Nestlé Italia per le assunzioni dei giovani (immagine concessa)
ASSAGO (Milano) – Negli ultimi 10 anni, grazie al programma Nestlé Needs YOUth, il Gruppo Nestlé ha assunto oltre 5.200 giovani under 30 nel nostro Paese. Il 48% dei ragazzi e delle ragazze è stato inserito nella funzione Marketing e Vendite e il 41% in Processi Aziendali, come la logistica; mentre il restante riguarda le aree di Finance & Control e HR.
Il programma Nestlé Needs YOUth
Sono questi i dati diffusi dall’azienda in occasione del 10° anniversario del programma Nestlé Needs YOUth, il progetto promosso a livello globale da Nestlé con l’obiettivo di dare accesso a opportunità economiche e fornire occasioni di formazione e inserimento lavorativo a 10 milioni di giovani in tutto il mondo entro il 2030.
Da sempre Nestlé è convinta che i giovani, con il loro entusiasmo e le loro competenze, siano in grado di portare idee e innovazione al business. Proprio la digitalizzazione ha rappresentato uno dei driver più significativi delle nuove assunzioni dell’azienda nel nostro Paese, che interessano per la gran parte profili junior. Tuttavia, questa tendenza non riguarda soltanto l’area IT. Il processo di digitalizzazione, infatti, sta interessando tutti i processi e le professionalità di Nestlé e richiede sempre più competenze tecniche e informatiche.
“Come grande attore che opera a livello internazionale nel settore agroalimentare, abbiamo la grande responsabilità di fare la nostra parte per facilitare l’inserimento delle nuove generazioni nel mondo del lavoro e accrescere le loro competenze professionali” – ha dichiarato Giacomo Piantoni, direttore risorse umane Gruppo Nestlé in Italia – “I giovani rappresentano uno straordinario patrimonio per la nostra azienda e un’importante leva per innovare il business”.
Piantoni aggiunge: “Non mi riferisco soltanto alla curiosità e al loro entusiasmo, ma soprattutto alla naturalezza con cui si approcciano alla tecnologia e al digitale, elementi sempre più al centro del nostro modo di lavorare, a tutti i livelli e in tutte le funzioni”.
La scheda sintetica del Gruppo Nestlé
Il Gruppo Nestlé, presente in 187 Paesi con più di 2000 marche tra globali e locali, è l’azienda alimentare leader nel mondo, attiva dal 1866 per la produzione e distribuzione di prodotti per la nutrizione, la salute e il benessere delle persone. Good food, Good life è la nostra firma e il nostro mondo.
Nel 2023 Nestlé celebra 110 anni di presenza in Italia, rinnovando il suo impegno con azioni concrete per esprimere con i propri prodotti e le marche tutto il buono dell’alimentazione.
L’azienda opera in Italia in 9 categorie con un portafoglio di numerose marche, tra queste: Meritene, Pure Encapsulations, Vital Proteins, Optifibre, Modulen, S.Pellegrino, Acqua Panna, Levissima, Bibite e aperitivi Sanpellegrino, Purina Pro Plan, Purina One, Gourmet, Friskies, Felix, Nidina, Nestlé Mio, Nespresso, Nescafé, Nescafé Dolce Gusto, Starbucks, Orzoro, Nesquik, Garden Gourmet, Buitoni, Maggi, Perugina, Baci Perugina, KitKat, Galak, Smarties, Cereali Fitness.
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Il ritorno del Trieste Coffee Festival (immagine concessa)
TRIESTE – Il Trieste Coffee Festival, che si terrà dal 29 ottobre al 5 novembre, presenta un’anteprima speciale dell’edizione 2023 domenica 22 ottobre, al PalaTrieste, durante la partita di basket tra la Pallacanestro Trieste e la Fortituto Bologna. Nel corso dell’evento sportivo verrà offerto un caffè agli spettatori dallo staff del festival.
L’anteprima speciale del Trieste Coffee Festival
Questo è un modo per ricordare al pubblico la manifestazione, giunta quest’anno all’ottava edizione, che avrà come cuore pulsante il Villaggio del Caffè in piazza della Borsa, con tanti eventi tra i quali laboratori, visite guidate, conferenze, il ritorno dell’amatissima “Capo in B championship”, la nuova sfida con i sacchi di juta e il ritorno della gara di Moka.
Il Trieste Coffee Festival, che sarà presentato ufficialmente la prossima settimana, è organizzato da Freshmedia srls in coorganizzazione con il Comune di Trieste, promosso da Associazione Caffè Trieste. Il Festival gode del patrocinio di Fipe e Confcommercio. Con il supporto di Trieste Convention & Visitors Bureau.
“L’evento al PalaTrieste è un momento perfetto – spiegano gli organizzatori del Trieste Coffee Festival Filippo Vidiz e Alberto Polojaz di Freshmedia – per celebrare due eccellenze del nostro territorio, lo sport e il caffè, e per far conoscere la nostra manifestazione durante una delle partite più attese dell’anno”.
Caffè Morandini presente al “The Speciality Food Festival” di Dubai (immagine concessa)
ESINE (Brescia) – Caffè Morandini esporrà il proprio caffè alla fiera “The Speciality Food Festival” di Dubai che si terrà dal 07 al 09 novembre 2023. Anche quest’anno sarà il modernissimo Dubai World Trade Centre a fare da cornice a questo evento targato Gulfood Manufacturing che si colloca tra i principali per il settore agroalimentare, con particolare attenzione ai prodotti gourmet.
Caffè Morandini al “The Speciality Food Festival” di Dubai
Il caffè verrà esposto e servito per l’assaggio all’interno dello stand situato nel “Padiglione Italia” di ICE allestito per l’occasione, una zona interamente dedicata ai prodotti d’eccellenza del made in Italy.
Essere nuovamente presenti ad un evento di così larga portata e rilievo, permetterà all’azienda, in primo luogo, di consolidare i rapporti instaurati a seguito della partecipazione dello scorso anno, che hanno portato alla sottoscrizione di contratti di vendita e distribuzione con importanti operatori locali, e, poi, di generare nuovi contatti e opportunità sfruttando il grandissimo bacino di visitatori che saranno presenti allo show.
Un segnale di continuità, questo, agli sforzi economici e progettuali orientati al mercato mediorientale che l’azienda ha portato avanti nel corso dell’ultimo anno e che hanno consentito di affacciarsi su un mercato nuovo, incredibilmente ricco di possibilità, considerato tra quelli che hanno registrato un tasso di crescita molto importante nell’intero panorama globale.
Essse Caffè a Host con il restyling di Miscela Masini (immagine concessa)
BOLOGNA – Restyling di immagine e lanci di prodotto: sono tanti i progetti rivolti al futuro che Essse Caffè ha rivelato nel corso dell’ultima edizione di Host (fieramilano, 13-17 ottobre 2023). Il salone del fuoricasa è stato infatti teatro della presentazione in anteprima assoluta di quelle che saranno le novità, a livello di prodotto e merchandising, distribuite a partire da fine anno: vediamole nel dettaglio.
