giovedì 18 Settembre 2025
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Gli arabica a 4 dollari potrebbero diventare la nuova normalità

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mercati del caffè
Chicchi di caffè tostato (credits: Alexa from Pixabay)

MILANO – Gli arabica a 4 dollari alla libbra sono destinati a diventare la nuova normalità? È vero che, rispetto ai massimi storici di metà febbraio, i futures di New York hanno compiuto una virata al ribasso, che li ha riportati nettamente al di sotto della soglia fatidica dei 400 centesimi. Ma il mercato rimane volatile e fortemente vulnerabile a ulteriori spinte rialziste, soprattutto qualora nuovi fatti imprevisti dovessero verificarsi sul fronte dei fondamentali.

Intanto c’è chi non esclude che il contratto “C” possa volare ancora più in alto, addirittura oltre i 5 dollari.

Sulle implicazioni dell’attuale rally degli arabica si sofferma il ceo di Coffee Quality Institute Michael Sheridan, in un recente editoriale pubblicato sul sito di questa importante organizzazione nonprofit statunitense, che ha sede nella località californiana di Aliso Viejo

“Nell’arco del mio percorso professionale ho avuto il privilegio di lavorare tanto sul fronte delle vendite che su quello degli acquisti,” scrive Sheridan.

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Associazione Caffè Trieste: “I rincari della tazzina iniziano da lontano”

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assocaffè associazione caffè trieste
Il logo Associazione caffè Trieste

L’Associazione Caffè Trieste spiega i motivi per cui il prezzo della tazzina al bar sta aumentando sempre di più. I rincari, secondo l’Associazione, sono necessari per mantenere la qualità del rito dell’espresso in Italia. Leggiamo di seguito il comunicato stampa dell’organizzazione.

Il motivo dei rincari della tazzina in Italia secondo l’Associazione Caffè Trieste

TRIESTE – “Negli ultimi tempi si parla molto del rincaro del costo della tazzina al bar, sostenendo anche che tutti i locali debbano tenere lo stesso prezzo al pubblico, senza alcuna distinzione di qualità tra caffè – e servizio – molto diversi tra loro.
Il caffè, come sappiamo, è una commodity, ovvero una merce valutata in Borsa – a New York e a Londra – e tra le più scambiate. Qui viene decretato il costo della materia prima, o caffè crudo, che negli ultimi due anni ha continuato a salire.

Nel solo 2024 il prezzo medio del caffè è cresciuto del 70%. Nei primi 40 giorni del 2025 ha superato ogni livello precedente, aumentando per più del 30%, e superando l’asticella dei 440US$c/libbra, ovvero più del doppio dei 186.75US$c/libbra del gennaio 2024.

I motivi sono da ricercare, nei Paesi d’origine, nelle perduranti condizioni climatiche sfavorevoli alle colture come il caffè; in Europa, alle incipienti stringenti normative anti-deforestazione; ma anche alla speculazione finanziaria che queste situazioni di incertezza permettono, specie con buffer stocks ai minimi storici.

A questo si aggiungono – ed è un elenco non esaustivo – i paralleli rincari dei trasporti marittimi, l’allungamento dei tempi degli stessi che espongono gli importatori a ulteriori costi finanziari, il rafforzamento del dollaro nei confronti dell’euro, l’aumento dei costi dell’energia, dei carburanti e dei materiali d’imballo; eventi che hanno posto in seria difficoltà il settore del caffè in senso lato.

Questa perdurante crisi mette in pericolo l’esistenza stessa dello storico settore del caffè in Italia, che rappresenta decine di migliaia di posti di lavoro, tra diretti e indiretti, come pure un fiore all’occhiello del Made in Italy nel mondo.

Non sono solo i margini dei torrefattori a essersi ridotti in modo drammatico, ma anche quelli di altri settori della filiera. Gli importatori di caffè crudo, gli spedizionieri e chi si occupa di logistica, come pure i produttori di attrezzature e macchinari, si sono trovati a dover fronteggiare una situazione dove gran parte della liquidità viene indirizzata all’acquisto della materia prima, ormai carissima, e non permette di investire nello sviluppo delle aziende, mettendole così potenzialmente a rischio.

