lunedì 01 Dicembre 2025
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Renda, Pesenti e Danesi ricevono dal Presidente Mattarella l’onorificenza di Cavaliere del lavoro

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quirinale cerimonia renda borbone
La cerimonia tenutasi al Quirinale (immagine concessa)

ROMA – Massimo Renda, presidente e fondatore di Caffè Borbone, assieme a Carlo Pesenti (Italmobiliare società finanziaria proprietaria del 60% di Caffè Borbone e di tante altre attività industriali in Italia) e Roberto Danesi (Danesi Caffè) sono tra i 25 Cavalieri del lavoro ricevuti dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione della cerimonia di consegna delle onorificenze annunciate lo scorso giugno, che si è tenuta il 18 ottobre.

Durante la mattinata il Presidente Mattarella assieme al Ministro dello sviluppo aconomico, al Ministro delle imprese e del Made in Italy Senatore Adolfo Urso, al Ministro dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, Onorevole Francesco Lollobrigida, è intervenuto elogiando il merito al lavoro e riconoscendo il talento degli imprenditori insigniti del riconoscimento e che nelle rispettive industrie di competenza si sono distinti per il contributo positivo al Sistema Paese, all’economia e all’industria.

La cerimonia di consegna delle onorificenze

Massimo Renda, presidente e fondatore di Caffè Borbone: “È stata una grande emozione ricevere questa onorificenza direttamente dalle mani della più alta carica dello Stato. È un riconoscimento che non va solo a me, ma all’azienda tutta e ai colleghi che rendono Caffè Borbone un fiore all’occhiello dell’industria italiana. Una realtà locale che si è evoluta in breve tempo grazie ai giusti investimenti in innovazione di prodotto e di processo e alle giuste scelte di distribuzione commerciale, nonché un’azienda nata e cresciuta all’interno di un territorio che è da sempre culla dell’industria alimentare italiana”.

“Sono orgoglioso di essere tra gli imprenditori campani nominati Cavalieri del Lavoro, e mi auguro di rappresentare uno stimolo per tante altre realtà del Made in Italy” conclude Renda.

Massimo Renda è stato insignito del titolo di Cavaliere del lavoro distinguendosi nel settore dell’industria alimentare per aver fondato e portato al successo Caffè Borbone, azienda di torrefazione e vendita di caffè, oggi secondo marchio di caffè per consumo domestico e prima azienda per contribuzione alla crescita della categoria del caffè monoporzionato in Italia

Nel 1993 Renda intuisce le potenzialità del mercato dei distributori automatici di caffè e apre una piccola attività autonoma di distributori automatici che in pochi mesi diventa la Renda Distributori di Massimo Renda. Dopo cinque anni, l’azienda conta 200 clienti su tutto il territorio campano. Forte del successo della Renda Distributori, nel 1998 nasce

L’Aromatika S.r.l, azienda con cui Renda dà il via all’attività di torrefazione e confezionamento di caffè monoporzionato e di produzione in-house di macchine da caffè a cialda. Nel 2002 Renda entra inoltre nella compagine sociale della Didiesse Srl specializzata nella produzione di macchine da caffè.

La nascita di Caffè Borbone

La crescita di L’Aromatika S.r.l in un business all’epoca ancora poco conosciuto è tale da portare alla costituzione, nel 2001, di Caffè Borbone. L’azienda parte da una sede di appena 200 mq, fino ad arrivare all’attuale superfice del sito produttivo di oltre 23.000 mq coperti e circa 30.000 tonnellate di caffè lavorato l’anno, per un totale di 2,6 miliardi di pezzi di monoporzionato prodotti nel distretto industriale di Caivano.

In poco tempo Caffè Borbone si distingue come una delle migliori torrefazioni campane e diventa sinonimo di caffè di qualità riconosciuta da migliaia di clienti in tutta Italia.

Per dare ulteriore impulso allo sviluppo e all’internazionalizzazione dell’azienda, nel 2018 Massimo Renda cede il 60% del capitale di Caffè Borbone a Italmobiliare Spa, holding di investimento quotata alla Borsa di Milano e controllata dalla famiglia Pesenti che investe in eccellenze imprenditoriali italiane per accompagnarle in un percorso di crescita.

A vent’anni dalla sua nascita, Caffè Borbone ha chiuso il 2022 con un fatturato pari a 262,7 milioni di euro e il primo semestre del 2023 con ricavi a 153,7 milioni di euro, in aumento del 15% rispetto allo stesso periodo del 2022. L’azienda è presente in 57 Paesi nel mondo, conta circa 300 dipendenti e traina il mercato del caffè monoporzionato in Italia. È leader nel comparto cialde e secondo player nel segmento capsule grazie a una distribuzione capillare in tutti i canali.

Carlo Pesenti tra i nuovi Cavalieri del lavoro

Tra i nuovi Cavalieri del lavoro figura anche Carlo Pesenti, membro del CDA di Caffè Borbone. Nato il 30 marzo 1963, sposato, padre di sei figli, laureato in Ingegneria meccanica al Politecnico di Milano, Master in Economia e Management all’Università Bocconi, Carlo Pesenti è Consigliere Delegato di Italmobiliare.

Fondata nel 1946 e quotata alla Borsa di Milano nel 1980, Italmobiliare è una delle principali holding di investimento italiane con un portafoglio diversificato di partecipazioni e investimenti il cui Net Asset Value supera i 2 miliardi di euro. Italmobiliare investe in aziende eccellenti del made in Italy e le accompagna in un percorso di crescita sostenibile improntato alla creazione di valore condiviso nel tempo.