Le novità di Essse Caffè presentate a Host
Si parte dalla brand identity di Miscela Masini, fresca di restyling, che trova forma nell’inedita coordinata per il punto vendita: kit dalle linee eleganti in metallo opaco che comprendono portasalviette e portazuccheri, da tavolo e da banco – capaci di comunicare i tratti distintivi della nuova immagine, raffinata e moderna.
Senza dimenticare pannelli da parete, targhe e vetrofanie che permettono al barista di comunicare al meglio al consumatore finale la premiumness della sua miscela. Rinnovamento, ma sempre nel segno della tradizione, anche per il merchandising targato Essse Caffè: si confermano le iconiche tazze a tulipano, rese attuali dal nuovo logo, insieme a tutti i materiali da banco e da lavoro.
Il panettone al caffè limited edition (immagine concessa)
Non mancano delle vere “chicche”, nella direzione dell’alta qualità e dell’alto livello che da sempre caratterizzano Essse Caffè: il Kit Cappuccino – con lattiera, spargicacao, pennino latte art e dosatore per topping – ma anche l’esclusivo Kit Essse Professional con pressino, tappetino e pennello in legno.
Restyling e merchandising, ma anche innovazione di prodotto: Host ha visto in anteprima la presentazione delle campane in latta per macinadosatore, in grado di coniugare design e tecnologia.
Disponibili in distribuzione ai bar da gennaio prossimo, non sono packaging usa e getta, ma un vero e proprio oggetto di valore estetico, da riutilizzare o riciclare al 100%. Le nuove campane sono durevoli, frutto di un progetto realizzato ad hoc per Essse Caffè; il design è raffinato e minimal, i materiali nobili e le linee eleganti, ad alto sviluppo tecnologico. L’attacco filettato si applica alla perfezione al macinadosatore, garantendo massima stabilità.
Tre i diversi soggetti di campana, dedicati a diversi prodotti: Miscela Masini, 100% Arabica e Essse Caffè per le altre miscele certificate.
Il panettone al caffè
Ma Essse Caffè guarda sempre oltre e con Sebastiano Caridi, brand ambassador 2023, lancia una speciale limited edition per il prossimo Natale, dedicata ai migliori bar che vogliono valorizzare la propria offerta natalizia: un esclusivo panettone al caffè in cui l’aroma del caffè più pregiato si unisce alla dolcezza del caramello, per un lievitato artigianale che richiede ben 62 ore di lavorazione.
Materie prime esclusive e lievito madre, per un’esperienza di gusto davvero unica che unisce due rituali della migliore tradizione italiana: espresso e panettone.
Tra gli altri lanci, l’ampliamento della gamma miscele per il mondo della distribuzione automatica, ma anche nuovi prodotti in capsula, sia per il Sistema Espresso Essse Caffè che per il mondo compatibili.
A proposito di Sistema Espresso, S20 e S20 Latte sono state le altre protagoniste di Host: grande lancio del 2023 per la torrefazione bolognese, hanno conquistato il grande pubblico. S20 con le sue alte performance e la linea elegante, offre un eccellente e cremoso espresso grazie alla perfetta estrazione del caffè – ricordiamo il suo beccuccio brevettato – con svariate funzioni evolute.
S20 Latte rappresenta il top di gamma sul segmento di riferimento: milk box da 0,5 litri e hot pipe, che permettono di preparare 8 diverse bevande a base latte, personalizzabili.
Scienza, sapienza e specializzazione: tre “s” che riassumono perfettamente i valori e la filosofia di Essse Caffè, storica torrefazione bolognese fondata nel 1979 da Francesco Segafredo assieme alle sorelle Chiara e Cristina. Oggi Essse Caffè è un marchio di successo in tutta Italia e all’estero, sinonimo di autenticità ed eccellenza, contraddistinto dall’inconfondibile “family feeling” delle sue miscele. L’obiettivo? Garantire un prodotto di massima qualità, tutti i giorni, tutto l’anno, realizzando con cura l’intero processo, a partire dall’accurata selezione della materia prima.
Grazie alle collaborazioni universitarie – Facoltà di Agraria delle Università di Bologna, Cesena e Foggia – l’Azienda ha acquisito elevato spessore scientifico nel proprio settore, con conoscenze su ogni tipologia di caffè, dalla torrefazione al confezionamento, fino al caffè in tazzina.
Ai fondatori, oggi si affianca la quarta generazione della famiglia: Pietro Buscaroli, Agata Segafredo, Riccardo e Ruggero Auteri che condividono la missione imprenditoriale con uno sguardo imprescindibile verso il futuro.
La presentazione del progetto "Io parlo con il dito" (immagine concessa)
MILANO – Dopo la firma dell’accordo del 28 marzo scorso tra Fipe-Confcommercio, l’Associazione ClinicaMENTE e il Gruppo donne imprenditrici della Federazione, è stato presentato a Milano, in occasione della Fiera Host, “Io parlo con il dito”, un progetto che ha l’obiettivo di aiutare le persone affette da disturbi specifici del linguaggio a comunicare quando si trovano in un ristorante o in un bar.
Fipe presenta il progetto “Io parlo con il dito” a Host
Durante l’iniziativa è stata illustrata la “tovaglietta amica” ideata dall’Associazione clinicaMENTE.
Si tratta di una tovaglietta americana di carta che contiene i simboli più comuni relativi all’alimentazione e alla permanenza nei locali come, ad esempio, la forchetta, l’acqua o il bagno. Indicandoli, il cliente riuscirà a comunicare in modo efficace, mentre l’operatore di sala potrà interagire con lui più facilmente e rispondere velocemente alle sue richieste.
La tovaglietta “Io parlo con il dito” si ispira ai princìpi della Comunicazione aumentativa alternativa (Caa), un’area della pratica clinica rivolta a tutti coloro che presentano delle disabilità comunicative del linguaggio, sia permanenti sia temporanee.
Un disturbo, questo, che riguarda in larga parte le persone in giovane età: come rilevato dalla Federazione logopedisti italiani, infatti, attualmente ne soffrono 7 bambini su 100.
La sensibilizzazione sul territorio nazionale
Dopo una prima fase sperimentale realizzata a Milano con il supporto dell’Epam e Confcommercio Milano, la Federazione si è impegnata a diffondere il progetto su tutto il territorio nazionale attraverso una campagna di comunicazione mirata per sensibilizzare i pubblici esercizi e le associazioni sul tema.
La tovaglietta potrà essere personalizzata con il logo della singola azienda e stampata su carta alimentare, seguendo le linee grafiche e stilistiche che verranno inviate alle associazioni e ai pubblici esercizi che aderiranno.
“Ringrazio tutte le istituzioni che hanno sostenuto sin dal principio il progetto della tovaglietta “Io parlo con il dito”, che rappresenta per i più giovani uno strumento di facilitazione e inclusione sociale, per le famiglie l’opportunità di poter usufruire dei servizi di ristorazione senza difficoltà, per gli operatori del settore, invece, un modello di accoglienza e di conoscenza della comunicazione aumentativa”, ha spiegato Elisabetta Ciaccia, presidente di clinicaMENTE.