Se i motivi scatenanti sono la diminuzione della produzione agricola nei Paesi d’origine, che chiedono più valore a fronte di minori quantità (con buona – e giusta – soddisfazione dei milioni di produttori), e l’aumento di consumo anche in Paesi che storicamente consumavano tè e altre bevande, è difficile prevedere un ritorno a livelli accettabili per l’industria di trasformazione.

Questi aumenti, che finora sono stati assorbiti dalla filiera, ora si presentano al consumatore finale. Ma la volontà dell’industria italiana è senza dubbio quella di mantenere alta la qualità media dei caffè bevuti, continuando a dare al consumatore un prodotto di qualità e valorizzato in modo equo. Il caffè dunque rimarrà sempre buono, benché il prezzo ne risulti forse un po’ più amaro”.

La scheda sintetica dell’Associazione Caffè Trieste

L’Associazione Caffè Trieste è un sodalizio che dal 1891 riunisce le aziende della lunga filiera del caffè operanti a Trieste, ma non solo: dalla logistica alla trasformazione (torrefazioni e decaffeinizzazione), dai crudisti agli spedizionieri, dalle scuole di formazione ai caffè storici, dai produttori di packaging a quelli di macchine e attrezzature, dalla comunicazione ai servizi.

Appia Life di Nuova Simonelli entra nella piattaforma sostenibile Ongreening

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appia life nuova simonelli
Appia Life (immagine concessa)

BELFORTE DEL CHIENTI (Macerata) – La piattaforma Ongreening, che fornisce informazioni dettagliate sulla conformità dei prodotti ai principali standard ambientali nel campo dell’edilizia, ha aggiunto la famiglia Appia Life e tutti i prodotti Nuova Simonelli nel suo portale.

Tutti i prodotti della gamma Appia Life sono conformi ai vari sistemi di certificazione che misurano tutte le performance del sistema edificio nel complesso (dal materiale di costruzione al mobilio) tramite l’analisi di parametri standardizzati e che permettono, quindi, di raggiungere la Green Building Certification.

Che cos’è Ongreening

Ongreening è una piattaforma digitale dedicata alla promozione della sostenibilità nel settore delle costruzioni e dell’architettura. Fondata per facilitare l’adozione di pratiche e materiali sostenibili, Ongreening si concentra sulla condivisione di conoscenze, risorse e innovazioni legate a costruzioni verdi e design ecocompatibile.

Ongreening offre un’ampia raccolta di materiali e prodotti certificati per la sostenibilità, fornendo informazioni dettagliate sulle loro prestazioni ambientali e certificazioni, come LEED, BREEAM o WELL.

Approfondimenti su standard di sostenibilità: La piattaforma aiuta i professionisti a comprendere come specifici materiali o tecnologie possono contribuire a raggiungere obiettivi di sostenibilità e conformità con standard internazionali.

Community di professionisti: Ongreening riunisce architetti, ingegneri, costruttori e altri esperti del settore interessati a soluzioni ecologiche, favorendo il networking e la collaborazione.

Risorse educative: Include articoli, webinar e guide per aumentare la consapevolezza sull’importanza di costruire in modo sostenibile e per supportare i professionisti nell’implementazione delle migliori pratiche.

Progetti di riferimento: Presenta casi studio di edifici sostenibili realizzati in tutto il mondo, mostrando l’applicazione pratica di prodotti e soluzioni disponibili.

Ongreening è quindi uno strumento utile per chi opera nel settore delle costruzioni e desidera integrare la sostenibilità nei propri progetti.

Come Appia Life migliora la sostenibilità economica e ambientale del locale

Appia Life è stata concepita e progettata per la preparazione di bevande a base di caffè e latte di alta qualità in modo semplice e veloce e per migliorare la produttività risparmiando energia.

Riduzione dell’impatto ambientale del 20% rispetto al modello precedente: lo studio dell’analisi LCA su Appia Life (Life Cycle Assessment è una metodologia strutturata e standardizzata sull’analisi del ciclo vitale di un prodotto che quantifica eventuali impatti sull’ambiente e sulla salute dell’uomo associati all’uso) ha dimostrato come la macchina per caffè espresso garantisce una riduzione dell’impatto ambientale (in termini di Kg di CO2) del 20% rispetto al modello precedente.

Appia Life ha ottenuto questi importanti risultati grazie al nuovo sistema termico, ai nuovi materiali utilizzati e all’ottimizzazione generale delle componenti meccaniche.

