mercoledì 17 Settembre 2025
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Vienna: ecco la tradizione del ballo delle caffetterie

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Kafeesiederball
Kaffeesiederball 2023 all'Hufburg di Vienna: gli ospiti prendono possesso dell'immensa sala da ballo principale, quella dei balli classici

Ha riunito quasi 4000 persone il ballo dei caffettieri, Kaffeesiederball, e rappresenta il più grande momento di promozione della cultura della tazzina della capitale austriaca. Per l’occasione anche Julius Meinl ha rinnovato la partecipazione all’evento (ne abbiamo parlato qui). Quella che si è appena svolta, il 21 febbraio 2025, è stata l’edizione numero 66. Leggiamo di seguito la prima parte dell’articolo pubblicato sul portale d’informazione Cibo Today.

Il ballo delle caffetterie a Vienna

VIENNA – Sono immagini e linguaggi d’altri tempi quelli che arrivano dal ballo delle caffetterie di Vienna (talvolta anche tradotto come “ballo dei caffettieri”), uno degli appuntamenti più importanti che si tiene ogni anno nella Capitale austriaca durante l’affollata stagione dei balli.

Quella che si è appena svolta, il 21 febbraio 2025, è stata l’edizione numero sessantasei, e ha avuto sede nella storica location dell’immenso Palazzo imperiale Hofburg di Vienna. La prima edizione di questa particolare manifestazione risale al 22 febbraio del 1957 e si perpetua ancora oggi.

Kaffeesiederball
I debuttanti durante il Kaffeesiederball 2023 all’Hofburg di Vienna

La cultura delle caffetterie viennesi

Il ballo in costume è parte dei festeggiamenti del Carnevale viennese e ha come filo conduttore la celebrazione della cultura dei caffè viennesi, luoghi che hanno segnato la storia della città, che hanno dato origine a importanti simboli della gastronomica viennese, come la Torta Sacher, e che rappresentano ancora oggi un pezzo fondamentale della socialità degli abitanti, nonché dei turisti che visitano la capitale del fu Impero Austro-Ungarico.

Non a caso nel 2011 l’Unesco ha riconosciuto la cultura delle caffetterie di Vienna nella lista delle eredità culturali intangibili. Parte di questa cultura ha toccato – inevitabilmente – anche il resto dell’Europa e l’Italia non fa eccezione con i suoi caffè triestini.

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Cina: l’esportazione del caffè dalla provincia dello Yunnan aumentata del 358% nel 2024

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bar cinesi
La bandiera della Cina

In Cina, nella provincia dello Yunnan, sono state esportate 32.500 tonnellate di caffè in 29 Paesi e regioni tra cui Stati Uniti e Vietnam. Con oltre 130 anni di storia della coltivazione del caffè, lo Yunnan domina l’industria in Cina. Leggiamo di seguito la prima parte dell’articolo pubblicato sul portale d’informazione Lazio Tv.

L’esportazione di caffè in Cina

KUNMING – La provincia dello Yunnan, nel sud-ovest della Cina, ha esportato 32.500 tonnellate di caffè nel 2024, segnando un aumento del 358% rispetto all’anno precedente, secondo quanto riportato oggi dalle autorità doganali.

Il caffè è stato esportato in 29 Paesi e regioni, tra cui Paesi Bassi, Germania, Stati Uniti e Vietnam, secondo la dogana di Kunming, capoluogo dello Yunnan.

Per incrementare le esportazioni di caffè dello Yunnan, la dogana di Kunming ha snellito le procedure di ispezione, campionamento e quarantena e ha migliorato i servizi per le imprese che esportano caffè.

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Students’ Creative Food: inizia il contest internazionale di pasticceria, sala e bar a Sondalo

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Students’ Creative Food
La conferenza stampa per Students’ Creative Food (immagine concessa)

SONDRIO – Ha avuto inizio il 3 marzo l’evento Students’ Creative Food, il contest internazionale organizzato da APF Valtellina con il contributo di Regione Lombardia e il supporto della Provincia di Sondrio; che vede impegnati 15 istituti scolastici, provenienti da tutto il mondo in una competizione di cucina, pasticceria, sala e bar con lo scopo di dimostrare le proprie abilità e le proprie tradizioni enogastronomiche.

Students’ Creative Food, che si terrà fino al 7 marzo 2025 presso la sede di Sondalo di APF Valtellina, è il contest internazionale rivolto agli studenti di scuole professionali e alberghiere, con l’obiettivo di valorizzare la cultura gastronomica locale e internazionale e offrire ai partecipanti un’importante occasione di crescita formativa e professionale.

L’evento gode del supporto di importanti partner istituzionali, tra cui Distretto Agroalimentare di Qualità della Valtellina, Camera di Commercio di Sondrio, Unione del Commercio e dei Servizi di Sondrio, Confartigianato Imprese Sondrio, Confindustria Lecco e Sondrio, Coldiretti Sondrio, Comunità Montane dell’Alta Valtellina, di Sondrio, di Tirano, di Morbegno e della Valchiavenna, Ente Promozione Turistica Bormiese, Consorzio Turistico Media Valtellina, ATC Livigno e Comune di Livigno, Fondazione ITS Agroalimentare.