Uno strumento di inclusione sociale
Ciaccia aggiunge: “Siamo partiti da Milano come città pilota per la promozione della tovaglietta e adesso, grazie al supporto di Fipe, ci apprestiamo a promuoverla in tutta Italia per fare in modo che le attività di ristorazione rappresentino un punto sociale e di accoglienza per bambini e persone con difficoltà del linguaggio verbale. Auspico che la tovaglietta possa essere utilizza da tutti i pubblici esercizi come strumento unico, diffuso e condiviso per agevolare il dialogo e l’inclusività”.
“Siamo davvero orgogliosi di questo progetto sviluppato grazie alla preziosa collaborazione con l’Associazione clinicaMENTE che, dopo il successo del periodo di sperimentazione, approda finalmente su tutto il territorio nazionale”, ha dichiarato Lino Enrico Stoppani, presidente di Fipe-Confcommercio.
“L’iniziativa incarna i valori distintivi del nostro settore, su cui si fonda anche la celebrazione della Giornata della ristorazione presentata da Fipe quest’anno: l’inclusività e la condivisione con il prossimo. Il nostro obiettivo, infatti, è valorizzare il fondamentale ruolo sociale ricoperto quotidianamente da ciascun pubblico esercizio”, ha concluso Stoppani.
“Questa iniziativa rappresenta un segnale fondamentale nel percorso che stanno facendo i pubblici esercizi: diventare sempre di più luoghi di promozione di valori sociali”, ha commentato Valentina Picca Bianchi, presidente del Gruppo donne imprenditrici di Fipe-Confcommercio. “Attraverso il nostro sostegno, infatti, vogliamo diffondere il messaggio dell’inclusività tra le migliaia di imprese che rappresentiamo, affinché tutti – nessuno escluso – possano godere di un momento di convivialità grazie a piccoli gesti di attenzione e premura che siamo in grado di garantire a chi ha maggiori difficoltà”.
LUSERNA SAN GIOVANNI (Torino) – Caffarel, storico marchio piemontese sinonimo dell’eccellenza del cioccolato made in Italy, presenta l’ultima novità della linea Gianduia 1865 Intenso, una nuova imperdibile ricetta che conquisterà tutti gli estimatori del cioccolato dalle note intense, per un’esperienza di gusto ancora più avvolgente.
Gianduia 1865 Intenso
Un nuovo goloso connubio di cacao e nocciole rende il gianduiotto Caffarel il cioccolatino perfetto da assaporare per una dolce coccola dal gusto aromatico e corposo.
Con il 40% di cacao e il 26% di nocciola Piemonte I.G.P., Gianduia 1865 Intenso Caffarel stupirà gli amanti del tradizionale gianduiotto torinese con la sua inimitabile cremosità e il suo sapore deciso e vellutato.
Una bontà autentica, che nasce da un’attenta selezione e da una sapiente lavorazione delle materie prime, che da sempre contraddistinguono i prodotti del marchio Caffarel.
Il formato pick&mix è acquistabile nei negozi Caffarel di Torino, Luserna San Giovanni e presso i migliori bar e pasticcerie d’Italia.
Gianduia 1865 Intenso, l’ultima creazione in casa Caffarel, nasce dall’incontro tra la spinta innovatrice del marchio e una storia lunga quasi 200 anni, fatta di passione, creatività e spirito artigianale.
Il classico Gianduia 1865
Con questa stessa volontà di unire tradizione e innovazione, nel 1865 Caffarel inventò il suo prodotto più iconico, l’autentico gianduiotto di Torino, oltre ad essere anche il primo cioccolatino incartato della storia.
Gianduia 1865 Caffarel, realizzato con il 28% di nocciola Piemonte I.G.P. e ancora oggi prodotto seguendo l’antico metodo dell’estrusione, insieme al marchio piemontese è stato inserito nel registro speciale dei Marchi storici di interesse nazionale: un riconoscimento prestigioso ottenuto grazie alla connessione profonda con il territorio e al legame a doppio filo con la tradizione italiana, che rendono Caffarel vera e propria espressione di qualità made in Italy.
Gianduia 1865 Intenso è disponibile nella confezione da 200g presso nei negozi Caffarel di Torino, Luserna San Giovanni, presso i migliori bar e pasticcerie d’Italia e nello store Caffarel di Amazon. Prezzo di vendita consigliato di € 11,00.
La micro-torrefazione Il Manovale (immagine concessa)
TURI (Bari) – Sca Italy, la delegazione italiana dello Specialty Coffee che promuove l’eccellenza e la qualità del caffè, organizza dal 25 al 27 ottobre la seconda tappa di selezione della gara Roasting a Turi (BA). Come da regolamento, la gara si svilupperà in tre giorni: il primo giorno verrà dedicato alla tostatura delle campionature di caffè, si faranno le prove sulla macchina tostatrice e si concluderà con il cupping delle campionature.
La seconda tappa di selezione della gara Roasting a Turi
Il secondo giorno i concorrenti consegneranno il piano di tostatura ai giudici, dopodiché si procederà con la tostatura vera e propria del caffè monorigine, 45 minuti per ciascun concorrente, sotto l’attenta visione del capo giudice.
Il terzo giorno inizia con la calibrazione dei giudici, a cui segue il cupping per la valutazione dei migliori, e infine le premiazioni. Si ricorda che solo i primi due classificati andranno in finale a Sigep 2024.
La gara si svolgerà a Turi (BA), ospiti di Il Manovale, una micro torrefazione artigianale nata per chi cerca in ogni caffè un’esperienza da raccontare, la cui storia si ispira alle tradizionali torrefazioni italiane di quartiere ma parla una lingua internazionale, quella della rivoluzionaria terza ondata del caffè.
Sca Italy ringrazia lo sponsor delle gare di Roasting, DM Italia, l’azienda che nasce dalla passione per il caffè e prende spunto dalla tradizione italiana con lo scopo di innovarsi, e rappresenta oggi le migliori attrezzature commerciali e industriali al mondo nel campo della trasformazione del caffè.
Alberto Cocci, amministratore di DM Italia: “Da quando DM Italia rappresenta Giesen sul mercato Italiano siamo sempre stati sponsor delle finali dei campionati nazionali, e per tanti anni anche delle selezioni, un modo unico per sentire il pathos e le emozioni che questa bellissima gara, fatta di tanta conoscenza del prodotto e sensibilità, trasmette”.
La macchina tostatrice in gara sarà la Giesen W6 a gas, e il tostino campionatore: Ikawa. Giesen W6A a gas con capacità da 200 gr a 6 kg per batch. È lo shop roaster per antonomasia che però ha tutte le caratteristiche delle tostatrici di più grandi dimensioni.
Anche per questa tappa sarà sponsor con i caffè crudi Nuova Cipam che commercializza i caffè specialty di One Kind of Green.
Sca Italy ricorda che l’ultima tappa di selezione della gara Roasting avrà luogo presso Gearbox Coffee Roasters, Borgo San Lorenzo (Firenze) dal 14 al 16 novembre 2023.