Riduzione del risparmio energetico del 13% rispetto al modello precedente: Appia Life è stata progettata per garantire alle catene di coffee shop di preparare tante ottime bevande e allo stesso tempo di risparmiare energia. La caldaia è coibentata ed è in grado di ridurre il consumo di energia del 13% rispetto ad Appia II.

Riduzione degli sprechi di latte grazie a Easycream: la tecnologia di montaggio automatico Easycream permette di preparare una crema latte sempre consistente e alla corretta temperatura in modo automatico e veloce. Basta solo premere un tasto. Questa soluzione permette di velocizzare il workflow, garantire sempre la consistenza in tazza e soprattutto evitare gli sprechi.

Benessere dell’operatore: Appia Life è una macchina ergonomica e facile da usare in grado di favorire il benessere fisico e mentale dell’operatore. Appia Life è la macchina che non stanca ed è così intuitiva che anche un neofita può preparare un ottimo espresso in modo semplice e veloce.

Scopri Appia Life sul Portale Ongreening cliccando qui

Iginio Massari sulla polemica delle chiacchere a 100 euro al kg: “Certa gente, sconosciuta, usa il mio nome per visibilità”

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iginio massari pasticceria di lusso
Iginio Massari pronto al Natale

Il maestro Iginio Massari risponde alle recenti polemiche riguardo al prezzo delle chiacchere a 100 euro al chilo (ne abbiamo parlato qui). Debora Massari, figlia del maestro, afferma che il valore non dipende dal peso considerando che un chilo non rappresenta un consumo familiare standard. Leggiamo di seguito un estratto dell’intervista di Chiara Amati per il quotidiano Il Corriere della Sera.

Maestro, da quel che dichiara deduciamo che le sue chiacchiere siano costose.

“Le persone che lo sostengono sono male informate. Vero, detta così può fare impressione: 100 euro al chilo sono tanti, specie per un dolce che viene ritenuto tradizionale. Ma…”.

Cosa?

Rafforza Nicola Massari: “Ma tradizione non significa banalità né scarsa qualità. Il nostro obiettivo è quello di valorizzare un alimento storico, facendolo nel miglior modo possibile. Alla fine, una porzione di chiacchiere costa come un cappuccino e una brioche: un prezzo più che equo per un prodotto artigianale di alto livello”.

Facciamo due conti.

Risponde Iginio Massari: “Ogni nostra chiacchiera pesa tra i 10 e i 15 grammi. Questo significa che una porzione normale di 3 chiacchiere arriva a 40 grammi circa e costa 4 euro, mentre una porzione abbondante di 5 chiacchiere costa 6 euro”.

Polemiche gratuite, quindi?

Risponde Debora Massari: “Esatto. Socialmente e logicamente. Socialmente perché sono fini a loro stesse: se non portano a un confronto costruttivo, ma a una controversia, non si va da nessuna parte. Logicamente perché il valore non dipende dal peso”.

Si spieghi

Risponde Debora Massari: “Il volume di un chilo di chiacchiere è considerevole e decisamente fuorviante se rapportato a un consumo familiare standard”.

Per leggere l’intervista completa basta qui.

Ristorazione, Fipe: fatturato in volume a dicembre delle imprese pari a 148,5, +1,1% dallo scorso anno

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fipe ristorazione
(dati: Centro Studi Fipe)

ROMA – Nel mese di dicembre 2024, l’indice del fatturato in volume delle imprese della ristorazione è stato pari a 148,5 con un incremento dell’1,1% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente. Leggiamo di seguito la nota pubblicata dall’Ufficio Studi della Federazione Fipe.

Il fatturato della ristorazione

Nella media del 2024 l’incremento è stato dello 0,7% sul 2023 come sintesi di una prima parte dell’anno che ha visto una maggiore vivacità nella crescita.

La seconda parte è stata caratterizzata da periodi con il segno meno frutto di una stagione estiva non particolarmente brillante.

Tuttavia per la ristorazione il 2024 si chiude positivamente a fronte di un generale rallentamento dell’economia che vede la crisi perdurante della manifattura, criticità nelle costruzioni e una modesta crescita dell’intero comparto dei servizi dove l’incremento è stato di appena tre decimi di punti percentuali.

