BINASCO (Milano) – Conclusa la 33esima edizione di Maestri dell’Espresso Junior all’interno del Museo della macchina per caffè di Cimbali Group, dove gli otto finalisti si sono sfidati tra espressi e cappuccini, torna a parlare Noemi Migliavacca, Mumac Academy Project Leader Maestri dell’espresso Junior.
Maestri dell’Espresso Junior torna ospite del Mumac: com’è essere la cornice della 33esima edizione?
“La cornice del MUMAC, il Museo della macchina per caffè di Cimbali Group è un luogo che si adatta perfettamente ad un evento di questo tipo poiché rappresenta il simbolo della cultura del caffè e ospitare qui la 33ª edizione conferisce al concorso un valore aggiunto.
È un contesto che ispira, valorizza il lavoro dei giovani e crea un legame concreto tra la tradizione e l’innovazione nel mondo del caffè. All’interno del MUMAC è possibileimmergersi nelle aule esperienziali di MUMAC Academy, il Training Centre e la Sensory Room, spazi dove la formazione è il cuore pulsante.”
Si gioca la finale, ma è frutto di tanti mesi di lavoro congiunto: com’è andata quest’anno?
“Quest’anno è stato particolarmente intenso e coinvolgente e trattandosi di un concorso che dura quanto un anno scolastico, ogni fase richiede uno specifico lavoro e un’organizzazione non indifferente.
Di fondamentale importanza per la riuscita del concorso, è sicuramente la bella sinergia e la collaborazione continua con il team dell’Università del caffè di illy. La fase finale è soltanto la punta dell’iceberg di un lavoro lungo e condiviso sia per gli organizzatori ma anche per i ragazzi finalisti e i loro docenti di riferimento, che dedicano tante ore di studio extra ed esercitazioni pratiche per arrivare al traguardo dell’ultima prova.”
Caffè di qualità e attrezzature all’avanguardia Cimbali, tutto al servizio dell’operatore, che voi non trascurate: l’automatizzazione delle macchine, in che misura supporta senza sostituirlo, il barista?
“Le nostre attrezzature sono dotate di tecnologie all’avanguardia e sistemi di automatizzazione che hanno come obiettivo quello di aiutare e servire al meglio il barista, senza sostituirlo.
L’operatore resta infatti il protagonista ma supportato, standardizzando qualità e servizio anche nei momenti di alta affluenza assicurando precisione, efficienza e affidabilità. Ad esempio, la connettività tra le macchine tradizionali LaCimbali e i macinadosatori, consente un controllo puntuale della macinatura per un risultato in tazza costante e di eccellenza.
Esprimiamo anche soluzioni avanzate per la montatura del latte come la lancia TurboMilk Cold Touch che supporta l’operatore montando e scaldando il latte automaticamente sulla base di ricette preimpostate.”
Cosa avete raccolto da quest’ultima edizione e che cosa pensate per il futuro?
“Da questa edizione abbiamo sicuramente raccolto prima di tutto, un grande entusiasmo e una forte ambizione da parte dei ragazzi. È emersa chiaramente la voglia di mettersi in gioco, di crescere, di affinare le proprie competenze e di fare la differenza in un settore in continua evoluzione. Per il futuro, infatti, progredire significa saper ascoltare il cambiamento e tradurlo in formazione concreta, offrendo ai ragazzi gli strumenti per essere non solo esecutori, ma veri protagonisti del settore.”
MODICA (Ragusa) – Dopo il lancio durante la Milano Design Week, il vermouth al caffè presentato nello spazio Seletti in Corso Garibaldi 117, il vermouth al Caffè Moak torna ad inebriare i sensi: nato dalla collaborazione con l’azienda Baldoria Vermouth, ecco la genesi di questo super alcolico a base caffè.
Com’è nata la collaborazione tra Caffè Moak e Baldoria?
“Abbiamo avuto il piacere di trovarci a lavorare insieme durante un evento importante, noi con le nostre miscele di caffè e Baldoria con i loro vermouth. Insieme abbiamo creato per la prima volta dei cocktail che hanno immediatamente riscosso successo.
