lunedì 01 Dicembre 2025
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India: mutamento climatico e difficoltà strutturali mettono a rischio il comparto

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coffee board of india consumo di caffè e tè in india
Il logo del Coffee Board indiano

MILANO – Tempi duri per il settore del caffè dell’India, sesto produttore mondiale e importante origine per i torrefattori italiani. È opinione diffusa tra gli addetti ai lavori che l’annata in corso sarà la più difficile dai tempi del Covid. Colpa delle anomalie meteorologiche, che ancora una volta stanno minacciando il raccolto.

Ma anche dei problemi strutturali che affliggono il settore, tra difficoltà di accesso al credito, pastoie giuridiche, scarsità di manodopera e costi in crescita generalizzata.

Il regime irregolare delle piogge continua a complicare la gestione dei raccolti. Le precipitazioni hanno segnato quest’anno una flessione del 20-30% rispetto alla media degli ultimi tre anni, riferiscono i media indiani citando Kurian Raphael, responsabile ricerca e sviluppo del colosso Tata Coffee.

Il Coffee Board of India – l’ente parastatale responsabile per il settore – ha previsto, nella sua stima post fioritura, un incremento complessivo della produzione 2023/24 a 374.200 tonnellate, di cui 113 mila di arabica e 261 mila di robusta.

La produzione 2022/23 è stimata, a sua volta, in 352 mila tonnellate, di cui 100 mila di arabica e 252 mila di robusta. Ma molti produttori reputano tale previsione eccessivamente ottimistica.

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Lavazza partner del torneo di tennis Nitto ATP Finals a Torino

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Home of Masters, la Club House A Modo Mio dedicata alla Mastership Lavazza nella preparazione dell’espresso (immagine concessa)

TORINO – La città di Torino torna ad essere, per la terza volta, capitale del tennis internazionale ospitando le Nitto ATP Finals e, anche per questa edizione e fino al 2025, Lavazza continua il proprio sostegno alla manifestazione, in qualità di platinum partner. Il brand scende in campo a fianco di organizzatori e istituzioni nazionali e territoriali rinnovando il proprio impegno per la città, che rappresenta tradizione e futuro dell’azienda.

Il mondo del caffè e quello del grande tennis si sono incontrati per la prima volta a Londra nel 2011 sul campo in erba di Wimbledon.

Da allora, colpo dopo colpo, con oltre 10 anni di presenza nei più importanti tornei del circuito tennistico mondiale, Lavazza è oggi riconosciuta come il caffè degli appassionati di tennis servendo 11 milioni di caffè e entrando in contatto ogni anno con più di 3 milioni di persone.

Marco Lavazza, vicepresidente Lavazza Group: “Il binomio tennis e Torino funziona, le previsioni di quest’anno mostrano un’ulteriore crescita dell’affluenza di appassionati: è un bene per la città da un punto di vista culturale ed economico. Noi ci abbiamo creduto fin dal principio, sostenendo la candidatura e lavorando con le istituzioni: sappiamo che eventi come questo sono fondamentali per rendere Torino sempre più internazionale. In più come ogni anno organizziamo diverse iniziative che puntano ad arricchire l’esperienza di tutti i visitatori, mentre in campo scenderà il nostro Ambassador Jannik Sinner: siamo stati tra i primi a scommettere sul suo talento, a lui va il nostro in bocca al lupo”.

Nuvola Lavazza si tinge di arancione

Per l’azienda torinese, lo sport, proprio come il rito dell’espresso, crea unione e condivisione, incoraggiando il confronto tra esperienze diverse all’insegna della socialità senza confini. Forte di questi valori comuni al brand e al tennis, Lavazza ha scelto le Nitto Atp Finals per organizzare nel suo headquarter torinese un incontro memorabile tra Jannik Sinner, oggi tra i primi tennisti al mondo e Ambassador del brand dal 2019, e i suoi fan numero 1, i Carota Boys.

Fin dalla loro prima apparizione in arancione Lavazza ha sostenuto i sei ragazzi di Revello, dando loro accesso ai tornei più prestigiosi al mondo; qualche giorno fa ha anche realizzato il sogno più grande di ogni fan, avere l’incredibile opportunità di incontrare dal vivo il proprio idolo e sfidarlo sul campo da gioco, per l’occasione allestito in Nuvola Lavazza.

Grazie al brand, un suggestivo video racconta lo straordinario incontro rendendo partecipe tutta la community di appassionati di tennis delle emozioni vissute dai Carota Boys.

Torino, tennis ed espresso: la miscela perfetta per Lavazza A Modo Mio
Scoprire le regole per preparare un vero espresso italiano è la sfida che A Modo Mio lancia a tutti i tennis lovers.

Il primo a mettersi in gioco è proprio Jannik Sinner, che all’interno di uno speciale elevator, deve misurarsi con le domande a bruciapelo dei Carota Boys, in regia, sulle regole dell’espresso e rispondere correttamente per salire tutti i piani e poter aprire ufficialmente le porte della “Home of Masters”, la Club House A Modo Mio dedicata alla Mastership Lavazza nella preparazione dell’espresso presso il Fan Village, adiacente al Pala Alpitour.

Uno spazio dove, attraverso un percorso di approfondimento e intrattenimento, sono svelate le regole per gustare un espresso perfetto a casa come al bar grazie al sistema Lavazza A Modo Mio e alla Barista Technology.

L’iniziativa riprende lo spirito agonistico della manifestazione tennistica, invitando le persone a giocare per diventare Masters dell’espresso italiano con divertenti domande a tema.

