giovedì 27 Novembre 2025
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India, vola l’export verso l’Italia: +25% nei primi quattro mesi dell’annata 2023/24

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Usda Brasile
Il logo del dipartimento dell'agricoltura di Washington

MILANO – Produzione ed export dell’India si manterranno stabili per quest’anno e il prossimo: l’andamento meteo sfavorevole in alcuni dei momenti chiave del ciclo vegetativo non appare destinato a incidere più di tanto sul prossimo raccolto, che subirà una lieve flessione soltanto lieve. Così il report annuale sull’India della rete informativa estera del Dipartimento Usa dell’agricoltura (Usda), diffuso in questi giorni.

Area coltivata e produttiva rimarranno sostanzialmente invariate nel 2024/25 (ottobre/settembre) rispettivamente a 475.000 e 434.000 ettari, con un leggero incremento per i robusta.

La produzione 2023/24 dell’India è stimata in 6,06 milioni di sacchi, in crescita del 3,3% rispetto al 2022/23.

Andamenti opposti per le due tipologie. Il raccolto di robusta cresce infatti del 9% raggiungendo i 4,58 milioni. Quello di arabica segna invece una flessione dell’11,2% e scende a 1,48 milioni.

Per il 2024/25 si prevede che la produzione scenderà a 5,97 milioni, di cui 4,55 di robusta e 1,42 di arabica.

La produttività degli arabica sarà in ulteriore flessione del 3% e rimarrà bassissima – appena 6,7 sacchi/ha – nonostante il ricorrere di un’annata positiva nel ciclo biennale tipico di questa varietà.

Quella dei robusta subirà un calo del 2% a 20,5 kg mantenendosi comunque al di sopra delle medie degli ultimi anni.

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De’ Longhi: ricavi a 658,8 mln, +6,9%, per il 1° trimestre, La Marzocco ed Eversys spingono il fatturato del 10%

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Dē Longhi logo
Il logo DēLonghi

TREVISO – Approvati dal consiglio di amministrazione di De’ Longhi SpA i risultati consolidati del primo trimestre del 2024: ricavi a € 658,8 milioni, in rialzo del 9,4% (+5,9% a perimetro omogeneo e +7,3% a perimetro omogeneo e cambi costanti); ebitda adjusted a € 93,8 milioni, pari al 14,2% dei ricavi (rispetto al 12,3% del primo trimestre del 2023); utile netto di competenza del Gruppo a € 51,3 milioni, pari al 7,8% dei ricavi (rispetto al 6,4% del primo trimestre 2023); posizione finanziaria netta positiva per € 307,6 milioni, dopo l’assorbimento netto in relazione al closing della business combination tra La Marzocco ed Eversys.

Nelle parole dell’amministratore delegato Fabio de’ Longhi:

“La persistente espansione dell’area caffè ed il recupero del comparto della nutrition e della preparazione dei cibi hanno sostenuto, per il terzo trimestre consecutivo, un incremento organico del fatturato a cambi costanti ad un tasso high single digits. Questa continuità di trend, assieme al consolidamento di un mese della business combination di La Marzocco e di Eversys, hanno consentito al Gruppo di realizzare un’espansione del fatturato prossima al 10%“.

Fabio de'Longhi dividendo
Fabio De’Longhi amministratore delegato del Gruppo De’ Longhi

“Tali dinamiche di crescita, accompagnate da un’attenta gestione dei costi e da una mirata espansione degli investimenti, hanno rafforzato un miglioramento del livello di profittabilità, in uno scenario di evidente consolidamento dei risultati dopo la fase di progressiva normalizzazione post-pandemica” ha aggiunto l’amministratore delegato.

C’è di più: “In questo contesto di favorevole evoluzione delle categorie core, seppur consapevoli della variabilità dell’attuale scenario macroeconomico e geopolitico, confermiamo la guidance per l’anno, comprensiva dell’allargamento del perimetro con la business combination del caffè professionale, con una crescita dei ricavi nell’intervallo 9%-11%. A livello di marginalità, i risultati del trimestre rafforzano l’aspettativa di un adjusted Ebitda nell’intorno di 500-530 milioni per il nuovo perimetro”.

Il primo trimestre del 2024 ha evidenziato una continuità di trend con la seconda parte dello scorso anno, conseguendo per il terzo trimestre consecutivo un aumento del fatturato organico a cambi costanti ad un tasso high single digit.

La normalizzazione degli effetti post-pandemici sui consumi, assieme ad un ricostituito livello di normalità di scorte a livello distributivo, hanno favorito nel corso degli ultimi trimestri un consistente recupero delle dinamiche di crescita sia nel comparto del caffè che nell’area della nutrition e preparazione dei cibi.

Tali dinamiche di incremento dei volumi, congiuntamente alla stabilizzazione di alcuni costi di produzione rispetto agli anni precedenti, hanno permesso al Gruppo di ottenere un ulteriore miglioramento della marginalità, rientrando rapidamente nell’intervallo di profittabilità storica.

Il quadro complessivo delinea un consolidamento e rafforzamento dei risultati a seguito della graduale fase di normalizzazione post-pandemica avvenuta negli ultimi anni, pur nella consapevolezza che l’attuale scenario macroeconomico e geopolitico rimane incerto e variabile.

Si segnala che nel trimestre i ricavi risentono per circa € 21 milioni dal consolidamento di un mese de La Marzocco.

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De’ Longhi SpA: aggregazione aziendale tra Eversys e La Marzocco (immagine concessa)

Nel primo trimestre i ricavi del Gruppo si sono attestati a €658,8 milioni, in crescita del 9,4% rispetto all’anno precedente, grazie ad una crescita a parità di perimetro del 5,9% che risulta 7,3% a cambi costanti.

La componente valutaria ha perciò detratto ca.1,4 punti percentuali di crescita organica, a causa principalmente degli impatti derivanti dalla svalutazione di alcune valute (tra le principali si segnalano dollaro americano e Yen).

L’espansione geografica, in continuità con i precedenti trimestri, ha indicato un consistente trend di espansione nell’area europea realizzando una crescita a perimetro costante ad un tasso low-teens.