La scheda sintetica di Caffè Borbone

Caffè Borbone è un marchio di Caffè Borbone S.r.l., azienda nata nel 1998 tra i principali produttori specializzati in cialde e capsule sul territorio nazionale ed internazionale. Leader assoluto nel comparto delle cialde in Distribuzione Moderna, sia in termini di quota val. % sia di vendite a Valore in mil Eur (cfr. Nielsen IT Distr. Moderna).

Caffè Borbone occupa una delle primissime posizioni nel mercato del caffè porzionato. Nel 2018 entra nel capitale sociale Italmobiliare, una delle principali investment holding italiane, con il 60% delle quote mentre il 40% rimane al fondatore Massimo Renda.

L’azienda rappresenta un caso di crescita esemplare, grazie anche al costante investimento in Ricerca & Sviluppo che ha portato alla realizzazione di prodotti innovativi come la cialda compostabile 100%, l’incarto totalmente riciclabile nella raccolta della carta e la capsula compostabile Don Carlo che, gradualmente, hanno conquistato i consumatori sempre più attenti all’ambiente.

Rancilio Group scalda la serata con The Barista League: la sfida milanese per vincere una SILVIA PRO X

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Il competitor dietro la macchina © Rancilio Group - Photo by Alessandro Casti

MILANO – Per una sera, Host si è spostato fuori dai confini di Rho Fiera per fare festa allo Spazio Lampo di Milano: l’occasione è The Barista League, che con la Barista Roulette ha acceso il palcoscenico per 10 baristi che si sono sfidati all’ultima estrazione per aggiudicarsi un modello Rancilio SILVIA PRO X.

I nomi dei competitors: Ali Vogel dall’Austria, Ernest Valentin dalla Romania, Georg Lepik e Kaspar Grossfeldt dall’Estonia, Andrea Batacchi dall’Italia, Daniel Gerlach dalla Germania, Magnus Alban Mehmeti dalla Norvegia, Neora Shwartz dalla Francia, Jonathan Giordano dalla Svizzera, Marie Picoche dalla Svizzera e Stefania Gilardi dall’Italia.

La competizione più creativa possibile, ha reso la serata ancora più adrenalinica: come potrebbe esser diversamente, quando i baristi indossano gli occhiali da sole per preparare un caffè con panna?

Uno dei giudici si scatena © Rancilio Group – Photo by Alessandro Casti

I giudici che hanno dovuto scegliere tra le migliori realizzazioni, sono professionisti di livello internazionale – ma non per questo si sono presi troppo sul serio, nello spirito dell’evento -: Nicole Battefeld – Montgomery, Vladyslav Demonenko e Greg Raymond.

Il pubblico stesso è stato coinvolto nell’operazione, perché dal pubblico la presentatrice Valentina Palange (Specialty Pal) ha scelto dei volontari che girassero la ruota delle prove.

The Barista League: chi l’ha detto che non si può fare un macchiato con le chele di granchio?

Provare per credere. E i 10 competitors si sono ritrovati a sfoggiare le proprie tecniche di versata e latte art dentro una zucca, o magari bendati con una mascherina a forma di panda, trovando tutto questo perfettamente normale.

Un modo differente di preparare il cappuccino © Rancilio Group – Photo by Alessandro Casti

Questo è The Barista League: senso dell’umorismo, professionalità e creatività con le luci sparate della sala e gli occhi degli ospiti puntati addosso.

Dopo un paio di turni, uno più eccentrico dell’altro, si è giunti alla finale: una donna e un uomo pronti a tutto pur di portarsi a casa una macchina Rancilio.

Intanto le persone si divertono, bevono, esultano, fanno il tifo: anche i baristi creano tifoserie proprio come il calcio.

Non importa la provenienza – Host e Rancilio Group hanno una vocazione internazionale e si percepisce bene nella serata di Spazio Lampo – perché l’unica cosa che conta è esserci, festeggiare, condividere il rito del caffè in una maniera più fresca.

Ed ecco il momento clou del vincitore

Al microfono le urla si intensificano, mentre le dita dei giudici stanno per abbassarsi per l’ultima volta per decretare il migliore di questa The Barista League.

Il momento fa battere il cuore di tutti, anche chi non ha bevuto caffè.

Ed ecco che spunta il nome del vincitore: Daniel Gerlach, che si è portato a casa una macchina per caffè espresso Rancilio SILVIA PRO X.

Secondo classificato è Andrea Batacchi che si è portato a casa un macinadosatore Rancilio Grindtec STILE.

Infine terza Neora Shwartz, che si è aggiudicata un Ping Pong Rancilio Specialty realizzato in sughero.

Le piantagioni del caffè a Host presentando nuove miscele e il concept di caffetteria Fluid

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Le piantagioni del caffè a Host (immagine concessa)

LIVORNO – Si è appena conclusa l’edizione 2023 di Host, la celebre fiera internazionale dell’hospitality che vede come protagonista i comparti del caffè, hotellerie e pasticceria. I trend internazionali del caffè si stanno spostando verso un consumo ancor più orientato alla qualità, alla ricerca di nuove metodologie di estrazione e bevuta che possano rendere sempre più conviviale e accessibile un prodotto che ha vissuto nell’ultimo decennio una grande evoluzione e ha suscitato l’interesse tanto del pubblico quanto degli investitori.

Le piantagioni del caffè a Host

Ecco che torrefattori italiani come Le piantagioni del caffè, che già si stanno distinguendo nel mercato internazionale, trovano a Host una piattaforma ideale per rafforzare il proprio posizionamento nel mercato e incontrare tanto importatori e partner consolidati, quanto nuovi contatti per rappresentare l’innovazione del roasting italiano all’estero.

