giovedì 27 Novembre 2025
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Gelato World Cup: Sergio Colalucci, 1° campione del mondo italiano della gelateria, è il nuovo presidente

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world cup gelato
Sergio Colalucci (photo credits: @Foto Max di Mattia Serratore)

MILANO – Giancarlo Timballo, in carica di presidente della Gelato World Cup dal 2003, afferma:  “Sono stati vent’anni bellissimi ma anche faticosi, sempre alla ricerca di arrivare all’eccellenza nell’organizzare l’evento più importante al mondo per il gelato artigianale. Non sono mai stato solo, la direzione attuale formata da Sergio Dondoli, Sergio Colalucci, Alessandra Pacini, Paola Franz e Claudia Santoro si è consolidata nella creazione della gelato e cultura srl, l’unica titolare del marchio e che ha accordi ufficiali con Italian Exhibition Group per i prossimi anni”.

C’è di più: “Alla loro devozione nei confronti di questo ambizioso progetto va tutta la mia stima e tutto il mio affetto, senza di loro e di altri colleghi che ci hanno aiutato negli anni nulla sarebbe com’è ora”.

Dopo aver organizzato e presieduto ben dieci edizioni della più grande manifestazione del gelato artigianale, Timballo lascia il posto al maestro gelatiere Sergio Colalucci, che è stato vicepresidente assieme a Sergio Dondoli.

Vincitore della Coppa del mondo della gelateria nel 2006 e titolare nel 1990 dell’impresa di famiglia, approfondisce la sua conoscenza del mondo del gelato, partecipando a numerosi corsi di formazione e studiando nel campo delle scienze alimentari.

Giancarlo Timballo (photo credits: @Foto Max di Mattia Serratore)

Si confronta con colleghi del panorama nazionale e internazionale del settore alimentare, collabora con i principali enti di formazione tra cui ALMA, CAST Alimenti, Carpigiani Gelato University. Non mancano poi diversi riconoscimenti per la valorizzazione, promozione e salvaguardia del gelato artigianale nel mondo.

Continua così Giancarlo Timballo: “La presidenza e quindi la promessa di dare continuità al progetto resta interna al gruppo e premia la competenza e l’assoluto attaccamento alla manifestazione di Sergio Colalucci, primo campione del mondo italiano della gelateria nel 2006 e poi sempre più impegnato nell’organizzazione. Da anni è uno dei formatori più importanti del settore, collabora nella ricerca e sviluppo con molte aziende della filera.
A pieno titolo è degno di continuare – nel segno della qualità – questo progetto nato nel 2002 da un gruppo di professionisti: assieme a me Alfio Tarateta, tutt’ora inserito nell’organigramma del concorso, Pierpaolo Magni, Eliseo Tonti e Luciana Polliotti. A loro va tutta la mia personale riconoscenza per avere avviato un processo virtuoso che ha dato nel tempo i frutti desiderati.”

La scheda sintetica della Gelato World Cup

La Gelato World Cup è un evento organizzato da Gelato e Cultura e Italian Exhibition Group a cadenza biennale che, dal 2003, coinvolge i professionisti di gelateria, pasticceria, cioccolateria e scultura di ghiaccio provenienti da tutto il mondo offrendo un’occasione unica di confronto e stimolo professionale.

Grazie alla vastissima visibilità mediatica, dà risonanza internazionale alle nuove tendenze nel settore della gelateria artigianale. Il concorso è organizzato e gestito con serietà, professionalità ed equità verso le Nazioni concorrenti e può vantare la partecipazione di un Comitato Mondiale d’Onore, rappresentato dai due presidenti di giuria.

Sede storica e partner della GWC è Sigep – The Dolce World Expo, il Salone Internazionale della Gelateria, Pasticceria e Panificazione Artigianali e Caffè organizzato da Italian Exhibition Group presso il quartiere fieristico di Rimini.

Coffeetales: il podcast italiano per raccontare il lato umano dei professionisti del caffè di Alessandro Giammatteo

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Coffeetales, il logo del podcast (foto concessa)
Coffeetales, il logo del podcast (foto concessa)

MILANO – Alessandro Giammatteo, professionista del caffè a tutto tondo: da barista ad ambassador, da trainer a consulente e ora… podcaster. Dopo una vita dietro al bancone e un po’ dietro le quinte, è arrivato il momento di metterci la faccia (o ancora meglio la voce), sempre però nello spirito della condivisione attorno al rito del caffè. L’idea è semplice quanto efficace: Coffeetales nasce per dare spazio a tutti coloro che compongono la famosa community di settore, guardandoli però trasversalmente.

Così, quelli che spesso risultano personaggi quasi inarrivabili e conosciuti principalmente per le loro competenze, saranno messi sotto una luce diversa, a partire dal loro vissuto.

La prima puntata, lunedì 13 maggio, su questo canale YouTube.

Coffeetales: esseri umani dietro il CV

“Non volevo fare un podcast che parlasse tecnicamente di caffè o di altro o che fosse strettamente legato a questo prodotto, ma che si concentrasse sulle persone che formano la community, come amici, professionisti che attraversano momenti difficili, affrontano scelte di vita, sostengono l’imprenditoria, sono in continuo spostamento, hanno vissuto esperienze in realtà importanti.

Chi ascolta Coffeetales capirà che c’è qualcosa di importante che va oltre la figura del barista e del trainer.”

Ma lei si è concentrato sull’aspetto personale, perché?