In dettaglio:

• l’Europa sud-occidentale ha conseguito una crescita organica nell’intorno del 10%, in piena continuità con i principali trend evidenziati nella seconda parte del 2023. In questo contesto, i principali mercati hanno realizzato una robusta espansione del fatturato in tutte le principali categorie di prodotto, con alcuni paesi quali Penisola Iberica e Svizzera in accelerazione ad un tasso double digit;

• l’Europa nord-orientale ha registrato una forte espansione organica del fatturato per il quarto trimestre consecutivo, rafforzata da una performance high-teens dei primi mesi del 2024. Si segnala la continuità di risultati positivi di UK e Polonia, con un’accelerazione dell’area Repubblica Ceca, Slovacchia e Ungheria;

• l’area MEIA ha subito un calo del fatturato, fortemente condizionato da un complesso contesto macroeconomico e geopolitico;

• l’area America ha realizzato un incremento del fatturato nell’intorno del 10%, grazie al consolidamento de La Marzocco e ad una crescita organica mid single digit, sostenuta principalmente dalla performance del comparto nutrition e preparazione dei cibi guidata dall’espansione dei prodotti a marchio Nutribullet;

• infine, la regione Asia Pacific, che era stata l’unica area in crescita nel primo trimestre dello scorso anno, mantiene un fatturato in linea al 2023, evidenziando un parziale calo a livello organico e cambi costanti, che ha visto però in paesi come Australia e Nuova Zelanda un’accelerazione della crescita.

Per quanto riguarda l’evoluzione dei segmenti di prodotto, si segnala un andamento positivo di tutte le macro categorie, che ha permesso al Gruppo di realizzare una crescita organica a cambi costanti ad un tasso high single digit.

Nello specifico, il comparto delle macchine per il caffè (area che include sia i prodotti per uso domestico che professionale), attualmente circa il 60% del fatturato, ha evidenziato una crescita significativa nel trimestre ad un tasso low teens, sostenuta da un’accelerazione dell’espansione delle macchine superautomatiche ad uso domestico e dal contributo del consolidamento di un mese de La Marzocco.

Nell’area della nutrition e preparazione dei cibi, le categorie dei personal blenders e degli hand blenders hanno sostenuto nel trimestre la performance del comparto, che ha conseguito una crescita low to mid single digit. Infine, segnaliamo nel trimestre una significativa espansione dei prodotti dello stiro a marchio Braun, che hanno realizzato crescite importanti in molti paesi dell’area europea.

Il Gruppo nel corso degli ultimi trimestri è stato in grado di migliorare sensibilmente il profilo di marginalità rispetto alle complessità affrontate nel corso del 2022. La crescita dei volumi, assieme a parziali miglioramenti dei costi industriali, hanno sostenuto un ulteriore miglioramento della marginalità nel primo trimestre dell’anno.

Nel dettaglio:

il margine industriale netto si è attestato a € 335,4 milioni, pari al 50,9% dei ricavi, rispetto al 50,5% del 2023, beneficiando di un effetto positivo del mix e di un allentamento delle pressioni inflazionistiche sui costi di prodotto;

l’Ebitda adjusted è stato pari a € 93,8 milioni, ovvero il 14,2% dei ricavi rispetto al 12,3% dell’anno precedente. L’espansione dei volumi, un ulteriore parziale allentamento delle pressioni inflattive su alcuni costi industriali ed investimenti in media e comunicazione allineati al 2023 (A&P su fatturato all’11,2%), hanno sostenuto un miglioramento della marginalità, pur in un contesto di aumento del costo del lavoro e di strutture organizzative;

l’Ebitda è stato pari a € 91,2 milioni, ovvero il 13,8% dei ricavi, dopo € 2,1 milioni di oneri non ricorrenti rispetto a 1,4 milioni di proventi non ricorrenti nel 2023;

il risultato operativo (Ebit) si è attestato a € 64,8 milioni, pari al 9,8% dei ricavi, con un livello di ammortamenti sostanzialmente allineato all’anno precedente;

infine, l’utile netto di competenza del Gruppo è stato pari a € 51,3 milioni, pari al 7,8% dei ricavi (6,4% nel primo trimestre del 2023). I proventi finanziari si sono attestati a € 4,1 milioni, rispetto ad oneri finanziari per € 0,6 milioni del 2023, grazie ad un’attenta politica di investimento della liquidità e ad una efficace gestione valutaria.

Il Gruppo ha chiuso il trimestre con una Posizione Finanziaria Netta attiva per € 307,6 milioni, dopo €326,8 milioni di assorbimento netto in relazione al closing della business combination tra La Marzocco ed Eversys.

Similmente, anche la posizione netta nei confronti di banche ed altri finanziatori ha evidenziato una significativa variazione, attestandosi a € 409,9 milioni.

Il flusso di cassa, prima dei dividendi e delle acquisizioni (“Free Cash Flow before dividends and acquisitions”) è stato pari a € 389,2 milioni nei dodici mesi, grazie ad un significativo contributo della gestione corrente.

Nel primo trimestre dell’anno, il Free Cash Flow before dividends and acquisitions è stato negativo per € 28,2 milioni, per un incremento del capitale circolante netto rispetto al valore di fine anno.

Il capitale circolante operativo (pari al 5,9% dei ricavi) risulta in parziale aumento rispetto alla posizione di fine anno per l’effetto del consolidamento de La Marzocco e per la stagionalità relativa al magazzino.

La spesa per investimenti ha assorbito € 25,7 milioni, in aumento rispetto ai €19,2 milioni dello scorso anno.

Il bilancio De’ Longhi nel dettaglio:

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(dati concessi)
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1895 Coffee Designers by Lavazza lancia la nuova single origin Mora Azul a Roma presso Casa Manfredi Teatro

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La single origin Mora Azul (immagine concessa)

ROMA – Il noto brand 1895 Coffee Designers by Lavazza ha scelto come cornice d’eccezione per celebrare la nuova single origin Mora Azul Casa Manfredi Teatro, il rinomato spazio di 300 mq che incarna lo spirito cosmopolita della Grande Mela nel cuore della Città Eterna.

1895 Coffee Designers by Lavazza lancia Mora Azul

Mora Azul, una creazione unica che porta il gusto autentico della Colombia direttamente nelle tazze, provenendo dalla Regione della Huila ed in particolare dalla piantagione Monteblanco del produttore Rodrigo Sánchez ad un’altitudine di circa 1700 m, è stata raccontata attraverso un’experience esclusiva arricchita dalla maestria delle pasticcere Giorgia Proia pastry chef e proprietaria di Casa Manfredi e Valeria Fabbri della prestigiosa pasticceria Gino Fabbri, che per l’occasione hanno realizzato un dolce, il millefoglie espresso con una ganache montata al tè jasmin e un gel al mirtillo.