Sca Italy invita tutta la community a non perdersi nessuna novità di questa gara e delle prossime e a seguire i suoi canali social e il sito web per restare aggiornati sugli eventi.
Il logo di The Milan Coffee Festival (foto dal sito)
MILANO – Anche quest’anno torna il The Milan Coffee Festival per fare cultura attorno al caffè, mettendo a contatto le realtà del settore con i consumatori attorno al rito della tazzina e non solo: dal 2 al 4 dicembre, l’appuntamento per gli appassionati e i professionisti è ancora una volta al Superstudio Più, in Via Tortona 27.
Ritorna il The Milan Coffee Festival 2023, si terrà dal 2 al 4 dicembre 2023 e chiama tutti i professionisti dell’industria HORECA: per migliorare la propria offerta di caffè e attirare nuovi clienti.
L’invito é rivolto ai torrefattori più innovativi e progressisti nel mondo del caffè specialty e agli innovatori di attrezzature per il caffè al The Milan Coffee Festival 2023, che si terrà dal 2 al 4 dicembre 2023 presso il Superstudio Più di Milano dove sarà possibile esplorare le ultime novità di prodotto, gustare i migliori caffè specialty italiani tutti sotto lo stesso tetto.
Sarà anche possibile ottenere approfondimenti da esperti del settore per migliorare l’offerta di caffè di tutti.
Cosa proporrà The Milan Coffee Festival:
• 75 Espositori: ci si potrà connettere con i brand principali e le personalità che guidano la rivoluzione del caffè in Italia. Il MCF è l’epicentro del movimento italiano del caffè specialty.
• Interviste ai Leader Aziendali: Condotte da Jeffrey Young, capo redattore della rivista trade 5THWAVE e fondatore di Allegra Group, la serie di interviste in podcast in diretta dal MCF 23 approfondirà temi di competenze imprenditoriali e industriali da tutta Europa.
• The Roasters Village: I migliori torrefattori italiani realizzeranno caffè monorigine utilizzando metodi di estrazione da loro preferiti. La tua avventura caffeinica, dall’Espresso all’AeroPress, inizia qui.
• The Coffee Trail: si potrà intraprendere un percorso di esperienze uniche durante il festival, svelando i segreti meglio custoditi dell’evento.
• Roast Masters: si potranno osservare i migliori torrefattori italiani competere per il prestigioso titolo di Campione Roast Masters 2023.
• Latte Art Live: sarà poi possibile ammirare le tecniche dell’affascinante disciplina della latte art.
• Connettiti e e Socializza: tutti potranno accedere ad una rete di contatti con i migliori baristi ed esperti di caffè provenienti da tutta la scena del caffè italiano.
• The Mindful Coffee Tasting Experience: sarà possibile realizzare una sessione di degustazione meditativa del caffè accompagnata dai suoni rilassanti di un bagno sonoro. È come se i monaci tibetani incontrassero il vostro barista hipster locale, un’esperienza indimenticabile.
• Pizza e Cocktail: Nessuna visita al festival è completa senza gustare una fetta di pizza e concedersi un Espresso Martini (o un Negroni al caffè) presso l’Aperitivo Bar.
Il The Milan Coffee Festival: è più di un evento; è una piattaforma pensata per elevare gli standard di qualità per i professionisti del caffè e del settore HORECA in Italia. La missione del The Milan Coffee Festival è quella di catalizzare la crescita dell’intero settore: unisciti oggi stesso al movimento del caffè specialty!
Grazie al Trade Day sarà possibile dialogare tra grandi players del settore e della ristorazione italiana, e ampliare la propria rete di contatti.
Andando a questo link, gli addetti ai lavori potranno richiedere l’ingresso gratuiti come ospiti VIP domenica 3 e lunedì 4 dicembre, le giornate dedicate agli operatori del settore.
Entro il primo novembre, sarà elaborata la domanda e comunicato l’esito.
C’è tempo per acquistare i biglietti e selezionare l’opzione che si preferisce, andando a questo link.
Il The Milan Coffee Festival 2023 è orgogliosamente sostenuto da: La Marzocco, Modbar, Smirnoff, Alpro, Brita, Stronghold, Grindie, Oatly, Decent Packaging, Cafezal, Specialty Coffee Association.
MILANO – Trimestrale inferiore alle attese per Nestlé, che cresce meno del previsto, penalizzata dalla congiuntura economica negativa, dagli alti costi, dal calo dei consumi e dalla forza del franco svizzero. Bene gli asset del caffè, anche se Nespresso registra una crescita negativa, dovuta anche in questo caso all’effetto negativo dei cambi.
Il colosso elvetico chiude i primi 9 mesi dell’anno con un giro d’affari di 68,8 miliardi di franchi svizzeri (72,49 miliardi di euro), in flessione dello 0,4% rispetto al pari periodo dell’esercizio trascorso.
La crescita organica è stata del 7,8%, contro il +8,1% atteso dagli analisti, beneficiando di un aumento dei prezzi dei prodotti pari all’8,4%.
A livello di volumi le vendite di Nestlé sono scese però dello 0,6%. Va comunque osservato un miglioramento nel terzo trimestre, che segna un -0,3%, a fronte del -1,1% del precedente periodo aprile-giugno.
Confermato l’outlook per l’intero esercizio 2023, con crescita organica delle vendite tra il 7% e l’8% e margine di profitto operativo del trading sottostante tra il 17% e il 17,5%.
Si prevede, inoltre, che l’utile sottostante per azione in valuta costante aumenterà tra il 6% e il 10%.
“Grazie al nostro portafoglio ben diversificato e all’ampia gamma di prodotti siamo riusciti a ottenere una forte crescita nei primi nove mesi di quest’anno”, ha dichiarato il ceo Mark Schneider, citato in un comunicato.
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Il mese di gennaio. Quello della matita sulla carta è da sempre il suono dell’istruzione. I tratti puliti della grafite catturano pepite di saggezza che cambiano la vita, trasmesse da qualcuno che, parola dopo parola, si è impegnato a mantenere vivo il sapere. Tutti abbiamo ricordi legati all’apprendimento, il piacere di aggiungere colore e nuove prospettive al proprio mondo. L’istruzione ha il potere di trasformare le realtà e aprire le porte, dando forza ai sogni e alle speranze di un mondo in costante movimento (Thandiwe Muriu)
MILANO – Tre artisti in dialogo sul valore della collaborazione tra persone, organizzazioni, idee. Il calendario Lavazza 2024 è un progetto corale firmato dai fotografi africani Thandiwe Muriu (Kenya), Daniel Obasi (Nigeria) e Aart Verrips (Sudafrica) sotto la direzione creativa dell’Agenzia Armando Testa.
La cover del calendario (Aart Verrips)
Un calendario che descrive e promuove il concetto di partnership in tutte le sue sfumature, a partire dalla capacità di aprirsi verso gli altri – richiamo all’edizione 2023 del calendario Lavazza “Yes, We’re Open“– per andare oltre, a esplorare la bellezza del collaborare, di contaminarsi, di unirsi sulla base del rispetto reciproco per creare qualcosa di più grande: “More than Us“.
