che da sempre contraddistinguono il marchio Lindt, ma allo stesso tempo riesce ad entusiasmarli grazie all’innovazione che gli conferisce una consistenza unica ad ogni assaggio”.

A supporto di Lindt Choco Wafer c’è on air sui principali network televisivi e le principali piattaforme digitali e social, un nuovo spot pubblicitario internazionale realizzato dall’agenzia Ogilvy. Lo spot si focalizza sul concetto di condivisione, con il prodotto che viene consumato da una coppia in un momento di convivialità.

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Il formato bag (immagine concessa)

Lindt Choco Wafer si può acquistare nel canale moderno della grande distribuzione, nelle migliori pasticcerie, bar e spacci dolciari, nei punti vendita monomarca Lindt e sull’e-shop Lindt.

Negli ipermercati, supermercati e punti vendita GDO, Lindt Choco Wafer è disponibile nel formato bag – Fondente e Nocciola – al prezzo di vendita consigliato di 4,49€ e nel formato fuori casa al prezzo di vendita consigliato di 1,20€.

Inoltre, è possibile acquistare il nuovo prodotto in formati speciali come la Scatola Regalo Assortita, disponibile in esclusiva presso i negozi monomarca Lindt, nelle migliori pasticcerie, bar e spacci dolciari, al prezzo di vendita di 15€.

Selection Choco Wafer Assortito è disponibile in esclusiva sull’e-shop Lindt al prezzo di vendita di 19,95€.

NKG Bero Italia, l’annuncio: Fabio Frontani lascia il ruolo di ceo e diventa presidente del Cda, lo sostituiscono Uberto Marchesi e Donato Pensa

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Uberto Marchesi e Donato Pensa (immagine concessa)

GENOVA – NKG Bero Italia spa, società 100% di proprietà di Neumann Kaffee Gruppe, ha annunciato che con l’inizio del prossimo anno, ci saranno importanti cambiamenti nel management societario. Fabio Frontani, da 17 anni alla guida operativa della Società genovese, lascerà la sua posizione di ceo e verrà nominato presidente del consiglio di amministrazione.

La guida operativa dell’azienda verrà presa congiuntamente da Uberto Marchesi e da Donato Pensa.

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Fabio Frontani (immagine concessa)

Fabio Frontani lascia la posizione di ceo NKG Bero Italia e dichiara:

“Ho preso la guida di NKG Bero Italia nel lontano 2007 e sono stati 17 anni di enormi soddisfazioni.

Assieme al mio fantastico team, siamo riusciti a raggiungere importanti obbiettivi e oggi la nostra azienda gode di una posizione consolidata di leadership nel mercato italiano oltre ad essere anche il player di riferimento nel settore dei caffè nazionalizzati.

Questo straordinario percorso è stato possibile grazie al supporto di NKG e al costante impegno della mia fortissima squadra; ma soprattutto è stato possibile grazie alla preferenza che voi, i nostri clienti, ci avete concesso.

Oggi sono a comunicarvi una importante notizia: con la fine del corrente anno ho deciso di lasciare la mia posizione di ceo e passerò la direzione della nostra azienda a Uberto Marchesi e Donato Pensa.

Molti di voi sicuramente conoscono Uberto e Donato. Si tratta di due colleghi che lavorano in Bero Italia da molti anni con crescenti responsabilità e che, nel corso del tempo, hanno acquisito una solida preparazione e una grande professionalità.

Io continuerò ad essere presente, seppur senza più responsabilità operative. Infatti Neumann Kaffee Gruppe mi ha proposto con il nuovo anno di assumere la carica di presidente del consiglio di amministrazione e non posso nascondere la mia profonda soddisfazione per aver ricevuto questa proposta.

Sono personalmente molto felice di passare il testimone a Uberto e Donato che godono della mia piena fiducia, che sono persone non solo molto competenti ma che hanno anche doti non comuni di serietà e dedizione.

Sono assolutamente certo che questo nuovo management saprà fare molto bene e sarà senz’altro in grado di gestire al meglio la nostra azienda seguendo la stella polare che da sempre guida la nostra attività e che ci ha permesso di raggiungere il risultato che più ci gratifica: essere i partner privilegiati dell’industria italiana del caffè”.

La scheda sintetica dell’azienda

NKG Bero Italia S.p.A. di Genova è la società italiana di Neumann Kaffee Gruppe, storica azienda con sede ad Amburgo e attività che coprono tutta la filiera del caffè verde: dalla produzione agricola fino alla distribuzione all’industria.