In questa edizione Le piantagioni del caffè ha presentato varie novità: Pasticceri, la prima miscela espresso il destinata alle pasticcerie e creata grazie alla collaborazione con alcuni clienti pasticceri, dediti da sempre all’alta qualità; Los Bellotos, il nuovo caffè di singola piantagione prodotto in El Salvador, in una zona in cui cresce la specie protetta degli alberi di Belloto; Taba, il nuovo caffè della linea “Dirompenti” dedicata a caffè che abbattono lo status quo.

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La miscela espresso Pasticceri (immagine concessa)

E’ biologico, proviene dal Ruanda ed è prodotto in soli 190 pacchi da 250g; Cold Brew: il cold brew concentrato, confezionato in bottiglia di vetro che sta riscuotendo da subito un grande interesse grazie al suo gradevole sapore e alla semplicità d’uso ed infine (ma non in ordine d’importanza) Fluid, il concept di caffetteria innovativa aperto a Firenze in società con Idea Food & Beverage, che si prepara all’espansione all’estero ed è stato per la prima volta ufficialmente presente come brand presso uno stand fieristico di Le Piantagioni del Caffè.

“Siamo molto contenti del calore riscontrato in questa edizione di Host 2023” – racconta Prunella Meschini, marketing director e responsabile della ricerca e sviluppo in Le Piantagioni del Caffè – e continua: “durante l’edizione 2021 avevamo presentato il nuovo stand, figlio del completo re-branding avvenuto qualche mese prima e avevamo testato il bancone che volevamo portare dentro il nostro concept Fluid: grande, munito di molte sedute e pensato per estrarre il caffè espresso con Modbar così da eliminare ogni barriera con il cliente”.

Meschini aggiunge: “In questo 2023 non abbiamo voluto essere da meno ed abbiamo quindi presentato una serie di novità importanti, frutto del nostro percorso di innovazione e rispettose della materia prima e della filiera”.

Iacopo Bargoni, ceo dell’azienda commenta: “È stata un’ottima edizione di Host: abbiamo avuto modo di tenere incontri davvero interessanti e stimolanti. Per noi è una fiera molto importante in quanto negli ultimi anni i mercati internazionali, evoluti più rapidamente di quello italiano in termini d’interesse nei confronti del caffè di qualità, ci hanno premiati particolarmente e Host è capace di attrarre investitori, importatori e in generale stakeholder praticamente da ogni parte del globo”.

Bargoni aggiunge: “Abbiamo presentato anche Fluid in quanto, a 18 mesi dall’apertura a Firenze, siamo ora pronti per proporre questo concept anche all’estero – proprio ciò per cui l’abbiamo ideato e creato. Lo abbiamo presentato a vari partner stranieri che si sono dimostrati incuriositi e interessati.”

Caffè Milani a Host partecipa alla Moka Challenge ed Espresso italiano champion 2023

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Caffè Milani insieme alla vincitrice di Espresso italiano champion Song Hye Jin (immagine concessa)

LIPOMO (Como) – Host 2023 per Caffè Milani è stato occasione per raccontare il caffè della torrefazione di Lipomo a 360°, dalla moka all’espresso, approfondire come i giovani baristi lo interpretano, valorizzare i talenti e concentrarsi sul confronto con altre realtà come occasione di crescita e di apprendimento.

Caffè Milani a Host

Le due competizioni in cui hanno partecipato (con successo) i baristi ambasciatori di Caffè Milani sono state: Moka Challenge ed Espresso italiano champion 2023, entrambe svoltasi durante Host Milano 2023.

“I protagonisti di quest’anno sono stati i nostri baristi, coloro che attraverso l’esperienza e la formazione consentono di valorizzare tutto il lavoro che sta dietro e dentro ogni singola tazzina di caffè, e che permettono di dare valore sia all’operato dei coltivatori in piantagione sia al nostro di torrefattori”, afferma Elisabetta Milani. “Queste competizioni sono delle belle iniziative per promuovere la qualità e la formazione nel mondo del bar. Noi siamo orgogliosi ed entusiasti di supportare i professionisti che vogliono misurarsi in queste avventure.”

Espresso italiano champion 2023

Domenica 15 ottobre si sono tenute le finali mondiali dell’evento a tappe che ogni anno decreta il migliore barista, anzi, l’Espresso italiano champion secondo Iei, l’Istituto espresso italiano.

Dopo la finale italiana tenutasi lo scorso 21 giugno nella sede di Caffè Milani, a Lipomo, la competizione si è spostata su base mondiale, per concludersi proprio a Host nel fine settimana del 14 e 15 ottobre.

A vincere il titolo 2023 è stata Song Hye Jin, una giovane professionista proveniente dalla Corea dove lavora come barista e coffee trainer per promuovere e divulgare le caratteristiche dell’espresso italiano nel suo Paese attraverso il blend Gran Aroma di Caffè Milani.

Moka Challenge 2023

Durante l’ultima giornata di Host Milano 2023, martedì 17 ottobre, l’Accademia Italiana Maestri del Caffè Aicaf con Altoga, l’Associazione nazionale torrefattori, importatori di caffè e grossisti alimentari, hanno organizzato Moka Challenge, un concorso dedicato a chi riesce a estrarre al meglio il caffè utilizzando la moka, secondo la tradizione italiana.

A vincere la competizione è il barista Denis Ferrari del Caffè Velò a Seregno (MB), un locale che da più di un decennio è affezionato cliente di Caffè Milani.

ferrari
Denis Ferrari (immagine concessa)

Il proprietario, Matteo Colzani, è il vincitore di una delle tappe italiane dell’Espresso italiano champion tenutasi lo scorso aprile proprio nello stabilimento di Lipomo.