La cover del calendario (Daniel Obasi)
Il calendario Lavazza 2024 More than Us
Lo spazio fisico e ideale nel quale si dipana il progetto artistico è l’Africa, luogo identitario in quanto terra di origine del chicco di caffè – nella regione di Kafa (in Etiopia) – e di alcuni dei progetti di sviluppo sostenibile della Fondazione Giuseppe e Pericle Lavazza Onlus – nata nel 2004 e oggi presente con 33 progetti in 3 continenti – ma anche territorio armonioso, pieno di energia, di sperimentazione, di spinta verso il futuro, grazie alla sua straordinaria vitalità culturale e alle diverse comunità che la abitano.
La cover del calendario (Thandiwe Muriu)
Francesca Lavazza, board member del Gruppo Lavazza, nell’introduzione al calendario: “In questi anni abbiamo imparato a collaborare e a condividere obiettivi, sforzi e risultati, con la consapevolezza che per andare lontano non si può agire da soli. Consci che da soli si va veloce ma insieme più lontano”
Il mese di febbraio. Piccole stelle creano costellazioni: sono i bambini protagonisti di una rappresentazione fantastica in cui tutto può succedere. C’è chi intona una musica e chi sventola una bandiera blu ma, più di ogni cosa, c’è un senso di libertà che li accomuna tutti e li rende parte della stessa storia. Una storia di crescita condivisa in cui, sulla riva di un mare di possibilità, un gruppo di piccoli sognatori si sente invincibile mentre costruisce il proprio mezzo per cavalcare il futuro (Daniel Obasi)
Lavazza aggiunge: “Attraverso l’energia dell’Africa, culla del caffè, vogliamo ribadire i valori costituenti della nostra Fondazione e celebrare questo intreccio di mani, talenti, storie ed esperienze. Più voci che cantano all’unisono. Perché in famiglia, così come in azienda, sappiamo bene che ognuno conta, ma ancora più importante, abbiamo imparato a contare sempre gli uni sugli altri”.
Il mese di marzo. Circondata da una realtà dichiaratamente viola, simbolo della parità di genere in tutte le sue tonalità, c’è una donna e una mano pronta ad accoglierla. Il suo obiettivo è mostrarci, in tutta la sua delicatezza, quanta determinazione ripone nello sfidare le norme della società. La scena immortala un mondo a cui aspiriamo. Un mondo in cui il raggiungimento dell’uguaglianza richiede la partecipazione di tutti, nessuno escluso (Aart Verrips)
In More than Us la fotografia è libera di esprimersi in maniera inedita, svincolata da stereotipi e canoni visivi convenzionali, dando voce alle singolari interpretazioni che originano dai differenti percorsi dei suoi interpreti che ci ricordano che l’Africa non è una sola, ma è espressione di ricchezza e varietà culturale: tramite la serie Camo di Thandiwe Muriu, in cui le protagoniste, pur risaltando, si mimetizzano con gli sfondi e le vivaci fantasie dei tessuti tradizionali; nel mondo surrealista e morbido di Daniel Obasi, che esorta a riflettere sui concetti di attivismo, politica e relazioni umane; fino all’estetica nitida e pulita di Aart Verrips, sempre alla ricerca di volti non tradizionali e nuove idee di bellezza.
Il mese di aprile. nostro pianeta è un tesoro inestimabile da tramandare alla generazione futura. È un connubio di splendore e stupore, dalla perfezione di un fiore che sboccia alla danza delle foglie nel vento. Dal nostro agire alla cura con cui ci dedichiamo costantemente a ciò che conta: tutti i piccoli gesti che compiamo contribuiscono insieme a fare un mondo di differenza. Insieme, possiamo vedere sbocciare il mondo (Thandiwe Muriu)
Ciascun fotografo ha realizzato quattro scatti, traendo ispirazione dai progetti di sviluppo sostenibile della Fondazione Lavazza e dai valori More Responsibility, More Sustainability, More Innovation e More Inspiration condivisi dal Gruppo Lavazza, e dai suoi brand e dalle associazioni con cui collabora per sostenere la crescita delle comunità produttrici di caffè dal punto di vista economico e sociale all’insegna della salvaguardia dell’ambiente.
Il calendario celebra in questo modo anche l’impegno collettivo per i quattro obiettivi di sviluppo sostenibile prioritari per il Gruppo all’interno dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite – Goal 5 Parità di genere, Goal 8 Lavoro dignitoso e crescita economica, Goal 12 Consumo e produzione responsabili, Goal 13 Lotta contro il cambiamento climatico – nello spirito di collaborazione auspicato dal Goal 17, Partnership per gli obiettivi.
Il mese di maggio. Queste donne lo sanno: la terra ripaga sempre chi lotta per renderla migliore. Ognuna di loro ha i piedi ben saldi, sicuri come radici profonde, e braccia forti, come se fossero esse stesse il prolungamento della natura che avanza. In questo tiro alla fune tra l’uomo e il mondo, infatti, chi non molla la presa è il vero vincitore: il messaggero di un necessario appello all’azione, ma anche di un ringraziamento a chi sostiene la nostra terra ogni giorno, con tutto lo sforzo e l’impegno che si dedica alle cose che si amano (Daniel Obasi)
Secondo Michele Mariani, Executive Creative Director del Gruppo Armando Testa che segue la direzione creativa del Calendario dal suo esordio: “Il Calendario Lavazza 2024 celebra il valore prezioso della collaborazione. E lo fa approfittando di tutta l’energia e la vitalità creativa che batte nel continente africano. Energia che scorre e si nutre della diversità culturale come una risorsa inesauribile. Affrontare sfide complesse richiede la condivisione di idee, di talento, e di rispetto. E le idee migliori sono quelle che nascono dallo scambio e dalla contaminazione perché, come sappiamo, nessuno di noi è così intelligente come tutti noi messi insieme”.
Il mese di giugno. All’interno del più caldo e confortevole dei rifugi, la protagonista è nella sua casa. Quella foglia segnata dalle venature del mondo, a una a una con quelle linee svela l’impatto delle attività dell’uomo sul pianeta. È l’istantanea del momento della consapevolezza, quando, per agevolare la nostra crescita, ci priviamo di qualcosa. È il primo gesto che promuove un effetto a catena positivo sull’ambiente, per cui la terra ci ringrazierà con i suoi frutti (Aart Verrips)
I messaggi che hanno guidato il progetto del Calendario trovano un’ulteriore cassa di risonanza nel coinvolgimento di tre ambassador, personalità impegnate e fortemente coinvolte in progetti sociali, che credono nell’idea di collaborazione espressa in More than Us: la modella, autrice e attrice somala Waris Dirie, da anni impegnata nella lotta contro le mutilazioni genitali femminili; il premio Nobel Denis Mukwege, chirurgo ginecologo di fama mondiale e fondatore del Panzi Hospital di Bakavu, nella Repubblica Democratica del Congo, con cui Fondazione Lavazza collabora; l’attivista sudafricana Zulaikha Patel, che ha portato all’attenzione dei media il problema del razzismo nel Sudafrica post-apartheid e vincitrice del Young Activist Summit 2022.