Grazie a un’organizzazione che conta oltre 60 società in 27 Paesi e grazie a una presenza senza eguali in tutti i principali Paesi produttori, NKG gode della posizione consolidata di leader indiscusso del mercato mondiale del caffè verde.

Con un fatturato di oltre 250 milioni di euro nel 2022, NKG Bero Italia, si fregia a sua volta della leadership sul mercato nazionale ed è il fornitore privilegiato delle torrefazioni italiane di ogni dimensione.

Come recita il claim dell’azienda: “ogni cinque tazzine di espresso preparate in Italia una è ottenuta con caffè commercializzati dalla nostra Società”.

Caffitaly in partnership con Costa Coffee (100% Coca-Cola): l’annuncio a Host

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Philippe Schaillee, ceo di Costa Coffee e Massimiliano Pogliani, ceo di Caffitaly nel tunnel dello stand di Host (immagine concessa)

MILANO – Caffitaly System S.p.A., nota per il suo sistema multi-beverage che ha conquistato gli amanti del caffè in Italia e in oltre 70 paesi nel mondo, è tornata a Host, la fiera mondiale dedicata al mondo della ristorazione e dell’hospitality. Al centro di questa edizione, l’annuncio della partnership strategica con Costa X, la più recente proposta business-to-business di Costa Coffee, il secondo marchio di caffè al mondo e parte di The Coca Cola Company.

Caffitaly System con Costa Coffee

A rendere unica la proposta di Caffitaly è da sempre la qualità impeccabile offerta dal “Caffitaly System”, che garantisce un’estrazione ottimale e un aroma più ricco: combinando perfettamente la tecnologia di macchine e capsule, questo sistema unico e innovativo è infatti in grado di offrire un’esperienza di caffè superiore.

A Host, Costa X segna una pietra miliare svelando una nuova gamma di macchine realizzate in collaborazione con il team di Ricerca & Sviluppo di Caffitaly.

Progettate specificatamente per i canali OCS, hotel e leisure, queste macchine utilizzano il sistema di capsule “Flexicup” di Caffitaly per assicurare il massimo risultato qualitativo in ogni tazza.

Massimiliano Pogliani, ceo di Caffitaly, afferma: “Siamo estremamente orgogliosi di rafforzare il nostro legame con Costa X.

Questa collaborazione non è solo un riconoscimento del costante impegno di Caffitaly in ricerca & sviluppo, ma è anche un riflesso della nostra visione condivisa di ridefinire il panorama globale del caffè”.

Pogliani aggiunge: “Coniugando il nostro sistema di capsule “Flexicup” con una macchina realizzata su misura esclusivamente per Costa X, miriamo a conquistare i palati degli appassionati di caffè in tutto il mondo.

Questa partnership a lungo termine segna l’inizio di una nuova era di eccellenza, innovazione e passione condivisa”.

Il lancio della gamma Podio

Philippe Schaillee, ceo di Costa Coffee: “Il lancio della nuova gamma Podio segna il prossimo capitolo della nostra partnership di lunga data con Caffitaly. L’expertise di Caffitaly nel design delle capsule e nella manifattura delle macchine è stato determinante nello sviluppo della gamma Podio e ha permesso di esaltare il gusto e l’aroma del nostro Costa Coffee Mocha Italia Signature Blend”.

Schaillee aggiunge: “Sotto la guida di Massimiliano Pogliani, ceo di Caffitaly, abbiamo estrema fiducia nella partnership con Caffitaly e nei nostri piani comuni per il futuro.

Crediamo davvero che la gamma di proposte da Costa X rivoluzionerà il concetto di come e dove si possa servire un caffè buono come al bar”.

Nei prossimi mesi la nuova gamma di macchine sarà disponibile nell’Europa Occidentale e Orientale, nel Regno Unito e in altri mercati internazionali.

La scheda sintetica di Caffitaly

Con una presenza radicata in oltre 70 paesi nel mondo e circa 450 dipendenti, Caffitaly è una società leader in un mercato in forte espansione come quello del caffè monodose. Nel 2022 l’azienda ha consolidato il suo percorso di crescita grazie al suo innovativo e unico sistema di estrazione che combina perfettamente l’alta tecnologia di macchine e capsule, offrendo ai clienti un’esperienza di gusto superiore.