Il contest vedrà la partecipazione di 15 istituti provenienti da Italia, Francia, Spagna, Romania, Slovenia, Slovacchia, Albania, Polonia, Danimarca, Lettonia, Cina e Vietnam.

Elenco delle scuole partecipanti:

• Italia: APF Valtellina (Sondalo), IPSSAT “R. Chinnici” Nicolosi (S. Maria di Licodia) Francia: Lycée des Métiers Roberval (Breuil Le Vert), LP Léonard de Vinci (Trith Saint Léger)

• Spagna: Escuela de Hostelería y Turismo (Alcalà de Henares), IES Miralbueno (Zaragoza)

• Romania: Colegiul Economic Dionisie Pop Martian (Alba Iulia)

• Slovenia: Vocational College for Hospitality, Wellness and Tourism (Bled)

• Slovacchia: The Secondary Vocational School of Hotel Services and Business (Zvolen)

• Albania: Kristo Isak Vet School (Berat)

• Polonia: Zespol Szkol Gastronomiczno-Hotelarskich (Danzica)

• Danimarca: ZBC, Kokke og Tjenerskole (Slagelse)

• Lettonia: State Ltd. Riga Technical School of Tourism and Creative Industry (Riga)

• Cina: Inner Mongolia Vocational College of Commerce and Trade (Hohhot City)

• Vietnam: Hanoi College of Commerce and Tourism (Hanoi).

A valutare le performance degli studenti sarà una giuria d’eccezione composta da chef e professionisti del settore.

Tra i membri della giuria figurano Luigi Gandola, presidente di giuria e patron del ristorante “Salice Blu” di Bellagio; Luca Mozzanica, executive di “Villa Lario Resort” di Mandello Lario, Filippo Valsecchi, campione del mondo di pasticceria anno 2024; Camilla Panzeri, restaurant manager; Giuseppe Caspani, direttore ristorante “Sassella” di Grosio; Mauro Bolis, esperto d’immagine e già direttore de “Hotel Griso” di Malgrate; Giorgio Uccellini, HR manager “Blu Hotels”; Aurelio Paruscio, Patron Hotel “Campelli” di Albosaggia, Giorgio Ferrari, chef ristorante “Il Porticciolo” di Lecco e Luca Scainelli, giornalista food e gastronomo.

Special guest della giuria e dell’intero Students’ Creative Food saranno inoltre gli chef stellati Alessandro Negrini, patron ristorante “Il Luogo di Aimo e Nadia” di Milano; Roberto Tonola, patron ristorante “Lanterna Verde” di Villa di Chiavenna; Stefano Masanti, patron ristorante “Cantinone” di Madesimo e Gianni Tarabini, executive ristorante “La Presef” di Mantello.

L’evento ha inoltre ottenuto il sostegno di numerosi sponsor, quali Agriturismo La Fiorida, ARCOROC, Associazione Mattias Peri, Blu Hotels, Brasilmoka, Braulio, Cassiopea Productions, Coltellificio Ambrogio Sanelli, Demetra, Didopack, Dolomia, Europe 3000, Forhotel, FRANCOFIORE srl, Frantoio di Blevio, Galletto Vallespluga, Gherardi, Hotel Campelli, Hotel Ristorante Combolo, Hotel Sassella, ICAM, Iperal, Latteria di Chiuro, Molino Filippini, Molino Tudori, Pasticceria Arte e Sapori, QC Terme, Ristorante “Il Porticciolo”, Ristorante Cantinone, Ristorante Il Cenacolo, Ristorante Lanterna Verde, Ristorante La Pòsa, Ristorante La Presèf, Ristorante Luogo di Aimo e Nadia, Ristorante Salice Blu, Ristorante Si Yuan, Ristorante VOCE Aimo e Nadia, Scuola Italiana Pizzaioli, Stelvio Power, Timbrificio Luciano Bonacina, Tramite Comunicazione, Wiberg, Unione dei Ristoranti del Buon Ricordo e Villa Lario Resort.

Grazie al loro contributo, i partecipanti potranno vivere un’esperienza immersiva nel mondo dell’ospitalità e della ristorazione.

Il contest rappresenta un’opportunità unica per gli studenti di mettere alla prova le proprie abilità professionali in cucina, pasticceria e servizio ed essere giudicati da un team di esperti del settore, che valuteranno due aspetti fondamentali:

• le preparazioni di cucina e pasticceria “Chef’s table on fire”, dove gli studenti avranno il compito di preparare un menù completo composto da un amuse-bouche, uno starter, un main dish e un dessert, utilizzando una lista di ingredienti di alta qualità.

Il focus sarà sulla creatività e sulla capacità di ridurre al minimo gli sprechi alimentari, applicando le conoscenze e le competenze acquisite durante il percorso formativo. La giuria valuterà non solo il risultato culinario, ma anche le competenze di lavoro in team, la risoluzione dei problemi e la comunicazione durante tutte le fasi di preparazione, garantendo una gestione efficace delle dinamiche di gruppo e del tempo.