Napoli, dehors: 2 gestori su 3 non pagano la tassa di occupazione, buco da 5 mln

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Il settore del bar e della ristorazione (immagine: pixabay)

A Napoli nel 2024 solo il 28% di bar e ristoranti ha pagato la tassa di occupazione del suolo per i dehors: su 7 milioni accertati, ne sono stati incassati solo 2 lasciando un buco non indifferente da 5 milioni di euro. Ciò significa che due gestori su tre non pagano, pur occupando marciapiedi e strade cittadine. Leggiamo di seguito la prima parte dell’articolo di Pierluigi Frattasi per Fanpage.

Dehors a Napoli: buco da 5 milioni di euro

NAPOLI – Buco da 5 milioni di euro sulle riscossioni del canone di occupazione suolo per i tavolini di bar e ristoranti a Napoli. In pratica due gestori su tre non pagano, pur occupando marciapiedi e strade cittadine. I dati del 2024 parlano chiaro: su un importo accertato di oltre 7 milioni di euro circa che sarebbero dovuti arrivare dall’incasso del canone unico per le attività commerciali di somministrazione, il riscosso si è fermato a circa 2 milioni. Appena il 28,34%.

Peggio del 2023, l’ultimo anno della normativa anti-Covid che aveva liberalizzato le occupazioni, quando su un accertato di 6,9 milioni, il riscosso era stato di 2,3 milioni, pari a circa il 34,01%. Ben il 6% in più.

A pubblicare la fotografia dei numeri è il consigliere comunale Gennaro Esposito (Azione), presidente, tra l’altro, del Comitato per la Vivibilità Cittadina, che ha fatto una richiesta di accesso agli atti.

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Bergamo e provincia: persi 66 servizi di bar dal fine 2023 a 2024

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Il settore del bar e della ristorazione (immagine: pixabay)

I dati elaborati da Confcommercio Bergamo confermano la crisi del settore. Rimangono stabili invece i ristoranti: a fine 2024 erano 7161 le imprese contro le 7105 del 2023: si contano quindi 56 imprese in più. Leggiamo di seguito la prima parte dell’articolo pubblicato sul quotidiano Prima Bergamo.

La crisi dei bar a Bergamo

MILANO – L’intramontabile, e tutto italiano, modello del bar sotto casa è in crisi. Questo succede non solo nei piccoli paesi, dove il rischio è la desertificazione dopo la chiusura anche dei negozi, ma anche nei centri più grandi e in città. Il discorso vale anche per la Bergamo e provincia, dove da fine 2023 a fine 2024 si sono persi 66 servizi di bar (-2,1 per cento su un totale di 3004).

L’intramontabile, e tutto italiano, modello del bar sotto casa è in crisi. Questo succede non solo nei piccoli paesi, dove il rischio è la desertificazione dopo la chiusura anche dei negozi, ma anche nei centri più grandi e in città. Il discorso vale anche per la Bergamo e provincia, dove da fine 2023 a fine 2024 si sono persi 66 servizi di bar (-2,1 per cento su un totale di 3004).

I dati sono quelli raccolti dall’ultimo Osservatorio Cruscotto Dataviz (al IV trimestre 2024) su elaborazione dati Infocamere Fipe-Confcommercio Bergamo.

Crescita sì, ma non troppo

In generale, il settore dei servizi di ristorazione presenti in Bergamasca può dirsi in leggera espansione. A fine 2024 erano 7.161 le imprese contro le 7.105 del 2023: si contano quindi 56 imprese in più. A essere cresciuti, seppur pochissimo, sono i ristoranti con 38 insegne (+un per cento su un totale di 3707), mentre in forte ascesa sono i servizi di preparazione e fornitura pasti (mense, catering e banqueting, dark kitchen), che crescono di 27 unità (+7,4 per cento).

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illycaffè insieme alla Lega italiana per la lotta contro i tumori con il progetto Visite donate

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illycaffè
Cristina Scocchia, amministratore delegato di illycaffè (immagine concessa)

TRIESTE – illycaffè rinnova per il secondo anno consecutivo la collaborazione con Lilt – Lega italiana per la lotta contro i tumori, ampliando il progetto Visite donate, il servizio di controllo gratuito per la diagnosi precoce di tumori rivolto a persone in difficoltà economica e sociale.

Dopo il successo dell’iniziativa avviata nel 2024, che ha garantito 1.000 prestazioni diagnostiche e specialistiche in cinque città italiane (Bari, Milano, Napoli, Palermo, Roma), illycaffè aumenta quest’anno a 1.580 il numero di visite gratuite e allarga la copertura territoriale anche alla città di Trieste, sede dell’azienda.