Da lì è nato il desiderio di creare un prodotto che mettesse insieme i nostri due brand in modo inedito.”
Perchè proprio il vermouth con il caffè?
“Perchè rappresentava una sfida. E per entrambi è apparso subito come uno stimolo fortissimo. Nessuno lo aveva ancora fatto e non sarebbe stato facile trovare il giusto equilibrio. Ma proprio per questa ragione abbiamo deciso di sperimentare e provarci.”
Quale caffè avete scelto e come l’avete trattato?
“Abbiamo scelto un caffè colombiano molto particolare, il Caturra, una varietà arabica che deriva dal più conosciuto Bourbon. Le sue caratteristiche in tazza rivelano una spiccata ma gradevole acidità e interessanti note agrumate. Ne abbiamo fatto un infuso che è stato aggiunto al vermouth.”
In che modo siete riusciti a bilanciare il sapore del caffè con quello del vermouth?
“Abbiamo fatto molte prove, con percentuali diverse di infuso di caffè e vermouth. Volevamo che le caratteristiche organolettiche del caffè non prevalessero sul vermouth, modificando i tratti distintivi di questo prodotto. Quindi abbiamo lavorato per trovare un equilibrio che consentisse al caffè di aggiungere in modo delicato le sue note a quelle del vermouth.”
Per quale momento della giornata è pensato? Ci sono ricette ideali?
“Può certamente essere un dopo pasto o un aperitivo, perfettamente in trend con le nuove tendenze mondiali di drink al caffè. Può essere quindi usato nel classico Espresso Martini, nel Negroni o nell’Americano.
Stiamo già lavorando ad alcuni signature cocktail firmati da Marco Poidomani, due volte campione italiano di Coffee in Good Spirits.
Essendo un prodotto a bassa gradazione, può essere servito anche solo con ghiaccio e soda o tonica, rendendolo così un drink adatto a qualunque ora del giorno.”
È un prodotto pensato per quale target?
“Sicuramente è pensato per un target giovane ed in trend. Ad oggi, il cocktail al caffè più bevuto al mondo è proprio l’Espresso Martini, quindi, dopo aver affinato il prodotto, insieme a Baldoria, lo abbiamo immaginato proprio per questo cocktail, rendendo così questo amatissimo drink in una versione assolutamente unica, da provare.”
Qual è il prezzo di vendita, dove e quando sarà possibile acquistarlo?
“Il prodotto sarà in vendita online a circa 30 euro. Ma presto sarà possibile trovarlo anche nelle vermuterie migliori.”
MILANO – I mercati a termine del caffè tornano a scendere dopo il consolidamento di metà settimana: nella giornata di ieri, giovedì 22 maggio 2025, entrambe le borse hanno virato al ribasso, toccando i minimi da oltre un mese a questa parte. A New York, il contratto per scadenza luglio ha perso quasi il 2,6% precipitando a 360,75 centesimi/libbra, il livello più basso, per la scadenza principale, dal 14 aprile. Londra (luglio) ha perso, a sua volta, il 2,4% chiudendo a 4.787 dollari/libbra, minimo dal 9 aprile.
Le migliorate prospettive di raccolto nei principali paesi produttori continuano a mettere pressione sui mercati, anche se lo scenario globale rimane sostanzialmente invariato.
Escritório Carvalhaes osserva come, anche considerando le stime più ottimistiche sul prossimo raccolto brasiliano, i mercati continueranno a essere caratterizzati da un equilibrio precario tra domanda e offerta.
Secondo la Banca Mondiale, la produzione mondiale 2024/25 crescerà di circa 3 milioni di sacchi a 173 milioni rimanendo sempre al di sotto dei livelli del 2020/21
Gli analisti della World Bank prevedono che la media dei prezzi degli arabica nel corso del 2025 sarà superiore del 50% a quella del 2024, prima di scendere del 15% nel 2026.
I prezzi dei robusta registreranno invece una crescita di quasi il 25% quest’anno, per calare poi del 9% il prossimo.