Per Denis la moka è proprio un’essenza dell’italianità e della sua storia: “Per me il caffè fatto con la moka è riassumibile con quattro parole chiave: casa, riposo, famiglia e ricordi di infanzia.”

La scheda sintetica di Caffè Milani

1937, Como: Celestino Milani divine Mastro tostatore e decide di acquistare una piccola torrefazione locale, lasciandosi alle spalle la vita da barista senza mai dimenticarla. Nasce così Caffè Milani, che da tre generazioni vede la famiglia, ora nelle persone di Pierluigi, il figlio di Celestino, e dei suoi due figli Elisabetta e Mattia, tostare il caffè e soprattutto dare vita a progetti, iniziative e prodotti che si esprimono nella passione di una vita.

Nel frattempo, negli anni ’70 l’azienda si è spostata da Como a Lipomo, e nel 2017, in occasione degli 80 anni, ha inaugurato all’interno dell’headquarter del brand Esposizione Caffè Milani, uno spazio poli funzionale in cui vivere il caffè a 360° gradi. Qui al profumo di caffè si unisce una location pensata per la formazione, alle visite in azienda, con un percorso dedicato alla storia aziendale, e uno spazio museale in cui si può visitare una micro-piantagione di caffè e ritrovare pezzi unici di design che aiutano a spiegare l’evoluzione del rito dell’espresso nel corso del tempo. Una tazzina di caffè non è mai solo una tazzina di caffè: dietro i chicchi che sono stati macinati per produrla c’è un mondo intero, fatto di geografia, di luoghi, di storie di persone che si intrecciano, mani che compiono gesti sapienti, di porti, di ricerca, di design, di studio.

I numeri di Caffè Milani

  • 100.000.000 – tazzine servite al bar nel mondo all’anno
  • 17.500.000 – tazzine consumate a casa all’anno
  • 3000 – metri quadri dello stabilimento di Lipomo
  • 85 – anni di attività di Caffè Milani
  • 30 – Paesi del mondo che forniscono i chicchi a Caffè Milani
  • 3 – generazioni di famiglia coinvolte

Espresso italiano champion: la coreana Song Hye-jin è la prima donna a vincere la gara

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Song Hye-Jin, coreana campionato iei espresso
La vincitrice Song Hye-Jin (immagine concessa)

MILANO – Song Hye-Jin, coreana, è la prima professionista donna ad aggiudicarsi il titolo internazionale di Espresso italiano champion, il campionato che mette a confronto i migliori professionisti del mondo per decretarne il migliore. Song Hye-Jin si è aggiudicata il titolo di migliore professionista in tema di espresso e cappuccino italiani.

Song Hye-Jin trionfa all’Espresso italiano champion

La finale si è svolta domenica 15 ottobre a Milano all’interno di Host, l’evento fieristico all’interno del quale l’Istituto espresso italiano è presente con uno stand. In gara si sono sfidati da sabato con le semifinali e domenica per le finali otto professionisti provenienti da diversi paesi del mondo per realizzare espressi e cappuccini perfetti.

Quest’anno, inoltre, la prova non si è fermata a dimostrare la loro capacità solo ai giudici tecnici e a quelli sensoriali (che in modalità blind) ma anche ai giudici marketing con una parte dedicata al racconto della propria storia e alla presentazione del proprio prodotto.

La gara è stata supportata da Rancilio con la sua macchina Specialty RS1 (certificata Iei Premium) e da Eureka con i suoi macinadosatori (Helios). Al secondo e terzo posto si sono piazzati rispettivamente gli italiani Andrea Nulli e Nico Bregolin.

Song Hye-Jin è una giovane professionista proveniente dalla Corea dove lavora come barista e coffee trainer per la compagnia ‘Dmine Coffee Roasters’.

Nello specifico all’interno dell’azienda è anche ambasciatrice dell’alta qualità dell’espresso italiano essendo anche docente dell’Accademia dell’azienda per la quale lavora, Accademia all’interno della quale si occupa di raccontare e promuovere la cultura del caffè e l’educazione al consumo di espresso di qualità.

All’Espresso italiano champion di Host ha partecipato come rappresentante del team coreano.

Tra i suoi obiettivi professionali quello di raccontare il caffè per le sue qualità cercando di rompere i pregiudizi sul prodotto e coinvolgendo nella sua conoscenza il maggior numero di consumatori.

La campionessa rivela: “Un onore immenso per me essere la prima donna a diventare campione del mondo di espresso italiano e questo sicuramente mi sarà ancor più di aiuto per promuovere e portare maggiore visibilità alla cultura dell’espresso italiano nel mio paese, la Corea”.

La ricetta del miglior espresso italiano

I prodotti presentati in gara hanno rispecchiato i parametri di qualità dell’Istituto espresso italiano (Iei): per l’espresso una tazzina con circa 25 millilitri di caffè ornato da una crema consistente e di finissima tessitura, di color nocciola, una bevanda sciropposa con aromi intensi e ricchi di note di fiori, frutta, cioccolato e pan tostato.

Per il cappuccino una crema finissima e lucida, con e con un perfetto bilanciamento di aromi del latte e del caffè.

Un premio alla professionalità da reinvestire in formazione

Per l’edizione 2023 dell’Espresso italiano champion l’Istituto espresso italiano ha messo in palio per il vincitore una somma di 3.000 euro, una sorta di borsa di studio da reinvestire, insieme all’aiuto di Iei, in attività formative nei prossimi mesi.