Ispirandosi ai rompicapi presenti nelle Escape Room, per i partecipanti sono stati ideati vari enigmi a tempo da risolvere grazie ad indizi celati all’interno della Home of Masters e al supporto di uno staff “originale ed eclettico”, per poter scoprire le regole della Barista Technology ed entrare nella Wall of Fame dell’espresso italiano.

lavazza home of masters
Home of Masters (immagine concessa)

“Il connubio tra Torino, tennis e Lavazza continua grazie alla partnership con Nitto ATP Finals. In particolare, quest’anno abbiamo deciso di rendere l’espresso italiano protagonista della Home of Masters presso il Fan Village, realizzando un luogo di edutainment dove tutti gli appassionati di tennis possono mettersi alla prova per diventare maestri dell’espresso italiano” – afferma Igor Nuzzi, regional director Italia e Iberia di Lavazza.

“Attraverso questa attivazione il pubblico può conoscere maggiormente il sistema Lavazza A Modo Mio e la Barista Technology, che rispetta le regole del disciplinare* per replicare a casa lo stesso risultato e gusto del bar.” – conclude Igor Nuzzi.

igor nuzzi lavazza
Igor Nuzzi, Regional director Italy e Iberia (immagine concessa)

Con questa originale brand experience, il torneo delle Nitto ATP Finals si trasforma ancora una volta nella casa dell’espresso italiano, riservata a tutti gli appassionati di tennis, curiosi e amanti del caffè.

Per l’occasione, Lavazza presidia il territorio con un approccio multicanale:

• in 20 punti vendita retail, oltre a degustazioni dei prodotti A Modo Mio, si troveranno installazioni maxi della Lavazza Tiny Eco, accompagnate da materiali educational sulla Barista Technology;

• 20 negozi specializzati su Torino prevederanno l’activation in vetrina con materiali dedicati e 90 punti vendita torinesi del canale foodservice riceveranno materiali di visibilità dedicati alla partnership, con rimandi alla manifestazione sportiva e al concorso dedicato;

• il sito internet Lavazza include una landing page dedicata alle attivazioni (qui) mentre l’App Piacere Lavazza presenta missioni dedicate ai consumatori (oltre a dare la possibilità di 3 giocate extra per il concorso se l’utente si registra al contest con le stesse credenziali dell’App Piacere Lavazza)

Inoltre, tutti gli appassionati di tennis e i coffee lovers al di fuori del Pala Alpitour potranno mettersi alla prova per diventare Masters dell’espresso italiano tramite il concorso digital  basato su quiz giornalieri con meccanica di instant win, raccontato grazie al coinvolgimento di campioni dell’eccellenza sul campo e in tazzina come il giovane brand Ambassador Jannik Sinner e i Carota Boys.

La scheda sintetica del Gruppo Lavazza

Lavazza, fondata a Torino nel 1895, è un’azienda italiana produttrice di caffè di proprietà dell’omonima famiglia da quattro generazioni. Il Gruppo è oggi tra i principali protagonisti nello scenario globale del caffè, con un fatturato di oltre 2,7 miliardi di euro e un portfolio di marchi leader nei mercati di riferimento come Lavazza, Carte Noire, Merrild e Kicking Horse.

È attivo in tutti i segmenti di business, presente in 140 mercati, e con 8 stabilimenti produttivi in 5 Paesi.

La presenza globale è frutto di un percorso di crescita che dura da oltre 125 anni e gli oltre 30 miliardi di tazzine di caffè Lavazza prodotti all’anno sono oggi la testimonianza di una grande storia di successo, per continuare a offrire il miglior caffè possibile in qualsiasi forma, curando ogni aspetto della filiera, dalla selezione della materia prima al prodotto in tazza.

Il Gruppo Lavazza ha rivoluzionato la cultura del caffè grazie ai continui investimenti in Ricerca e Sviluppo: dall’intuizione che ha segnato il primo successo dell’impresa – la miscela di caffè – allo sviluppo di soluzioni innovative per i packaging; dal primo espresso bevuto nello Spazio alle decine di brevetti industriali sviluppati.

Un’attitudine a precorrere i tempi che si riflette anche nell’attenzione rivolta al tema della sostenibilità – economica, sociale e ambientale – considerata da sempre un riferimento per indirizzare la strategia aziendale.

“Awakening a better world every morning” è il purpose del Gruppo Lavazza, che ha l’obiettivo di creare valore sostenibile per gli azionisti, i collaboratori, i consumatori e le comunità in cui opera, unendo la competitività alla responsabilità sociale e ambientale.

Ernesto Illy International Coffee Award 2023 presenta le 9 illustrazioni che uniscono arte e caffè

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Le illustrazioni dell’Ernesto Illy International Coffee Award (immagine concessa)

TRIESTE – In occasione dell’ottava edizione dell’Ernesto Illy International Coffee Award, illycaffè rinnova lo speciale progetto creativo che unisce arte e cultura del caffè con il coinvolgimento di nove illustratori internazionali chiamati a realizzare un manifesto per dare un’identità artistica e visiva a ciascuno dei 9 Paesi finalisti del premio.

Un’iniziativa con cui l’azienda vuole raccontare, attraverso il linguaggio, le scelte grafiche e la vivace palette di colori degli illustratori selezionati, una componente fondamentale e rilevante della cultura e dell’etica aziendale: il patrimonio di valori che sta dietro il mondo della produzione del caffè e dei suoi Paesi.

L’identità artistica dei 9 Paesi finalisti dell’Ernesto Illy International Coffee Award

Costa Rica, Etiopia, Brasile, El Salvador, Guatemala, Honduras, India, Nicaragua e Rwanda sono i nove Paesi finalisti dell’Ernesto Illy International Coffee Award 2023, il riconoscimento intitolato alla memoria del visionario leader di illycaffè, figlio del fondatore dell’azienda e pioniere della collaborazione virtuosa con i coltivatori per la produzione di caffè di alta qualità sostenibile, che grazie a questo progetto costituiscono anche le tappe di un viaggio artistico alla scoperta dei colori e delle atmosfere di questi luoghi.

Ognuno con il proprio stile, i nove artisti hanno realizzato un manifesto che rappresenti l’universo cromatico del Paese affidatogli e richiami le note aromatiche della sua produzione di caffè.