Il mese di luglio. L’innovazione custodisce i segreti del futuro. È lì, dove alla fine facciamo sempre ritorno, che si trova la nostra fonte di ispirazione e nascono terreni più fertili. Il vagare di menti curiose ha la capacità di liberare il potere di un piccolo seme, sfruttando la forza del suo dna per accrescerne la generosità, dividerne la debolezza e moltiplicarne la fertilità. Dall’incessante scoperta di ciò che ancora non è stato creato, questo nuovo seme è il finale perfetto del viaggio (Thandiwe Muriu)
Il concept More than Us accompagnerà Lavazza anche nel 2024 quale filo conduttore delle iniziative che renderanno omaggio al ventesimo anniversario della Fondazione Giuseppe e Pericle Lavazza.
Anniversario di cui il calendario rappresenta un’anteprima, grazie all’interpretazione visiva che i fotografi hanno dato dei progetti della Fondazione.
Il mese di agosto. Al centro di un’oasi verde, cuore d’interesse del mondo, abitano le pioniere del futuro. Inaspettate muse che si lasciano ispirare dalle richieste della natura, sanno ascoltare le urgenze del mondo e agiscono di conseguenza. Si destreggiano con armonia nei compiti che la terra richiede loro di svolgere e vivono in un universo fantascientifico in cui la vera avanguardia è la semplicità: seminare sogni, coltivare speranze, far crescere risorse e raccogliere i frutti della ricerca (Daniel Obasi)
Per approfondire il progetto calendario Lavazza 2024 e scoprire le storie e visioni dei suoi protagonisti, sono disponibili la landing page cliccando qui, realizzata sotto la direzione creativa dal team digital del Gruppo Armando Testa, e una serie di podcast realizzati da Chora Media sulle principali piattaforme streaming.
“Siamo molto felici di accompagnare Lavazza nella narrazione del Calendario 2024” – dice Mario Calabresi, ceo e editor in chief di Chora – “Grazie alla forza dei podcast, le immagini diventano contenuti parlanti. Una finestra sul mondo con le voci e le storie dei fotografi che le hanno scattate.”
“Un’idea ha bisogno di concretizzarsi per diventare progetto. Un sogno ha bisogno di persone per diventare realtà. La Fondazione Giuseppe e Pericle Lavazza ha unito tutto: idee e sogni, progetti e persone. Fondata nel 2004, quest’anno compirà 20 anni: ecco perché il calendario Lavazza 2024 è dedicato alla nostra Fondazione”, Francesca Lavazza, board member del Gruppo Lavazza.
I 20 anni dalla Fondazione Giuseppe e Pericle Lavazza Onlus
Nel 2004 Lavazza ha istituito la Fondazione Giuseppe e Pericle Lavazza Onlus con l’obiettivo di coordinare e realizzare i progetti di sostenibilità sociale, ambientale, economica nelle comunità produttrici di caffè nel mondo; oggi la Fondazione supporta e finanzia 33 progetti in 20 paesi in 3 continenti, a beneficio di quasi 190.000 coltivatori di caffè.
Il mese di settembre. Curiosa, innovativa e alla costante ricerca di mondi migliori, un’esploratrice è vestita come un fiore, con le mani di un giallo vibrante e le ambizioni di una persona che pensa fuori dagli schemi. Immersa in una foresta di alberi giganti, simbolo di creatività e immaginazione, la protagonista si spinge oltre i confini di ciò che è considerato normale. Che in questo caso combacia con la ricerca dell’eccellenza (Aart Verrips)
Attraverso di essa, il Gruppo Lavazza mira a rendere il caffè una grande opportunità nei paesi produttori: un prodotto di qualità per comunità prospere che rispettano e tutelano l’ambiente, nel quadro di uno sviluppo sociale ed economico sostenibile nel tempo.
I progetti sostenuti hanno l’obiettivo di migliorare la resa produttiva e la qualità del caffè, promuovendo allo stesso tempo l’imprenditorialità dei produttori e il miglioramento delle loro condizioni di vita, a sostegno all’autonomia delle comunità locali, attraverso la valorizzazione del lavoro delle donne e il coinvolgimento delle nuove generazioni, a cui si accompagna la condivisione di buone pratiche agricole e l’introduzione di strumenti tecnologici finalizzati al contrasto degli effetti del cambiamento climatico.
Il mese di ottobre. Waris Dirie: un sorriso brillante, accogliente, una bellezza immortalata sulla tela dell’impatto. Modella, scrittrice e attivista somala per i diritti delle donne: un fiore nel deserto, il ‘dulcis in fundo’ della poesia. A testa alta, forte della sua sicurezza, scrive con maestria parole di cambiamento, guidando il mondo nel suo tentativo di essere migliore (Thandiwe Muriu)
Le attività puntano anche sulla diversificazione delle produzioni, per contrastare l’impoverimento del suolo, e sul sostegno della riforestazione, processo essenziale alla ricostituzione della salute dell’ecosistema. #moresustainability
More than Us richiama l’approccio collaborativo che da sempre caratterizza la Fondazione Lavazza: la partecipazione a organizzazioni multistakeholder focalizzate sulla sostenibilità, l’avvio di progetti in collaborazione tra enti pubblici e privati (Public-Private Partnership) e la cooperazione con altri soggetti, spesso in ottica precompetitiva.
I partner sono organizzazioni non governative, agenzie internazionali, enti locali, trader e aziende torrefattrici che operano nei territori all’origine e lavorano a stretto contatto con le comunità produttrici, come quelle citate nel calendario Lavazza 2024: Save the Children, Sawa World, Verdad y Vida, Cesvi, Hanns R. Neumann Stiftung, Fundación Carcafe, World Coffee Research, X-Farm, Qima Foundation, Panzi Foundation.
Il mese di novembre. Donne della Fondazione Panzi (Daniel Obasi)
Grazie a questo approccio collaborativo, le conoscenze sul campo raccolte attraverso la Fondazione sono tali da contribuire a orientare nella direzione della sostenibilità il pensiero strategico anche del Gruppo Lavazza. #moreinnovation
More than Us significa ispirarsi ai 4 Valori del Gruppo, in particolare il senso di responsabilità nei confronti delle comunità in cui opera il Gruppo, che si riflette nel programma di Community Care dedicato alle comunità in cui l’azienda è presente con le proprie consociate e stabilimenti e, dal 2004, con i progetti della Fondazione Giuseppe e Pericle Lavazza Onlus, nelle comunità dei paesi produttori di caffè. #moreresponsibility #moreinspiration
Il mese di dicembre. In bilico in cima alla scala una donna è pronta a stabilire una connessione profonda tra più mondi culturali. Zulaikha Patel, attivista sudafricana contro il razzismo nel settore educativo, evoca una narrazione potente che si estende al di là delle nostre esperienze individuali. Con la sua storia ci invita a esplorare le intersezioni più ampie tra arte e realtà, diventando l’amplificatrice di questo intreccio (Aart Verrips)
Per approfondimenti:
La Fondazione Giuseppe e Pericle Lavazza Onlus ha pubblicato il suo primo Bilancio Sociale, disponibile online sul sito della Fondazione al link www.fondazionelavazza.com
I fotografi
Thandiwe Muriu
Thandiwe Muriu mostra nel suo lavoro un’originale varietà di vivaci tessuti, pratiche culturali e ideologie estetiche della sua terra natale, l’Africa. Per mezzo di illusioni surreali affronta i temi dell’identità e dell’empowerment femminile, grazie all’utilizzo creativo di tessuti e oggetti domestici d’uso quotidiano. Nata e cresciuta in Kenya, ha scoperto la fotografia all’età di 14 anni. Autodidatta, ci conduce in un colorato viaggio di riflessione nel suo mondo di donna che vive nell’Africa moderna.