Un messaggio questo che vuole passare per tutti i professionisti, non solo quelli affermati come il vincitore, e che ha come base l’importanza di continuare a studiare e confrontarsi sulla materia e sulle tecniche dell’arte di fare espresso e cappuccino.

“È una delle mission di Iei – ha dichiarato Luigi Morello, presidente dell’Istituto espresso italiano (Iei) – quella di contribuire in maniera continuativa alla formazione dei professionisti del settore, a partire dalla conoscenza delle materie prime, dalla tecnica fino ad arrivare alla comunicazione con il cliente finale, pedina fondamentale di tutta la catena e mi fa piacere vedere riunite proprio a Host figure già affermate in questo lavoro, ma che vogliono ancora perfezionarsi e mettersi in gioco”.

La scheda sintetica dell’Espresso italiano champion

Espresso italiano champion da diversi anni è la gara per i baristi che desiderano mettersi alla prova con i simboli della caffetteria italiana: espresso e cappuccino. Negli anni ha coinvolto centinaia di professionisti da una decina di paesi, sia quelli con una lunga tradizione nel caffè sia i cosiddetti nuovi mercati.

La gara è aperta a tutti e si svolge con un meccanismo di selezione locale per arrivare alle semifinali e alle finali nazionali e internazionali.

Termina Chocolate Culture a Host con la masterclass di Davide Comaschi

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Davide Comaschi nell'introduzione al cioccolato per gli studenti di Alma e Capac (immagine concessa)

MILANO – Si è chiuso Host Milano 2023, una tra le fiere più importanti nel settore hospitality a livello internazionale. Per la prima volta anche il cioccolato è stato protagonista di questa manifestazione grazie alla partecipazione di Chocolate Culture associazione presieduta dal master chocolatier Davide Comaschi.

Chocolate Culture a Host

Una giornata di chiusura da cui sono partiti molti stimoli che ritroveremo a ChocoLOVE Milano dal 8 al 14 febbraio, l’evento organizzato in collaborazione con ConfCommercio Milano. Soprattutto è stato lanciato un contest dedicato a tutte le pasticcerie, gelaterie panetterie, ristoranti e scuole professionali d’Italia dedicato a Un Dolce per San Valentino. Per maggiori informazioni basta cliccare qui.

Come ultimo giorno, il Maestro Davide Comaschi ha condotto una lezione sul cioccolato per 75 studenti provenienti dal Capac Politecnico del Turismo di Milano e da Alma Scuola Internazionale di Cucina Italiana.

Si è parlato di cacao e di provenienze, dalla trasformazione della fava fino alla trasformazione in barretta e in pralina.

Il maestro gelatiere Roberto Beria ha spiegato come si fa un gelato al cioccolato, e gli APCIChef Club squadra nazionale italiana Associazione professionale cuochi italiani Salvatore Andretta, Fabio Lusetti e Alberto Laterza, hanno preparato un plin al cioccolato con crema di mortadella e lime, che gli studenti hanno gustato con piacere. In conclusione il Maestro Comaschi ha condotto una degustazione vino e cioccolato grazie alla preziosa collaborazione con le Cantine Tommasi.

Frank Haasnoot
Frank Haasnoot (immagine concessa)

In questi cinque giorni di fiera, dopo aver raccontato il cioccolato in pasticceria e caffetteria con i grandi maestri italiani e internazionali come Pierre Hermé, Frank Haasnoot e Francisco Moreira, lunedì nell’area Chocolate Culture si è parlato di cioccolato in gelateria e di come questo ingrediente sia la chiave necessaria per destagionalizzare l’offerta ma non solo.

Con il maestro Paolo Brunelli che ha portato il suo expertise nel gelato al cioccolato, Franco Puglisi direttore della testata PuntoIT, Alessandro Piccinini consulente di MIG Longarone, Andrea Zingrillo della gelateria Wally e Andrea Riva della gelateria Gelart, si è parlato molto di qualità e servizio come base per crescere. Ma anche di come tutto questo deve essere remunerato per consentire la sostenibilità dell’offerta.

“Le gelaterie potrebbero educare i clienti al cioccolato di qualità organizzando degli incontri di degustazione gratuita nei propri punti vendita anche per destagionalizzare il gelato” ha affermato Puglisi che ha concluso con una frase di Benjamin Franklin “l’amarezza di una scarsa qualità rimane per molto tempo, dopo che il piacere di un prezzo basso è stato dimenticato”.

Il gelatiere Mauro Crivellaro ha stupito tutti con il suo gelato al cioccolato a base acqua, mentre i Maestri Denis e Andrea Buosi hanno servito la loro cioccolata liquida e il famoso Buosino.

Lunedì è stata la giornata anche di due chef di Alma Matteo Papa e Luigi Margiovanni che hanno interpretato il cioccolato in maniera innovativa con due ricette di grande impatto, e dell’Ambassador IRCA Francesco Maggio che ha portato un delizioso dolce vegano.

Il climax della giornata è stato raggiunto con il talk condotto da Irene Colombo “Ristorazione 3.0” a cui hanno partecipato Enrico Cerea del ristorante tristellato Da Vittorio a Brusaporto, Davide Comaschi e Andrea Sinigaglia direttore di Alma, scuola internazionale di cucina italiana. Il tema affrontato è stata l’importanza della formazione per costruire un futuro nel settore hospitality di qualità.