A raccontare il Costa Rica il duo creativo berlinese ZEBU, attivo nel campo dell’illustrazione, della pittura e della serigrafia, mentre al tratto semplice e geometrico dell’illustratrice svizzera Alice Hoffman il compito di tratteggiare il volto dell’Etiopia.

Il Nicaragua, terra dei laghi e dei vulcani, è raffigurato dai colori forti e contrastanti dell’artista Marina Ester Castaldo, mentre i volti e i costumi del Brasile prendono forma nel vivido disegno della designer Angela Mckay.

L’atmosfera magica delle terre indiane è raffigurata dall’illustratrice americana Abbey Lossing in un intreccio di motivi e figure legati da un’energia giocosa, la stessa che ritroviamo nell’opera di Liv Lee, che rende invece omaggio a El Salvador con le sue interpretazioni stravaganti di piante, fiori e frutti.

I suggestivi paesaggi del Rwanda, il Paese dalle mille colline, si accendono grazie all’uso audace del colore e alle pennellate vibranti dell’illustratore Fabian Lavater, mentre con il suo iconico tratto, minimalista e colorato, l’illustratrice Miranda Sofroniou ha dato un volto al Guatemala. È infine l’artista Alexander Khabbazi a condurci alla scoperta dell’Honduras, paradiso incontaminato dell’America Centrale.

A partire dal 13 novembre, i nove manifesti che ambiscono a rappresentare l’essenza dei nove finalisti dell’Ernesto Illy International Coffee Awards 2023 verranno svelati sui profili social di illycaffè, raccontando come atmosfere, culture e sapori diversi possano essere interpretati e celebrati attraverso l’arte e la bellezza.

Paesi & artisti:

1. Zebu / Costa Rica
(@z_e_b_u)

2. Alice Hoffman / Ethiopia
(@bureau_alice)

3. Marina Ester Castaldo/ Nicaragua
(@marinaestercastaldo)

4. Angela McKay /Brasil
(@ohkiistudio)

5. Abbey Lossing/ India
(@abbey_lossing)

6. Liv Lee / El Salvador
(@liv.leeee)

7. Miranda Sofroniou / Guatemala
(@miranda_illustration)

8. Fabien Lavater / Rwanda
(@lavater_art)

9. Alex Khabbazi/ Honduras
(@kbar.design)

La scheda sintetica di illycaffè

illycaffè è un’azienda familiare italiana fondata a Trieste nel 1933, che da sempre si prefigge la missione di offrire il miglior caffè al mondo. Produce un unico blend 100% Arabica composto da 9 ingredienti diversi.

L’azienda seleziona solo l’1% dei migliori chicchi di Arabica al mondo. Ogni giorno vengono gustate 8 milioni di tazzine di caffè illy nei bar, ristoranti, alberghi, caffè monomarca, case e uffici di oltre 140 paesi, in cui l’azienda è presente attraverso filiali e distributori. Fin dalla nascita illycaffè ha orientato le proprie strategie verso un modello di business sostenibile, impegno che ha rafforzato nel 2019 adottando lo status di Società Benefit e nel 2021 diventando la prima azienda italiana del caffè ad ottenere la certificazione internazionale B Corp. Dal 2013 illycaffè è inoltre una delle World Most Ethical Companies.

Tutto ciò che è ‘made in illy’ viene arricchito di bellezza e arte, a cominciare dal logo, disegnato da James Rosenquist, le illy Art Collection, le tazzine decorate da più di 125 artisti internazionali o le macchine da caffè disegnate da designer di fama internazionale.

Con l’obiettivo di diffonderne la cultura della qualità ai coltivatori, baristi e amanti del caffè, l’azienda ha sviluppato la sua Università del Caffè che ad oggi svolge corsi in 25 paesi del mondo. Nel 2021 Rhône Capital è entrato nel capitale di illycaffè con una quota di minoranza per accompagnare l’azienda nella crescita internazionale.

Nel 2022 illycaffè ha impiegato 1230 persone e ha generato un fatturato consolidato pari a €567,7 milioni. La rete monomarca illy conta 190 punti vendita in 34 Paesi.

Ecco come l’intelligenza artificiale diventerà necessaria per le aziende secondo Zebra Technologies

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zebra intelligenza artificiale
La tecnologia al servizio delle aziende (immagine concessa)

MILANO – Negli ultimi mesi, con l’emergere di ChatGPT e la sua capacità di fornire un’interfaccia umana all’intelligenza artificiale (IA), il dibattito in merito a questa tecnologia si è acceso, portando le persone a chiedersi se davvero sia così straordinaria come ritengono i ricercatori, gli analisti e il mondo accademico o non sia invece minacciosa come la dipingono i media.

Il corretto utilizzo dell’intelligenza artificiale

Non tutte le intelligenze artificiali sono uguali, quindi non è corretto generalizzare definendole indistintamente dannose, pericolose, minacciose o altro, solo per alimentare la paura tra il pubblico e spingere le istituzioni a regolamentarle. È certo che alcune delle più recenti soluzioni di IA generativa presentano problemi che devono essere risolti, come ad esempio quelli che portano a risultati imprecisi e/o alterati.

Inoltre, esiste il lecito timore che alcuni strumenti di IA generativa possano violare il diritto d’autore. Ma, come per ogni altra tecnologia, questi problemi non possono riguardare tutte applicazioni disponibili.

Così, mentre ricercatori ed esperti lavorano insieme ai governi per affrontare le preoccupazioni sul comportamento di alcune applicazioni, è importante sottolineare che non tutte le IA sono create allo stesso modo e ad ognuna, dunque, si può insegnare a fare la cosa giusta.

A ben guardare, i benefici che l’IA sta apportando sono già evidenti. Industrie e retailer utilizzano l’intelligenza artificiale adattiva per prevedere la domanda e gestire le scorte, soprattutto le aziende di beni di consumo confezionati (CPG).