Giorgia Proia e Valeria Fabbri, entrambe Ambassador di 1895, incarnano l’essenza dell’innovazione nella pasticceria tradizionale. Il loro talento e la loro passione si sono uniti per creare sapori audaci e raffinati in un connubio unico di caffè e dolce.

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Da sinistra: Valeria Fabbri della prestigiosa pasticceria Gino Fabbri e Giorgia Proia pastry chef e proprietaria di Casa Manfredi (immagine concessa)

Il momento principale dell’esperienza è stato rappresentato dal rituale del caffè con la single origin Mora Azul, preparato utilizzando la chemex, una metodologia che esalta perfettamente gli aromi della pregiata miscela, dal coffelier, esperto nell’arte del caffè e nella creazione di esperienze sensoriali avvincenti che accompagna l’ospite in questo particolare mondo, che grazie alla sua expertise ha saputo spiegare l’estrazione e le peculiarità della monorigine.

Mora Azul è un omaggio alla Colombia ed è il frutto di una produzione sostenibile e di un’accurata tostatura dei chicchi selezionati, che conferiscono al caffè una complessità unica.

Il risultato è un aroma di caramelle al mirtillo con note di petali di rosa e di gelsomino. Mora Azul è disponibile in alcune location selezionate clienti di 1895 Coffee Designers by Lavazza, offrendo agli intenditori di caffè l’opportunità di provare un prodotto straordinario che celebra la storia colombiana del caffè.

Il millefoglie espresso (immagine concessa)

Il millefoglie espresso è stato il pairing ideale per la miscela Mora Azul grazie ai suoi ingredienti fruttati e di ispirazione orientale. La creazione di Giorgia Proia e Valeria Fabbri sarà disponibile presso Casa Manfredi e presso la pasticceria di Gino Fabbri a Bologna.

Millefoglie Espresso con una Ganache Montata al Tè Jasmin e un Gel al Mirtillo:

Per la Sfoglia

– Farina sfoglia 536g

– Burro a 4gradi 80g

– Tuorlo 20g

– Acqua fredda 250g

– Aceto 8g

– Sale 10g

– Burro piatto 1000

Sabbiare il burro con la farina. Inserire il resto degli ingredienti e chiudere l’impatto. Formare un panetto rettangolare, coprire con la pellicola e far riposare in frigo tutta la notte. Il giorno dopo sfogliare con il burro piatto, eseguendo 4 pieghe doppie a distanza di 1 ora una dall’altra. Il giorno dopo stendere ad uno spessore di 3mm e tagliare del formato desiderato, bucare la sfoglia e cuocere a 155 gradi per 55min

Chantilly al te jasmin

– Panna 840 g.

– Cioccolato bianco 166 g.

– Te jasmin Damman 3 bustine

Scaldare 150gr di panna e fare infusione con il te per 30 min. Eseguire una emulsione sul cioccolato bianco. Aggiungere il resto della panna fredda. Emulsionare e far riposare 1 notte in frigorifero. Il giorno dopo montare con la foglia a velocità media.

Gel al mirtillo

– Purea mirtillo 500 g.

– Zucchero 133 g.

– Agar agar 8 g.

– Acqua 83 g.

Scaldare la purea e l’acqua, aggiungere zucchero e agar agar. Cuocere per 3 min. Riporre in frigo una notte. Il giorno dopo stressare con il Bimby o un mixer.

Cristina Scocchia, illycaffè: “Paghiamo il 30% in più ai coltivatori di caffè per premiare la sostenibilità”

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scocchia illycaffè
Cristina Scocchia amministratore delegato illycaffè (foto concessa)

Cristina Scocchia, amministratore delegato di illycaffè, in occasione dell’European Innovation for Sustainability Summit, evento con focus sulla sostenibilità tenutosi a Roma dal 10 all’11 maggio, ha rivelato le iniziative dell’azienda per la costruzione di una filiera del caffè più green ed eticamente più avanzata anche dal punto di vista sociale. Leggiamo di seguito le dichiarazioni di Cristina Scocchia rilasciate da Il Sole 24 Ore.

L’impegno di illycaffè per la sostenibilità

Cristina Scocchia rivela a Il Sole 24 Ore: “Abbiamo iniziato ad investire nella filiera oltre trent’anni fa con il resto di illy. Quello che abbiamo sempre pensato è che fosse importante per noi avere un rapporto diretto con i produttori di caffè”.

Scocchia aggiunge: “Trent’anni fa abbiamo iniziato a selezionare i migliori produttori di caffè e li abbiamo aiutare a migliorare ulteriormente le loro piantagioni. Abbiamo i nostri agronomi che lavorano fianco a fianco con i produttori di caffè tutti i giorni e insegnano loro come ridurre pesticidi, come utilizzare meglio il territorio e, infine, come aumentare la produttività per metro quadrato in modo tale da ridurre l’impatto ambientale”.

Scocchia continua: “Abbiamo una vera e propria Università del caffè. Quest’anno, tra l’altro, ricorre il 25° anniversario dell’Università. Non esiste solo una sede in Italia, a Trieste, ma ce ne sono 23 in tutto il mondo. In questi 25 anni abbiamo formato 325mila persone: un numero davvero significativo. Di questi 12mila sono coltivatori di caffè a cui continuiamo ad insegnare tecniche di agricoltura circolare rigenerativa. Ovviamente noi selezioniamo i chicchi di alta migliore: anzitutto compriamo solo il miglior 1% dei chicchi Arabica. Paghiamo inoltre il 30% in più ai produttori di caffè poiché la sostenibilità è un impegno che deve essere riconosciuto”.

Scocchia conclude e afferma a Il Sole 24 Ore: “Inoltre lavoriamo da 30 anni fianco a fianco con le comunità di coltivatori. Promuoviamo scuole, cliniche dentali e medici che vanno nelle piantagioni: cerchiamo di fare la nostra parte per aumentare il livello di qualità di vita delle comunità dei coltivatori di caffè a 360 gradi”.