Chocolate Culture, ha portato in una fiera ad alto contenuto business uno spazio dedicato alla cultura del cioccolato, con l’obiettivo di valorizzare i maestri artigiani italiani e far conoscere il frutto prezioso del Cacao che da secoli manda in estasi i palati.
Chocolate Culture @Host23 è una prima pietra miliare per un percorso di accrescimento professionale necessario per cavalcare i nuovi trend del business.

Macchine per il caffè professionali: la produzione guidata dall’innovazione sostenibile

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aziende esg sostenibilità innovazione eu ue rifiuti
Aziende più attente alla sostenibilità (immagine: Pixabay)

Continua l’impegno delle aziende nella riduzione di materie prime vergini e sprechi di risorse, aumentando l’utilizzo di materiali riciclati. L’innovazione sostenibile è ormai parte della politica aziendale dei produttori di macchine per caffè, pasticcerie e vending che hanno portato a Host Milano 2023 le proprie novità.

In casa Faema, per esempio, i fondi di caffè consumati in azienda sono stati trasformati in un biopolimero (Rekrill Caffee) per realizzare le griglie porta tazze di Faemina.

Leggiamo di seguito la prima parte dell’articolo di Maria Teresa Manuelli  pubblicato sul quotidiano Il Sole 24 Ore.

L’innovazione all’insegna della sostenibilità: la mission dei produttori di macchine per caffè

MILANO – Attenzione all’ambiente e al cliente, soluzioni responsabili ed ecocompatibili, che guardano all’economia circolare. L’innovazione sostenibile in tutte le sue sfaccettature è da tempo entrata nelle agende dei produttori di macchine per caffè, pasticcerie e vending che hanno portato a Host Milano 2023 le proprie novità.

Quello della produzione di macchine e tecnologia per le cucine e laboratori professionali è un’eccellenza italiana che esportiamo in tutto il mondo e che ci colloca tra i pionieri dell’innovazione. Secondo l’Ufficio Studi Anima-Assofoodtec, il food service equipment Made in Italy ha chiuso il 2022 a 4,56 miliardi di euro (+4,5%). Dati che confermano la centralità del prodotto italiano, che da solo rappresenta ben il 10% di tutto il mercato del food service equipment mondiale.

Future Market Insights stima infatti che quest’anno il valore del mercato globale sfiorerà i 44 miliardi di dollari, per toccare i 76 miliardi nel 2032.

In questo contesto, Evoca Group, leader mondiale nella produzione di macchine da caffè professionali (Necta, Saeco e Gaggia tra i marchi principali) da tempo dimostra il proprio impegno nell’innovazione e nella sostenibilità.

Lo scorso luglio ha pubblicato il suo primo report di sostenibilità. “Rappresenta un importante traguardo – osserva Giusi Bonini, chief sustainability officer di Gruppo Evoca – e sottolinea il nostro impegno verso i principi ambientali, sociali e di governance, con l’obiettivo di orientare un cambiamento all’interno del settore e nella comunità”.

Nel 2022 ha avviato il programma “Design for Environment”, dedicato al prodotto, organizzato per rispondere alle priorità strategiche e alle richieste che emergono dal mercato.

“Consapevoli che si può migliorare solo ciò che si misura – prosegue Bonini –, abbiamo adottato uno strumento di Life Cycle Assessment per valutare l’impatto ambientale dei nostri prodotti, dalle fasi di estrazione delle materie prime fino alla dismissione finale”.

Grazie alle informazioni raccolte Evoca ha così efficientato i materiali utilizzati, cercato alternative alle plastiche a favore di elementi riciclati e più ecocompatibili, incrementato l’efficacia energica delle macchine e dei sistemi di energy saving già presenti.

Per Cimbali Group, storico produttore che opera da più di 100 anni, HostMilano sarà l’occasione per presentare la nuova vision che pone le persone al centro e la sostenibilità quale motore di un modello di business che vede nella collaborazione, nella diversità e nell’inclusione la chiave per la crescita futura.

Non solo, quindi, novità di prodotto, tra cui una nuova macchina firmata LaCimbali che rispecchia l’impegno nella sostenibilità e innovazione, ma anche e soprattutto raccontare un’ampia gamma di servizi studiati per migliorare le performance di tutti gli operatori del settore.

“Continua anche l’impegno nella riduzione di materie prime vergini e sprechi di risorse, aumentando l’utilizzo di materiali riciclati”, specifica Enrico Bracesco, direttore generale di Cimbali Group. Così, in casa Faema, per esempio, i fondi di caffè consumati in azienda sono stati trasformati in un biopolimero (Rekrill Caffee) per realizzare le griglie porta tazze di Faemina.

Per leggere la notizia completa basta cliccare qui

Kimbo lancia il concorso “Le meraviglie del gusto” con in palio un viaggio in Campania

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kimbo le meraviglie del gusto
Il concorso Kimbo "Le meraviglie del gusto" (immagine concessa)

NAPOLI – Prosegue fino al 21 gennaio del 2024 “Le meraviglie del gusto”, il grande concorso a premi firmato dal brand Kimbo dedicato agli amanti del caffè di Napoli e delle meraviglie della Campania. Partecipare è semplicissimo: basta acquistare almeno una confezione di cialde o capsule compatibili Nespresso Original e A Modo Mio della linea Le meraviglie del gusto provvisti di bollino del concorso (disponibili nelle miscele Amalfi, Capri, Pompei e Positano) presso i negozi specializzati nella vendita del caffè, nei negozi di prossimità, nei punti vendita autostradali che aderiscono all’iniziativa, sul sito ed Amazon.

Per giocare è sufficiente:

  • avere a portata di mano il flyer con il codice univoco presente all’interno della confezione del prodotto acquistato;
  • collegarsi al sito lemeravigliedelgustokimbo.it (oppure inquadrare il QR-code presente sul flyer);
  • compilare l’apposito form di registrazione.