“Ho avvertito come necessaria la comunicazione di questo aspetto: c’è bisogno di raccontarsi, perché condividere in un lavoro che spesso è da solisti, fa bene a tutti. Ci sono altre persone che magari hanno passato cose simili e sono arrivate attraverso le avversità a raggiungere i propri obiettivi.”

Allora per capire come funziona Coffeetales, partiamo proprio da lei Giammatteo: qual è la sua storia?

Il piccolo Alessandro dietro la macchina espresso (foto concessa)

“Immaginando di iniziare una mia intervista, partirei da una mia foto a 9 anni a Genzano di Roma, quando ho estratto il primo caffè espresso nella caffetteria di famiglia. Mia nonna mi ha trasmesso la passione per l’hospitality e poi nell’adolescenza ho iniziato a fare corsi da barman e caffetteria e ad interessarmi a fare formazione.

Poi un giorno, dopo aver letto un libro autobiografico di Enzo Paolinelli,Roma in uno Shaker, che era andato a vivere in Inghilterra trovando successo ho raccolto la mia prima sfida personale e sono andato a vivere a Londra: qui lavoro all’interno di alcune catene di caffetterie di nuova concezione e imparo un lavoro più tecnico e professionale. “

Da assistente barista a shift leader arriva il sogno di lavorare nei grande hotel a 5 stelle, l’Hilton di Trafalgar Square e Park Lane.

La sua carriera nell’hospitality decolla dove incontra poi la sua attuale moglie. Voglia di tornare a casa in Italia nel 2014 aprendo un bistrot, venduto per trasferirsi a Milano nel 2019.

“Gli specialty cominciavano a diffondersi nella zona di Roma. Ai tempi quando ho comprato la Faema E71 nel 2016 ho pubblicato la notizia su Facebook: la Faema vedendo il post mi ha invitato a svolgere un corso in azienda, nel 2017 mi ha chiamato poi per lavorare come collaboratore esterno e ambassador.

Dal 2019 al 2023 sono rimasto stabile in Cimbali Group. Poi ho lasciato tutto per concentrarmi sul fornire consulenza in autonomia a chi vuole avviare una propria attività oppure a supporto delle aziende nella rete commerciale o per sviluppo di nuovi prodotti.”

Barista-formatore-consulente freelance: come metterebbe a confronto queste tre vite?

“In Inghilterra per me c’è stato il picco sul piano professionale. La battuta d’arresto è avvenuta fisiologicamente una volta rientrato in Italia, anche se è stata breve, dato che ho avviato subito la mia attività.

Muoversi poi all’interno di un’azienda fa capire altri tipi di processi e si impara ad essere più schematici. Il blend di questi due mondi mi ha fatto decidere di lavorare da autonomo, perché mi sono sentito in grado di saper fare da ponte tra l’imprenditore – che guarda a lungo termine e vive il mercato come fosse la sua vita – e l’azienda – che invece tende a fare bene il proprio lavoro, a sviluppare il prodotto e fare formazione -.

Organizzando dei meeting sia con imprenditori che con manager d’azienda, provo a farli comunicare insieme nella stessa lingua. L’imprenditore vuole conoscere più la parte umana, mentre magari il manager si concentra puramente sul business da sviluppare.”

E così ho pensato al format di Coffeetales

Da sinistra Alessandro Giammatteo e Emanuele Bernabei (foto concessa)

“Essendo io stesso una sorta di imprenditore mi piace esplorare il lato umano e mi sono chiesto cosa nascondessero gli altri professionisti dietro il proprio ruolo. Un esempio è Emanuele Bernabei di Picapau a Roma, che prima faceva l’informatico in Brasile. Da lui sono partito con il racconto. Ho registrato già le prime tre puntate e il 13 uscirà la prima Coffeetales.”

Ma ancora non ci ha detto come mai ha scelto la modalità del podcast, che adesso sono un po’ inflazionati

“Negli anni, forse anche per il fatto che viaggio spesso in auto, il podcast è diventata la mia passione. Ne seguo tanti e quindi ho pensato che fosse la maniera più naturale per sviluppare il format.

Coffeetales sono puntate da 25-30 minuti, di cui gli ultimi 10 dedicati a farsi un caffè insieme. Invito l’ospite a scegliere il caffè che si vuole preparare. C’è chi ha portato l’ibrik, chi il caffè filtro, la moka, un cocktail al caffè. Il tutto si svolge all’interno di una torrefazione in provincia Roma, di mio zio. Ad Ariccia.

Collaboro con dei ragazzi che gestiscono i social, Webby agency, con cui abbiamo avuto l’idea del podcast.”

Secondo lei qual è il costo (se c’è) a livello umano, di lavorare in questo settore?

“Sicuramente se guardiamo al food&beverage chi possiede una pasticceria, oppure fa bartending, e la ristorazione, sta sotto le luci dei riflettori. Sono quasi il volto più cool del settore. Mentre la parte della caffetteria, seppure ultimamente stia crescendo, deve avere ancora più spazio per essere valorizzata.

E a quel punto anche i professionisti protagonisti di questo campo, saranno più conosciuti. Per il momento però, la sensazione è che si faccia tanto per arrivare alla vetta con molta più fatica di tutti gli altri.

Il successo, qualsiasi sia l’idea dietro, sarà comunque più in salita. Si è all’interno di un settore dove c’è tutto, senza però avere la stessa visibilità di cui godono altri campi.

Il sacrificio consiste nell’essere un nomade buono, perché la missione è quella di andare in giro per portare agli altri qualcosa di fatto bene. In questo modo si può arrivare ad un’indipendenza dal viaggio: l’obiettivo potrebbe essere quello di lavorare un po’ più da remoto, ma gli spostamenti sono sempre necessari.