Assistita dall’IA, la Machine Vision permette di eseguire ispezioni di qualità dettagliate su qualsiasi merce, dai farmaci ai componenti automobilistici ed elettronici, fino alle confezioni di bevande da 2 litri o ai pasti surgelati che giungono dalla filiera produttiva.

I robot mobili autonomi (AMR), grazie alla capacità di apprendimento automatico, assistono gli operatori sui plant produttivi, nei magazzini e nei centri di distribuzione, garantendo la disponibilità delle materie prime, dei manufatti e degli imballaggi necessari per la produzione, il confezionamento e la spedizione dei prodotti su mezzi di trasporto nei tempi previsti.

Gli operatori in prima linea addetti a fornire servizi ed esperienze attesi devono poter soddisfare i clienti sia nel punto vendita fisico che durante le fasi d’acquisto online.

In pratica poter servire al meglio come minimo due clienti contemporaneamente, e l’unico motivo per cui tutto ciò è possibile è che da qualche parte vi è un’intelligenza artificiale adattiva affidabile che li affianca. Può essere all’interno di un’app, in un computer mobile wereable, nel sistema informativo di inventario, logistica e/o e-commerce, o persino nel cloud legato a un sistema di automazione industriale.

Ma ovunque si trovi, è ben addestrata ad “ascoltare” ciò che tutti vogliono, a “vedere” ciò che sta accadendo nel mondo (i cambiamenti o le tendenze che l’uomo potrebbe non notare), oltre a valutare tutti gli aspetti di ogni situazione prima di indicare all’operatore cosa deve fare, in quello specifico momento e successivamente, per soddisfare al meglio i clienti.

In sunto, l’IA volta a migliorare i processi aziendali – l’IA in grado di contribuire al raggiungimento degli obiettivi di business, non è l’IA generativa che sta alimentando timori speculativi tra i funzionari governativi, i leader dell’industria tecnologica, le comunità accademiche e il pubblico in generale.

L’IA a cui i leader aziendali devono prestare attenzione è quella in grado di prendere tutti i dati generati dagli oggetti fisici dell’Internet of Things (IoT) – etichette/scanner di codici a barre, computer palmari mobili, tablet, tag RFID/lettori indossabili, telecamere per la Machine Vision, robot e sensori ambientali – e renderli utili.

Esistono molti strumenti tecnologici alimentati dall’intelligenza artificiale che rispondono a questa esigenza: dai software per la gestione della forza lavoro e delle attività di ispezione visiva, ai sistemi di prevenzione delle perdite e le piattaforme di previsione/pianificazione; e ogni giorno ne vengono progettati e istruiti altri in modo etico.

Inoltre, poiché il numero di dispositivi intelligenti – oggetti fisici IoT – ai margini delle reti continua a crescere, l’IA responsabile ed etica diventerà necessaria per le aziende così come lo è lo smartphone per il nostro modo di vivere. L’IA sarà sempre più necessaria per contribuire a garantire che tutti i dati raccolti dall’azienda abbiano un valore.

Oggi sappiamo che le preoccupazioni legate all’IA generativa si estendono a ogni forma di Intelligenza Artificiale e che bisogna prestare la massima attenzione alle implicazioni dei nuovi casi d’uso che vengono proposti.

Ogni decisione in merito all’utilizzo dell’IA deve essere guidata da fattori critici quali la riservatezza dei dati, la latenza delle risposte, i tempi di elaborazione e la disponibilità di banda di rete.

È inoltre necessario valutare e perfezionare continuamente la metodologia dell’IA responsabile in termini di etica, sviluppo e implementazione, con il supporto di processi, principi, strumenti e addestramento evoluti che garantiscano coerenza e conformità.

Trento: scappa dal bar senza pagare, 15 anni dopo invia i soldi e una lettera di scuse

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Il settore del bar e della ristorazione (immagine: pixabay)

Un uomo che 15 anni fa scappò dal bar Simposio di Trento insieme ai suoi amici senza pagare ha deciso ora di inviare una lettera di scuse ai proprietari del bar, insieme al quadruplo del costo del calice di vino consumato e i soldi delle consumazioni del gruppo con cui era entrato nel locale. Leggiamo di seguito la prima parte dell’articolo pubblicato su Il Messaggero.

Le scuse e il risarcimento al bar Simposio di Trento

TRENTO – “Un sabato sera di 15 anni fa venni nel vostro locale: con alcuni amici bevemmo qualche calice di vino. Per goliardia, ce ne andammo senza pagare”.

Esordisce così l’inaspettata lettera ricevuta dai gestori del bar Simposio di Trento: a scrivere è un uomo che 15 anni fa scappò dal locale senza pagare il conto dopo aver consumato con alcuni amici, e che oggi scrive: “Ora potrò tornare nel vostro locale a testa alta”, allegando nella lettera il quadruplo del costo di quel calice, e qualche euro in più anche per i bicchieri degli amici.

“Abbiamo fatto un torto a voi e a noi, diventando dei ladri”, si legge ancora nella lettera. “Per questo non ho più messo piede da voi, da quel giorno. Oggi sono qua a chiedervi scusa e cercare di riparare quanto dovuto”.

La lettera dell’uomo continua: “Vi allego il quadruplo del costo di quel calice e aggiungo qualche moneta in più per ogni persona di quel gruppo di amici, come saldo e piccolo segno per riparare anche al loro errore”.

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Iginio Massari apre il nuovo pop-up store ad Ancona

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Iginio Massari costa panettoni
Il maestro pasticciere Iginio Massari (foto Pasticceria Massari)

Quattro vetrine in piazza Kennedy per il nuovo negozio pop-up del Maestro pasticcere bresciano. Per tutta la vita, Iginio Massari ha tenuto alta la bandiera italiana nel mondo dell’alta pasticceria: ora lo sbarco ad Ancona a poche settimane dall’inizio di Natale. Leggiamo di seguito la prima parte dell’articolo di Nicolò Moricci per il quotidiano Il Resto del Carlino.