Premi in palio:

 Durante tutto il periodo del concorso, con la modalità Instant Win si possono  vincere:

  • Buoni Amazon: in palio 154 buoni Amazon del valore di € 25,00 ciascuno che ti consentiranno di acquistare ciò che si vuole su amazon.it.
  • Abbonamenti Annuali a Disney+: 22 abbonamenti annuali a Disney+ del valore di € 89,90 ciascuno per goderti tutti i propri programmi Disney preferiti per un intero anno.

Estrazione finale

Partecipando alla vincita immediata, si avrà anche la possibilità di partecipare all’estrazione finale, che darà la possibilità di vincere un weekend lungo da sogno tra le meraviglie della Campania, comprensivo di:

  • Viaggio di 4 giorni e 3 notti in un hotel 4 stelle a Sorrento
  • Un giro panoramico della città di Napoli
  • Un’escursione a Capri
  • Una visita guidata a Positano
  • Un pranzo con cooking class in agriturismo ad Amalfi
  • Una visita agli scavi archeologici di Pompei

Il pacchetto include il trasporto aereo o in treno per 2 persone dalla città più vicina alla propria, l’assicurazione medica e per il bagaglio, l’alloggio in un hotel di lusso, escursioni e visite guidate, nonché i trasferimenti da e per l’aeroporto o la stazione ferroviaria di Napoli.

Kimbo – Concorso “Le meraviglie del gusto” Data Inizio: 21.08.2023 – Scadenza: 21.01.2024. Per leggere il regolamento completo basta cliccare qui.

illycaffè presenta la nuova illy Art Collection firmata dall’artista Lee Ufan

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illycaffè art collection
La illy Art Collection dall’artista e accademico Lee Ufan (immagine concessa)

TRIESTE – illycaffè presenta la nuova illy Art Collection firmata dall’artista e accademico Lee Ufan. Di origine coreana e residente in Giappone, Lee Ufan è uno dei fondatori dell’avanguardia Mono-Ha (Scuola delle cose), movimento artistico anticonformista fondato sullo studio della natura e dei materiali grezzi o lavorati dall’uomo, che si sviluppò a Tokyo alla fine degli Anni ’60.

La illy Art Collection dell’artista Lee Ufan

Lee riflette sui dualismi che poi esprime attraverso l’uso calibrato delle sue pennellate all’interno di uno spazio definito o lasciando dialogare gli elementi artificiali e naturali tra di loro. Attivo a livello internazionale, è considerato tra i più importanti artisti post-minimalisti dell’Asia.

La continua ricerca dell’essenzialità si riflette anche nei decori della sua ultima illy Art Collection che si richiama alla pittura riduzionista fatta di linee e pennellate fluide, dove anche il gesto assume un ruolo importante.

Attraverso questi tratti l’artista esprime il suo concetto di incontro, quel momento nel tempo e nello spazio in cui il pennello incontra la tela. La superficie della tazzina illy Art Collection non viene dipinta totalmente, Lee Ufan conserva lo spazio necessario per fare nascere un legame tra la porcellana bianca e la sua creazione.

È anche il suo modo di invitarci a una riflessione sull’importanza della moderazione e della semplicità, un invito a prestare attenzione all’ambiente che ci circonda, a concentrarsi su ciò che Lee chiama “il mondo così com’è”.

Tutta la sua arte è imbevuta di filosofia: la genesi di ogni opera è avvolta in lunghe fasi meditative di grande concentrazione, in un atto di creazione che è quasi più vicino alla performance, perché concepito dall’artista come un momento di incontro, una via privilegiata per ricercare e rivelare la realtà oltre l’apparenza.

“Siamo molto felici di avere realizzato questa illy Art Collection con Lee Ufan, un artista che ci ha conquistato per la sua capacità di descrivere concetti complessi attraverso l’essenzialità dei tratti – dichiara Cristina Scocchia, amministratore delegato di illycaffè – con il decoro di queste tazzine l’artista ha voluto offrirci idealmente lo spazio fisico e temporale da dedicare alle persone e all’ambiente che ci circonda, una pausa caffè da vivere con la semplicità che ci trasmette il suo pensiero artistico”.

“La pennellata con la quale ho decorato la illy Art Collection esprime le relazioni e la loro natura complessa, relazioni che dobbiamo riuscire a semplificare per coglierne la vera energia e potere – racconta Lee Ufan – Connessioni che si creano anche grazie ad una tazzina di caffè e al rituale che ha costruito intorno alle relazioni umane, producendo momenti di incontro e di socializzazione vera”.

La illy Art Collection firmata Lee Ufan sarà presentata in anteprima alla fiera d’arte contemporanea internazionale di Frieze London il prossimo 11 ottobre.

La illy Art Collection sarà disponibile da ottobre nell’e-shop illy, negli store (illy Caffè e illy Shop), nei canali della grande distribuzione al dettaglio e nei canali di e-commerce indiretti.

2 tazzine da espresso al prezzo consigliato di € 51,00
2 tazzine da cappuccino al prezzo consigliato di € 61,00

Riguardo Lee Ufan

Lee Ufan, che attualmente risiede fra Tokyo e Parigi, è nato nel 1936, in Corea. Si è laureato alla Nihon University di Tokyo, Dipartimento di Filosofia, nel 1961 ed è stato professore emerito alla Tama Art University.

È una delle figure di spicco del Mono-ha (Scuola delle cose), un movimento artistico contemporaneo emergente alla fine del 1960.