• il servizio al tavolo del “Restaurant of Nations”, dove gli studenti saranno chiamati a gestire il servizio per due tavoli, ciascuno da 4 persone, curando la mise en place e la qualità del servizio. La giuria osserverà con attenzione l’accuratezza dell’apparecchiatura, ma anche l’uso della lingua inglese per la comunicazione con gli ospiti.

In particolare, sarà valutata la presentazione e spiegazione del menù, l’abbinamento corretto dei vini o delle bevande alle diverse portate, la disinvoltura comportamentale e le competenze relazionali, fattori che contribuiranno a una valutazione complessiva dell’esperienza di servizio offerta.

Questi elementi saranno alla base della selezione finale, che premia non solo la qualità tecnica, ma anche l’approccio creativo, la capacità di lavorare sotto pressione e la professionalità nell’interazione con gli ospiti.

Tutti i 15 team saranno dunque chiamati a dare mostra delle proprie competenze, ma avranno anche la possibilità di intrecciare nuove relazioni internazionali e apprendere e studiare culture enogastronomiche differenti dalle proprie, utili per il proprio futuro professionale.

Oltre ai concorrenti, anche alcuni degli studenti di APF Valtellina iscritti ad altri corsi saranno parte attiva dell’organizzazione come tutor delle squadre partecipanti. Questo permetterà loro di acquisire esperienza diretta nella gestione di un evento internazionale, sviluppando competenze trasversali e soft skills fondamentali nel mondo del lavoro.

“La Provincia di Sondrio è orgogliosa di supportare Students’ Creative Food, un’iniziativa che valorizza il talento dei giovani e promuove la ricchezza della nostra cultura gastronomica a livello internazionale. Questo contest rappresenta un’opportunità unica per gli studenti di tutto il mondo di confrontarsi, crescere e costruire un futuro professionale di successo, contribuendo al contempo a rafforzare il legame tra la Valtellina e il resto del mondo.” Davide Menegola, presidente della Provincia di Sondrio.

“Siamo orgogliosi di ospitare un evento che esalta le competenze dei giovani talenti e promuove la nostra cultura culinaria a livello globale. L’incontro tra studenti di diverse nazionalità favorisce lo scambio di conoscenze e la creazione di legami professionali e umani duraturi” ha commentato Elio Moretti, presidente di APF Valtellina.

Evaristo Pini, Direttore di APF Valtellina, ha invece sottolineato come “l’iniziativa rappresenta un’opportunità unica per gli studenti di mettersi alla prova in un contesto internazionale, accrescendo competenze tecniche e linguistiche. La partecipazione a un contest di questa portata permette di acquisire sicurezza nelle proprie capacità e di confrontarsi con realtà formative e professionali di alto livello.”

Marco Cimino, responsabile area progetti e alta formazione di APF Valtellina e coordinatore del contest ha commentato: “Students’ Creative Food è molto più di un semplice contest: è un vero e proprio laboratorio di crescita, confronto e condivisione tra culture diverse. Grazie al recente accreditamento di APF Valtellina per i progetti Erasmus, abbiamo l’opportunità di instaurare contatti internazionali duraturi sia per l’istituto sia per studenti e docenti. Inoltre, riteniamo fondamentale investire sulle abilità e competenze sempre più richieste nel mondo del lavoro, che i partecipanti potranno sviluppare durante la manifestazione.”

Dichiarazioni istituzionali

“A nome di Confartigianato Imprese Sondrio e delle imprese artigiane locali” – sottolinea il Presidente Gionni Gritti – “mi congratulo con l’APF per la lodevole iniziativa. Un evento di respiro internazionale avvicina allo spirito olimpico. Per il tessuto imprenditoriale locale è fondamentale poter contare su centri di formazione che credono nel valore dei giovani e dei loro talenti. Il contest sarà un’occasione per mettere al centro il felice connubio fra le peculiarità del territorio e le competenze dei giovani impegnati nelle creazioni culinarie”

“La valorizzazione del territorio, con le sue eccellenze in ambito enogastronomico e la vocazione turistica, e il sostegno allo sviluppo delle competenze dei giovani sono obiettivi che condividiamo e siamo quindi lieti di sostenere, attraverso il patrocinio, la nuova iniziativa di APF Valtellina. Anche guardando all’ormai imminente appuntamento con le Olimpiadi Invernali del 2026, ma naturalmente non solo, un sempre maggiore dialogo con le nuove generazioni è un elemento centrale per la crescita. Non da ultimo, il Contest di APF, con la sua dimensione internazionale, ci pare essere una iniziativa sinergica rispetto al Concorso Agroalimentare che da oltre dieci anni promuoviamo con la nostra Categoria Merceologica di settore”, evidenzia il Presidente di Confindustria Lecco e Sondrio, Marco Campanari.

Tiziano Maffezzini, Presidente Comunità montana di Sondrio: “Le tradizioni culinarie sono un patrimonio di cultura immateriale prezioso, importantissimo, che dal quotidiano scende in profondità nella storia di un territorio e connette le generazioni presenti a quelle passate, alle vicende di un luogo e alle sue risorse. L’iniziativa internazionale “Student Creative Food International Contest”, promossa da APF Valtellina, è un’iniziativa importante, una strategia originale ed efficace, basata su una solida esperienza, per promuovere un intero territorio e allo stesso tempo per farlo crescere, insieme ai suoi studenti, attraverso il confronto con altre realtà”.