L’apertura di Iginio Massari ad Ancona

ANCONA – Sorpresa, il Re dei dolci, Iginio Massari, apre ad Ancona, in piazza Kennedy, a due passi dalla Banca d’Italia. Il negozio si trova sotto il rione di Capodimonte, all’angolo con via Cialdini. La piazza fa quindi un salto di qualità grazie al maestro pasticcere bresciano. A gestire il punto vendita, non sarà (com’è ovvio) direttamente lui.

Leone d’oro alla carriera, Massari è considerato ´il padre´ del panettone e del pandoro italiano. Per tutta la vita, l’81enne ha tenuto alta la bandiera italiana nel mondo. E ora sbarca nel cuore di Ancona: un’apertura in sordina, in perfetto stile Massari, che ha saputo rimanere umile nonostante sia uno dei più grandi pasticceri e gastronomi a livello internazionale. Basti pensare che le sue opere vengono tradotte in diverse lingue.

La novità di piazza Kennedy arriva a pochi giorni dal periodo natalizio. In tanti, in queste ore, si stanno affacciando al negozio per mangiare con gli occhi le delizie esposte nellostore pop-up: squisite torte confezionate, praline, cremini, dragée, plum cake, macarons, mousse, biscotti, tavolette di cioccolato e tanto altro. Immancabile il celebre panettone di Massari, che renderà ancora più raffinato il Natale anconetano, coi richiestissimi lievitati in varie versioni.

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A Roma arriva la caffetteria specialty Love con il cornetto a forma di luna

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Dario Fociani in mezzo ai sacchi di crudo (foto concessa) roma
Dario Fociani in mezzo ai sacchi di crudo (foto concessa)

Il quartiere Trionfale della Città Eterna ha visto il primo novembre la nascita della caffetteria specialty Love. Il progetto è nato come consulenza di Dario Fociani, fondatore del bar Faro e miglior barista dell’anno 2022 premiato ai Barawards (ne abbiamo parlato qui). Il nuovo progetto punta, oltre che sul caffè, su croissant e lievitati, con una proposta di partenza che ne conta oltre venti. Leggiamo di seguito la prima parte dell’articolo pubblicato sul portale World Magazine.

La nascita della caffetteria specialty Love

ROMA – Ha aperto il primo novembre 2023 nel quartiere Trionfale di Roma Love, insegna dedicata a caffè specialty e — soprattutto — agli sfogliati, nata come consulenza di Dario Fociani di Faro, uno dei migliori bar di Roma, che dall’apertura nel 2016 a Via Piave ha contribuito a raddrizzare il concetto di bar all’italiana.

“Volevamo capire se le nostre idee avrebbero funzionato anche in un altro quartiere”, racconta Fociani a CiboToday, entrando poi nel dettaglio delle specialità: punta forte su croissant e lievitati, con una proposta di partenza che ne conta oltre venti. E ce n’è anche uno, particolarmente promettente, a forma di luna.

Il progetto di Dario Fociani per Love, nuova caffetteria a Roma

“Il mio è un progetto di consulenza”, ci spiega, “per i proprietari Pierantonio Siragusa e Marco Cappuccio, che mi hanno chiesto una mano per comporre il progetto. Love è il risultato di questo lavoro; dal nome alla linea del banco, dall’interior alla comunicazione”. Un esercizio imprenditoriale che si confronta con un contesto diverso — Trionfale non è Piazza Fiume — e che si muove con una sua specificità.

La vetrina di Love

Si apre dal martedì al sabato tra le 7.30 e le 15.30 (le posizioni dei gestori in materia di orari e rispetto della forza-lavoro sono inamovibili), si serve caffè di qualità — “dalla nostra Aliena Coffee Roasters, ma avremo anche torrefazioni ospiti, magari dall’estero” — in un ambiente confortevole con quadri alle pareti.

E ci si concentra, al banco, sugli sfogliati: “La pasticceria moderna ha due filoni. Da un lato quella che lavora con creme e mousse e dall’altro quella che preferisce il forno. Secondo noi i croissant fatti bene sono il futuro”.

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Associazione museo del caffè di Trieste: successo per il ritorno dei Cenacoli del caffè, al via la nuova mostra in città e all’Asp Itis

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associazione trieste
L'ingegnere chimico Marino Petracco durante il primo appuntamento dei Cenacoli del caffè (immagine concessa)

TRIESTE – Con un grande successo in termini di presenze e di vivo interesse da parte del pubblico si è svolto nei giorni scorsi il primo incontro dell’anno sociale 2023-2024, settimo della serie, dei Cenacoli del caffè, organizzati dallAssociazione museo del caffè di Trieste guidata da Gianni Pistrini.

Il ritorno dei Cenacoli del caffè dell’Associazione museo del caffè di Trieste

Protagonista di questa riuscita premiere, tenutasi all’Hotel Savoia Excelsior, è stato l’ingegnere chimico Marino Petracco, per oltre un trentennio ricercatore scientifico presso la illycaffè; un vero e proprio “specialista” che con la sua davvero approfondita relazione su “La chiave per apprezzare la nera bevanda? Un viaggio tra i cinque sensi!” ha chiarito agli astanti tutti gli aspetti dei complessi e spesso ignoti “misteri del caffè”, storia, chimica, varietà, proprietà e influssi sull’uomo, rispondendo infine in modo esaustivo alle numerose domande. Un incontro perciò molto interessante e di piena soddisfazione.

Il prossimo appuntamento sarà giovedì 7 dicembre, con Matteo Carzedda, sul tema “Caffè, farfalle e comunità”, sempre alle 17.30, all’hotel Savoia Excelsior.

Ma nel frattempo l’attività dell’Associazione museo del caffè non si ferma e sono in corso gli ultimi ritocchi per l’allestimento di una grande mostra di soggetto caffeicolo che si aprirà in questi giorni in un frequentato ambito pubblico cittadino.