Caffitaly investe costantemente in innovazione e ricerca per migliorare la propria offerta di macchine e capsule. Presente in Italia nella rete dei 1000 multimarca, e con oltre 100 punti vendita monomarca sul territorio, l’azienda punta fortemente sull’internazionalizzazione, con il fatturato in capsule che proviene al 71% dal mercato estero.

Per maggiori informazioni basta cliccare qui.

La scheda sintetica di Costa Coffee che è di proprietà della Coca-Cola

Fondata a Londra dai fratelli italiani Sergio e Bruno Costa nel 1971, Costa Coffee è presente in 45 paesi nel mondo, con oltre 2.800 caffetterie nel Regno Unito e in Irlanda e oltre 1.300 a livello globale. Siamo orgogliosi di essere la caffetteria preferita della nazione, essendo stati premiati come “Best Branded Coffee Shop Chain in the UK and Ireland” da Allegra Strategies per 13 anni consecutivi (2010, 2011, 2012, 2013, 2014, 2015, 2016, 2017, 2018, 2019, 2020, 2021, 2022).

Dare un contributo positivo alle comunità di cui facciamo parte è estremamente importante per noi, sia nel Regno Unito che in tutto il mondo. Ecco perché nel 2007 abbiamo fondato The Costa Foundation, ente di beneficenza con l’obiettivo di migliorare le possibilità di vita dei bambini nelle comunità di coltivazione del caffè aiutandoli ad accedere a un’istruzione sicura e di qualità.

Finora The Costa Foundation ha finanziato oltre 100 progetti scolastici e cambiato la vita di oltre 120.000 bambini. L’azienda dispone inoltre di un Community Programme in tutto il Regno Unito, che consente aiteam di offrire volontariamente il proprio tempo per buone cause a livello locale e di invitare gruppi della comunità a utilizzare l’accogliente spazio nei nostri negozi.

Nel 2011 Costa Coffee ha acquistato Coffee Nation, ora Costa Express. Oggi Costa Express opera in 20 mercati internazionali, con oltre 13.400 macchine da caffè nel Regno Unito e oltre 1.600 a livello globale. L’azienda serve gli stessi chicchi di caffè Costa Coffee Mocha Italia Signature Blend che si trovano nei negozi, combinati con latte fresco, per creare una deliziosa e calda tazza di caffè on-the-go. Nel 2022, Costa Coffee ha annunciato che avrebbe lanciato le sue innovative macchine self-service Hot and Iced Drinks di Costa Express.

L’offerta Proud to Serve di Costa Coffee consente ai  partner aziendali di servire una gamma di bevande Costa Coffee a clienti e dipendenti, senza la necessità di un negozio Costa Coffee completo. Con una presenza in 22 mercati internazionali, Costa Coffee supporta oltre 18.000+ siti Proud to Serve in tutto il Regno Unito e nel mondo.

Tutti i prodotti Costa Coffee, inclusa la gamma At-Home e Costa Coffee in lattina, sono stati sapientemente realizzati dal master of coffee Gennaro Pelliccia e utilizzano chicchi di caffè Rainforest Alliance Certified.

Nuova Zelanda: ecco perché i prezzi sono doppi rispetto a quelli italiani

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prezzo Nuova Zelanda
Il classico Flat White Coffee, popolarissimo sia in Australia che in Nuova Zelanda

MILANO – Tazzina alle stelle in Nuova Zelanda: il caffè ha un gusto sempre più amaro nei bar e nelle caffetterie del paese ai nostri antipodi, dove i prezzi delle consumazioni per asporto sono cresciuti mediamente di quasi il 7% rispetto a un anno fa. Ciò va ad aggiungersi a un +5,1% registrato nei 12 mesi precedenti. Si tratta della massima spirale di rincari da oltre un decennio a questa parte.

In alcune città italiane, si sono registrati, negli ultimi due anni, aumenti dei listini anche nettamente maggiori rispetto a quelli sopra indicati.

Ma difficilmente essi hanno spinto il prezzo dell’italica tazzina di espresso al di sopra dell’euro e 30 centesimi.

Si tenga contro oltretutto che stiamo parlando, nel caso del nostro paese, dell’espresso servito al banco di un bar, in una tazzina di porcellana: un prodotto-servizio, dunque, di livello ben più elevato rispetto al caffè takeaway servito nel classico bicchierone di plastica, da sorseggiare per strada.

Quanto si paga dunque nei locali neozelandesi? Mediamente, un tazza di caffè per asporto costava, a giugno di quest’anno, 4,63 dollari, vale a dire 2,6 euro, con un rincaro del 6,9% rispetto ai 4,33 dollari rilevati, come media, nello stesso mese del 2022.