Molte di queste persone che si vedono tenere corsi, partecipare a fiere, parlare di caffè di qualità, spesso dedicano la loro vita a questo mestiere. Ed è un aspetto che non sempre viene sottolineato.”

Coffeetales ha già un piano a lungo termine?

“Sicuramente voglio fare un’edizione a Milano. Poi il format potrebbe evolversi in un round table o aprirsi a tematiche legare al business caffè. Cercherò di pubblicare un episodio almeno ogni 2 settimane. Bisogna considerare il tempo da dedicare per confezionare una puntata e di arrivare sino a Roma, una decina di giorni tra la registrazione e l’editing con il supporto dell’agenzia Webby.”

Ha scoperto qualcosa che non si aspettava intervistando?

“Mi sono confermato un compagno d’ascolto nel mondo del caffè e ho capito che più o meno tutti all’inizio si sentono intimoriti, ma poi si lasciano andare nel racconto al punto che devo cercare di farli rientrare nei tempi tecnici. Questo significa che le persone vogliono aprirsi. “

Ecco come i rally del caffè robusta e del cacao si sono reciprocamente influenzati

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mercati del caffè robusta futures Eudr arabica esportazioni Brasile export prezzi borsa Vietnam meteo
Il logo dell'Ice

MILANO – Caffè e cacao: due storie parallele, che in parte anche si intrecciano. Le due commodity hanno visto entrambe ingenti rialzi che le hanno spinte, il mese scorso, ai loro massimi storici. I futures del cacao hanno toccato quota 12.218 dollari a tonnellata in chiusura di seduta del 19 aprile: in incremento del 291% da inizio anno.

Le successive liquidazioni hanno portato a un forte ridimensionamento del rally: il benchmark è crollato a meno di 7.000 dollari a fine aprile, riprendendo però quota questo mese, sino a chiudere ieri, giovedì 9 maggio, a 8.502 dollari.

I futures del caffè robusta hanno guadagnato oltre il 70% in 6 mesi, sino al massimo storico di 4.304 dollari del 25 aprile.

È seguita però, anche in questo caso, una forte correzione al ribasso, sino a un minimo di 3.378 dollari nella seduta di martedì. Un parziale rimbalzo ha riportato in territorio positivo nelle ultime due sedute. La chiusura di ieri è stata a 3.439 dollari: 25 in più rispetto al giorno precedente.

Ma cosa lega l’andamento di queste due materie prime? Il commercio del caffè potrebbe essere stato contaminato dall’ondata di acquisti speculativi in risposta alle difficoltà che si sono avute nel mercato del cacao, ha spiegato, in un’intervista a Bloomberg, Carlos Costa, responsabile delle vendite di Hedgepoint Global Markets LLC.

Secondo Andre Acosta – direttore di Marex Group – il rally dei futures del cacao ha prodotto un effetto psicologico sul caffè che ha spinto i trader a una sorta di emulazione

Tanto il cacao quanto il caffè robusta hanno determinato significative richieste di margine costringendo gli operatori a togliere le coperture o le opzioni per proteggere le proprie posizioni.

Le richieste di margine, per chi opera tanto nel caffè quanto nel cacao, possono “fare molto male” ha aggiunto Acosta.

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REPA e MBM siglano un accordo per la fornitura dei ricambi a livello globale

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Il centro logistico di REPA (immagine concessa)

CESENA – REPA, il principale distributore europeo di ricambi per ristorazione, caffè, distributori automatici ed elettrodomestici, è ora partner ufficiale globale del produttore di attrezzature per la ristorazione commerciale MBM, stoccando 8.000 ricambi originali. In un mondo dinamico come quello dell’ospitalità e della ristorazione, il continuo funzionamento delle apparecchiature è fondamentale per il successo e la reputazione di un ristorante.

Quando un’attrezzatura si rompe, i centri assistenza e i distributori che non riescono a reperire in tempi rapidi il ricambio necessario per la riparazione rischiano perdite di fatturato che possono compromettere l’andamento della loro attività.

REPA diventa partner ufficiale di MBM

Con un webshop all’avanguardia dotato di funzioni di ricerca rapida, REPA offre il più grande stock di ricambi del settore. Grazie a questa partnership, centri assistenza, tecnici e distributori possono ora cercare e trovare in pochi clic i ricambi MBM, acquistabili senza minimo d’ordine.

Il webshop consente, inoltre, di effettuare ricerche per brand, attrezzatura, ricambio originale, oltre a presentare esplosi e immagini a 360° per controllare i dettagli di ogni ricambio.

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Un forklift driver nel magazzino REPA (immagine concessa)

Grazie ai suoi numerosi centri di distribuzione in tutto il mondo e alla professionalità di oltre 1.000 collaboratori, sempre pronti a fornire ai clienti l’assistenza necessaria in più di 20 lingue, REPA è in grado di offrire il miglior servizio post-vendita in Europa, Medio Oriente, Africa e Asia-Pacifico.

“La scelta di REPA come partner nella distribuzione di ricambi originali MBM si allinea perfettamente con la nostra strategia di ‘Service Excellence’, portando il Customer Service ad un livello superiore, sempre più veloce e affidabile”, afferma Daniele Allai, MBM service manager.

Alexander Wiegand, ceo di REPA, aggiunge: “Questa partnership è il risultato dell’intesa tra due realtà che condividono valori e obiettivi. Siamo lieti di accogliere MBM come nostro partner, un costruttore sinonimo da 50 anni di affidabilità, qualità e attenzione al cliente nella produzione di attrezzature professionali per la ristorazione commerciale. La collaborazione tra REPA e MBM permetterà ai clienti di tutto il mondo di disporre di ricambi MBM sempre disponibili in stock e in pronta consegna, al fine di garantire l’utilizzo delle attrezzature senza interruzioni”.