La mostra “Viaggiando nella terra del caffè” dell’ASP Itis di Trieste

C’è di più: martedì 14 novembre, alle ore 17.30, nell’atrio monumentale dell’Asp Itis di Trieste, in via Pascoli 31 (con entrata all’ingresso all’angolo di via Conti), si sarà la grande mostra “Viaggiando nella terra del caffè”, organizzata dall’Associazione museo del caffè di Trieste in collaborazione con lo stesso Itis.

Alla breve cerimonia, accanto ai vertici dell’AMdC e ai curatori Bruno Vajente per AMdC e Francesco Mosetti per l’Itis, porterà un saluto di apertura il presidente della struttura Aldo Pahor.

L’esposizione, che si svilupperà nei diversi spazi dello storico atrio e in alcuni ambiti circostanti, consentirà di rivolgere lo sguardo sui molteplici e spesso poco noti aspetti del complesso “mondo del caffè, esaminandone la storia (dalle origini etiopiche alla sua prima introduzione in Brasile, e poi alla sua diffusione in tutto il mondo), sottolineando quindi i diversi metodi di tostatura e modi di preparazione del caffè.

Focus verterà anche sull’attenzione attuale ai criteri di qualità, illustrando in particolare lo stretto legame tra il caffè italiano e il chicco brasiliano, nonché, in questo quadro, il ruolo peculiare del Porto di Trieste e la storica attiva presenza nella nostra città di tutti i “passaggi” della filiera, dal chicco alla tazzina servita nei locali e nei prestigiosi caffè storici, tanto da farne una vera e propria “capitale del caffè” a livello internazionale.

La mostra proporrà bellissime foto, testi esplicativi ma pure un video che sarà proiettato in continuo anche nel salone del bar interno dell’Istituto.

“Viaggiando nella terra del caffè” sarà visitabile, con ingresso libero, tutti i giorni dalle 9 alle 13 e dalle 16 alle 20.

Per ulteriori informazioni basta cliccare qui

Nasce Global Training Group, 1° polo italiano per la formazione nella somministrazione di bevande

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Ilias Contreas e Luca Malizia, fondatori di Global Training Group (immagine concessa)

MILANO – Global Training Group SpA rappresenta il polo formativo più completo, e tra i più qualificati, per chi vuole lavorare con successo nel settore della somministrazione di alimenti e bevande, con corsi base per imparare a fare e servire un caffè al bancone fino ai programmi per diventare bartender professionista (Global Bartender), manager e imprenditore. Inoltre, l’offerta comprende la consulenza per la gestione strategica dei locali.

La nascita di Global Training Group

L’autorevolezza di questa realtà è dimostrata sia dal successo ottenuto dagli allievi e dalle allieve nelle loro attività, grazie alla formazione ricevuta, con esempi di carriere fulgide in ogni continente, sia dal fatto che i formatori vengono chiamati negli istituti alberghieri statali italiani per tenere lectures e sessioni di pratica a integrazione dei programmi ufficiali.

Doppio riconoscimento dunque sia dal mercato sia dalle istituzioni. A capo del Gruppo sono i fondatori Ilias Contreas e Luca Malizia, a loro volta giovani imprenditori romani, da oltre vent’anni nel settore locali & formazione, che si sono resi conto della mancanza in Italia di una proposta specialistica per il business dei locali focalizzata sul saper fare e sul saper gestire. Da ragazzi preparavano i cocktail alle festicciole degli amici e oggi, a 40 anni appena compiuti, guidano un gruppo di 6 marchi di successo.

Global Training Group SPA ha sede in Svizzera e comprende le seguenti organizzazioni:

Mixology Academy, per neofiti, con sedi operative a Milano e Roma

• Bar Wars: corsi online e in presenza a Lugano per imprenditori e aspiranti tali.

• Barman PR: corsi online e in presenza in Italia e a Lugano per imparare a creare eventi.

• Bar University: corsi nelle sedi della MIXOLOGY Academy di alta specializzazione.

• Editoria: Collana “Bar Strategy”

• Bartender JOB: ufficio interno che procaccia annunci di lavoro nel settore dei locali mettendo in contatto aziende e professionisti.

(Del Gruppo fa parte anche PRO BAR, ingrosso online di attrezzature professionali per i locali).

Nelle varie strutture, oltre che in remoto, operano 50 tra dipendenti e collaboratori, tutti entro i 40 anni.

Vision

Aiutare le persone (in particolar modo i giovani) ad intraprendere una carriera nel mondo dei locali come alternativa rispetto alle “professioni classiche” e più convenzionali. Fare il bartender è un’opportunità per divertirsi sul lavoro, guadagnare bene, essere liberi di viaggiare e lavorare ovunque nel mondo, imparare costantemente cose nuove e infine salire di mansione fino a diventare manager ed eventualmente aprire la propria attività imprenditoriale.

  • Mission: Crescere e aiutare gli altri a crescere, sempre e in tutto il mondo.
  • Valori: Crescita, Cortesia, Spettacolo, Efficienza.
  • Fatturato 2022: 3,2 mln di euro

Mixology Academy

1.274 allievi hanno sottoscritto un percorso professionale alla Mixology Academy solo nel 2022. Mixology Academy, nata nel 2008 è di gran lunga la prima in Italia sia per fatturato che per numero di studenti.

Ha due sedi, a Roma (630 mq) e Milano (oltre 700 mq) con 5 aule e oltre 90 postazioni di lavoro, le più grandi al mondo nel settore della formazione bar. I corsi della Mixology Academy aprono a carriere di alto livello in tutti i continenti.

L’attività, a contatto con il pubblico è divertente, creativa, con margini quasi infiniti di ‘reinventarsi’, fino a diventare imprenditori di successo di un proprio locale o anche di una catena, perché i programmi di formazione vanno dal ‘Barman base’ alla ideazione e creazione di eventi, all’apertura e gestione di un proprio business. Un percorso tanto completo da rappresentare una vera esclusiva.