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A colazione è meglio il caffè o il tè? Gli esperti rivelano qual è il modo migliore di iniziare la giornata a seconda delle proprie esigenze. Il caffè contiene più caffeinache fornisce una carica di energia più rapida e intensa. È l’ideale per una produttività rapida, ma può causare anche ansia e nervosismo. Leggiamo di seguito la prima parte dell’articolo pubblicato sul portale d’informazione Men’s Health Editorial.
Caffè e tè hanno gli stessi effetti?
MILANO – La colazione dovrebbe essere il pasto più importante della giornata, ma che dire della bevanda mattutina? La maggior parte delle persone si divide in due categorie: caffè o tè. Certo, alcuni evitano sia il caffè che il tè e optano per una bevanda energetica, un succo d’arancia o un semplice bicchiere d’acqua. Ma qual è il modo migliore per iniziare la giornata? A colazione meglio caffè o tè? La risposta non è così netta.
Diciamo la verità: al mattino si bevono principalmente caffè o tè per via della caffeina, uno stimolante naturale che aumenta l’attività cerebrale e del sistema nervoso, facendoci sentire più svegli, attenti e concentrati. Ma troppa caffeina può avere effetti collaterali negativi, come ansia e nervosismo.
“Ogni individuo può metabolizzare la caffeina in modo diverso, quindi gli effetti della caffeina su concentrazione, umore ed energia variano”, afferma Lisa Andrews, dietista nutrizionista e fondatrice di Sound Bites Nutrition, come riportato su Men’s Health.
“Sia il caffè che il tè possono migliorare concentrazione ed energia, ma lo fanno in modo diverso”, afferma Lauren Manaker , dietista nutrizionista.
Il caffè contiene più caffeina, che secondo Manaker fornisce una carica di energia più rapida e intensa. È l’ideale per una produttività rapida, ma può causare anche ansia e nervisismo.
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ASSAGO (Milano) – Quest’anno il Gruppo Nestlé in Italia ha investito 70mila euro per la prevenzione oncologica delle proprie persone, potenziando ulteriormente il suo impegno in questo campo e ponendosi in maniera complementare al Sistema Sanitario Nazionale. Nel corso di tutto il 2025, Nestlé offre ai propri dipendenti la possibilità di effettuare visite ed esami di screening oncologico su tutti i territori in cui il Gruppo opera nel nostro Paese (headquarter di Assago, stabilimenti produttivi e centri di distribuzione) durante l’orario di lavoro, senza quindi dover chiedere ore di permesso.
L’investimento del Gruppo Nestlé in Italia
Nello specifico, il programma di prevenzione oncologica si focalizza su due tipologie di neoplasie, la cui incidenza è in continuo aumento e l’età media sempre più bassa, come i tumori della pelle (in primis il melanoma cutaneo) e il tumore al seno. Grazie al supporto del personale medico di partner specializzati, le persone Nestlé potranno, con un contributo di 20 euro, eseguire una visita dermatologica con dermatoscopia e, per le donne, una visita senologica con ecografia mammaria direttamente nel luogo di lavoro.
Il Gruppo Nestlé in Italia ha introdotto già da diversi anni programmi di screening oncologico rivolti alle sue persone. Lo scorso anno sono state effettuate quasi 900 visite e per il 2025 l’obiettivo è di mettere a disposizione più di 1.000 slot.
Nestlé è convinta che le aziende rivestano un ruolo cruciale nella promozione del benessere e della salute dei propri collaboratori. Per questo, in affiancamento alla campagna di screening, il Gruppo sta lavorando da anni per aumentare la consapevolezza delle proprie persone sulla rilevanza della prevenzione oncologica e per incentivare la partecipazione ai programmi di screening del Sistema Sanitario Nazionale. Quest’anno Nestlé collabora, tra gli altri, con la Fondazione Umberto Veronesi per sensibilizzare le proprie persone sull’importanza di uno stile di vita sano per la prevenzione del carcinoma del colon retto, nonché su come riconoscere i campanelli d’allarme e su quali siano gli esami da effettuare per una diagnosi precoce.