Nespresso Professional al Roma Bar Show 2024 con i nuovi trend della coffee mixology, 13-14/05

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nespresso Eric Favre capsule
Logo Nespresso

ROMA – In occasione del Roma Bar Show 2024, momento di incontro tra gli attori dell’industria del beverage e del mondo della mixology in programma il 13 e il 14 maggio presso Palazzo dei Congressi a Roma, Nespresso Professional conferma il proprio impegno nel raccontare i nuovi trend e l’evoluzione della coffee mixology, una vera e propria arte che valorizza il consumo del caffè anche in momenti della giornata meno convenzionali, dal dopo pasto, all’aperitivo, all’accompagnamento durante il pasto.

Nespresso Professional presente al Roma Bar Show 2024

Oggi i clienti sono sempre più consapevoli, esigenti, maturi, amano sperimentare e vivere nuove esperienze, anche quando si parla di caffè fuori casa. Queste nuove tendenze, accentuate anche grazie all’unione tra caffè e alta miscelazione, permettono di estendere il consumo di caffè nel settore horeca, non solo inserendolo come ingrediente in cocktail e piatti, ma anche creando abbinamenti inediti quando si parla di pairing dolci o salati.

E Nespresso, grazie all’altissima qualità delle oltre 20 diverse miscele di caffè dedicate al mondo Professional, attraverso la sua ampia offerta punta alla diversificazione dei consumi del caffè, in ogni momento e occasione, sia essa dolce, salata o con un drink.

Non solo varietà, ma anche qualità  del caffè intatta nel tempo, grazie alla scelta della capsula in alluminio, materiale infinitamente riciclabile in grado di preservare aromi e freschezza delle miscele, impegno per una filiera sostenibile e in grado di proteggere e supportare territori e comunità nei Paesi di Origine del caffè, e semplificazione nella preparazione a prescindere dai consumi giornalieri o settimanali: sono queste le caratteristiche che rendono Nespresso Professional perfetto per soddisfare le richieste del mondo horeca del futuro e, quindi, anche quelle della coffee mixology.

“La diffusione del caffè come materia prima in ambito mixology è un trend che, come Nespresso Professional, stiamo esplorando in quanto pionieri nel settore e visto il potenziale rappresentato da un’occasione di consumo nuova rispetto a come tradizionalmente si pensa al caffè. Continueremo a lavorare con impegno per raccontare come il caffè sia un’esperienza sensoriale completa che nel mondo della miscelazione, grazie all’attenzione ai dettagli e alla creatività, può trasformarsi in una vera e propria opera d’arte gustativa.” afferma Dario Sacco, direttore commerciale B2B Nespresso Italiana.

 E proprio nella cornice evocativa del Roma Bar Show 2024, Nespresso permetterà ai visitatori di vivere un’esperienza del caffè inedita dando vita a due masterclass dedicate all’arte della coffee mixology e del pairing, per drink inediti e abbinamenti ricercati.

Due momenti imperdibili che vedranno volti noti del settore alternarsi insieme a Irene Falcone, Coffee Expert Nespresso Italiana, nella Tasting Room Jigger, al primo piano del Palazzo dei Congressi, per veri e propri momenti di formazione, conoscenza e degustazione dedicati.

Ecco gli appuntamenti e i protagonisti:

Coffee mixology & food pairing: nuovi trend per abbinamenti inediti (13 maggio – dalle 13.00 alle 14.00): la prima masterclass darà vita ad un viaggio nel mondo del pairing, per scoprire nuovi trend e svelare abbinamenti inediti tra cocktail a base caffè e piatti dolci o salati. Insieme a Irene Falcone, Coffee Expert Nespresso Italiana, saranno presenti: Andrea Cason, co-fondatore Romeo Bistrot & Cocktail Bar a Verona e fondatore della Bartenders Academy Italia, Edoardo Bullio, Bar Manager Romeo Bistrot & Cocktail Bar, e Vincenzo Digifico, Pastry Chef del Ristorante I Portici di Bologna (1 Stella nella Guida MICHELIN Italia 2024).

Coffee mixology: potenzialità e futuro nel settore horeca (14 maggio – dalle 17.30 alle 18.30): la seconda masterclass vedrà alternarsi alcuni tra i volti più noti nella scena della mixology italiana, che trasporteranno i partecipanti in un viaggio alla scoperta delle molteplici sfaccettature del caffè nel mondo della miscelazione, tracciando un percorso storico dalla coffee mixology più tradizionale alle ultime evoluzioni del settore. Insieme ad Irene Falcone, coffee expert Nespresso Italiana, questa volta saranno presenti: Riccardo Marinelli, bartender&consultant Terrazza Les Etoiles a Roma, Valerio Visentin, bartender Terrazza Les Etoiles  e Andrea Cason, co-fondatore Romeo Bistrot & Cocktail Bar a Verona e fondatore della Bartenders Academy Italia.

Le due masterclass saranno accessibili a titolo gratuito per i possessori di biglietto Roma Bar Show fino ad esaurimento posti.

Per vedere il programma completo basta cliccare qui

La scheda sintetica di Nespresso

Nespresso è pioniera e punto di riferimento per il caffè porzionato di altissima qualità. L’azienda lavora con oltre 150.000 coltivatrici e coltivatori in 18 Paesi attraverso il suo Programma AAA Sustainable Quality per integrare le pratiche di sostenibilità nelle aziende agricole e nei territori circostanti.

Lanciato nel 2003 in collaborazione con la ONG Rainforest Alliance, il Programma aiuta a migliorare la resa e la qualità dei raccolti, assicurando una fornitura sostenibile di caffè di alta qualità e migliorando le condizioni di vita delle coltivatrici, dei coltivatori e delle loro comunità.

Nel 2022 Nespresso ha ottenuto la certificazione B Corp, unendosi a un movimento internazionale di oltre 7.900 aziende che soddisfano gli elevati standard di responsabilità sociale e ambientale e di trasparenza B Corp. Con sede a Vevey, Svizzera, Nespresso opera in 93 mercati e conta 14.000 dipendenti. Nel 2023 ha gestito una rete globale di vendita al dettaglio globale di 791 boutique. Per ulteriori informazioni basta cliccare qui.

Caffè Vergnano dà il via alla competizione internazionale per baristi: iscrizioni aperte

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In arrivo la Vergnano World Cup 2024 (immagine concessa)

SANTENA (Torino) – Caffè Vergnano invita i migliori baristi provenienti da tutto il mondo a mostrare la loro arte nella preparazione del caffè in un’appassionante competizione internazionale in scena fino 30 novembre 2024. Un’occasione irripetibile per la propria crescita personale e professionale e che offre ai partecipanti l’opportunità di essere valutati da prestigiosi coffee expert e di fronteggiare baristi altamente qualificati a livello mondiale.