La scheda sintetica di REPA

REPA è il principale distributore europeo di ricambi per attrezzature per la ristorazione, caffè, distributori automatici ed elettrodomestici ed è un partner di fiducia per i produttori di apparecchiature. Dal 2022 REPA è una divisione di Parts Town Unlimited, leader mondiale nella distribuzione high-tech di parti di ricambio indispensabili, prodotti e servizi correlati per i settori della ristorazione, degli elettrodomestici e dell’HVAC.

I clienti di REPA beneficiano di una forte competenza in materia di ricambi, con oltre 40 anni di esperienza nel mercato da parte di REPA Italia, REPA Deutschland, REPA France, REPA Iberia, ATEL e Big Warehouse.

Con il più grande database del settore accessibile attraverso webshop all’avanguardia, un’elevata disponibilità di magazzino e centri logistici altamente innovativi che assicurano la consegna dei ricambi più rapida del settore, REPA fornisce a ogni cliente il pezzo giusto, al momento giusto, ovunque. Per maggiori informazioni basta cliccare qui e qui.

La scheda sintetica di Parts Town Unlimited

Parts Town è il distributore leader, ad altissima innovazione tecnologica, di ricambi originali OEM (Original Equipment Manufacturer) per la ristorazione, gli elettrodomestici e le apparecchiature HVAC. Quando si verifica un problema con qualsiasi apparecchiatura Parts Town è pronta a intervenire con la gamma di ricambi più ampia del pianeta, una tecnologia innovativa e un’esperienza cliente senza uguali.

Le soluzioni personalizzate vanno a beneficio dei tecnici di tutti i tipi di attrezzature, nonché di ristoranti indipendenti e di catene, scuole, strutture sanitarie e ricettive. Grazie alla collaborazione con i principali produttori di ricambi per la ristorazione, gli elettrodomestici e l’HVAC, Parts Town migliora la catena di fornitura, aumenta le vendite di ricambi originali OEM e fa sì che l’attività di ogni cliente funzioni alla perfezione.

Parts Town collabora anche con rivenditori di attrezzature e forniture di tutte le dimensioni per offrire un one-stop shop attraverso il suo marketplace “Parts Town”.

Per maggiori informazioni basta cliccare qui.

La torrefazione Alps Coffee sceglie IMA per ampliare la produzione

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La gamma di caffè Alps Coffee (photo credits: Alps Coffee | Florian Andergassen)

SANT’AGOSTINO (Ferrara) – Il celebre marchio italiano Alps Coffee, oggi leader della torrefazione nella regione delle Alpi italiane, ha scelto IMA per il suo progetto di espansione produttiva. Stefan Schreyögg, quarta generazione alla guida di Alps Coffee, racconta come l’azienda si sia sempre più specializzata nella raffinata arte della torrefazione e nell’export.

“Alps Coffee è una torrefazione tradizionale a conduzione familiare. La storia della torrefazione risale al 1890, quando il mio bisnonno, il commerciante Josef Schreyögg, aprì un negozio di specialità con prodotti coloniali e caffè provenienti da tutto il mondo. Negli anni ’80 l’azienda si è sempre più specializzata nella produzione di caffè e nell’attività di esportazione”, racconta Stefan Schreyögg.

“Oggi la nostra torrefazione produce un’ampia gamma di caffè di alta qualità. Le nostre miscele pregiate si compongono di caffè mono-origine tostato delicatamente con un processo di tostatura lenta: dalle deliziose miscele per espresso, a quelle speciali per macchine completamente automatiche, al caffè filtro, fino alle pratiche cialde. La nostra gamma offre prodotti adatti a tutti i gusti e a tutti i metodi di preparazione. Le numerose certificazioni in materia di caffè biologico, commercio equo e solidale e sicurezza alimentare fanno di noi una torrefazione moderna con un approccio rispettoso nei riguardi dell’ambiente”, afferma Schreyögg.

La massima qualità ed affidabilità sono essenziali

Negli ultimi anni, Alps Coffee ha ottenuto una significativa crescita internazionale del proprio business sfruttando la propria esperienza e competenza nella torrefazione del caffè, con un’intensificazione dei canali di distribuzione globali. Era il momento ideale per espandere la capacità produttiva mantenendo i più elevati standard qualitativi.

Quando si è trattato di ampliare il proprio impianto di produzione, l’azienda aveva bisogno di una tecnologia che garantisse la qualità e la consistenza del prodotto, offrendo al contempo miglioramenti in termini di efficienza energetica.

Dopo aver esaminato il mercato e valutato tutte le opzioni disponibili, Alps Coffee ha deciso di stringere la partnership con IMA Petroncini, trovando nel produttore leader di macchine per la tostatura il fornitore tecnico ideale per le proprie esigenze.

Stefan Schreyögg afferma: “Crediamo profondamente nella massima qualità; per noi non è solo un impegno, ma il nostro credo. Nel corso dei decenni la nostra azienda familiare ha sviluppato un proprio modello di qualità a quattro livelli che non conosce compromessi, quando si tratta di perfezione in tazza”.

Stefan Schreyögg continua: “Ci concentriamo sul caffè crudo di qualità superiore, sulla tostatura lenta di caffè mono-origine, sulla composizione individuale degli aromi e sul controllo continuo della qualità. Ecco perché, quando si è trattato di aggiornare l’impianto di tostatura, la tecnologia TMR di IMA Petroncini ha catturato la nostra attenzione per la qualità superiore nella produzione, la grande flessibilità e l’affidabilità della macchina nel riuscire a realizzare profili di tostatura illimitati”.