“La prevenzione svolge un ruolo fondamentale nella lotta ai tumori e, indubbiamente, è più semplice farla al lavoro. Nella consapevolezza che ogni controllo possa fare davvero la differenza, abbiamo scelto di rafforzare ancora di più il nostro programma di screening oncologico, affiancandoci al Sistema Sanitario Nazionale. Queste misure non solo mirano a prevenire malattie, ma anche a supportare le nostre persone nel prendersi cura della propria salute in modo proattivo” ha dichiarato Ramona Politanò, employee health manager del Gruppo Nestlé in Italia.
“Il programma di screening oncologico di Nestlé si inserisce in un piano più ampio per la salute e il benessere delle persone che si focalizza anche sulla salute mentale, sull’educazione alimentare per far comprendere i principi di una sana nutrizione e sul servizio di telemedicina, lanciato nel 2024, finalizzato alla risoluzione da remoto di piccole problematiche di salute non urgenti. Siamo orgogliosi di questo importante investimento e l’obiettivo per i prossimi anni è di continuare lungo questo percorso, per le nostre persone, le loro famiglie e le comunità” ha commentato Ruben Campagner, head of employee relations del Gruppo Nestlé in Italia.
La scheda sintetica di Gruppo Nestlé
ll Gruppo Nestlé opera in 187 Paesi con più di 2000 marche tra globali e locali, è l’azienda alimentare leader nel mondo, attiva dal 1866 nella produzione e distribuzione di prodotti per la Nutrizione, la Salute e il Benessere delle persone. Good food, Good life è la nostra firma e il nostro mondo.
Nel nido che condividiamo – simbolo di protezione, crescita e identità – lavoriamo ogni giorno per sostenere il benessere delle persone di tutto il mondo, con un impegno concreto verso la nutrizione, il pianeta, le persone e le comunità in cui operiamo.
Presente da oltre 110 anni in Italia, Nestlé rinnova ogni giorno il suo impegno attraverso azioni concrete, esprimendo con i propri prodotti e marchi tutto il buono dell’alimentazione. L’azienda opera nel Paese in 9 categorie merceologiche, con un portafoglio di oltre 90 marche, tra cui: Meritene, Pure Encapsulations, Vital Proteins, Optifibre, Modulen, S.Pellegrino, Acqua Panna, Levissima, Bibite e aperitivi Sanpellegrino, Purina Pro Plan, Purina One, Gourmet, Friskies, Felix, Nidina, Nestlé Mio, Nespresso, Nescafé, Nescafé Dolce Gusto, Starbucks, Orzoro, Nesquik, Garden Gourmet, Buitoni, Maggi, Perugina, Baci Perugina, KitKat, Galak, Smarties, Cereali Fitness.
REGGIO EMILIA – Newlat Food S.p.A. (la “Società”), facendo seguito a quanto comunicato lo scorso 28 aprile, rende noto che la delibera dell’Assemblea straordinaria dei soci, che ha approvato inter alia la modifica della denominazione sociale in NewPrinces S.p.A., depositata in data 8 maggio 2025, è stata iscritta in data 21 maggio 2025 presso il Registro delle Imprese di Reggio Emilia, sicché la medesima risoluzione ed il nuovo Statuto Sociale sono divenuti efficaci.
Il Gruppo NewPrinces è un primario player multinazionale, multi-brand, multi-prodotto e multi-canale nel settore agroalimentare italiano ed europeo, con un portafoglio di oltre 30 marchi storici e riconosciuti a livello internazionale.
Il Gruppo è leader in diverse categorie, tra cui pasta e prodotti da forno, latticini, pesce e alimenti in scatola, oli alimentari, piatti pronti e prodotti speciali come alimenti per la nutrizione infantile e per il benessere.
Con una presenza consolidata in 4 mercati chiave e un export verso oltre 60 paesi, NewPrinces serve più di 30.000 clienti tra i più importanti retailer d’Europa. Nel 2024, il Gruppo ha generato ricavi per 2,8 miliardi di euro, grazie a una forza lavoro di oltre 8.000 dipendenti e 31 stabilimenti distribuiti in Italia, Regno Unito, Germania, Francia, Polonia e Mauritius.
