giovedì 11 Aprile 2024
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La stevia sorpassa l’aspartame: il consumo in Europa aumenta dal 2010

Le cifre confermano un trend previsto già nel 2010 quando la stevia è stata dichiarata utilizzabile anche nel mercato europeo

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MILANO – Nel 2017 è avvenuto il cambio di rotta: i prodotti edulcorati con la stevia, sono stati più apprezzati di quelli che contenevano l’aspartame.

I dati arrivano da un rapporto redatto dall’agenzia di ricerca di mercato Mintel che ha tracciato l’andamento del dolcificante naturale nell’ultimo anno.

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Stevia: parlano i numeri

Le cifre confermano un trend previsto già nel 2010 quando la stevia è stata dichiarata dalle autorità sanitarie dell’Unione europea utilizzabile anche nel mercato del vecchio continente.

Consumi in crescita

I dati del rapporto evidenziano i numeri relativi al lancio mondiale di nuovi prodotti alimentari. In totale, quelli dolcificati con stevia sono cresciuti del 13% lo scorso anno rispetto al 2016.

Del totale di tutti i prodotti dolci lanciati nel 2017, il 28% erano a base di stevia. Un numero per la prima volta superiore ai prodotti a base di aspartame fermo al 25%.

Le regioni che hanno visto un maggiore incremento

Sono state l’Asia Pacifica (Cina, Indonesia e Australia) e l’Europa. In Asia Pacifica ben 40% dei nuovi prodotti erano a base di stevia, in Europa circa il 22%.

L’aumento è dovuto soprattutto ai giganti dell’alimentazione, che stanno sempre più optando per la stevia come base dolcificante. A condurre il mercato soprattutto il settore delle bevande e dei soft-drink alle prese con una drastica riduzione delle vendite per via dello zucchero che contengono.

E’ un addio ai dolcificanti artificiali?

Quella della stevia è una storia travagliata. Da secoli è utilizzata dalle popolazioni del Sud America come dolcificante naturale e come rimedio nella medicina locale.

Ciò nonostante, è stata a lungo vietata negli Stati Uniti e nei paesi dell’Unione europea, perché alcuni componenti della pianta erano considerati tossici.

Negli Usa, la stevia e i suoi principi attivi sono consentiti dal 2008, in Europa dal 2010. Da allora tuttavia, sempre più fette di mercato stanno scegliendo di abbandonare i dolcificanti artificiali in favore della stevia.

Il mercato dei questa pianta come ingrediente, secondo Mintel, è destinato a valori di crescita in doppia cifra nei prossimi tre anni. Con stime che variano dal 20% al 40% all’anno.

L’International Stevia Council

Secondo l’organizzazione, se le previsioni si avverassero, si parlerà di un giro d’affari di oltre un miliardo di euro.

Che cos’è la stevia?

E’ una pianta nativa delle regioni montagnose sudamericane nota da secoli per le sue proprietà dolcificanti. L’estratto utilizzato per la dolcificazione è derivato dalla foglia della pianta dove sono contenuti i principi attivi noti come stevioside e rebaudioside A.

Le foglie essiccate hanno una capacità dolcificante dalle 40 fino alle 320 volte più alta del comune saccarosio.

Non solo, il suo vantaggio è che i suoi principi attivi hanno un valore nutrizionale praticamente nullo; consentendo così la dolcificazione senza l’aggiunta di ulteriori calorie al cibo.

Inoltre, può essere consumata anche da chi soffre di diabete. I principi attivi della pianta infatti non influiscono sui livelli di insulina. Non stupisce quindi come sempre più l’industria alimentare stia rivolgendo l’attenzione verso questa pianta.

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