Le risposte fornite da un’indagine informale svolta a livello nazionale indicano tuttavia un prezzo medio di 5,3 dollari (quasi 3 euro).

Quanto al flat white – vera istituzione della caffetteria australiana e neo zelandese, conosciuto ormai anche in Italia – i prezzi possono variare, da un minimo di 4,5 dollari (2,5 euro) a un massimo di 8,5 dollari (4,8 euro).

Nel valutare questi prezzi, si tenga conta che il salario medio annuale in Nuova Zelanda si attesta attorno ai 34.600 euro.

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MUMAC riceve il premio Mercurio per la promozione culturale dell’espresso in Germania

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mumac mercurio
Il riconoscimento speciale Mercurio 2023 a MUMAC (immagine concessa)

BINASCO (Milano) – Si è svolta lo scorso 9 ottobre a Colonia presso lo spazio Wolkenburg, alla presenza del Ministro dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste Francesco Lollobrigida e dell’Ambasciatore d’Italia, Armando Varricchio, la cerimonia di conferimento del Premio Mercurio, che ha visto il coinvolgimento in prima linea di MUMAC, Museo della macchina per caffè di Cimbali Group.

Il Premio Mercurio per MUMAC

Questo riconoscimento viene assegnato annualmente ad iniziative che si sono distinte nell’ambito degli scambi economici e culturali fra Italia e Germania nei dodici mesi precedenti alla premiazione.

MUMAC ha ottenuto dall’Associazione Italo-Tedesca basata a Düsseldorf Mercurio la gratificazione per l’impegno interculturale nella promozione della tradizione dell’espresso italiano in Germania.

Nel corso del 2022, infatti, il museo d’impresa – ad oggi la maggiore esposizione permanente n dedicata alla storia, al mondo e alla cultura delle macchine professionali per il caffè espresso – ha festeggiato 10 anni dalla sua fondazione con un importante restyling.

“Ricevere questo premio è per noi un alto riconoscimento dell’impegno e del lavoro svolto in oltre un decennio nella diffusione della cultura di un prodotto tipicamente made in Italy ma conosciuto e riconosciuto in tutto il mondo” ha affermato Barbara Foglia, MUMAC Director.

MUMAC è un museo d’impresa unico nel suo genere, che racconta oltre 120 anni di evoluzione della storia, della tecnologia, del design, degli usi e dei costumi collegati al consumo della bevanda e dello stile italiano. È “il” museo della macchina per caffè tout-court, che onora sia i prodotti dei brand del Gruppo – La Cimbali e Faema in primis – che tutte quelle imprese e marchi che hanno rappresentato le pietre miliari di un comparto così squisitamente italiano.

Leopoldo De Luca, managing director di Cimbali Group Deutschland GmbH ha ricordato: “L’espresso è un patrimonio italiano che la Germania è stata tra i primi paesi ad apprezzare. Siamo fieri di poter dire che le nostre macchine professionali hanno contribuito alla diffusione di questa cultura ben oltre l’arco alpino.”

Il riconoscimento, consegnato a Colonia dal Presidente di Mercurio Dr. Eckart Petzold, è stato ritirato da Anna Cento, MUMAC Curator.

La scheda sintetica di MUMAC – Museo della macchina per caffè di Cimbali Group

Nato nel 2012 in occasione del centenario della fondazione dell’impresa da parte di Giuseppe Cimbali a Milano, il museo, grazie alle collezioni Cimbali e Maltoni, è la più grande esposizione permanente dedicata alla storia, al mondo e alla cultura delle macchine professionali per il caffè espresso; con oltre 100 pezzi esposti all’interno dell’headquarter di Cimbali Group situato a Binasco (Milano) racconta più di 100 anni di storia e dell’evoluzione di un intero settore del Made in Italy, non solo dal punto di vista tecnologico, ma anche del design e dello stile dei prodotti e dei costumi legati al consumo della bevanda.

Oltre alle macchine esposte, MUMAC è dotato di altri 250 pezzi a disposizione per rotazioni all’interno del museo o prestiti worldwide, di un fondo librario con circa 1.300 volumi tematici e di un archivio con decine di migliaia di documenti tra foto, brevetti, lettere, cataloghi, utili a ricostruire la storia della macchina per caffè espresso.