NewPrinces, con la sua solida rete di produzione e distribuzione, è una delle principali realtà nel settore agroalimentare europeo, con un chiaro focus su innovazione e qualità.
La famiglia Alajmo continuerà ancora a gestire lo storico Gran Caffè Ristorante Quadri di Piazza San Marco a Venezia. Il canone d’affitto verrà pagato al russo sostenitore di Putin Valery Gergiev. Leggiamo di seguito la prima parte dell’articolo di Andrea Giacobino per il portale d’informazione Affari Italiani.
La gestione del Gran Caffè Quadri di Venezia
VENEZIA – Gli Alajmo, una delle più note famiglie italiane della ristorazione i cui più noti esponenti sono i fratelli Massimiliano e Raffaele, proprietaria fra l’altro del famoso ristorante Le Calandre, con un gruppo che oggi conta 12 ristoranti di alta qualità in diverse città di tutto il mondo, pagheranno nei prossimi 7 anni 3,5 milioni di euro per restare con la loro insegna nello storico Gran Caffè Ristorante Quadri di Piazza San Marco a Venezia, che ospita un caffè con dehors e un ristorante di alto livello.
A incassare il ricco canone sarà il russo Valery Gergiev, il noto direttore d’orchestra nato a Mosca nel 1953, che ha ereditato un quarto delle fortune (compresa la proprietà del prestigioso immobile veneziano) dell’artista giapponese Yoko Nagae, scomparsa nel 2015, sua fervida ammiratrice.
Gergiev non ha mai tradito la sua salda amicizia con Vladimir Putin cosa che dopo la guerra in Ucraina gli è costata l’allontanamento dal Teatro alla Scala di Milano, dal Münchner Philharmoniker e da altre collaborazioni artistiche in giro per l’Europa.
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MILANO – In occasione del Foodservice Summit 2025 allo Stadio Meazza di Milano, Areas MyChef e Iginio Massari Alta Pasticceria hanno annunciato una partnership strategica che unisce due eccellenze nel panorama Food&Retail internazionale. Areas MyChef, leader mondiale della ristorazione nel Travel Retail, e Iginio Massari Alta Pasticceria, massima espressione dell’arte dolciaria italiana, diventano partner in un importante progetto con un chiaro obiettivo dal forte impatto: portare il gusto e la raffinatezza della grande pasticceria italiana nei principali snodi del viaggio contemporaneo.
Areas MyChef in partnership con Iginio Massari Alta Pasticceria
La partnership, annunciata da Sergio Castelli, ceo di Areas MyChef per Italia e Germania, nasce con la visione di unire managerialità, innovazione e qualità artigianale offrendo ai viaggiatori un’esperienza food unica, riconoscibile e coerente con i valori del Made in Italy.
“Questo accordo rappresenta per Areas MyChef l’ennesima nuova frontiera del travel food: un’offerta premium, riconoscibile e pensata per valorizzare ogni momento del viaggio attraverso il gusto, la bellezza e la tradizione della pasticceria italiana – commenta Sergio Castelli, ceo di Areas MyChef per Italia e Germania -. Siamo dei sarti che creano un abito su misura grazie a format di proprietà, format con partner terzi o accordi di franchising. Questa collaborazione con il Maestro Massari e la sua famiglia, rinnova la volontà da parte di Areas MyChef di mettere il prodotto al centro di ogni nostra progettualità. Le multinazionali non sono solo numeri ma un complesso ecosistema dove i protagonisti sono gli uomini che con le loro intelligenze creano un vero futuro sostenibile”.
“Siamo entusiasti di questa partnership con Areas My Chef, un’azienda che ha dimostrato una straordinaria capacità, competenza e una vera passione per i nostri prodotti di alta pasticceria – spiegano Debora e Nicola Massari, amministratori di Iginio Massari Alta Pasticceria -. Il Travel Retail rappresenta per noi un’opportunità strategica fondamentale per accrescere la visibilità internazionale del brand Iginio Massari Alta Pasticceria, rispondere alla forte richiesta dei nostri clienti e intercettare importanti volumi di vendita”.