La partnership tra IMA e Alps Coffee

Alps Coffee ha collaborato con IMA Petroncini per ampliare la produzione con un impianto di torrefazione completo, moderno e ad elevata capacità produttiva. La soluzione richiesta da Alps Coffee è stata una tostatrice a tamburo altamente tecnologica abbinata a un impianto per processare caffè verde e tostato in grado di lavorare grandi volumi di produzione.

L’impianto di tostatura (photo credits: Alps Coffee | Florian Andergassen)

Stefan Schreyögg afferma: “IMA Petroncini è un partner di grande valore e affidabilità, un’azienda che coniuga la sua lunga esperienza nel settore con la visione orientata all’innovazione e alla sostenibilità: il partner perfetto per noi. Avevamo bisogno di un impianto moderno di torrefazione con una grande capacità produttiva. Il solido know-how aziendale e la tangibile esperienza in impiantistica ci hanno convinto a lanciare il nuovo progetto con IMA.”

“Dopo diversi test sulla tostatrice da laboratorio TMR25 presso l’IMA Coffee Lab, abbiamo deciso di convalidare la partnership a 360° con l’acquisto della più grande tostatrice a tamburo con sistema di risparmio energetico presente sul mercato – la TMR 720 – abbinata a un impianto completo per la lavorazione del caffè” afferma Stefan Schreyögg.

Michelangelo Parro, Sales Area Manager di IMA Coffee Hub e Head of Product Management di IMA Petroncini, ha interpretato le esigenze del cliente fin dall’inizio.

“La prima volta che ho visitato il sito produttivo dell’azienda, sono rimasto davvero colpito dall’attenzione che Alps Coffee dedica alla tostatura del suo caffè e al continuo controllo qualità, dall’origine del caffè crudo alla definizione dell’aroma in tazza”, afferma Parro.

“È quindi motivo di grande soddisfazione per IMA Petroncini aver stretto una partnership con Alps Coffee. È un’ulteriore conferma positiva della nostra capacità di rispondere ai clienti più esigenti che cercano l’eccellenza non solo in tazza, ma anche lungo la filiera produttiva del caffè, con particolare attenzione all’ambiente. Le nostre tecnologie sono state in grado di soddisfare le specifiche tecniche di un’azienda attenta alla qualità del prodotto e alla sostenibilità della produzione” dichiara Parro.

Stefan e Peter Schreyögg (photo credits: Alps Coffee | Florian Andergassen)

“Abbiamo fornito una soluzione su misura, a 360 gradi, per ogni aspetto del progetto, semplificando sia fase di sviluppo che la gestione del progetto. La collaborazione reciproca è stata una conseguenza naturale degli ideali che condividiamo con il nostro cliente: i principi di sostenibilità che appartengono ad Alps Coffee sono al centro dei progetti di sviluppo di IMA. Questi, uniti alla nostra prospettiva ingegneristica, hanno facilitato efficacemente un rapporto di fiducia che si è instaurato fin dal primo giorno e ulteriormente consolidato con il tempo”, afferma Parro.

Alps Coffee sceglie la tecnologia di tostatura di qualità superiore e la flessibilità del modello di tostatrice TMR.

Le tostatrici TMR garantiscono una tostatura di qualità superiore, affidabilità e prestazioni ad alta efficienza energetica. Inoltre, questa macchina permette di ridurre drasticamente le emissioni di CO in atmosfera, garantendo parametri di emissione molto al di sotto dei limiti imposti dalle normative europee.

Questo è possibile grazie all’utilizzo di un unico bruciatore che funge anche da postcombustore termico, abbinato al sistema di controllo della tostatura – Orchestra – in grado di autoregolare i parametri di calore e di flusso d’aria per tostare caffè di alta qualità con un consumo energetico limitato.

La tostatura lenta (photo credits: Alps Coffee | Florian Andergassen)

“Indubbiamente, il software all’avanguardia applicato al modello di tostatrice TMR, unito alla nostra competenza in materia di tostatura, rende le nostre soluzioni le più performanti sul mercato dal punto di vista qualitativo e produttivo. La precisione e l’accuratezza utilizzate nelle nostre tostatrici si basano sul continuo miglioramento della tecnologia, per rispondere alle richieste più esigenti dei nostri clienti e diventare sempre più sostenibili per l’ambiente. Infatti, le tostatrici TMR sono le soluzioni più sostenibili presenti oggi sul mercato”, afferma Parro.

La tostatura a basso impatto energetico e ambientale del modello TMR è parte integrante della strategia di sostenibilità di Alps Coffee.

“La collaborazione con IMA Petroncini si è basata sulla fiducia fin dall’inizio in tutte le fasi del progetto, dalla progettazione all’installazione. Alps Coffee si concentra su una catena di produzione del caffè sostenibile e crediamo profondamente che la tecnologia sia un importante valore aggiunto per la produzione del caffè, soprattutto quando questa ha un approccio rispettoso nei confronti dell’ambiente. L’equilibrio tra aspetti sociali, ecologici ed economici crea stabilità e garantisce che la coltivazione del caffè diventi sostenibile. Promuovendo la gamma di prodotti Fair-trade e biologici, sostenendo i piccoli produttori locali e utilizzando tecnologie di tostatura a basso impatto energetico e ambientale, Alps Coffee contribuisce ad un futuro più sostenibile, producendo al contempo caffè di alta qualità”, afferma Stefan Schreyögg.