MUMAC produce contenuti culturali originali quali mostre, tavole rotonde e volumi divulgativi (tra cui il libro Senso Espresso. Coffee. Style. Emotions), organizza iniziative educational dedicate a scuole, università e famiglie e, attraverso MUMAC Academy, propone corsi rivolti ai professionisti del settore e ai coffee lovers.

La scheda sintetica di Cimbali Group

Cimbali Group è tra i principali produttori di macchine professionali per caffè e bevande a base di latte e di attrezzature dedicate alla caffetteria. Il Gruppo, di cui fanno parte i brand La Cimbali, Faema, Slayer e Casadio, opera attraverso tre stabilimenti produttivi in Italia e uno negli Stati Uniti (a Seattle, dove vengono prodotte le macchine a marchio Slayer), impiegando complessivamente circa 850 addetti.

L’impegno del Gruppo per la diffusione della cultura del caffè espresso e per la valorizzazione del territorio si è concretizzato nel 2012 con la fondazione del MUMAC – Museo della Macchina per Caffè, la prima e più grande esposizione permanente dedicata alla storia, al mondo e alla cultura delle macchine per il caffè espresso situata all’interno dell’headquarter di Cimbali Group a Binasco. MUMAC ospita MUMAC Academy, l’accademia della macchina per caffè di Gruppo Cimbali, centro di formazione, divulgazione e ricerca.

La scheda sintetica del Premio Mercurio

Il Premio Economico Italo-Tedesco Premio Mercurio viene assegnato dal 1999 per iniziative di particolare rilievo nell’ambito degli scambi economici e culturali fra Italia e Germania. Sono sette i criteri che guidano la giuria in sede di aggiudicazione, fra i quali: creazione/salvataggio di posti di lavoro, crescita, sostenibilità e transfer di know-how. La cerimonia della premiazione si svolge in presenza di esponenti dell’imprenditoria tedesca e italiana, personalità di spicco della vita pubblica di entrambi i paesi e rappresentanti della stampa.

L’associazione

Mercurio e. V. è un’associazione di portata nazionale con sede principale a Düsseldorf. Costituita nel 1988 su iniziativa dell’Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane (ICE) e del Consolato Generale d’Italia a Colonia, è patrocinata dall’Ambasciata d’Italia.

Mercurio offre a tutte le istituzioni, alle imprese interessate e ai loro dirigenti una piattaforma unica per il networking e lo scambio d’esperienze e d’informazioni.

Eventi esclusivi incentrati su rilevanti temi d’attualità del mondo economico, case studies aziendali e serate dedicate al lifestyle, formano una cornice che offre ai soci Mercurio l’opportunità di approfondire ed arricchire la conoscenza delle relazioni economiche italo-tedesche, favorendo così la comprensione di nessi ed eventi chiave che si sviluppano sul piano bilaterale.

Essse Caffè: il panettone all’iconica miscela Masini entra nei bar e nelle case, sia dolce che salato

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Il maestro che racconta il suo panettone

MILANO – Le feste di Natale sono dietro l’angolo e l’acquisto di panettoni inizia a trovare spazio nelle menti di tanti italiani: un’idea per portarsi ancora avanti e gestire gli avanzi, lè quella presentata dal pasticcere Sebastiano Caridi, che allo stand di Essse Caffè ad Host ha presentato in degustazione questo dolce al caffè bruschettato, con salsa al taleggio, tartufo e zucca, in versione salata e al caramello, per il dolce.

Il sentore di pane tostato richiama un Espresso Italiano Certificato come lo è la miscela Masini Premium di Essse Caffè e crea un abbinamento molto interessante con questo dolce riscaldato sulla piastra.

Questo è uno dei modi in cui si esprime il rebranding di Essse caffè lanciato in Fiera, mantenendo l’iconica Masini per garantire la stessa qualità al mondo del bar, e allo stesso tempo arricchendolo ora con nuove ricette legate più al mondo della pasticceria.

Ma Essse Caffè porta a Host non soltanto l’horeca, ma anche la novità di questo 2023, le macchine a capsule S.20 ed S.20 Latte, dedicate al canale home, vending e OCS.

Il grande valore aggiunto lo si vede in termini di estrazione e prende forma nel beccuccio erogatore brevettato Essse Caffè che regala in tazza una piacevole corposità e cremosità.

Essse Caffè, il Sistema Espresso di Scienza, Sapienza e Specializzazione in continuo rinnovamento

Che accoglie i professionisti del settore ed è composto da assaggi, prodotti, trasformazione e ovviamente sostenibilità e qualità, che vanno a braccetto.