Debora e Nicola Massari aggiungono: “Lavoriamo con impegno e sinergia per raggiungere un obiettivo ambizioso: realizzare le prime due significative aperture entro la prossima primavera. Crediamo fortemente che questa collaborazione porterà grandi soddisfazioni e permetterà a sempre più persone di apprezzare la nostra eccellenza”.
A guidare lo sviluppo del concept sarà FRetail, partner storico di Areas MyChef con una collaborazione attiva da oltre dieci anni.
Un sodalizio che ha già generato food format innovativi, distintivi e di successo, tutti profondamente legati alla qualità e all’identità gastronomica italiana. FRetail, guidata dal founder e ceo Mario Esposito, curerà il concept per il canale travel dedicato a Iginio Massari Alta Pasticceria, con l’ambizione di estendere il format anche a centri storici, mall e department store: “Sono estremamente soddisfatto di poter includere il brand Iginio Massari Alta Pasticceria tra i progetti da sviluppare, sia in Italia che all’estero – sottolinea Esposito -. La partnership consolidata con Areas MyChef e il suo AD, Sergio Castelli, si rinnova con un nuovo capitolo nell’ambito dell’eccellenza del Made in Italy, simbolo di qualità, successo e unicità”.
La scheda sintetica di Areas My Chef
Areas è leader mondiale della ristorazione nel Travel Retail ed appartiene al fondo di private equity Pai Partners. Il Gruppo ha sede a Barcellona ed è presente in Europa, Stati Uniti e America Latina con 1832 ristoranti e negozi in 84 aeroporti, 90 stazioni ferroviarie, 233 aree di servizio e 52 venues leisure e gestisce 350 milioni di clienti ogni anno con un fatturato pari a 2.200 milioni di euro.
In Italia, Areas è nota come MyChef Ristorazione Commerciale S.p.A, è leader nel mercato aeroportuale con la presenza in 16 aeroporti, è presente inoltre con punti vendita a marchio proprio o in franchising in 22 aree di servizio autostradali, 8 stazioni e 2 centri fieristici per un totale di oltre 180 punti vendita; 2.500 dipendenti e un fatturato di oltre 270 milioni di euro.
La scheda sintetica di Iginio Massari Alta Pasticceria
Iginio Massari Alta Pasticceria è il brand che porta il nome del Maestro Iginio Massari, uno dei punti di riferimento per la pasticceria a livello mondiale. Le sue creazioni sono definite da uno stile e un’ispirazione unica, che affonda saldamente le sue radici alle basi dell’artigianalità e unisce arte e scienza, tradizione e innovazione, mente e cuore.
Opere che nascono da un connubio di creatività, attenta selezione delle materie prime ed estrema cura del dettaglio posta nella realizzazione, e conducono in un universo che coinvolge tutti i sensi. Oggi l’azienda, guidata dai figli Debora e Nicola Massari, è presente sul mercato italiano con sei negozi a Brescia, Milano, Verona, Torino, Firenze e Roma, diversi Pop-Up Store nei centri nevralgici del Paese e il format MARITZ a Milano, dedicato all’iconico maritozzo, nonché sul canale e-commerce iginiomassari.it da dove viene servito il mercato europeo.
GIUSSAGO (Pavia) – Wilden Herbals, il brand italiano che sta riscrivendo il mondo delle tisane naturali attraverso innovazione, sostenibilità e alta qualità botanica, inaugura Casa Wilden: il primo laboratorio dedicato alla sperimentazione sull’estrazione e sull’infusione delle piante officinali. Lo spazio ha sede permanente all’interno del l’Innovation Center “Giulio Natta” di Giussago, la prima NBS Valley (Nature Based Solution) italianaun luogo dove natura, tecnologia, persone e innovazione vivono in simbiosi.
È qui che dopo mesi di studio è nato Herbpress, un sistema di infusione espressa secondo il quale anche la tisana può essere estratta usando la macchina del caffè.