Chi acquista un carnet di 10 caffè nei bar partner illycaffè, riceve l’undicesimo caffè in omaggio dal barista. A questo, illy ha aggiunto un ulteriore elemento: un dodicesimo caffè simbolico che va a chi ne ha bisogno. Per ogni carnet venduto, illy dona un euro alla Lilt. Questa somma viene poi utilizzata per finanziare le visite oncologiche gratuite.

illycaffè insieme alla Lega italiana per la lotta contro i tumori

La Lilt distribuisce questi fondi alle sue sedi locali, aumentando così la disponibilità di visite in tutto il territorio. Chiunque si trovi in una situazione di fragilità economica può fare richiesta e accedere a una visita gratuita.

Cristina Scocchia, amministratore delegato di illycaffè: “Ho sempre creduto che le aziende siano corpi sociali con un impatto diretto sul benessere delle persone, ed è per questo che ci siamo uniti a Lilt  in un progetto in cui crediamo profondamente. Avviata inizialmente in punta di piedi nel 2024, l’iniziativa ha registrato un successo tale da spingerci a rinnovarla e ad ampliarla anche quest’anno, nonostante il periodo difficile per il settore del caffè. Se altre aziende si unissero e ci seguissero su questa strada, potremmo aumentare il numero di visite e garantire ad ancora più persone in difficoltà l’accesso a controlli fondamentali per la salute. Insieme, possiamo fare davvero la differenza”.

Luisa Bruzzolo, direttrice generale di Lilt Milano: “La prevenzione è uno dei regali più preziosi per le persone fragili, spesso costrette a mettere in secondo piano la propria salute. Ma la salute è un bene primario soprattutto per loro, perché garantisce autonomia e abilità lavorativa a cui non possono rinunciare. Grazie alle “Visite Donate” di Illy già 1.000 persone hanno beneficiato di visite ed esami di senologia, dermatologia, urologia, otorinolaringoiatria e ginecologia. Una di loro ha scoperto di avere una neoplasia al seno in fase avanzata e l’abbiamo aiutata a curarsi. Ogni giorno leggiamo commozione negli occhi dei pazienti, grati che qualcuno si prenda cura del loro benessere”.

Chi può accedere alle visite gratuite

Possono accedere alle visite gratuite pazienti con lettera di indigenza segnalate da associazioni come Caritas e Opera San Francesco, persone con codice di povertà, soggetti presentati dagli assistenti sociali della Lilt o degli enti pubblici locali (Comuni, Ospedali), stranieri in difficoltà che necessitano di una visita oncologica, detenuti nelle carceri del territorio.

La Lilt ha un team di assistenti sociali in contatto costante con le istituzioni, i luoghi di cura e con una corposa  rete di associazioni sul territorio, le quali segnalano chi ha bisogno. Questo sistema garantisce che le visite gratuite vengano usufruite da chi ha realmente bisogno, non può permettersi di aspettare o di sostenere il costo di un controllo.

La scheda sintetica di illycaffè

illycaffè è un’azienda familiare italiana fondata a Trieste nel 1933, che da sempre si prefigge la missione di offrire il miglior caffè al mondo. Produce un unico blend 100% Arabica composto da 9 ingredienti diversi. L’azienda seleziona solo l’1% dei migliori chicchi di Arabica al mondo.

Ogni giorno vengono gustate 8 milioni di tazzine di caffè illy nei bar, ristoranti, alberghi, caffè monomarca, case e uffici di oltre 140 paesi, in cui l’azienda è presente attraverso filiali e distributori.

Fin dalla nascita illycaffè ha orientato le proprie strategie verso un modello di business sostenibile, impegno che ha rafforzato nel 2019 adottando lo status di Società Benefit e nel 2021 diventando la prima azienda italiana del caffè ad ottenere la certificazione internazionale B Corp. Dal 2013 illycaffè è inoltre una delle World Most Ethical Companies.

Tutto ciò che è ‘made in illy’ viene arricchito di bellezza e arte, a cominciare dal logo, disegnato da James Rosenquist, le illy Art Collection, le tazzine decorate da più di 125 artisti internazionali o le macchine da caffè disegnate da designer di fama internazionale. Con l’obiettivo di diffonderne la cultura della qualità ai coltivatori, baristi e amanti del caffè, l’azienda ha sviluppato la sua Università del Caffè che ad oggi svolge corsi in 25 paesi del mondo.