Nel disegnare capi d’abbigliamento ispirati al tradizionale tessuto cerato Ankara, i suoi soggetti scompaiono sullo sfondo. Le sue illusioni sono completate da accessori fatti a mano, creati da oggetti reinventati associati alla vita quotidiana del Kenya. Ad ogni suo lavoro abbina proverbi africani, riconoscendo come la tradizione pervade e dà forma all’identità dell’Africa contemporanea.
Daniel Obasi
Artista poliedrico, nato in Nigeria, attratto dal cinema classico e dall’Afrofuturismo, rivela un forte impegno nella diffusione della narrativa africana. Costantemente al lavoro e ispirandosi al suo personale vissuto, conversazioni e ricerca, Daniel Obasi intende esplorare temi come la sessualità, la virilità, la bellezza, il simbolismo culturale, la fantasia, l’attivismo e le relazioni umane.
Le opere di Daniel Obasi conferiscono un certo idealismo ai concetti afrocentrici; sono estrose, eteree, delicate ma sensuali e formano un potente contrasto con sagome, tinte e storie intense e acute.
Oggi, Daniel Obasi si divide tra Lagos e Parigi, per il suo lavoro di fotografo e regista a livello internazionale. Le sue fotografie compaiono nelle più importanti pubblicazioni internazionali. Ha anche esposto le sue opere in tutto il mondo (V&A Museum, Brooklyn Museum, Saatchi Gallery, Sarasota Art ecc.) e i suoi cortometraggi sono stati proiettati
in numerosi Film Festival Internazionali, come il Fashion Film Festival Milano, ricevendo diversi premi.
Il suo libro di recente pubblicazione, “Beautiful Resistance”, è una raccolta di ritratti afrofuturistici che reinventano Lagos come luogo magico in cui le minoranze queer detengono il potere. Nel suo complesso, l’opera di Daniel Obasi costituisce un atto di ribellione, ma anche di meraviglia e mistero. Punta a sedurci.
Aart Verrips
Aart Verrips è un cineasta e fotografo sud-africano originario di Durban, il cui
lavoro segue una particolare narrativa incentrata sull’autenticità e sul collegamento emotivo del pubblico con diversi temi. Nel suo lavoro fotografico Verrips è sempre attratto da volti non convenzionali, con l’intento di mostrare un nuovo standard di bellezza e di dare vita ad immagini statiche e filmati.
In un caleidoscopio di toni gioiello, le immagini di Verrips rivelano un’estetica pulita e nitida, pervasa da un giocoso romanticismo distillato da abili sfumature, coreografie spontanee e sfondi stampati e scultorei. Aart Verrips ha esposto le sue opere in tutto il mondo, lasciando un’impressione indimenticabile tra gli appassionati d’arte. Tra le sue mostre più significative, figurano: “Crudama Adulscentia” alla Hazzard Gallery di Johannesburg, Sud Africa (2017), “Human Stories” alla Now Gallery di Londra, UK (2018), “British Journal of Photography – International Photography Award Single Image Award” alla Seen Fifteen Gallery di Londra, UK (2021) e “Photo Vogue Festival – Next Great Image Maker Global Open Call” al BASE Milano a Milano, Italia (2022).
Gli ambassador
Zulaikha Patel
Attivista, autrice, fondatrice di Dare to Change. Nata nel 2002, la sua mission è ridefinire e rafforzare la rappresentazione positiva e l’empowerment delle donne e delle bambine di colore con un approcio all’attivismo che mira a combattere il razzismo istituzionale nel Sud Africa post-apartheid e mediante libri, lavori accademici e la sua società no profit.
Dare to Change, la società no profit da lei fondata, intende emancipare l’infanzia grazie all’istruzione e a sviluppare fierezza e fiducia in se stessi. Con l’obiettivo di debellare l’analfabetismo, si occupa di migliorare l’accesso al materiale di lettura nelle scuole delle zone rurali e delle township e, ad oggi, ha istituito quattro Library Corners (angoli biblioteca) cui possono accedere 8.000 bambini.
L’impegno di Zulaikha verso questi ideali è iniziato quando, all’età di 13 anni, ha organizzato la nota protesta contro la politica sui capelli della Pretoria High School for Girls, di cui era allieva, che stabiliva come le studentesse di colore dovessero portare i capelli.
Con l’organizzazione insieme ad altri di una dimostrazione e la raccolta di oltre 32.000 firme per una una petizione diffusa in tutto il mondo, che diede luogo al cambiamento della politica scolastica e anche a un’indagine per l’accusa di razzismo istituzionale, Zulaikha ha ispirato gli studenti di altre scuole di tutto il paese a fare lo stesso.
Nell’agosto 2016, è stata la co-fondatrice del Black Magic Movement, che celebra il Black Pride e offre agli studenti di colore una piattaforma per far sentire la propria voce riguardo ai temi di attualità. Grazie a ciò, è stata nominata Lead SA Hero per il 2016. Lo stesso anno è stata selezionata nell’elenco delle change-maker globali nel BBC 100 Women’s List.
Tra il 2018 e il 2020, ha debuttato in veste di relatrice in un TED talk, diventando l’ospite più giovane in assoluto alla Serious Social Investing Conference. È stata anche la prima sud-africana – e la più giovane ospite illustre – ad essere insignita al Young Activist Summit delle Nazioni Unite a Ginevra.
Sempre nel 2018, è stata la più giovane relatrice in occasione del Breaking Borders Africa Youth Summit, dove ha ricevuto il riconoscimento inaugurale – il Leadership Award – per il suo contributo nel sostegno della nuova generazione di giovani africani.
In sintonia con questo impegno, ha condotto insieme ad altri una protesta silenziosa davanti al tribunale di Pretoria, durante la campagna 16 Giorni di Attivismo di quell’anno, per mettere in evidenza e contestare la violenza contro donne e bambini. In riconoscimento di questa e altre sue iniziative, nel 2019 è stata selezionata nell’elenco New African’s 100 Most Influential Africans List.
Nel 2021, ha pubblicato un libro per l’infanzia, My Coily Crowny Hair, che si richiama alla sua esperienza durante gli studi al liceo. Il libro è diventato un bestseller ed è stato inserito nella categoria dei testi per bambini del 2022 SA Book Awards. Sempre nel 2021, ha ricevuto il premio Visionary Woman Award istituito dal programma Panache Women of Wonder Awards.