Maffezzini aggiunge: “Collaborazione, creatività, formazione e crescita personale e professionale, sostenibilità e attenzione agli sprechi e alla qualità delle materie prime, cura per i dettagli, per la presentazione e la corretta comunicazione, capacità di risolvere i problemi, invito a guardare con occhi consapevoli la propria tradizione, così da poterla anche rileggere e reinterpretare, e a conoscere tradizioni differenti… ecco alcuni degli “ingredienti” di questa prima edizione, a cui davvero speriamo ne possano seguire molte altre”.

Francesco Cossi, Presidente Comunità Montana Alta Valtellina: “E’ con grande orgoglio che porto il saluto della Comunità Montana Alta Valtellina, ente istituzionale che supporta lo Student Creative Food International Contest, un evento che unisce formazione, cultura e valorizzazione del nostro territorio in un’unica straordinaria esperienza. Spesso le scuole si perdono in progettualità che non perseguono competenze ben identificabili dagli studenti: questo contest, al contrario, incarna il vero spirito innovatore di una didattica laboratoriale che ricerca competenze professionali e di cittadinanza europea e internazionale”.

Cossi aggiunge: “Questo progetto rappresenta molto più di una semplice competizione tra giovani talenti della cucina, della pasticceria e della sala: è un’opportunità di crescita personale e professionale per gli studenti coinvolti, un’occasione per confrontarsi con coetanei provenienti da tutto il mondo e per misurarsi con i grandi temi dell’innovazione gastronomica, della sostenibilità e dell’internazionalizzazione”

C’è di più: “Come insegnante, conosco bene le potenzialità del CFP di Sondalo, una scuola che ho avuto il privilegio di vivere a lungo in prima persona e che oggi si conferma apripista di un approccio formativo innovativo, capace di superare i confini provinciali e di offrire ai ragazzi una prospettiva di respiro globale. La partecipazione di istituti provenienti da 12 Paesi di tutto il mondo, così come la presenza di una giuria composta da professionisti di alto livello, dimostrano la qualità e l’ambizione di questa iniziativa”.

Cossi continua: “Non posso non sottolineare il legame tra questo evento e l’appuntamento olimpico del 2026, che vedrà il nostro territorio protagonista sulla scena internazionale. Così come i Giochi sono un’occasione di scambio culturale e di apertura al mondo, anche questo contest promuove lo stesso spirito, valorizzando la nostra tradizione enogastronomica in chiave moderna. La nostra cucina deve essere in grado di rinnovarsi, di rispondere alle esigenze di un pubblico globale senza mai perdere il legame con le proprie radici”

“Mi auguro che questa edizione sia solo la prima di una lunga serie, e che lo Student Creative Food International Contest diventi un appuntamento fisso nell’agenda di Sondalo, nella splendida cornice del Centro Vallesana, a testimonianza del valore che la formazione e l’innovazione possono portare al nostro territorio. Un ringraziamento speciale va quindi ad APF Valtellina, agli organizzatori, ai docenti e a tutti coloro che renderanno possibile questa iniziativa. Sono certo che lo Student Creative Food International Contest lascerà un segno importante non solo nella crescita dei partecipanti, ma anche nella valorizzazione del nostro territorio” ha concluso Francesco Cossi, Presidente Comunità Montana Alta Valtellina.

Giordana Caelli, Presidente della Comunità Montana Valtellina di Tirano:  “E’ con grande entusiasmo che diamo il benvenuto agli studenti partecipanti al primo contest “Students’ Creative Food”, in programma a Sondalo dal 3 al 7 marzo, un evento innovativo e multidisciplinare che celebra la passione, il talento e la cultura gastronomica internazionale. Per alcuni giorni, giovani chef provenienti da scuole alberghiere e accademie professionali di diversi Paesi europei ed extraeuropei si sfideranno in un contesto che non è solo una competizione, ma una vera e propria celebrazione della gastronomia e dell’innovazione. Questo contest non è solo un palcoscenico per le abilità culinarie, ma anche un’importante occasione di scambio culturale, dove le tradizioni gastronomiche si intrecciano e si arricchiscono a vicenda”.

Caelli aggiunge: “In un momento in cui la Valtellina si prepara a diventare protagonista delle Olimpiadi Invernali 2026, eventi come questo assumono un significato ancora più profondo. Siamo fieri di poter mostrare al mondo la bellezza del nostro territorio, la nostra ospitalità e la nostra dedizione alla cultura del cibo. Lo “Students’ Creative Food” rappresenta un’opportunità preziosa per mettere in luce il nostro mandamento, consolidando legami che trascendono i confini nazionali. Invitiamo quindi gli chef e i loro ospiti a gustare questa esperienza, a lasciarsi ispirare dalle creazioni culinarie presentati e a costruire ricordi da portare con voi nel futuro. Che questa competizione possa essere un viaggio di crescita, di apprendimento e di amicizia, e che lo spirito di leale competizione e condivisione culturale possa accompagnarvi in ogni passo. Auguro a tutti i partecipanti buona fortuna e che vinca il miglior piatto!”.