Nel 2021 Rhône Capital è entrato nel capitale di illycaffè con una quota di minoranza per accompagnare l’azienda nella crescita internazionale. Nel 2022 illycaffè ha impiegato 1230 persone e ha generato un fatturato consolidato pari a €567,7 milioni. La rete monomarca illy conta 190 punti vendita in 34 Paesi.

La scheda sintetica di Lilt

Lilt, Lega italiana per la lotta contro i tumori, è un ente pubblico vigilato dal Ministero della Salute. Opera senza fini di lucro su base associativa ed è articolato in 106 associazioni provinciali. La sua missione è diffondere la cultura della prevenzione (primaria, secondaria e terziaria) come metodo di vita.

Torino: Fabio Verona presenta la masterclass e le prove dedicate alla Master coffee grinder championship

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master coffee torino verona
La masterclass di Fabio Verona (immagine concessa)

TORINO – A Torino in Via Massena 20 si è svolta una masterclass imperdibile dedicata al mondo del caffè, condotta dall’esperto Fabio Verona. L’evento ha rappresentato un’opportunità unica di confronto e approfondimento, esplorando vari aspetti del caffè, dalla sua conoscenza approfondita alla sua continua evoluzione nel tempo.

Durante la masterclass, Fabio Verona ha catturato l’attenzione dei partecipanti, analizzando le novità del settore e presentando le tecniche innovative che stanno rivoluzionando il panorama del caffè.

Un momento clou della sessione è stato l’approfondimento delle prove speciali della quarta edizione del Master coffee grinder championship, il primo campionato mondiale dedicato esclusivamente alla macinatura del caffè.

Questo evento pionieristico ha già attirato l’interesse di numerosi baristi, anche provenienti da altre regioni, con l’obiettivo di migliorare la qualità e la tecnica nella preparazione del caffè.

Il successo dell’evento è stato arricchito dalla partecipazione delle principali autorità del settore, tra cui la presidente di Ascom, dottoressa Maria Luisa Coppa, e il direttore di Epat, avvocato Claudio Ferraro, i quali hanno sottolineato l’importanza di rinnovamento e formazione continua, specialmente in un periodo di crisi per il settore.

Entrambi hanno evidenziato come sia essenziale una nuova visione, orientata verso i giovani e una cultura del caffè che superi gli schemi formativi obsoleti, rispondendo alle esigenze attuali del mercato.

L’evento si è confermato come un’importante occasione di dialogo tra tradizione e innovazione, ribadendo il ruolo di Torino come centro nevralgico per la cultura del caffè. I dettagli delle prove speciali del campionato e le novità del settore sono consultabili sul sito ufficiale cliccando qui.

In un’epoca in cui il caffè è molto più di una bevanda, ma un simbolo di cultura e innovazione, eventi come questo dimostrano come la passione e la competenza possano rinnovare un settore che guarda al futuro, puntando su formazione, divulgazione e aggiornamento continuo.

Ma che cosa è il Master coffee grinder championship?

Nasce nel 2022 il Master coffee grinder championship, il primo campionato nazionale dedicato interamente ad un processo chiave per la preparazione di un buon espresso: la macinatura.

Rispetto ad altre gare nazionali ed internazionali del mondo del caffè, il MCGC mette al centro unicamente le abilità del barista.

Per il 2025 sono già state definite le prime tappe: 16 Marzo presso Lingotto Fiere di Torino, in Giugno/luglio nella bella Sicilia.

Dai 6 agli 8 baristi per ogni gara, che devono riuscire a ritrovare, nel modo più accurato possibile, il profilo organolettico descritto dal torrefattore dello specialty proposto, di volta in volta differente in base allo sponsor.

Le novità del 2025

La gara sarà suddivisa in tre prove distinte, che porteranno i concorrenti in gara a ottenere vantaggi per la prova finale o a poter infliggere penality ai concorrenti più temuti.

Ci saranno delle prove di abilità tecnica (sostituzione macine, doccette, guarnizioni, cartuccia filtrante, regolazione by pass su Brita, ecc.), di risoluzione di problemi e di set-up delle attrezzature, di corretta pulizia e di estrazioni analogiche!
L’ultima sarà ovviamente la ormai classica e impegnativa prova di estrazione, che potrà essere però influenzata sul tempo a disposizione in base ai risultati delle prove precedenti.