La competizione di Caffè Vergnano

Le iscrizioni sono aperte dal 3.05 al 30.06 sul sito. I candidati scelti da Caffè Vergnano potranno partecipare alle selezioni italiane che si terranno da giugno a settembre.

Il vincitore italiano accederà per diritto alla finale internazionale in cui competerà con i vincitori degli altri Paesi e che si terrà a metà ottobre presso l’Accademia Vergnano a Chieri (Torino).

In palio prestigiosi premi, tra cui un viaggio in piantagione per il primo classificato e il titolo Vergnano Barista Champion.

L’Accademia Vergnano, riconosciuta come SCA Premier Training Campus e abilitata al riconoscimento della SCA Certification, offre corsi accademici specializzati e programmi di training studiati per trasmettere la cultura del caffè, i segreti e la professionalità necessari per padroneggiare l’arte dell’autentico espresso italiano.

La scheda sintetica dell’azienda

L’azienda è una delle più antiche torrefazioni italiane a livello nazionale. Fondata nel 1882 e ancora oggi guidata dalla famiglia, da oltre 140 anni racconta il rito dell’autentico espresso italiano portando in una tazzina profumi e aromi di tutto il mondo. Il segreto delle miscele è la tostatura, lenta e tradizionale che valorizza ogni singola origine, nel rispetto della materia prima.

Le miscele Caffè Vergnano si trovano nella grande distribuzione, nei migliori bar e negli oltre 180 Caffè Vergnano 1882, la catena di caffetterie all’italiana presente in tutto il mondo.

Bazzara Caffè partecipa alla Grande Sfida Fairtrade per un futuro sostenibile

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bazzara bioarabica
I caffè Bioarabica certificati Fairtrade di Bazzara (immagine concessa)

TRIESTE – Con un impegno costante verso la sostenibilità e la tutela ambientale, la Bazzara Caffè rinnova la sua partecipazione alla Grande Sfida Fairtrade, un’iniziativa nazionale che incoraggia la scelta di prodotti etici. Questa campagna si propone di sensibilizzare i consumatori sull’importanza di un consumo responsabile per contrastare la crisi climatica.

Dal 10 al 12 maggio, Bazzara Caffè ospiterà due eventi distinti a Trieste, di cui uno aperto al pubblico in collaborazione con Mapo Fusion Bakery. La torrefazione triestina si conferma così tra i principali sostenitori regionali della sfida e l’unico rappresentante del capoluogo giuliano, ribadendo il suo impegno verso la comunità locale e l’ambiente.

Bazzara Caffè alla Grande Sfida Fairtrade

Nel corso del fine settimana dedicato, gli appassionati di caffè potranno concedersi una pausa all’insegna del consumo sostenibile, degustando un espresso biologico certificato Fairtrade anche al bar.

I visitatori del locale apprezzeranno sicuramente l’inedita possibilità di degustare l’Honduras Bioarabica Fairtrade di Bazzara da poco lanciato sul mercato. Si tratta di un caffè dagli aromi vanigliati e freschi che vanta sia la certificazione Fairtrade, sia quella Rainforest, oltre a quella biologica. Sarà possibile assaggiare questo particolare caffè pure origin presso Mapo Fusion Bakery, situato nel cuore della città in via Carducci 39/d, nelle giornate di venerdì 10 e sabato 11 maggio 2024.

I caffè Bioarabica Fairtrade di Bazzara potranno essere degustati anche a casa grazie alla nuova Box Bioarabica Fairtrade, lanciata in occasione della Grande Sfida Fairtrade per incentivare un consumo di caffè etico e responsabile. Questo prodotto, disponibile sull’e-shop Bazzara, permette l’assaggio di quattro caffè biologici molto speciali: il Colombia Fairtrade, con note di frutta esotica e miele; il Peru Fairtrade, caratterizzato da sentori dolci e profumati; l’Honduras Fairtrade, con note aromatiche mandorlate e vanigliate; il Mexico Fairtrade, caffè con accenti speziati e note di nocciola tostata.

Il progetto virtuoso non è rivolto soltanto ai clienti Bazzara su territorio locale e nazionale, ma coinvolge l’intero team Bazzara. Infatti, parallelamente, la Bazzara ha organizzato un evento aziendale dedicato al proprio team e focalizzato sui caffè Fairtrade e sull’importanza del marchio Fairtrade nel settore caffeicolo, coprendo temi che spaziano dalla coltivazione alla comunicazione.

La Grande Sfida Fairtrade celebra l’essenziale contributo di agricoltori e consumatori che scelgono Fairtrade, lavorando insieme per un avvenire equo e sostenibile. Il marchio Fairtrade sostiene l’agricoltura sostenibile attraverso iniziative di riforestazione, protezione della biodiversità e formazione per mitigare gli effetti della crisi climatica.

Gli acquisti di prodotti certificati Fairtrade assicurano ai produttori agricoli maggiore tutela, un guadagno più importante e l’accesso al Premio Fairtrade, dei fondi che possono essere investiti in risposta alla crisi climatica, nell’istruzione o in progetti sanitari importanti per le comunità locali.

La Bazzara Caffè, quindi, invita tutti ad unirsi alla Grande Sfida Fairtrade attiva su territorio nazionale e ricorda che, acquistando e consumando prodotti certificati, è possibile mostrare sostegno agli attori dell’intera filiera, a partire dagli agricoltori, e contribuire ai progetti legati alla salvaguardia del nostro pianeta promossi da Fairtrade.

Per rimanere aggiornati sulle iniziative Bazzara è possibile seguire i canali social, Instagram e Facebook, della torrefazione.

Trieste: Il festival Scienza e Virgola comincia con un focus sulla fisica del caffè di Alberto Polojac

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Alberto Polojac trieste
Alberto Polojac

L’anteprima del festival Scienza e Virgola, rassegna di Trieste che unisce la letteratura alle materie scientifiche, è stata protagonista di un focus sulla fisica del caffè il 12 maggio all’Antico Caffè e Libreria San Marco. Eugenia Fenzi, direttrice dell’Antico Caffè e Libreria San Marco, e Alberto Polojac, direttore della Bloom Coffee School, hanno esplorato i principi fisici di ogni fase del processo di preparazione del caffè. Leggiamo di seguito la prima parte dell’articolo pubblicato sul portale dell’ansa.