“Il contest internazionale è un’iniziativa di spessore che alza il livello della formazione in un settore strategico per la provincia di Sondrio qual è quello dell’accoglienza. I nostri ragazzi non potranno che accrescere le loro competenze nel confronto a livello internazionale e con i giudizi di professionisti di rango. Per loro sarà anche un’esperienza di vita, avendo l’opportunità di condividere momenti di impegno, ma non solo, con coetanei provenienti da altri Paesi. Con i ragazzi evolve il nostro territorio grazie alla promozione delle sue bellezze e delle sue eccellenze enogastronomiche presso un pubblico selezionato di addetti ai lavori. Finalità che come Enti pubblici condividiamo pienamente, anche in vista delle Olimpiadi che accenderanno i riflettori sulla Valtellina”. Maurizio Papini, presidente della Comunità Montana Valtellina di Morbegno.

“Siamo con piacere fra i patrocinatori dell’iniziativa promossa da APF Valtellina Students’ Creative Food , che sentiamo particolarmente affine alle nostre corde e che sposa perfettamente la nostra visione dove la creazione di ricchezza sul territorio passa attraverso la valorizzazione dei nostri giovani talenti e della nostra tradizione in particolare quella agroalimentare. Con altrettanto piacere evidenzio come si stia sempre più rafforzando in Valtellina un ecosistema di soggetti il cui impegno mira alla creazione di opportunità di crescita per le nuove generazioni che si concretizza con offerte formative di qualità. Nella convinzione che questa sia la strada per far crescere i nostri talenti e trattenerli affinché diventino il motore dello sviluppo futuro del nostro territorio auspico che questo ecosistema sappia svilupparsi sempre più in maniera organica in modo tale da moltiplicare l’impatto delle singole iniziative a beneficio di tutti” sottolinea Fabio Esposito, Presidente della Fondazione ITS Academy Agroalimentare.

“Crediamo molto nella creatività dei giovani, nella loro capacità di innovare e per questo abbiamo aderito con grande piacere all’evento che li vedrà protagonisti. L’alta formazione è elemento in grado di fare la differenza, di rendere ancora più competitivo il nostro territorio. La tre giorni di Sondalo sarà anche un importante momento di incontro tra diverse culture, tema che sarà centrale nel corso delle Olimpiadi invernali 2026” – afferma Loretta Credaro, Presidente Unione Commercio e Turismo della provincia di Sondrio.

Giordana Caelli, presidente della Comunità Montana Valtellina di Tirano, afferma: “Il Comune di Livigno è lieto di essere partner allo Students’ Creative Food International Contest, un’iniziativa che celebra il talento e la creatività dei giovani nel campo della gastronomia. Dal 3 al 7 marzo, avremo l’onore di accogliere nel nostro territorio studenti da tutto il mondo, offrendo loro un palcoscenico per esprimere le proprie competenze e innovazioni culinarie”.

Caelli aggiunge: “Sostenere eventi come questo significa investire nel futuro, nella formazione delle nuove generazioni e nella valorizzazione delle tradizioni gastronomiche in chiave internazionale. In questo contesto, la valorizzazione del cibo diventa un potente strumento di scambio culturale e di crescita professionale, e siamo orgogliosi di contribuire alla riuscita di un concorso che promuove questi valori. Ringraziamo gli organizzatori per aver reso possibile questa esperienza e per aver scelto Livigno come parte di questa importante iniziativa e auguriamo a tutti i partecipanti un’esperienza ricca di ispirazione e opportunità”.

“È mia forte convinzione che la formazione dei futuri professionisti sia alla base della promozione dei prodotti tipici rappresentati dal Distretto agroalimentare di qualità della Valtellina. Competiton come queste sono da stimolo alla creatività degli studenti, sviluppando inoltre competenze trasversali come ad esempio il lavoro di squadra per il raggiungimento di un obiettivo”, ha commentato il Presidente del Distretto Agroalimentare di qualità della Valtellina, Claudio Palladi.

Il programma

Martedì 4 7:00 –

8:00

Buffet Breakfast Hall
8:00 –

14:30

Competition Competition Area
12:00 –

14:00

Buffet Lunch Hall
15:00 –

21:30

Competition (Trip to Bormio for the free Teams) Competition Area
19:00 –

21:00

Buffet Dinner Hall

 

Mercoledì 5 7:00 –

8:00

Buffet Breakfast Hall
8:00 –

14:30

Competition Competition Area
12:00 –

14:00

Buffet Lunch Hall
15:00 –

21.30

Competition (Trip to Bormio for the free Teams) Competition Area
19:00 –

21:00

Buffet Dinner Hall

 

 

 

 

 

Giovedì 6 7:00 –

8:00am

Buffet Breakfast Hall
8:00 –

15:45

Trip to Livigno
16.45 –

17:15

Show Cooking “Chinese Lamian from Lanzhou” by Chef Cheng Si Yuan (Restaurant “Si Yuan”)  