Dotazione: 1kg di caffè, 1 macinacaffè gravimetrico, 1 macchina da 1 gruppo multiboiler, tutti gli accessori necessari per la preparazione.

Dalle 10.30 alle 12.30 masterclass fondamentale dedicata ai concorrenti ed agli appassionati sullo svolgimento della gara, con suggerimenti e spiegazioni necessarie per il superamento delle prove.

Alle 14.30 inizio competizione

Svolgimento: durante la fase di taratura, il torrefattore preparerà l’espresso, e la giuria, con lui, ne definirà esattamente il profilo aromatico. Questo verrà utilizzato come descrittore al barista, senza ulteriori informazioni: l’unica variabile sulla quale il barista dovrà concentrarsi sarà la macinatura (determinata dalla BR che vorrà utilizzare) per ritrovare il profilo.

Il regolamento completo verrà inviato ai concorrenti a seguito dell’iscrizione alla tappa prescelta. Possibilità di formazione specifica presso la Antonelli Academy.

Caffè Milani a Ristorexpo, il salone dedicato all’horeca presso LarioFiere a Erba, 02-05/03

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caffè milani
Il logo di Caffè Milani

LIPOMO (Como) – Caffè Milani si prepara a partecipare a Ristorexpo, un evento che si è consolidato nel tempo come un vero e proprio punto di riferimento sul territorio, e raccontare come l’azienda sia riuscita a crescere e adattarsi alle trasformazioni di un mercato in continua evoluzione, senza mai dimenticare le proprie radici.

Nuova visione sul caffè

Nel contesto di un mondo sempre più turistico e cosmopolita, il caffè oggi va ben oltre il tradizionale espresso. Per rispondere a questa nuova domanda, Caffè Milani ha ideato una linea di prodotti studiata specificamente per le tecniche di estrazione alternative, come il V60, la French press e il siphon. La selezione di monorigini pregiate – tra cui Etiopia e Guatemala – e di miscele dedicate, come l’Action Bio, permette di esaltare le note sensoriali e le peculiarità organolettiche ideali per un’estrazione filtro. I nostri caffè, tostati e macinati con cura, garantiscono un’esperienza in tazza che sorprende ad ogni sorso.

Stand progettato su misura

Durante Ristorexpo, lo stand di Caffè Milani sarà organizzato in quattro aree tematiche, pensate per soddisfare le diverse esigenze di operatori e appassionati:

  • Zona bar/caffetteria: dove l’espresso rimane il protagonista.
  • Area estrazione filtro: dedicata a chi predilige metodi alternativi.
  • Spazio per il cliente finale: con soluzioni ideali per enoteche e boutique del gusto.
  • Area ristorazione: dove il progetto “Espresso System Milani”, che prevede un ampio assortimento di caffè in capsula, rappresenta il fiore all’occhiello dell’edizione.

Questa suddivisione permette di interagire in modo diretto e mirato con baristi, ristoratori, albergatori e tutti gli amanti del caffè.

Formazione e sostenibilità al centro

In un periodo caratterizzato da sfide quali l’incremento dei costi delle materie prime e la carenza di personale qualificato, Caffè Milani ribadisce il proprio impegno verso la formazione. L’azienda continua a investire in corsi di aggiornamento e a collaborare con scuole e istituti professionali, trasmettendo la propria esperienza e passione alle nuove generazioni.

Questa attenzione alla formazione è parte integrante dell’approccio alla sostenibilità, intesa non solo in termini ambientali, ma anche come valorizzazione di ogni operatore lungo la filiera del caffè.

Sguardo al futuro

Caffè Milani intende ampliare ulteriormente la propria offerta, introducendo prodotti sempre più attenti alla sostenibilità ambientale. Pur conservando le ricette storiche che hanno segnato l’identità aziendale, l’innovazione resta un motore fondamentale per sorprendere e deliziare i clienti, offrendo nuove esperienze di gusto che celebrano la tradizione.

Appuntamento

Caffè Milani, sinonimo di innovazione che rispetta la tradizione, vi aspetta a Ristorexpo, dal 2 al 5 marzo, presso LarioFiere a Erba (Como) per condividere la passione per il caffè e scoprire le ultime novità.