 La fisica del caffè di Alberto Polojac

TRIESTE – Tutto comincia con il caffè, anche il festival Scienza e Virgola 2024. È dedicata infatti a La fisica del caffè l’anteprima della rassegna triestina che coniuga scienza e letteratura. L’evento. all’Antico Caffè e Libreria San Marco.

Un buon caffè, spiegano i promotori, è il viatico ideale, e in questa conferenza-laboratorio si confronteranno Eugenia Fenzi, direttrice dell’Antico Caffè e Libreria San Marco, e Alberto Polojac, direttore della Bloom Coffee School.

Insieme esploreranno i principi fisici sottesi a ogni fase del processo di preparazione del caffè: dalla tostatura all’estrazione, in un affascinante viaggio attraverso la scienza di una delle bevande più amate e diffuse al mondo.

Scienza e Virgola, promosso dal Laboratorio interdisciplinare della Sissa con la direzione artistica di Paolo Giordano, inizierà ufficialmente il 16 maggio.

Per leggere la notizia completa basta cliccare qui

Starbucks arriva a Venezia: al via i lavori all’ex Celio a San Bartolomio

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Il logo di Starbucks

I lavori per il primo punto vendita Starbucks a Venezia sono cominciati. Il colosso di Seattle aveva mostrato da tempo interesse nel debuttare nella città lagunare, ma la ricerca della sede ha richiesto diversi anni. Alla fine è stato individuato lo spazio dell’ex Celio, in un’area della città caratterizzata dalla presenza di diverse catene internazionali. I lavori richiederanno del tempo ma si può prevedere un’inaugurazione nell’autunno 2024. Leggiamo di seguito la prima parte dell’articolo pubblicato su Venezia Today.

Il primo Starbucks a Venezia

VENEZIA – Sono iniziati in queste ore i lavori di rifacimento degli interni del negozio ex Celio vicino a Campo San Bartolomio, in Marzarieta Due Aprile a due passi da Rialto, lo spazio in cui sorgerà il primo Starbucks di Venezia.

I lavori sono commissionati da Siren Coffee srl, società dell’universo Percassi, di Bergamo, licenziataria del marchio Starbucks in Italia, nata otto anni fa proprio per portare le note caffetterie Usa nel Bel Paese.

L’intenzione di aprire nella città lagunare era stata dichiarata da tempo, ma la ricerca della sede ha richiesto diversi anni.

Alla fine è stato individuato lo spazio, strategico e attraversato ogni giorno da decine di migliaia di persone, dell’ex Celio, in un’area della città caratterizzata dalla presenza di diverse catene internazionali.

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Guida Michelin: ecco i 146 hotel italiani premiati con le chiavi

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michelin chiavi
La prima selezione di hotel premiati con le chiavi Michelin in Italia (immagine concessa)

MILANO – Dopo i primi annunci in Francia, Stati Uniti e Spagna, avvenuti nel mese di aprile, Michelin svela la sua prima selezione di hotel premiati con le chiavi Michelin in Italia. Sono 146 gli hotel premiati con una, due o tre chiavi Michelin, evidenziando le esperienze e i soggiorni più straordinari in tutto il Paese.

Offrendo un servizio sempre più completo, con la sua selezione di hotel La Guida Michelin fornisce agli utenti consigli per un’esperienza di viaggio a tutto tondo.

Assegnate dal team di ispettori della Guida Michelin sulla base di soggiorni o visite anonime – indipendentemente dalle classificazioni alberghiere già esistenti – le chiavi Michelin sono un nuovo punto di riferimento internazionale per i viaggiatori.

L’obiettivo è quello di guidarli verso strutture ricettive che si distinguono per il loro concetto di ospitalità unico, il carattere distintivo, l’accoglienza calorosa e l’altissimo livello di servizio.

146 hotel e strutture ricettive ricevono una, due o tre chiavi Michelin in Italia

 In questa prima selezione italiana, 146 strutture ricettive si sono distinte su oltre 500 hotel consigliati dalla Guida Michelin su tutto il territorio nazionale: 8 hanno ricevuto tre chiavi Michelin, 31 due chiavi Michelin e 107 una chiave Michelin. Questa selezione riunisce un’ampia gamma di concept e alloggi, dagli hotel in edifici storici ai boutique hotel urbani di tendenza, dagli agriturismi rilassanti e intimi agli spettacolari Grand Hotel di fama mondiale.

Le chiavi Michelin 2024 (immagine concessa)

Gwendal Poullennec, direttore internazionale della Guida Michelin, ha commentato: “Con questo nuovo riconoscimento, la Guida Michelin ha aperto un nuovo capitolo nel servizio che fornisce ai viaggiatori da ormai 124 anni. Con il consolidato approccio sul campo, gli ispettori della Guida Michelin hanno stilato questa nuova lista per condividere le loro migliori esperienze alberghiere in Italia. Ogni struttura premiata con una, due o tre chiavi Michelin è un gioiello gestito con talento da grandi professionisti. Utilizzando le piattaforme digitali della Guida Michelin, i viaggiatori possono filtrare la loro ricerca e prenotare gli hotel della selezione per soggiorni che ci auguriamo siano indimenticabili”.

Come le stelle indicano le migliori esperienze culinarie nella selezione di ristoranti della Guida Michelin, le chiavi Michelin rivelano le strutture che, all’interno della selezione di hotel della Guida, offrono i soggiorni più straordinari.

Le  chiavi sono un nuovo punto di riferimento per i viaggiatori, in cui ogni esperienza alberghiera è valutata in termini più ampi rispetto ai semplici servizi offerti.

Una chiave Michelin: un soggiorno speciale

Un vero gioiello per carattere e personalità. Può rompere gli schemi, offrire qualcosa di diverso o semplicemente essere uno dei migliori del suo genere. Il servizio è sempre all’altezza e offre molto di più rispetto a strutture di prezzo simile.

Due chiavi Michelin: un soggiorno eccezionale

Un luogo straordinario sotto ogni punto di vista, che offre un’esperienza memorabile. Un hotel di carattere, personalità e fascino, gestito con passione e notevole cura. Il design o l’architettura di pregio e un legame forte con il territorio in cui si trova sono gli elementi che permettono di vivere un soggiorno eccezionale.

Tre chiavi Michelin: un soggiorno unico

Il non plus ultra in termini di comfort, servizio, stile ed eleganza. È uno degli hotel più straordinari del mondo e una destinazione in sé per il viaggio di una vita. Ha tutti gli elementi per far sì che ogni soggiorno diventi davvero indimenticabile.