Hall

 

17:15 –

18:00

Show Cooking by the World Pastry Champion Chef Filippo Valsecchi (“Arte e Sapori” Pastry Shop and Laboratory) and by Chef Giorgio Ferrari (Restaurant “Porticciolo”)  

Hall

18:00 –

18:45

Michelin Star Chef Alessandro Negrini at “Luogo di Aimo e Nadia” presents ALPINA High School Project  

Hall

18.45 –

20.15

Awards Ceremony Hall
 

 

20:15

Farewell Dinner

Dott. Marco Missaglia, Specialist in Food Science and Experimental Endocrinology, presents special TV Program edited by APF Valtellina on “Food and Health”

 

 

Restaurant

 

Venerdì 7 6:30 –

8:30

Buffet Breakfast Hall
Morning Departure of the Teams

Cioccolato: nei paesi dove si consuma molto, come in Svizzera, ci sono più vincitori del Premio Nobel

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La produzione di cioccolato (Pixabay License)

Secondo alcuni dati, nei paesi dove si consuma più cioccolato ci sono più vincitori del Premio Nobel. Un esempio di correlazione spuria: due fenomeni che sembrano legati, ma senza un vero rapporto di causa-effetto. Leggiamo di seguito la prima parte dell’articolo di Donata Columbro per il portale d’informazione Sky Tg24.

La correlazione tra il consumo di cioccolato e premi Nobel

Correlazione non è causalità. E se ti dicessi che mangiare cioccolato potrebbe aiutarti a vincere un Premio Nobel? No, non è uno scherzo. Secondo alcuni dati, nei paesi dove si consuma più cioccolato ci sono più vincitori del Nobel. Quindi davvero il cioccolato rende più intelligenti? Sarebbe davvero troppo bello per essere vero, e infatti. Questa è una classica correlazione spuria: due fenomeni che sembrano legati, ma senza un vero rapporto di causa-effetto.

Nel 2012 il cardiologo Franz Messerli pubblicò uno studio provocatorio sul New England Journal of Medicine. Analizzò i dati sul consumo di cioccolato e il numero di Premi Nobel per milione di abitanti, scoprendo una correlazione sorprendente: la Svizzera, con il più alto consumo di cioccolato (12 kg pro capite all’anno), aveva anche il maggior numero di vincitori del Premio Nobel.

Al contrario, paesi come la Cina e il Giappone, con un consumo molto basso, avevano meno premiati. Tutti a fare scorta di cacao? No! L’obiettivo dello studio era proprio spingerci a riflettere su come interpretare i dati. Anche se due fenomeni sembrano essere legati, non significa che uno causi l’altro. Ci sono altre variabili nascoste che potrebbero spiegare la correlazione, come la ricchezza dei paesi.

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Seoul: ecco il Rain Report Cafe, il bar in cui piove ogni 15 minuti

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seoul
Seoul (immagine: Pixabay)

A Seoul, capitale della Corea del Sud, è possibile trovare un locale in cui piove ogni quarto d’ora. Situato nel mezzo di una zona residenziale di Itaewon, Rain Report è quasi completamente rivestito di nero e fiancheggiato da alberi di bambù. Leggiamo di seguito la prima parte dell’articolo pubblicato sul portale d’informazione Commenti Memorabili.

Il Rain Report Cafe a Seoul

SEOUL – Il Rain Report Cafe di Seoul è un bar unico nel suo genere dove piove perennemente ogni 15 minuti e agli avventori vengono offerti ombrelli, stivali di gomma e impermeabili. Se non trovate nulla di più rilassante di una tazza di caffè caldo in una giornata di pioggia, dunque, probabilmente amerete il concetto del Rain Report Cafe.

La pioggia è sicuramente un concetto insolito per progettare un caffè, ma a giudicare dal punteggio molto positivo delle recensioni su Google, Rain Report è sicuramente un posto molto speciale.

Situato nel mezzo di una zona residenziale di Itaewon, Rain Report è quasi completamente rivestito di nero e fiancheggiato da alberi di bambù, il che fa sì che quando inizia l’acquazzone ci si senta davvero fuori dalla trafficata capitale sudcoreana. E questo accade molto spesso.

Il caffè ha finestre panoramiche che offrono una vista chiara sul cortile interno, dove avviene la magia. Ogni quarto d’ora, indipendentemente dalle previsioni del tempo, al Rain Report Cafe diluvia.

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Barcellona: ecco Horoscoffee, il bar dedicato all’astrologia

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Barcellona
Barcellona (immagine: Pixabay)

A Barcellona ha aperto l’Horoscoffee, la caffetteria dedicata all’astrologia. Il locale propone diversi eventi come la lettura delle carte astrologiche o quella dei fondi di caffè turco. Leggiamo di seguito la prima parte dell’articolo di David León Himelfarb per il portale d’informazione Barcelona Secreta.

Horoscoffee: il bar dell’astrologia a Barcellona

BARCELLONA – “Al lavoro è il momento di affrontare le sfide e a livello personale di aprirsi a nuovi legami”. Per il Cancro che scrive questo articolo, queste sono solo alcune delle previsioni e dei consigli offerti questo mese sulla carta che accompagna il caffè che ordiniamo da Horoscoffee, il primo caffè dedicato all’astrologia a Barcellona.