TechTaste

TechTaste, The Coffee Interviews, è un’iniziativa che mira a mettere in luce i vantaggi del rapporto che IMA sviluppa con i propri clienti del settore del caffè, esplorando le ragioni dei successi ottenuti insieme. Guarda l’intervista a Stefan Schreyögg, proprietario di Alps Coffee, e Michelangelo Parro, Sales Area Manager di IMA Coffee Hub e Head of Product Management di IMA Petroncini. Per guardare l’intervista basta cliccare qui.

Per maggiori informazioni basta cliccare qui e qui.

Rancilio Group con Re-Cig per la sensibilizzazione sui danni provocati dal fumo

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Uno dei contenitori per lo smaltimento dei mozziconi di sigaretta Re-Cig (immagine concessa)

VILLASTANZA DI PARABIAGO (Milano) –  Nel 2023, Rancilio Group ha avviato una collaborazione con Re-Cig, installando contenitori per lo smaltimento dei mozziconi di sigaretta nelle aree break dell’azienda. Questo ha segnato l’inizio del progetto “Smokers Point”, focalizzato sul corretto smaltimento dei mozziconi, con l’obiettivo di sensibilizzare i dipendenti sui danni causati dal fumo alla salute e all’ambiente.

“Il progetto Smokers Point ha dimostrato un impatto significativo sulla nostra azienda non solo in termini di gestione ambientale, ma anche per quanto riguarda la sensibilizzazione dei dipendenti sui rischi correlati al fumo e sulla necessità di pratiche di smaltimento responsabile dei mozziconi di sigaretta” dichiara Antonio Salamina, global operations director presso Rancilio Group.

Il primo anno di attuazione del progetto ha prodotto risultati significativi, come riportato nel Report Annuale del 2023:

  • 16 kg di mozziconi recuperati
  • 53,328 sigarette equivalenti
  • 8,00 kg di prodotti Re-CA
  • 38,24 kg di CO2 equivalente evitata

“I risultati ottenuti nel primo anno sono incoraggianti e testimoniano il successo della nostra collaborazione con Re-Cig” aggiunge Salamina “Continueremo a promuovere e supportare iniziative di questo tipo per garantire un ambiente di lavoro più sano e sostenibile per tutti i nostri dipendenti.”

Re-Cig ricicla i mozziconi di sigaretta in materiale plastico versatile mediante un processo innovativo e cruciale per contrastare la minaccia ambientale. I mozziconi, composti principalmente da acetato di cellulosa, impiegano anni per decomporsi e rilasciano microplastiche tossiche. Dopo la raccolta negli “Smokers Point”, vengono trasportati agli impianti di Re-Cig per essere separati, puliti e trasformati in acetato di cellulosa, utilizzato per produrre oggetti comuni come montature di occhiali e bottoni.

Per maggiori informazioni su Re-Cig basta cliccare qui.

Scotsman Ice è sponsor dell’evento mixology Roma Bar Show, 13-14/05

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Scotsman al Roma Bar Show (immagine concessa)

ROMA – Uno degli appuntamenti più attesi dal mondo della mixology in Italia è pronto a partire. Il Roma Bar Show aprirà le porte a tutti gli appassionati e professionisti del settore il 13 e 14 maggio 2024, nello speciale Palazzo dei Congressi di Roma. Scotsman Ice non vede l’ora di conquistare tutte le aziende e i bartender presenti con il proprio ghiaccio, cercando di educarli sull’importanza della qualità dell’ingrediente del ghiaccio, la base di partenza di ogni cocktail.

Scotsman Ice protagonista al Roma Bar Show

Grazie anche ad un partner speciale, Dolomiti Ice, tutti gli stand, bar e academy saranno riforniti di splendido e super cristallino ghiaccio Gourmet 20g.

 Dunque oltre che sponsor principale, perché i valori dell’azienda si intrecciano con quelli del Roma Bar Show, Scotsman e Dolomiti continuano nella loro attività di educazione al ghiaccio di qualità.

Quale miglior sede dunque, se non il Roma Bar Show per organizzare una masterclass con il campione di Flair Giorgio Chiarello ed ambassador di Dolomiti Ice.

 Save the date: lunedì 13 maggio ore 17.30 presso “Tasting Room Jigger”.

Durante le due giornate di Festival, vi aspettano presso il loro stand F-06, dove saranno organizzati diversi show e degustazioni di drink signature.

Essse Caffè a Venditalia con le macchine della gamma Sistema Espresso PRO con la nuova tecnologia di chiusura elettronica

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Lo stand Essse Caffè a Venditalia (immagine concessa)

BOLOGNA – Uno stand esclusivo e calibrato per la migliore esperienza lato vending: è così che Essse Caffè partecipa a Venditalia, a Fieramilano dal 15 al 18 maggio 2024. Lo spazio espositivo (Pad. 12P stand L21-L25) è infatti progettato ad hoc per il focus della manifestazione, restituendo all’operatore vending e OCS il più chiaro ed esaustivo percorso di visita.

Essse Caffè tra i protagonisti di Venditalia

Al centro, l’innovativa gamma Sistema Espresso, in cui spiccano le nuove S20 e S20 Latte: entrambe, con alte performance e la linee eleganti, offrono una perfetta estrazione del caffè grazie all’esclusivo beccuccio brevettato dall’azienda; S20 Latte, in particolare, rappresenta il top di gamma sul segmento di riferimento, con milk box da 0,5 litri e hot pipe che permettono di preparare 8 diverse bevande calde, personalizzabili.