Come per i ristoranti, anche gli hotel vengono selezionati attraverso l’applicazione di 5 criteri:

  1. Eccellenza nell’architettura e nel design degli interni
  2. Individualità, personalità e autenticità
  3. Qualità e solidità del servizio, del comfort e della manutenzione
  4. Rilevanza della struttura nell’ambito della località in cui si trova
  5. Coerenza tra il prezzo e l’esperienza offerta

Otto hotel premiati con tre chiavi Michelin si affermano come luoghi unici al mondo

Tre chiavi Michelin indicano un soggiorno unico, degno di un viaggio a sé. 8 hotel, situati in Campania, Lazio, Umbria, Emilia-Romagna, Toscana e Veneto, hanno ricevuto il massimo riconoscimento alberghiero della Guida Michelin.

Su una delle isole più pittoresche del mondo, JK Place Capri è un elegante boutique hotel sul mare, situato su una scogliera che domina il porto di Marina Grande. Le sue 22 camere sono firmate dall’architetto Michele Bönan in uno stile classico con tocchi country inglese, colori pastello e carte da parati a motivi geometrici.

La suite Penthouse è dotata di un lungo terrazzo privato con una vista panoramica mozzafiato sul Golfo di Napoli, mentre le altre camere sono dotate di piccoli balconi fronte mare.

Poco distante, in Costiera Amalfitana, Il San Pietro di Positano è abbarbicato alla scogliera e offre da ogni stanza una vista impareggiabile. Le spaziose camere sono state progettate individualmente in uno stile sobrio e di buon gusto e dispongono di terrazza privata. In aggiunta alla piscina, scavata nella scogliera, la struttura dispone anche di un ascensore che dalla hall dell’hotel conduce alla spiaggia privata.

Nel borgo medievale di Civita di Bagnoregio, Corte Della Maestà è un boutique hotel di cinque camere ricavato nell’antica residenza vescovile. Restaurato amorevolmente e arredato con la collezione di oggetti d’arte e antiquariato dei proprietari, offre un soggiorno personalizzato in un ambiente dal fascino unico.

Anche il Castello di Reschio, a Lisciano Niccone, è stato oggetto di un accurato restauro da parte dei proprietari. Situato in una vasta tenuta tra le pittoresche colline dell’Umbria,questo antico castello del X secolo accoglie gli ospiti in camere e suite personalizzate e dal design impeccabile.

Alcune suite occupano la sagrestia della chiesa, ma la più particolare si estende sui cinque piani dell’antica torre del castello. Con una spettacolare piscina che sembra essere scavata direttamente nel prato, gli ospiti trovano tutti i servizi del XXI secolo in un ambiente storico.

A Modena, Casa Maria Luigia è un’intima casa di campagna progettata dallo chef tristellato Massimo Bottura. Le 12 camere, arredate con gusto contemporaneo e un vivace design d’interni, sono completate da giardini, una piscina, un campo da tennis e il sorprendente centro fitness che funge anche da galleria d’arte.

Rosewood Castiglion Del Bosco, a Montalcino, oltre al suo ristorante stellato Michelin dispone di un orto biologico e di una scuola di cucina. Questo hotel, inserito in una tenuta agricola di 2000 ettari che include anche un’azienda vinicola, accoglie gli ospiti in camere e suite che offrono spesso grandi terrazze, che includono così nell’esperienza di viaggio la tavolozza di colori dell’inimitabile paesaggio toscano.

Infine, a Venezia Aman Venice, un palazzo rinascimentale meticolosamente conservato, propone sistemazioni di prim’ordine, che uniscono dettagli d’epoca ai comfort più moderni che si possano immaginare. Le camere migliori hanno vista sul Canal Grande e la Suite Canal Grande si trova proprio sopra la porta d’ingresso del palazzo.

Nella stessa città, anche Palazzo Vendramin, residenza aristocratica del XV secolo inserita nel Cipriani, a Belmond Hotel, è premiato con tre chiavi Michelin. Le sue camere di gusto retrò nei classici colori pastello veneziani offrono un servizio di maggiordomo privato. L’hotel propone anche una colazione eccezionale e probabilmente la più romantica del mondo.

Due chiavi Michelin vengono assegnate a 31 hotel, per soggiorni eccezionali

 All’interno di questa categoria, ci sono strutture in Campania, Toscana, Valle d’Aosta, Lazio, Lombardia, Trentino-Alto Adige, Sicilia, Umbria e Veneto. A Roma, l’Hotel Vilon è uno dei migliori boutique hotel e mira a fornire non solo servizi e comfort alberghieri di lusso, ma anche fascino e intimità.

In questa casa cinquecentesca annessa a Palazzo Borghese, ogni stanza è stata disegnata dall’architetto Giampiero Panepinto e decorata dallo scenografo Paolo Bonfini, per un effetto finale davvero cinematografico.

A Firenze, i viaggiatori troveranno molte proposte alberghiere, dal Four Seasons Hotel Firenze, ospitato in un palazzo rinascimentale, a Palazzo Portinari Salviati Residenza d’Epoca, che occupa un palazzo del XV secolo nato sul sito dell’antica dimora di Beatrice Portinari, la musa di Dante.

Oltre al romanticismo delle suggestioni letterarie, l’hotel offre una spa di lusso e il ristorante stellato Michelin Atto di Vito Mollica. A Piegaro, I Borghi Dell’Eremo accorpa tre borghi distinti e accoglie in bellissime camere da letto, esempi perfetti di sistemazioni di lusso country style, con elementi antichi come i soffitti in legno e le pietre a vista.

Inserito nei paesaggi mozzafiato dell’isola di Vulcano, il Therasia Resort propone piscine di acqua salata a cascata da cui si ammira la vicina isola di Lipari. Il resort dà accesso alle famose spiagge di sabbia nera, nonché a una sontuosa spa. Cambiamo latitudine. A Merano, in una delle posizioni più privilegiate dell’Alto Adige, all’interno di un elegante casino di caccia, Castel Fragsburg ospita suite arredate con cura, dotate di boiserie in legno e mobili in ferro battuto.

L’hotel dispone anche di un innovativo centro benessere alchemico, dove i trattamenti sono a base di fiori tirolesi, raccolti a mano dal maestro erborista dell’hotel.