Dall’esterno sembra una qualsiasi caffetteria specializzata. Al di là del nome (meraviglioso Horoscoffee), dell’arredamento minimalista, della macchina da caffè La Marzocco e di quelle tazze di cartone che a Barcellona sono onnipresenti, tipiche dei locali autorizzati a servire solo cibi e bevande da asporto.

Ma non appena si entra, si notano i dettagli. Un cartello chiede il segno dell’oroscopo. Disegni onirici decorano le pareti. Quando si ordina il caffè, Leo, il proprietario, chiede il segno dell’oroscopo e consegna insieme alla bevanda un biglietto con le previsioni che i suoi astrologi di fiducia hanno fatto per ogni segno per quel mese.

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Andrea Illy sui rincari, la tazzina al bar: “Il prezzo attuale non è etico per i produttori” e Cristina Scocchia: “Eventuale produzione anche negli USA per ridurre dazi”

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andrea illy caffè
Andrea Illy (immagine concessa)

MILANO – Andrea Illy, presidente di illycaffè, ha espresso la sua opinione sul rincaro della tazzina al bar in Italia affermando che si tratta di un aumento necessario. Il prezzo del caffè è infatti troppo basso in Italia secondo Illy e la media di 1,20 a tazzina non coprirebbe neanche il costo del lavoro.

La stessa linea di pensiero è riportata dall’amministratore delegato Cristina Scocchia che valuta come ridurre l’impatto di eventuali dazi sulle produzioni europee per il mercato americano.

“Buona parte dei troppi pubblici esercizi presenti in Italia vive in condizioni di redditività insufficiente“, spiega Illy come riportato dal portale d’informazione Green Economy Agency, aggiungendo che “questo prezzo così basso non remunera neanche il capitale investito”.

Ma le considerazioni del presidente non finiscono qui: bisogna pensare anche ai produttori: “Dall’altra parte della Terra ci sono poi 12 milioni e mezzo di microagricoltori sparsi su 40 paesi del sud del mondo, di cui metà vive al di sotto della soglia della povertà“. Questo, fa sì che “il prezzo attuale del caffè non può essere considerato etico” aggiunge Illy sempre su Green Economy Agency.

Perciò, aggiunge Andrea Illy, un rincaro dei prezzi del caffè servirebbe per consentire ai produttori di investire di più e far fronte al cambiamento climatico e alla povertà.

Basti pensare che Minas Gerais, la principale zona di coltivazione di Arabica in Brasile, ha ricevuto solo il 24% della pioggia media storica, avendo effetti devastanti per il raccolto.

E in materie di caffè si ricollega l’amministratore delegato dell’azienda Cristina Scocchia focalizzandosi sui dazi merceologici in America. Scocchia, come riporta Adnknoros, afferma: “Non si sa ancora se il caffè sarà una delle categorie merceologiche su cui i dazi verranno imposti, però è ovvio che noi abbiamo iniziato a pensare e già da diverse settimane, visto che il Presidente Trump aveva già annunciato questa sua intenzione in passato, a valutare la possibilità di produrre anche negli Stati Uniti, ovviamente esclusivamente per il mercato americano e questo per ridurre l’impatto di eventuali dazi su produzioni europee, come appunto la nostra. Ovviamente questa valutazione è in corso, vedremo nelle prossime settimane, nei prossimi mesi, non è una decisione che si prende su due piedi”.

illycaffè scocchia
Cristina Scocchia, amministratore delegato di illycaffè (immagine concessa)

Sempres riguardo i dazi Usa, Scocchia riflette sull’importanza di una negoziazione a livello europeo. C’è di più: “Il problema vero è che in questo momento è difficile per l’Europa ovviamente negoziare con gli Stati Uniti, perché l’Europa si trova in una situazione di fragilità economica e di grande dipendenza dall’export” afferma di nuovo Scocchia sempre su adnkronos.

La crescita in Europa è stagnante considerando che il 55% del prodotto interno lordo dipende dalle esportazioni: questo, secondo Scocchia, rende il Vecchio Continente fragile al contrario degli stessi Stati Uniti il cui PIL è solo del 25% per l’export. Cosa dovrebbe fare l’Europa per rafforzarsi? La risposta è semplice secondo Scocchia: bisognerebbe focalizzarsi sull’autosufficienza energetica, sulla difesa comune e sugli investimenti in tecnologia senza dimenticare un forte piano industriale.

E il Gruppo Mediocredito Centrale sostiene le torrefazioni italiane con un plafond di 50 milioni

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Mediocredito centrale
Il logo del Mediocredito Centrale

MILANO – Le banche del Gruppo Mediocredito Centrale hanno stanziato un plafond di 50 milioni di euro per supportare le imprese del comparto della torrefazione a far fronte alle difficoltà dovute all’incremento del prezzo del caffè e dei costi che ricadono sull’intera filiera.