Casa Wilden, oltre a essere un laboratorio di ricerca, è il fulcro di un progetto agricolo più ampio dedicato alla valorizzazione delle piante officinali endogene. A partire dalla primavera 2025, nei terreni che circondano la sede, sono state messe a dimora alcune varietà, selezionate per il loro legame con la biodiversità locale.
Wilden si occuperà direttamente della raccolta e della sperimentazione, con l’obiettivo di studiarne il potenziale nell’ambito dell’estrazione botanica e della creazione di nuove ricette funzionali.
Il laboratorio Casa Wilden (Credits: Webby Marketing)
Il laboratorio di ricerca
L’Innovation Center Giulio Natta è la sede di Simbiosi, un’azienda che opera con tecnologie brevettate, ispirate dalla natura, che operano trasversalmente su efficienza delle risorse, economia circolare e Nature based solution. Il centro è anche un laboratorio a cielo aperto di oltre 1.000 ettari con campi per la sperimentazione o stabili per l’installazione di impianti pilota, camere climatiche e molto altro.
Ospita anche realtà d’eccellenza impegnate nell’innovazione sostenibile e rappresenta per Wilden un ambiente fertile per lo sviluppo di nuovi progetti, grazie alla presenza di laboratori, competenze trasversali e sinergie imprenditoriali.
Qui il team di Wilden si dedicherà allo studio e allo sviluppo di pratiche di coltivazione delle piante officinali più rispettose dell’ambiente e della biodiversità, alla creazione di nuove tecniche di estrazione naturale, alla formulazione di nuove ricette botaniche funzionali e alla valutazione delle proprietà fitochimiche delle erbe officinali.
“L’Innovation Center “Giulio Natta” di Giussago è il luogo perfetto per immaginare il futuro della fitoterapia e del benessere naturale: qui abbiamo la possibilità di crescere, fare ricerca e collaborare con una rete dinamica di imprese e ricercatori”, dichiara Nicola Robecchi, founder di Wilden Herbals.
Robecchi aggiunge: “Abbiamo scelto Simbiosi perché è il luogo ideale dove poter combinare innovazione e rispetto per la natura, in un contesto che promuove attivamente la biodiversità e l’agricoltura sostenibile. Il nostro laboratorio di ricerca a Casa Wilden sarà un passo fondamentale per esplorare nuove modalità di estrazione e lavorazione delle piante officinali, rispettando al contempo l’integrità delle piante e minimizzando l’impatto ambientale. Vogliamo sviluppare prodotti che non siano solo buoni e salutari, ma che diventino veri e propri manifesti di biodiversità e sostenibilità agricola, diventando il punto d’incontro ideale tra scienza, natura e sostenibilità.”
Herbpress: l’infuso espresso che rivoluziona il mondo delle tisane
Tra le novità nate a Casa Wilden c’è Herbpress, la risposta all’esigenza contemporanea di praticità senza compromessi sulla qualità. Rappresenta una novità assoluta nel panorama internazionale: un sistema che permette di preparare tisane funzionali in pochi secondi utilizzando macchine da caffè espresso tradizionali.
Non si tratta di interventi invasivi, ma di adattamenti ottenuti grazie a uno speciale filtro, sviluppato in collaborazione con I.M.S. Industria Materiali Stampati S.p.A., leader mondiale nella produzione di filtri, docce e accessori per macchine da espresso.
Con il supporto scientifico dell’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo, Herbpress combina qualità artigianale e innovazione tecnologica, rispondendo alle esigenze di praticità, sostenibilità e benessere.
Le miscele Herbpress, prive di caffeina, zuccheri aggiunti o aromi artificiali, mantengono tutte le proprietà fitochimiche naturali delle erbe officinali. È possibile ottenere un infuso concentrato paragonabile a un espresso oppure una versione più ampia simile a un cappuccino botanico.