Così come ha sottolineato Vito Campanelli: “Quella che presentiamo potrebbe essere anche una soluzione per recuperare gli scarti natalizi. E così il panettone si trasforma in uno snack pregiato”.

Un’idea di french toast nel panettone tagliato a strati dal brand ambassador, che osa con questa rivisitazione come un’entrée, di zucca e castagna: ricetta nuova e creativa.

Mentre viene raccontata la ricetta, Caridi procede nella pratica: bagnata la parte superficiale del panettone con del burro e poi fatto tostare su una piastra.

Questo perché il tartufo nero è valorizzato dal calore e così trova più importanza nel gusto in un cremoso di taleggio. Si aggiunge poi una composta di zucca, per restare sempre legati alla stagionalità.

“L’idea era di abbinare i gusti autunnali in un’unica ricetta.” spiega Caridi.

In cima, la parte della croccantezza dalla cialda alla castagna.

L’aneto fresco per conferire un po’ di aromaticità e infine, l’esaltazione del caffè, con una spolverata sopra: “Uno dei macaron più assurdi che ho fatto è stato quello che ha abbinato il caffè con il parmigiano” racconta il pasticcere.

La ricetta salata

E’ il turno del panettone caramello e caffè

“Al panettone abbiniamo una buona miscela Masini ” consiglia Vito Campanelli, che poi invita il maestro artigiano a condividere qualche consiglio su come riconoscere un panettone di qualità.

Il panettone con la miscela Masini e il caramello

“Si riconosce la qualità innanzitutto dall’estetica: non deve essere per forza un fungo gonfio. Non scendo a compromessi: i miei inerti devono essere il 120%.

Altra cosa è la parte aromatica: deve profumare. Anche la fioccatura del prodotto: se si distrugge come un cake, non è un buon panettone, deve restare tutto legato. Importante il rapporto tra tutti gli ingredienti e il legame tra la maglia glutinica e gli altri elementi.

Ultima, la parte dell’aerosità: il mio panettone non avrà mai dei buchi esagerati. Il lievito dev’essere duro. Lievito madre, 12%.”

Com’è stato usato il caffè nella ricetta

“Esser stato stimolato da Essse caffè mi ha portato a creare qualcosa che ancora non era stato fatto, e questo ha richiesto un processo lungo di progettazione. Sul panettone al caffè lavoro da 4/5 anni, ma nel concreto, in un anno di studio insieme, ho trovato una quadra.

Allo stand di Essse Caffè, si abbina caffè e panettone

L’abbinamento salato mi entusiasma perché realizzare un abbinamento con il caffè mette in discussione lo stereotipo che con questo ingrediente non si può fare niente, tanto meno il salato.

Sono arrivato ad abbassare il ph del caffè, avvicinandolo di più al lievito, abbassando la sua acidità con il bicarbonato di sodio, più basico. In più, ho iniziato dalla nocciola che è una parte oleosa, con il 50% di caffè con i mulini a biglie, ho realizzato una pasta mia aromatica con la miscela di Essse Caffè.

Oggi siamo riusciti a trovare la quadra, equilibrando l’acidità del caffè che va a distruggere la maglia glutinica e proteica, intaccando la consistenza.

La Masini è una miscela che mi ha convinto molto: questa azienda ha la grande capacità di essere costante.

Sono artigiano e per esserlo c’è bisogno di esser seguito nella creazione del prodotto, che deve essere appunto costante nel suo risultato finale.

Oltre alla pasta al caffè, la parte aromatica del caramello, toglie lo zucchero, completandolo con i cubetti mou decocendoli con una panna sempre aromatizzata al caffè. Ciascun elemento è legato a questo ingrediente.

La base dunque è la stessa per il salato e per il dolce, che poi ho declinato in maniera diversa con due ricette.”

A fine degustazione, il caffè può andare a chiudere l’esperienza?

In abbinamento al panettone, un buon caffè, è la morte sua. Completa l’esperienza”.

Sdoganato il panettone al caffè quindi, non esiste solo il tiramisù come dolce al caffè

“Abbiamo fatto una prevendita, battezzando una limited edition che andava da 1 a 1500 pezzi e abbiamo dovuto aumentare il numero già a 2000. Quindi, secondo me, la scelta e la convinzione di avere un prodotto buono e saperlo comunicare, vince e funziona sempre.

Attualmente il panettone si trova in vendita nella nostra pasticceria e nei rivenditori in giro per l’Italia di Essse Caffè.”