Il sostegno alle torrefazioni delle banche del Gruppo Mediocredito Centrale

Questa importante misura di sostegno al comparto è stata ufficializzata da MCC facendo seguito all’interpellanza presentata nei giorni dal Presidente della Commissione Agricoltura della Camera dei Deputati, on. Mirco Carloni, per evidenziare lo stato di difficoltà nel quale versano da alcuni mesi le Torrefazioni italiane a causa del progressivo aumento esponenziale dei prezzi della materia prima, dovuto ad una pluralità di cause.

Molto positivo il commento di Davide Licchelli, presidente di Altoga, Associazione nazionale torrefattori, importatori di caffè e grossisti alimentari aderente al Sistema Confcommercio: “Esprimo viva soddisfazione per questa prima misura a beneficio delle imprese e mi auguro che grazie a questo intervento, oltre che ad una auspicata attenuazione dei fenomeni all’origine dell’incontrollato aumento dei costi di approvvigionamento, le torrefazioni italiane possano salvaguardare la loro operatività, i livelli occupazionali ed il miglior servizio al mercato”.

Altoga attende adesso di conoscere le modalità operative che il Gruppo MCC divulgherà per l’ottenimento di questo finanziamento e ricorda, come scrive MCC nel suo comunicato, l’importanza della filiera agroalimentare italiana e in particolare del comparto della torrefazione del caffè.

Accademia del caffè espresso è stata protagonista all’AFCA, African Fine Coffees & Exhibition Center, Tanzania

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Accademia del caffè espresso a Dar Es Salaam (immagine concessa)

DAR ES SALAAM – Accademia del caffè espresso, il centro culturale de La Marzocco dedicato al caffè e all’innovazione, ha partecipato alla 21ª edizione di AFCA (African Fine Coffees & Exhibition Center) a Dar Es Salaam, in Tanzania, dal 28 al 29 febbraio. Oltre che come sponsor della competizione nazionale baristi che gareggiano su attrezzature La Marzocco, la storica azienda fiorentina ha messo a disposizione il suo team impegnato in dimostrazioni di prodotto e conferenze di settore.

C’erano Mike Kahn, Export Area Manager de La Marzocco che ha tenuto dei corsi tecnici, mentre Massimo Battaglia,  Coffee Research Leader di Accademia del caffè espresso ha presentato il progetto ConSenso e gli studi avviati sulla fermentazione del caffè centroamericano.

Accademia del caffè espresso partecipa alla AFCA

Come novità e parte integrante della fiera di quest’anno, Accademia del caffè espresso, in qualità di partner tecnico, ha coinvolto la piantagione di caffè tanzaniana Songwa Estates, co-gestita da tempo e piattaforma socio-educativa sostenuta da La Marzocco, per offrire un’esperienza di Coffee Safari all’interno della piantagione stessa, a Mbeya e che si è tenuta dal 23 al 25 febbraio.

Accademia del caffè espresso con Songwa Estates (immagine concessa)

Si è svolta anche la visita alla vicina scuola primaria Muvwa, che l’azienda fiorentina ha aiutato a completare con nuove infrastrutture.

Questo viaggio di tre giorni ha coinvolto una dozzina di partecipanti all’evento AFCA, alla scoperta delle comunità e delle attività di Songwa Estates nel settore del caffè e delle operazioni innovative sull’adiacente Utengule Farm, che ospita il progetto ConSenso: una piantagione connessa grazie al progetto realizzato con il supporto di PNAT e Cisco che, attraverso l’applicazione di sensori direttamente sulla pianta e l’analisi dei dati remoti ricevuti da questa, mira a tutelare la salute delle piante di caffè, ad ottimizzare le pratiche agricole e, in ultima analisi, supportare l’industria nell’affrontare l’impatto del riscaldamento globale.

Ultimo ma non meno importante, questo viaggio ha offerto l’opportunità alle persone di saperne di più sul programma di responsabilità sociale Hands for Songwa e sull’organizzazione locale recentemente costituita, la Fondazione Hands for Songwa.

Gli arabica a 4 dollari potrebbero diventare la nuova normalità

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mercati del caffè
Chicchi di caffè tostato (credits: Alexa from Pixabay)

MILANO – Gli arabica a 4 dollari alla libbra sono destinati a diventare la nuova normalità? È vero che, rispetto ai massimi storici di metà febbraio, i futures di New York hanno compiuto una virata al ribasso, che li ha riportati nettamente al di sotto della soglia fatidica dei 400 centesimi. Ma il mercato rimane volatile e fortemente vulnerabile a ulteriori spinte rialziste, soprattutto qualora nuovi fatti imprevisti dovessero verificarsi sul fronte dei fondamentali.

Intanto c’è chi non esclude che il contratto “C” possa volare ancora più in alto, addirittura oltre i 5 dollari.

Sulle implicazioni dell’attuale rally degli arabica si sofferma il ceo di Coffee Quality Institute Michael Sheridan, in un recente editoriale pubblicato sul sito di questa importante organizzazione nonprofit statunitense, che ha sede nella località californiana di Aliso Viejo

“Nell’arco del mio percorso professionale ho avuto il privilegio di lavorare tanto sul fronte delle vendite che su quello degli acquisti,” scrive Sheridan.

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