Questa macchina performa in modo eccellente non solo con latte, ma anche con sostitutivi vegetali, sempre più richiesti, e Venditalia sarà l’occasione per provarle. Essse Caffè ha infatti allestito un corner apposito in cui, grazie a S.20 Latte, cappuccini e ad altre preparazioni a base latte potranno essere assaggiati non solo nella loro versione più classica, ma anche in versione “vegan” con bevande vegetali.

Tra le novità, a Venditalia farà la sua prima uscita pubblica il Sistema Espresso PRO, ossia l’apprezzata gamma Sistema Espresso, dotata però di chiusura elettronica. Si tratta di una tecnologia applicata alle macchine Essse Caffè con l’obiettivo di tutelare al meglio sia l’eccellenza della bevanda, che il business di distributori e rivenditori.

La chiusura elettronica RFID, infatti, garantisce il funzionamento solo con capsule 100% originali Essse Caffè e, grazie al conteggio e al monitoraggio delle erogazioni tramite tag elettronico sulle confezioni, protegge l’attività e la reputazione dei rivenditori che scelgono l’eccellenza di Essse Caffè. La versione PRO del sistema espresso è disponibile anche in comodato gratuito; la selezione dei caffè in capsula è ampia, nel segno dei migliori blend Essse, e comprende inoltre una variegata gamma di bevande solubili, tra le quali i nuovi Mocaccino e Nocciolino.

La torrefazione bolognese proporrà infine tutte le miscele per il mondo vending e OCS in degustazione, con il giusto contesto: per garantire una migliore esperienza, Essse Caffè offrirà a tutti gli operatori del settore una selezione di piccola pasticceria, tra macarons e biscotteria, per valorizzare ancor di più la qualità del caffè e ricreare occasioni di consumo.

L’offerta caffè per il canale vending è sia in capsule, che in cialde e grani, per rispondere alle esigenze del comparto automatico con una marcia in più: la miglior qualità possibile per non rinunciare a un ottimo caffè anche in ufficio e più in generale tutti quei luoghi che prevedono distributori automatici. A corollario, è disponibile il kit accessori, composto da palette, bustine di zucchero e bicchierini brandizzati Essse Caffè.

Per maggiori informazioni basta cliccare qui

La scheda sintetica di Essse Caffè

Scienza, sapienza e specializzazione: tre “S” che riassumono perfettamente i valori e la filosofia di Essse Caffè, storica torrefazione bolognese fondata nel 1979 da Francesco Segafredo assieme alle sorelle Chiara e Cristina. Oggi Essse Caffè è un marchio di successo in tutta Italia e all’estero, sinonimo di autenticità ed eccellenza, contraddistinto dall’inconfondibile “family feeling” delle sue miscele. L’obiettivo? Garantire un prodotto di massima qualità, tutti i giorni, tutto l’anno, realizzando con cura l’intero processo, a partire dall’accurata selezione della materia prima.

Grazie alle collaborazioni universitarie – Facoltà di Agraria delle Università di Bologna, Cesena e Foggia – l’azienda ha acquisito elevato spessore scientifico nel proprio settore, con conoscenze su ogni tipologia di caffè, dalla torrefazione al confezionamento, fino al caffè in tazzina.

Ai fondatori, oggi si affianca la quarta generazione della famiglia: Agata Segafredo, Pietro Buscaroli, Riccardo e Ruggero Auteri che condividono la missione imprenditoriale con uno sguardo imprescindibile verso il futuro.

Goglio presente a Venditalia con le capsule per caffè e tè 100% compostabili

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Il pack monomateriale e le capsule compostabili Goglio (immagine concessa)

MILANO – Goglio, leader a livello globale nel packaging flessibile attivo nella progettazione e sviluppo di sistemi completi per l’imballaggio che comprendono laminati, valvole, capsule, linee di confezionamento e servizi avanzati, partecipa alla fiera Venditalia, il più grande evento internazionale dedicato alla distribuzione automatica, che si terrà a Rho Fieramilano dal 15 al 18 maggio. Presso lo stand K12 L11 – Padiglione 12 P, il Gruppo presenterà alcune delle sue più recenti innovazioni per il settore del vending, sviluppate con particolare attenzione alla sostenibilità.

Goglio a Venditalia

Nello specifico, sarà possibile visionare le confezioni realizzate con materiali “pronti per il riciclo”, come laminati multistrato poliolefinici o monomateriali di polietilene o polipropilene, disponibili in una vasta gamma di formati e con elevate proprietà barriera grazie all’esclusiva laccatura Goglio.

Questi laminati green offrono le stesse prestazioni dei materiali tradizionali e, quando previsto, possono essere riciclati nei moderni impianti per il trattamento dei rifiuti plastici. Lo sviluppo di queste soluzioni dimostra l’attenzione del Gruppo al tema della sostenibilità, sempre più rilevante anche nel settore del vending.

Il team di Ricerca e Sviluppo di Goglio, infatti, è impegnato da anni per mettere a disposizione dei clienti prodotti sostenibili, oltre che efficienti, e conformi alle normative in fase di discussione a livello nazionale ed europeo.

Presso lo stand sarà inoltre esposta la linea automatica di confezionamento G21, progettata per il packaging con partenza da bobina. Questa linea verticale è ideale per caffè macinato e in grani, ma anche per farina, riso, cibo per animali e detergenti in polvere. La G21 consente la produzione di una vasta gamma di confezioni, grazie a vari sistemi di dosaggio, mantenendo elevati standard di velocità e flessibilità.