Attualmente, Zulaikha studia Legge alla University of South Africa, fa parte del Gauteng Youth Advisory Panel ed è Vicepresidente della War Room per l’Emancipazione e lo Sviluppo Imprenditoriale dei giovani.
Nei prossimi tre-cinque anni, ha intenzione di scrivere altri libri per l’infanzia con l’obiettivo di fornire un’interpretazione positiva dell’identità africana. Desidera inoltre ampliare il suo pubblico con libri sull’attivismo per adolescenti e adulti.
Grazie alla sua fondazione, entro il 2025, intende istituire 150 Library Corners nelle scuole del suo paese e contribuire all’istituzione di un corso femminista e antirazzista, africano e decolonizzato, da utilizzare nelle università, nelle scuole e nei workshop. Desidera inoltre ampliare i suoi impegni come relatrice sia in Asia che in Sud America.
Waris Dirie
Modella, scrittrice e fondatrice di Desert Flower Foundation. Waris Dirie è nata nel 1965 nel deserto somalo. All’età di 5 anni subisce il crudele rituale della Mutilazione Genitale Femminile (Female Genital Mutilation – FGM). A 13 anni, quando le viene imposto di sposare un uomo che avrebbe potuto essere suo nonno, scappa di casa avventurandosi nel deserto per raggiungere la capitale della Somalia, Mogadiscio.
Nel 1981, lo zio, che è ambasciatore della Somalia, la porta con sé a Londra, come collaboratrice domestica. Al termine del mandato dello zio, Waris scappa dall’ambasciata. Vive per strada a Londra e si tiene a galla come addetta alle pulizie di una catena di fast food. All’età di 18 anni la vita di Waris all’improvviso cambia: viene notata per caso dal fotografo di moda inglese Terence Donovan, che la ritrae nel 1987 insieme all’allora sconosciuta Naomi Campbell.
Da un giorno all’altro, Waris raggiunge la fama internazionale e diventa una delle prime top model. Nel 1987, ottiene anche una parte nel film di James Bond, Zona Pericolo (The Living Daylights). Si trasferisce da Londra a New York, posa per marchi di fama mondiale come Revlon, L’Oreal, Chanel o Levi’s e compare sulle copertine di tutte le principali riviste mondiali.
Nel 1995, la BBC le dedica il ritratto A Nomad in New York. Nel 1997, Waris è all’apice della sua carriera di modella e viene intervistata da Barbara Walters (NBC) e Laura Ziv (Magazine Marie Claire). In queste occasioni parla per la prima volta del trauma della sua mutilazione genitale, scatenando una risposta mediatica e un’ondata di empatia globali. Il Segretario Generale dell’ONU, Kofi Annan, la nomina Inviata Speciale ONU contro le mutilazioni genitali femminili. Per conto delle Nazioni Unite, Waris ha viaggiato in tutto il mondo, incontrando capi di stato, premi Nobel e star di Hollywood, rilasciando centinaia di interviste.
Il suo primo libro, Desert Flower viene pubblicato nel 1997 e diventa un bestseller che vende oltre 12 milioni di copie. Nel 2008, dal libro è stato tratto un film che è stato distribuito in più di 50 paesi.
Al primo libro ne seguono altri: Desert Dawn, Desert Children, Letter to My Mother, Schwarze Frau, Weißes Land e Saving Safa, Rescuing A Little Girl from FGM. La lotta contro le mutilazioni genitali femminili è diventata lo scopo della sua vita.
Nel 2002, Waris ha istituito a Vienna, in Austria, la Desert Flower Foundation, una fondazione che svolge campagne contro le mutilazioni genitali femminili, raccoglie donazioni per chi le ha subite e costruisce scuole in Africa. La storia di Waris Dirie è diventata anche un musical: la premiere mondiale di Wüsten Blume ha avuto luogo nel febbraio 2020 al teatro St.Gallen, in Svizzera. Waris ha ricevuto numerosi premi e riconoscimenti per la sua instancabile attività, i suoi libri e l’impegno a favore dei diritti di bambine e donne. Dal 2005, è cittadina austriaca e madre di due figli. Vive a Vienna.
Denis Mukwege – Medico, attivista e premio Nobel per la pace
Denis Mukwege è un chirurgo di fama mondiale, specializzato in ginecologia e fondatore del Panzi Hospital and Foundation di Bukavu, nella Repubblica Democratica del Congo.
Ha fondato l’ospedale nel 1999, dotandolo di una clinica specializzata in ginecologia e ostetricia, con particolare attenzione anche alle problematiche legate alla salute materna. Dal 1999, tuttavia, il dr. Mukwege e la sua equipe hanno prestato assistenza ad oltre 80.000 donne vittime di stupro.
Ha ricevuto numerosi riconoscimenti in tutto il mondo, tra cui il Premio Nobel per la Pace nel 2018, per l’impegno contro la violenza sessuale come “arma di guerra” e per la sua straordinaria cura e assistenza alle vittime di stupro.
La Panzi Foundation e la Fondazione Lavazza hanno istituito una partnership per la formazione professionale, nell’ambito della coltivazione e tostatura del caffè, rivolta alle vittime di violenza sessuale nella Repubblica Democratica del Congo. In questo modo, si vogliono offrire competenze professionali da apprendere nell’ambito del programma di reintegrazione socioeconomica che è il caposaldo della Panzi Foundation.
La scheda sintetica di Lavazza
Lavazza, fondata a Torino nel 1895, è un’azienda italiana produttrice di caffè di proprietà dell’omonima famiglia da quattro generazioni. Il Gruppo è oggi tra i principali protagonisti nello scenario globale del caffè, con un fatturato di oltre 2,7 miliardi di euro e un portfolio di marchi leader nei mercati di riferimento come Lavazza, Carte Noire, Merrild e Kicking Horse. È attivo in tutti i segmenti di business, presente in 140 mercati, e con 8 stabilimenti produttivi in 5 Paesi. La presenza globale è frutto di un percorso di crescita che dura da oltre 125 anni e gli oltre 30 miliardi di tazzine di caffè Lavazza prodotti all’anno sono oggi la testimonianza di una grande storia di successo, per continuare a offrire il miglior caffè possibile in qualsiasi forma, curando ogni aspetto della filiera, dalla selezione della materia prima al prodotto in tazza.
Il Gruppo Lavazza ha rivoluzionato la cultura del caffè grazie ai continui investimenti in Ricerca e Sviluppo: dall’intuizione che ha segnato il primo successo dell’impresa – la miscela di caffè – allo sviluppo di soluzioni innovative per i packaging; dal primo espresso bevuto nello Spazio alle decine di brevetti industriali sviluppati. Un’attitudine a precorrere i tempi che si riflette anche nell’attenzione rivolta al tema della sostenibilità – economica, sociale e ambientale – considerata da sempre un riferimento per indirizzare la strategia aziendale.
“Awakening a better world every morning” è il purpose del Gruppo Lavazza, che ha l’obiettivo di creare valore sostenibile per gli azionisti, i collaboratori, i consumatori e le comunità in cui opera, unendo la competitività alla responsabilità sociale e ambientale.
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