mercoledì 17 Aprile 2024
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Spesa ridotta per i consumatori: un bar decide di offrire il caffè ai clienti

La minor propensione ai consumi voluttuari degli italiani si sta facendo sentire in modo particolare nel comparto dei pubblici esercizi come confermato anche dai dati del Centro studi Fipe (Federazione italiana pubblici esercizi) sul turismo estivo

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MILANO – La congiuntura economica negativa, frettolosamente definita da troppi soltanto crisi, in realtà destinata a fare piazza pulita di tante situazioni insostenibili sia nel settore pubblico (soprattutto) sia anche nel settore privato dove non mancano (anzi) ha indotto molte famiglie a rivedere drasticamente i propri criteri di spesa. Il risultato sono tagli drastici, proprio come sta facendo il presidente del consiglio italiano professor Mario Monti con la spending review, criticata soltanto dagli incoscienti inconsapevoli della tragedia economica che sta vivendo il nostro Paese da decenni gestito da politici rapaci e scialacquatori, nessuno escluso: destra, centro e sinistra.

Spesa con restrizioni per affrontare la crisi

La minor propensione ai consumi voluttuari e alla spesa pazza degli italiani si sta facendo sentire in modo particolare nel comparto dei pubblici esercizi come confermato anche dai dati del Centro studi Fipe (Federazione italiana pubblici esercizi) sul turismo estivo.

Triestespresso

Il trust di cervelli di Piazza Gioacchino Belli, ha documentato con dati Itsat (Istituto italiano di statistica) una flessione del 9,8% sul 2011 e del 25% sul 2008 in termini di presenze, con un impatto sui consumi stimato in 2,2 miliardi di euro. Di fronte alle difficoltà attuali e alla spesa ridotta, gli esercenti cercano di arrangiarsi escogitando a volte delle semplici, ma intelligenti forme di fidelizzazione del cliente.

È il caso del bar Big Twin di via Rosso, a Piacenza. Edo e Fabio, i gestori, hanno infatti ideato una particolare iniziativa

Vi sono determinate fasce orarie in cui, se entrate per bere il tradizionale caffè, i padroni di casa ve lo offrono, esattamente come se foste ospiti più che clienti. Fasce orarie che vanno dalle 10 alle 11, dalle 15 alle 17 e dalle 22,30 alle 23,30. “E’ inutile negarlo – commenta Edo – la crisi coinvolge tutti, clienti e titolari di bar. Noi abbiamo pensato di far qualcosa che potesse aiutare entrambi. E cosa c’è di meglio di offrire il caffè alla nostra clientela?”.

“Un’idea semplice – continua – che però, da una parte, rappresenta evidentemente una grande opportunità per i cittadini e dall’altra ci ha permesso di attrarre clienti in fasce orarie ultimamente ‘disabitate’. E l’iniziativa ha già riscosso parecchio successo!”

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