La redemption

Dal 2017 al 2019, il 94% degli studenti della Mixology Academy ha trovato lavoro entro 3 mesi dalla conclusione di un corso professionale, mentre, nel 2020, nonostante la grave emergenza economico-sanitaria, il dato si è attestato comunque al 78,71%.

Nel 2021, grazie alla ripartenza dell’intero settore e dell’impegno straordinario dei trainer, dell’ufficio trova-lavoro e degli allievi, primi testimonial, Mixology Academy è riuscita a superare i livelli pre 2020, con un eccezionale tasso del 96,93% tra chi ha concluso un corso ed è riuscito a trovare lavoro entro 3 mesi dalla certificazione. Infine, nel 2022 questa statistica già straordinaria è arrivata al 98,19%, con un tasso del 100% per gli studenti che hanno completato il percorso Global Bartender.

I motivi del successo

Mixology Academy da 15 anni è l’unico centro di formazione del settore in Italia con un proprio metodo scientifico di lavoro al bar – il Global Bartending – creato e registrato dalla Mixology Academy dopo anni di studio ed evoluzione delle metodiche del passato, per ottimizzare l’attività al bancone evitando gli sprechi di materie prime e tempo nella realizzazione dei cocktail.

Alla base c’è uno speciale diagramma di flusso per il calcolo delle attività nel tempo. I barman e le barlady arrivano a padroneggiare il metodo Global Bartending grazie al sistema di insegnamento accademico, per cui continuano a studiare e ad allenarsi nelle aule (le più grandi al mondo) per tutto il tempo necessario, fino al raggiungimento di elevatissimi standard di performance.

I professionisti preparati secondo questo metodo garantiscono risultati migliori in termini di prestazioni rispetto ai colleghi che praticano ancora le tecniche degli anni ’80, come l’American Bar, insegnato oggi nelle tradizionali scuole da Barman, o Bartender School e molto spesso accompagnato dallo stile acrobatico denominato Flair, e le tecniche degli anni ’50 del secolo scorso, come il Metodo Classico, materia di studio per gli allievi degli istituti alberghieri e delle Associazioni nazionali di barman.

Certificazioni

La Mixology Academy ha sviluppato un sistema di gestione della qualità secondo la normativa ISO9001:2015 grazie al quale ha conseguito una Certificazione riconosciuta a livello internazionale da parte del prestigioso ente RINA Services Spa, a sua volta certificato da ACCREDIA e CISQ.

Inoltre ha ottenuto un Accreditamento Regionale in Lombardia e Lazio, condizione per poter offrire pure corsi finanziati e riconosciuti.

Chi si può iscrivere

Oltre il 60% degli iscritti alla Mixology Academy è costituito da ragazzi e ragazze dai 18 ai 26 anni, ma possono frequentare le lezioni anche i minorenni e gli adulti senza esperienza. I giovani arrivano soprattutto dagli studi superiori o dopo l’università, attratti dalla prospettiva di un lavoro che si può esportare facilmente all’estero, che consente di guadagnare bene da subito, di socializzare e di fare carriera fino all’apertura di una propria insegna.

I corsi

I corsi vanno dal ‘Professional Bartender’, che in sole 2 settimane di teoria e pratica avvia alla miscelazione, al più completo Global Bartender, di 184 ore, con la possibilità di ulteriore perfezionamento per 12 mesi o più, un servizio incluso nel format che prende il nome di ‘Anno Accademico’. L’opzione ‘Formula Super-Intensiva’ consente di concentrare le lezioni in 8 ore al giorno, invece di 4, riducendo drasticamente i costi di trasferta se si viene da lontano.

Servizi aggiuntivi

Gli studenti che vengono da lontano hanno a disposizione degli alloggi, gratuitamente, per tutta la frequenza del programma scelto.

Le sedi

Le lezioni dal vivo si tengono nelle due sedi di Roma e Milano, che si estendono ognuna su almeno 600 mq, suddivisi tra 5 aule e oltre 90 postazioni dotate di attrezzature da bar all’avanguardia. Questi centri sono i più grandi a mondo nel settore della formazione bar professionale.

I contenuti

Alla Mixology Academy si imparano sia i metodi tradizionali della miscelazione sia i più futuristici e i distillati e liquori – circa 1000 etichette di tutto il mondo – a livello tecnico e organolettico.

In questo modo, il corsista è in grado di realizzare qualsiasi tipologia di cocktail o bevanda, equilibrati abbinamenti tra distillati/liquori/cocktail e cibo e perfino di creare proprie ricette. Sin dai corsi introduttivi si educa l’allievo ai principi del bar business e del bar management affinché possa supportare in maniera completa l’imprenditore che lo assume nella gestione della propria attività. Sono disponibili sessioni di approfondimento online in streaming, webinar in diretta e sulla App.

I metodi

Con il metodo proprietario del Global Bartending alla workstation si insegna a ottimizzare tempi e materiali, secondo il principio ‘zero sprechi’ alla base di qualsiasi bar business. I docenti sono massimi esperti e ognuno ha in carico non più di 12 studenti in aula. Le lezioni si svolgono sul piano teorico e pratico (learning by doing) con simulazioni di situazioni di lavoro e senza limiti di tempo: ogni studente ha a disposizione 12 mesi o più per assorbire i contenuti del programma prescelto, finché non sarà effettivamente in grado di avviare con successo la propria carriera. La formazione mira a insegnare la professione in tutte le sue declinazioni: professional bartender, mixologist, bar chef, etc.

Diplomi

L’Accademia rilascia un diploma di prestigio internazionale che è pure requisito specifico utile al rilascio della licenza per l’apertura di un locale di somministrazione di alimenti e bevande.
Per diventare imprenditori, ci sono percorsi e strumenti idonei.