Le sue principali mostre includono Lee Ufan (2001, Kunstmuseum Bonn), Lee Ufan: L’arte Dei Margini (2005, Yokohama Museum of Art), Risonanza (2007, Biennale di Venezia), Lee Ufan (2008, Royal Museum of Fine Arts of Belgium), Marking Infinity (2011, Guggenheim Museum NYC), Lee Ufan Versailles (2014, Château de Versailles), Lee Ufan. Inhabiting Time (2019, Centre Pompidou-Metz) e Lee Ufan: Dimensione Aperta (2019, Hirshhorn Museum e Sculpture Garden).

La scheda sintetica di illy Art Collection

Per illycaffè, i cui valori distintivi sono Good, Goodness, Beauty, l’arte contemporanea aggiunge bellezza al gusto. La bellezza cui tende illycaffè deriva dall’antico concetto greco di kalokagathìa, che riunisce kalòs (bello) e agathòs (buono) per creare un nuovo significato in cui bontà e bellezza diventano inscindibili, in cui l’una dipende dall’altra.

Le tazzine illy Art Collection sono espressione tangibile di questo concetto, un progetto nato del 1992, con cui la società ha trasformato un oggetto quotidiano in una tela bianca, invitando artisti contemporanei ad esprimere la loro creatività sulla tazzina di caffè disegnata da Matteo Thun per illy.

Nel corso degli anni sono oltre 130 gli artisti di fama internazionale che hanno lavorato su questa tela, da Michelangelo Pistoletto a Marina Abramović, da Anish Kapoor a James Rosenquist, da William Kentridge a Robert Wilson fino ad Ai Weiwei…

La scheda sintetica di illycaffè

illycaffè è un’azienda familiare italiana fondata a Trieste nel 1933, che da sempre si prefigge la missione di offrire il miglior caffè al mondo. Produce un unico blend 100% Arabica composto da 9 ingredienti diversi. L’azienda seleziona solo l’1% dei migliori chicchi di Arabica al mondo.

Ogni giorno vengono gustate 8 milioni di tazzine di caffè illy nei bar, ristoranti, alberghi, caffè monomarca, case e uffici di oltre 140 paesi, in cui l’azienda è presente attraverso filiali e distributori.

Fin dalla nascita illycaffè ha orientato le proprie strategie verso un modello di business sostenibile, impegno che ha rafforzato nel 2019 adottando lo status di Società Benefit e nel 2021 diventando la prima azienda italiana del caffè ad ottenere la certificazione internazionale B Corp. Dal 2013 illycaffè è inoltre una delle World Most Ethical Companies.

Tutto ciò che è ‘made in illy’ viene arricchito di bellezza e arte, a cominciare dal logo, disegnato da James Rosenquist, le illy Art Collection, le tazzine decorate da più di 125 artisti internazionali o le macchine da caffè disegnate da designer di fama internazionale.

Con l’obiettivo di diffonderne la cultura della qualità ai coltivatori, baristi e amanti del caffè, l’azienda ha sviluppato la sua Università del Caffè che ad oggi svolge corsi in 25 paesi del mondo. Nel 2021 Rhône Capital è entrato nel capitale di illycaffè con una quota di minoranza per accompagnare l’azienda nella crescita internazionale.

Nel 2022 illycaffè ha impiegato 1230 persone e ha generato un fatturato consolidato pari a €567,7 milioni. La rete monomarca illy conta 190 punti vendita in 34 Paesi.

Giulio Trombetta, Costadoro, tra i top 100 manager 2023 di Forbes Italia

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giulio trombetta costadoro
Giulio Trombetta, amministratore delegato Costadoro

Giulio Trombetta, amministratore delegato e presidente Costadoro, è arrivato tra le pagine dell’edizione numero 72 della rivista Forbes Italia tra i top 100 manager che hanno caratterizzato il 2023. Non è al prima figura legata al caffè ad essere apparsa nella rivista: ricordiamo che Chiara Bergonzi, la queen italiana della Latte art, è tra i dieci imprenditori più prosperi del 2023 secondo Forbes (ne abbiamo parlato qui). Leggiamo di seguito la prima parte dell’articolo pubblicato sul portale d’informazione newsfood.com.

Giulio Trombetta di Costadoro tra i top 100 manager 2023 di Forbes Italia

TORINO – Giulio Trombetta, presidente e amministratore delegato di Costadoro S.p.A. – l’azienda torinese produttrice di caffè di alta gamma che rappresenta oggi una realtà industriale presente in oltre 40 Paesi – è apparso sull’ultimo numero di Forbes Italia all’interno dell’articolo dedicato ai top 100 manager 2023.

Forbes Italia è l’edizione italiana del magazine più famoso al mondo su classifiche, cultura economica, leadership imprenditoriale, innovazione e lifestyle.

Il n°72, attualmente in edicola, propone l’annuale lista dei 100 Top Manager 2023, nella quale compare anche il Presidente di Costadoro S.p.A. Giulio Trombetta.

Una selezione di manager che, come dice la rivista: “Hanno fondato società di successo, sono al timone di multinazionali e hanno alle spalle carriere internazionali e, con una leadership innovativa, digitale e attenta alla sostenibilità, stanno guidando le loro aziende verso le nuove sfide del futuro”.

Giulio Trombetta dichiara a questo proposito: “Ovviamente sono molto lusingato e orgoglioso di questo prestigioso riconoscimento che però non cambierà assolutamente il mio modo di essere e di pensare. La curiosità e il desiderio di crescere, anche imparando dagli altri, sono la leva per potersi sempre migliorare”.

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