GOGLIO
La linea automatica di confezionamento G21 (immagine concessa)

È inoltre compatibile con diversi tipi di materiali e dotata di una stazione integrata per l’applicazione delle valvole Goglio, adatta a molteplici tipi di valvola. Le valvole sono accessori plastici che consentono di confezionare il caffè appena tostato, preservando tutti gli aromi, con un notevole risparmio di tempo e risorse.

Per quanto riguarda i servizi, Goglio offre un sistema completo grazie alla connessione a Goglio Mind, una piattaforma Industrial Internet of Things che permette la raccolta di dati da tutte le fasi del processo dell’intero impianto, per ottimizzare l’efficienza e la manutenzione delle componenti.

Inoltre, il Gruppo propone per il settore del vending la capsula per caffè 100% compostabile, già certificata per lo smaltimento industriale e che può essere quindi conferita nei rifiuti organici.

Questa capsula – adatta anche a tè, tisane in foglia e prodotti solubili – garantisce un’ottima qualità di erogazione grazie ai lid auto-perforanti e una piena compatibilità con le macchine da caffè.

La capsula è disponibile anche in versione con valvola integrata, che permette di confezionare il caffè immediatamente dopo la tostatura, senza dover attendere il processo di degasazione, riducendo così i tempi di stoccaggio e preservando tutti gli aromi del prodotto.

La scheda sintetica del Gruppo Goglio

 Goglio S.p.A., che impiega oltre 1.800 dipendenti a livello globale e ha un valore di produzione di circa 500 milioni di euro, è uno dei principali player mondiali nel packaging flessibile. Fondato nel 1850, il gruppo progetta, sviluppa e realizza sistemi completi per l’imballaggio fornendo laminati flessibili, valvole, macchine e servizio, per ogni esigenza di confezionamento che trovano applicazione in molteplici settori industriali: caffè, alimentare, chimica, cosmetica, detergenza, beverage e pet food.

Il gruppo, che ha un raggio d’azione mondiale, è presente con stabilimenti produttivi in Italia, Olanda, Stati Uniti, Cina e Brasile, e uffici commerciali dislocati in vari paesi europei, in Sud America e nel sud-est asiatico. Ulteriori informazioni sono disponibili qui.

Carimali torna a Venditalia per presentare la coffee station CARItower

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CARItower (immagine concessa)

CHIGNOLO D’ISOLA (Bergamo) – Dopo alcuni anni d’assenza, Carimali fa il suo ritorno a Venditalia per presentare macchine e tecnologie per il caffè che offrono soluzioni complete a un pubblico che, pur essendo abituato a consumazioni tipiche del Vending, è sempre più orientato verso bevande di alta qualità. La fiera si terrà dal 15 al 18 maggio nella nuova location a Fieramilano Rho.

Carimali presente a Venditalia

Tra le novità spicca CARItower, una coffee station progettata per offrire ai visitatori un’ampia varietà di bevande; caffè caldo o freddo, latte con sciroppi, cappuccino freddo o caldo e mokaccino sono solo alcune delle combinazioni possibili.

L’ampia scelta di bevande è garantita da SilverAce Power, la macchina superautomatica che si nasconde dentro la coffee station e che si distingue per massima produttività ed elevata personalizzazione delle bevande. È dotata del sistema latte CARIcream, che assicura un’alta qualità del latte caldo e freddo, e vanta la possibilità di utilizzare fino a cinque prodotti contemporaneamente, tra cui due miscele di caffè, due prodotti solubili e latte fresco.

SilverAce Power
SilverAce Power (immagine concessa)

La gamma SilverAce si completa dei modelli SilverAce e SilverAce Plus e si integra perfettamente nella coffee station, garantendo la massima qualità selezione dopo selezione.

Per soddisfare le diverse esigenze in termini di contesto, gusto estetico e facilità di interazione, Carimali propone due soluzioni distintive per l’interfaccia utente di CARItower. La prima sfrutta il display della macchina che, visibile interamente, permette agli utenti di riconoscere SilverAce Power. La seconda offre un’esperienza più discreta ma più coinvolgente, con l’utente che si trova di fronte a un monitor da 21’’ concentrando quindi l’attenzione sull’interazione per la selezione della bevanda.

Oltre alla presenza delle macchine best-seller di Carimali, come BlueDot Plus e Armonia Ultra, lo spazio espositivo sarà dedicato anche alla presentazione dei modelli Blue26 Power e SilverTwin.

SilverTwin (immagine concessa)

Blue26 Power completa la gamma Blue26, offrendo molteplici funzionalità in soli 26 cm di larghezza. Caratterizzata da un design compatto e modulare, è ideale per ambienti con una produttività media giornaliera di 75 bevande, come piccoli uffici, B&B e sale colazioni. Il touch screen da 7” e il sistema latte CARImilk Plus garantiscono grande versatilità in spazi ridotti.

Blue26 Power (immagine concessa)

Presente anche SilverTwin, una macchina da caffè superautomatica perfetta per sale colazioni, lounge o uffici dove il design e la varietà delle bevande sono essenziali. È dotata di un touch screen da 10” per un’interazione facile e intuitiva, oltre al sistema latte CARImilk Plus, che assicura una produzione costante e di elevata qualità del latte.

Con la sua vasta gamma di prodotti, Carimali continua a ridefinire i confini della tecnologia nel settore del caffè, offrendo soluzioni innovative e di alta qualità per soddisfare le esigenze di ogni consumatore, anche nel mercato del Vending oltre che nell’HoReCa.

Dal 15 al 18 maggio il team Carimali sarà felice di accogliere tutti i visitatori allo stand F38-G37 nel padiglione 8.