Servizo trovalavoro

Per chi cerca subito occupazione, l’ufficio interno all’Accademia – Bartender Job – mette in contatto domanda e offerta grazie anche a collaborazioni di qualità con catene alberghiere come Hilton, Sheraton, NH, Marriot, Anantara e aziende in tutto il mondo che richiedono personale alla Mixology Academy.

Tra queste la catena francese di ristoranti Big Mamma e quella di ristoranti di lusso Zuma. Sul sito www.corsiperbarman.it si forniscono informazioni pratiche e sempre aggiornate sulle opportunità di lavoro all’estero.

Condizioni economiche

Il costo dei corsi è pagabile in 30 rate mensili senza interessi e poiché si è subito messi in grado di guadagnare, l’alunno può arrivare perfino ad autofinanziarsi lavorando.
Se al completamento del 20% del programma (o il 20% del primo modulo) non ci si ritiene soddisfatti o più semplicemente ci si rende conto che non è questo lo scalino che si vuole salire nella propria vita, c’è la Garanzia Soddisfatti o Rimborsati al 100%.

Per scoprire da vicino la realtà della Mixology Academy, qui si può fare un tour delle sedi e inoltre si può usufruire del servizio di tutoring, senza alcun obbligo o impegno (per maggiori informazioni cliccare qui).

Bar University

Primo percorso di business management di tipo imprenditoriale dedicato ai bartender professionisti: dà tutte le competenze indispensabili per aprire un proprio locale di successo. La formazione dura 3 anni. Non occorre sostenere esami per ottenere un diploma, la finalità del corso è infatti pratica: fin dal primo anno l’iscritto viene messo in grado di ottenere risultati economici concreti. Per maggiori informazioni basta cliccare qui.

Barman Pr

Insegna a creare eventi nei bar propri o per altri locali, con una efficace gestione del ‘data base’ clienti, e ideando format originali che offrano esperienze memorabili. Per maggiori informazioni basta cliccare qui.

Bar Wars

Eroga consulenza in marketing e strategie di gestione a titolari di locali per fare della propria insegna un brand. A settembre 2023, oltre 5.500 soggetti hanno seguito almeno un corso digitale. Bar Wars, attraverso le newsletter settimanali riunisce inoltre una community di 3.000 iscritti.

Nata durante il lockdown come spin off della Mixology Academy per sostenere gli imprenditori piegati dal lockdown, Bar Wars prende spunto dai personaggi del mitico film ‘Guerre stellari’ per insegnare a sfidare con successo le criticità del momento storico. In pratica, si impara a diventare un ‘Maestro Jedi’ del bancone in grado di sfruttare tutte le opportunità a proprio vantaggio.

Infatti, non basta creare un’insegna, fare sconti sempre più aggressivi, presentare un bel menù, servire cocktail fantasmagorici, panini alternativi magari con farina di grillo, o caffè molecolari. Tanto meno “fare nero” o sottopagare i dipendenti sono la soluzione. Il mondo dei locali sta implodendo sotto i ‘colpi laser’ di tasse e debiti: Bar Wars insegna ‘il segreto della forza’. Gli eventi formativi si tengono on line e in presenza, a Lugano, in Svizzera.

Editoria

Ilias Contreas e Luca Malizia sono anche autori dei testi formativi della collana “Bar Strategy”.

“Oltre la vista”, a Rovigo un viaggio sensoriale nel mondo del chicco con Mister Caffè, 16/11

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mister caffè
Il logo di Mister Caffè

La rassegna “Oltre la vista” sarà di nuovo protagonista al cinema Duomo di Rovigo con “I profumi di Mister Caffè“. L’evento metterà in risalto l’olfatto come protagonista indiscusso, guidando gli spettatori in un viaggio alla scoperta degli aromi del caffè. Leggiamo di seguito la prima parte dell’articolo pubblicato sul portale Rovigo in Diretta.

L’esperienza sensoriale con l’evento “I profumi di Mister Caffè”

ROVIGO – Dopo l’entusiasmante successo della prima data dedicata alle fragranze del gin con Rarò, la rassegna “Oltre la vista” torna al Cinema Duomo di Rovigo con un evento altrettanto affascinante e sensoriale: “I profumi di Mister Caffè“. L’appuntamento è fissato per giovedì 16 novembre alle 20 nella sala di vicolo Duomo.

L’evento metterà in risalto l’olfatto come protagonista indiscusso, guidando gli spettatori in un viaggio alla scoperta delle meraviglie aromatiche del caffè, una bevanda che va ben oltre il semplice rito quotidiano, trasformandosi in un’esperienza sensoriale senza eguali.

A condurre questo affascinante percorso sarà Mister Caffè, il pluripremiato produttore di miscele pregiate del nostro territorio, conosciuto e apprezzato sia in Italia che all’estero per la qualità delle sue selezioni.

Durante l’evento, i partecipanti avranno l’opportunità di apprezzare le sfumature olfattive di diverse miscele, confrontandole e scoprendone i segreti. Questa esperienza permetterà agli appassionati di approfondire la loro conoscenza sulla bevanda, rendendo l’esperienza del caffè non solo gustativa ma anche olfattiva. Dopo l’esperienza sensoriale, alle 21 verrà proiettato il film “I profumi di Madame Walberg” di Grégory Magne.

Anche nel film, l’olfatto gioca un ruolo centrale, raccontando una storia avvincente che coinvolge un chauffeur separato e la capricciosa madame Walberg, un rinomato “naso” nel mondo dei profumi di lusso.

La loro interazione insolita e intrigante catturerà lo spettatore, offrendo una visione diversa e affascinante del mondo olfattivo.

L’esperienza con Mister Caffè è riservata a un massimo di 27 partecipanti, quindi la prenotazione è obbligatoria. Per assicurarsi un posto, è possibile inviare una mail a scrivici@cinemaduomo.it.

Per leggere la notizia completa basta cliccare qui