Al Foresti Dolomites (Plose), un lodge di lusso straordinariamente moderno, il design degli interni sfrutta al meglio la posizione, con camere inondate di luce naturale grazie a finestre panoramiche che si aprono sulla natura selvaggia.

A Borgo San Felice (Castelnuovo Berardenga), un intero borgo è stato trasformato in un hotel di lusso dove tutte le camere ereditano varie caratteristiche della costruzione originale e mescolano il contemporaneo e il classico. Anche l’enogastronomia gioca un ruolo fondamentale, grazie al ristorante Poggio Rosso dello chef Juan Camilo Quintero, Una Stella e Stella Verde Michelin.

107 hotel hanno ricevuto una chiave Michelin, un soggiorno speciale

 Tra le 107 strutture che hanno ricevuto una chiave Michelin c’è una grande diversità sia geografica che di offerta. La Toscana è la regione più premiata, con ben 24 strutture tra cui Villa Fontelunga ad Arezzo, Precise Tale Poggio alla Sala a Montepulciano o Lupaia a Torrita di Siena.

La selezione comprende hotel come Palazzo Margherita a Bernalda, una piccola ed elegante struttura di nove suite ospitata in un palazzo del XIX secolo appartenente a Francis Ford Coppola, il cui nonno era nativo della località. Casa Clàt, nel cuore di Cagliari, è un altro boutique hotel di lusso che mostra un aspetto moderno e di tendenza del capoluogo sardo. Le suite, progettate dall’artista Giorgio Casu, sono creazioni uniche che attraversano più epoche e incorporano il lavoro di molti altri artisti sardi. Vico Milano è un piccolo rifugio a gestione familiare caratterizzato da uno stile personale ed elegante.

I designer dell’hotel hanno creato un’atmosfera domestica, completata da dettagli da boutique hotel moderni e lussuosi e dall’House Bar. Le sponde del Lago di Como ospitano molti hotel di lusso, ma in questo contesto spicca Passalacqua. Le sue camere sono belle, arredate in uno stile classico, con qualcosa di sobrio nella loro raffinatezza, che ricorda più una casa di campagna che un Grand Hotel.

Le Sirenuse, a Positano, è stato per 250 anni la residenza estiva di una nobile famiglia napoletana, che ancora oggi gestisce l’hotel. L’interno è semplice e incantevole, con pavimenti in ceramiche smaltate e camere da letto dai colori chiari. Nella capitale, l’Hassler Roma è un’istituzione locale di lunga data, di proprietà e gestione dalla stessa famiglia dal 1890, che si traduce in due dei punti di forza della struttura: l’accoglienza calorosa e la professionalità. Di proprietà della famiglia Ferragamo, il Portrait Roma è un elegante boutique hotel. Il dettaglio più raffinato è il lounge sull’attico, che serve cocktail accanto al camino con vista su Piazza di Spagna.

Il Byblos Art Hotel Villa Amista (Corrubbio) è una sorta di museo. Si tratta di una villa quattrocentesca alle porte di Verona, un luogo dove tranquilli giardini e fontane lasciano il posto a interni barocchi e capolavori d’arte, con tanto di ristorante stellato Amistà. A Savelletri di Fasano, Rocco Forte Masseria Torre Maizza è un casale imbiancato a calce, un perfetto esempio dello stile tradizionale locale, ma con interni che tendono al lusso. Infine, Sextantio Le Grotte della Civita, a Matera, è ricavato da dimore rupestri, alcune delle quali risalenti al Paleolitico.

Hotel nella Guida Michelin Italia 2024: le statistiche

 Nella Guida Michelin Italia 2024 sono presenti 526 hotel, di cui 146 hanno ricevuto una, due o tre chiavi Michelin.

Nella classifica delle chiavi Michelin per regioni, la Toscana svetta con 32 hotel (1 tre chiavi, 7 due chiavi, 24 una chiave), seguita dalla Campania con 18 (2 tre chiavi, 5 due chiavi, 11 una chiave), mentre sul terzo gradino del podio troviamo il Lazio con 17 hotel (1 tre chiavi, 2 due chiavi, 14 una chiave). Ai piedi del podio troviamo a pari merito con 16 hotel premiati la Lombardia (7 due chiavi, 9 una chiave) e il Trentino Alto-Adige (4 due chiavi, 12 una chiave).

Da segnalare anche la città di Venezia, che annovera 2 degli 8 hotel premiati con tre Chiavi Michelin.

Tutti i consigli sugli hotel della Guida Michelin sono disponibili gratuitamente sul sito web e sull’applicazione della Guida Michelin. Su queste piattaforme digitali, gli hotel consigliati possono essere prenotati direttamente. Per assistere i viaggiatori durante il loro soggiorno, la Guida Michelin mette a disposizione anche un Servizio Clienti gestito dagli esperti di viaggio della Guida Michelin.

Dopo Francia, Stati Uniti (Atlanta, California, Chicago, Colorado, Florida, New York, Washington DC), Spagna e Italia, le Chiavi Michelin saranno annunciate in Giappone il 4 luglio 2024. Altre destinazioni seguiranno nel corso dell’anno.

La scheda sintetica di Michelin

Michelin ha l’ambizione di migliorare la mobilità dei propri clienti, in modo sostenibile. Azienda leader nel settore della mobilità, Michelin concepisce, produce e distribuisce pneumatici che rispondono alle esigenze dei propri clienti, così come propone servizi e soluzioni per migliorare l’efficienza del trasporto; Michelin fornisce anche servizi digitali, mappe e guide per rendere unici i viaggi e gli spostamenti dei propri clienti.

Michelin sviluppa materiali ad alta tecnologia che sono impiegati in numerosi campi. Con sede a Clermont-Ferrand, Francia, Michelin è presente in 177 paesi con 132.200 dipendenti e gestisce 121 stabilimenti, 67 dei quali dedicati alla produzione di pneumatici, che insieme hanno prodotto circa 167 milioni di pneumatici nel 2022.

Presente in Italia dal 1906, Michelin è oggi, con circa 3800 dipendenti, il primo produttore di pneumatici del Paese con due importanti stabilimenti produttivi: Cuneo, pneumatici vettura; e Alessandria, pneumatici autocarro. La Sede Centrale è a Torino insieme ad un’attività di produzione di semi finiti e ad un importante Centro Logistico. Un altro Centro Logistico è situato a Roma, mentre la Direzione Commerciale è a Milano.

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