Il primo pre-lancio ufficiale di Herbpress avverrà a giugno durante la fiera internazionale World of Coffee 2025 di Ginevra, dove saranno presentate 4 miscele, di cui due erbe in purezza (Lemon Verbena e Tè Verde Hoji) e una ricetta sviluppata con il brand ambassador Niccolò Avanzi. La versione definitiva di Herbpress, prevista per l’autunno 2025, integrerà componenti modulari, una maggiore facilità di manutenzione e compatibilità con una gamma più ampia di botaniche, comprese quelle polverizzate.
Progetto agricolo: coltivare biodiversità e sostenibilità
Nicola Robecchi, founder Wilden e Giulia ed Emanuele Monti, co-ceo di IMS FIltri (Credits: Webby Marketing)
Il progetto agricolo che ruota attorno a Casa Wilden mira a promuovere una coltivazione sostenibile delle piante officinali, con un forte focus sulla valorizzazione della biodiversità locale. A partire dalla primavera 2025, attorno al laboratorio di ricerca, sono state piantate alcune varietà di piante officinali endogene, selezionate appositamente per rispecchiare e supportare la flora autoctona del Parco Agricolo Sud Milano.
Queste piante, coltivate secondo pratiche agricole rigenerative e rispettose dell’ambiente, saranno utilizzate direttamente nei progetti di estrazione e nella creazione di nuove ricette botaniche funzionali.
L’obiettivo è quello di creare una rete agricola locale che non solo rispetti la biodiversità, ma che la esprima attraverso un’agricoltura rigenerativa che supporti l’equilibrio ecologico e contribuisca alla salvaguardia del territorio. Questo progetto agricolo, che sarà sviluppato in sinergia con il team di ricerca di Wilden, rappresenta il cuore verde di Casa Wilden e della sua missione di promuovere un benessere autentico, che nasce direttamente dalla natura.
Simbiosi e l’Innovation Center Giulio Natta
L’Innovation Center Giulio Natta” di Giussago (PV) è un progetto unico in Italia, che combina agricoltura rigenerativa, ricerca scientifica e pratiche agroecologiche avanzate. Situato a Giussago, a pochi km da Milano, promuove modelli di circolarità sistemica e di creazione di Smart Land, ovvero territori integrati con tecnologie di efficienza delle risorse, economia circolare e rigenerazione ambientale funzionale, dedicate a industrie, utilities e real estate land owner.
L’Innovation Center Giulio Natta è immerso nella prima Smart Land creata da Simbiosi e il suo modello rigenerativo e circolare è in perfetta armonia con i principi ispiratori di Wilden.
All’interno di uno dei musei più amati di Londra, il Victoria and Albert Museum, si trova una caffetteria che risale al 1868. È il più antico caffè di un museo al mondo. Per saperne di più, leggiamo di seguito un estratto dell’articolo di Katie Forge per il portale d’informazione Secret London.
Il caffè del Victoria and Albert Museum di Londra
LONDRA – La prossima volta che gli avventurieri della cultura si trovano a fare un giro al V&A, suggeriamo di fare una rapida corsa verso il retro del museo, dove scoprirete una delle gemme nascoste più brillanti della città: il loro caffè. So cosa state pensando: cosa c’è di così speciale in una caffetteria nascosta nel retro di un museo? Beh, gente, questo non è un semplice caffè di un museo.
È il più antico caffè di un museo al mondo. E si dà il caso che sia anche uno dei posti più belli per bere un cappuccino nella capitale.
Dopo aver servito torte e caffè per oltre 150 anni, il caffè del museo del V&A è stato il primo del suo genere. Prima che Henry Cole pensasse a una sala di ristoro interna, non c’era nessun posto dove i visitatori del museo potessero riposare le loro gambe stanche e mangiare una fetta di torta dopo aver finito di visitare le collezioni.
Henry Cole aveva imparato tutto sulle esigenze dei visitatori quando dirigeva la Grande Esposizione nel 1851. Aveva scoperto che dare da mangiare e da bere ai visitatori era una priorità assoluta (non è cambiato nulla in questo senso) e mentre molti altri musei hanno introdotto una sala di ristoro interna solo nel XX secolo, Cole aveva già la sua in funzione, in netto anticipo sui tempi.
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